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La compagnia
Una compagnia di ragazzi apparentemente sereni. Ma in realtà tormentati, arrabbiati, innamorati. Desiderosi di vita e schiacciati da essa. In un paesino delle provincia bolognese, Roccamalatina, vive e si ritrova la compagnia. A ognuno è data la parola, ognuno può raccontarsi. Ogni capitolo è un punto di vista, perchè un'unica verità non esiste. Le esistenze prendono forma, si intrecciano, raccontano una storia corale, fatta di personaggi agitati dai propri sogni. In seguito a un evento che colpirà due di loro, tutto cambierà e le conseguenze saranno drammatiche per tutti. -
La sognante. Versi onirici per trasformare il mondo ordinario
Noi due. Senza una casa. Senza una meta. Cerchiamo il sole. Tutti noi apparteniamo a più mondi: valoriale, spirituale, estetico. Pensare per immagini è comune esperienza sia del racconto onirico che dell'espressione poetica. E' attraverso questa dimensione di esplorazione emozionale e degli archetipi, identificabili in figure di intellettuali, scrittori e artisti (da Jung a Basaglia, da Pasolini a Laferriere, da Szabò a Picasso), che le liriche de ""La sognante"""" si presentano come una sorta di trailer cinematografico. Nondimeno costituisce presenza significativa la componente visionaria."" -
Daniele
Questo commentario è il risultato di un accurato lavoro svolto da uno tra i più importanti studiosi dell'Antico Testamento del ventesimo secolo. Esso rappresenta un valido strumento per pastori, studenti e per quanti desiderano avere una comprensione più chiara della Scrittura. L'autore ci offre una chiara e puntuale esposizione della profezia, e un'accurata spiegazione dei fatti storici basata su ricerche e sulle autorevoli interpretazioni di altri rinomati studiosi. In aggiunta a ciò, l'autore fornisce l'esatto significato delle parole originali ebraiche ed aramaiche. Il lettore troverà gli appropriati riferimenti alle interpretazioni divergenti di altri studiosi, accompagnate da una adeguata spiegazione. -
La predicazione cristocentrica. Riscoprire il sermone espositivo
La predicazione espositiva che spiega precisamente ciò che dice la Parola di Dio riguardo alle questioni attuali, alle preoccupazioni quotidiane e al destino delle nostre anime, fornisce quindi un'alternativa. Rimanendo fedele ai comandi delle Scritture, essa offre una voce autorevole non di origine umana e non soggetta alle oscillazioni della cultura. -
Quale unità cristiana? L'ecumenismo in discussione
Questo libro vuole contribuire al discernimento evangelico in un tempo in cui l'unità cristiana viene promossa con sempre maggiore enfasi e da sempre più soggetti come un programma prioritario su tutto il resto. Il suo obbiettivo è di offrire strumenti essenziali per orientarsi nell'universo complesso dell'ecumenismo contemporaneo possibilmente senza superficialità storiche o ingenuità teologiche. Nel fornire una lettura delle direzioni principali del movimento ecumenico, non mancherà di sottolineare le sue criticità irrisolte e di indicarne le questioni aperte. -
Saggi sull'educazione cristiana
La chiesa ripetutamente si trova a dover ripensare il mondo intero alla luce dell'Evangelo di Cristo. Ancora oggi vogliamo dire a gran voce che per poter ben pensare, l'uomo deve partire da Dio. Una tale affermazione ha implicazioni di enorme portata per l'educazione. Come cristiani impegnati sul fronte dell'educazione prendiamo molto seriamente la responsabilità che Dio ci ha affidato. -
Il coraggio eroico di Martin Lutero
Scrivendo A History of Preaching, E. C. Dargan evidenzia che la Riforma fu alimentata principalmente dalla predicazione della Parola di Dio. Un esercito virtuale di predicatori si scatenò su un'Europa sonnolenta [...] . Il fatto che la predicazione di Martin Lutero ebbe un ruolo così importante nell'instaurare la Riforma non deve stupirci, perché, come scrive Lloyd-Jones, ""il risveglio della vera predicazione ha sempre preannunciato questi grandi movimenti nella storia della chiesa. E, ovviamente, all'arrivo della riforma e del risveglio, si sono avuti grandi e significativi periodi della migliore predicazione che la chiesa abbia mai conosciuto""""."" -
Katniss. La macchina delle emozioni
All'interno della storia delle immagini, gli Hunger Games, il reality show in cui degli adolescenti, chiamati tributi, si uccidono davanti a una giungla di telecamere, occupano un posto a sé. Negli Hunger Games non ci sono simboli, parole, linguaggio, ma soltanto immagini e identificazioni: i tributi si proiettano, si specchiano, si uccidono, in una scena che non conosce divenire e si ripete, all'infinito. Gli Hunger Games mettono in scena le immagini che si uccidono a vicenda, e che raggiungono così lo stato che Lacan ha chiamato di jouissance, di godimento. Se gli Hunger Games sono un'immagine alla seconda, Katniss è la loro protagonista, colei che tramuta le identificazioni, le uccisioni, in emozioni. Katniss è la regina di un'umanità che guarda in camera. Questo almeno è il destino brutale e grottesco che la produzione ha preparato per lei. Ma Katniss ha scelto per sé un'altra strada. -
Una ragazza del '900. Ricordi di un'Italia diversa e storie di un'Italia che non c'è più
"Anche oggi Laura è sempre una ragazza, anche se un poco più stanca fisicamente: 'Convivo con non pochi acciacchi - scrive - ma posseggo un computer, uno scanner e una stampante e non appena si conclude una lotta comune sono già pronta a farne un'altra per diffondere le nostre idee'. Si può scommettere che Laura resterà così fino all'ultimo respiro. Lo spostamento da Frugarolo a Roma è stato per lei come un viaggio intorno al mondo. Le persone sono le stesse, con le stesse gioie e pene e soprattutto con lo stesso bisogno di giustizia."""" (dalla prefazione di Liliana Cavani)" -
Capetièmpe. Capodanni in Abruzzo
Il ritmo narrativo di Vittorio Monaco costituisce un racconto vivace, ricco di storie e vicende, aneddoti e proverbi che coinvolgono e appassionano il lettore. Vicende ed episodi così accuratamente descritti e apparentemente frammentati ricompongono in realtà con pazienza la carta identitaria di un popolo, quello peligno, la sua vitalità esistenziale, il carattere delle comunità. In quel periodo magico delle stagioni chiamato capetièmpe, intriso di religiosità e paganesimo, in cui ballano insieme la vita e la morte, riaffiorano millenarie tradizioni credute perdute e che invece, miracolosamente, tornano ogni volta a parlarci. -
Veleno. Tre tentativi con Bartok
Katalin Karády è la Marlene Dietrich ungherese, Katica una pianista che da anni non tocca più il pianoforte. Due K., due storie: una di partenza, l'altra di ritorno. Sullo sfondo l'Ungheria del socialismo reale. Zsófia Bán affonda le radici della propria scrittura nella memoria individuale e collettiva ungherese, offrendo una prosa insieme tagliente e commovente. -
Nel cuore d'Europa. Russia e Germania dalla Nota di Stalin ai governi Merkel
Qual è lo stato delle relazioni russo-tedesche dopo le trasformazioni delle condizioni politiche, economiche e geostrategiche che negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del secolo scorso avevano reso possibile inserire i rapporti tra Mosca e Bonn nella politica della distensione internazionale e in quella tra oriente e occidente europeo? Il volume ripercorre oltre mezzo secolo di rapporti sovietico-russo-tedeschi, un arco di tempo che ha visto il crollo dell’Urss, la rinascita della Germania e l’affermazione della nuova Russia. Una ricerca sulle relazioni tra due paesi che hanno svolto un ruolo decisivo in tutti i momenti fondamentali della storia europea. Fino all’attuale ritorno di nazionalismi e populismi nel continente europeo. -
L' esperienza della tecnica
La questione della tecnica è stata al centro del dibattito filosofico novecentesco. La tecnica è stata accusata da alcuni di essere responsabile dell'alienazione, da altri è stata evocata come fattore di salvezza. Comune a tutte queste posizioni era però la persuasione, risalente al ""Protagora"""" di Platone, che essa fosse una protesi dell'esperienza umana. I saggi raccolti in questo volume problematizzano tale approccio. Quali sono - si chiedono i filosofi intervenuti a Praxis 2016 - i confini che separano la natura dall'artificio? E si dà realmente una linea divisoria tra l'umano e il non umano, tra l'organico e l'inorganico? La coscienza e l'automa sono effettivamente due regni separati e in sostanziale conflitto tra loro o partecipano piuttosto della stessa natura? L'atto del vivente e l'operazione tecnica sono eterogenei o si dispongono su un piano di continuità? Con tali domande si intende ripensare la dimensione della 'esperienza', allargandola alla natura e ai suoi processi, emancipandola, così, dal riferimento privilegiato all'uomo. Come superare, insomma, quei dualismi (natura-cultura, mente-corpo, soggetto-oggetto, tecnica-vita ecc.) che paralizzano il pensiero e che sono all'origine della devastazione del pianeta?"" -
Il tesoro del sultano. L'Italia, le grandi potenze e le finanze ottomane 1881-1914
Le crisi del debito sovrano nel Mediterraneo sono state un evento costante nel corso del XIX secolo. Ripercorrendo il caso ""classico"""" del fallimento e del conseguente commissariamento dell'Impero ottomano, si vuole dare risalto, attraverso una particolare prospettiva italiana, ai problemi, politici ed economici, interconnessi alla sostenibilità e alla gestione del debito pubblico in un paese ai margini del mondo capitalista. La febbre speculativa di banche e affaristi europei, la famelica fase di espansione imperialista da parte delle grandi potenze, nonché la mala gestione finanziaria operata dalla classe dirigente ottomana, hanno condotto Costantinopoli verso il disastro finanziario. In questa cornice orientale, che si colloca all'interno delle dinamiche del mondo finanziario globale, il giovane Regno d'Italia non ha mancato di giocare le sue carte, cercando di trovare quello spazio necessario a emulare maldestramente una politica a carattere imperialista."" -
L' Oriente dei viaggiatori. Diari di pellegrinaggio fiorentini tra XIII e XV secolo
Il fenomeno del pellegrinaggio ai Luoghi santi della cristianità, divenuto un fattore rilevante nel IV secolo e destinato - quasi fosse una categoria universale - a perdurare fino ai nostri giorni, nel corso del Medioevo subisce sostanziali modificazioni di contenuto e di forma. Se da un lato si può parlare di uno spirito del pellegrinaggio in senso universale, dall'altro è forse superfluo specificare che numerose e diverse ne furono le manifestazioni storiche. Si può in ogni caso parlare di pellegrinaggi penitenziali o di ringraziamento, pellegrinaggi compiuti singolarmente o collettivamente, pellegrinaggi di armati o di inermes, secondo le caratterizzazioni che assunse lo spirito religioso nelle varie esperienze. Ciò che si propone di indagare questo libro è il pellegrinaggio gerosolimitano, in quel particolare periodo di frizione nei rapporti tra Oriente e Occidente che segnò il passaggio dal tardo Medioevo alla prima età moderna. Principale oggetto di interesse è la percezione dell'Oriente da parte dei pellegrini occidentali. Non però in senso generico, ma nell'ambito specifico di un intero corpus di testi narrativi dell'epoca: in questa scelta consiste la peculiarità del progetto. Infatti, per quanto esista una notevole quantità di studi sul pellegrinaggio - e sui relativi testi - è rimasto piuttosto in ombra questo specifico punto di vista come significativo per la storia del pensiero occidentale. -
Il terremoto in Cile
Due amanti condannati a morte, una prigione che crolla, un terremoto che devasta la città di Santiago. Heinrich von Kleist racconta l’apocalisse in poche righe, con il suo stile sempre elegante e misurato: ma cosa accade quando gli esseri umani colpiti dalla catastrofe cercano di tornare alla normalità? È questa la domanda intorno a cui ruota Il terremoto nel Cile, un ritratto commovente e spietato della società umana, solidale nella difficoltà ma pronta a ridiventare feroce di fronte alla paura. -
Mastr'Impicca
Trovare un pretendente che vada bene alla figlia del re è difficile in tutte le fiabe, ma l’impresa diventa quasi impossibile quando si tratta della Principessa di Scaricabarili. «E che bisogno c’è d’un marito?», dice la principessa al re suo padre «L’Elisabetta d’Inghilterra non se l’è cavata male, eppure seppe farne senza». Maestro della fiaba e dell’ironia, Imbriani racconta l’avventurosa conquista del regno di Scaricabarili da parte dell’umile eroe Sonnecheribbo, che sconfiggendo i sovrani rivali si guadagna l’appellativo di ‘Mastr’Impicca’. E che, con l’aiuto della Fata Scarabocchiona, riesce a sposare la figlia del re come in tutte le fiabe che si rispettino. Presentazione di Gianni Celati. -
Il Cern e il bosone di Higgs. La ricerca dei mattoni fondamentali della realtà
Il bosone di Higgs, star delle particelle fondamentali, ha catapultato il CERN sotto i riflettori mondiali. Ma che cos'è, perché è importante il CERN? Alla fine degli anni Quaranta una manciata di visionari stava lavorando per guidare l'Europa verso un futuro di pace attraverso la scienza, e il CERN, il laboratorio europeo di fisica delle particelle, nacque a questo scopo. James Gillies racconta la storia avvincente della fisica delle particelle dalla Grecia antica fino al CERN stesso e alla vicenda del bosone di Higgs, una delle più ambiziose imprese scientifiche del nostro tempo. -
Paesaggi fisici e metafisici
L’idea di questo libro nasce da un’attività di ricerca, svolta per lunghi anni dal suo curatore, sulle espressioni letterarie del paesaggio nella Cina tradizionale, e dall’esigenza di un confronto con la lunga e diversificata storia della letteratura sul paesaggio in occidente, in un quadro rispettoso di quella ‘letteratura mondiale’, che trova un entusiasta precursore nel Goethe appassionato lettore dei testi letterari cinesi, ed è aliena ai processi di omogeneizzazione fin troppo tipici della ‘letteratura globale’. -
Per un nuovo ecosistema industriale in Abruzzo
Una regione inaspettatamente contemporanea, fortemente industrializzata ma al contempo capace di far dialogare industria, turismo e cultura; moderna, ricca di studenti e potenziale, come scrive il presidente di Renault Luca De Meo nella sua prefazione. È l'Abruzzo immaginato in questo saggio, che mette insieme diversi punti di osservazione per definire il percorso di un nuovo ecosistema industriale in grado di valorizzare le straordinarie opportunità di una regione che, negli ultimi decenni, sembra avere perso la propensione alla crescita che ne aveva caratterizzato il boom economico degli anni Settanta e Ottanta. Nuovi cluster industriali, la definizione di nuove catene del valore, la valorizzazione dei centri di ricerca e dell'alta formazione, la scommessa sulle nuove infrastrutture strategiche, l'integrazione fra industria, ambiente e turismo. Dopo i grandi investimenti del passato l'Abruzzo si prepara a entrare in una nuova fase di sviluppo.