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Victimula. Ediz. a caratteri grandi
Victimula non è solo un luogo incantato immerso nella Riserva Naturale della Bessa, è anche una formula magica, una parola potente che innesca un incantesimo strabiliante... Età di lettura: da 3 anni. -
Canavese terra di sapori
"Vi avvicineremo alle nostre tradizioni facendovi assaggiare piatti di una volta adattati ai tempi moderni, e facendovi conoscere quei prodotti che per molti costituiscono un’importante occasione dal punto di vista professionale. Infine, vi accompagneremo idealmente attraverso i luoghi che ci hanno ispirato, per iniziare la vostra visita in Canavese. Tutti ingredienti fondamentali di Canavese, terra di sapori.""""" -
Non c'è pace per il bradipo
Dopo ""Pesci grossi"""", Papurello e Tassinari decidono di dare un seguito alla vicenda dell'""""avvelenatrice di Lione"""", trasferitasi, sotto falso nome, in Costarica per lasciarsi alle spalle ciò che è stato. Ma quel passato è ancora presente per Elena Grimaldi, alias Luisa Bosco. Un thriller che vede coinvolto, ancora una volta, l’ex poliziotto Alphonse Ferreri, una spietata killer russa, Irina Asanova, che agisce per conto di Daphne van Dantzig, la potente leader del Fondo Monetario Internazionale salvatasi per miracolo dalla strage al veleno di Lione. E poi un bradipo, inconsapevole protagonista della vicenda..."" -
Acque, stelle e genti lontane nella tradizione popolare piemontese
Un cammino che parte da una narrazione lievemente fiabesca per spingersi sempre di più nell’indagine su di un remoto passato, tanto più affascinante quanto più remoto. Un tentativo di andare ancora più a fondo nelle radici, riprendendo fra l’altro recentissime teorie geologiche e archeologiche approfondite soprattutto negli Stati Uniti, secondo le quali tutti i popoli che occuparono anticamente questa regione, come molti altri che si spostarono in tempi lontani per l’Europa, discendevano da un’unica remota radice culturale, che qualcuno dice precedente il diluvio, e dall’antica inconscia memoria del grande albero de primigenio giardino. Così l’albero o il ramo ornati di nastri colorati di tante nostre feste popolari, come la gentile chioccia di Mezzomerico che custodisce i tesori e che scende in tutta la penisola fino alle grotte di Alcantara o come il drago prima gentile e poi feroce che abita le montagne non sarebbero che il relitto di una narrazione allegorica della comparsa dell’uomo, che abbia o non abbia la “lunga barba” dei seguaci di Odino. -
Matilde, la bambina che seminava libri. Ediz. illustrata
“Nonna, ma se semini pagine possono nascere libri?” chiede Matilde, nella sua inconfondibile fantasia di bambina, una domanda semplice e che agli adulti potrebbe strappare un sorriso. Una domanda molto seria per Matilde, che si mette immediatamente all’opera e… Ricordatevi, bambini, coltivate sempre la vostra fantasia, seminate sogni e innaffiate desideri… Nasceranno incredibili sorprese! Età di lettura: da 7 anni. -
Crimini in Canavese. Le indagini del viceprefetto Veyrat
“In che tempi viviamo! Queste cose una volta non succedevano.” Chi non ha mai sentito pronunciare questa frase? Ma siamo sicuri che sia questa la verità? I giornali e le riviste del periodo storico a cavallo tra il XIX e il XX secolo raccontano di episodi che smentiscono questo luogo comune. Ci descrivono un Canavese dove i fatti di cronaca nera erano molto più frequenti di oggi e le violenze perpetrate erano di gran lunga più crudeli e talvolta sconcertanti. Incaricato di investigare e risolvere questi casi fu in prevalenza il viceprefetto di Ivrea Pietro Veyrat, il quale, raggiunto il pensionamento, si ritirò a Oneglia, sua città di origine. È bello immaginare che in quel periodo di riposo abbia voluto lasciare, sulle pagine di un diario, testimonianza delle indagini e dei crimini di cui si era occupato in carriera. 22 racconti che narrano di un territorio abitato da persone capaci e laboriose, ma allo stesso tempo introverse e litigiose; gente dura, che agiva senza paura e arrivava senza troppi indugi a soluzioni estreme. -
Non c'è spazio. Ediz. illustrata
Qui dentro non c’è posto per nessuno! Perché tutto lo spazio è occupato da un drago pigro e brontolone che non vuole essere assolutamente disturbato. La tranquillità però viene presto interrotta da tanti animaletti invadenti e caciaroni che portano scompiglio ma anche tanta allegria. Una storia divertente che mostra l’importanza del rispetto degli spazi e delle differenze di ciascuno per una «pacifica» convivenza. Testo in maiuscolo. Età di lettura: da 4 anni. -
Storia del cinema italiano. Vol. 8: 1949-1953.
Cent'anni di storia ricostruiti nell'intreccio di fantasia, arte, divismo, ideologia, politica, società, interdipendenze culturali, inconscio collettivo, progresso tecnologico, modelli di comportamento. Ogni volume è curato da uno o più storici del cinema si avvale di numerosi contributi illustrati con criteri rigorosamente filologici, redatti dai maggiori esperti che operano nel sistema universitario e da giovani studiosi cui sono state affidate apposite ricerche. Ogni volume si avvale di saggi di ampio respiro che danno le coordinate e le interpretazioni dei fenomeni d'insieme che caratterizzano il periodo considerato. A seguire sono raccolti i documenti,testi legislativi, statistiche cinematografiche e brani giornalistici. -
Figli delle catastrofi. Ribelli e rivoluzionari
"Eravamo quelli della Comasina. I più compatti, uno per tutti, tutti per uno. Solidali, con le regole della vecchia ligera, pronti a essere pestati a sangue nelle camere di sicurezza, senza proferire una parola. Non c'era posto per i deboli: chi se la cantava, era destinato a sparire."""" Scritto a quattro mani da due figure di spicco del mondo che si muoveva oltre il limite della legalità negli anni settanta, alternando un racconto milanese con uno torinese, Figli delle catastrofi affronta spaccati di vita segnati fortemente dalla ribellione: Stefanini è stato un bandito e ha fatto parte della più importante batteria di quagli anni: la banda Vallanzasca, protagonisti di rapine e conflitti a fuoco che hanno segnato in maniera indelebile la cronaca. Panizzari è stato uno dei fondatori dei Nuclei armati proletari, il suo nome era nell'elenco dei 13 prigionieri di cui le Brigate rosse avevano chiesto la liberazione in cambio del rilascio di Moro. Alternando le due voci, in un dialogo di ricordi serrato e veloce come il più accattivante dei noir, """"Figli delle catastrofi"""" narra gli enormi cambiamenti nel sottobosco della malavita, con tanta azione e le riflessioni profonde di chi quel mondo lo ha attraversato. Uno spaccato di cronaca e di storia recente che è al tempo stesso una lettura di vite condotte sul margine, a cui è difficile rimanere indifferenti." -
Inseguendo la pantera
Napoli, 1989. In Italia è in corso un cruciale cambiamento; nascono i primi centri sociali occupati e le posse, gli studenti si mobilitano, presto Tangentopoli vedrà crollare l'intera classe politica. La vita, le relazioni, il lavoro sono sempre più precari: in questo ambiente nasce e dilaga il movimento studentesco della Pantera contro la riforma Ruberti. Cinque vite si intrecciano durante i giorni dell'Occupazione. Nando e Lisa, insoddisfatti della propria condizione e in cerca di una vita più autentica; Emilio, laureato, disoccupato e oppresso dalle scarse aspettative che la città gli offre; Stefano, chirurgo, comunista sin da giovane; Gabriele, quarantenne ex terrorista dei NAP - Nuclei Armati Proletari. Eventi, pubblici e privati, seguono l'ascesa e il declino del Movimento della Pantera, tra passioni politiche e sensuali, accompagnando i protagonisti nella loro crescita, pagata a volte a caro prezzo. -
Un principe dada
I lunghi corridoi della Facoltà di Medicina, i giorni a Calcutta per girare il primo film, le presentazioni nei teatri di Napoli, la Mostra del Cinema di Venezia, la Cappella Sansevero. Una lunga passeggiata tra le vie di Napoli si trasforma in un memoir che porta alla luce i momenti più nascosti della vita di un artista. Pittura, cinema, esoterismo, Storia e credenze popolari si mescolano in una scrittura a più livelli che racconta l’anima di un uomo, di una città e di una figura strettamente legata ad entrambe: il “nostro caro” Principe di Sansevero. -
Custodi del silenzio. Donne nell'Opera
Ci troviamo a teatro, nel grande apparato scenico dell'opera lirica: il sipario si chiude, gli spettatori lasciano la sala soddisfatti mentre, sulle tavole del palcoscenico, resta da sola una donna morta. È questo l'epilogo narrativo più frequente nell'ambito del melodramma, a cui è dedicato questo volume di Beatrice Monroy. La narrazione dell'autrice, incentrata sulle figure di quattro donne, Violetta, Norma, Lady Macbeth e Giuditta, i cui corpi rimangono sulla scena, si concentra sulle protagoniste delle vicende narrate nelle opere in programma al Teatro Massimo di Palermo; le loro storie, vengono qui rilette, prima di ogni Prima, con i loro stessi occhi, segretamente, silenziosamente. Vi sono i cedimenti, i lutti e le rinunce, storie di donne prigioniere di un modello sociale imposto a gran parte delle donne italiane. -
Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono. Vol. 1
Pubblicata a puntate sulla rivista ""La Critica"""" tra il 1915 e il 1920 e in seguito raccolta in due volumi, la """"Storia della Storiografia italiana nel secolo decimonono"""" rappresenta per Benedetto Croce l'ideale continuazione della """"Teoria e Storia della Storiografia"""", rispetto alla quale si propone di calare l'impianto teorico nel contesto della storiografia italiana del XIX secolo. In questo modo Croce dimostra con esempi concreti la sostanziale identità di Storia e Filosofia e il modo in cui il pensiero filosofico ha influenzato la ricostruzione della storia d'Italia da parte dei vari autori che vi si sono cimentati. Il primo volume parte dagli albori del secolo per poi affrontare la storiografia di epoca risorgimentale e le sue principali scuole cattolico-liberale e """"ghibellina""""."" -
Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono. Vol. 2
Pubblicata a puntate sulla rivista ""La Critica"""" tra il 1915 e il 1920 e in seguito raccolta in due volumi, la """"Storia della Storiografia italiana nel secolo decimonono"""" rappresenta per Benedetto Croce l'ideale continuazione della """"Teoria e Storia della Storiografia"""", rispetto alla quale si propone di calare l'impianto teorico nel contesto della storiografia italiana del XIX secolo. In questo modo Croce dimostra con esempi concreti la sostanziale identità di Storia e Filosofia e il modo in cui il pensiero filosofico ha influenzato la ricostruzione della storia d'Italia da parte dei vari autori che vi si sono cimentati. Il secondo volume affronta le correnti storiografiche della seconda metà del secolo, a partire dalla storiografia filologia fino al sorgere del materialismo storico."" -
Storia della Rivoluzione francese. Vol. 4
Quando, tra il 1823 e il 1827, fu pubblicata la ""Storia della Rivoluzione Francese"""", l'opera riscosse un immediato successo, portando il giovane Adolphe Thiers alla ribalta del mondo accademico e politico francese. Si trattava del primo vero trattato sulla Rivoluzione, tuttora una pietra miliare della storiografia, per scrivere il quale lo storico aveva potuto raccogliere le testimonianze di un gran numero di testimoni oculari. Viene qui riproposta la classica traduzione italiana in 15 tomi di Ermenegildo Potenti. Il quarto tomo inizia con la battaglia di Valmy del 1792, per poi raccontare l'abolizione della Monarchia e gli eventi che portarono al processo di Luigi XVI."" -
L' etica del nazionalismo
Nonostante il desiderio delle élites globaliste, il nazionalismo non è scomparso, né è destinato a scomparire - al contrario, continuerà ad essere un fattore fondamentale nel disegnare le politiche globali. Il commentario odierno sul nazionalismo è una forma di pensiero unico. Ma il nazionalismo non è una forza uniformemente ed evidentemente oscura; considerarlo tale significa ""buttare il bambino con l'acqua sporca"""". Esiste un valore nei legami di comunità nazionale, poiché essi sono un bene morale e contribuiscono alla dignità umana e alla prosperità delle società organizzate. Questo gap di percezione tra le élites globaliste e gli elettorati interni è una delle principali ragioni delle crisi politiche contemporanee. Questo conflitto porta in ultima istanza a indebolire l'Occidente internamente e a indebolire la sua capacità di essere una forza benefica sul palcoscenico mondiale. Prefazione di Amy K. Rosenthal e postfazione di Bepi Pezzulli."" -
Una giornata d'inverno. La famiglia Coniglietti. Ediz. a colori
Arriva l'inverno sulla collina dei soffioni e un giorno Leila e i suoi fratellini, mentre stanno sciando con lo slittino, sentono cinguettare vicino alla grande quercia... Età di lettura: da 4 anni. -
Ostetricia e genicologia in medicina cinese
Il testo tratta in maniera sistematica molte patologie ostetriche e ginecologiche, presentandone l'eziologia, la patogenesi e la classificazione per sindromi con i relativi trattamenti agopunturali e erboristici. Inoltre, presenta numerosi casi clinici esemplificativi che permettono di comprendere la differenza fra conoscenza teorica e pratica clinica quotidiana. Ogni sindrome viene considerata anche dal punto di vista prognostico, indicando possibilità di successo, tempi e metodiche più adatte al trattamento, possibili modificazioni del quadro clinico nel corso della terapia e successivi aggiustamenti della stessa. -
Le mille e una notte
"Le mille e una notte"""", celebre raccolta di novelle orientali, alimenta da sempre il “mito d’Oriente” nella letteratura,nel teatro, nella musica. A tessere questa trama di storie è Shahrazâd, eroina del racconto che fa da cornice alla raccolta. Per scampare alla condanna dello spietato re Shahriyâr, che intende vendicare sulle vergini del suo regno il tradimento subito, Shahrazâd, sfruttando la sua intelligenza e il suo fascino, riesce a scampare alla morte raccontando al re una serie interminabile di bellissime storie." -
Antichistica italiana e leggi razziali
"La gente mi domanda perché c'è ancora l'antisemitismo, perché c'è il razzismo. Io rispondo che ci sono sempre stati. Solo che prima non c'era il momento politico per poter tirar fuori l'antisemitismo e il razzismo, che sono inseriti nell'animo dei poveri di spirito. Poi i momenti arrivano. Arrivano i momenti in cui ci si volta dall'altra parte, in cui è più facile far finta di niente"""" (Sen. Liliana Segre, Discorso al Parlamento Europeo per il 75° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, 29 gennaio 2020). Nell'ambito del primo ciclo dei Seminari di Europa l'Università di Parma ha ospitato il convegno Antichistica italiana e leggi razziali, nell'80esima ricorrenza della legislazione del 1938. Il seminario è stata l'occasione per riflettere su quella pagina oscura della storia nazionale dal punto di vista degli effetti delle """"leggi razziste"""" su figure di spicco nel panorama degli studi italiani sul mondo antico. Questo volume raccoglie gli atti del convegno ed è pubblicato con il contributo del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell'Università di Parma e con quello dell'Istituto per la Storia antica."