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Il profumo del vicolo. La magia del ricordo
"Il profumo del vicolo"""" è un appassionato florilegio di storie e - si badi bene - non di fatti e tanto meno di cronache. Le cronache lo avrebbero reso asettico, annalistico, lontano dalla possibilità di abbandoni del cuore. Non per nulla, i fatti si possono dimenticare perché generano in sé il germe della possibile interpretazione e, quindi, a volte, dell'equivoco. Le storie, invece, restano, al più sono soggette alla legge dell'entropia del linguaggio che le nobilita rendendole progressivamente letterarie: le storie che Il profumo del vicolo ci racconta possono correre e vivere per sempre... (Dalla prefazione di Paolo Massimo Rossi)" -
La fragola
"La fragola"""". Il profumo di una fragola e il colore rosso rubino mi portano lontano al tempo passato a quella torre antica spettatrice silente della nostra estasi e all'unione carnale mentre facevi scivolare lungo il mio corpo nudo il frutto proibito saziandoti avidamente e lasciavo fuggire via la mia pelle al tocco delle tue mani e tremando di piacere..." -
Silenziosa anima
"Silenziosa anima"""" di Petronilla Colella è una silloge poetica dedicata all'amore e rappresenta l'espressione più profonda e schietta dell'autrice. Sufficiente un primo sguardo per accorgersi che ci si trova davanti ad un'anima sensibile e romantica: trenta componimenti i cui titoli sono già un acconto di ciò che scopriremo nei versi. (Dalla Prefazione di Raffaele Arcuri)" -
Il dialogo interculturale tra Oriente e Occidente
"Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità è lo strumento con il quale favorire il superamento del """"muro"""" delle differenze culturali e dell'integrazione e del dialogo interculturale dando applicazione al motto in varietate concordia, che è stato scritto nella bozza della Costituzione europea e che costituisce il cuore stesso del progetto europeo. Il puntuale lavoro di approfondimento di Maria José Logiudice fa leva proprio su queste specifiche necessità, analizza i fenomeni che compongono il ricco sistema di interrelazioni del dialogo culturale, fornendo un quadro di lettura e un obiettivo di intervento specificatamente volti alla cooperazione e alla promozione del dialogo interculturale come strumento di progresso e coesione sociale. Questa la via maestra che l'opera individua negli excursus storici che approfondisce e nell'analisi del contesto contemporaneo [...]."""" (dalla prefazione di Valentina Nicolò)" -
L' elmo bianco
«A tal proposito, questo è il tuo casco o elmo, come lo vuoi chiamare. Vedi? C'è scritto da una parte il tuo nome e dall'altra il nome dell'azienda dove lavori. Quando andiamo fuori dall'officina, al lavoro sul porto o sulle navi, o dentro la Magona, o dentro le acciaierie, questo te lo devi sempre portare con te. Devi far conto che lavorare è come andare in battaglia. Hai mai visto un cavaliere o un soldato andare in battaglia senza elmo? Ecco, fai finta di essere un cavaliere e che questo sia il tuo elmo. Perché quando passi sotto una gru, o sei nella stiva di una nave e sei più in basso di venti o trenta metri, anche un dadino da dieci millimetri ti può sfondare la testa come un proiettile, e l'unica possibilità che hai di salvarti è avere in testa il tuo elmo. È chiaro?» -
La dura vita di Leonardo tra adozione, razzismo e sete di giustizia
Antonio e Annalisa sono due avvocati calabresi, trasferitisi a Milano per lavoro. Durante il loro viaggio di nozze in America, i due sposini visitano un orfanotrofio del Texas e si innamorano di un ragazzino di colore dallo sguardo triste e buono: il suo nome è Leonardo. Dopo una interminabile burocrazia, nel 2016 ricevono la tanto attesa telefonata che annuncia loro lo sblocco definitivo della pratica di adozione. Leonardo arriva in Italia, si integra velocemente e pare che la vita finalmente abbia smesso di accanirsi contro di lui e gli sorrida. Ma si sa, la vita può riservare in qualsiasi momento amare sorprese, può stendere al tappeto, mettere alla prova. Accusato di omicidio e incarcerato, riuscirà Leonardo a superare tutti gli ostacoli ed essere felice? -
Sparsi in giro
"Da una visione dominata da un immanente flusso che scorre e travolge, sviluppo il tema dell'incontro-scontro con il divenire delle cose. Sparsi in giro è una raccolta di attimi. Sono istanti che fotografano strappi di emozione: l'effetto di un accadimento. Sono flash che ritraggono il lato più oscuro della quotidianità, indagano e penetrano la fragilità dei sentimenti che matura quando il caso condiziona la vita. Sono schizzi fugaci, segni caotici, lembi di vita da ricomporre. Fra sogno e realtà, incubo e illusione, domina il senso di intontimento e disillusione, descritto a volte in maniera ironica, altre cupa, spesso surreale, a cui segue sempre un potente impulso all'insubordinazione. La tecnica narrativa è la scrittura a immagini, che rende snella e veloce la lettura e consente di centrare l'obiettivo in poche righe scavando in maniera originale, piacevole e diretta tematiche altrimenti troppo impegnative. Sparsi in giro è lo scatto di un salto nel vuoto, un distacco a occhi chiusi. E poi sia quel che sia."""" (L'autore)" -
La teoria degli antichi. La rivelazione
E se un giorno scoprissi che la tua famiglia non è normale? Poco male, nessuna lo è, e magari lo hai sempre sospettato. Eppure nel caso di Emi la scoperta va oltre ogni sua immaginazione; bugie a fin di bene, sotterfugi, segreti scomodi, verità nascoste che inevitabilmente emergono e ingarbugliano la realtà fino a trasformare quella che era una normale esistenza in una corsa ad ostacoli costellata da colpi di scena ai limiti dell'incredibile. E se la tua vita deragliasse dai binari dell'universalmente condiviso, saresti in grado di buttarti alle spalle il mondo come lo conosci per accettarne uno nuovo che non tiene conto delle convenzioni? -
Specchio d'acqua
"L'autrice in questo suo lavoro affonda pienamente nell'intimo descrivendo i luoghi dell'anima, le crepe, le origini delle ferite con estrema delicatezza, con rispetto profondo senza mai incedere, senza mai soffermarsi oltremodo. E altrettanto delicata è la descrizione dei luoghi dove vivono i personaggi, vissuti con la meraviglia del bambino/a che permane sempre dentro di noi."""" (Dalla prefazione di Maria Renzulli)" -
Viva Verdi! Una storia per wagneriani e antiwagneriani
"Questa singolare vicenda, ignorata anche dai più sagaci investigatori del melodramma e dei suoi protagonisti, non sarebbe mai venuta alla luce se non se ne fosse conservata memoria tra le carte del conte Corrado Malvezzi di Bologna, che la consegnò ad alcuni suoi diari, per altro alquanto lacunosi. Affidatici dalla cortesia di un suo discendente, da essi abbiamo tratto argomento per la storia che segue, alla quale domandiamo di attribuire il credito che generalmente si accorda alle confessioni dei galantuomini. La particolare fonte della presente ricostruzione è a nostro avviso la principale causa di una certa frammentarietà e approssimazione nel racconto. Ce ne scusiamo fin da ora con il benevolo lettore, a cui, siamo certi, piacerà più leggere cosa imperfetta, ma vera, piuttosto che pagine abilmente costruite ma false.""""" -
Sentieri
"Attraverso uno stile e una versificazione, in cui si alternano momenti di assoluta fedeltà alla tradizione italiana, ad altri in cui ardite soluzioni sembrano superare la stessa 'linea novecentesca', il sentiero percorso da Giovanni Meduri approda là da dove il viaggio è partito, nei luoghi dell'infanzia, che per mezzo del filtro della memoria assumono i contorni di un Eden mai perduto, un Paradiso dove il lettore sogna di trovare un sicuro rifugio di pace."""" (Dalla Prefazione di Carmelo Cutrupi)" -
Sabbia
"È opera di poesia sublime, che con l'incanto delle sue rime e dei suoi versi ci fa riflettere sul senso della vita, sugli affetti più cari, sulla fragilità dell'essere umano."""" (Dalla prefazione di Claudio Ciceroni)" -
L' orizzonte nascosto della bellezza
"Cunsolo ha la capacità di far vivere le scene e i personaggi dei suoi testi, quasi ci si trovasse innanzi a uno schermo. Potrebbe scrivere sceneggiature. Ma l'interesse dello scrittore è dettato anche dalla sua ricerca sociologica per la società e le persone che la vivono. L'attenta capacità di analisi dei fenomeni sociali e culturali, nonché antropologici, rende i suoi testi godibili perché espressi secondo uno stile asciutto e leggero, ma non meno pregnanti per i contenuti che affrontano. Nel testo 'L'orizzonte nascosto della bellezza' vi è una predilezione per il thriller con declinazioni psico-sociologiche e il noir, dove il confine tra buoni e cattivi diviene labile, sino a confondersi. Perché il nucleo attorno a cui ruota l'intera vicenda è il senso del limite e il suo superamento con le inevitabili ma sorprendenti conseguenze."""" (dalla prefazione di Lisa Bachis)" -
Versi di una matrioska
"La poetessa, scelto un punto di osservazione, costituito da se stessa, rivela il proprio universo interiore e lo relaziona col mondo. Opera, inoltre, una moltiplicazione di sé - come accade alle famose bambole, in apparenza creature distinte, ma in realtà coincidenti - rivelando le donne che sono in lei e che i diversi nomi e origini non riescono a dissimulare..."""" (dalla nota di Stefano Mangione)" -
Cronache dal buio
"'Cronache dal buio' non è il resoconto di un'esperienza vissuta e in sé conclusa, bensì vibra ancora del movimento, caldo, appassionato, intenso come una marea, di quel divenire la cui origine non è più individuabile, assorbita in un atto che è parso rivelare, folgorante, l'eternità di un amplesso."""" (dalla prefazione di Mariantonietta Galizia)" -
Memoria
"In questa raccolta di poesie campeggia il ricordo di come eravamo, dei momenti più belli ma anche più sofferti del nostro passato, così come i ricordi e le emozioni vissute in prima persona ovvero derivanti dal racconto o dalle gesta di altri, un mondo di insegnamenti e di sentimenti che ci induce a riflettere e a guardare al presente, con la consapevolezza che l'esperienza del passato ci guiderà nel presente e nel futuro."""" (Dalla prefazione di Claudio Ciceroni)" -
Le mie creature
Solitario guardo giù e vedo il mare disteso nell'immensità, mi guardo intorno e vedo che solo io sono lì sul ponte. La luna splende su di me, il buio confonde gli occhi miei, sì lo so che gioia c'è perciò sono sicuro di me. Mentre guardo all'ingiù vedo l'acqua che scroscia le onde schiarite dalla luce. La città si distingue da lontano, le luci delle strade s'illuminano, il mio cuore pensa alla casetta dove l'amor mi aspetta. Non mi perdo lo so, sono insieme con la luna che da lassù mi guarda con la luce dell'amor. Vado sulla via del ritorno, la strada che porta alla città, dove nella piccola casetta un cuore e un pensiero per me. -
Come le onde
Aveva da poco superato i pochi ombrelloni aperti, non più di tre, quattro, dell'ultima spiaggia attrezzata che si incontra prima di arrivare al Castello, quando si soffermò a osservare attentamente il continuo e incessante movimento delle onde del mare. Un'onda, come tutte le altre del resto, non faceva nemmeno in tempo a morire sulla riva che subito ne arrivava un'altra, per fare la stessa fine. Velocemente e incessantemente, come la sua vita, come tutte le vite. Le onde del mare, come le vite degli esseri umani, non fanno in tempo a nascere che, dopo un brevissimo tragitto, arrivano alla fine del loro viaggio. -
Attraversare il confine. «Storie e riflessioni sull'intervento con gli adolescenti autori di reato»
Il reato è il superamento di un limite, l'attraversamento di un confine. Ma anche le storie di cambiamento lo sono. Chi attraversa un confine, in un senso o nell'altro, vede cose nuove, ha cose da raccontare. Come accadeva ai viaggiatori di un tempo, che portavano storie di terre sconosciute e misteriose a chi era rimasto a casa, allo stesso modo gli educatori, gli assistenti sociali, gli operatori di polizia penitenziaria della giustizia minorile che abitano il confine della norma, in questo libro testimoniano la ricchezza di un mondo che agli occhi dei più è fatto solo di trasgressioni e punizioni. E testimoniano anche le scoperte che loro e gli adolescenti con cui condividono un percorso riescono quotidianamente a fare. È quello che accade a Francesco, uno dei tanti protagonisti delle storie qui narrate, quando afferma: Sono rimasto perché ho trovato persone che volevano bene a me. Perché se queste persone mi vogliono bene, mi sono detto, vuol dire che io qualcosa di buono ce l'ho. -
La via iniziatica del guerriero
La Via Iniziatica del Guerriero è la Via che passa attraverso il combattimento e la disciplina psichica e corporea delle arti marziali. Essa ci riporta ad una realtà dimenticata dell'umanità antica, impregnata di individualità che fondava la propria vita sulle virtù guerriere del coraggio, dell'eroismo, della dedizione alla causa nell'assoluto disinteresse personale. Tali uomini dedicavano la propria vita alla ricerca del Divino, fino a poter raggiungere la Trasfigurazione nel Divino, portandosi continuamente al confine col superumano, nel tentativo di superarlo. Il combattimento era la rappresentazione di una lotta spirituale suprema ed eterna, lotta contro la propria natura inferiore e contro le forze del Male, incarnatesi nel nemico. La vita stessa del guerriero era un'Iniziazione, un prendere coscienza delle forze spirituali che agiscono nell'anima, un'Ascesi, un'Estasi Attiva, perché preventivamente voluta con tutte le forze psico-fisiche, perché vissuta nel momento parossistico della lotta, in cui l'essenza animino-spirituale del guerriero si sganciava dalle connessioni psico-sensoriali che si legano al corpo fisico, per concentrarsi nel Centro volitivo dell'Essere, nell'Io.