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Trionfo del tempo-La voce perduta
Con i quattro racconti riuniti sotto il titolo «Trionfo del tempo», scritti nel 2006, Quignard inaugura un nuovo genere narrativo: un racconto-cornice, che racchiude tre racconti interni come «una sonata di racconti», inizia con un ricordo d'infanzia doloroso, termina con un Lied di Schubert, quasi una ninna nanna dove riecheggiano le canzoni che la giovane balia tedesca gli cantava da piccolo per addormentarlo. In mezzo, la storia di un uomo che deve vagare a lungo prima di saper amare; l'incontro di Racine bambino con l'ombra di Virgilio; l'arrivo di un mendicante che viene dal mondo dei morti. Da una storia all'altra il lettore, portato in un altro mondo e in un altro tempo, non può che abbandonarsi al movimento visionario della scrittura. È il tempo del sogno che trionfa: tempo dei fantasmi, dell'eterno ritorno, della sopravvivenza, della ripetizione di un tema nelle sue infinite variazioni. Segue il racconto «La voce perduta», scritto 15 anni prima, dove l'ossessione di Quignard per il tempo fuori del tempo, per il mondo d'oscurità, d'acqua, di suoni da cui veniamo e di un impossibile ritorno, trova espressione delicata e potente grazie alla forma del racconto fantastico. -
Le solidarietà misteriose
«Non era amore il sentimento che regnava tra loro. Non era nemmeno una specie di perdono automatico. Era una solidarietà misteriosa. Era un legame senza origine dato che nessun pretesto, nessun evento, in alcun momento, aveva deciso che fosse così.» Claire, traduttrice di mezza età, abbandona il suo appartamento e le comodità della vita parigina per tornare a vivere in Bretagna, in una fattoria a picco sul mare. La sua non è una fuga ma un ritorno, una riscoperta e una riappropriazione dei luoghi, dei suoni, delle immagini, dei gesti della sua infanzia. I paesaggi bretoni, le coste di granito punteggiate da fiori gialli, licheni, i campi di megaliti, i paesi aggrappati alle scogliere diventano le tappe di un percorso in cui la donna ritrova se stessa, fa pace con il suo passato, elabora un lutto e un amore. Ad accompagnarla, un dolce legame con una vecchia insegnante di pianoforte, la solidarietà misteriosa che la lega al fratello e una comunione profonda, fisica e spirituale, con la natura di cui diventa lei stessa un elemento. Un romanzo di formazione e trasformazione, una prosa delicata e luminosa, «chiara» come la sua eroina. -
Una nave punica. I punici e la quadrireme rodia di epoca ellenistica
La tetrére punica di tipo rodio è una delle navi da guerra protagoniste delle battaglie navali combattute durante le Guerre Puniche. Una nave straordinaria, frutto dell'ingegno del III sec. a. C., nata probabilmente in ambiente rodio. I Romani, che ebbero modo di verificarne la leggerezza e la velocità nella sconfitta di Drepana, la presero come riferimento per la costruzione di quinqueremi di nuova concezione prima della battaglia delle Egadi. -
Elicotteri e colori. Ediz. illustrata
Un libro fotografico nel quale l'autore prende in esame le colorazioni speciali degli elicotteri in dotazione alle Forze Armate Italiane e agli altri Corpi dello Stato, in occasione di eventi commemorativi, festività natalizie, attività sperimentali e operative o adottati nelle varie missioni internazionali e/o per eventi di rilievo. -
Le trattrici italiane della grande guerra. Il traino meccanico delle artiglierie dalle origini al 1918
Storia dei mezzi meccanici che hanno permesso lo spostamento veloce di artiglierie - ma anche di uomini e materiali - da una parte all'altra del fronte italiano nella Prima Guerra Mondiale. -
Le camionette del regio esercito. FIAT-SPA AS/37, SPA-VIBERTI AS/42, FIAT SPA AS/43, desertica 43, i reparti che le impiegarono. Ediz. illustrata
Le camionette progettate per i reparti speciali del Regio Esercito, progettate per operare nel deserto sahariano, giunsero troppo tardi per poter esser impiegate in quel settore. Usate poi dai reparti della RSI e da quelli tedeschi in Italia nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale furono usate in compiti di Pubblica Sicurezza nel secondo dopoguerra. -
Araldica della regia aeronautica. Vol. 2
Centinaia di immagini a colori e in b/n, oltre a novanta disegni degli stemmi dei vari Reparti, 16 profili a colori di aerei del periodo dal 1920 al 1942. Il secondo volume di questa serie riprende il percorso iniziato con successo con la prima raccolta, pubblicata dal G.M.T. nel 2010. In ordine cronologico, la nuova carrellata copre una ventina d'anni, iniziando da un distintivo celebre, quello della 32a Squadriglia da Ricognizione, addirittura precedente la fondazione della Regia, per concludere con emblemi personali risalenti al tardo 1942. Ci sono distintivi noti, come l'""Arciere"""" del 1° Stormo ed altri finora mai identificati, come l'""""Angelo"""" della 160a Squadriglia. Ma una caratteristica li accomuna tutti, quella dell'estrema precisione del disegno che include i più minuti dettagli, ricavati da foto originali. Volume di 144 pagine formato A/4 in carta patinata opaca da 115 grammi, con copertina in cartoncino plastificato a quattro colori."" -
Galee veneziane per Capo da Mar. L'eccellenza della flotta remiera della Serenissima. Con 2 tavole di disegni tecnici
Un libro di storia e di modellismo, scritto a quattro mani. Dopo una breve presentazione storica sulle costruzioni navali seicentesche dell'arsenale di Venezia scritta da Guido Ercole, troviamo un trattato su come costruire un modello di ""Galea Capitana"""" della flotta della Serenissima della metà del XVII secolo scritto da Luciano Giro. Le due parti del volume si integrano e si completano a vicenda, arrivando a farci capire come queste imbarcazioni venivano costruite nell'arsenale veneziano, con quali tecniche e in base a quali conoscenze nautiche, matematiche e scientifiche dell'epoca in questione."" -
Basti in groppa! L'artiglieria someggiata dall'Armata Sarda all'Esercito Italiano
Sullo specifico argomento esistono solo un numero sorprendentemente ridotto di lavori limitati all'ambiente alpino e all'artiglieria da montagna ma altri aspetti, come l'artiglieria coloniale e l'artiglieria someggiata non alpina sono rimasti in gran parte inesplorati. Ecco quindi un interessante e inedito studio sulla storia di tutte le artiglierie someggiate dell'Esercito Italiano, a partire dalle guerre risorgimentali e fino ai giorni nostri, illustrato con un'importante numero di fotografie, stampe e disegni. -
Carro fiat 3000. Sviluppo, tecnica, impiego
Questo lavoro presenta la nascita dei primi reparti corazzati italiani, le loro macchine e armi, gli uomini che vi si sono dedicati con spirito pionieristico. Il protagonista principale è il carro Fiat 3000, che non può essere considerato semplicemente un derivato del francese FT. Gli aspetti storici e tecnici vengono presentati in dettaglio e con rigore documentale, grazie anche a quindici inserti d'approfondimento al testo; più di centodieci immagini d’epoca, molte delle quali inedite, e trentanove tavole a colori mostrano interessanti schemi mimetici, anche relativi ad altre nazioni, e numerosi dettagli, sempre utili ai modellisti. Inoltre, una quindicina di disegni in bianco e nero illustrano le varie configurazioni assunte dal Fiat 3000 durante i suoi lunghi anni di servizio. Non mancano accenni alle uniformi degli equipaggi e alle loro dotazioni. -
I volontari di Garibaldi. La loro storia raccontata dai soldatini
Il settimo volume delle monografie edite dal Gruppo Modellistico Trentino è una storia per immagini dedicata ai Garibaldini, i cosiddetti Volontari di Garibaldi. In esso, come un esercito in parata, i soldatini realizzati ci conducono e illustrano un momento importante e fondativo per la storia, la cultura, la civiltà del nostro paese: il Risorgimento. Risorgimento, ovvero rinascita, di ideali, di speranze, di attese mai sopite. Una rivolta contro regimi assolutistici e situazioni vecchie, sedimentate, anacronistiche, per aprirsi con entusiasmo, contraddizioni, slanci, ideali e bassi compromessi, alla novità che, attraversando l'Europa, ne ha cambiato la fisionomia e l'orizzonte, soprattutto in Italia. Chi meglio dei Garibaldini può rappresentare questo fenomeno di cambiamento, rivolta, fermento popolare e patriottico? Tramite la realizzazione dei figurini storici, Ugo Giberti ripercorre l'epopea garibaldina e assieme a Flavio Chistè, attraverso un'accurata ricerca storica, i due autori propongono un'inedita visuale della storia Risorgimentale. -
Viva san Marco! Storia di una repubblica marinara. Venezia 421-1797
Libro intitolato con il grido di battaglia dei marinai della Serenissima che racconta la storia di Venezia da un punto di vista molto particolare: quello della sua Marina. Un'avventura di indipendenza durata oltre mille e trecento anni da quando, il 25 marzo del 421, venne fondata la chiesa di San Giacometto vicino ad un canale profondo, in latino ""rivus altus"""", fino al 23 agosto 1797 quando alcuni valorosi marinai veneziani sottrassero alle mire dei Francesi, che avevano invaso con l'inganno Venezia e i suoi territori, lo storico """"gonfalone da battaglia"""" della flotta portandolo al loro paese, a Perasto nelle Bocche di Cattaro, e qui lo seppellirono in un luogo sconosciuto """"per impedire che cada in mani indegne"""". È quindi la storia organica, documentata e aggiornata alle ultime scoperte, non solo delle varie categorie di navi di tutti i tipi e dimensioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli ma anche del suggestivo ambiente della Marineria Veneta e di quanto ruotava intorno ad essa."" -
Strangefighters. Ovvero, F-104: aspetti poco noti di un velivolo molto conosciuto
Il Lockheed F-104 Starfighter fu progettato con lo scopo di fornire all'U.S.A.F. un caccia leggero tattico diurno ad alte prestazioni ma non venne sostanzialmente mai impiegato in questo ruolo, iniziando la sua carriera come intercettore, e proseguendola come caccia-bombardiere, bombardiere nucleare, e ricognitore, con le Forze Aeree di una quindicina di nazioni. Il volume descrive come furono utilizzati alcuni esemplari della prima versione ""A"""" (meno conosciuta delle seguenti """"C"""", """"G"""" ed """"S""""). Il volume si occupa poi della più nota versione """"G"""" nellasua versione da ricognizione, presentandone due sotto-varianti piuttosto """"strane"""": una, della seconda metà degli Anni '60, per la tedesca Luftwaffe, rimasta allo stato di prototipo, e l'altra impiegata dalla Republic of China Air Force di Taiwan, tra la metà degli Anni '80 e la fine degli Anni '90."" -
I colori degli aerei italiani dal 1919 al 1939. Ipotesi e certezze. Ediz. illustrata. Vol. 1
La prima pubblicazione edita in Italia dedicata esclusivamente alle colorazioni dei nostri aerei militari degli anni 1919-1939. In questo primo volume sono inserite cinquantasei tavole a colori, ognuna con riprodotta la vista superiore, la vista inferiore e uno o due profili per ogni aereo. Il sottotitolo “Ipotesi e certezze” indica che la materia non è, purtroppo, del tutto conosciuta ma gli studi e i restauri di questi ultimi anni hanno fornito molte certezze mentre, per quanto non si conosce, si è ricorso a ricostruzioni il più possibile attendibili e verosimili. L’opera, suddivisa in due volumi il secondo dei quali in preparazione tratterà le colorazioni speciali, adottate in particolari eventi aeronautici, come voli solitari o di massa, primati, competizioni velocistiche o acrobatiche, comprese alcune colorazioni degli aerei civili e prototipi militari. -
I trattori leggeri del Regio Esercito. Il TL 31, il TL 37, l'autocarro sahariano e i derivati
I trattori leggeri, a partire dai primi anni Trenta, hanno rappresentato gli elementi essenziali per il traino e la gestione delle artiglierie divisionali in pace e in tutti i teatri operativi che hanno visto la presenza del nostro esercito. Questo libro tratta dei trattori leggeri TL 31 e TL 37, riprendendo anche qualcosa di quanto già pubblicato a suo tempo dal Gruppo Modellistico Trentino di studio e ricerca storica a firma del compianto prof. dott. Nicola Pignato e di Filippo Cappellano. Naturalmente sono state inserite tutte quelle notizie non disponibili al tempo della stampa, foto e documenti. Inoltre, è stata aggiunta una parte iniziale completamente nuova relativa alle origini del traino delle artiglierie divisionali e alla nascita del primo vero trattore leggero del regio esercito: il TL 31. -
L' autoblindo Lancia 1Z. E le altre italiane del 1912-1945 (FIAT Arsenale, Isotta Fraschini, Bianchi e FIAT Terni)
In dodici capitoli sono presentate le prime e meno riuscite autoblindo, per poi passare alla Lancia con una approfondita descrizione tecnica e, a seguire, quella del suo lungo impiego dal 1915 al 1945. Il tutto in 104 pagine, con otto schede tecniche, una decina di disegni tecnici in bianco e nero e 110 foto, tra le quali sei dedicate all'unica Lancia conservata ancora in discreto stato di conservazione in Italia. Al mondo modellistico sono riservati un capitolo sulle colorazioni e sui contrassegni e un'ampia disamina dei modelli in scala 1/35 usciti anche di recente sul mercato, tra i quali di particolare spicco l'unico in plastica della Lancia 1ZM. Una quindicina di profili a colori di Ruggero Calò restituiscono una vivida impressione dei mezzi di quella categoria ed epoca. -
Le autocarrette del Regio esercito
Libro sulle Autocarrette OM (32, 35, 36 e 37) e sulle SPA CL 30, con un'ampia trattazione sulle origini dell'autocarro di fanteria. Le origini di questi mezzi di trasporto si possono far risalire al 1927 con l'indizione di un concorso per la realizzazione di un piccolo autocarro da montagna rivolto alle ditte automobilistiche. Nonostante la vecchia idea di utilizzo del mezzo nel solo territorio montano, dal punto di vista tecnico la realizzazione di questo progetto fu un fatto decisamente positivo in quanto il prodotto risultò all'altezza delle aspettative e bene svolse le funzioni per le quali era stato creato. Si dilunga, infine, sullo studio dell'autocarro leggero SPA CL 39. -
Angelo Emo e Jacopo Nani. I due ammiragli che cercarono di salvare Venezia
Un libro che si legge come un romanzo ma in realtà è la storia reale vissuta da due uomini di mare veneziani negli ultimi decenni del 1700, una storia finora mai narrata nel complesso delle sue varie e suggestive sfaccettature. In tutti i testi nei quali vengono raccontati gli avvenimenti degli anni finali della Serenissima sono descritte infatti le gesta di Jacopo Nani (1725-1797) e di Angelo Emo (1731-1792), i due ultimi grandi ""Capitani da Mar"""" della Repubblica, trattando separatamente le loro vicende e le loro imprese che si sono succedute in anni diversi, di seguito le une con le altre, quasi in un """"puzzle"""" difficile da ricostruire ma che, sicuramente, si influenzarono a vicenda. I due erano cugini di primo grado, essendo figli di sorelle, e appartenevano a due famiglie nobili molto legate tra di loro che si scambiavano continuamente aiuti, notizie ed esperienze reciproche. Il destino, o le consuetudini familiari, vollero poi che entrambi entrassero in Marina a cui dedicarono una gran parte delle loro vite, con avventure parallele spesso interconnesse le une con le altre. Il libro racconta tutte queste vicende, mettendo in luce le relazioni reciproche tra questi due ultimi """"veneziani"""" che, pur avendo cercato di svecchiare il vecchio mondo oramai prossimo alla fine dei suoi giorni dando anche preziose indicazioni di cambiamento e aver compiuto imprese degne di nota, morirono troppo presto e non riuscirono, alla fine, a portare a termine la loro opera e salvare, in tal modo, l'indipendenza della Serenissima. L'ultimo capitolo del libro poi, dedicato sia ai cultori di storia che ai modellisti navali, presenta una ragionata ricostruzione della fregata grossa """"Fama"""", la nave ammiraglia di Angelo Emo."" -
Le grandi manovre dell’armata aerea del 1931
Dell’argomento di questa monografia si è già parlato nei due volumi di Marco Gueli dedicati ai colori degli aerei italiani nel periodo dal 1919 al 1939. L’argomento, allora solo accennato, viene qui dettagliatamente sviluppato grazie al un ritrovamento del tutto casuale ma assolutamente inedito. Gregory Alegi, conosciutissimo storico aeronautico, nel riordinare l’archivio del noto giornalista aeronautico Baldassarre Catalanotto, scomparso qualche anno fa, ha avuto appunto la fortuna di imbattersi in un documento dattiloscritto contenente tutte le informazioni sui colori utilizzati sugli aerei partecipanti alle Grandi Manovre dell’Armata Aerea del 1931. Insomma, oggi, grazie alla fortuna e ad Alegi, disponiamo di tutte le informazioni circa quelle misteriose bande, inesorabilmente grigie sulle foto b/n dell’epoca ma che in realtà erano a colori e avevano un preciso significato. -
Caproni ca.113
Un aereo poco conosciuto, un aereo della Regia, un aereo dalla livrea particolare, proprio per questo l’autore ha voluto riprodurlo in scala e documentarne tutto il work in progress. Il volume si compone di 80 pagine e presenta decine di immagini storiche in b/n, tavole a colori con tutte le viste dell’aereo, oltre 60 fotografie che illustrano in dettaglio la costruzione del modello, nonché disegni tratti dalle istruzioni per il montaggio e la regolazione e svariate foto a colori del velivolo presente al Museo di Volandia. Il Caproni Ca.113 era un aereo da addestramento avanzato degli anni ‘30 studiato appositamente per le attività acrobatiche. L’esemplare con matricola civile I-ACCA fu protagonista in America nel 1933 del record mondiale di volo rovescio, ai comandi il Ten. Tito Falconi.