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Un carnevale per Sole e Baleno
Sole e Baleno si sono mascherati per andare insieme a una sfilata di Carnevale: lei è un grillo, lui un maiale. Ma non andranno alla sfilata, rimarranno in casa, perché del tempo deve passare. C'è un tempo per tutto e loro quel tempo lo faranno passare raccontandosi i segreti, l'amore, il carro finto, la curiosità, la grammatica, i sogni, persino il carro vero... Perché? Nel 1998 tre giovani anarchici, Silvano Pellissero, Maria Soledad Rosas (Sole) e Edoardo Massari (Baleno), vengono arrestati per ""attentati contro il TAV"""": l'accusa, pesantissima, è di associazione eversiva con finalità di terrorismo. Silvano Pellissero sarà totalmente prosciolto da quell'accusa nel 2001. Sole e Baleno non potranno esserlo, perché morti - entrambi """"suicidi"""", lui in carcere e lei in una comunità dove scontava la misura cautelare - a pochi mesi di distanza una dall'altro. """"Un carnevale per Sole e Baleno"""" è un'onirica pièce teatrale che, evitando scrupolosamente di dare risposte, offre strumenti e scatena in ciascuno l'urgenza di cercarle. Fra gli strumenti offerti, non manca una rivelazione finale."" -
Compagna Livia. L'impegno di Livia Laverani Donini nella Resistenza, nel partito comunista, e con il movimento delle donne
Per Livia Laverani Donini l'impegno politico è stato il cardine intorno al quale è ruotata la sua esistenza. Nasce in una famiglia socialista, che subirà le persecuzioni del regime. La guerra le porta via per sempre l'amatissimo marito, morto sul fronte russo. Livia diventa ""partigiana combattente"""" tra gli Autonomi e porta con sé i suoi due bambini in banda, """"non ho di quel tempo ricordo di un mio gesto che vorrei cancellare"""", scrive Livia. Nel dopoguerra militante e dirigente del Pci torinese, sempre dedicata al miglioramento delle condizioni di vita delle classi lavoratrici e in special modo delle donne. """"Maestra di etica"""", la sua vita sa parlare a noi oggi attraverso le testimonianze di chi la conobbe come amica, combattente, compagna di lotta e di impegno civile. """"Non posso restare inattiva (...) né posso attendere che il mondo che io desidero mi venga offerto con il sacrificio degli altri senza ch'io contribuisca nel limite delle mie forze"""". Introduzione di Maria Grazia Sestero, Prefazione di Anna Bravo."" -
Lingua madre Duemilaquindici. Racconti di donne straniere in Italia
"Dov'è la mia terra?"""", """"Di chi è questa terra?"""", """"Questa terra è anche mia?"""". Nei racconti della Decima edizione del Concorso """"Lingua Madre"""" ritroviamo un invito ad abbandonare coordinate conosciute, levare le ancore e partire per riscoprirci diverse e diversi da come eravamo. Una figlia legge i segni visibili e invisibili che i percorsi delle sue madri hanno tracciato sulla sua pelle. Un'altra racconta del rapporto con la sorella adottiva, in un gioco di rimandi tra identità aperte alle contaminazioni. Un'altra ancora narra le imprese epiche della donna favolosa che è possibile intravedere nelle macchie scure della luna d'Africa. Leggende, realtà, letteratura, vite che si fondono e confondono per portarci lontano. In questa antologia ritroviamo paesaggi interni ed esterni di esploratrici della parola e della vita che non smettono mai di cercare, di andare avanti, di costruire reti e relazioni, per affermare ancora una volta che non c'è io senza altra: nell'altra io affondo le mie radici, con l'altra io mi confronto e mi riconosco, grazie all'altra posso costruire dei rapporti di solidarietà e d'amore. All'altra, infine, posso affidare me stessa e le mie parole. In questo modo, la tela dei legami continua a essere tessuta insieme a quella delle storie, in un ordito di destini femminili che si allacciano, si sovrappongono, si mescolano e condividono il mondo." -
Più brave per forza. Storie di donne e sport dal Novecento a oggi
"Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile"""". Questo celebre aforisma, lo dobbiamo a Charlotte Whitton, femminista canadese, sindaca della città di Ottawa. Nello sport questa affermazione pare particolarmente vera. Le storie che questo libro racconta sono all'insegna dell'eccezionalità: vite di donne energiche, appassionate, coraggiose, determinate, indipendenti, anticonformiste. Lella Lombardi (automobilismo), Anna Torretta (alpinismo), Elisa Rigaudo (marcia), Andreina Sacco Gotta e Maria Rosa Rosato (ginnastica ritmica), Anna Maria Del Mestre e Sandra Palombarini (pallacanestro), Lucia Pozzo (vela), Nadia Cortassa (triathlon), Rita Guarino (calcio), Nicole Bonamino (hockey inline), Valentina Quaranta (hockey su prato), Elisa Longo Borghini (ciclismo su strada), Maria Sacco (equitazione). Si tratta di interviste qualitative che seguono una traccia comune, ma si sono sviluppate seguendo un percorso ispirato alla singola narrazione personale." -
Nelle isole del sole. Gli italiani nel Dodecaneso dall'occupazione al rimpatrio (1912-1947)
Nella primavera del 1912 un corpo di spedizione italiano, nell'ambito della guerra di Libia, occupò le dodici isole delle Sporadi meridionali, oggi note come arcipelago del Dodecaneso. Nelle intenzione del governo liberale, prima, e del fascismo, poi, il Dodecaneso avrebbe dovuto costituire il trampolino di lancio dell'imperialismo italiano verso i Balcani, l'Anatolia e il Medio Oriente. Nel corso degli anni Venti e Trenta i governatori nominati da Roma cercarono di dare impulso all'agricoltura e alle industrie locali, avviando un vasto programma di infrastrutture e opere pubbliche, ma operarono anche severe politiche di ""italianizzazione"""" forzata che colpirono le popolazioni locali di etnia greca. Dopo il 1936 le isole principali vennero militarizzate tramite la costruzione di aeroporti a Rodi e Kos e di una base navale a Leros, diventando cosi, nel corso del secondo conflitto mondiale, importanti centri strategici del Mediterraneo orientale. La caduta del regime fascista e l'armistizio dell'8 settembre 1943 colsero di sorpresa migliaia di italiani, sia civili sia militari, qui residenti; buona parte scelse, nonostante la scarsità di mezzi, di lottare contro i nazisti fino alla propria sconfitta e alla deportazione nei lager in Germania o in Polonia. In questo libro si ricompongono tutti questi avvenimenti attraverso i documenti d'archivio, le testimonianze e le memorie di tante """"piccole storie""""."" -
La parola. Lingua cinese moderna standard. Parti del discorso, elementi sintattici, costruzioni particolari
Il progetto Lingua cinese moderna standard intende presentare agli studenti di cinese - dai principianti ai più esperti - un'analisi della grammatica attraverso capitoli e paragrafi particolareggiati in cui, a fianco delle spiegazioni dei fenomeni linguistici, viene fornito dall'autore un cospicuo repertorio di esempi cardine del lavoro articolato nei due volumi indipendenti La parola e La frase. La grammatica cinese è da sempre considerata materia di difficile inquadramento a causa di due fattori principali: la natura isolante delle parole cinesi, sostanzialmente prive di variazioni morfologiche che ne indichino tratti grammaticali o sintattici, e la prevalenza di regole posizionali rispetto alle regole sintattiche nella formazione di frasi. Per questo motivo la grammatica cinese è talvolta ritenuta in apparenza ""facile"""" se rapportata agli altri aspetti della lingua, quali i caratteri o la fonetica. Tuttavia analizzando la materia secondo rigorosi principi grammaticali e sintattici di derivazione classica si dimostra che, se è vero che l'assenza di variazioni delle parole libera lo studente dal gravoso sforzo di memorizzazione di regole morfologiche, la mancata comprensione del complesso sistema di pesi e contrappesi di carattere posizionale finalizzati alla formazione di frasi spesso induce a commettere errori di costruzione che minano l'intelligibilità dell'enunciato."" -
La frase. Lingua cinese moderna standard. La frase semplice, il periodo composto, il periodo complesso
Il progetto ""Lingua cinese moderna standard"""" intende presentare un’analisi della grammatica in cui, a fianco delle spiegazioni dei fenomeni linguistici, viene fornito un cospicuo repertorio di esempi, cardine del lavoro articolato nei due volumi indipendenti """"La parola"""" e """"La frase"""". L’analisi del periodo proposta allo studente e svolta nel volume La frase attraverso una ricca collezione di esempi d’uso, dopo un’iniziale presentazione della struttura fondamentale della frase (tema e commento), si dipana secondo tre argomenti principali: la frase indipendente, il periodo composto e il periodo complesso. Nella prima sezione vengono presi in esame i vari tipi di frase semplice (informativa, interrogativa, volitiva, esclamativa); nella seconda vengono presentate le frasi coordinate (giustapposte, correlate); nella terza si considerano i vari tipi di subordinazione (causale, ipotetica, concessiva eccetera) e le relative congiunzioni. L’ampio novero di esempi illustrativi originali è arricchito da numerose citazioni tratte da varie fonti, quali testi giornalistici, testi di saggistica e testi letterari di celebri autori moderni e contemporanei."" -
Lingua madre Duemilasedici. Racconti di donne straniere in Italia
Un universo poco esplorato quello delle donne migranti, basato sulla solidarietà e sulla condivisione. È un mondo pieno di colori, esperienze, sguardi e sapori diversi che si amalgamano e si sovrappongono pur mantenendo sempre la propria unicità. Le narrazioni raccolte in questa antologia ci confermano che l'interazione tra persone differenti è possibile, senza rinunciare alla propria identità e alle proprie radici. Che si può allestire una tavola con cibi originari di tutto il mondo, senza che questi perdano il proprio sapore unico. Sono storie in cui si tenta di risolvere quesiti che nascono spontanei nella mente di chi si allontana da quel posto che ha sempre chiamato ""casa"""" o di chi cerca di ritrovare le proprie origini, magari sepolte da anni di indifferenza o perse tra vecchi album di famiglia. Non esistono risposte """"giuste"""" a queste domande ma solo riflessioni, punti di vista."" -
Disarmo
Più storie s'intrecciano o appena si sfiorano condividendo il desolante spazio geografico di un'Africa non precisata sconvolta da violenze decennali di tutti contro tutti. In questo paesaggio di fango e acqua, che suggerisce l'isolamento come sola concreta difesa concessa, si muovono i suoi abitanti: donne e uomini che cercano di sopravvivere seguendo pascoli che appaiono e scompaiono al susseguirsi delle stagioni; un governatore che tenta di contrastare il caos che lo circonda; le ombre, tra loro quasi indistinguibili, di ribelli in armi e militari dell'esercito regolare. In controcampo gli stranieri: i soldati dell'Orni, capaci di difendere a malapena se stessi; e l'eterogeneo quartetto di volontari di una qualche Ong impegnati ad allestire il recinto, un campo per i rifugiati che prima o poi dovranno arrivare. Un mondo, un'umanità in disarmo. La guerra intanto continua, così come il caos implacabile, tra gli squarci delle immagini più crude della realtà quotidiana, le digressioni in altri spazi e in altri tempi delle oniriche vicende dei personaggi e un improvvisato coro di bambini che esegue un lied di Mahler sulla riva del fiume. -
Una trama sottile. Fiat: fabbrica, missioni alleate e Resistenza
Documenti, testimonianze, verbali, sentenze, immagini, molti inediti: è questo il paradigma di elementi che ha permesso all'autore del presente saggio di ricostruire la sottile trama esistente fra la Fiat, le missioni alleate e la Resistenza nel biennio 1943-1945. Agnelli, Valletta, Ragazzi, Ratti, Menghi, Banfo, Melis, Dal Fiume, Garosci, Peccei, Tarallo, gli agenti e i militari inglesi del SOE e quelli americani dell'OSS, le formazioni partigiane e le SAP interagirono in vista della Liberazione. Fu una cooperazione silenziosa e prudente. La fabbrica, con i dirigenti e gli operai, fu protagonista; Torino e il Piemonte ne furono il contesto. La proprietà e il movimento sindacale non vollero cedere al tedesco occupante e alla RSI: vari scioperi seguirono quelli del marzo 1943, aiuti tecnici ed economici vennero messi a disposizione; partigiani e agenti alleati operarono all'interno degli stabilimenti di Mirafiori e Grandi Motori; molti furono i dirigenti e gli operai impegnati in prima persona nella Guerra di Liberazione. Nelle pagine del volume, attraverso le storie individuali dei suoi protagonisti, riemerge tutta la delicata tessitura di questa vicenda. -
Il dovere di non collaborare. Storie e idee alla resistenza alla nonviolenza
Il racconto della Resistenza attraverso un susseguirsi di personaggi, idee ed eventi alla luce della teoria e della prassi della ""non collaborazione"""". Tra la scelta partigiana e l'obiezione di coscienza, tra la Costituzione e la disobbedienza civile, tra l'idea nonviolenta di Aldo Capitini e un inedito di Norberto Bobbio, si dipana un itinerario in cui si confrontano e si alternano i ritratti di Franco Antonicelli, Antonio Giolitti, Ada Gobetti, Bianca Guidetti Serra, Piero Gobetti, Silvio Trentin, Claudio Pavone, Paolo Gobetti, Andrea Caffi, Piero Calamandrei, Massimo Mila, Danilo Dolci, Lorenzo Milani, Pier Paolo Pasolini, Guido Calogero, Claudio Baglietto. L'autore di questo volume ci propone così un viaggio in cui ogni idea coincide con una storia, ogni storia corrisponde a una persona. Un gioco di specchi dal quale emergono le ragioni storiche della Resistenza e una preferenza per la nonviolenza intesa né acriticamente né fideisticamente: il modello della """"non collaborazione"""" possibile strumento delle rivoluzioni future."" -
Konzentrationslager. Dalle Alpi Marittime a Mauthausen: memorie di un sopravvissuto
Nella tranquilla vita di un farmacista di Briga Marittima, nella valle Roja, irrompe l'ombra lunga del fascismo. Antonino Di Salvo è ingiustamente accusato di attività contro il regime, verso il quale non nutre comunque alcuna simpatia, subisce una persecuzione sistematica con delazioni, interrogatori, arresti temporanei. Si rifugia con la moglie, Nan, e i due figli, Boris e Sheila, tra le montagne della val Varaita aderendo alla lotta partigiana. Dopo l'improvvisa scomparsa della moglie, costretto ad affidare i bambini ad amici fidati, prosegue l'attività clandestina tra Torino e le vallate del Piemonte occidentale. Nel dicembre del 1944, ancora per opera delle spie fasciste, viene arrestato e successivamente deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Una narrazione di memoria, scritta tra il 1946 e il 1948, nata dal bisogno di testimoniare il dramma di una fase storica segnata dall'emergere del lato peggiore dell'umanità e come indignata reazione all'amnistia dei crimini fascisti. La conclusione è un grido di libertà e di rimpianto nell'assistere a una democrazia debole e incapace di vera giustizia. -
La famiglia Kang. Testi e contesti di cinese colloquiale
In un testo di nuova concezione gli autori, attraverso quindici dialoghi narrativi di argomento e ambientazione realistiche, ci presentano le vicende della vita quotidiana di una famiglia di origine pechinese che vive nella città settentrionale di Tangshan. Nei testi dialogici, ricchi di spunti drammatici, ma anche umoristici, la lingua colloquiale di tutti i giorni diventa assoluta protagonista, articolandosi all'interno di diversi contesti e registri, descritti di volta in volta all'inizio dei capitoli. Gli episodi della vita di Kang Weiguo, ingegnere informatico, di sua moglie Zhao Li, casalinga, dei loro figli Ziqi, segretaria d'azienda, e Haoyang, studente all'ultimo anno di scuole superiori, e dei loro amici e parenti, rappresentano ben di più di un semplice pretesto narrativo; essi costituiscono l'ossatura di un racconto godibile, anche al di fuori delle finalità didattiche del testo, sia dagli studenti che abbiano utilizzato materiali scolastici tradizionali sia da chi, avendo già vissuto in Cina, saprà individuare nei dialoghi le dinamiche sociali, le esperienze quotidiane e i problemi esistenziali tipici di chi abita in un Paese vivace e sempre più moderno, ma tuttora ancorato a un'imponente tradizione che ancora determina le scelte di vita della gente comune. I dialoghi sono incentrati su argomenti attualissimi, quali l'imbarazzo della figlia nel comunicare ai genitori di aver trovato un fidanzato non adeguato alle loro aspettative, la tensione e la fatica di un giovane di diciassette anni alle prese con l'esame di ammissione all'università, la visita alla tomba di famiglia in occasione della festa di Qingming eccetera. I testi sono corredati di un ricco apparato di note lessicali e linguistico-culturali affinché lo studente possa imparare divertendosi. II QRcode inserito nella prima pagina di ciascun capitolo consente al lettore di accedere alla registrazione audio del dialogo. -
Lingua madre duemiladiciotto. Racconti di donne straniere in Italia
Un viaggio a piedi scalzi attraverso il deserto con il solo obiettivo di una vita migliore. Un viaggio alla ricerca delle proprie radici nella figura di un nonno mai conosciuto, caduto in guerra. Un viaggio per passare le vacanze in un Paese lontano, in quella casa delle origini che ora raccoglie ricordi e malinconia. Un viaggio nel tempo, un viaggio spaziale in un altro mondo, un viaggio alla ricerca di ricordi perduti. I viaggi raccolti in questa antologia assumono mille forme e significati ma sempre costituiscono un momento fondamentale nella vita di colei che li racconta, delineando quasi una nuova geografia, basata sull'emozione e sul ricordo, sul coraggio e sulla speranza. I confini vengono abbattuti in queste storie che, attraverso esperienze estremamente peculiari e personali, profilano realtà comuni a tutti e in cui tutti possiamo immedesimarci. Amicizie improbabili che diventano ancore di salvataggio per donne agli opposti eppure così simili, ragazze che incontrano il primo amore, madri che lottano per la salvezza dei loro figli. Donne forti che testimoniano la necessità dell'apertura verso l'altro, immaginando mondi in cui la differenza unisce invece di separare. -
Conflitti, lavoro e migrazioni. Quattro «Lezioni recitate»
Conflitti, lavoro e migrazioni. Tre parole fondamentali del nostro tempo analizzate attraverso una pluralità di discipline: storia, letteratura, archeologia e antropologia. Meridione, lavoro, migrazione, guerre ed esilio: Salvemini e i conflitti del Novecento, Enea profugo, Conflict Archaeology: quel che resta della Grande Guerra, Armare il confine, sono i titoli dei testi che nascono sull'onda lunga di un esperimento di produzione culturale che ha avuto un significativo riscontro nel corso di questi ultimi anni: quello delle ""Lezioni recitate"""". La figura di Gaetano Salvemini è evocata nel suo aspetto innovativo, sempre attento alle trasformazioni della propria epoca; paradigma di un agire politico saldamente coerente a un'ideologia. Lo sguardo su Enea ribalta in modo geniale la sensazione di """"inedito"""" che ci coglie di fronte ai presenti sensi d'identità minacciate, difficoltà di integrazioni culturali, crisi economiche e climatiche. archeologia dei conflitti cerca di comprendere il rapporto tra le rimanenze di ciò che fu e il modo in cui vogliamo - o non vogliamo - integrarle e riconoscerle nel presente. La riflessione sul """"confine"""" sviscera le dinamiche delle nostre paure per dimostrare che le frontiere vanno usate, non chiuse: attraverso di loro scorre il flusso delle alternative, che garantisce la sopravvivenza dell'umano."" -
Cittadini senza cittadinanza. Immigrati, seconde e altre generazioni: pratiche quotidiane tra inclusione ed estreneità. La questione dello «ius soli». Nuova ediz.
Nell'immaginario collettivo i figli dell'immigrazione sono bambini che vanno a scuola, giovani in competizione per l'ingresso nel mercato del lavoro, comunque stranieri. Un ritratto che il tempo sembra non scalfire. Nascere e vivere in Italia, frequentare la scuola, condividere le ansie che accomunano chi diventa adulto in un clima di incertezza economica, non è sufficiente per essere considerati parte integrante della nazione. Di fatto, la sensazione di non ""essere al proprio posto e di non saper dove altro andare"""" è diffusa: esito di sguardi, commenti, pratiche implicite che differenziano. Può l'accesso alla cittadinanza rappresentare la chiave di volta per superare stigmatizzazioni e svantaggi? Si tratta di un tema delicato, che ha acceso lo scontro politico. Negli ultimi anni, si è assistito a discussioni, dibattiti, confronti sul se e come modificare l'attuale legge, che risale al 1992, e aggiornarla a un contesto profondamente trasformato dai processi di mobilità umana. Essere cittadini senza cittadinanza è oggi tratto comune a molti giovani nati e cresciuti in Italia o qui arrivati a un certo punto della loro biografia. Il volume illustra le diverse sfaccettature in cui prende forma nel quotidiano l'assenza della cittadinanza del Paese in cui sì vive: dando voce a ragazze e ragazzi che mostrano più similitudini che differenze con i coetanei italiani per passaporto."" -
Sessantottine
Le donne sono state presenti nel movimento del '68 con una forte soggettività e con azioni politiche creative rimaste quasi del tutto sconosciute. La loro lotta coraggiosa - nelle Università, nelle scuole, nei quartieri popolari, nei manicomi, davanti alle fabbriche, dentro le famiglie, nei rapporti sessuali, con la sperimentazione di nuove forme di convivenza e di relazioni, con il rifiuto dei ruoli di genere tradizionali - ha rappresentato il passo necessario per la successiva deflagrazione del femminismo e la strada verso le più importanti trasformazioni della cultura italiana e delle sue istituzioni. Le autrici, ragazze di ieri, che hanno successivamente intrapreso le più diverse professioni, raccontano in modo appassionato, con una varietà di punti di vista e di esperienze, quel periodo di intreccio straordinario tra politico e personale, spirito critico, gioco, fantasia al potere, lotta alle discriminazioni e pratica di uguaglianza sociale e solidarietà, che appare ormai sempre più sottile e lacerata. Le giovani donne, insieme a tutti coloro che oggi aspirano a nuove forme di responsabilità, di partecipazione e di democrazia diretta, possono trovare in questo libro forti risonanze attraverso il racconto a più voci di quella straordinaria stagione di rivolta, che offre ancora spunti di riflessione sul presente. -
L' attualità del male. La Libia dei «Lager» è verità processuale
Mentre il Paese e i suoi governi si vantano della riduzione drastica degli sbarchi di profughi, le corti d'assise italiane riconoscono le atrocità che accadono nei Lager in Libia come verità processuale. Donne seviziate e spesso gravide per gli stupri, uomini e bambini prigionieri di luoghi e pratiche atroci, sequestrati e rinchiusi, ricattati, torturati oltre il concepibile, fino alla morte. La sistematica tratta degli esseri umani è diventata in Libia attività imprenditoriale. Un'Europa indegna dei propri valori firma accordi con governi fantoccio e finanzia milizie purchè i migranti vengano trattenuti altrove. Partendo da una significativa sentenza emessa dalla Corte d'assise di Milano contro un cittadino somalo identificato dalle sue vittime come uno degli aguzzini del campo di Bani Walid, questo libro vuole denunciare l'orrore che si sta perpetrando nei centri di prigionia per migranti in Libia e il cinismo delle politiche europee in materia di immigrazione. Anche grazie a sentenze come quella qui esaminata nessuno potrà più dire di non sapere. -
Una narrazione a lungo mancata. Della diaspora giuliano-dalmata e degli altri esodi del Novecento alla luce del tempo presente
A motivare questo studio a più voci la convinzione che l'esodo giuliano-dalmata non costituisca solo una proposta per restituire alla distratta storia italiana le motivazioni degli esuli, a lungo dimenticati ed emarginati, ma anche per affrontare temi che attraversano l'intero secolo passato e mostrano con rinnovato vigore la loro persistenza nel nuovo millennio. Analizzare il caso giuliano-dalmata nel quadro dei grandi spostamenti forzati di popolazione, che segnarono la fine della seconda guerra mondiale, risulta particolarmente utile per illustrare pagine della storia europea lasciate ai margini della conoscenza e dei libri di testo dei vari paesi coinvolti in tali fenomeni. La loro comprensione, viceversa, consente di unire punti diversi e distanti della storia europea, dagli esordi del Novecento al nostro presente, segnati da stati di guerra e guerra ai civili, che pongono in primo piano il prodursi e perfezionarsi di meccanismi espulsivi di massa, come fine o strumento della guerra. Il volume si conclude con una comparazione degli esodi di allora e di oggi alla ricerca di assonanze, somiglianze e differenze, condotta con rigoroso metodo storico e con passione civile: l'uno e l'altra necessarie ""per aiutare a comprendere lo spessore problematico delle nuove emergenze""""."" -
Smarrita occupazione. Giovani, territorio e il lavoro che non c'è
Questo volume fornisce un'analisi della condizione lavorativa dei giovani tra i 15 e i 34 anni. Si occupa ovviamente di quelli che lavorano, per capire quanti sono, che caratteristiche hanno, in che settori operano, che tipo di attività svolgono, con quale contratto e con quale durata nel caso dei lavoratori dipendenti, con quale tipologia imprenditoriale o professionale nel caso dei lavoratori autonomi. Ma accanto a questi giovani che almeno per una volta hanno iniziato un rapporto di lavoro, pur se precario, ve ne sono altri che al lavoro sembrano non aver accesso e sono a rischio di esclusione sociale. Proprio a quest'ultimi è dedicato l'approfondendo dell'indagine sulla diffusione della povertà nelle metropoli del Nord postindustriale - prendendo come modello di studio la ""città laboratorio"""" di Torino - a causa della mancanza di lavoro e sui paradossi che, in tale realtà, coinvolgono direttamente i giovani: l'esplosione della precarietà e l'allungarsi dei tempi di passaggio dalla scuola al lavoro; le imprese che fanno fatica a trovare le competenze di cui hanno bisogno; il fenomeno della sovraistruzione e le conseguenze che derivano da una domanda di lavoro che riguarda in misura crescente qualifiche medio basse. Tutto ciò senza dimenticare uno sguardo in prospettiva cercando di considerare le possibili ricadute sull'occupazione giovanile della quarta rivoluzione tecnologica che va sotto il nome di """"industria 4.0"""". Prefazione di Cesare Nosiglia. Postfazione di Adriana Luiano.""