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La filosofia come forma-di-vita
Dalle passeggiate con Pavese verso il santuario di Crea al concetto di simulacro in Pierre Klossowski; dal problema dell'incompiutezza delle grandi opere letterarie del Novecento al ritrovamento di un Kandinskij tra le pagine di un libro impolverato. Cosa unisce ricordi, immagini e riflessioni tanto disparate? Quale filo lega i frammenti della vita di uno studioso con i problemi teorici che cammin facendo si è trovato ad affrontare? Se è vero che considerare la filosofia un sapere esclusivamente tecnico e specialistico significa dimenticare che essa è anche un modo di vivere quel sapere, da uno all'altro degli incontri qui raccolti, il lettore vedrà progressivamente dissolversi il confine fittizio che di norma separa il piano biografico da quello teorico, l'aneddoto dal concetto. ""Forma-di-vita"""" è il nome che, dalle ricerche di Giorgio Agamben, è parso ai curatori meglio testimoniare l'intima, segreta inscindibilità che lega il pensiero alla vita di ogni pensatore."" -
Amore in bilico. Lettere a Katherine Whitmore (1932-1947)
Questo è uno dei documenti più intensi e più belli della letteratura spagnola del XX secolo: la raccolta inedita delle lettere d'amore scritte dal poeta Pedro Salinas alla professoressa americana Katherine Whitmore, che conobbe nell'estate del 1932 e che, nel corso di quindici anni, divenne la destinataria di più di 300 missive. L'amore che nacque si riflette in queste pagine, dove la voce potente e vibrante di Salinas compensa ampiamente l'assenza delle lettere di Katherine Whitmore, che non sono giunte fino ai giorni nostri. L'epistolario getta una nuova luce sulle più note raccolte poetiche di Salinas, sulla sempre difficile relazione tra ""mondo poetico"""" e """"mondo reale"""" e apre una nuova dimensione nella sua opera, complementare a quella della sua poesia. Le lettere, selezionate e curate da Enric Bou, formano un universo chiuso, autosufficiente e intimo. Lo stesso autore dichiara che aspira a «creare coi fili di questa corrispondenza un mondo nettamente distinto dall'altro. L'altro mondo è contorno». Il libro si conclude con un testo in cui l'amata evoca la loro relazione e pone a confronto il """"tu"""" femminile delle poesie d'amore di Salinas alla donna reale che lei stessa era."" -
Archeologia dei castelli nell'Europa angioina (secoli XIII-XV)
Il volume pubblica gli atti del convegno internazionale promosso dall'Università di Salerno su un tema che accomuna storici ed archeologi dell'Italia meridionale. Sono indagati gli insediamenti urbani e castrensi dei territori angioini, analizzando anche il tessuto economico-sociale e l'organizzazione dell'habitat, tra la fine del XIII e il XIV sec., quando si assiste ad uno dei più grandi e importanti momenti per l'investimento di energie economiche e sociali, sia attraverso l'edificazione e l'ammodernamento delle strutture difensive sia per quanto riguarda la produzione artigianale. Nel convegno sono state confrontate le esperienze degli studiosi dei secoli XIII e XIV in Italia meridionale e negli altri territori di influenza angioina. -
Populonia da San Cerbone ai d'Appiano. Archeologia di una «città debole» della Maremma toscana
Nel volume sono contenuti i risultati delle ricerche archeologiche che dal 1992 al 2014, quasi ininterrottamente, sono state compiute a Populonia e Baratti, esattamente in località Poggio del Castello, già San Cerbone Vecchio, Fonte di San Cerbone e Chiesa di San Cerbone, per verificare tempi e modalità delle vicende insediative dal periodo tardoantico a quello della signoria dei D'Appiano, cioè dal V al XVI secolo. Dal confronto fra i rinvenimenti effettuati e le risultanze delle ricerche nell'acropoli di Populonia, area dei templi, e nel sito del monastero di San Quirico emerge un paesaggio riconducibile a quelli relativi alle città definite ""deboli"""" della Toscana centro-meridionale, cioè forme insediative a discontinuità di vita, nelle quali il filo conduttore è costituito dalla presenza di vescovi e signorie laiche capaci di coordinare le attività produttive e commerciali essenziali per l'insediamento pur attraverso inevitabili momenti critici"" -
Storie [di] ceramiche. Vol. 6: Commerci e consumi.
La sesta edizione, svoltasi l'11 Giugno 2019 a Pisa, a sei anni dalla scomparsa della studiosa, è stata dedicata al tema dei ""Commerci e Consumi"""" delle ceramiche medievali e postmedievali al fine di ricostruirne usi e scambi attraverso l'approccio contestuale a classi ceramiche diverse o a tipologie formali specifiche, con lo scopo di ampliare la base delle conoscenze attuali sia su ambiti geografici ristretti che di più larga misura. Le ricerche contenute in questo volume, e presentate nel corso della giornata di studi, hanno intrecciato dati materiali e fonti scritte al fine di ricostruire e raccontare gli usi, la società, l'economia, il trasporto dei beni, la circolazione delle merci, i beni da considerare o meno di lusso, la composizione dei contesti, i corredi domestici tra medioevo ed età contemporanea. E se la maggior parte dei contributi si è concentrata in area tirrenica, non sono mancati quelli che hanno riguardato l'Italia meridionale interna e adriatica, il Bacino del Mediterraneo occidentale e addirittura l'Oriente."" -
La Famiglia Krakamp (Francesco, Giovanni ed Emanuele)
"Questo è un libro bello e importante. Bello perché contiene cose preziose derivate dalla ricerca, dal sapere, dalla conoscenza, dalla passione [...] Importante poiché i fatti narrati, le persone e le cose in esso contenuti sono, in verità, realmente esistiti e si manifestano come fossero ancora materia viva e pulsante, qui snocciolata con puntuale e ineluttabile dovizia di particolari riportando alla luce novità storiche mai emerse prima d'ora. [...] Le esposizioni storiche sono chiare e scivolano fluidamente come le carte offerte dal croupier sul tavolo da gioco [...] L'ordito delle informazioni che si susseguono si dipana, capitolo dopo capitolo, come un intrigante racconto che svela antichi e nuovi scenari fornendo ulteriori strumenti di ricerca, [...]""""" -
Da questi luoghi bui
Quasi come in una danza a tondo, Satch, Ale e il signor Nardi - tre nomi, tre figure - disegnano le loro vite, attraversando l'amore, il dolore, la musica, l'odio, gli interrogativi e gli imprevisti che sconvolgono la trama della vita, fino a ritrovarsi per mano nello stesso tempo e nello stesso luogo. Nel mezzo, un percorso, anzi, un cammino dal buio di un'esistenza incompiuta verso un occidente che non è la fine del viaggio ma un traguardo di luce. -
Giulio Cesare di William Shakespeare
Il Giulio Cesare è il dramma che preannuncia gli altri grandi esiti dello studio della vita politica a Roma che seguiranno con l'Antonio e Cleopatra e il Coriolano. Le lotte tra patrizi e plebei, repubblicani e aristocratici, Potere politico e potere sindacale. In mezzo è il popolo... -
La misura in psicologia. Introduzione ai test psicologici
L’uso di test nella pratica quotidiana sta diventando sempre più frequente. Sempre più spesso infatti vengono proposte prove attitudinali per selezionare gli aspiranti a posti di lavoro, ovvero per consigliare l’accesso a determinate facoltà, o ancora per orientare nelle scelte di corsi di studi. Ci si può attendere perciò che, come nelle altre nazioni europee, l’uso di tali strumenti sarà sempre più diffuso. La ""professione"""" di costruttore, o anche solo quella di """"utilizzatore"""", di tali strumenti, non può prescindere dalla conoscenza non solo della psicologia ma anche delle basi statistiche che consentono la verifica delle qualità metrologiche degli strumenti proposti. Il volume è indirizzato a chi si accosta all’argomento con l’obiettivo di una formazione in campo psicologico quale introduzione allo studio e all’utilizzo degli strumenti di misura nella ricerca e nella diagnosi psicologica. Il testo fa riferimento non tanto alla teoria psicologica che sottende un qualsiasi strumento, né alla teoria statistica, per le quali si rimanda a testi specifici, ma vi si sottolineano i concetti di base usati nella pratica della diagnosi e della ricerca in psicologia. Il livello della trattazione è introduttivo e corredato di esempi e di esercizi. Il testo viene corredato da un glossario dei termini più usati."" -
Chiudiamo le scuole
Questo volume raccoglie quattro articoli e una lettera pubblica, scritti tra il 1909 e il 1914. Le feroci critiche che Papini lanciò contro il sistema scolastico ed educativo del tempo, rimaste pressoché inascoltate, sono a tutt'oggi, a distanza di ottant'anni, ancora attualissime. È una voce non solamente di denuncia, ma al contempo una proposta di riorganizzazione dei nostri sistemi scolastici, perché i ragazzi possano finalmente studiare in una scuola adeguata alle esigenze di una società civile. -
Testori in Transiberiana
Un incontro casuale in treno si trasforma in una lunga amicizia. Uno scrittore scomodo e scandaloso, Giovanni Testori, ogni mattina svuota le sue tasche piene di storie davanti a un giovane lettore condannato a far carriera in pubblicità. Sulle carrozze delle Ferrovie Nord spuntano i fantasmi di Luchino Visconti, Pasolini, Géricault, Alain Delon, Arbasino, Grünewald, Gadda, Rubens, papa Wojtyla, Montale, Tanzio da Varallo, Giulio Einaudi… E poi compaiono folle di poveri disperati e di sublimi dementi, boxeur, prostitute, mariuoli, magnaccia, ragazzi sbandati e apocalittici disintegrati, i protagonisti dei primi libri di Testori. Personaggi reali e inventati che hanno popolato una vita piena di eccessi, sregolatezze, passioni assolute, misticismi erotici, bestemmie e preghiere, dannazioni e conversioni… In parallelo alle vicende dello scrittore lombardo emerge la trama di una Milano in continua mutazione. Si ripercorre l’Italia degli anni Cinquanta e si vivono gli anni del terrorismo mentre scorrono verso l’edonismo reaganiano, verso la Milano da bere. Ogni mattina una nuova puntata corre sulle linee di una ferrovia che attraversa la vita come una landa senza fine, una transiberiana domestica con moltitudini di pendolari scarrozzati su una città agitata dalla caffeina del profitto. Un racconto a scatole cinesi con infinite storie intrecciate a formare una narrazione serrata, trascinante. Si passa da un episodio all’altro senza fermate. Al ritmo di un treno in corsa. -
Ribelli
"Ribelli"""" è la storia romanzata di Littorino (al secolo Valerio Parodi), partigiano diciassettenne entrato nell'età adulta combattendo i nazifascisti. Lo incontriamo bambino in una Val Polcevera fortemente industrializzata e nel contempo """"terra di confine"""" tra città e compagna, lo seguiamo nella sua maturazione fisica e intellettuale, lo lasciamo due giorni prima del 25 aprile all'alba di un nuovo mondo. Valerio è diventato un uomo, ma non ha perso né la freschezza dell'adolescenza, né la voglia di cambiare il mondo. """"Ribelli"""" è un libro dove realtà e fiction sono strettamente intrecciate, tanto che è impossibile distinguerle. Personaggi realmente esistiti, tratti dal diario e dalle memorie di Valerio, si uniscono ad altri inventati. Ad avvenimenti storicamente documentabili si sovrappongono momenti di puro invenzione. Tutto concorre a delineare un piccolo affresco di un pezzo della nostra storia. Introduzione di Marta Vincenzi." -
La famiglia Cinemà
Un entusiasmante (e spericolato!) viaggio attraverso i film e personaggi del cinema, sulle tracce di una famiglia tutta particolare: la famiglia Cinemà. Dalla bella Lucille, corteggiata dai fratelli Lumière, passando per Diego, il vero precursore di Zorro, fino a Luchino in viaggio nello spazio di Guerre Stellari e a Pier, alle prese con il Signore degli Anelli in persona! Ciascuno si è trovato proprio lì, in uno dei momenti indimenticabili di qualche film: mentre King Kong scalava il grattacielo, Anita Ekberg faceva il bagno nella Fontana di Trevi, o mentre il ciclone trasportava Dorothy nel Paese di Oz... Ogni racconto è corredato di una scheda di approfondimento dedicata al film di riferimento, mettendone in evidenza curiosità, scene cult, battute indimenticabili o semplici riferimenti alla storia del cinema. Età di lettura: da 11 anni. -
Nostalgia. Ritorno nella terra dei briganti
"Non c'è nulla di più doloroso che essere strappati dalla terra in cui si è vissuti... sradicati dalle fonti che li avevano dissetati, dai campi verdeggianti che gli avevano dato nutrimento, dalla vista di quel sole caldo e abbagliante che sorge e tramonta dietro l'orizzonte delle natie Murge.""""" -
Una città d'autore. Trieste attraverso gli scrittori
Nel panorama della letteratura moderna, Trieste occupa uno spazio di rilievo, in Italia e all'estero. La ""città di carta"""", la città degli scrittori, protagonista di molte pagine di narratori, poeti e saggisti, ha assunto anche le fattezze del mito ed è un contesto di ricerca per chi ne insegue il fascino passato, le caratteristiche di particolare osservatorio dell'inquie-tudine dei moderni"""" (come lo definiva Slataper), i percorsi presenti. Modello di una proiezione nella cultura europea e di contiguità con le culture del Nord e dell'Est, Trieste ha maturato la fisionomia di una città """"d'autore"""", testimoniata anche fuori dal suo territorio attraverso le pagine di una letteratura originale e viva. I trentatré capitoli che compongono questo profilo di città attraverso le testimonianze letterarie costituiscono le introduzioni - qui opportunamente rielaborate - ai volumi della collana """"Trieste d'autore"""" usciti assieme al quotidiano """"II Piccolo"""" di Trieste tra il 2003 e il 2004."" -
Rappresentare la città. Topografie urbane nell'Italia di antico regime
Roma, Milano, Napoli, Venezia, Firenze, Torino, Genova, Ferrara... diciotto 'monumenti' della cartografia urbana italiana presentati e commentati dai maggiori specialisti dell'argomento. Negli ultimi anni gli storici della città hanno fatto dell'iconografia urbana una delle loro fonti predilette, interpretando carte e vedute come specchio della storia di un centro urbano, una società cittadina, una stagione culturale. Questo libro è dedicato a un particolare tipo di rappresentazione di città, la pianta, che sin dal tardo medioevo si era andata caratterizzando come insostituibile dispositivo di conoscenza analitica del territorio, affermandosi progressivamente come strumento eminentemente tecnico di controllo e governo dello spazio cittadino (e non solo). Ad acquisire leggibilità attraverso le immagini raccolte nel volume, così, non sono solo le vicende di alcune fra le principali città italiane di antico regime, ma anche le tecniche di rilievo e le strategie di governo, la cultura progettuale e le pratiche politiche di cui quelle stesse città furono teatro. -
Monologhi. Un dono di Capodanno
I ""Monologhi"""" (1800) contengono il nucleo del pensiero etico di Schleiermacher nella forma lirica di meditazioni interiori, scandite in cinque parti (""""riflessione"""", """"sondaggi"""", """"mondo"""", """"prospettiva"""", """"gioventù e vecchiaia""""). Insieme ai """"Discorsi sulla religione"""" offrono un documento significativo dell'individualismo della cultura romantica. L'individualismo viene temperato dal presupposto che le singole manifestazioni dell'animo religioso o morale possano comporsi in un tutto armonico. L'orizzonte entro cui Schleiermacher si muove è """"idealistico"""": e tuttavia egli pone l'esigenza, in tacita polemica con Fichte, di una ricongiunzione di filosofia e vita. L'altro grande interlocutore dei """"Monologhi"""" è Kant. In polemica con lui ogni elemento imperativo e giuridico viene bandito dall'etica, come ogni soggezione a una legge, fino alla stupefacente dichiarazione: """"Non conosco più quel che gli uomini chiamano coscienza"""". Nelle pagine dell'opera si trovano anticipate molte figure che sarebbero state svolte nel secolo XIX dagli esponenti del cosiddetto """"individualismo della differenza"""": dalla peculiarità di Stirner allo spirito libero di Nietzsche fino al concetto di legge individuale formulato da Simmel."" -
Essere persone colte
«I saggi di questa raccolata fanno riferimento ad alcune esperienze culturali reputate essenziali per promuovere una vita buona e socialmente consapevole e da includere quindi nella formazione dei nostri contemporanei, da cui sono assenti o non abbastanza apprezzate. Naturalmente il contesto in cui sono stati redatti ha portato a sottolineare ciò che deve essere considerato vitale in una emergenza planetaria. I saggi si soffermano sull'importanza della coscienza storica, su un'antropologia che non opponga uomo ed ambiente, sulla (desiderabile) accettazione dell'eredità delle religioni anche quando queste vengano formalmente abbandonate, su un sapere critico-filosofico di tipo socratico, su un fare artistico non assoggettato alle leggi del mercato, sull'intreccio tra riproduzione culturale e riproduzione biologica, e su una scienza ""comprensiva"""" non assoggettata ai dati di fatto. Al di là di questa rassegna molto generica (e certamente incompleta) di dimensioni culturali che si suppone una buona educazione moderna debba abbracciare è restato aperto l'interrogativo se sia possibile formulare un ideale formativo forte, come una volta si usava nelle scuole, identificare cioè i """"maestri"""" e magari anche l'equilibrio desiderabile tra le varie sfere della cultura - letteraria, scientifica, artistica, filosofica, pratico-operativa e via dicendo. Il canone tradizionale della cultura, se mai ce n'è stato uno, è stato messo in discussione, non solo per effetto del successo di nuove discipline, ma anche delle polemiche che un sedicente """"popolo"""" ha scatenato contro i privilegi anche culturali delle élites. L'idea di questo volume nasce in parte proprio in risposta alle pretese arroganti di fare piazza pulita della cultura...» (Dall'Introduzione)"" -
Breve storia della piaggeria
L'adulazione come lubrificante quotidiano della macchina sociale. Secondo l'autore l'origine della piaggeria può essere rintracciata nella pratica dello spulciamento degli scimpanzé, un comportamento di circostanza che fa parte del nostro patrimonio genetico e che ha aiutato gli uomini a sopravvivere. Stengel ci conduce in un viaggio singolare attraverso le varie forme che l'adulazione ha assunto nella lunga storia dell'uomo dalle origini fino alla società attuale, all'interno della quale essa è diventata ormai una vera e propria epidemia e la lode privata merce rara. -
In risaia
Questo romanzo si pone al crocevia della cultura dell'800. Un'opera che si rivela una delle prime testimonianze di denuncia sociale che passa attraverso l'introspezione psicologica e si fa letteratura. Ambientato nel mondo delle risaie della pianura padana, le stesse che furono teatro del celebre ""Riso amaro"""", il libro propone nella storia di una ragazza e dei suoi sogni un tema ancora attuale, come testimonia il prezioso testo di Gadda che lo accompagna.""