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Soggettivo-primordiale. Un percorso nell'espressionismo tedesco attraverso la collezione dell'Osthaus Museum di Hagen. Catalogo della mostra (Nuoro, 21 ottobre 2016-5 febbraio 2017)
“La scoperta delle collezioni del museo di Hägen dedicato a Karl Ernst Osthaus, uno dei padri sostenitori dell'avanguardia artistica e architettonica europea, diventa l'occasione per una rilettura dei principi costitutivi dei due maggiori movimenti dell'espressionismo tedesco delle origini, Die Brücke e Der blaue Reiter, con un'attenzione particolare ai temi condivisi dell'espressione soggettiva e della ricerca di valori primordiali, da ritrovare soprattutto nella frequentazione del contesto naturale contrapposto alla decadenza delle città in espansione.” (Lorenzo Giusti) -
Rilevamenti 1. Ediz. a colori
Il catalogo della mostra ""Rivelamenti 1"""" al CAMUSAC di Cassino - inaugurata il 9 dicembre 2016 su idea e progetto di Bruno Corà - individua attraverso lo sguardo di cinque curatori, critici d'arte e attenti studiosi del contemporaneo, quali Daniela Bigi, Tommaso Evangelista, Aldo Iori, Federico Sardella e Marco Tonelli, le forme e le declinazioni più attuali e giovani del panorama artistico italiano. Ciascun curatore, che per l'occasione ha introdotto la propria sezione da un breve saggio critico, ha indicato quattro autori, rappresentati in mostra da due opere, che intercettano una generazione al limite tra """"innovazione"""" e """"tradizione"""". Artisti in mostra e in catalogo: Campostabile, Genuardi/Ruta, Gianfranco Maranto, Davide Mineo, Riccardo Ajossa, Alessio Ancillai, Michele Giangrande, Roberto Pugliese, Michele Ciribifera, Michele Guido, Luca Pozzi, Giovanni Termini, Claudio Citterio, Yari Miele, Maria Elisabetta Novello, Antonella Zazzera, Nebojsa Bogdanovic, Jago, Chiara Sorgato, Marco Ulivieri."" -
Violenti confini
Il testo presenta una selezione di ventuno artisti contemporanei e di altrettante opere - che dal 1970 arrivano sino ai giorni nostri - che indagano le interpretazioni e le rappresentazioni del concetto di confine. Articolandosi in sezioni differenti, il testo - pubblicato in occasione della mostra ""Violenti confini"""" alla Pinacoteca comunale di Città di Castello, a cura di Magonza editore, dal 29 aprile al 9 luglio 2017 - si inserisce in un contesto di drammatica attualità e propone una riflessione sui rapporti tra l'io e il mondo, rielaborando i concetti di limite e confine non solo dal punto di vista geografico, ma anche politico e sociale, umano e biografico, ponendo particolare attenzione al rapporto con il passato. In catalogo, insieme a un ricco apparato iconografico, testi di Pietro Bellasi, Alberto Fiz, Saverio Verini."" -
Renato Barisani. Sperimentatore nel tempo. Opere dal 1935 al 2011
Maestro dell’arte astratta italiana nel dopoguerra, Renato Barisani è stato un grande sperimentatore di tecniche e linguaggi (dalla pittura all’installazione, dalla scultura alle arti applicate). Il catalogo della mostra alla Pinacoteca Comunale di Gaeta – curata da Giorgio Agnisola e Fabio Barisani, dal 22 luglio all’8 ottobre 2017 – interpreta, insieme ad una vasta selezione iconografica delle sue opere, il percorso storicoartistico dell’autore attraverso i testi dei curatori e di Marcello Carlino e Rossella Caruso, risalendo il suo fondamentale ruolo all’interno del Gruppo Concretista Napoletano, il periodo macchinista e ancora quello neocostruttivista e astratto, definito “organico”. «Del resto per Barisani lavorare era anche un preciso impegno: costante, diuturno. Era serietà e competenza; e consapevolezza espressiva, bisogno di andare fino in fondo, al di là del fare, nella responsabilità del vedere e del sentire» (G. Agnisola). -
Hans Hartung. Polittici
Il volume approfondisce la produzione pittorica di polittici di Hans Hartung, con una serie di opere appartenenti alla Fondation Hartung Bergman realizzate dagli anni Sessanta. A partire dalla mostra alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia (settembre 2017 – gennaio 2018) e in dialogo con la sua collezione storica di “polittici”, il testo risale, attraverso immagini e approfondimenti storico-artistici, il percorso dell’autore tedesco, tra i massimi esponenti dell’Espressionismo astratto gestuale. Il segno e l’elemento calligrafico, netti e ben definiti, si evolvono continuamente, sullo sfondo di atmosfere sia neutre, sia cromatiche e astratte. Testi in catalogo di Elsa Hougue, Marco Pierini, M. Thomas Schlesser e Marco Vallora. Del titolo è disponibile anche l’edizione in lingua inglese (ISBN 978-88-98756-63-6). -
Paolo Icaro. Unending incipit
Il volume su Paolo Icaro - pubblicato in occasione della mostra curata da Davide Ferri e Saverio Verini alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello (10 dicembre 2017 - 28 gennaio 2018), come secondo appuntamento del progetto EXTRAMUROS di Magonza editore - presenta gli esiti più importanti della ricerca teorica e plastica dell'artista, attraverso una selezione dei lavori più significativi e un'opera site specific, ""C'era una volta"""", realizzata per il giardino cinquecentesco del museo. Analizzando il ruolo fondante della scrittura e della parola, del gioco e della fiaba nel lavoro di Paolo Icaro, il catalogo - prodotto artigianale con immagini incollate a mano e rivestito da una sopraccoperta pergamenata - è corredato da un ricco apparato iconografico dei lavori esposti, dai contributi critici dei curatori, e rilegge il lavoro scultoreo dell'artista sottolineando le relazioni che esso intesse con lo spazio, il corpo e lo sguardo dello spettatore."" -
A modo mio. Nespolo tra arte, cinema e teatro. Ediz. italiane francese
«Nespolo […] appare sempre se stesso nei suoi infiniti travestimenti e nei suoi ricorrenti 'camouflages' linguistici e metalinguistici dove tutto è troppo serio per non essere preso con ironia». Le parole di Alberto Fiz, curatore della mostra (Aosta, Centro Saint-Bénin, 20 ottobre 2017 - 8 aprile 2018) in occasione della quale è stato edito il catalogo, in collaborazione con Maurizio Ferraris, introducono ad una figura importante dell’arte contemporanea italiana. Il volume ripercorre una selezione di rilevanti opere dell’artista realizzate dal 1967 ad oggi, tra dipinti, disegni, ""maquettes"""" per il teatro, tappeti, mobili, fotografie, installazioni polimateriche, concentrandosi anche sulla produzione dell’autore nell’ambito del cinema sperimentale, dei cortometraggi e dei cartoni animati. Un approccio trasgressivo e non convenzionale che rilegge la storia dell’arte, i suoi protagonisti e il rapporto tra il fruitore e lo spazio espositivo."" -
Burri, Fontana, Afro, Capogrossi. Dalla realtà in macerie alla bellezza della pittura. Catalogo della mostra (Bellinzona, 24 marzo-2 settembre 2018). Ediz. a colori
Grafiche scelte, multipli, libri, disegni e una selezione di opere uniche di Burri, Fontana, Afro e Capogrossi - in mostra al Museo Civico di Villa dei Cedri a Bellinzona dal 24 marzo al 2 settembre 2018 - tracciano un percorso per risalire una delle stagioni più tragiche e allo stesso modo sublimi dell'arte italiana e internazionale: l'Informale. Alla fine della seconda guerra mondiale, l'arte si interroga sulla plausibilità e possibilità di rappresentare ancora un mondo le cui stesse strutture si sono frantumate sotto i colpi della violenza e della sopraffazione. Così, nelle parole di Giulio Carlo Argan, l'Informale diviene la ""risposta dell'arte al modo inautentico di vita ch'è stato imposto agli uomini"""". Il libro, attraverso saggi e apparati iconografici e storico-artistici, ricostruisce le ricerche e le sperimentazioni dei quattro artisti per i quali la grafica non ha rappresentato un'attività secondaria e collaterale alla pittura, ma è stata una ricerca indipendente attraverso la quale hanno potuto sperimentare tecniche, intessere collaborazioni, elaborare più approfonditamente alcuni elementi fondanti della propria poetica. Con testi di Pietro Bellasi, Andrea Cortellessa, Carole Haensler Huguet, Chiara Sarteanesi, Marco Vallora."" -
Alberto Burri. Il grande cretto di Gibellina. Ediz. illustrata
«Il Cretto di Gibellina di Burri non è solo un gesto umanissimo di pietas. Non si limita a commemorare poeticamente una tragedia. Esso mostra il valore profondo che accompagna l’azione dell’arte in quanto tale: la morte non è l’ultima parola sulla vita, la forma dell’opera salva il mondo dal puro orrore». Le parole di Recalcati, autore del testo in volume, introducono alla maestosa opera di Land Art realizzata da Alberto Burri a Gibellina, dopo il terremoto che, nel 1968, colpì la Valle del Belice, in Sicilia. Invitato, insieme ad altri artisti dal sindaco Corrao, l’artista volle la sua opera nella vecchia città lacerata, ricoprendola con una distesa di cemento, a tenere salde le materie e i ricordi. Il Cretto si fa così toccante testimone ed eterno custode della Storia e delle persone che in quei luoghi hanno vissuto, sancendo un legame tra il bisogno di elaborazione del trauma e lo scenario storico in cui esso si materializza, antico e mitico. Nel volume, una ricca selezione di inedite immagini in b/n di Amendola, custode dell’archivio fotografico più ricco di Burri, in una reinterpretazione nuova ed esaustiva, dopo il completamento nel 2015, del Grande Cretto di Gibellina. -
Univers. Un negozio metafisico
"Nella mia città ideale c'è sempre stato un negozio, che più che per vendere esiste per ricreare l'ambiente di un negozio, ma in fondo, senza esserlo completamente. Un bel negozio dove stare come dentro un bel negozio, ma dove si vendono solo poche cose, quasi niente."""" (Flavio Favelli)" -
Ettore Pistoletto Olivero, Michelangelo Pistoletto. Padre e figlio. Catalogo della mostra (Biella, 17 aprile-13 ottobre 2019)
«C'è un tempo che allontana e un tempo che avvicina. Mio padre è mancato ma è tornato nella mia arte» (Michelangelo Pistoletto) La relazione archetipica tra padre e figlio, ovvero tra l'arte di Michelangelo Pistoletto e quella di Ettore Pistoletto Olivero, consente di rileggere gli scambi che abitano il tempo, travalicando - di questo rapporto - l'aspetto privato e familiare. Il catalogo della mostra (""Ettore Pistoletto Olivero Michelangelo Pistoletto. Padre e figlio"""", 17 aprile - 13 ottobre 2019, curata da Alberto Fiz a Biella e a Trivero, con sedi Palazzo Gromo Losa, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Casa Zegna) raccoglie i saggi e le ricerche sugli artisti e sulla tematica così attuale con contributi da studiosi di ambiti differenti come la storia dell'arte e la psicanalisi, un'intervista a Michelangelo Pistoletto, focus specifici e un apparato iconografico completo che documenta il percorso espositivo. Le nature morte di Ettore Olivero e le opere di Michelangelo Pistoletto, tra i maggiori maestri contemporanei, dialogano sul filo di uno specchio che «indica l'impossibilità di progredire se non considerando ciò che sta dietro di noi: la riflessione sul passato»."" -
Josef Albers. Anatomia dell'omaggio al quadrato. Ediz. inglese
Attraverso una sequenza inedita di opere di Josef Albers, il volume – realizzato in occasione della mostra al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona (curata da Marco Pierini e Carole Haensler) – si snoda tra grafiche, gouaches, disegni preparatori e dipinti, rintracciando i rimandi e i rapporti tra la pratica del bozzetto e dello schizzo preparatorio e il lavoro concluso, in particolare la serie ""Homage to the Square"""", indagando la tensione verso una «sensibilità» cromatica rigorosa. Quasi con approccio ritualistico, Albers sceglie infatti la modulazione della luce e delle cromie, con perseveranza ostinata e spirituale, declinandola in motivi, forme, processi infiniti e insieme invariabili. Nel catalogo, oltre alle ricerche storico-artistiche dei curatori, anche un testo mai tradotto prima d’ora di Max Bill, che tra il 1927 e il 1929 fu allievo dell’artista al Bauhaus di Dessau."" -
Burri. La ferita della bellezza. Ediz. illustrata
Massimo Recalcati, partendo dall'interpretazione del ""Grande Cretto Gibellina"""" - """"sudario"""" bianco che ricopre i resti della città della Valle del Belice - legge l'intera opera di Alberto Burri rintracciando nella ferita il tema che unifica la ricerca continua e differente dell'artista. Sacchi, ferri, plastiche sono materie costantemente """"traumatizzate ed offese"""", all'interno di un movimento formale ed estetico equilibrato e calibrato. Spirito e materia coincidono nella loro sostanza e, analogamente alle """"indimenticabili"""" ferite inferte dalla storia (in copertina l'opera """"Crocifissione"""" del 1953), le fenditure, gli strappi e le lacerazioni delle opere di Alberto Burri indissolubilmente saldano la bellezza alla morte. Nel volume, oltre ad un apparato iconografico accuratamente selezionato, anche il testo di Aldo Iori, ad aggiungere un taglio critico, filosofico e storicoartistico alle interpretazioni dell'opera burriana."" -
Mario Surbone. Incisi 1968-1978. Apologhi aurei della divisione e dell'unità. Ediz. italiana e inglese
Curato da Bruno Corà, il catalogo – presentato in occasione della mostra ""Mario Surbone. Incisi 1968-1978. Apologhi aurei della divisione e dell’unità"""" tenutasi presso il CAMUSAC di Cassino dal 14 dicembre 2018 – restituisce l’esperienza artistica di Mario Surbone, tra i protagonisti dell’astrattismo sempre apprezzato dalla critica. Il volume propone uno scelto repertorio di opere che rivelano il fervore di ricerca inquieta dell’artista a partire dalla metà degli anni Sessanta. L’incisione e il taglio di carta, cartone e metallo nei suoi lavori provocano una divisione oggettiva del materiale che «non solo risuona della separazione, ma persino del ritorno all’unità e all’integrità». Essi inoltre evidenziano uno degli aspetti distintivi di questa particolare produzione: la riscoperta del rapporto tra luce e ombra che «scaturiscono in antinomia congenita ma senza conflittualità, al contrario in armonia, rivolta a dar vita a figure della mente». Il libro, con testi in lingua italiana e inglese, si conclude con tre sezioni dedicate alla biografia dell’artista, alle esposizioni e ad una bibliografia selezionata."" -
Sean Scully. Long light. Catalogo della mostra (Varese, 18 aprile 2019-6 gennaio 2020)
«L'armonia viene da quello che sai ... Quindi la disarmonia è molto più interessante, è un'affermazione di vita ... perché alla fine, nel corso della storia, trasformiamo sempre la disarmonia in armonia». Il volume risale l'intero percorso di Sean Scully, artista statunitense di origini irlandesi, in occasione della mostra curata da Anna Bernardini (19 aprile 2019 - 6 gennaio 2020) a Villa e Collezione Panza, Bene del FAI - Fondo Ambiente Italiano a Varese. La ricerca sul colore e sulla struttura, sulla geometria e sulla vibrazione delle cromie in relazione alla luce, coincide con una poetica minimalista ma insieme emozionale, esperienziale, ipnotica, che si attesta all'eterno confine tra figurazione e astrazione. Dai primi acrilici degli anni Settanta e dai lavori su carta, alle fotografie, alle installazioni e alle serie ""Eleuthera"""", """"Doric"""" e """"Passenger"""" - tra le altre - si giunge sino alla riproduzione di un intervento site specific realizzato nel parco di Villa Panza, con dei """"Landline"""" di vetro."" -
Barry x Ball. Medardo Rosso project. Ediz. italiana e inglese
Il volume presenta dieci nuovi lavori ispirati a opere di Medardo Rosso, realizzati da Barry X Ball, uno dei maestri più interessanti della scultura internazionale contemporanea. L'artista ""reinventa, e quasi rivive"""" alcuni tra i capolavori di Medardo Rosso conservati nelle collezioni italiane più prestigiose, utilizzando materiali traslucidi, evocativi, preziosi, che mantengono di quelle opere la stessa carica energica e misteriosa - come la calcite dorata, l'onice iraniano rosa e bianco, o l'onice bianco messicano. Il catalogo, di cui è disponibile sia un'edizione in lingua italiana che una in lingua inglese, è pubblicato in occasione dell'omonima mostra a Ca' Pesaro, Venezia, curata da Elisabetta Barisoni in collaborazione con Studio Barry X Ball, New York, e Fergus McCaffrey Gallery (10 maggio - 22 settembre 2019)."" -
Barry x Ball. Medardo Rosso project. Ediz. a colori
Il volume presenta dieci nuovi lavori ispirati a opere di Medardo Rosso, realizzati da Barry X Ball, uno dei maestri più interessanti della scultura internazionale contemporanea. L'artista ""reinventa, e quasi rivive"""" alcuni tra i capolavori di Medardo Rosso conservati nelle collezioni italiane più prestigiose, utilizzando materiali traslucidi, evocativi, preziosi, che mantengono di quelle opere la stessa carica energica e misteriosa - come la calcite dorata, l'onice iraniano rosa e bianco, o l'onice bianco messicano. Il catalogo, di cui è disponibile sia un'edizione in lingua italiana che una in lingua inglese, è pubblicato in occasione dell'omonima mostra a Ca' Pesaro, Venezia, curata da Elisabetta Barisoni in collaborazione con Studio Barry X Ball, New York, e Fergus McCaffrey Gallery (10 maggio - 22 settembre 2019)."" -
Ettore Pistoletto Olivero, Michelangelo Pistoletto. Padre e figlio. Catalogo della mostra (Biella, 17 aprile-13 ottobre 2019). Ediz. inglese
«C'è un tempo che allontana e un tempo che avvicina. Mio padre è mancato ma è tornato nella mia arte» (Michelangelo Pistoletto) La relazione archetipica tra padre e figlio, ovvero tra l'arte di Michelangelo Pistoletto e quella di Ettore Pistoletto Olivero, consente di rileggere gli scambi che abitano il tempo, travalicando - di questo rapporto - l'aspetto privato e familiare. Il catalogo della mostra (""Ettore Pistoletto Olivero Michelangelo Pistoletto. Padre e figlio"""", 17 aprile-13 ottobre 2019, curata da Alberto Fiz a Biella e a Trivero, con sedi Palazzo Gromo Losa, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Casa Zegna) raccoglie i saggi e le ricerche sugli artisti e sulla tematica così attuale con contributi da studiosi di ambiti differenti come la storia dell'arte e la psicanalisi, un'intervista a Michelangelo Pistoletto, focus specifici e un apparato iconografico completo che documenta il percorso espositivo. Le nature morte di Ettore Olivero e le opere di Michelangelo Pistoletto, tra i maggiori maestri contemporanei, dialogano sul filo di uno specchio che «indica l'impossibilità di progredire se non considerando ciò che sta dietro di noi: la riflessione sul passato»."" -
Sean Scully. Long light. Catalogo della mostra (Varese, 18 aprile 2019-6 gennaio 2020). Ediz. inglese
«L'armonia viene da quello che sai... Quindi la disarmonia è molto più interessante, è un'affermazione di vita... perché alla fine, nel corso della storia, trasformiamo sempre la disarmonia in armonia». Il volume risale l'intero percorso di Sean Scully, artista statunitense di origini irlandesi, in occasione della mostra curata da Anna Bernardini (19 aprile 2019 - 6 gennaio 2020) a Villa e Collezione Panza, Bene del FAI - Fondo Ambiente Italiano a Varese. La ricerca sul colore e sulla struttura, sulla geometria e sulla vibrazione delle cromie in relazione alla luce, coincide con una poetica minimalista ma insieme emozionale, esperienziale, ipnotica, che si attesta all'eterno confine tra figurazione e astrazione. Dai primi acrilici degli anni Settanta e dai lavori su carta, alle fotografie, alle installazioni e alle serie ""Eleuthera"""", """"Doric"""" e """"Passenger"""" - tra le altre - si giunge sino alla riproduzione di un intervento site specific realizzato nel parco di Villa Panza, con dei """"Landline"""" di vetro."" -
Sandro Chia. L'esercito dell'imperatore. Ediz. italiana e inglese
Sandro Chia, uno dei più noti protagonisti della Transavanguardia, nel 2010 «crea il proprio esercito della salvezza». Guerrieri, arcieri e cavalli in terracotta colorata sono l'eco reinterpretato del noto esercito rinvenuto in Cina, a Xi'an, e realizzato nel III secolo a.C. per il mausoleo di Qin Shi Huang. Le sculture policrome dell'artista toscano - come dichiara il curatore del libro Alberto Fiz - diventano icone della contemporaneità, pronte ad avventurarsi verso una seconda vita. Chia interviene senza freni inibitori; i colori intensi s'insinuano nelle pieghe della materia, e la pittura «non si limita alla semplice decorazione, ma diventa complice, tanto da sviluppare un processo di trasformazione che intacca la natura stessa dell'oggetto, offrendogli un plusvalore estetico». Il volume, bilingue (italiano e inglese), è il catalogo della mostra ""Sandro Chia. L'esercito dell'imperatore"""" (AreaB di Milano, 17 maggio - 19 luglio 2019, a cura di Alberto Fiz) ed è arricchito da un vasto repertorio fotografico delle opere di Chia, da una serie di scatti dello scavo archeologico originale e dagli apparati biografici e bibliografici dell'artista.""