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La fine dell'uomo. Una controapocalisse femminista
Ne La fine dell'uomo, Joanna Zylinska propone una narrativa alternativa alla lettura apocalittica dell'Antropocene secondo la quale la salvezza verrà da un altrove soprannaturale o tramite una evasione verso altri pianeti. L'autrice propone invece di considerare il concetto di relazionalità per evitare la tipica visione maschilista del soggetto che guarda disinteressatamente il mondo «come possesso e campo di gioco». -
C'eravamo tanto a(r)mati. Storie di calcio della Germania Est
C’eravamo tanto a(r)mati non richiama solo una vecchia canzone, ma lo spirito della Germania Est, che nel pallone non è mai riuscita a creare una superpotenza come negli altri sport. Rimangono le leggende offuscate dal tempo di un modo di intendere il football che a raccontarlo oggi sembra impossibile. Per questo, con l’aiuto di alcuni importanti esponenti del mondo del calcio italiano che hanno vissuto dal vivo quelle atmosfere oltrecortina e ce le hanno raccontate, ne ripercorriamo miti, personaggi e storie per capire cosa fosse davvero il calcio nella DDR, chi riguardava e che tipo di mondo raccontava. -
L'ebreo. Una commedia
L’opera propone un ritratto assolutamente innovativo dello stage-Jew e costituisce un basilare tentativo di ribaltare e decostruire uno stereotipo che, nella letteratura inglese, ha radici antiche e ben radicate. Sulle orme di Shakespeare anche Cumberland fa del suo protagonista ebreo un usuraio ma, a differenza di Shylock, Sheva è un usuraio filantropo che con il suo agire scardina ogni forma di pregiudizio. La commedia The Jew di Richard Cumberland «riflette chiaramente gli afflati della Rivoluzione francese, quegli ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza che portano a un nuovo atteggiamento di tolleranza e benevolenza verso l’altro, verso lo “straniero” e più in generale verso l’otherness» (dalla prefazione di Fiorella Gabizon). -
L' avvoltoio
Chi ha ucciso John Lee? Quattro storie che si intrecciano. Quattro giovani voci che le raccontano. Quattro punti di vista differenti sull'America nera di fine anni '60, con i suoi ideali, le sue ipocrisie, le sue contraddizioni. Tradotto per la prima volta in italiano, il romanzo d'esordio di Gil Scott-Heron, scritto nel 1970, quando era ancora uno studente alla Lincoln University, ha la struttura avvincente di un thriller e una forte connotazione politica, dove fatti e fiction si mescolano sapientemente. Nella metafora dei voli concentrici dell'avvoltoio riecheggiano problemi oggi non ancora risolti e tornati prepotentemente alla ribalta con il movimento Black Lives Matter. -
Dal PCI al PD. Brevi note sulla scomparsa della sinistra in Italia
La scomparsa della sinistra in Italia è davanti agli occhi di tutti. Come è potuto accadere, nel paese che ha avuto il più forte Partito comunista dell’Occidente?Per Cesare Salvi l’inizio della fine del Pci è nel triennio della solidarietà nazionale, l’inizio della fine della sinistra nel sostegno del PD di Bersani al governo Monti. Eppure non erano mancate le occasioni per seguire una strada diversa. -
Sei libera sii grande. Giuseppe Mazzini e il suo insegnamento
Questo libro è un invito a prendere sul serio Mazzini e a oltrepassarne l'immagine stantia e impolverata di profeta, apostolo, mistico, credente nell'utopia dell'unità, fedele dell'idea repubblicana consegnatoci dalla manualistica e dalla parzialità di certa pubblicistica. Mazzini è stato anche questo. Quello che manca è una conoscenza profonda del suo insegnamento, capace di restituirne l'unità di pensatore che tenta di colmare l'abisso moderno che, almeno da Thomas Hobbes in poi, separa auctoritas e veritas. Mazzini fu un riformatore conservatore, un insurrezionalista che predicava una rivoluzione pacifica fondata sull'amore e la concordia, un cospiratore e un tattico che, pur conoscendo l'arte del machiavellismo, vi si elevava in nome di una missione dettata da un'entità trascendente regolativa che, guidando la storia, dona una prospettiva di significato universale e umanitario all'azione del cittadino religioso, impegnato a realizzare e rispettare i diritti e i doveri della res publica, a lottare per la libertà e l'autodeterminazione nazionale in nome del perfezionamento spirituale del mondo. -
Fondata sul lavoro. Utopia e realtà della Costituzione italiana
La Costituzione rappresenta un momento decisivo della lotta di classe in Italia, segnando la vittoria delle forze del lavoro, fondamenta delle nuove istituzioni repubblicane. Dal trionfo del Dopoguerra al miracolo economico, dagli anni Settanta a Tangentopoli, questa è la storia della progressiva restaurazione del dominio capitalistico nel nostro Paese attraverso la distruzione del modello sociale ed economico previsto dai costituenti. -
La fionda (2022). Vol. 1: Tecnopolitica. Dal momento populista al governo dell'emergenza
Il governo di Mario Draghi sembra la definitiva consacrazione del primato degli esecutivi tecnici su quelli politici. Eppure, non più di tre anni fa le elezioni ci consegnarono la vittoria dei movimenti e dei partiti populisti e anti-sistema. Quel momento è definitivamente tramontato? Ne discutono alcuni fra i massimi politologi italiani. -
Citofonare Morabito. Voci di Corviale
"Citofonare Morabito"""" è una storia. Anzi, trentadue. Trentadue storie si presentano a un microfono sullo sfondo del Serpentone di Corviale, quartiere periferico di Roma definito «Il più lampante errore di programmazione architettonica della storia urbanistica italiana» (cit.). Gianluca, regista, raccoglie trentadue voci dagli abissi della periferia romana, fra umanità, ironia, voglia di riscatto. """"Citofonare Morabito"""" è un romanzo in forma di docufiction." -
Il Palatino e il segreto del potere. I luoghi e la costituzione politica della prima Roma
Il Palatino cela il mistero delle origini di Roma. Al tempo dell’unità d’Italia il garibaldino Pietro Rosa dava inizio a una stagione di scavi tuttora in corso. Dopo di lui archeologi appassionati e importanti, non solo italiani, hanno profuso grandi energie per strappare il segreto a questo colle. Nel libro si raccontano le vicende di alcuni di questi uomini intrecciandole con i luoghi delle loro ricerche. Ma da questi luoghi comincia poi un’indagine diversa, rivolta a scoprire i modi in cui il primo re ordinò una comunità creata per un destino di conquista e civilizzazione di buona parte del mondo antico: il libro è una guida per esplorare l’ambiente che generò la forma del potere occidentale. -
Sport e omofobia
Lo sport, nella storia, si è dimostrato capace di trascinare la società verso grandi innovazioni sociali e politiche, ma anche di essere teatro di resistenze, compromessi al ribasso, cinici opportunismi. Questo volume intende indagare il rapporto tra sport e omosessualità, muovendosi fra diritto, storia, cronaca e società. Dalla parte dell'integrazione, dell'inclusione e del progresso. Il libro è patrocinato da Amnesty International Italia. -
Perché studiare il populismo argentino
Perché dobbiamo studiare il populismo argentino? Perché parla alla crisi della democrazia europea, al suo rimosso. Il grande problema politico del nostro tempo, usando le parole di Gramsci, è la polverizzazione e dispersione del popolo, che non può essere superata se non riflettiamo sul problema dell’eterogeneità sociale e sulla necessità della costruzione dell’unità politica, sempre aperta e revocabile, quindi democratica. Solo così è possibile dare una prospettiva alle classi popolari, che permetta una rigenerazione delle lotte sociali per l’emancipazione. Attraverso un itinerario sul senso del populismo argentino e della sua vocazione nazionale popolare, seguendo i suoi più importanti studiosi, da Gino Germani a Torcuato di Tella fino a Ernesto Laclau e alle più recenti riflessioni sul populismo repubblicano, questo libro ci fornisce gli strumenti necessari per ripensare la politica del nostro tempo. -
Perturbante postmoderno. Immagini inquietanti nella comunicazione e nell'arte del XXI secolo
«Perturbante» (Unheimlich) è ciò che sarebbe dovuto restare nascosto e che si palesa improvvisamente, lacerando il velo della familiarità. Si tratta di una dinamica espressiva tipica della nostra contemporaneità, segnata dalla radicalizzazione del postmodernismo per mano della web society e che riguarda l'esteriorizzazione delle tendenze di attrazione, perverse e oscene, che rifiutano qualsiasi argine immaginifico per palesarsi direttamente nella visione. Come è stato contaminato l'immaginario commerciale da questa nuova logica espressiva? Cosa si intende per uncanny valley? E che funzione ha l'arte all'interno di questi nuovi circuiti di senso? -
Filosofia de «La Zanzara»
"Il problema sono quelli che chiamano, non quelli che ascoltano"""". Gli appassionati della celebre trasmissione radiofonica """"La Zanzara"""" avranno riconosciuto la citazione: si tratta di uno dei moniti continuamente lanciati da David Parenzo ai danni della mitologica creatura di Giuseppe Cruciani, che da anni anima la radio e il web con le sue accese intemerate. Ma davvero c'è un problema legato alla sciagurata trasmissione di Radio24? E cosa c'entra la filosofia? Primo libro in Italia a lanciarsi in una vera e propria fenomenologia del gesto zanzaresco, Filosofia de la Zanzara affronta il problema del rapporto tra ragione e sragione nell'età contemporanea facendo dialogare personaggi del calibro di Platone, Foucault, Nietzsche, Freud e Derrida con Mauro da Mantova, il Demone Scimmia, il dottor Petrella, Mistress Isa e Lady Glamhell. Con un capitolo interamente dedicato a Vittorio Sgarbi. Prefazione di Giuseppe Cruciani." -
Merci senza frontiere. Come il libero scambio deprime occupazioni e salari
La crescente apertura al commercio internazionale ha rappresentato uno degli aspetti principali dell'abbandono in tutta Europa delle politiche di pieno impiego. Quest'abbandono ha notevolmente aumentato il potere del capitale e dei sui agenti rappresentanti, determinando una redistribuzione epocale del reddito a favore delle fasce più ricche della popolazione. Il volume analizza i canali attraverso i quali il libero scambio ha contribuito al peggioramento delle condizioni generali di vita dei ceti popolari e individua le politiche industriali e commerciali necessarie a contenerne i guasti sociali e ambientali, consentendo la ripresa di un sentiero di crescita occupazionale e salariale. -
Our vision touched the sky. Fenomenologia dei Joy Division
Un libro per attraversare e ricostruire l'opera dei Joy Division analizzata in un'ottica interdisciplinare in grado di spaziare dalle scienze sociali alla musica, dall'analisi testuale alle influenze culturali, dalla tensione filosofica al consumo di massa, dalla letteratura ai social network, dal cinema alla linea grafica. Un percorso trasversale e polifonico. Una ricostruzione di un immaginario in forma di scrittura per ritrovare, ancora una volta, la band di Salford. -
Maggie. Ragazza di strada e altre storie newyorkesi
“Maggie. Ragazza di strada” è uno dei grandi romanzi che chiudono l’Ottocento americano, ma che, per temi trattati e tecniche stilistiche, si proietta ormai ben dentro il Novecento. La storia è quella di una ragazza dei bassifondi newyorkesi, operaia in una fabbrica di colletti e polsini, con un retroterra familiare disastrato, fra povertà, violenza e alcolismo. La conoscenza di Pete l’illude di potersi staccare da quell’ambiente: ma Pete non è il bianco cavaliere che lei crede… Accompagnano questa nuova edizione italiana del romanzo alcune «storie newyorkesi» che Crane scrisse negli anni intorno a Maggie e che confermano la sua qualità di scrittore e interprete della nuova realtà metropolitana. -
Macerie borghesi. Genealogie letterarie del presente
L’età borghese è giunta al tramonto, lasciandoci in dote la profonda crisi della democrazia. Interrogare la letteratura, non solo italiana, del secondo Novecento e dei giorni nostri può forse aiutarci a comprendere il tempo in cui viviamo, così incendiario, disperato, informe. O è almeno questa l’ipotesi da cui muove il presente volume. -
La fionda (2022). Vol. 2: Guerra o pace. I destini del mondo
La storia del mondo è la storia di crisi internazionali. Il declino della moral suasion statunitense, la (ri)emersione storica delle macroregioni extra-occidentali, l’assertività della Russia nello spazio ex sovietico, la contro-egemonia cinese sul piano globale suggeriscono una crisi irreversibile dell’ordine post-bipolare. Oggi l’architettura politica liberale, tanto nella sua dimensione domestica quanto in quella estera, appare piegata da sfide endogene ed esogene, scossa da spinte populiste dal basso e da logiche ‘neo-vestfaliane’ dall’esterno. Questo volume si propone di offrire alcuni itinerari di lettura di questa crisi dell’ordine unipolare, dalla interpretazione della geopolitica alla de-globalizzazione del cyberspazio, e ancora dalla metamorfosi della macro-economia a quella della guerra nel XXI secolo. Con contributi, tra gli altri, di Alessandro Di Battista, Maurizio Vezzosi, Carlo Galli, Alessandro Somma, Sara Gandini. -
Alle radici di un nuovo immaginario. Alien, Blade Runner, La Cosa, Videodrome
Consapevoli che lo sguardo sull’alterità è inevitabilmente anche uno sguardo su sé stessi, sulla propria identità, alcune opere cinematografiche uscite a ridosso dei primi anni Ottanta del Novecento – Alien (1979) e Blade Runner (1982), entrambe di Ridley Scott, La Cosa (1982) di John Carpenter e Videodrome (1983) di David Cronenberg – hanno affrontato in maniera del tutto nuova le montanti paure identitarie del periodo costringendole al confronto con alterità sempre più spaventose. In film come questi, di cui vengono qua indagati i concetti di identità, alterità e spazio, si possono cogliere le premesse alla nostra contemporaneità, le radici di un nuovo immaginario.