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Benedizione. Trilogia della pianura. Vol. 3
Questo libro è per chi ama rileggere i classici e vorrebbe perdersi negli sconfinati spazi della pianura americana (o nelle fotografie di Robert Adams), per chi desidera un cappello da cowboy anche se forse non lo indosserà mai, per chi nutre una sorta di fiducia razionale nel genere umano e crede che le verità gridate siano sempre meno vere di quelle suggerite con pudore.«Abbiamo atteso a lungo di essere nuovamente invitati a Holt» – Washington post«Meraviglioso... il mondo di Kent Haruf è popolato da individui la cui vita ordinaria assume i toni di epicità e di verità universale» – Sunday Times«È dai tempi di Hemingway che l'America non ha un autore in grado di innescare una simile empatia con il lettore» – The Houston ChronicleNella cittadina di Holt, in Colorado, Dad Lewis affronta la sua ultima estate: la moglie Mary e la figlia Lorraine gli sono amorevolmente accanto, mentre gli amici si alternano nel dare omaggio a una figura rispettata della comunità. Ma nel passato di Dad si nascondono fantasmi: il figlio Frank, che è fuggito di casa per mai più tornare, e il commesso del negozio di ferramenta, che aveva tradito la sua fiducia. Nella casa accanto, una ragazzina orfana viene a vivere dalla nonna, e in paese arriva il reverendo Lyle, che predica con passione la verità e la non violenza e porta con sé un segreto. Nella piccola e solida comunità abituata a espellere da sé tutto ciò che non è conforme, Dad non sarà l'unico a dover fare i conti con la vera natura del rimpianto, della vergogna, della dignità e dell'amore. Kent Haruf affronta i temi delle relazioni umane e delle scelte morali estreme con delicatezza, senza mai alzare la voce, intrattenendo una conversazione intima con il lettore che ha il tocco della poesia.COME COMINCIAAppena gli esiti dell'esame furono pronti, l'infermiere li chiamò nell'ambulatorio, e quando il medico entrò nella stanza diede loro un'occhiata e li invitò a sedersi. Capirono come stavano le cose guardandolo in faccia.Avanti, disse Dad Lewis, dica pure.Temo di non avere buone notizie per lei, disse il dottore.Era tardo pomeriggio quando scesero le scale e tornarono nel parcheggio.Guida tu, disse Dad. Io non ne ho voglia.Ti senti così male, tesoro?No, non sto poi tanto peggio. Voglio solo guardare la campagna, non mi capiterà più di tornarci.Non mi dispiace portarti in giro, disse lei. E possiamo tornare da queste parti tutte le volte che vuoi.Uscirono da Denver, allontanandosi dalle montagne per tornare sugli altopiani: artemisia e yucca e gramigna ed erba del bisonte nei pascoli, grano e mais nei campi. Ai due lati della Statale c'erano piste sterrate che correvano sotto il cielo terso, dritte come le righe di un libro, con poche cittadine isolate sparse nella pianura sconfinata. -
Sembrava una felicità
Il ritratto di una donna, ma soprattutto una riflessione sui misteri della coppia, dell'intimità, della fiducia e dell'amore. L'eroina della Offill è una giovane scrittrice che vorrebbe diventare un mostro di scrittura. È una donna che non si vuole sposare e che invece s'innamora e si sposa e ha una figlia. Col tempo vede le proprie ambizioni andare in stallo, la maternità trasformarsi in una nuova forma di solitudine e il matrimonio vacillare per un tradimento. Nella sua ostinata ricerca della felicità deve affrontare lo smarrimento, la rabbia, la gelosia e i cambiamenti, per ritrovare quello che è stato perso, cosa è rimasto e che cosa desidera adesso. Una vita come tante, all'apparenza, raccontata con un linguaggio che brilla di arguzia e feroce ironia, in un romanzo che in certi momenti sembra un diario, in altri un mémoire, in altri ancora un flusso di coscienza inarrestabile. Intercalando sapientemente citazioni di Orazio, Socrate, Coleridge e Berryman, nozioni di scienza e pillole di filosofia, questa storia d'amore venata di suspense ha la velocità di un treno che sfreccia nella notte. -
Una spiaggia troppo bianca
Gemma Ranieri vive a Milano da un anno ed è diventata giornalista in un quotidiano free press. Era il suo sogno fin da piccola, scrivere inchieste, e ha deciso di lasciare la sua città per inseguirlo. La sua amicizia con Vincenza, detta Vic, è nata nei vicoli di Napoli tra sogni, speranze e decisioni da prendere. Vic ha scelto di rimanere e di denunciare gli abusi sulla città con le sue fotografie, Gemma di andare a tentare la carriera di giornalista altrove. Ma quando Vic muore in un misterioso incidente d'auto, Gemma torna a casa e tenta di ricostruire gli ultimi giorni di vita dell'amica, trovandosi improvvisamente immersa in una rete di pedinamenti, fughe, uomini senza scrupoli, spiagge troppo bianche, tentati omicidi. A 27 anni, Gemma Ranieri è divisa tra gli amici e il fidanzato di Napoli, e la nuova vita che si sta costruendo a Milano. È una bravissima giornalista e un'ottima detective, appassionata, caparbia e intuitiva, anche se si sente spesso inadeguata, scomposta come la sua criniera di capelli rossi e ricci. Grazie all'ironia che la distingue e al suo amore per la verità, prenderà il mondo di petto e non avrà paura di indagare, anche quando è pericoloso e scomodo. -
Auro Ponchielli contro la fine del mondo. Un'apocalisse comica con ampliamento di coscienza incorporato
Nel giro di soli tre giorni, mentre una pioggia incessante infuria sul mondo intero ed eventi inspiegabili sembrano annunciare la fine dell'umanità, una schiera di personaggi del tutto singolari si vedrà costretta a rinunciare alla propria quotidianità per abbracciare un destino più grande, nel tentativo di sventare il più tragico e assurdo dei complotti. In un susseguirsi di colpi di scena, un romanzo che ammicca alla cultura pop, ai B-movie e alle isterie contemporanee. La fine del mondo come non è mai stata raccontata. -
Il paradiso degli animali
I racconti di David James Poissant parlano di relazioni. Genitori e figli, mariti e mogli, amanti o amici, i protagonisti di queste storie sono ritratti in un momento decisivo della loro vita quando, per la forza brutale dell’amore, si trovano sulla soglia di un precipizio, spinti da decisioni che loro stessi hanno preso. E sull’orlo del burrone, a ciascuno viene chiesto di fare una scelta: saltare o tornare indietro. Gli animali servono da catalizzatori, scatenano reazioni paradossali, spesso grottesche. E sono anche metafore di un territorio sospeso tra realismo e allegoria. I paesaggi sono quelli dell’America del sud, Atlanta, Florida, Tucson, ma anche Midwest e California. Non è il sogno americano ma un luogo più selvaggio e ai margini, dove fallimento e successo sono molto più vicini di quanto ci si aspetti, e il finale, lieto o triste che sia, libera sempre nuove speranze di riscatto e una profonda compassione.rnCome nella poesia di James L. Dickey, che dà il titolo a questa raccolta: “Sotto l’albero / cadono / sconfitti / si rialzano / si rimettono in cammino”. Che poi è quello che tutti tentiamo di fare. -
Canto della pianura. Trilogia della pianura. Vol. 1
Questo libro è per chi ama spostarsi solo con il pensiero, meglio se in poltrona e sotto una coperta a scacchi rossi e blu, per chi riesce a sentirsi a casa anche solo con una finestra aperta sul cielo, per chi cerca su google maps i luoghi dei libri, meglio se immaginari, e per chi ha deciso di affidarsi al tempo, nella convinzione che lo spazio possa sempre tradirlo.«Vite insignificanti ma indispensabili, per la più semplice delle ragioni: per la voce stupenda, quieta e luminosa con cui Haruf ci racconta della sua Holt, di questa piccola città dove ci sembra di vivere da sempre e che mai vorremmo lasciare» – Tommaso PincioCon Canto della pianura si torna a Holt, dove Tom Guthrie insegna storia al liceo e da solo si occupa dei due figli piccoli, mentre la moglie passa le sue giornate al buio, chiusa in una stanza. Intanto Victoria Roubideaux a sedici anni scopre di essere incinta. Quando la madre la caccia di casa, la ragazza chiede aiuto a un'insegnante della scuola, Maggie Jones, e la sua storia si lega a quella dei vecchi fratelli McPheron, che da sempre vivono in solitudine dedicandosi all'allevamento di mucche e giumente. Come in Benedizione, le vite dei personaggi di Holt si intrecciano le une alle altre in un racconto corale di dignità, di rimpianti e d'amore. In particolare, in questo libro Kent Haruf rivolge la sua parola attenta e misurata al cominciare della vita. E ce la consegna come una gemma, pietra dura sfaccettata e preziosa, ma anche delicato germoglio.COME COMINCIAA Holt c'era quest'uomo, Tom Guthrie, se ne stava in piedi alla finestra della cucina, sul retro di casa sua, fumava una sigaretta e guardava fuori, verso il cortile posteriore su cui proprio in quel momento stava spuntando il giorno. Quando il sole ebbe raggiunto la sommità del mulino a vento, l'uomo rimase a guardare la luce che si faceva sempre più rossa sulle alette di acciaio e sulla coda, alte sulla piattaforma in legno. Dopo un po' spense la sigaretta, salì al piano di sopra, passò oltre la porta chiusa dietro la quale lei giaceva a letto al buio nella camera degli ospiti, addormentata oppure no, e percorse il corridoio fino alla stanza a vetrate sopra la cucina, dove c'erano i due ragazzi. -
I gatti non hanno nome
La giovane protagonista di questo libro non ha nome. Passa l'estate lavorando come segretaria nella clinica veterinaria degli zii mentre i genitori sono in Europa. Intanto annota su un quaderno i possibili nomi per un gatto, ispirandosi alle persone e alle cose che colpiscono la sua immaginazione. Come Zio Fin, che sguscia di stanza in stanza per evitare le sfuriate della moglie, Zia Celia, la cui rabbia si proietta in forma di scritte al neon. Come Armenia, la cameriera che da bambina curava la tubercolosi con un cucchiaio; e ancora come Radamés, il ragazzo di Haiti la cui voce sembra uno sciroppo per la tosse. In un libro impossibile da riassumere se non leggendolo, Rita Indiana illumina quel breve, magico momento della vita in cui ci si mette in cerca della propria identità. Quando, per mantenere uno sguardo incantato sul mondo, si deve scendere a patti con la realtà senza abbandonare del tutto l'ingenuità dell'infanzia. -
Maestro Utrecht
Maestro Utrecht parla ai bambini, conosce gli alberi, disegna gli uccelli e si muove a piedi di paese in paese. Lascia deboli tracce del suo passaggio, come in filigrana, e anche il suo corpo diventa sempre più esile. Davide Longo è a Utrecht quando si imbatte nella storia di Stefano M***, un italiano trovato morto sotto il ponte dell'autostrada, un mucchietto d'ossa del peso di dieci chili. Nessuno si presenta al suo funerale, ma un poeta del luogo scrive per lui un elogio funebre ricevendo in risposta una mail di ringraziamento anonima, forse da una donna. Maestro Utrecht e Stefano M*** sono gli specchi del racconto di una vita. Il romanzo di Davide Longo ci accompagna in un viaggio alle radici di una storia e della sua scrittura. -
Crepuscolo. Trilogia della pianura. Vol. 2
Questo libro è per chi ama guardare la danza delle candele sul muro, per chi ascolta la Pastorale di Beethoven, per chi ricorda quando da bambini ci si arredava una stanza con tutto quello che si trovava in giro, e per chi è rimasto solo, al freddo, per tanto tempo, e oggi ha deciso di rimettersi in gioco e correre il rischio di diventare una persona diversa.«Si sente il ritmo di Hemingway, l'epica di Faulkner e la malinconia di Čechov» – Eraldo AffinatiLa vita dei vecchi fratelli Harold e Raymond McPheron è cambiata da quando hanno accolto alla fattoria Victoria Roubideaux e la piccola Katie, ma ora la ragazza ha deciso di andare all'università e di trasferirsi a Fort Collins. A poca distanza dai McPheron vive DJ, un ragazzino orfano che si prende cura del nonno. DJ fa amicizia con Dena, la figlia della vicina, e la sua storia si lega a quella di Joy Rae e del fratello Richie, che vivono in una roulotte con la famiglia e sono a carico dei servizi sociali, sotto le cure attente di Rose Tyler. Come in Benedizione e in Canto della pianura, le vite dei protagonisti si intrecciano le une alle altre. E i lettori di Kent Haruf ritroveranno la sua voce lieve che qui ci parla dei tanti volti della crescita, quella frontiera che spesso appare invalicabile ma che a ogni età può essere superata solo vincendo la paura e ritrovando il desiderio di continuare il viaggio della vita.COME COMINCIATornarono dalla scuderia nella luce obliqua del primo mattino. I fratelli McPheron, Harold e Raymond. Vecchi che si avvicinano a una vecchia casa alla fine dell'estate. Attraversarono il vialetto sterrato, superarono il furgone e l'automobile parcheggiata accanto alla recinzione in rete metallica e varcarono il cancello uno dopo l'altro. Sfregarono la suola degli stivali contro la lama di una sega piantata nel terreno, chiazzato di letame e compatto e lucido tutt'intorno per anni e anni di calpestio, e salirono gli scalini in legno fino alla zanzariera della veranda, poi entrarono in cucina, dove la diciannovenne Victoria Roubideaux, seduta al tavolo in pino, stava dando il porridge alla figlioletta. -
Una perfetta geometria
L'ex commissario Adriano Panatta ha due croci nella vita, oltre al nome del famoso tennista: la passione per le donne, che gli ha rovinato la carriera, e quella per il cibo, pesante come i sessanta chili di troppo che lo ingabbiavano prima di vincere ogni giorno la sua battaglia contro la dipendenza. Vive a Roma, quasi nascosto, quando il passato torna, implacabile, a presentare il conto: Olivia, una sua vecchia fiamma, ricompare chiedendogli di indagare sul suicidio di una ragazza, Alice, un mistero che si consuma nel mondo della politica, degli affari, del riciclaggio di denaro, delle sette religiose. E Panatta non può rifiutarsi. Così, sotto traccia, torna a fare il poliziotto, fidandosi dei colleghi di un tempo, degli amici e del suo fiuto per la verità. Giorgio Serafini Prosperi ci consegna un romanzo che ha tutto lo spirito e la malinconia dei gialli italiani, una storia che penetra i lati oscuri dell'anima con la sapienza e la leggerezza di chi ha sconfitto i propri mostri perché, alla fine, ne ha saputo riconoscere l'esistenza. -
Katherine o gli inattesi colori del destino
Katherine è nata da fecondazione in vitro dopo essere stata congelata per otto anni. Da sempre avverte un vuoto, anche se da qualche tempo il destino le manda dei messaggi, piccoli indizi che trova sulla sua strada e che le riempiono la vita di colore. A diciannove anni Katherine vive a Roma, da sola: la madre è mancata dopo una malattia e il padre è spesso lontano per lavoro. Così un giorno decide di seguire i segni del destino. E scappa facendo perdere le sue tracce. Il viaggio, che la porta da Berlino fino ai confini estremi della Russia, è l'occasione per prendere consapevolezza delle sue origini e per venire a patti con l'assenza del padre e la morte della madre. -
Faber
Faber è bellissimo, straordinario. Rifiuta i limiti, promette una vita diversa e al liceo è stato lo spirito guida di una rivolta contro ogni ipocrisia e conformismo. Anni dopo, Madeleine e Basile, i suoi amici e seguaci più fedeli, ricevono una lettera che contiene una richiesta d'aiuto in codice. E decidono di sacrificare le loro vite ormai autonome per riportare a Mornay l'amico di un tempo. Il loro legame si rinsalda ma tornano a galla vecchi rancori e vecchie storie, anche quelle più segrete e tragiche, che li costringevano in un'alleanza soffocante. Faber si è ormai trasformato in una sorta di oscura leggenda: mostro manipolatore oppure antica divinità abbattuta dalla ferocia dei nuovi dèi. E i suoi amici si ritrovano in bilico tra fascinazione e paura. -
Le ossa di San Lorenzo
Quando Remo Ayala entra nello studio dello psicoterapeuta Alberto Albores è un ragazzo di diciotto anni introverso e nevrotico, ossessionato dal fratello gemello Rómulo, disinvolto e intraprendente. Remo racconta della fuga dal collegio dei gesuiti e di una vita in giro per il Messico al seguito di un mago, il Grande Padilla, e della sua giovane protetta, Magda. I due gemelli si innamorano della ragazza e Remo confida al dottore che Rómulo l'ha uccisa in preda alla gelosia. Quando è Remo, però, a essere accusato di un altro omicidio, il dottor Albores non è più certo di nulla: forse il suo paziente gli ha mentito spacciando per fantasie i propri delitti, così da confondere le tracce e censurare i fatti. Ma ogni porta che si apre scopre un frammento della scena e allo stesso tempo ne copre un altro, come un mosaico di specchi che frantuma e moltiplica la realtà all'infinito. Ammaliante e misterioso, ""Le ossa di san Lorenzo"""" è un rompicapo con più di una soluzione, che coinvolge il lettore in una sfida irresistibile: quella di provare a ricomporre il mosaico insieme ai personaggi e di scoprire le tante verità possibili, le incalcolabili caverne della memoria."" -
La mia vita è un paese straniero
Nel 2003 il sergente Brian Turner è a capo di un convoglio di soldati nel deserto iracheno. Dieci anni dopo, a casa, accanto alla moglie addormentata ha una visione: come un drone sulla mappa del mondo, sorvola Bosnia e Vietnam, Iraq, Europa e Cambogia. Figlio e nipote di soldati, le sue esperienze si fondono con quelle del padre e del nonno, con i giochi da bambino e le vite degli amici caduti in battaglia. Così, tutti i conflitti si dispiegano sotto di lui in un unico, immenso, territorio di guerra e violenza. Nel 2003 il sergente Brian Turner diventa un poeta e quando, dieci anni dopo, la visione torna nella sue notti insonni, grazie alla poesia riesce a raccontarla così da accettarne la memoria - una memoria tanto grande che l'America non basterebbe a contenerla, e che sfrega l'anima fino a scorticarla. Liberata la nostalgia, la compassione e il desiderio di verità, ""La mia vita è un paese straniero"""" racconta in diretta le azioni, le esercitazioni, i vuoti e i rumori, la paura e il coraggio, la tragedia e la gioia dei ritorni. E riconnettendo vita e poesia, orrore e morte, riesce a dire della guerra le parole che mancano, quelle capaci di riallacciare il filo del senso a quello del silenzio."" -
Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani
A dieci anni dal suo ultimo libro, Antonio Franchini torna con un’opera che scompone e ricompone l’immaginario emingueiano; e con una lingua limpida e solenne rivela fragilità e paure dell’uomo contemporaneo, che solo quando smette di opporsi può trovare un proprio modo di stare al mondo, dove imperfezioni e sconfitte contano assai più di pregi e vittorie.rn«Antonio Franchini torna dopo dieci anni con una raccolta scompone l'immaginario dello scrittore americano. Ma se l'autore di ""Fiesta"""" tiene il lettore all'amo, qui la fine conta poco e bordeggiando la morte si celebra la vita» - la Letturarn«Un gran libro, fatto di storie straordinarie ed eticamente ineccepibile. Come il suo autore». - Davide Barilli, la Gazzetta di Parma«Antonio Franchini non ha sbagliato un colpo e oggi, con questo Il vecchio lottatorernconferma quello che pensiamo in molti: essere lui uno dei pochirnscrittori italiani che ci sono davvero “necessari”.» - Ernesto Ferrero, Il Sole 24 OrernrnrnQuesto libro è per chi ha sfidato ignaro il gelo delle acque al Rionero, per chi ha capito che nella lotta non serve lo “sguardo della tigre” ma la fissità inquietante dell’occhio della gallina, per chi rimpiange il gesto impeccabile dei bambini quando fingono di morire nei loro giochi di guerra, e per chi vive da sempre con una consapevolezza acuta, una nostalgia preventiva, come vedesse prossima la fine del suo mondo.rnrnUn uomo rivede tutte le paure della sua vita nella gara di corsa della figlia; Francesco Esente discende il fiume in canoa per onorare lo spirito dell'amico scomparso; un vecchio lottatore sale sul ring un'ultima volta e, con la certezza della sconfitta incisa nei muscoli, riscopre il prodigio del combattimento. I personaggi di questi racconti vanno alla ricerca dell'istante perfetto in cui l'esistenza prende senso e si misurano con voragini di cedimento e di abbandono. Tutti provano a opporsi alla morte, ad aggirarla, evocarla, sbeffeggiarla; e guardano con ammirazione chi è già riuscito nell'impresa, soldati di una storia scolpita nella terra e negli oggetti, uomini con alle spalle una vita dedicata alla propria afición, che sia la corrida, la pesca, la lotta, la letteratura, o una qualsiasi ossessione accarezzata per ingannare il vuoto."" -
Le nostre anime di notte
Le nostre anime di notte è il sigillo perfetto all’opera dirnuno dei grandi interpreti della letteratura americanarncontemporanea. rnrn«""Le nostre anime di notte"""" è un libro di assoluta semplicità, senza fronzoli, che comincia in medias res.» - Matteo Persivale, Corriere della Sera«Per molti anni della sua vita di scrittore, Kent Haruf è partito per un luogo lontano. E sembra che prima di partire si abbassasse sopra agli occhi un berretto di lana, in modo da scrivere alla cieca. Batteva le dita sui tasti senza vederli, senza controllare le parole che andavano sfilando sul foglio, senza preoccuparsi della punteggiatura, di andare a capo.» - Tommaso Pincio, TTL, La Stampa«La storia che ne nasce è una carezza che si legge in un pomeriggio e a cui val la pena di prepararsi.» - Valeria Parrella, GraziaLa storia dolce e coraggiosa di un uomo e una donnarnche, in età avanzata, si innamorano e riesconorna condividere vita, sogni e speranze. Nella cornicernfamiliare di Holt, Colorado, dove sono ambientatirntutti i romanzi di Haruf, Addie Moore rende unarnvisita inaspettata a un vicino di casa, Louis Waters.rnSuo marito è morto anni prima, come la moglie dirnLouis, e i due si conoscono a vicenda da decenni.rnLa sua proposta è scandalosa ma diretta: vuoi passarernle notti da me? I due vivono ormai soli, spessornsenza parlare con nessuno. I figli sono lontani erngli amici molto distanti. Inizia così questa storia dirnamore, coraggio e orgoglio."" -
Bull Mountain
Paragonato ai mostri sacri del crime, del southern noir e delle saghe familiari, Bull Mountain ha una struttura che ricordaTrue Detective, dialoghi che rimandano a Breaking Bad e personaggi che sembrano usciti da Fargo. E con una struttura luminosa ci parla dell'onestà e della fedeltà alle proprie radici e di come a volte sia doloroso ma indispensabile distruggerle per poterle onorare e proteggerernrnClayton Burroughs appartiene a una famiglia di fuorilegge che, da generazioni, mantiene il controllo di Bull Mountain, trafficando whiskey di mais, marijuana e infine metanfetamina. Per lasciarsi alle spalle le sue origini, Clayton sposa la bella Kate e diventa lo sceriffo della città a valle. Ma quando l’agente federale Simon Holly minaccia di distruggere l’impero dei Burroughs, Clayton si trova a dover affrontare i ricordi, le paure, il disprezzo della famiglia e la volontà di redimere un passato di tradimenti, sangue e violenza. Con un ritmo serrato, la storia della famiglia Burroughs viene raccontata a turno da tutti i personaggi, fino all’imprevedibile epilogo. -
Il salto. Elegia per un amico
"Gli piaceva il pesce bianco mantecato. Gli piaceva bere il Manhattan. Era saltato davanti al treno, fine della storia"""". Il 23 luglio 2008, a New York, Harris J. Wulfson si getta sotto un treno della metro. Harris amava la musica e le donne, aveva un lavoro, un amore e una vita piena, a tratti felice. Soffriva, però, di episodi psicotici, ed è dopo uno di questi che fugge dall'ospedale dove è ricoverato e si lancia nel bagliore di un treno in arrivo alla stazione. Per Sarah Manguso la scomparsa di Harris è la perdita di un amico, il più caro, il più intimo. Ma l'autrice non vuole ricostruire le circostanze del suicidio e neppure scrivere la sua biografia. Il salto è un memoir, una meditazione e un libro sulle parole: amicizia, memoria, dolore, morte. Parole sincere, perché precise e delicate. E immortali, perché materia della vita e di tutte le storie. Ma soprattutto parole coraggiose e necessarie, perché maneggiare il dolore è difficile e faticoso, a volte quanto provarlo, ma aiuta ad accettare il distacco, anche quello definitivo, e a fare il salto verso l'amore e l'infinito." -
La fine dei vandalismi.Trilogia di Grouse County. Vol. 1
Il primo episodio della trilogia di Grouse County, ragnatela di cittadine in un immaginario Midwest, dove le vite sono intrecciate da legami di amicizia, affetto o semplice conoscenza. rnrn“È come una bottiglia di ottimo champagne” - JONATHAN FRANZENrnrnLa fine dei vandalismi è il primo romanzo della trilogia di Grouse County di Tom Drury.rnIl mondo di Grouse County è un luogo in cui le vite delle persone sono intrecciate le une alle altrernin legami amicali e affettivi, o semplice conoscenza, inestricabili. Tutti conoscono tutti e sanno tutto,rnmentre la vita macina gioie e tristezze di cui Drury è uno straordinario e ironico cantore. Il cuore dellarnvicenda è il triangolo composto dallo sceriffo Dan Norman, il pregiudicato Tiny Darling e la sua exrnmoglie Louise, che sta per sposare lo sceriffo. Commovente ed esilarante, La fine dei vandalismi è unrnromanzo sulla bellezza e la pena della vita moderna, una passeggiata attraverso le esistenze in cui èrnl’imprevedibilità della vita a decidere le sorti dei protagonisti. E l’ironia secca e permeante dello stile dirnDrury trascina i dialoghi in direzioni impreviste e dona a tutto una straordinaria leggerezza. -
Come in un film
Scritto come una sceneggiatura, Come in un film è la storia di una coppia, Lui e Lei. Il primo appuntamento, la passione iniziale, il sesso, e poi l’abitudine, la stanchezza, la rabbia, i tradimenti, la rottura e la riconciliazione, l’amore, i figli.rnrnrn“Un’autentica prodezza narrativa sulla scia di Raymond Queneau e Woody Allen” - rnL’Humanitérn“Régis de Sá Moreira individua i tic e i modi di pensare di un’epoca,rnle parole d’ordine che danno consistenza ai nostri sentimenti” - rnLe monde des livresrnrnAl botta e risposta dei protagonisti si intrecciano le voci, spassose e irriverenti, degli spettatori del loro amore: il panettiere del quartiere, il ragazzo che passa accanto a loro quando si incontrano per la prima volta, i vicini di casa insofferenti; ma anche Matt Damon che li osserva dallo schermo del cinema, Harry Potter e addirittura Rihanna.rnAttraverso battute incalzanti, ironiche e profondamente realistiche, Régis de Sá Moreira trasformarnuna storia d’amore in una commedia densa di humour, e si diverte a svelare gioie, dolori e seccature della vita di coppia.