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La spiaggia di Minerva
Il sottofondo è l'Italia in guerra tra l'8 settembre del 1943 e l'estate del 1945. Due ""storie"""" che si intrecciano alla disperata ricerca di un amore silenzioso e pacato. Da una parte un maturo Ufficiale del Regio Esercito Italiano, richiamato nel 1943, ex combattente della Grande Guerra e già impiegato in un'Azienda Militarizzata; dall'altra una non più giovane Ufficiale del""""Women's Army Corps"""" della Quinta Armata americana. In mezzo alla guerra che corre su per la penisola i due si trovano, per caso, a vivere una storia sentimentale unica, nell'ambito degli avvenimenti generali che si susseguono lungo il cammino dei Reparti alleati. Da Napoli a Roma, da Firenze fino alle Alpi Apuane, in Toscana. Ma è possibile amare, in guerra? L'epilogo si ha nel 1947, quando tutto giunge a una conclusione, quando anche il lettore si è ormai abituato a capire quell'amore lento e sensibile."" -
Le combinazioni
Un uomo di fronte al bilancio della propria vita si ritrova personaggio fuori se stesso. Osserva così la propria esistenza entrando in una spirale di priorità e affetti, falsi miti e inutili consumi. L'incedere della narrazione, a tratti quasi comica, ma sempre cupa e nervosa, non lascia spazio all'immaginazione del lettore perché è sempre la mente e la fantasia dell'uomo a dominare. E i sentimenti tra la rabbia, l'amore, la delusione e vette di inarrivabile gioia, si piegano come un giunco al vento. L'uomo gioca una sfida a trovare le combinazione della propria vita, posando l'attenzione da un aspetto all'altro, dimenticando i confini dell'esistenza. Può un uomo perdersi e ritrovarsi in una notte? Può un uomo abbandonare l'amore perché i conti nel proprio magazzino non sembrano tornare? -
Ricette di una ragazza perbene
Ricette di una ragazza perbene non è un manuale di istruzioni per la cucina, ma un percorso della memoria. Che si tratti di un incontro occasionale, da cui nasce una reciproca conoscenza, o degli affetti familiari, Leda Borghi sintetizza tradizione e rivisitazioni culinarie strizzando l'occhio alla convivialità e all'incontro con l'Altro. Il puzzle del ricordo si ricompone via via seguendo esperienze e aneddoti dell'autrice il cui viaggio, territoriale e personale, si fa ingrediente essenziale delle ricette proposte, completate e impreziosite da un'accurata selezione di viti e vitigni. -
In nome degli angeli
"L'angelo è una figura che ritroviamo nelle religioni del Libro, cioè ebraismo, islamismo e cristianesimo."""" Inizia così il saggio di Floreana Nativo sugli Angeli ed in particolare sugli Angeli custodi. Dopo una breve introduzione sull'excursus storico che ci porta a conoscere la diffusione ed il credo dei Sette Arcangeli, ci addentreremo sulla nascita dei messaggeri celesti, i fedeli esecutori della volontà di Dio. Troveremo la descrizione dell'origine degli Angeli dallo studio del nome divino: il Tetragrammaton e la Shemhaphorasch e dall'analisi dell'Albero della Vita con le nove sephirot capitanate ognuna da un Angelo. I cori Angelici. Questi cori angelici formano i 72 Angeli custodi che ci seguiranno passo dopo passo nel corso della nostra esistenza. Il nostro Angelo ci assisterà seguendo la nostra inclinazione e fornendoci, al momento giusto, il conforto della preghiera per i nostri momenti difficili. Gli Angeli sono essere luminosi e pieni di grazia, ma, come dice il poeta Rilke, ogni Angelo è tremendo. Per semplificare la lettura del testo, le tabelle con: L'Alfabeto Ebraico, la Shemhaphorasch, I giorni e le ore degli Angeli custodi e la loro divisione nei segni zodiacali." -
Il cammino del volto santo. Le strade e gli ospedali per pellegrini nella Valle del Serchio in epoca medievale
La tradizione del Volto Santo ebbe origine nell'VIII secolo, ma è soprattutto intorno ai secoli XI-XII che la sacra immagine spinse molti pellegrini a considerare Lucca come una tappa specifica del loro viaggio. Nella stessa epoca, il culto per tale simulacro raggiunse tale notorietà che perfino il re d'Inghilterra, Guglielmo II (1056-1100) era solito giurare per Sanctum Vultum de Luca. La viabilità dei pellegrini dunque include Lucca come punto di passaggio prima ripartire verso Roma o Gerusalemme. Per questo si sviluppa sul territorio una rete di hospitalia pauperum et peregrinorum o domus hospitales pauperum, che accolgono i viandanti. E lungo le vie sorgono chiese e istituzioni che ancora oggi sono ben identificabili; tra queste San Pellegrino dell'Alpe e Santa Croce a Castelnuovo di Garfagnana. Questo saggio ricostruisce la viabilità medievale, riportando a memoria gli antichi hospitali e disegnando una mappa oggi utile per i pellegrini contemporanei. Dal Passo di Tea fino a Lucca lungo la Valle del Serchio, attraverso borghi e ponti a schiena d'asino, tra sentieri e mulattiere secolari. -
Chantal e l'illusione dell'arte
L'incessante e infruttuosa ricerca del significato della bellezza spingono un professore di storia dell'arte ad una vita preda del consumo, dove l'unica esistenza, dal significato tangibile, è un altalenarsi fra maschilismo, morbosità e pornografia. Accecato dal desiderio la pratica della sodomia sessuale diviene unica, ripetitiva costante della sua vita, celando in realtà il fallimento dell'uomo nell'affrontare una vita sospesa. Unici punti fermi nella sua esistenza sono la ricerca della bellezza come canone, il padre e l'amato cane, che costantemente gettano un'ancora di verità e salvezza nel mare di incertezza, in cui sia il professore che le donne da lui usate e abusate affogano senza freni. Ma una verità rovinosa aspetta dietro l'angolo, riversando sulla testa dell'uomo tutte le risposte alla futilità di un'esistenza materiale e povera di valori, destinata a spegnersi senza essere ricordata. E senza alla fine trovare una risposta alla domanda sulla bellezza e l'arte. In un testo destinato a suscitare nel lettore reazioni viscerali, l'autore tratteggia il dipinto di un'esistenza priva della capacità di amare sinceramente, prodotto di un consumismo avido, possessivo e bavoso. -
L'uva salamanna e Troncausci. Lucca tra la seconda guerra mondiale e gli anni Cinquanta
Questo volumetto raccoglie una serie di brevi racconti, aneddoti, bozzetti, ripescati nella memoria, talora avvolti dalla nostalgia del passato, talaltra pervasi da una bonaria ironia. La memoria, si sa, non sempre è fedele, il tempo sfuma e confonde i dettagli, ma le emozioni restano vive e precise, e così le persone e le cose che animano queste pagine: i genitori operai, gli zii contadini, gli aerei, le bombe, la casa crollata, i fichi ""bruciotti"""", l'uva Salamanna. E poi gli americani, i libri Salani e tutta una serie di personaggi minori e memorabili nei loro soprannomi: Cecco Sonno, Buiore, Troncausci. E poi ancora gli anni del dopoguerra, la scuola, i professori (quell’Aldo Muston che tanto ha dato a Lucca), la vita adulta, il matrimonio, con le sue scene tragicomiche che si ripetono nel tempo, fino ai giorni nostri."" -
Terrorismo rosso. La sinistra eversiva nell'Italia repubblicana
La storia del terrorismo rosso, dagli anni di piombo al ritorno delle Br con gli omicidi di D'Antona e Biagi. Un campo minato di depistaggi e inquinamenti, mistificazioni e patti di silenzio, la cui ragion d’essere va rintracciata nelle diffuse complicità di cui i gruppi armati poterono godere. Su due fronti distinti e paralleli: da una parte le contiguità, cioè le vicinanze ideali e materiali di un’area solidale o comunque compiacente; dall'altra le strumentalizzazioni volte a utilizzare il sovversivismo per logiche di potere. Con un capillare utilizzo delle fonti disponibili, il cammino della sinistra eversiva viene ripercorso soffermandosi sulle sue principali zone d’ombra: le origini della lotta armata, il livello internazionale, gli intrecci con il movimento extraparlamentare, le opache vicissitudini che portarono al declino e poi alla rinascita del brigatismo. Mentre procedono i lavori della nuova Commissione d’inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro, si propone anche un’originale analisi di questo fondamentale e irrisolto capitolo dell’Italia repubblicana. -
La donna francese. Garçonne e femme fatale
Durante la Prima Guerra Mondiale, la donna francese viene mobilitata per sostituire in diversi ambiti gli uomini che erano al fronte. Al termine del conflitto, così, si intraprende, per la prima volta nella storia, un cammino verso una difficile e contrastata emancipazione. Se da una parte la donna borghese si trova libera di subentrare in settori lavorativi prima di allora riservati ai soli uomini, al contrario, nella realtà di provincia ne rimane quasi esclusa a causa della forte reticenza ad una liberalizzazione della donna che avrebbe potuto vederla indipendente economicamente e quindi lontana dai canoni tradizionali. Gli anni Venti diventano folli tra balli, cinema e feste; palcoscenico di forti contrasti tra una dominazione maschilista che coinvolge anche la medicina, accusando le donne di perdere la femminilità e di scadere in una vera malattia deviante. Non meno importante è quel diritto alla citoyenneté non concesso, per il quale si lottava fin dai tempi della rivoluzione francese. Per comprendere meglio l’importanza di questo periodo storico se ne è analizzato il carattere anticonformista ed emancipatore partendo dal romanzo ""La Garçonne"""" di Victor Margueritte."" -
Essere donna oggi 2016. Antologia del premio letterario
Antologia della prima edizione del Premio Essere Donna Oggi, organizzato dall'amministrazione comunale di Gallicano, in collaborazione con Tra le righe libri e il giornale L'Aringo. Il libro contiene i racconti: ""Atarassia"""" e """"Caro Babbo Natale"""" di Monica Dini, """"Pensieri (in)-concludenti di donne al bivio"""" di Silvia Redini, """"Un unico mondo"""" di Giuliana Ricci, """"Labbra d'erba"""" di Bruno Giannoni, """"Separazione"""" di Luisa Lippi, """"Reginetta"""" di Linda Lercari e """"Riso Amaro"""" di Simonetta Simonetti. Le poesie: """"Rosea forza"""" di Tiziana Lunardi, """"Racconto"""" di Bona Fiori, """"Follia d'amore"""", """"Alzheimer"""" e """"Una vita"""" di Floreana Nativo, """"Nuntius auguralis"""", """"Femina"""", """"(Accade) Sine dubio"""", """"(Ma la vita cos'è? E' un sospiro di donna). Quid vita est?"""" e """"(La donna di ieri). Patrum nostrorum memoria"""" di Luigi Lemetti. Presente anche un diario di una donna garfagnina emigrante negli anni sessanta in Australia, attraverso il quale si conosce la dura esperienza di una moglie subito dopo la Seconda guerra mondiale. Chiude il lavoro la poesia di Antonella Cassettari dedicata a Vanessa Simonini la giovane ragazza di Gallicano vittima di femminicidio."" -
L'ora di Barga 2016. Antologia Concorso di poesia Giovanni Pascoli
Un premio letterario dedicato a Giovanni Pascoli nato nella sua terra, tra Castelvecchio e Barga, tra le sue poesie e la gente che non ha mai smesso di amarlo. Dall'introduzione di Davide Rondoni: ""È che Pascoli è un romagnolo, conosce l'abisso, lo sperdimento e la tenerezza. È che Pascoli è vasto, nitido ferocemente, come le campagne al mattino. È delirante come le campagne nelle nebbie. Ed è musicante, dolcissimo e ferreo come la lingua italiana che quell'altro suo contemporaneo intanto bruciava in alte fornaci. Lui no, la impastava con le povere erbe, saporite, con i segreti tremendi di una casa, con le mani delle sorelle e dei contadini. La faceva al tempo stesso lingua degli ultimi e dei poeti. Non a caso amava Dante, ne invidiava la forza vitale. È che Pascoli è un ragazzino diligente, sa il latino e un sacco di cose importanti, ma gli viene di scrivere poesie così piccole, tremanti di tutte le stelle cadenti, gli viene da piangere di tutta l'orfanità del mondo""""."" -
Scrittori lucchesi. Le opere letterarie di trentaquattro narratori
Un saggio che raccoglie le storie e i volti letterari di trentaquattro scrittori lucchesi. Attraverso di loro si può conoscere la nostra storia e ritrovare memorie perdute. In questo libro opere dei narratori: Romano Battaglia, Arrigo Benedetti, Alfredo Bianchi, Paolo Buchignani, Manlio Cancogni, Gino Cesaretti, Ivan Della Mea, Francesca Duranti, Umberto Fracchia, Pietro Ghilarducci, Sirio Giannini, Cosimo Giorgieri Contri, Romano Luperini, Giovanni Mariotti, Stelvio Mestrovich, Silvio Micheli, Julio Cesar Monteiro Martins, Mario Pannunzio, Vincenzo Pardini, Enrico Pea, Pia Pera, Guglielmo Petroni, Flavia Piccinni, Angelo Ponsi, Fabrizio Puccinelli, Mario Rocchi, Giuseppe Saltini, Vittorio Saltini, Remo Teglia, Dino Terra, Mario Tobino, Enrico Tomei, Marcello Venturi, Lorenzo Viani. -
Lupardo. Con notizia di Giorgio Bárberi Squarotti
Un romanzo ambientato sulle montagne ideali della Garfagnana dove i luoghi non hanno più i loro veri nomi ma fantasie. Così la Pania diventa “la favola”, il fiume Turrite diventa “il sogno”, il paese di Molazzana diventa Poggio di sogno e Castelnuovo è Castel di sogno. Infine Taso diventa Pennàlta. “Grazie signor capitano-rispose Lupardo simulatore-ma io abito su un monte e di questi tempi non potrei aiutare mio padre nelle faccende come desidero, perché non ce n’è. D'altronde sta bene, e per le nostre necessità sarebbe meglio ci andassi in settembre o in ottobre. Invece c’è qui una buona famiglia delle mie parti che mi prega spesso di restare a cena. M’hanno dei riguardi perché mi fa male lo stomaco. Ci son tre bambini che mi vogliono bene e m’ascoltano a bocca aperta la sera quando gli conto le fòle. Son biondini, è bello accarezzargli i capelli. Si chiamano Marzia, Luigi, Nicolino. Il più grande ha dieci anni. I loro genitori si son trovati bene qui, soltanto soffrono un po’ come me di nostalgia del paesello. Ci raccontiamo le cose, mi vorrebbero trattenere con loro, ma come si fa?” -
Italiani da Oscar. Il talento italiano dietro ai blockbuster internazionali. Carlo Rambaldi, Pietro Scalia, Dante Ferretti, Mauro Fiore, Giorgio Moroder
Il cinema italiano fa pena: autoreferenzialità, produzioni non esportabili, rifiuto del nuovo, ignoranza parziale dei modi e delle tecnologie più moderne, scadenza qualitativa, preparazione parziale delle nuove generazioni di cineasti, impossibilità di creare novità. La presentazione di cinque grandi italiani che hanno fatto onore ad altrettanti fondamentali reparti dell’industria cinematografica – effetti speciali, montaggio, scenografia, fotografia e musica – è idonea a far comprendere come tutti i problemi sopra citati non solo possano essere risolti, ma possano essere convertiti in un’industria di successo, importanza e valore artistico-commerciale senza pari. Per fare un buon film serve sempre un buon budget, ma non è detto che con un buon budget si faccia sempre un buon film. -
Dopo il buio. Storia di un amore malato
“...Mi costringeva a stare sola con me stessa, a mentire e a convincermi di non voler scappare. L’unica cosa che frequentava la mia mente era la paura, era lei l’unico sentimento che mi pervadeva oltre al desiderio di renderlo comunque felice, di non infastidirlo, per non indurlo ad essere ancora violento e a picchiarmi...”. ""Dopo il buio"""" è un’esplorazione profonda nella vicenda di un mancato femminicidio. Si descrivono segmenti della vita dei due protagonisti che vivono, all'inizio, la loro storia d’amore in maniera totale, finché episodi di vita mai del tutto dimenticati del passato di lui non riemergono. È un romanzo narrato a due voci, è una storia raccontata dai due protagonisti, e ognuno di loro dà la sua personale chiave di lettura."" -
Gatti Randagi Football club
L'incredibile e casuale storia della squadra di calcio nata a Barga - la città più scozzese d'Italia - e legata al Celtic. Tra aneddoti e leggende la cavalcata del campionato che ha portato i Gatti alla finale del campionato nazionale amatori. Essere Gatti a Barga significa non essere solamente un giocatore di calcio, ma nel football ritrovare molto di più di un semplice campo e un pallone. -
Garfagnana in giallo. Antologia criminale 2016
In questa antologia: Tu mi salverai di Lucio Aimasso; L’abbiamo trovata di Sergio Cova; Le pistole non sparano sempre di Valeria De Cubellis; La vasca di Lidia Del Gaudio; Inganni del cuore di Luca Occhi; Quando la sabbia è cemento di Gianluca Di Matola; Ponti sospesi di Alessandra Burzacchini; Chissà com’era quel caffè di Sara Magnoli; Mezza caccia di fuoco di Claudio Sergio Costa; L’amore, probabilmente di Maria Rosa Aldrovandi; Prima della galleria di Pietropaolo Pighini; Un delitto da Oscar di Antonio Di Carlo; Dieci lire di mentine di Daniela Casati; Lama di cacao di Roberto Van Heugten; Oculus Dei di Francesco Pellegrinetti; Io resto qui di Giuliana Ricci; Dov’è mamma? di Bruna Baldini; Millenovecentosettanta di Paolo Puliti; Blu, giallo e rosso di Gabriella Grieco; Una sola traccia di veleno di Renzo Lambertini; L’Ombra di Luca Zambelli; Emma di Patrizia Bartoli; Lo sguardo del pesce di Emiliano Bezzon; Compagni di vita di Maria Pia Pieri; Sono stato io di Iacopo Riani; Viaggio di sola andata di Marco Bonini; Fatti in casa di Floriana Balducci; Ombramore di Stefania De Caro. -
Andrea De Vita un liberale. L'impegno civile
Rileggere i discorsi, gli articoli, gli interventi dell’avvocato Andrea De Vita aiuta oggi a capire la vera sintesi dell’impegno politico e civile al termine della Seconda guerra mondiale. Lezione di vita e di passione, ma anche e sopratutto spunti di riflessione per la politica attuale. “Ricordino i beati possidenti-scrivere De Vita nel 1945-che il voler possedere tutto non è possibile, quando i più sono privi del necessario; che le rivoluzioni sono provocate dai gretti conservatori; ed è savio consiglio dare oggi spontaneamente ciò che può essere preso domani coattivamente. E non dimentichino i diseredati dalla fortuna che non con i capovolgimenti improvvisi, ma con il lavoro e con il risparmio possono modificare la loro condizione. Ciò che non viene guadagnato col sudore della fronte non rimane nelle tasche: la farina del diavolo se ne va in crusca”. Brano tratto dall'articolo dal titolo “Il governo modello secondo gli antichi” di Andrea De Vita uscito sulla Gazzetta del Serchio numero 35 (anno II) 11-12 marzo 1945. -
La deportazione in Italia. Una pratica repressiva del colonialismo italiano in Africa
La deportazione in Italia di sudditi coloniali è una vicenda poco nota. Eppure ha attraversato l’intero arco della presenza italiana in Africa, coinvolgendo migliaia di individui che, strappati alle loro terre, furono trasferiti in diverse strutture di detenzione già presenti in Italia. Adottata a scopo intimidatorio a partire dalle iniziali conquiste in Eritrea di fine Ottocento, la sua pratica divenne repressiva e sistematica nel secolo successivo, quando fu riproposta dapprima in Libia, ai danni della popolazione araba, e poi in Etiopia, a discapito della vecchia classe dirigente locale. Il volume analizza e ripercorre le fasi della storia della deportazione grazie all'ausilio bibliografico degli studiosi che ne hanno trattato, dedicando a ciascun caso un capitolo specifico. -
Gallicano in guerra. Testimonianze, racconti, storie 1944-1945
Il 22 maggio 1945 il Quartier Generale Alleato della provincia di Lucca emana il primo rapporto dettagliato della situazione del comune di Gallicano: la popolazione contava 4342 persone. Cinquanta le case distrutte. Cento le abitazioni danneggiate in maniera grave e 260 con danni lievi. Nel comune si trovano 1200 profughi provenienti da altre località mentre i senzatetto sono 2289 nel capoluogo, 258 a Bolognana, 75 a Verni, 303 a Fiattone, 133 a Perpoli, 179 a Campo, 35 a Cardoso. Cinque ponti sono stati distrutti, mentre si stima che sul territorio si trovino oltre 20.000 mine nascoste su 800 ettari. Queste provocano una media di un morto ogni due giorni e di tre feriti alla settimana. Otto i partigiani del comune caduti in combattimento con un numero di 30 cadaveri insepolti lungo la linea del fronte. Le fabbriche sono state tutte distrutte. Oltre 600 famiglie del comune si trovano prive di illuminazione. Gli edifici pubblici hanno subito gravi danni; nella scuola sono andati distrutti: 15 armadietti, 9 lavagne, 9 cattedre, 135 banchi, 60 sedie, 10 tavolini, 80 quadri murali per aule, 200 quadri artistici per i corridoi, 160 testi per la biblioteca, l'apparecchio radio.