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Agorà e società educante
Se il compito della politica è di elaborare le norme che danno alla libertà una forma istituzionale, noi dobbiamo maturare la consapevolezza che esse hanno un forte impatto pedagogico sul sociale, che condizionano stili di vita, comportamenti, approcci conoscitivi, valori e modelli di pensiero. Esercitare attivamente la propria libertà, necessita della garanzia di poter crescere, essere ducati, studiare, lavorare, curarsi: la libertà presuppone l'esercizio dei diritti umani. Questo è in sintesi il senso della relazione fra educazione e politica che, nello specifico, significa trovare i nessi epistemici - cioè di reciproca co-costruzione nella conoscenza - che intrecciano la pedagogia alla politica. Il libro sonda con lucidissima analisi la storia della relazione fra politica e formazione dalla prima Repubblica ad oggi, ne svela i risvolti ideologici, i nessi evolutivi, gli elementi processuali. Ed è per questo motivo che il saggio di Luigi Covatta offre materiale di studio preziosissimo non solo per chi, a diverso titolo, si occupa di formazione, ma anche e soprattutto a quanti si interrogano sul presente e le sue difficili sfide. -
Come prevenire diabete 2, obesità e dimagrire
Quanto si deve sapere per riprendere o mantenere un bell'aspetto estetico e prevenire i disturbi legati al diabete tipo 2 ed all'obesità: infarto, pressione arteriosa elevata, ecc...bisogna possedere un bagaglio culturale esistenziale per poter praticare delle scelte nella vita di tutti i giorni, senza fare errori, che si ripercuotono sulla salute e sulla aspettativa di vita. È una grande responsabilità non solo per la propria vita, ma anche per quella dei famigliare ed il loro futuro. -
Pedagogia delle emozioni. Percorsi formativi nella ragione sensibile
Questa opera è la sintesi dello sforzo per analizzare una pedagogia delle emozioni oggi, facendo uso del metodo ermeneutico interpretativo, però a sua volta indiscutibilmente, è una testimonianza etica, urgente per qualsiasi docente. Le varie riflessioni, che ci riposizionano sulle vere priorità della formazione umana, costituiscono la tensione per il riscatto ontologico dell'umano e per le implicazioni dell'Essere docente in contesti complessi, diversi, però ugualmente dolorosi, diseguali, violenti, razzisti, discriminatori, patriarcali e rapacemente neoliberali. Tale recupero è a sua volta un posizionamento politico davanti all'incessante intenzionalità della cultura egemonica, volta a rendere invisibile tutto ciò che non sia utile al sostegno di una tecnocrazia dell'educazione al servizio del mercato, che non si limita ai tentativi per progettare, controllare, manipolare, reprimere e punire ogni prassi di autoriconoscimento, emancipazione individuale e collettiva, di riflessione e azione, di formazione e trasformazione. -
Teoria della formazione tecnologica
Scrive lo scienziato Alec Broers: ""Credo che sia ormai chiara la mia convinzione che sia la tecnologia a dare forma alla nostra vita, e che la sua influenza sia determinante e destinata a crescere con il passare degli anni"""". Oggi non si può fare educazione tecnologica senza chiarire le questioni squisitamente teoriche che la tematica impone. Vi è, ancora assai diffusa, un'ideologia """"mitica"""" della tecnologia, quale portatrice di progresso e benessere, proprio nella misura in cui ha uniformato le sue procedure in un unico metodo: l'empirico-induttivo, che non varia qualunque sia l'oggetto d'indagine. """"La società civile, scrivono ancora gli autori sopracitati, rimane al margine delle decisioni che riguardano lo sviluppo e l'innovazione della scienza e della tecnologia. La cosa ha importanti risvolti sulla vita degli individui, che ne subiscono tutte le conseguenze. Riteniamo che l'origine di questo fenomeno stia nella considerazione acritica che la scienza rappresenti un'entità ideologicamente neutra in termini di morale come di società, in quanto, si suppone che il suo compito sia il perseguire la verità certa ed oggettiva."" -
Ninne-nanne da mezzo mondo. L'educazione interculturale con i più piccoli
Qui pubblichiamo le ninna-nanne di mezzo mondo. Per l'altra metà, ci stiamo lavorando. Questo testo è dedicato all'educazione interculturale per la primissima infanzia. Si volge agli insegnanti dei nidi, ma anche ai genitori, ai nonni a quanti si interessano, a vario titolo, di educazione. Il fine è quello di avviare alcuni passi in quella che si connota come una forma comunicativa specificamente rivolta ai bambini e alle bambine sin dai primi mesi della loro vita. Un'esplorazione quindi, ma un'esplorazione assai peculiare. Questo viaggio, infatti, si servirà principalmente della categoria di lettura della differenza per cogliere nelle, diverse composizioni che presento, i paradigmi di infanzia che i canti dell'addormentamento ci offrono. Ci sono tante e bellissime raccolte di ninna nanne che ci vengono da ogni angolo del pianeta. Quelle che propongo in questo libretto sono state ascoltate e raccolte in America Latina negli ultimi trent'anni della mia ricerca in quei luoghi magici. In questo lungo periodo di peregrinazione, ho incontrato molte guide spirituali, nonne, mamme, bimbe che accudivano i fratellini neonati, maestre e maestri. -
Snodi e questioni. Dibattito pubblico, storia contemporanea ed elogio della complessità
Tra gli studiosi è molto diffusa la percezione del rapido declino della storia. Tutto ciò ha certo a che fare con la progressiva riduzione dello spazio loro concesso all'interno della sfera pubblica, ma riguarda anche la più complessa questione della crescente difficoltà delle nostre società a confrontarsi con la complessità delle questioni storiche. All'interno di un dibattito vieppiù ridotto a narrazione semplificata degli eventi, per lo più basata sull'inattaccabilità dei luoghi comuni e sull'opportunità di produrre una serie di mirate rimozioni, tocca agli storici cercare di riconquistare lo spazio perduto. Può essere utile un cambio di registro comunicativo, che determini l'utilizzo di un linguaggio al tempo stesso semplificato e ricco; come può servire la rinnovata determinazione ad affrontare i nodi più delicati del discorso pubblico, in modo da contrapporre un sapere scientifico e consapevole alla vulgata distorta solitamente diffusa dai mezzi di comunicazione di massa. -
L' educazione olistica. Le radici epistemologiche e culturali
"È possibile parlare di una Educazione olistica? A nostro parere non è solo possibile, ma necessità urgente che deve essere analizzata, dibattuta e soprattutto tradotta in azioni che vogliano incidere su trasformazioni che rendano viva una Educazione Olistica. Stiamo attraversando una crisi che ha colpito tutte le specie del pianeta, in particolare la specie umana. Crisi che ha prodotto l'arresto del ritmo frenetico della modernità, mettendoci a confronto con le vere priorità per la nostra specie e il pianeta. La pandemia ha dimostrato la nostra fragilità e i rischi imminenti di fronte a ciò che si è preteso considerare come sviluppo umano in un sistema neoliberale rapace, che non ha riconosciuto limiti di alcun tipo e che, nella tensione per conseguire il massimo del risultato, pensa di guadagnare sulla vita delle specie e del mondo intero. Tale realtà ci ha fatto riflettere sull'umanità e il nostro consolidato senso di superiorità dovuto alla ragione, che non è stata capace di assicurare un'esistenza migliore per le generazioni che verranno.""""" -
Il labirinto di Clio. Dalla restaurazione al mondo globalizzato
La contemporaneità è composta da secoli densi e pieni di contraddizioni, diversissimi tra loro se li si guarda da lontano eppure pieni di intrecci e di nessi qualora lo sguardo si avvicini per meglio comprendere le ragioni di questo o di quel passaggio. Per leggere le grandi novità che si affollano in questo primo ventennio degli anni Duemila occorre quindi portarsi tutto dietro, senza lasciarsi distrarre dall'apparente lontananza dai problemi che erano propri degli uomini e delle donne del passato. E questo perché la contemporaneità si nutre ancora resto del lascito delle due grandi rivoluzioni settecentesche, che hanno plasmato un modo totalmente nuovo; con il risultato di forgiare un'epoca caratterizzata dalla rapidità del cambiamento, dall'inedita intensità delle passioni e dei progressi. La contemporaneità è quindi come un intricato labirinto, edificato dagli uomini secondo forme bizzarre e all'apparenza prive di ragione, così come spesso irrazionali appaiono le scelte di questo o di quel governante. -
Educazione ed emancipazione degli ultimi: tra storia e comparazione di mondi
Il termine ultimi non mi piace. Non può piacere. Ma lo dobbiamo assumere con aderenza storica e critica alla realtà per un suo capovolgimento. Per chi crede gli ultimo saranno i primi, per chi ha fede non esisteranno più né primi né ultimi. Utopia? Sì, forse, ma senza di essa la pedagogia si riduce a mero esercizio tecnico e strumentale; mentre il futuro si arrende al presente. Di qui l'attenzione all'educazione degli ultimi come educazione per l'emancipazione; di qui, la domanda generale che unisce, in unico filo conduttore, i diversi temi proposti in questo saggio: come pensare l'educazione in un'ottica emancipatrice, in una prospettiva storica e comparativa che unisce l'utopia, la politica, la scienza, il lavoro, il progresso e la cultura tra intellettuali e popolo? Si tratta di un lavoro ambizioso che, ciononostante, non vuole essere né esaustivo né definitivo. Piuttosto, pretende tracciare alcune connessioni comparative e identificare taluni snodi critici nella storia, muovendosi tra riflessioni filosofiche e pedagogiche, per formulare un quadro complesso sull'importanza dell'educazione come prassi di libertà. -
Un mondo di ninne-nanne. Intercultura e prima infanzia
In questo libro vengono raccolte analisi e confronti di ninne nanne e canti per la primissima infanzia. Il testo è pensato e dedicato a tutti coloro che per lavoro, per passione o per crescita personale vogliono approfondire elementi legati all'educazione. Il libro ha una prospettiva di una educazione interculturale con uno sguardo al livello epistemologico ed ermeneutico necessario per un approccio all'educazione e più in generale alla conoscenza. Sicuramente l'esperienza di ciascuno e i ricordi dell'infanzia che permeano ancora la storia, sia emotiva che formativa, vede la presenza della ninna nanna. Una ninna nanna, magari associata a suoni o a emozioni, che seppur in maniera inconscia ha caratterizzato alcuni nostri atteggiamenti relazionali ed emotivi e che in alcuni casi ha mediato idee e concetti. La forza e l'intensità emozionale della ninna nanna, in considerazione del suo sviluppo nel contesto musicale e poetico, è da sempre motivo di attenzione sia per il ruolo culturale e sociale che rappresenta sia per la potenzialità e l'intento educativo che ha intrinsecamente. -
Alberto Manzi la conquista della parola per un'educazione alla libertà
Alberto Manzi. Uomo eccentrico, maestro, conduttore televisivo, promotore di processi di alfabetizzazione in Sud America, scrittore e autore di romanzi per ragazzi. La sua è stata una testimonianza di impegno civile e politico per l'affermazione di un agire responsabile rivolto a un'emancipazione sociale dei singoli e delle comunità, alla riscoperta del significato profondo dell'esistere. Parlare di Alberto Manzi conduce a riflettere sulla necessità di leggere in maniera critica la complessità del presente per un rinnovato futuro dell'educare. Il suo esempio è un'esortazione all'entusiasmo, a una pedagogia della speranza che ponga al centro la relazione come dialogo vivificante, all'incontro con la natura, fuori e dentro di sé, alla conquista della parola per un'educazione alla libertà -
Scrittura di paranza
Come esiste il cibo per il corpo così c'è il cibo per la mente, e la scrittura è un'ottima pietanza. La frittura di paranza (prende il nome dalla paranza, tipica barca per la pesca a strascico) è uno squisito piatto formato da tante varietà di pesce di piccolo taglio infarinati e fritti in olio bollente, che vanno mangiati caldissimi: ""frijenno magnanno"""". Parafrasando questa delizia per il palato, la """"scrittura di paranza"""", formata da varie forme di scrittura (teatro, narrativa, cabaret, poesia), vuole sperare di risultare gustosa per le vostre menti. Oh! Attenti alle spine, mi raccomando."" -
La vesuviana. Maria Orsini Natale
Anna Maria Liberatore e Gioconda Marinelli richiamano alla memoria Maria Orsini Natale, l'autrice di ""Francesca e Nunziata"""", amica """"di tutte le stagioni"""", e raccontano, sul filo dell'emozione, la loro speciale """"affinità elettiva"""". Accanto a loro un coro di amici e artisti che hanno voluto dare un proprio contributo di rilevante spessore culturale, con testimonianze e contributi critici che ci permettono di ricostruire un profilo artistico e umano di una delle più grandi scrittrici del Novecento italiano."" -
Neanche la cenere
Una mattina di novembre del 2008, Caterina Vitale, anziana insegnante in pensione, è in viaggio con i nipoti Luigi, Laura e Mauro de Angelis. I quattro sono diretti al paese di origine, Pluviano, per tumulare nella cappella di famiglia l'urna con le ceneri della sorella di Caterina e madre degli altri, Sofia. Durante le operazioni, cade accidentalmente l'urna di Costanzo, marito di Sofia, e la prima ad accorgersene è proprio Caterina: l'urna è vuota, non contiene ceneri ma un foglietto dalla trama sottile, sigillato da un nastrino rosso. D'istinto vorrebbe subito gettare il foglio, ma desiste: quel che vi è scritto potrebbe stravolgere la loro esistenza. E che fine hanno fatto i resti di Costanzo? Il racconto parte da qui: a ritroso nel tempo, per indagare la vita e la morte dei componenti della famiglia Vitale-de Angelis, dagli inizi del 1900 sino ai nostri giorni, fra rancori, pregiudizi e ribellioni estreme. Perché tutto è già avvenuto e ora si può solo porre rimedio. -
Hyde School
Londra. Oggi. La vita scorre regolare, coi suoi ritmi, le sue abitudini, la sua assoluta normalità. Prima che il buio vada a dare il cambio alla luce del sole. Perché quando calano le tenebre, c'è qualcuno che vive una seconda esistenza. Fatta di odio, di violenza, di vendetta. Mister Hyde non è mai morto. Il suo respiro anima il corpo dei suoi seguaci. Una scuola di malvagità. -
Immobili ombre
Una mattina di luglio Maria, una cinquantenne granitica nei sentimenti e madre single di Sara, unico legame profondo della sua vita, riceve la telefonata del professor Menna, che le chiede di tornare nel suo paese d'origine. In una masseria in campagna, vecchia proprietà di suo nonno, è stata infatti ritrovata, nascosta tra i rovi e le radici di un albero d'ulivo, una tomba in stato di abbandono. L'identità della salma è sconosciuta: c'è solo un nome, Nina, e una data, 1941. Nel viaggio che cambierà la sua vita, Maria sarà accompagnata da personaggi straordinari e pittoreschi come Girolamo l'idiota; il Podestà e sua moglie Donna Isabella, il parroco, Mamara la santona e la famiglia Mogavero, e altre ombre di un passato ignoto. Ispirato a una storia vera, questo è un romanzo per voci sole, che finisce per sciogliersi in una storia corale. Sullo sfondo un paese in ombra, sospeso tra il vuoto e l'oblio: fuori nulla è mutato, è dentro che tutto accade. -
Nefàs. La forma del vento
Di notte, sotto la pioggia, in piedi accanto ai cassonetti dell'immondizia di una strada di Napoli, Marta punta la luce di una torcia su un pacco di fogli, tenuti insieme da uno spago. La scrittura fitta, senza veli, racconta una storia che viene da lontano: è l'inizio di un percorso, di un intreccio tra lettura e vita. Amir, soprannominato Nefàs, corre da quando era bambino. Corre a Kerèn, in Eritrea, a piedi nudi sulla terra rossa dell'altopiano natio, corre sull'asfalto di Asmara, dove impara cos'è la felicità, e in Italia, nel cortile di un centro di accoglienza, dove scrive su fogli bianchi istantanee della propria vita, come fossero foto. Due storie parallele, due viaggi tra passato e presente, un'unica meta. -
Che spettacolo! Tra teatro e cinema un viaggio lungo cinquant'anni
La vita di un impresario che ha agito nel campo dello spettacolo, fra teatro, cinema, televisione, dal 1964 al 2014, è qui ricostruita con un'ampia appendice fotografica a colori e testimonianze inedite. Sono gli anni che hanno visto in scena attori di una generazione eccezionale e ancor oggi indimenticabile: da Tino Buazzelli a Vittorio Gassman a Enrico Maria Salerno, Nino Manfredi, Mariangela Melato e poi Aldo e Carlo Giuffrè, Pupella Maggio, Lina Sastri, Mariano Rigillo, Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice, e ancora Vincenzo Salemme, Massimo Ranieri, Christian De Sica fino a Marcello Mastroianni. Nonché famosi registi tra cui Giuseppe Patroni Griffi, Luca Ronconi, Maurizio Scaparro e tanti altri. Tutti hanno calcato le tavole del palcoscenico del Teatro Diana che si è così imposto tra i più noti e accorsati teatri d'Italia. Tutti, in un unico abbraccio, li riunisce l'autore, narrando, attraverso la propria vita, quella di un intero mondo d'arte e di cultura. In collaborazione con Anita Curci. -
Il sapore del ghiaccio
Il libro è una complessa e innovativa opera multimediale, in collaborazione con musicisti di fama nazionale e internazionale. Accompagna il testo una serie di brani inediti del Maestro Vanni Miele. All'interno del volume, link e password per scaricare da internet l'album, dal titolo ""Glacé"""". Frammenti di narrazione, nel nuovo libro di Nazzareno Orlando. Ricordi, flussi di coscienza, note liriche, considerazioni esistenziali, narrazioni, sospensioni: tutto in un turbinio di parole, favole quotidiane e cinici spaccati sull'oggi. Un impegno estenuante e a volte sofferto nel raccogliere schegge e trovare, per loro, una diversa dimensione. Con i contributi di Ruggero Cappuccio e Gianni Mercurio."" -
Che l'amore resti un segreto
Una donna che, come una gestante dell'età della pietra, decide di partorire da sola in una caverna del sottosuolo di Napoli; un tedesco vagabondo che, in Indonesia, nella discarica più grande del mondo, combatte per le vittime di un'ingiusta globalizzazione; un brillante scienziato di Nola che, in un laboratorio segreto nel profondo della foresta tropicale del Congo, scopre la formula magica dell'amore, da vendere in pillole. Tutti questi personaggi, e altri ancora, si ritrovano a Napoli per formare un piccolo esercito, votato a un compito decisivo e incredibile: risolvere il dramma della ""terra dei fuochi"""". Un'esplosione di fantasia, immagini e personaggi, in un romanzo che dipinge la variegata attualità del nostro mondo nei suoi imprevedibili orizzonti.""