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Abbattere i costi
Uno dei più bei talenti dei Poetry Slam italiani. La collana Voci, realizzata in collaborazione con la rivista «Atti Impuri», intende presentare i fenomeni della cultura orale risvegliati dai media elettrici, a partire dagli autori che animano i circuiti nazionali di Poetry Slam. «Su questo treno è prevista la carrozza di disillusione ferma in tutte le stazioni tranne la speranza. Ci scusiamo per il disagio. Next Stop.» -
Nozioni di base
«È la nostra cecità, cecità esistenziale, che rende il mondo che ci circonda così misterioso. Petr Král, con discrezione, ce lo svela.» Milan Kundera Un'essenza occulta si cela dietro agli oggetti che ogni giorno vediamo senza vedere, ai gesti che compiamo senza consapevolezza, alle parole che pronunciamo distrattamente, ignari delle sottili implicazioni. Cos'è veramente per noi un sorso di caffè bollente? Cosa ci evoca il superamento di una curva? E una rampa di scale? E la notte, cos'è per noi la notte? Nelle centoventitre voci che compongono la sua enciclopedia della vita, Petr Král ci offre il suo personalissimo sguardo sulla materia intangibile del quotidiano, quella che non esiste finché non siamo noi a darle vita. Con acuta sensibilità l'autore ci guida attraverso il suo viaggio di scoperta e riscoperta della realtà, insegnandoci che ogni istante della vita, pure il più fugace e apparentemente futile, può riempirsi di significato se solo abbiamo la pazienza e l'abilità di osservarlo più a lungo, lasciandoci trasportare dalle nostre suggestioni. -
A fuoco vivo
«Scegli, o fai l'uomo o fai il cuoco.» Questa è l'alternativa che il giovane cuoco Mariano pone al suo aiutante durante la stagione a Cesenatico. Per fargli capire la dura legge della cucina, lo sottopone a vessazioni bonariamente crudeli, turni massacranti e costanti prese in giro. Perché nelle cucine vere ci lavorano le brigate, non gli showman della TV, e la gerarchia è ferrea e iniqua come nell'esercito. Perché davvero essere uomini, per i cuochi, è difficile. Soprattutto in riviera, d'estate, dove l'amore è nell'aria, ma poi diventa bufera e costringe Mariano a fuggire, verso la sua Vigevano, dove l'attendono gli altri dilemmi della sua vita. Cuoco o marito? Cuoco o scrittore? Perché Mariano aveva una famiglia e un sogno; aveva una moglie e una figlia a cui aveva promesso una storia, per regalarle un mondo più bello, per costruirsi un futuro diverso. -
Sarajevo rewind. Cent'anni d'Europa
Il 28 giugno 1914 a Sarajevo due colpi di pistola mettono fine alla belle époque e danno origine al ""secolo breve"""", il secolo delle guerre mondiali, dei conflitti di massa, dei regimi totalitari, delle grandi ideologie, delle grandi tragedie. Gavrilo Princip e Franz Ferdinand. Due uomini, due viaggi verso la fine, e l'inizio. A Sarajevo si compiono i loro destini. Oggi, 100 anni dopo, cosa rimane di quel mondo, cosa rimane della memoria di questi due protagonisti della storia del Novecento? Da Vienna e da Belgrado a Sarajevo, due viaggi fra nazioni, nazionalismi e realtà politiche sovra e pluri-nazionali. Due viaggi attraverso un secolo, nel cuore dell'Europa di ieri e di oggi. Un progetto nato, pensato e realizzato con Simone Malavolti."" -
L' uomo equilibrista. I vent'anni di musica sul filo
Racconti (e incontri, e ispirazioni) del cantaurore Federico Sirianni nel mondo musicale, tra Genova e Torino (e non solo). E il Tenco, e il teatro. Il volume è dotato di un QR code dal quale si può accedere alle tracce musicali che lo accompagnano. -
Il pranzo di nozze di Renzo e Lucia
Renzo e Lucia sono a fare le foto. Tocca ad Annamaria Suolavecchia, la wedding planner più brava di Lombardia, accogliere gli invitati e intrattenerli fino all’arrivo degli sposi. La donna racconta, in un modo tutto suo, che cosa è accaduto negli ultimi due anni, dalle minacce dei bravi a don Abbondio fino al ricevimento. Marco Giacosa ci accompagna, capitolo per capitolo, con passione e divertimento, in una esplorazione originale del romanzo di Alessandro Manzoni. Perché è facile innamorarsi dei Promessi sposi se sai come farlo. Il pranzo di nozze di Renzo e Lucia è anche uno spettacolo teatrale di e con Elisa Galvagno (Dramelot) e un cooking show con menu originale del Seicento a cura di Chef in Valigia - Fabio Mendolicchio (Kitchen Mon Amour) -
I saggi sanno di essere ignoranti
Francesco Deiana, poeta e slammer, è anche filosofo, sempre a sonetti. E perché no? -
Non disturbare
Una verve comica da Stand Up Comedy, per situazioni in cui tutti ci possiamo riconoscere, tartassati al citofono e al telefono da continue offerte commerciali (e non) a ogni ora. Oggi siamo assuefatti dalla necessità di comunicare, anche quando non lo vorremmo. Marinaccio attraverso questo diario fa emergere il bisogno di non essere disturbati. Ci si immedesima nelle situazioni che assillano tutti: telefonate con offerte commerciali a tutte le ore, i classici Testimoni di Geova, altri dialoghi comici e surreali che affrontano temi di discussione quotidiana. -
Respira
La fuga è una decisione repentina, l’istintivo aggrapparsi a un’occasione irripetibile. Ma fuggire è lungo, estenuante, pericoloso, sanguinoso. Chi fugge viene inseguito e per tornare a respirare deve attraversare un romanzo intero. Denso e teso come un noir all’anticarnrnSopravvivere alla propria morte è un sogno letterario di lunga tradizione. Morire per rinascere, fuggire per vivere, per respirare. E quale occasione migliore, per sparire dal mondo, di una tragedia che il mondo l’ha cambiato?rnL’11 settembre 2001 il protagonista di Respira doveva essere in una delle Torri Gemelle. La fuga è una decisione repentina, l’istintivo aggrapparsi a un’occasione irripetibile. Ma fuggire è lungo, estenuante, pericoloso, sanguinoso. Chi fugge viene inseguito e per tornare a respirare deve attraversare un romanzo intero. Denso e teso come un noir all’antica.rnrn“Quando un aereo colpisce la torre nord tu apri la cassaforte e svuoti il suo contenuto fatto di dollari, tantissimi, guadagnati in nero, e li travasi nello zaino che usi per andare in palestra. Prendi solo i soldi, tutto il resto lo lasci lì dov’è, come se fossi semplicemente uscito questa mattina per andare al lavoro, come tutte le mattine. Tranne oggi. L’unica cosa che riesci a pensare è la parola “sparire”.” -
Memorie di uno psicopatico
Finalmente tradotto in italiano il primo libro del mitico autore di Mosca-Petuški. memorie di uno psicopatico è il folle diario della sua breve permanenza all'Università, prima di esserne espulso…«Una persona incredibile. Una nullità. Un genio. Un originale. Una persona troppo cupa. Il più allegro di tutti. Un poeta. Un tipo strambo. Uno scorbutico. Uno scansafatiche. Una lingua lunga. Oblomov. Terribilmente operoso. Il più incomprensibile degli uomini. Un teppista. Uno silenzioso. Un criminale politico. Un topo di biblioteca. Un anarchico. Un idiota. Un filosofo. Un ubriacone. Un bambino. Una testa di cavolo. Uno che scalda il banco. Uno che non ride. Un farfallone. Un buontempone. Una carogna. Un cordialone. La smetta con questa putrida demagogia. Ecco chi deve essere rieducato. Un tipo terribilmente interessante. Sostituirà l’educatore. Voglio essere tuo compagno. Lo sa il diavolo, cos’hai in testa. Su, diventiamo amici. Sarò il tuo capo alla gioventù comunista. Un tipo oscuro. Facciamo conoscenza. È interessante chiacchierare con te, adesso tutti i miei pensieri si rivoltano sottosopra. Eccetera. Eccetera. Eccetera.» Venedikt Erofeev -
Il suono di Torino
31 storie di Torino, 31 racconti per immergerci senza tirare il fiato nelle storie più oscure di Torino, che sembra così regolare e senza angoli bui. La storia dell'anima della città , raccontata a sprazzi, a scatti nervosi e passionali, una storia politica e criminale, musicale e sociale, con l'idea che a Torino la difesa della Libertà abbia un valore forte. La strage fascista del 1922, gli scioperi del '43, l'ultima esecuzione capitale, nel '47, l'immigrazione meridionale, gli anni di piombo e la Marcia dei 40000, l'ideologia che ha ucciso e che è morta per mano degli Ipermercati, la controcultura e la lotta No Tav con le sue vittime, la musica dei gruppi underground e la vicenda umana di Salgari, la fine della Motorcity, ""Il sogno industriale che si trasforma nell'incubo del declino di una Civiltà , che tenta di rinascere a nuova vita."""" Fatti più recenti, di fine millennio e già del nuovo, e altri che affondano la radice nel corpo del Novecento, uniti dal fil rouge di una colonna sonora forte e distorta, fatta citando i testi duri e significativi dei gruppi della scena sotterranea torinese, ma anche di Buscaglione e Dalla. Perché """"Parigi ha i suoi fantasmi, Londra ne abbonda. Torino, ne possiede il suono""""."" -
Non risponde mai nessuno
Cosa succede all'essere umano quando, messo ai margini della società, prende coscienza dell'irreversibilità del suo stato? Dopo Voi, onesti farabutti, Simone Ghelli torna a parlare di abbandono e resistenza quotidiana in una chiave più intima e privata, dando voce a dieci esseri umani, eroi in minore che, con dignità e fierezza, condividono le loro storie, lasciando a noi lettori la scelta di scoprire le loro ""chiamate mai risposte"""". La prosa di Ghelli, con il suo andamento piano e sapido, riesce a scavare dentro ognuno di noi estraen-done sensazioni e ricordi che non abbiamo vissuto, ma ci si presentano vivi come e più dei nostri. I personaggi e le situazioni le conosciamo già, in qualche modo ci hanno toccato, che sia un parente """"particolare"""", una vecchia casa di famiglia che cade a pezzi sui ricordi che vi sono racchiusi, una difficoltà quotidiana o di relazione, un animale domestico sofferente per cui """"bisogna"""" fare qualcosa, e così via. Ci troviamo coinvolti con delicatezza, ma senza riguardi. Ci si commuove e ci si arrabbia, si resta anche frustrati. Si resiste, appunto. Si reagisce. Siamo noi, e sono così quelli che ci circondano. O meglio potremmo essere noi..."" -
Boris Vian. Il principe delle notti di Saint-Germain-des-Prés
Boris Vian. Il principe delle notti di Saint-Germain-des-Prés è un docu-romanzo basato su fonti verificate e lunghe ricerche, che fa parlare i protagonisti di quegli anni come in un film. Dieci capitoli, e dieci canzoni di Boris Vian, tradotte dall’autore stesso e da lui cantate e incise nel corso della sua carriera. Con una nota sulla complessa vicenda editoriale di Vian, le contese sui diritti e l’eredità, a oggi non del tutto pacifica. Boris Vian è stato scrittore, poeta, autore di canzoni, musicista, ma soprattutto un genio di quell’epoca, per anni il cuore e l’animatore delle notti parigine di Saint-Germain-des-Prés, poi ispiratore e lungimirante discografico dei grandi chansonnier. Monti, che come Vian è ingegnere oltre che musicista e scrittore, miscela l’esattezza del saggio e il passo del romanzo per raccontare soprattutto lo spirito, la generosità e il carattere di Boris Vian, come traspaiono dal suo lavoro e dalla sua opera. -
Quello che dice una cameriera
Microstorie in poesia tra lo stile della grande letteratura americana, mescolato al sapore della pianura padana. «È evidente che con l'amore abbiamo a che fare, e che tra i baci, le api e il mare, viene fuori evidentemente che Nicola ha letto (e tradotto!) tante cose provenienti dal Nord America. Ruote, strade, rossetti, ciondoli e cappelli, e l'oceano, il motel. Come col suo romanzo Colazione da Hadelman (Aliberti), sembra di trovarsi proprio al centro di quell'oceano, a metà strada tra le traduzioni dei suoi favoriti e la nostra provincia padana. Gran bel viaggio, ne sono convinto.» Marco Petrella -
Senti cosa ho scritto
"Senti"""", dice il poeta. Senti come """"ascolta"""", e spesso vuol dire """"ascolta dal vivo"""", o senti come """"senti con me le cose che ho sentito sulla mia carne, nella mia esperienza"""". Perché la poesia nasce dentro, ma è condivisione. Introduzione di Roberto Mercadini" -
Primo amore. Testo russo a fronte. Ediz. bilingue
Primo amore, composto nel 1860, è una «povest’ (racconto lungo), che però nella biografia artistica dell’autore ricopre un ruolo di primo piano», ci dice Massimo Maurizio nell’introduzione al volume. Il romanticismo, con tutto il suo mondo, è già anacronistico all’epoca della stesura, ma consente al grande scrittore russo di aprire una finestra critica – a tratti compiaciuta – sul progressivo disfacimento di una società. «Turgenev si fa beffa delle pose dei suoi personaggi», e anche dell'Amore, che è un inutile gioco di società, un capriccio non senza cattiveria. Ne fa le spese il più giovane, che al suo “primo amore” perde l’innocenza, venendo scavalcato nelle grazie della bella principessina di cui si innamora dal proprio padre (e con questo, probabilmente, fa un passo decisivo, per quanto sofferto, nel passaggio da ragazzo a uomo).«Lo scandalo seguito alla pubblicazione di Primo amore è spiegabile, ovviamente, con la visione moralistica e ipocritamente bigotta delle relazioni sociali, ma anche – forse – con il riconoscersi dei critici e dei lettori nella narrazione impietosamente realistica delle macerie di un tempo che non riuscì a fare mai davvero i conti con se stesso.» -
Il luna baci
"Quanto tempo è passato dall’ultima volta che siete stati al Luna Park? Avete voglia di venirci con noi per fantasticarvi un po’? Troverete i baci filati e quelli caramellati, i mazzolin di baci e i palloncini muà muà. Con l’arcobaleno tra i capelli, sulla ruota panoramica dei baci potreste sembrare una girandola nel cielo, una girandola di baci. Seguite le stelle del vostro universo e poi sempre dritto. Troverete poeticamenti: medicamenti per l’anima. Pellicole di smalto colorato, parole. Abiterete poesie astratte che aumenteranno il vostro tasso arcobalenico nel sangue e potrete adottare un unicorno fuori moda… ma soprattutto… riacquisterete “il coraggio d’amore”."""" (Prefazione di Guido Catalano)" -
D'amore. Di rabbia. Di te
«Nella mia vita mai avrei pensato di poter pubblicare un libro. Forse due. Ma uno, seriamente, no. Non ha molto senso questa cosa qui, starai pensando. Ma non avrei scelto di fare il poeta se avessi amato così tanto la ragione. Dunque mettiti comodo e stappati una birra. Che intanto ti racconto. Quando Miraggi mi chiese d'incominciare a lavorare sulla seconda raccolta di racconti e poesie, io ero ancora lì, a gongolarmi con la copertina di: Non ho ancora ucciso nessuno. Il nostro colloquio in quei giorni andò grosso modo, così: Andrew, siamo felici di comunicarti il lancio del tuo secondo lavoro. Sono contento. Davvero. Ma nello specifico di chi parliamo? Di te. Ah. Quanto ti manca per inviarci una prima bozza? Una vita e mezza. Forse due. Ecco. Volevamo dirti che disponi, a partire da oggi, di circa tre mesi per consegnarci il lavoro finito. Quella stessa sera conobbi i meravigliosi effetti della passiflora, della melissa, della valeriana e del biancospino. Una nuova copertina. Un nuovo titolo. Tante nuove poesie. Non ero pronto. Per questo risposi: va bene. Si sappia ch'io amo molto quelle splendide canaglie di Miraggi Edizioni. Sono diventate per me una seconda famiglia. Chiunque le incontri sappia d'esser stato fortunato. E soprattutto me le saluti. In questi 11 mesi il tempo si è divertito a rincorrermi. Treni, coincidenze, stanze d'albergo fatiscenti, notti in bianco, extrasistole, Madonne, abbracci, baci sulla faccia, dimostrazioni d'affetto spietate, personaggi bizzarri, numeri divenuti persone e persone divenute realtà . Mi ricordo quando giunsi a Milano per la prima volta. Ero all'Arci Bellezza. Mi tremavano le gambe nemmeno fossi stato davanti a Charles Bukowski in persona. A proposito di Charles Bukowski. Ultimamente ci siamo incontrati almeno in un paio d'occasioni e debbo dire, è stato tutto molto bello. Ne parlo ampiamente a pagina x e y Ah sì, quasi dimenticavo. Come sempre troverai tributi e citazioni sparsi in giro per l'inchiostro. E'più forte di me. Quando qualcuno mi strappa il cuore, corro sempre a ringraziarlo. In particolare a pagina x troverai un breve racconto intitolato Oceano Mare. Leggilo con attenzione. Cos'altro dirti mio caro e attento lettore? Se stai scorrendo con gli occhi queste righe significa che io e te ci siam dati una seconda possibilità . Lasciatelo dire, sei più pazzo di me. Era buona la tua birra? La prossima volta offro io. Ci vediamo in giro per l'Italia. (I numeri delle pagine non avendoli a disposizione li ho inseriti come x y z) - Vorrei avere te, per cena. - E'una minaccia? - No. É che da un po'ci pensavo. - Pensavi a me sulla tua tavola? - Diciamo che m'increspi il desiderio. - Dillo meglio. - Quando ti penso mi salgon le Madonne. E dalla voglia di vederti a quella di mangiarti. A quel punto. È un attimo. - Capisico. Ma per essere un invito irrinunciabile, converrai, dev'esserci qualcosa di poetico. - Fammi essere il Baudelaire delle tue tenebre. - Di più. - Il Bukowski dei tuoi orgasmi. - Ancora.... -
Matelda cammina lieve sull'acqua
Matelda, ex promessa del nuoto durante gli anni Quaranta, trascorre la giornata del suo ottantaquattresimo compleanno dedicandosi alla preparazione della cena per la riunione di famiglia, ripercorrendo le fasi salienti della sua vita, inevitabilmente influenzate dalle trasformazioni sociali e culturali del secolo. Matelda ama l’acqua; ha tre figli con i quali è cresciuta nell’alternanza di desiderio di emancipazione e riconoscimento dei propri limiti; ha un marito a cui consegna onestamente l’imperfezione del suo essere donna e moglie; infine, ha una dirimpettaia di cui invidia lo stile di vita: sono questi gli ingredienti alla base del racconto e della costruzione di un menu molto particolare, anzi intimamente personale e, proprio per questo, così simile a quello in cui possiamo riconoscerci tutti. La storia di Matelda ci coinvolge in un percorso di riconciliazione generazionale e ci ricorda di come, spesso, si sia presuntuosi della propria giovane età o della propria saggezza e, magari, dimentichi o ignari della ribellione per la conquista della libertà. -
Amore a tiratura limitata
"Amore a tiratura limitata"""" è l'esordio letterario di Valerio Di Benedetto che ha già una biografia di tutto rispetto nel mondo televisivo. Dice di essersi scoperto poeta, ma ormai sappiamo che la forma poetica si addice ai performer che vivono di palchi e di folle di spettatori. Il suo mondo di parole, che ha sorpreso lui stesso e sorprtende il lettore, anche live, da un palco. Nell'introduzione scrive: """"... mi sono lasciato sorprendere da ogni microscopico dettaglio, senza più aver paura, sorridendo e ringraziando ogni demone che incontravo."""""