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Sotto il cielo di Spagna
Agosto 1936, il capitano Bruno Mancini partecipa al gran ballo d’estate che si tiene ad Ostia, presso lo stabilimento Roma. Là incontra Galeazzo Ciano, ma anche Maria Luisa Locatelli, giovane moglie di un ufficiale italiano di stanza in Abissinia, rimanendone affascinato. Pochi mesi dopo, Bruno Mancini parte volontario per la Spagna, dove l’Italia e la Germania sostengono quattro generali ribellatisi al legittimo governo repubblicano. Che cosa lo spinge a prendere questa decisione? Non è fascista. Non stravede per Mussolini. È fedele alla patria pur non credendo in Dio. È un cultore di Ovidio e di Dante. Ha una relazione con la Locatelli, ma non ne è innamorato. Perché dunque questa smania di abbandonare la quotidianità? Forse perché a Roma si sente superfluo e vuole mettersi alla prova, affrontare il pericolo, partecipare a un evento storico che considera fondamentale? Oppure c’è dell’altro? Qualunque sia la ragione, Bruno rimarrà deluso nelle aspettative e compirà un tragico percorso che lo condurrà all'esclusione, alla scoperta del dolore irrazionale insito in ogni guerra, mentre altri uomini vivranno delle “vite parallele” che si intrecceranno tra loro. -
Roma dal tram. Le basiliche, le chiese, le piazze, i palazzi. Ediz. a colori
Come un ""filo di Arianna"""", le rotaie delle linee dei tram di Roma hanno guidato la matita di Franco Bevilacqua alla scoperta - o alla riscoperta - delle meraviglie che si incontrano lungo i binari. Bevilacqua ha """"fermato"""" negli acquerelli le emozioni suscitate dalle tante bellezze che scorrevano, come in una lunga carrellata, davanti al suo sguardo. Lo scrittore Claudio Colaiacomo, seguendo l'itinerario di questa Roma vista dal tram, ha raccontato le storie, le curiosità, le leggende e gli aneddoti legati a quelle immagini. Roma è una fonte inesauribile di storie, che accostate agli acquerelli acquistano un fascino particolare, perché il disegno, più della fotografia, evidenzia particolari, coglie aspetti curiosi e nascosti. La prefazione è di Paolo Guzzanti, che racconta i suoi rapporti familiari con i """"tramvai""""."" -
La tristezza delle ripartenze
A 20 anni dalla pubblicazione de ""La solitudine dell'ala destra"""" ecco il suo giusto seguito. Una storia del calcio ricamata in versi, a partire dall'inizio del Nuovo Millennio, ovvero bene addentro nel calcio ultramoderno che tutti stanno osservando, con i cambiamenti, le variazioni, le ossessioni tattiche e l'introduzione della Tecnologia - la Var, o moviola in campo - che dovrebbe limitare al minimo l'errore umano. Il libro di Fernando Acitelli si distende con un linguaggio puro (la forma chiusa del sonetto) che è una vera sfida contro ogni narrazione/telecronaca oramai fattesi logore perché divenute troppo tecniche e """"senza poesia"""". Tutto quello che l'immagine televisiva non può donare si coglie nitidamente con la Poesia. La capacità di sognare delle piccole drammaturgie per ogni calciatore visto, amato e custodito nel cuore, è senz'altro un tocco dell'animo alla verità testarda d'ogni partita. Con oltre duecento sonetti si rappresenta una lunghissima galleria di calciatori illustri che sfilano assieme ad altri con un profilo più lieve, accennato ma soltanto perché la loro traiettoria calcistica fu in penombra, quasi in punta di piedi."" -
Canti minori
"Il prezzo di questa discreta resistenza è spesso la solitudine o comunque il destino di restare nell'ombra, nonostante riconoscimenti magari lusinghieri...""""" -
Una risata lunga 90 anni. Laurel e Hardy, amici per la vita
"Una risata lunga 90 anni"""" è un omaggio alla più geniale coppia comica della storia del cinema. Sono passati infatti più di novant'anni dal quel 1927, quando Laurel e Hardy hanno iniziato a farci ridere e sognare. Enzo Pio Pignatiello, archivista ed esperto di cinema comico retrò, ha composto un saggio completo sulla cronistoria umana e artistica di Stanlio e Ollio, le loro perle comiche, la loro amicizia fuori dal set, approfondendo anche i messaggi nascosti della loro comicità, il loro rapporto con le donne, il loro ultimo malinconico manifesto anarco-pacifista """"Atollo k"""" e molto altro. Non può mancare un ritratto di Alberto Sordi, voce italiana di Ollio e autentico ammiratore, nonché divulgatore della loro comicità. Con una introduzione di Ignazio Gori, e un nutrito apparato fotografico, """"Una risata lunga 90 anni"""" è un viaggio leggero, gustoso e divertente alla scoperta di Stanlio e Ollio e una guida per chi ancora non li conoscesse." -
Agorà. L'ago della bilancia sei tu
La solitudine moderna, la crescita delle ingiustizie e della povertà sono le condizioni di uno sviluppo malato. Il prodotto di molti anni di dominio del pensiero ultraliberista, non sufficientemente contrastato dalla sinistra e dal Pd. Da qui, la nascita del Movimento 5 Stelle e il consenso nuovo alla destra estrema e xenofoba di Salvini. La necessità di un cambiamento dell'asse del pensiero critico e della costruzione di un nuovo soggetto politico. Il Pd si deve trasformare in un partito a rete, aperto, ma in grado di suscitare partecipazione, discussione e decisione politica dal basso. È il partito delle Agorà, che l'autore propone in modo dettagliato, sperando di invertire la disgregazione in atto. -
Pietralata story
Il libro racconta Pietralata, un quartiere che tesse e abbraccia un vasto repertorio di romanità. È un territorio che colpisce il viaggiatore fin da subito, un luogo che non cela la propria storia, non la ripudia, anzi, ne esibisce il carattere al primo sguardo. Di Pietralata il passato e il presente, ancora oggi, testimoniano bellezze e brutture, con la caratteristica che entrambi gli aspetti si compenetrano, creando un paesaggio urbano unico. Percorrendo il quartiere, sugli autobus, o a piedi, è possibile percepirne l'identità accattivante, marcata dalle diverse stratificazioni sociali. In un percorso diluito durante le quattro stagioni, l'autrice ha incontrato gli abitanti del luogo, ha ascoltato e intervistato alcuni tra i suoi personaggi più emblematici. Uomini e donne, testimoni di un periodo storico complesso e difficile, raccontano, nell'intimità del proprio vissuto, con gli occhi e con il cuore, l'occupazione tedesca, il dopoguerra, gli anni 70. Il viaggio termina ai giorni nostri. Tra le voci del quartiere, e quella dell'autrice, si intersecano come visioni le immagini fotografiche e di repertorio relative a Pietralata. -
Camici di carta. Dignità lavorativa: dignità umana?
Luca Segni è un chimico. Alle ore 8.00 di una vita scandita da orari e consuetudini, sfiora il proprio badge al tornello di ingresso dell'azienda farmaceutica dove lavora come ricercatore da 24 anni. Scopre di essere in Cassa Integrazione come altri 279 colleghi, senza una comunicazione ufficiale di preavviso. Nell'arco di tempo di una mattinata, le riflessioni, la rabbia e l'amarezza di una modalità inaspettata, porgono lo sguardo sulla società contemporanea, su ciò che siamo diventati senza accorgercene e su quanto abbiamo inconsciamente accettato come ""normale"""". """"Camici di carta"""" non è soltanto uno specchio di come le normative sul lavoro nei governi che si sono succeduti e la gestione della crisi economica da parte di alcune imprese, abbiano dato una connotazione alle nostre vite, è, soprattutto, il ritratto della perdita di coscienza dell'etica che definisce la misura dell'evoluzione di un'epoca. Attraverso il protagonista della storia, si percorre la via dell'individuo derubato da questo valore fondante, non ricordando chi era, chi è e come, invece, potrebbe essere. Ripartendo, forse, proprio da dove era cominciata. Prefazione di Francesco Perrone."" -
Quanto sei bella rima. Poesie e versi in dialetto romanesco
Chissà quanti turisti e viandanti, passeggiando nelle strade della Città Eterna quando il sole ha ormai ceduto il passo alla luna, hanno sentito (e si spera sentiranno) in lontananza, magari da una trattoria Trasteverina con i tavoli all'aperto, uno stornellatore dalle guance rosse che canta ai quattro venti quella melodia che fa 'Quanto sei bella Roma quanno è sera!'. È da lì che vuole partire questo libro. Da quel verso che descrive una Città che, in queste pagine, si reincarna in Poesia. Se Roma vuol dire innamorarsi, in queste righe troverete le parole d'amore che una penna sa partorire solo se pensate in riva al Tevere. Se Roma vuol dire ironia, sfogliando questo libro vi riconoscerete in situazioni di vita quotidiana descritte con la genuinità delle Pasquinate Ottocentesche. Una raccolta di Poesie fatta per essere capita e amata da tutti proprio perché i suoi protagonisti siamo tutti noi. Noi innamorati, noi malinconici, noi tifosi, noi esseri umani. Oltre a sonetti e componimenti liberi vi ritroverete sotto gli occhi aforismi dialettali che sembrano essere pensieri di un'anima che sa parlare soltanto il Romanesco. -
Roman poetry festival. Quarant'anni dopo il Festival internazionale dei poeti
Il 16 giugno 2019, a quarant'anni dal Festival Internazionale dei Poeti di Castelporziano del 1979, nell'ambito della mostra ""Poeti a Roma. Resi superbi dall'amicizia"""", curata da Igor Patruno e Giuseppe Garrera, Igor Patruno, ha ideato e organizzato il Roman Poetry Festival, una serata interamente dedicata alla poesia al quale hanno partecipato cinquanta poeti. Il libro raccoglie i testi poetici - tutti aventi per tema Roma - letti nel corso dell'evento, una intervista esclusiva di Stefano Gallerani a Franco Cordelli, che del Festival Internazionale dei Poeti del 1979 fu il direttore artistico, e un dialogo tra Alfonso Berardinelli e Renzo Paris sulla poesia degli anni Settanta. Il libro raccoglie testi di almeno tre diverse generazioni di poeti e attraversa tutte le poetiche di stanza a Roma, offrendone una fotografia più che esaustiva."" -
Fellini e Guerra. Un viaggio amarcord
Roma, Rimini, Santarcangelo, Pennabilli: un viaggio che vuole ripercorrere le tracce del sodalizio artistico tra un grande sceneggiatore e un grande regista, diventa un viaggio a tappe per ascoltare anche cosa quei luoghi possono raccontare di noi. Un libro che parla di cinema, paesaggio, campagna, amicizia, poesia, ricordi, di case, famiglia, lavoro, arte, dialetto, spiritualità, con una lingua che partecipa a tutti questi diversi movimenti. Ricco di testimonianze (la moglie di Guerra, il pittore Geleng, l'attore Zanin, e molti altri), un vademecum di attraversamenti e peregrinazioni, anche della mente, per immergersi tanto nella Roma di Cinecittà di Federico Fellini e Tonino Guerra, quanto nella Romagna balneare e dell'entroterra. -
Domani
Beirut, Sarajevo, Phnom Penh: città che la Storia ha voluto “martiri”, condannandole ad anni, decenni di sofferenze. Fra quelle strade torna la vita, il futuro si illumina di speranza, nascono nuovi amori, piccole gioie cancellano grandi dolori. Ma fra le macerie del passato, il presente resta avvelenato da crudeltà di trafficanti e intrighi di spie, ha per protagonisti uomini perduti, donne coraggiose come tigri, bambini senza famiglia né affetti. Si incrociano i destini di Andrea, giornalista cinico e umanissimo, deluso dalla sua professione, Goran, un gigante bosniaco che lavora sul mare cambogiano, dove incontra Amina, ex guerrigliera dello Sri Lanka. E poi Silvia, bella e volitiva, impegnata a gestire un orfanotrofio lasciato in eredità dal padre e a lottare per il futuro di un bambino; Lejla, vittima delle atrocità della guerra; Naila, una Mata Hari libanese dal fascino travolgente. Un romanzo che, tra luoghi splendidi e suggestivi, coglie il tormento delle “città martiri” e la folle angoscia delle guerre, ma illumina il domani – non di tutti, qualcuno soffrirà – con l'impegno e la certezza di farlo diventare migliore dell'oggi. -
Schiaffo
Un ex operatore di borsa, travolto dalla crisi economica, decide di diventare un clochard, rifiutando benessere e obblighi sociali in cambio della libertà. ""Un uomo in fuga, che non accetta compromessi, un durissimo attacco ai partiti che fomentano il razzismo e il populismo, alle attuali politiche contro l'immigrazione, alla corruzione e allo smantellamento del welfare in favore dei privati. Un'opera di narrativa con una valenza politica e sociale. Qua si smantella una baraccopoli, là si dà la caccia a un gruppo di nomadi senza andar troppo per il sottile sul loro ipotetico profilo criminale; in alto mare i mancati interventi di salvataggio, con la scusa delle zone Sar, provocano ogni giorno decine di vittime. Il senso di pietas si è affievolito al punto da scivolare nell'ignavia, una forma di lontananza più psicologica che fisica""""."" -
Mamma Roma a colori
Il romanzo di Fernando Acitelli innalza un tipo di vagabondo lirico, un attraversatore di Roma che non ha eguali, esentato com'è da relazioni quotidiane, obblighi e scadenze; è colui che è fuori dal mondo per legittima difesa perché emotivamente troppo conficcato in esso. Il Quadraro trattato come un ventricolo del protagonista ma anche come un ritaglio dell'animo: il battito non è dunque soltanto un'evidenza anatomica. Di tale quartiere, in particolare, egli si fa auscultatore raffinato e impotente dinanzi alla mutazione. Tutti i luoghi ad andatura popolare – quel che resta di simile sintesi – confortano e la già antica architettura, quand'anche ristrutturata, è resa con il dolore di chi l'attraversò in altre epoche o l'ascoltò nei racconti di chi la visse. Una storia del mutamento in cui ogni scorcio di città, dal Quadraro a Tor Pignattara al Pigneto alla umbertina Piazza Vittorio al centro storico assomiglia ad una catasta di fotografie scheggiate ma ancora vive nei personaggi, istantanee trovate in un cesto di vimini dentro un vis à vis degli anni '30. Che si passi da una lesena del Quadraro con tanto di iscrizione latina ad una lapide che ricorda in via Condotti la presenza di Giacomo Leopardi è per il vagabondo Fernando Acitelli, la stessa cosa. -
Porpora e nero
Un mistero nel cuore di Roma. Chi c’è dietro il clamoroso furto della “Palla Sansonis”, il preziosissimo reperto romano, conservato ai Musei Capitolini? Sette esoteriche, Vaticano e servizi stranieri in gara per scoprire uno dei più grandi segreti della storia di Roma, strettamente legati alla vita, alle imprese e alle leggende dell’imperatore Costantino. A districare la trama due improbabili detective: il vecchio erudito Bonnard e la giovane archeologa Laura Balme. -
Le farfalle di Fukushima
La protagonista assoluta è una città che cambia, un luogo in cui il crimine è all'ordine del giorno. A un certo punto comincia a trasformarsi perché si ammala di tumore metropolitano. Le cellule tumorali dell'IDCE - carcinoma duttale invasivo elettronico - iniziano a neutralizzare le cellule sane dei semafori, poi di tutti gli impianti elettrici per diffondere le metastasi nei polmoni: i parchi. La città muta, quasi a rigettare l'umanità che la popola. -
Il gusto amaro della vita
Un letto d'ospedale su cui un cuore rallenta sempre di più. Un gusto amaro nella bocca e un ricordo che esplora il passato, un passato recente che mette in mostra la fatalità di una malattia: la schizofrenia. La malattia viaggia nei meandri più oscuri della sua mente, umiliandolo e facendolo ritornare improvvisamente indietro nel tempo, in un periodo incredibilmente e stranamente dolce per lui. Inizia ad amare, inizia a capire il valore di un'amicizia, ma l'ombra tetra della malattia ritorna riportandolo in un presente che lo respinge fino all'ultimo respiro. -
Ibridi del sistema. Critica poetica agli illuminati
Ibridi del sistema è un urlo contro corrente, il rifiuto dei meccanismi imposti alla massa dai grandi poteri politici, commerciali e ideologici delle famose logge illuminate. Questa raccolta lascia un messaggio di speranza e coraggio per uscire da questo stato di catalessi generale che rende ibrido del sistema ogni individuo. Raccis spinge il lettore a vedere e combattere la realtà con altri occhi, gli occhi della poesia. -
L' amore non c'entra
Camminare per strada e incrociare donne e uomini, di ogni età, spesso delusi, in difficoltà, seduti, abituati, appoggiati ad una vita che non è la loro, o nascosti in quella che credono sia la loro. Camminare per strada e vivere l'istante di tante piccole, grandi esistenze: potrebbero essere la nostra, o potrebbero ricordare qualcosa della nostra. Tutto ciò disturba e scuote. Questi racconti, quasi un'unica fune, accompagnano in un viaggio che lascia senza fiato: non c'è amore, si cerca amore, dov'è amore, cos'è amore? In famiglia, con gli amici, crescendo o invecchiando, tante sono le forme di amore, tanto è l'amore che manca o che solo assomiglia. -
L' insonnia genera mostri che metto su carta
Personaggi tipici e atipici, elementi surreali calati in situazioni quotidiane con la voglia di meravigliare e instillare l'idea che qualcosa di stridente possa veramente accadere e diventare quasi familiare.