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Il gioco della verità
Il cinquantesimo anniversario del Sessantotto ha stimolato reazioni di segno diverso, dalle banali rievocazioni – o commemorazioni – dei bei tempi che furono, delle lotte e ideologie perdute, fino al mero marketing per nostalgici ex ragazzi non cresciuti neppure alle soglie degli -anta. Il tutto immerso in un brodo retorico che ci riconsegna l’immagine di quell’anno con addosso un peso di responsabilità e storia che lo allontana da noi molto più della sua reale distanza. ""Il gioco della verità"""" è un libro che ci permette di rivivere, per così dire in presa diretta, lo spirito del Sessantotto: come se sviluppassimo un vecchio rullino di fotografie scattate allora e poi dimenticato. Scritto a quattro mani, giorno per giorno, nell’inverno tra 1968 e 1969, da due brillanti ventenni di solide letture e modelli, e rimasto sepolto per cinquant’anni, """"Il gioco della verità"""" ora ci mostra qualcosa di altrettanto inedito. Un’esperienza rara, dato che tutto quello che è stato scritto sul Sessantotto è stato scritto ex post. E così forse possiamo scoprire davvero e semplicemente come in quei tempi i giovani hanno cambiato il mondo."" -
Costellazioni
"Costellazioni"""" è un insieme organizzato di pensieri e micro storie che si incastrano in un cielo fatto di parole, emozioni e sentimenti che come le costellazioni sono tutte collegati tra loro, laddove le parole divengono stelle." -
Dalla parte della radice
Un viaggio interiore e stilistico fra i più complessi nella poesia italiana 2.0 che alterna l'indignazione civile, a volte proprio la protesta, alla riflessione filosofica, dove i due filoni non solo si amalgamano, ma si nutrono e si rafforzano l'un l'altro: ""Dall'orditura incostante/ dell'orologio fermo/ di luce lacrima/ l'occhio prosciugato"""". Una poesia che nella sua versificazione robusta, veloce e appropriata nello stesso tempo diventa l'obiettivo con cui riprendere il mondo. In questo modo l'oggetto diventa sempre soggetto """"da non riuscire più a scrivere/ il proprio nome/ rispettando lo spazio""""."" -
Sostanze in fiera
La poesia di Azzirri non è mai complicata o astrusa, altalenante o oscura come pure potrebbe sembrare a una prima lettura - è complessa perché così deve essere. Le sue oscillazioni tra incertezza della realtà e sua coerente rimessa in discussione mediante l'ironia e la musicalità del suo dettato lo rendono un poeta capace di modulare tutte le gamme della poeticità diffusa (tra pathos e sarcasmo, tra nostalgia di pianto e pacata evocazione del passato) e di giocare nella fiera che è diventata la vita, tutte le sue sostanze liriche e umane. (dalla prefazione di Giuseppe Panella) Francesco Azzirri è nato nel 1981 a Firenze, dove si è laureato in Italianistica. Vive nella campagna pratese. Suoi scritti, racconti e poesie, sono presenti in varie antologie edite dalla Giulio Perrone Editore. Con Eretica Edizioni ha pubblicato il libro 1101, connubio tra pittura e poesia, composto con il pittore modenese Sergio Padovani. -
I balordi di Tulear
Madagascar, anno 2009. Nei giorni della caduta del presidente Marc Ravalomanana, un gruppo di italo-francesi progetta un colpo al portavalori di una banca di Tulear. Si tratta di Jean Marie Valbuena, ex combattente dell'OAS con un trascorso nelle carceri di Parigi, Bruno Rondano (detto Robert), professore in pensione con il vizio delle donne, e Bartolomeo Resti, ex croupier del casinò di San Remo con frequentazioni nei gruppi neofascisti. Sono uomini al capolinea, vecchi arnesi in secca sulle spiagge malgasce, coperti di debiti e strangolati dai bisogni. Si tratta di unire le forze e organizzare una batteria per fare il colpo della vita. -
Della resistenza e del ritorno dal fronte dell'altrove
Già l'incipit di questa silloge è emblematico: tra ""il fetore dei finti vivi"""" non c'è più posto per """"una poesia buona"""". Il piglio è deciso, quasi battagliero. Dopo la crisi delle ideologie e dei valori spetta all'arte, in particolare alla poesia impegnata, mettersi sulle tracce della realtà e ricucire il rapporto interrotto [...] La poesia di Paola D'Angelo è avvolta in un alone di suggestività non solo per la vivezza rappresentativa delle immagini, ma anche per le varie possibilità d'interpretazione che le stesse lasciano aperte. In breve, è poesia capace di moltiplicare all'infinito sé stessa e il proprio significato."" -
Nel verso giusto
"Lo sapeva da sempre, alcuni destini sono segnati, ma quella volta, per qualche ora, aveva pensato che sarebbe stato diverso. Alzò il bavero del cappotto, si rimise gli occhiali scuri e iniziò a camminare, senza una meta, per le strade di New York."""" Sette racconti i cui protagonisti sono in equilibrio sul filo dell'umorismo, del coraggio, della voglia di dare un senso alle loro vite, e trovare finalmente """"il verso giusto"""". C'è chi conserva, nonostante tutto, quella irrazionale voglia di sorridere, anche controvento, di guardare per la prima volta il mare e raccogliere così l'infinito in uno sguardo. C'è chi prova a dimenticare il passato nella ricerca di un perdono, chi lascia una parola sottolineata, nascosta in un libro, affinché un giorno qualcuno la possa leggere ed evocare così la bellezza di un ritorno." -
Vivere etico. Mente animale, disobbedienza civile e vegetarianesimo
"Vivere etico"""" è una raccolta di quattro saggi (Quando gli animali parlano e ragionano, Genealogia del mondo sociale, Disobbedire secondo ragione e coscienza, Vivere etico) che mostrano la stretta connessione tra animalismo, vegetarianesimo, ecologia e disobbedienza civile, delineando una prospettiva etica basata sul rispetto di tutte le forme di vita e dell'ambiente. Una concezione che si basa da un lato sulla presa di coscienza della profonda e variegata vita interiore degli animali e dall'altro su una forma di disobbedienza nei confronti dell'etica comune e degli istinti violenti connaturati all'uomo, che troppo spesso hanno l'ultima voce in capitolo nelle nostre scelte." -
La Venere Dobner
La Venere nel Giardino, capolavoro di Lucas Cranach confiscato dai Nazisti nel 1944, sembra essere miracolosamente riapparsa proprio lì dove era stata sottratta, a Trieste. È l'originale? È una copia? L'unico che può scoprirlo è Saverio Pontecorvo, professore di Storia dell'Arte per lavoro e indagatore per passione. Sullo sfondo di una Mitteleuropa decadente, tra personaggi melliflui e strade battute dal vento, si nasconde una verità inaspettata. -
La via dello yoga
"Lo yoga è una pratica ormai di uso comune anche nel mondo occidentale, tutti ne abbiamo sentito parlare ma non tutti conoscono a fondo i profondi significati simbolici che sono alla base di questa disciplina. La potremmo definire come pratica sportiva, come tecnica di rilassamento e meditazione, come riequilibrio del proprio corpo e del proprio spirito... a me piace definirlo come stile di vita, in modo da abbracciare una visione molto più ampia. Il modo migliore per approcciarsi allo yoga, a mio parere, è viverlo sulla propria pelle. Tentare, provare, sbagliare e riprovare è la strada per viverlo con i muscoli, con il corpo, con la mente e con lo spirito, sperimentandone benefici e stimolazioni direttamente. Attraverso questo percorso cercheremo di immergerci in questo mare profondo e trovare i significati simbolici e le lezioni che possiamo apprendere per migliorarci e vivere meglio."""" (L'autrice)" -
Il trasloco. Una complicata storia semplice
"Claudia si sbottonò il vestito nero e lo lasciò cadere a terra. Ne avrebbe fatto stracci per spolverare: il tempo della vedovanza era finito. Indugiò davanti allo specchio e provò a riconoscersi"""". Claudia, la protagonista di questo trasloco sia reale che metaforico, è una donna forte, benché la vita l'abbia duramente messa alla prova e talvolta mostri delle fragilità. Ambientato tra Vicenza e Perugia negli anni ottanta, il racconto asseconda il percorso di una memoria al contempo timorosa e ansiosa di riconciliarsi con un vissuto percepito come incompiuto. Descrizioni paesaggistiche e inserti storici, seminati qua e là quasi inavvertitamente, restituiscono nitidezza ai luoghi del ricordo e, in particolare, illustrano affettuosamente la città del Palladio, ritraendola com'era trent'anni fa." -
Sale
"Sale"""" non è un libro. """"Sale"""" è un labirinto dove ci si può solo perdere. Guidati dall'autore in un perpetuo vagare tra le sue """"sale"""", passando dalla rassegnazione alla speranza e transitando nel delirio di una magnifica ossessione, si giunge alla lampante rivelazione: """"Sale"""" non è una qualunque raccolta di poesie d'amore, bensì un concept book sull'amore in ogni sua forma ed espressione, mentale ed emotiva, onirica e quotidiana, eterna e universale, spesso crudele, a volte spietata, linfa vitale di ogni esistenza." -
ABS. Apparente buona salute
Ti amo, maestra. Non ho mai smesso di amarti, perché mi hai insegnato che niente ha un senso se non la nostra noncuranza del tempo. Ti amo, perché mi hai dato un abaco, un abbecedario e un pallottoliere e mi hai detto ""tutte le risposte sono qui dentro"""" e io ti ho creduto e anche il nano è ormai dei nostri. Quando il gallo morirà tutto tornerà come prima e io trionferò sulle macerie della mia vita. Diciassette storie che il lettore potrà ritenere ammissibili solo accettando un tacito compromesso con lo scrittore, liberandosi del modo convenzionale di vedere le cose, scendendo nella profondità del senso, in una dimensione che esiste in maniera immota come un """"già visto"""" che riemerge dall'inconscio, assumendo a volte le fattezze del monito, altre quelle del mito."" -
Mosaico
Le liriche che compongono ""Mosaico"""" sono ambientate in un tempo senza tempo, in un luogo non-luogo, scritte col sangue sui pendii di un paesaggio talvolta rigoglioso e talvolta riarso, a volte glaciale e spesso infuocato: l'anima. Questo senso di vaghezza, come fosse una voce sfumata ed antica, si ode in ogni verso, ed emerge con forza ad ogni pagina, come fragranza lontana di ruggine, avena e miele. Al lettore non resta che chiudere gli occhi e aprire il cuore, prepararsi al salto nell'ignoto, meraviglioso ed atroce, che ogni viaggio impone. """"Sono le mie feroci creature, ma ora che le ho gettate nel mondo te le affido: sono anche tue""""."" -
Il meraviglioso vinile di Penny Lane
Penny Lane, che ha da poco perso entrambi i genitori, vive in una piccola casa di periferia con la nonna. Ha un solo amico, Elleppì, titolare di un negozio di dischi. Proprio lì, il giorno del suo compleanno, ruberà un misterioso vinile che non avrebbe mai dovuto ascoltare. -
Amarsi è peccato
Inghilterra del Sud, anno del Signore 1347. Il giovane e ambizioso frate Mark dell'ordine dei francescani, viene nominato inquisitore supremo dal Santo Padre in persona e inviato dalla Chiesa di Avignone nel villaggio inglese di Winchy. Ma, fin dai suoi primi giorni sull'isola, l'uomo si ritrova coinvolto in un'intensa e inaspettata lotta contro se stesso, quando scopre per la prima volta nella sua vita l'amore terreno, aldilà di ogni spiritualità, e si innamora di una donna sposata del luogo piena di segreti, Abby Lock. Il loro sofferto amore viene vissuto di nascosto, tra profondi sensi di colpa, contraddizioni e atti di estrema lussuria, sfidando antiche e severe norme religiose e morali. Ma tutto cambierà inesorabilmente quando follia, odio e morte giungeranno nel tormentato villaggio. -
Racconti del mistero e del grottesco
Ispirandosi alle tematiche della letteratura americana, Raccis confeziona dei racconti dalle tinte cupe su poeti pazzi, corvi, gatti neri e misteriosi omicidi, non risparmiando una certa dose di grottesco su varie vicende legate alla vita cittadina di Cagliari. Delitti che forse non sono ciò che sembrano a prima vista e l'ambientazione nel quartiere storico di Castello, a Cagliari, completano il quadro di una narrativa che è non solo riflessione sul destino e sul rapporto tra arte e pazzia, ma anche un omaggio alla figura di Edgar Allan Poe. -
Chick Shock. Scene da un nuovo sogno
Dopo aver conosciuto un certo successo, Marino rimane vittima delle proprie ossessioni. Impegnato a ""passare attraverso ogni esperienza senza soccombere, non importa quanto potesse risentirne"""", lo scrittore perde Eleonora e, quel che è peggio, perde l'ispirazione. Non c'è più niente da inventare, la sua opera è troppo meno interessante della sua vita, l'unica cosa di lui che ancora fa scalpore nelle folli notti dell'Agglomerato, il perverso scenario post-urbano dove si muovono i personaggi della nuova Bohème e si intrecciano tutti i cammini e le storie. Marino amava mescolarsi con chiunque e passare attraverso gli individui più diversi rimanendo sempre se stesso, o almeno così diceva lui. Ma in realtà lui chi era? Questo Eleonora da un po' di tempo non riusciva più a dirlo con certezza. Lui era certo di saperlo, e riusciva perfino a convincerne il prossimo: era solo uno che univa yin e yang, decadenza e vitalismo, o, come diceva lui, chic e shock."" -
Ossa di corallo
La stesura delle ""Ossa di corallo"""", cominciata nella primavera del 2013 e terminata quattro anni dopo, apre e chiude un ciclo memorabile di stagioni, vedute sotto l'ottica di una lirica essenziale, melodica, il cui tema cruciale è l'esotismo del luogo, l'evocazione primigenia, la consapevolezza che le cose accadano, prima ancora che queste ci siano chiare, nel sangue. L'amore, morale o corrotto, è qui un fatto. Il ricordo del tempo umano, divenuto mito, colloca la figura della donna, alla quale le Ossa parlano, come """"cagione di tutte le cose"""" ed ancora """"speranza e delirio, sodalizio e ricordanza"""". Non mancano influenze culturali legate al vissuto dell'autore, e rimandi a luoghi reali, attesi, trasfigurati, nonché una certa qual consapevolezza dell'immortalità del verso che affermi la concretezza di tali memorie, quando queste paiano sfuggirci. Le """"Ossa di corallo"""" si collocano quindi nel contesto poetico del dramma; possono dunque dirsi fatali."" -
A piedi scalzi per il mondo. Camminando a piedi scalzi nella natura ascoltando l'universo che sussurra
"'A piedi scalzi per il mondo' è un manuale per equilibrarsi con i cicli della terra, attraverso le stagioni, le fasi lunari, la ruota dell'anno, le ricette del periodo, i doni di madre terra; alla riscoperta dell'armonia spirituale di cui ognuno di noi è alla continua ricerca. Quando si sente di far parte di questo pianeta, ci si sente un tutt'uno con l'Universo; ma anche con la natura."""""