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Le mille verità. Nuova ediz.
Due misteriose esplosioni hanno colpito il comune di Porto Tolle. È una notizia clamorosa, quella capitata per le mani di Paolo, svogliato e disilluso giornalista di provincia, che si trova precipitato in una vicenda destinata a buttare all'aria il suo tran tran quotidiano. Un attentato terroristico? Un drammatico incidente? Un complotto politico? Giorno dopo giorno, si affastellano mille verità sull'accaduto. Ma cos'è accaduto veramente? E Paolo è sicuro di volerlo sapere davvero? -
X luglio 1866 l'Italia chiamò. Rovigo e il Veneto nel Regno d'Italia
Il 10 luglio 1866 un'avanguardia del IV Corpo d'Armata del Regio Esercito Italiano entra a Rovigo, abbandonata nella notte dalle truppe austriache. Il capoluogo del Polesine è la prima città del Veneto liberata dalla dominazione austriaca. A più di 150 anni da quel momento storico, la memoria è andata sbiadendo avvilita da polemiche di natura politica e dal conseguente revisionismo che hanno indotto a non ricordare adeguatamente l'esito della terza guerra d'indipendenza. I Quaderni dell'Associazione polesana della stampa vogliono aprire lo scrigno dei ricordi storici per consegnare ai giornalisti e ai lettori una cronaca di quegli avvenimenti e un dibattito sull'importanza di quei giorni che sancirono, insieme agli accordi di pace e al successivo plebiscito, l'attuale assetto del Polesine, del Veneto e di Mantova nello Stato italiano. Una guida per comprendere e non dimenticare. -
E venni al mondo. Nuova ediz.
Marzia lavora come proiezionista di film in un cinema-teatro di provincia quasi sempre vuoto. A Fiorella, sua madre, la vita non ha regalato niente; figlia di contadini ha vissuto sempre sotto padrone subendo le pene dei contratti agrari. Ingaggia contro la figlia una lotta apparentemente insensata contro il progresso vietandole di collegarsi a Internet, a suo parere motivo di perdizione. Beffardamente il destino affiderà proprio alla rete le notizie sulle speranze di vita di Fiorella che, gravemente malata, farà ricercare alla figlia le parole ""strane"""" che declinano la sua malattia per cercare di """"capirla"""". Mauro spia le scollature della madre augurandosi, un giorno, di poterle portare con la stessa grazia e delicatezza. Attraverso annunci per mettersi in vendita tenta di appartenere a un uomo ed emanciparsi. Si innamorerà di chi lo cerca per ottenere favori finendo per sposarsi, senza amore, con Gloria e mettere a tacere le voci. Sarà un mirabolante, quanto grottesco, inseguimento in provinciale, dietro alla corriera con cui Marzia parte dopo la morte della madre, a decretare la fine, o l'inizio, della loro vita nuova."" -
La gloriosa Compagnia del Santissimo, una luce cristiana attraverso i secoli. Storia della scuola del SS. Sacramento nella cattedrale di Adria, sec. XV-XX. Nuova ediz.
La presenza costante e discreta della Confraternita del Santissimo nelle cerimonie liturgiche, spesso celebrate nella cattedrale di Adria alla presenza del vescovo, contribuì a incentivare la percezione della sacralità del luogo. La liturgia e il servizio alla Chiesa non furono però i soli compiti assolti dai membri della confraternita. Nella piena osservanza del Vangelo, operando nella massima discrezione, essi svolsero una intensa attività assistenziale a beneficio dei poveri e dei bisognosi, in assenza di altre istituzioni caritative. Quella svolta dalle confraternite fu un'attività assistenziale a tutto campo, che interveniva dove c'era bisogno di curare i malati e le persone emarginate, cercando di alleviare i dolori fisici e quelli morali prodotti dalla sofferenza. A tutti veniva assicurata la preghiera, il conforto della parola, l'aiuto materiale. Per i defunti poveri le pie unioni si facevano carico delle spese funerarie, garantendo anche ai più indigenti esequie cristiane. -
Cinque lire per un biglietto. Tullio Serafin, la musica e l'incanto. Ediz. illustrata
Il libro nasce dalla volontà di dare a Tullio Serafin un pubblico più ampio rispetto a quello dei testi specialistici scritti su di lui e dal desiderio di renderlo più familiare alle giovani generazioni, a chi desidera conoscere la sua storia personale intrecciata alle vicende più significative del Novecento e vissuta al servizio dell'arte musicale. I brevi episodi narrati, impreziositi dalle illustrazioni di Piero Sandano, seguono il fluire dei ricordi: i grandi personaggi con cui Serafin si trovò a collaborare fanno il loro ingresso in scena, vi rimangono per qualche istante e poi sfumano, lasciando al lettore la scelta di approfondire gli eventi narrati, magari attraverso i testi suggeriti nella bibliografia. Da Enrico Caruso a Luciano Pavarotti, tutti i grandi interpreti dei primi sessant'anni del Novecento hanno almeno una volta cantato con lui. Per Tullio Serafin la musica è stata un'inseparabile compagna di vita: entrata nel suo essere sin dalla prima infanzia, è diventata parte di lui accompagnandolo fino agli ultimi istanti. -
1866 Adria e il Polesine nel 150° anniversario del Veneto italiano. Atti del Convegno del 7 dicembre 2016. Nuova ediz.
La pubblicazione degli Atti del Convegno del 7 dicembre 2016 ""1866 Adria e il Polesine nel 150° anniversario del Veneto italiano"""" permette di concentrare in un unico testo informazioni sul periodo in parte inedite e in parte facilmente reperibili in varie pubblicazioni. La qualità dei relatori ha garantito una ricostruzione storica articolata e ricca di dati e, anche quando non convergente, sempre comunque aderente al contesto storico e ai suoi diversi aspetti e alle sue complesse dinamiche politiche e culturali. Nel convegno si è cercato di descrivere la situazione presentando luci ed ombre del periodo precedente e di quello successivo all'aggregazione all'Italia. È un testo che provoca la riflessione sul presente, perché è stimolante andare a verificare la situazione di allora e confrontarla con quella di oggi: una situazione molto cambiata, anche se certi aspetti della vita di una nazione si ripresentano. E quindi riflettere su questo passato ci aiuta a capire meglio le prospettive attuali e a guardare al futuro in maniera più critica e consapevole."" -
Luciano Fornari, i miei cinque anni nell'Arma dei Carabinieri Reali (1896-1901). Ediz. illustrata
L'onestà denoterà tutta la lunga vita del carabiniere Luciano Fornari, classe 1876, nato a Rovigo. Ragazzino per aiutare la famiglia fa lo ""scarriolante"""" per il Comune, mestiere faticosissimo ma indispensabile in un territorio tormentato da esondazioni e dalla impellente necessità della bonifica: non per nulla l'immagine del Polesine di quel tempo che più si è fissata nell'immaginario collettivo è quella straordinaria istantanea del 1882 che riprende Re Umberto che visita l'argine dell'Adige dopo la disastrosa alluvione che aveva messo in ginocchio un terzo della provincia. Ma Luciano è un ragazzino sveglio e volenteroso e aiutando il padre nella cura dell'orticello di casa diviene giardiniere in Comune e con la paga decisamente migliore e più costante si compra dispense e dischi per ascoltare la musica classica, il primo grande amore della sua vita. E ascoltando le note di Verdi e di altri grandi musicisti e studiando gli spartiti impara a leggere e scrivere."" -
Ariano nel secolo dei Lumi. Comunità, parrocchia, territorio (1700-1799)
Una ricerca archivistica e bibliografica che approfondisce un tassello conoscitivo del passato della terra di Ariano, oggi tra le province di Rovigo e Ferrara. Diversamente dai lavori precedenti dell'autore, che trattano temi specifici (e comunque inseriti in un contesto più ampio, come le lotte contadine del primo Novecento, o il taglio di Porto Viro, o la questione dei confini nell'isola di Ariano), la periodizzazione è assai ampia (un secolo, il Settecento). Sono state individuate alcune linee guida (comunità, parrocchia, territorio, con le rispettive ramificazioni) alle quali ricondurre fatti e avvenimenti che rappresentano le chiavi di lettura per evitare il rischio della frammentazione. Per ottenere un quadro sufficientemente organico e, per quanto possibile, compiuto, i fatti locali sono collocati in un quadro di più ampio respiro, riguardante sia le strutture politico-amministrative (Stato pontificio, Legazione di Ferrara, di cui la Terra di Ariano era parte integrante), sia le sciagurate guerre di successione che sconvolsero la penisola nella prima metà del secolo. -
Dopo la pioggia le foglie sono verdi
Civitella Alfedena, nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, è il punto di partenza di uno dei sentieri più suggestivi che conduce verso luoghi incontaminati dove la natura si presenta in tutta la sua maestosa bellezza. Sono luoghi che custodiscono gelosamente la memoria di Claudio Miccoli, colui che un tempo si è battuto per proteggere le specie di animali più rare, che ha speso la sua breve vita per difendere: ruscelli, faggete, camosci e gracchi, ""per realizzare unità con ciò che ci è intorno"""". Ma cosa spinge Livio, protagonista del romanzo, a lasciare la sua Napoli per inerpicarsi, ancora una volta, faticosamente lungo il sentiero che conduce al rifugio di Forca Resuni? Chi è quell'uomo che lo attende mimetizzato tra le pietre dei ghiaioni? Quale segreto nasconde? """"Dopo la pioggia le foglie sono verdi"""" è un inno alla tolleranza, alla nonviolenza e all'accoglienza; è una passeggiata sospesa nel tempo, ricca di emozioni e colpi di scena, una ricerca interiore che solca la via dei ricordi più intimi, per restituirli alla Storia affinché li renda per sempre immortali."" -
Un ponte di parole. Antologia dei racconti del laboratorio di scrittura interculturale «Con le parole cambiamo il mondo»
Questo libro nasce dall'incontro di giovani donne e giovani uomini di età e provenienze e con esperienze di vita a dir poco disparate che hanno partecipato a Treviso al laboratorio di scrittura interculturale ""Con le parole cambiamo il mondo"""". Avere diciassette o trent'anni, essere nati e cresciuti in Africa o in Italia, avere origini moldave o colombiane, amare o meno il sushi non sono stati motivi di separazione bensì cemento per la costruzione di una narrazione collettiva. È così che una paffuta Alice ha potuto muoversi con perfetto agio nella città senegalese di Kenieba Djidjan e fare amicizia con lo schiavo Coulibaly, che Hamed ha teso una mano a un inedito Cappuccetto Rosso in una Mestre iper-contemporanea, che la strega ha venduto qualcosa di strano al contadino mentre i grandi della terra sfoggiavano i loro sorrisi migliori in favore della stampa..."" -
Scrittori e mito nel delta del Po. Un dizionario letterario e sentimentale
Dalla A di Aironi alla Z di Zanzare, ogni singola voce di questo eterodosso dizionario può essere letta come un capitolo a sé stante, affrontata come una narrazione autonoma e, ad un tempo, strettamente correlata alle altre, attraverso rimandi e collegamenti più o meno diretti, non sempre lineari e non sempre espliciti. Troveremo in queste pagine le tracce di autori e capolavori, talvolta ingiustamente dimenticati, della nostra letteratura, diari di viaggio, racconti, appunti, cronache e forse pure imprese letterariamente meno memorabili. Il tutto è il risultato di un'esplorazione condotta sui testi, che segue e riprende l'estro di letterati e scrittori che, specialmente in età contemporanea, hanno variamente scritto nel Delta e sul Delta, nella sua unicità, nella sua accezione vera e più ampia, di storica area di confine e di scambio, di cerniera tra Veneto ed Emilia, tra culture e presenze diverse e complementari. -
Perché la paura di morire?
Una riflessione ""sulla paura della morte"""" come fondante aspetto dell'uomo, e sul perché di questo terrore visto che riguarda qualcosa che nessuno conosce, anche per stimolare un'attenzione a quello che succede in ognuno di noi nel gestire il destino che ci attende inevitabile, dall'inizio della vita. L'autore, docente di Malattie Nervose e Mentali e già ordinario di Psichiatria dell'Università di Padova, indaga senza la pretesa di essere scientifico, o filosofico, o moralista, ma rivolgendosi al pensiero di ognuno e alla consapevolezza che pone l'uomo di fronte alla scomparsa del sé personale e del proprio """"mondo unico"""" destinato a scomparire. Nel libro un ampio ricorso a riferimenti letterari e a film permette di esemplificare vissuti sia particolari sia generalizzabili, perché i libri e i film sono vita vera."" -
Educare alla profondità e alla bellezza. Di fronte al raffreddamento dell'umanità
Viviamo in una società incattivita, caratterizzata dalla globalizzazione dell'indifferenza o, peggio, dalla globalizzazione dell'odio verso il povero e il diverso, e addirittura dalla criminalizzazione della bontà. In questo contesto, molti non credono più nella possibilità di costruire un mondo umano, e si rassegnano alla paura, all'insensibilità, a un mondo senza bellezza. La prima sfida, dunque, è riscoprire nel profondo del nostro cuore e della nostra coscienza la bellezza che Qualcuno ha inciso nel DNA della nostra umanità. Per affrontare questa sfida, che è anche una sfida politica, dobbiamo partire dalla nostra interiorità: la battaglia per un mondo più giusto e più fraterno si vince o si perde in questa dimensione profonda, lì dove si scelgono le nostre priorità vitali. E dunque educare ed educarci alla ""profondità"""", riappropriarci di una bellezza che è scritta nel nostro DNA è una delle principali sfide missionarie del terzo millennio."" -
Palazzo Camerini di Rovigo
Cristoforo Camerini, vissuto sempre nell'ombra del fratello Silvestro fin da quando lo raggiunse nelle campagne di Bondeno per fare anch'egli il ""cariolante"""" negli argini del Reno, volle esternare la sua ascesa economica in maniera """"borghese"""": un palazzo in centro a Rovigo, città che aveva eletto quale sua residenza. Sul palazzo rodigino di Cristoforo si concentra questa ricerca di Roberta Reali, che lo """"smonta"""" mattone per mattone, presentandolo nei suoi complessi particolari architettonici ed artistici, facendoci scoprire uno dei più bei palazzi cittadini, ornato dai più celebri artisti veneziani e veneti dell'800. Il desiderio di riscatto economico e sociale è insito in ogni persona e i fratelli Camerini l'hanno inseguito per tutta la vita. Nati nell'indigenza, sono diventati protagonisti dell'economia veneta accumulando un patrimonio ammontante a svariati milioni di fiorini austriaci, collezionando titoli onorifici ed entrando nel gotha della nobiltà italiana."" -
Le reggitrici. Donne d'acqua, donne di fiume. Nuova ediz.
Nella bassa ampia e rissosa, da Suzzara a Lonigo, da Volano ai Colli Euganei, da Mirandola alle valli veronesi, là dove sono passate grandi donne, dalla papessa Matilde di Canossa alla strega Rinulfa, da Lucrezia Borgia alla bionda Isabella d'Este, si muovono le reggitrici: femmine ribelli e appassionate, dolenti e caparbie, mentre il vecchio Po, bolso e paziente, infinito e spietato, generoso e profondo come i suoi gorghi, i suoi misteri, i suoi borghi e i suoi morti annegati procede lento verso il suo delta. In questo suo libro d'esordio l'autrice rende omaggio alla figura mitizzata, amata, a volte invidiata della ""rezdora"""". Con un linguaggio che si plasma in funzione dell'ambientazione e sulla protagonista di ogni racconto, ci restituisce i profili e le vicende, tra mito e storia, tra leggenda e realtà, di sedici personaggi femminili: donne energiche, vigorose, determinate, volitive e delinea una sorta di percorso intimo legato a doppio filo con l'elemento che rappresenta il femminile per eccellenza: l'acqua."" -
Nelle retrovie del fronte. Adria e il delta del Po nella prima guerra mondiale
Il quinto Quaderno della Fondazione Scolastica Carlo Bocchi raccoglie le relazioni tenute nel Convegno Nelle retrovie del fronte: Adria e il Delta nella Prima guerra mondiale, che si è tenuto il 9 novembre 2018. Lo scopo del Convegno era di colmare le lacune di conoscenza storica di un territorio non di prima linea, ma coinvolto nelle vicende belliche e nello stesso tempo di riflettere su una guerra che ha lacerato l'Europa, alimentando nazionalismi che solo dopo due guerre mondiali sono stati parzialmente superati nella comune Unione Europea. -
Fantasmi. Nuova ediz.
Agnese racconta a Serenella, durante un pranzo di famiglia, episodi della sua vita professionale di infermiera, iniziata quarant'anni prima in una casa di riposo. Agnese prende per mano Serenella e la conduce dentro vite che non possono essere dimenticate. -
Fiera. Nuova ediz.
Fiera è un piccolo mondo antico che non esiste più. Una frase, questa, in cui i verbi sembrano contraddirsi, anche se in realtà sono ben coniugati. Fiera c'è ma non esiste, non in questi tempi almeno e per cercare di comprendere quest'antitesi è necessario tenere conto di una distinzione fondamentale: il quartiere periferico della città di Treviso identificato con il nome ""Fiera"""" è solo lo sfondo, o meglio ancora, il palcoscenico su cui si muove la Fiera raccontata in questo libro, fatta di personaggi dalla natura straordinaria, le cui gesta vivono ancora oggi nella memoria e nelle storie - che spesso assumono tratti mitologici - raccontate a tarda notte nelle osterie o a qualche angolo di strada da quelli che c'erano. Fiera è stata un'enclave di umanità varia e resistente compattata da un inspiegabile e assoluto senso di appartenenza che ancora oggi ne caratterizza i sopravvissuti: """"Mi son da Fiera!"""", ecco il vanto, l'onorificenza, l'attestato, l'autocertificazione, che conferma l'indissolubile e misterioso legame con il luogo."" -
60 anni di Panathlon Rovigo 1959-2019. Olimpici, azzurri e campioni. Ediz. illustrata
Questo volume segue quello pubblicato in occasione del 50° anniversario del Panathlon Club di Rovigo, confermandone la veste grafica e aggiornandone i contenuti. Dedicato ai 60 anni del Club, ne ripercorre il cammino dal 1959 al 2019. È una raccolta di contributi e di testimonianze che si apre con i saluti istituzionali e richiama poi sinteticamente gli eventi più significativi dei 60 anni di attività, ricordando i presidenti che si sono succeduti e le 550 conviviali ed iniziative svolte dalla fondazione del Club in poi con particolare attenzione all'ultimo decennio. La parte finale è dedicata agli atleti polesani: ""Olimpici, azzurri e campioni"""". In un ampio capitolo le biografie di tanti protagonisti dello sport polesano, a partire da coloro che hanno partecipato ad Olimpiadi fino a quelli che hanno indossato la maglia azzurra."" -
L' estate dello storione. Un caso per la zia Rosaria. Nuova ediz.
Bisinello, 14 luglio 1964: la giovane moglie del fornaio del paese viene trovata morta nella sua casa. Potrebbe trattarsi di un incidente domestico, ma i genitori sospettano del marito della ragazza, che non hanno mai visto di buon occhio perché si comporta in modo strano e soprattutto perché viene dalla Sicilia. Del caso si occupano Rosaria Puglisi e il nipote Totò. Lei è la prima donna avvocato della provincia di Rovigo, lui un impresario di pompe funebri per necessità e investigatore per vocazione. Per scoprire se c'è davvero un assassino e per dargli un nome i due non esiteranno a cacciarsi in situazioni pericolose e al limite della legalità. Sullo sfondo si intrecciano vicende di corna e di vero amore in un paesino sulle rive del Po popolato da personaggi divertenti e bizzarri. Una realtà arcaica e piena di pregiudizi dove Rosaria, bella, spregiudicata e agguerrita paladina dei diritti delle donne, porta una ventata di irriverente modernità: l'anticipo di un '68 ancora di là da venire.