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Per l'arte e la città. Andrea Moschetti direttore del Museo Civico di Padova
Per l’arte e la città. Andrea Moschetti direttore del Museo Civico di Padova affronta il primo ventennio della lunga carriera museale di Andrea Moschetti (Venezia, 1865-Padova, 1943). Tra museo e Università, lo studioso dedicò tutta la sua vita all’arte e alla città di Padova, convinto dell’importanza di tutelare e valorizzare il patrimonio storico-artistico cittadino. L’attività di Moschetti, in qualità di direttore, è qui ripercorsa, dando particolare rilievo a due importanti iniziative promosse dallo studioso: la fondazione del «Bollettino del Museo Civico di Padova» nel 1898 e il grande lavoro di riordino delle collezioni civiche. L’allestimento per l’antica sede del museo civico, progettato da Moschetti fin dal 1895, viene ora per la prima volta ricostruito, grazie all’analisi incrociata di documenti d’archivio e fonti visive. La sistemazione delle sale voluta da Moschetti andò perduta con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale; la sua memoria è affidata alle preziose fotografie storiche che corredano il volume e che restituiscono un affascinante esempio veneto di museografia tardo ottocentesca. -
Poetica e retorica del discorso scientifico nelle letterature europee dell'età moderna
Il progetto di ricerca che ha dato origine a questo volume prendeva le mosse da un duplice assunto. Non solo è lecito chiedersi se e in che misura alcuni testi scientifici partecipino anche del vasto mondo della letteratura; è altresì opportuno indagare quali dimensioni del discorso scientifico della modernità - e attraverso quali forme di rappresentazione e quali strategie retoriche - entrano in gioco in testi di scrittori che a vario titolo sono stati vicini alle pratiche e ai discorsi scientifici della loro epoca. Già Hans Blumenberg osservava come retorica e scienza sperimentale siano meno distanti l’una dall’altra di quanto si crede comunemente: entrambe affondano le proprie radici in un’intrinseca insicurezza e devono perciò limitarsi a un approccio euristico alla conoscenza e accontentarsi di risultati incerti e contingenti. Esse sono accomunate dal tentativo di costruire un’evidenza che non possediamo ancora e di aggirare così la costitutiva insicurezza epistemologica propria della modernità. -
Sfidare la norma. Discriminazione e violenza contro le persone LGBTQI+
Che peso hanno discriminazioni e violenza nella vita delle persone che sfidano la norma dell'eterosessualità e del binarismo di genere? E quali sono le modalità per prevenirle e contrastarle? In Italia sono poche e discontinue le ricerche che hanno provato a rispondere a queste domande. La conoscenza prodotta si deve in gran parte agli studi promossi e condotti dalle associazioni LGBTQI+. Gli istituti di ricerca nazionali, invece, si sono occupati del tema solo in anni recenti. Il volume si inserisce in questo processo di lenta istituzionalizzazione degli studi su discriminazione e violenza determinate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere. Lo fa presentando i risultati di una ricerca quali-quantitativa di durata biennale condotta in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con il coinvolgimento delle associazioni del territorio. La ricerca si colloca in un periodo contraddistinto da complesse trasformazioni culturali e politiche, riferibili anche all'emergere di modelli di auto-identificazione più fluidi e meno rigidamente vincolati al binarismo. -
Relazioni sconnesse. Risorse e strumenti per riconnettersi all’altro
Siamo abituati a vedere il conflitto nella coppia come un evento negativo ed eccezionale, da evitare a ogni costo. Invece, è semplicemente il segno di una naturale e continua trasformazione dei partner. Imparare a gestirlo e a dialogare è fondamentale per creare una relazione che si possa dire realmente connessa. Ma come affrontare il cambiamento? In questo libro scoprirete strumenti e risorse utili per poter iniziare un nuovo percorso di vita, lavorando su voi stessi, sul modo di approcciarvi agli altri e di affrontare gli eventi. Punto di partenza è, innanzitutto, imparare ad analizzare la relazione di coppia per comprendere se ci sono le basi per trasformare il conflitto in un’opportunità di crescita e di cambiamento positivo per entrambi, oppure se è il momento di porvi fine in maniera non traumatica, con lo sguardo rivolto al futuro. Gli stessi strumenti potranno esservi utili, con alcuni aggiustamenti, in qualsiasi relazione: tra amici, tra genitori e figli e anche sul lavoro. -
Uno scorcio della nostra e della mia storia. Due anni di vita in Istria 1943-1945
"Il racconto di Dugo è il ricordo di un periodo buio, certamente pieno di ombre, indimenticabile, a volte avventuroso, foriero di speranze. Trasmette valori positivi. Questo racconto dovrebbe essere letto soprattutto dai giovani. È la narrazione lucida e puntuale di una società, la cartolina non sbiadita e ricca di particolari, sono appunti di una storia dove il protagonista è un giovane, intraprendente ma fortunato, un uomo poco esperiente ma con una grande onestà intellettuale, prima che morale, trasmessa intatta ai suoi discendenti e giunta a noi, che si inventa pur di sopravvivere, per cercare di vivere il più a lungo possibile. Sono pillole che possono essere ingurgitate subito ma deglutite lentamente. È anche l'esposizione reale della speranza per un'esistenza migliore, un resoconto che riusciamo forse ad immaginare, ma che non abbiamo conosciuto direttamente"""". (Michele Trebastoni)" -
Sono un'anima in viaggio
"Il metro per misurare la grandezza di un poeta, è quel nastro che scorre attraverso la semplicità delle sue parole. Grida forte l'anima silenziosa di Patrizia, in questo libro grida il suo bisogno di vita, di respiro nuovo che nasce dalla verità e dall'amore. Il destino irrompe troppo presto nella vita di Patrizia, prepotente deposita tristezza, solitudine e malinconia che lei sapientemente ha imparato a plasmare facendo nascere poesia dalle macerie della sua anima pura, trasformandosi in speranza e in fede. Questa raccolta di poesie è uno scrigno di intimità, di nuda verità. La poeta sfoglia se stessa davanti al mondo, facendo vedere la sua vita con i suoi occhi, ci fa entrare a leggere i suoi pensieri, apre la sua anima mentre apriamo il suo libro, così la tocchiamo e ne veniamo accarezzati. Fantasia, sogni, realtà, in un intrinseco gioco di parole, la mano rincorre la penna e i fogli si colorano di pensieri e parlano con noi, si confrontano con il nostro vissuto come se la poeta ci chiedesse: 'Ma anche tu vedi e vivi queste cose?'."""" (Mara Vedana)" -
Che bellu stu cantu ri sti puisii
Rivisitando le poesie del suo antenato Giuseppe Artale vissuto ad Avola nell'Ottocento, Sebastiano ha iniziato, quasi per caso, la sua produzione di verseggiatore via via sempre con più passione e più sentimento, al fine di mettere in risalto i diversi messaggi in esse contenute. La partecipazione, sin dall'adolescenza, alla vita della comunità parrocchiale dei Frati Minori Conventuali di Sant'Antonio Abate in Avola, ha contribuito a consolidare la fede cristiana nei suoi valori fondamentali da cui ha tratto fonte di ispirazione per scrivere poesie di carattere religioso rivolte a Dio, alla Vergine Maria e ai Santi. Avvenimenti di carattere storico e sociale del secolo scorso sono i temi preponderanti di alcune poesie. -
Sfogliando pagine di vita
Palpitano d'amore per il proprio nido questi versi - senza vergognarsi sono capaci di fare rivivere istanti eclissatisi in un mondo ove la speranza non cessa di esistere - una lenza sempre pronta a raccattare con il suo amore quanto la vita ha concesso seppure tristemente. Infantili parole hanno un significato tutto loro che stupisce per l'inaspettata sorpresa - carnina, soldatini, pesciolini, virgola d'oro, sculaccione, pipì, piedini puzzolenti si fanno spazio. Non si stancano gli occhi nel ricercare profumi antichi, passaggi pedonali inconsueti conducono alla gioia, alla felicità non da tutti compresa. -
Vite in cammino
"Desidero proporre, anche per questa raccolta, una possibile chiave di lettura per 'iniziare' al viaggio tra le mie poesie chi vorrà intraprenderlo. Continuano ad essere oggetto della mia indagine poetica le tematiche esistenziali, senza freddi cerebralismi, mediante richiami ed evocazioni, immagini e ricordi che vengono dall'esperienza, con l'intento di trascenderli e trasformali in riflessioni più ampie. Snodi cruciali dell'esistenza, persone che hanno incrociato o intrecciato i loro giorni con i miei, paesaggi del corpo e dell'anima vengono recuperati come cassa di risonanza dell'esistere, diventano la cartina di tornasole da cui scatta l'auscultazione della vita nella sua dimensione diacronica. Ispirazione memoriale, quindi, per cogliere qualcosa di più del segreto in cui è calata l'avventura dell'uomo pellegrino sulla terra."""" (Loredana Borghetto)" -
Vorrei...
"La mia scrittura si fonda su 'attimi di realtà', quella realtà che c'è anche nelle piccole cose. Guardo, penso e scrivo. Ogni momento, ogni atto, ad ogni batter di ciglia. Amo la poesia, mi bastano una penna, un foglio bianco ed il mondo sparisce: io e la mia mente nell'immensità dell'essere, alla ricerca di un mondo che non c'è, alla ricerca di una verità che pare essere temuta più che vissuta. Vivere, solo questo chiedo, vivere e non stancarsi, mai. Dal piccolo all'immenso, dal buio alla luce, dal gelo al calore, dalla maschera al vero volto ... amore, gioia, risi e poi chissà ... aspetto solo un domani che verrà."""" (Veronica Bravato)" -
La mia verità
"La penna per me è un'arma di sfogo a doppio taglio, da un lato mi libera l'anima dalle inquietudini quotidiane che si annidano nel mio cuore, dall'altra mi fa essere consapevole di ciò che la mia vita è stata. Non è bello avere questa consapevolezza perché mi scopre intontita dallo stress quotidiano che le esigenze chiedono senza aver concluso risultati soddisfacenti. Nessuno dei miei sogni da adolescente è stato realizzato, tutti rimasti nel cassetto. Queste poesie raccontano di me e della mia anima. Altre invece sono fantasiose perché mirano a trattenere l'attenzione dei bambini che sono la promessa per un futuro articolato sui sentimenti e non su pregiudizi e falsità.""""" -
Ti parlo, poesia
"La poesia, delineata nelle sue infinite sfumature fino a una vera e propria personificazione, diventa in questa raccolta di brevi poesie uno strumento per le insistenti domande a cui gli innamorati cercano di trovare risposta senza darsi pace. Il leitmotiv di questa raccolta di versi diventa allora la disperata corsa contro i concetti di spazio e tempo condotta da un innamorato in perenne lotta con il destino quale è Orfeo, che in una declinazione moderna si ritrova a vivere nella società attuale, mentre i ricordi lo conducono inevitabilmente lontano, in un'epoca in cui non c'è spazio per il grigio cemento delle città, ma solo per gli antichi valori. Il dialogo aperto con la natura, il valore sacro dell'amicizia possono allora aiutare anche il cuore che più ha sofferto."""" (Corrado Cancemi)" -
Souvenir d'amore
Nei pellegrinaggi dell'anima, l'emozione si declina in luci e ombre, tipiche dell'esistenza. La ricerca sull'influenza che l'emozione riveste nell'evoluzione dell'essere umano è il filo conduttore del cammino di crescita personale dell'autrice. I versi di questa raccolta vibrano dell'eco delle profonde emozione di uno spirito libero in volo che ogni tanto si ferma, si ritira dal mondo e ascolta e scrive ciò che sente, dando vita a fiumi di parole. L'autrice le imprime sulla carta, le scrive, perché nel suo sangue scorre inchiostro. Fin da piccola si è innamorata delle parole che sono diventate il suo ossigeno. Hanno un potere straordinario le parole! Dolci o taglienti, a volte uccidono, a volte salvano. Possono essere espressione armonica o armonica stonata. Affascinano, spaventano, accarezzano come il tocco di una piuma, ricamano sull'eternità attimi fuggenti, annullano distanze e silenzi. -
Il mio canto
"Quando sento il bisogno di scrivere, sia un pensiero o dei versi, tralascio tutto e subito prendo nota perché penso che il cuore voglia dirmi qualcosa giusto in quell'attimo e non a caso. Penso che in fondo, scrivere significhi dar voce al proprio cuore che bussa per farsi sentire e tutti dovremmo soffermarci un po' di più a dialogare con questa presenza meravigliosa. Come per magia affiorano ricordi, volti sbiaditi, paesaggi ormai incolori che prendono forma rigo dopo rigo... La poesia è quindi la voce del cuore che ci culla dolcemente. In questa raccolta c'è un viaggio a ritroso nel tempo che ora mi catapulta nel mio """"mondo antico"""", ora in sogni svaniti, ora mi accarezza con la dolcezza della natura rigogliosa (spesso traditrice), ora mi parla d'amore... In fondo null'altro che la vita."""" (Anna Maria Chiapparo)" -
Giochi di parole, di un umile custode della vita
"Se, qualche anno fa, mi avessero detto che avrei pubblicato tre libri di poesie, non gli avrei creduto. Lo avrei sicuramente preso per matto. Quella con il concorso 'Libri diversi in diversi libri' e con la Libreria Editrice Urso è stata una sorpresa incredibile, un'occasione imperdibile, un incontro inaspettato, una conoscenza travolgente."""" (Paolo Cillo)" -
Picchì scrivu
Le poesie di Salvatore (detto ""Turi"""") Coffa, rigorosamente in rima, ora baciata ora alternata, sono scritte in vernacolo avolese e tradotte a fronte in lingua italiana; l'autore sa abilmente riprodurre la rima anche nel testo tradotto. La caratteristica fondamentale dei versi di Salvatore (detto """"Turi"""") Coffa è quello spirito goliardico con cui sa porsi di fronte alla realtà e che si manifesta attraverso una, a volte sottile a volte no, vena umoristica ed una ricorrente passione per il cibo e il mangiare: Quest'ultimo inteso non come atto puramente meccanico, bensì come una vera e propria arte tra le arti. Ed è pure spesso presente su piano diverso, anche se a volte sottinteso, il riferimento al Creatore, al Creato e alla Provvidenza. Risulta interessante la titolazione di ciascun componimento, costituita da un titolo e da un sottotitolo: l'uno e l'altro, infatti, anticipano al lettore il contenuto della poesia, presentandosi, soprattutto il secondo, come una sorta di brevissimo riassunto del testo che si sta per leggere."" -
Vorrei... oh, come vorrei...
Nelle liriche di Mario Dainese scorrono le emozioni, spesso amare e dolorose, che nascono deduttivamente dal confronto, anzi dallo scontro del suo ""saper essere"""", cioè il mondo teorizzato ed atteso, con la realtà della vita, cioè il mondo concreto e scoperto, difficile da comprendere e da digerire. Una volta compiuta questa presa di coscienza, occorre perciò esorcizzare, lavare in modo catartico il dolore e l'amarezza che comporta la quotidiana esistenza per mezzo di azioni positive, combattendo sempre e comunque in prima linea, per scorgere e conquistare la speranza che tutto possa sempre mutare."" -
Evocando suoni e parole provenienti dal cuore
"L'amore non sta altrove se non nella poesia. I contenuti di questa raccolta lo dimostrano, senza limitarlo in confini che non può avere: l'amore per un luogo, per una persona, per la vita, per Dio, da ogni componimento trabocca senza fare elemosina. Adoro i versi liberi, adeguati al mio modo di sentire ed esprimermi, e alla mia personalità. Una morbida sensualità spesso li avvolge per raggiungere i vari piani del sensibile, dal momento che certe sensazioni, oltre che con il cuore, si trasmettono anche attraverso il tatto, il gusto, la vista, l'olfatto. Il risultato sono versi che sanno di note musicali, di profumo e colore, di sabbia friabile tra le dita, perché una poesia non solo deve essere letta, ma deve anche poter essere respirata, ascoltata, dipinta. Ne va della completezza delle emozioni che rivela. Perché, come scrivo ne 'L'amato': 'È Amore, battesimo concesso ad ogni uomo'."""" (Natascia Deambrogio)" -
Angeli smarriti
"Dopo la pubblicazione di 'Un battito d'ali', l'emergente autore ci dona la possibilità di vivere in lettura le sue esperienze di vita in rima. Il merito che gli va attribuito è quello di saper comunicare con la parte più profonda, con la parte di 'luce' del lettore stimolandone la voglia di lasciarsi trasportare, un lasciarsi 'dolcemente rapire' in un viaggio introspettivo nuovo. Le parole di Salvatore sono parole piene, intrise d'amore per la vita. Spesso crude, ma anche delicate ci accompagnano in una visione altra, 'ecologica' dell'esistenza umana. In esse scorge il bisogno individuale di vivere fuori dagli schemi, e nutre il rispetto verso il creato. Queste piccole opere, ad una prima occhiata semplici, sono il frutto di un travagliato percorso interiore, di una profonda introspezione autentica indispensabile per una coesistenza, una riconciliazione responsabile con ciò che ci circonda."""" (Salvatrice Candiano)" -
Ora ho la vita da raccontare
Carmela Di Rosa sviluppa il problema doloroso della condizione contemporanea con un linguaggio poetico e sempre più deciso. La colorazione espressiva delle poesie sia in lingua italiana sia in dialetto siciliano, dà vita a dei veri quadretti rappresentativi dell'odierna quotidianità e del passato. Le sfumature, le tradizioni, la delicatezza delle emozioni e la nostalgia di un vissuto ormai passato che, come la stessa poetessa ama recitare... passato non è, oltre a coinvolgere il lettore quasi lo sorprendono per la semplicità dei versi e l'immediatezza delle immagini. Carmela è sempre più attenta alle emozioni altrui ed alle problematiche del sociale. Inconsciamente ne sente il peso e sviscera veri e propri versi emozionali.