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Le borgate e il dopoguerra. Politica, società, ideologia alle radici della Roma di oggi
In questo libro, che aggiorna un lavoro di ricerca compiuto dall'autore alcuni anni fa, si ricostruisce il panorama politico, amministrativo e sociale della Capitale negli anni immediatamente successivi alla Liberazione. La ricerca abbraccia cinque anni: dalla costituzione della prima Giunta comunale. Guidata da Salvatore Rebecchini senza l'appoggio del Blocco del Popolo nel 1947 (e che anticipò la rottura nazionale all'interno della coalizione antifascista), fino alle elezioni comunali del 1952 che segnarono il primo momento di crisi del centrismo degasperiano, con il fallimento dell'Operazione Sturzo e una nuova fase di movimento e di dialogo tra la sinistra marxista ed i partiti laici che avrebbe preparato il clima nel quale sarebbe fallita anche la tentata riforma elettorale del 1953, proposta da De Gasperi: la cosiddetta ""Legge Truffa"""". Con l'aiuto di fonti di archivio, della stampa dell'epoca, di testimonianze e di un'ampia bibliografia, l'autore costruisce un dettagliato mosaico della vicenda amministrativa della Capitale, del profilo sociale e del panorama politico di quegli anni."" -
Aldo Moro. La guerra fredda in Italia
Esiste un filo sottile, invisibile come un fiume sotterraneo, che lega tanti avvenimenti oscuri del dopoguerra, dalla strage di Portella della Ginestra all'attentato a Togliatti, dai tentativi di colpo di Stato alle stragi, fino all'uccisione di Aldo Moro. Sono passati 40 anni dall'agguato di via Fani, ma i misteri che avvolgono il più terribile omicidio politico della storia contemporanea del nostro paese sono ancora molti. Moro non è stato protetto con una macchina blindata che sarebbe bastata a evitare la tragedia nonostante da un mese si sapesse che a Roma era in preparazione una azione clamorosa; le armi usate nell'attentato di via Fani sono state nascoste in una palazzina della banca Vaticana alla Balduina che ha ospitato estremisti tedeschi, società che lavoravano per la Nato, finanzieri libici e il discusso monsignor Paul Marcinkus; il presidente della Dc non è stato ucciso sul pianale della Renault 4 rossa dove venne fatto ritrovare in via Caetani, proprio tra le sedi della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista… Il libro contiene una originale analisi grafologica delle lettere che Moro ha scritto durante i giorni della sua prigionia. -
Comunicazione e politica. Guida moderna per cittadini sbandati e politici allo sbando
Questo libro è un racconto analitico, spesso amaro e sconfortato, qualche volta ironico, di dove stanno andando lo scontro politico e il modo di comunicare tra politica e cittadini in Italia. Nella prima parte vengono analizzate le principali tendenze della comunicazione politica del nostro tempo derivanti dalla crisi dei partiti e delle ideologie, dalla personalizzazione della leadership, dalle nuove tensioni sociali che hanno rovesciato schemi secolari. Nella seconda parte Baiocchi esamina con rigore e finezza ma anche con grande e ironica vivacità il modo di comunicare dei principali leader politici dell’ultimo decennio: da Berlusconi a Gentiloni, passando per Prodi, D’Alema, Veltroni, Monti, Renzi, Salvini, Grillo, Casaleggio padre e figlio, Di Maio, Meloni e altri. Ognuno raccontato nelle sue caratteristiche psicologiche e nel suo essere espressione di nuovismi politici o di lunghe tradizioni. -
Roma 1948. Le elezioni e i suoi protagonisti. La propaganda, i comizi, la stampa
Chiunque decidesse di indagare sulle elezioni del 18 aprile del 1948, la prima cosa che scoprirebbe è che, a differenza di altre date storiche del Novecento, su questa è calata un'ombra lunga che rende appena percettibili i processi politici, economici e sociali che determinarono il flusso della storia nazionale. Già, perché le elezioni del 18 aprile furono un vero e proprio referendum popolare tra due mondi, un crocevia tra due civiltà. Gianluca Quadrana sceglie di raccontare questo momento storico dal punto di vista di una città, Roma. Lo fa basandosi interamente sui giornali dell'epoca, poiché la stampa era allora, insieme alla radio, il principale mezzo di comunicazione di massa. E chiama infine a testimoniare alcuni dei protagonisti di quella campagna elettorale. Quello che ne viene fuori è il ritratto di un paese tenacemente deciso a cambiare e a crescere, unito nell'obiettivo ma profondamente diviso su tutto il resto. -
Il decimo giorno. La prima indagine dell'agente-infermiere Sergio Vanni
Un assassino che, senza pietà, rapisce bambini e al decimo giorno dal rapimento li fa ritrovare morti alle proprie famiglie; Sergio, infermiere disoccupato, con un pessimo carattere e un doloroso passato alle spalle; Bruno, ex capo della Polizia, specialista in casi abbandonati e irrisolvibili, costretto su una sedia a rotelle. Questi i protagonisti di un giallo nel quale s’intrecciano le indagini ufficiali e quelle parallele portate avanti da Sergio e Bruno. -
Io non c'ero. Cosa sanno i giovani di Falcone e Borsellino
Venticinque anni fa due spaventosi attentati mettevano fine alla vita di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo, di Paolo Borsellino e degli uomini delle loro scorte. Due stragi in cui morivano undici persone mentre ventitré restavano ferite e che avrebbe cambiato per sempre la storia recente di questo paese. La lotta alla Mafia divenne una priorità, venne impiegato l’esercito per il controllo del territorio, le forze politiche scoprirono inaspettate convergenze, la gente si ribellò, soprattutto in Sicilia. Migliaia di lenzuola bianche apparvero alle finestre delle case in segno di protesta, per manifestare lo sdegno contro i carnefici, per ribellarsi al clima di omertà che aveva costituito l’acqua in cui i pesci mafiosi avevano nuotato indisturbati. Venticinque anni dopo cosa resta di quella reazione popolare? Cosa rappresenta oggi la Mafia? Dove è finita l’ala stragista di Totò Riina e dei Corleonesi? Cosa sanno i più giovani dei simboli della lotta alla Mafia Falcone e Borsellino? -
L' illuminista. Vol. 49-50-51: Niccolò Machiavelli.
Il presente numero de ""L'Illuminista"""" (il secondo sin qui non dedicato a un autore novecentesco) nasce da un convegno organizzato da chi scrive nel gennaio del 2013 presso la Casa delle Letterature di Roma diretta da Maria Ida Gaeta in occasione dell'imminente cinquecentenario del Principe. Nel gennaio del 2015 la discussione è continuata però in un'altra giornata machiavelliana presso l'Università di Roma 3, più informale ma non meno densa, e questa volta curata assieme a Mario De Caro (in questa seconda occasione erano presenti Jérémie Barthas, Guido Cappelli, Marco Geuna, Andre Guidi e Gaetano Lettieri). Solo in parte però questo volume rispecchia le relazioni che furono presentante in quelle due occasioni perché nei quattro anni che sono passati alcune di esse hanno trovato altre destinazioni editoriali, e sono state sostituite qui da contributi diversi scritti per l'occasione. Il programma del convegno del 2013 è riprodotto in calce per serbare memoria dell'impianto originale."" -
Roma. La rigenerazione dei quartieri industriali. Il progetto urbano Ostiense-Marconi
Alla storia millenaria di Roma si è aggiunto negli ultimi anni un nuovo strato, quello dell'archeologia industriale dei primi del Novecento che sta tornando a nuova vita. Questo libro di storia urbana vuole raccontare il processo di rigenerazione che sta avvenendo in questi anni nella vecchia area industriale e nei quartieri operai della Capitale all'ombra del più alto gazometro d'Europa. In una forma fatta di saggi, documenti, materiale iconografico e testimonianze dei protagonisti viene descritto il primo Progetto Urbano di Roma che sta trasformando il quadrante Ostiense-Marconi come nuovo polo culturale della vita cittadina della Capitale tra sedi universitarie, centri culturali, musei e attività creative. -
Libertà e uguaglianza. Una sinistra che cammina con l'Italia
Il presente volume è il frutto di una discussione svolta a fine giugno del 2017, a dieci anni dallo scioglimento dei Democratici di Sinistra e pochi mesi dopo la nascita del movimento politico Articolo Uno. Il titolo scelto per il convegno, ""Una sinistra che cammina con l'Italia"""", voleva essere un modo per contribuire al dibattito sulla nuova sinistra. I protagonisti di questo confronto furono: Gavino Angius, Roberto Speranza, Enrico Rossi, Vincenzo Vita, Bobo Craxi, Roberta Agostini. E i loro interventi si inseriscono a pieno titolo in quella ricerca mondiale in cui è impegnata oggi la nuova sinistra. Il testo si conclude con due documenti: il primo, """"Per un Partito nuovo. Democratico e Socialista"""", è stato presentato come documento della 3° mozione al quarto ed ultimo congresso nazionale dei Ds; il secondo, è un contributo di Vincenzo Visco, """"Le Prospettive della Sinistra: 26 tesi politico-programmatiche"""" che ben si inserisce nel presente volume, come orizzonte verso cui orientare una nuova e moderna forza del lavoro."" -
Ordinaria diversità. Diario di una figlia, moglie, madre
Figlia dello ""sbirro"""" e madre di Mario. Una donna, Elena Improta, che ripercorre la propria vita. O meglio, una storia. La sua storia di """"ordinaria diversità"""". Dall'arrivo a Roma all'adolescenza con davanti la figura ingombrante del padre Umberto, uomo della Stato, fino alla vita politica e all'impegno nel sociale. Un'esistenza alla ricerca di se stessa, tra gli anni del Terrorismo, i Nar che la osservano, l'amore per Paolo, gli occhi lontani dalla scorta che l'accompagna a scuola fino alla nascita di Mario, l'abbandono del marito e la lenta ripresa. Elena Improta ha deciso di aprirsi agli altri, perché le quattro mura di casa non riescono più a contenere il desiderio di far sapere cosa ha vissuto, pensato, sperato accanto a un bimbo, ora 26enne, che ha compiuto passi da gigante nonostante i gravi problemi di disabilità. Una storia d'amore e di riflessione, alla ricerca del peccato originale - semmai ce ne fosse stato uno - con il desiderio di far capire a tante famiglie che gli ostacoli si possono superare. E che non è impossibile tornare a sorridere."" -
Amarsi a Roma. Guida per amanti sbandati
Darsi appuntamento all'Eur. Giocare di notte a nascondino tra i vicoli del Ghetto. Baciarsi lungo il Tevere. Bisticciare e poi fare la pace al Circo Massimo. Le fughe verso Ostia, fino a dirsi addio all'isola Tiberina. La guida traccia una mappa romantica e spensierata di passeggiate adatte agli innamorati e ai cuori solitari, attraverso racconti e memorie dell'autore, citazioni tratte dai classici della letteratura, interviste a scrittori. Conversazioni con: Emanuele Trevi, Maria Grazia Calandrone, Lisa Ginzburg, Dacia Maraini, Claudio Piersanti, Roberto Varese, Raffaele La Capria, Walter Siti, Tonino Guerra. -
200 insulti a un giornalaio servo della ka$ta
Chi sono gli haters? È la domanda a cui cerca di dare una risposta Fabio Salamida, giornalista e consulente di comunicazione che da anni segue le vicende della politica italiana e romana. I suoi taglienti articoli di commento, pubblicati su Huffington Post, L'Unità online e soprattutto su Gli Stati Generali, sono oggetto di accese discussioni sui social network, specialmente quando toccano vicende legate all'immigrazione o a fatti riguardanti il Movimento 5 Stelle e i suoi principali esponenti, da Beppe Grillo a Luigi Di Maio e ovviamente il sindaco di Roma, Virginia Raggi, accusata più volte dal giornalista di non essere in grado di governare la Capitale. Oltre a commenti di assenso o di critica, Salamida riceve centinaia di insulti talvolta molto coloriti da parte dei cosiddetti haters, soggetti che - spesso nascondendosi dietro false identità - passano le loro giornate su Facebook e su Twitter per insultare politici, giornalisti, attori, calciatori e altri professionisti, in maniera talvolta organizzata. ""200 insulti a un giornalaio servo della Ka$ta"""", è una selezione di ingiurie di ogni tipo ricevute da Salamida a commento dei suoi pezzi, accuratamente fotografate e spiegate dall'autore con piglio ironico. Ad arricchire il testo, alcuni contributi di politici e giornalisti che raccontano il fenomeno dell'hate speech da diversi punti di vista."" -
Raccontando Roma
Nove racconti, una sceneggiatura e un'unica protagonista: Roma. Gli autori dai 18 anni agli over 60, ci narrano le mille voci e le mille sfaccettature della Capitale. Quella dei ragazzi di oggi, con le insicurezze, i dubbi, le paure, l'impotenza; quella degli anziani per i quali la visita quotidiana al medico di base resta l'unico diversivo; quella dei diversamente abili; delle borgate e della borghesia. La Roma dell''800 con la storia di Mastro Titta e quella di Righetto, l'eroico bambino della breve repubblica romana, fino a quella di un'apocalittica fine del mondo. Il comune denominatore che lega i racconti non è solo il linguaggio che contiene, in parte o in toto, il dialetto romanesco, ma soprattutto quello spirito tipico degli abitanti della Capitale, dissacratorio e autoironico, capace di parlare di cose sgradevoli e malinconiche, o di sollevare pesanti critiche, mantenendo una certa leggerezza e strappando sempre un sorriso. I testi pubblicati sono i vincitori della prima edizione del premio letterario Ponte Sisto, dedicato a Tullio Capocci, l'editore scomparso prematuramente nel febbraio 2018. -
Democratici. Un movimento per l'Europa contro le diseguaglianze
"Il movimento dei Democratici si trova davanti ad una terza fase del proprio cammino. Dopo l'Ulivo che durò circa dodici anni per poi trasformarsi in Partito Democratico e dopo i dodici anni di vita del Pd è giunto il momento di una nuova innovativa fase di sviluppo di una comunità che, per gradi, si è costituita dopo la fine della cosiddetta Prima Repubblica e dei vecchi Partiti. Dal 2007 ad oggi si sono verificati tumultuosi cambiamenti sociali ed economici su scala mondiale che rendono necessario un aggiornamento strategico, organizzativo, politico ed infine estetico che tuttavia rafforzi, nelle nuove condizioni, le ragioni di una scelta valoriale ed etica """"democratica"""". In questo libro, che raccoglie riflessioni, articoli e testi che vanno dal 2009 in poi e quindi in molti casi anticipatori, l'autore esplicita le ragioni di una scelta netta formulata già dal 2016 e che impongono una trasformazione del Pd in un nuovo soggetto politico con le caratteristiche di un """"movimento"""" e non più di un tradizionale """"partito"""" il cui nome non può che essere semplicemente """"Democratici"""". """"Per anni abbiamo discusso del nostro nome cambiando gli aggettivi. Ora si tratta di cambiare i sostantivi e superare la parola Partito"""" per giungere ad un soggetto davvero aperto e federato capace di raccogliere le enormi energie che si sentono """"democratiche"""" ma non entrerebbero mai in """"questo Pd"""". Questa società chiede oggi più democrazia, più diritti, più giustizia,, più trasparenza ed è assurdo che a rappresentare queste spinte sia la destra populista,, classista, sessista, omofoba e del web inquinato. Per la sinistra ed i Democratici c'è un grande spazio se saranno capaci di cambiare davvero. In ogni senso." -
Il giorno in cui Lorenzo morì
In una grigia domenica di metà settembre, Lorenzo muore. Tra la sottile oppressione di una Roma indifferente e le ambigue atmosfere di passaggio tra l'estate e l'autunno, si snoda il dramma di una vittima ingenua ma non innocente, di un ragazzo indifeso di fronte alle brutalità che si celano nei rapporti umani e sprovveduto di fronte all'irrazionale egoismo che conduce a una solitudine senza prospettive. La sua vicenda s'intreccia con quella, altrettanto tragica, di Pippi, un attempato clochard oppresso da innominabili istinti sessuali, e con quella più crepuscolare di Manu, un ventenne affascinante ma tormentato dal desiderio morboso di evadere dalla gabbia del dover essere borghese. Nonostante l'inquietudine dei personaggi, costantemente in bilico tra purezza e dannazione, la scrittura procede rapida senza mai cedere al sentimentalismo e raggiunge, nelle ultime pagine, punte d'intensa liricità. Le scene si susseguono veloci e creano una sensazione di attesa continua. Il materiale narrativo, a volte scabroso, si rivela sempre di facile decifrabilità. L'autore, cosciente della relatività di ogni giudizio, si rifiuta sia di condannare che di compatire e lascia al lettore il compito di valutare personaggi e situazioni. D'altra parte, come afferma verso la fine del romanzo un'anziana salentina, «nui sapimu quiddu ca simu ma nun sapimu quiddu ca putimu essere». -
Ilaria Alpi. L'altra verità
Un duplice delitto contro una giornalista e un operatore inermi nella Somalia dei signori della guerra. Venticinque anni dopo, Pino Nazio, con un lungo lavoro di documentazione e ricerca, di giornalismo investigativo, ricostruisce gli avvenimenti. Chi sono i mandanti di questo omicidio che ha sconvolto l’Italia? Quali gli errori commessi da chi aveva l’obbligo di proteggere e indagare? Quali i depistaggi? Ilaria Alpi stava ficcando il naso su il traffico di rifiuti illegali e di armi, sui fondi della cooperazione e su strane navi catturate dai pirati, faceva il suo lavoro con coraggio e dedizione. Ma il libro non si ferma alle versioni più popolari e scontate, traccia in modo originale uno scenario diverso da quello che giornali e televisioni hanno raccontato in questi anni. Scenario che è evidente ripercorrendo – come nella trama di un tessuto - l’origine di ogni filo, con il coraggio che il servizio migliore che si può fare alla verità è di non accontentarsi delle facili verità. Anche quando queste vengono ripetute da molti. -
Five. Cinque omicidi camuffati da suicidi
Five tratta di cinque omicidi abilmente camuffati da suicidi. Carmelo Lavorino presenta ogni caso con un breve excursus storico, poi individua le incongruenze, le contraddizioni e gli errori investigativi che hanno prodotto il fallimento delle indagini. Analizza, interpreta ed elabora i dati della scena del crimine e tutte le tracce in essa contenute, la vittimologia e tutti gli aspetti esiziali della vicenda. Dimostra perché si tratta di omicidi. Il 16 giugno 1994 il brigadiere dei carabinieri Salvatore Incorvaia venne ucciso nella zona di Monza e ritrovato all'interno della sua vettura Audi. Il cranio era stato trapassato da un proiettile dalla tempia destra alla sinistra; fra le mani aveva la sua pistola d'ordinanza, una Beretta parabellum 92SB calibro 9. Il 14 luglio 1998 l'imprenditore Mario Natali, figlio dell'ex presidente della Viterbese, fu ammazzato con un colpo di proiettile per cinghiale all'interno della sua villa a Valentano, proiettile esploso dal suo fucile calibro 12. La calotta cranica era inesistente, il cervello sfracellato ed esploso, la casa a soqquadro. Il fisico ascolano Rodolfo Manno scomparve il 14 febbraio 2002 per essere rinvenuto morto nel mare Adriatico, a largo di Ortona (Chieti), una settimana dopo. In una spiaggia di Civitanova Marche vennero ritrovati i suoi effetti personali e una drammatica lettera dove annunciava il suicidio. Il cadavere di Claudia Agostini, professoressa d'inglese, fu scoperto la mattina del 13 ottobre 2003 a Roma in via della Lungara, fra due macchine. La donna indossava una tutta ginnica e calzava scarpe ginniche. Inzialmente gli inquirenti ipotizzarono un incidente stradale, poi un malore o il suicidio. Umberto Cocco la mattina del 6 settembre 2009 viene svegliato dalla madre perché devono andare all'aeroporto. Dopo dieci minuti la madre sente un colpo di pistola. Dopo qualche minuto entra nella casa del figlio e lo trova in una pozza di sangue con la testa devastata da un proiettile esploso dalla sua pistola Smith & Wesson, rinvenuta accanto al cadavere. -
Pane e Allah
Un ex giornalista vessato dal regime manifesta contro il dittatore che sta per essere abbattuto, ma rimane deluso nuovamente; un giovane sconvolto da un incubo notturno decide di intraprendere un viaggio nel deserto incontrando personaggi misteriosi; una donna si ritrova a letto con un uomo mentre il marito rientra a casa; un ragazzo napoletano parte per combattere con l'Isis; un maestro sufi incontra un vecchio allievo e discute dei massimi sistemi, in un mondo parallelo tutto è lecito e reale; la giornata melodrammatica di un giovane arabo alle prese con tradizioni e stereotipi; una bomba scoppia a Gaza City; una zia terrorizza i nipoti all'ombra di un palmeto; un ragazzino fa la guida nella sua città tra prostituzione e cinismo; un professore si racconta tra ipocrisie e simulazioni che all'improvviso vengono svelate; fino alla storia scandalosa di un giovanissimo emigrato a Roma, la sua emancipazione attraverso una storia d'amore controversa e il faticoso ritorno a casa. ""Pane e Allah"""" (undici novelle più un breve romanzo ambientati nel mondo islamico), carne e spirito, storia, politica, vita quotidiana e misticismo, si dipanano… quasi le mille e una notte trasferite al mondo d'oggi""""."" -
Dentro l'Europa. Cambiarla per rafforzarla
L'Unione Europea si trova ormai bloccata di fronte a un bivio. Da qui l'autore trae l'idea di raccontare la sua esperienza fatta a Bruxelles, ""dentro"""" le Istituzioni, durante la crisi. Lo fa davanti a un gruppo di giovani: «Nei primi 30 anni l'Europa appare una tranquilla oasi di pace: nel '45 i paesi depongono le armi e nel '57 decidono di mettersi insieme. Un atto rivoluzionario. Sono in sei; il seme germoglia e cresce. Comincia la gara per entrare nel """"club"""". Nell'89 arriva la prima tempesta, un'ondata luminosa, ma rischiosa, che mette in crisi la nuova casa; i vecchi paradigmi cadono. Nel 2002, parte l'Euro. Nel 2004 e 2007 la casa si allarga, sembra esplodere; le strutture restano immutate; siamo a 27, c'è confusione! Nel 2008 arriva la crisi: una nuova tempesta, a 20 anni dalla prima e a sei dall'Euro! La casa traballa, rischia di cadere». È quello che avverte il narratore stando """"dentro"""". Il racconto diventa più serrato; emerge una grande preoccupazione per ciò che sta accadendo e potrebbe ancora accadere."" -
Non sono Woody Allen. Un delicato, pungente, ironico omaggio a Oreste Lionello
I veri attori non muoiono mai e ritornano in vesti di fantasmini, maschere, battute, ombre, voci ed emozioni. Oreste Lionello è una di quelle voci che attraversa la vita, che lascia tagli di sagace ironia, di lucida riflessione. Traendo spunto dall'enorme esperienza di Lionello nel mondo del cabaret, ""Non sono Woody Allen"""" di Ignazio Gori, vuole rendere uno scanzonato omaggio a un artista poliedrico e camaleontico, usando a tratti il tono cinico della satira, a tratti quello ambiguo del provocatore, o ancora quello caldo e malinconico del doppiatore che si nasconde nell'ombra. Leggendo il breve libro, frizzante come uno spartito di avanspettacolo, il lettore potrà ridere e sorridere delle interviste strampalate che il fantasma di Lionello rivolge agli attori da lui doppiati per una vita, da Woody Allen a Charlie Chaplin, ma potrà anche emozionarsi con i ricordi degli amici più cari. Dice l'autore: """"Aver fatto l'occhietto a Oreste Lionello è stato come calare il sipario, rosso e polveroso, del magico mondo del teatro che amavo da bambino.""""""