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I gesti del mestiere. Traduzione e autotraduzione tra Italia e Francia dal XIX al XXI secolo
Dalla seconda metà del Novecento, l'interesse scientifico attorno ai temi della traduzione non ha mai smesso di svilupparsi. Non solo per quegli aspetti che riguardano la traduzione come ""genere"""" e quindi per le sue implicazioni prettamente letterarie, ma anche e soprattutto per i suoi connotati più ampiamente sociologici e culturali. Si è quindi sviluppato un crescente interesse per il 'transfer letterario' inteso come tentativo critico di reinterpretare la storia letteraria in una prospettiva transnazionale, di cui la traduzione è in tutti i suoi aspetti una privilegiata cartina al tornasole. È in questo contesto che si inserisce il presente volume, maturato all'interno del progetto di ricerca TRALYT. Translation and Lyrical Tradition between Italy and France (19th-21st Century), che raccoglie gli interventi di giovani studiose e studiosi sui temi della traduzione e dell'autotraduzione tra Italia e Francia dall'Ottocento ai giorni nostri."" -
Traduzione come concetto. Universalità, negatività, tempo
La traduzione è il campo dove si realizza un certo concetto di universalità? In che senso la traduzione è un'esperienza della negatività? Qual è la forma temporale propria dell'atto traduttivo? Queste sono le domande che il libro affronta cercando di indagare non solo cosa ci può dire la filosofia sulla traduzione, ma anche cosa la stessa traduzione ci dice della filosofia. Tenendo conto della notevole crescita dell'interesse per il tema della traduzione nel panorama contemporaneo, la presente ricerca prende le mosse dall'esigenza di un approccio prettamente filosofico nel tentativo di attraversare alcuni concetti classici della tradizione filosofica in un'ottica ""traduttiva""""."" -
Buddhismo e senso comune. Filosofia della meditazione
In che cosa crede chi pratica la meditazione buddhista? Dare una risposta univoca e coerente è assai difficile; il Buddhismo infatti si concretizza in una molteplicità di scuole e dottrine caratterizzate da complesse logiche e metafisiche. Ci sono tuttavia delle indicazioni minimali che fungono da denominator comune per chi si accosta alla meditazione. Esse riguardano soprattutto l'assenza di punti di vista determinati, l'esperienza del tempo e la relazione di dipendenza reciproca di ogni cosa con ogni altra. Utilizzando gli strumenti della filosofia analitica, questo libro propone una interpretazione dei princìpi basilari che guidano la meditazione buddhista, facendo leva sulle potenzialità del senso comune, inteso non semplicemente come l'opinione generica della maggioranza - troppo spesso già infarcita di presupposti metafisici discutibili - bensì come insieme di credenze che tutti noi possediamo, ma di cui non sempre siamo consapevoli. -
Testi scientifici nelle biblioteche d'autore
Il volume esplora la presenza di testi scientifici nelle biblioteche dei letterati. Le biblioteche d'autore, infatti, rispecchiano un orizzonte intellettuale talvolta molto più ampio ed esteso di quello che lo studio della tradizione e della memoria letterarie permette di osservare, e in quest'orizzonte i testi scientifici hanno spesso un ruolo di rilievo. I saggi qui raccolti, dedicati ad alcuni tra i principali autori della letteratura italiana tra Sette e Novecento, offrono una panoramica della circolazione, nel corso dei secoli, delle diverse teorie scientifiche, e contribuiscono a comprendere in quale misura esse abbiano contribuito a definire la temperie culturale di un'epoca data. La presenza di testi scientifici nei cataloghi delle biblioteche personali di alcuni degli autori trattati, inoltre, restituisce un'immagine più sfaccettata di quella che essi stessi, o i loro biografi, hanno tracciato. In alcuni fortunati casi, infine, l'esistenza di documenti autografi (manoscritti e postillati) permette di esplorare le varie modalità con cui i testi scientifici partecipano alla creazione letteraria. -
Ad una ad una annoverar le stelle
Dopo l'esperienza pluriennale delle pubblicazioni degli Atti della Società Italiana di Archeoastronomia, con formati diversi e Case Editrici diverse sulla base anche delle opportunità offerte agli organizzatori dei convegni, con questo primo numero della collana Archeoastronomia si vuole invece iniziare una serie, intesa a carattere biennale, dedicata sempre all'archeoastronomia e all'astronomia culturale, dove si pubblicano sia articoli presentati ai convegni sia articoli sottoposti al Comitato Scientifico. In un certo modo, si riprende il filo iniziato con la gloriosa Rivista Italiana di Archeoastronomia, che tanto era stata debitrice nei confronti di Gustavo Traversari, un filo che purtroppo si era presto interrotto nell'ormai lontano 2006. Archeoastronomia continua anche il rapporto editoriale con l'University Press di Padova che ha già curato con ottimi risultati la pubblicazione degli Atti dei Convegni SIA di Padova 2014 (XIV), di Roma 2017 (XVII) e di Genova 2018 (XVIII). -
Ritratti funerari di famiglia tra Roma e le Alpi. Costruire la memoria personale nell'Italia romana
I ritratti di famiglia sui monumenti sepolcrali veicolavano un'idea di nucleo domestico adatta alla rappresentazione funebre, cioè che durasse nel tempo e che soddisfacesse le richieste della committenza di definire il proprio orizzonte personale alla comunità che frequentava le necropoli e ai membri superstiti della propria famiglia. -
La nascita del verso libero fra Italia e Francia
Il verso libero è uno degli elementi costitutivi della poesia italiana novecentesca e un emblema della sua dirompente modernità, tale da mettere in discussione una tradizione poetica secolare. Le sue origini, tuttavia, vanno ricercate in un complesso intreccio di riflessioni teoriche, tendenze formali e pratiche poetiche che si sviluppano già nel corso dell'Ottocento, nel quadro di un rapporto privilegiato fra la poesia italiana e quella francese. Questo volume affronta la questione delle origini del verso libero in Francia e in Italia in una prospettiva comparativa, affiancando l'indagine teorica e storica all'analisi dei testi poetici. Un percorso storico-critico attraverso gli studi di metrica del XIX e XX secolo mette in luce come sia cambiato, in questo arco di tempo, il modo di intendere e di percepire il verso, e l'esame di alcuni fenomeni della poesia ottocentesca - dalla traduzione poetica alla poesia in prosa, dal versetto whitmaniano alla metrica barbara carducciana - ne fa emergere gli apporti alla liberazione metrica. -
Parigi ci appartiene? Sguardi inquieti sulla città negli anni della Nouvelle Vague
È possibile ripensare oggi il rapporto tra il cinema della Nouvelle Vague e Parigi? Questo volume suggerisce di farlo secondo tre direttrici che invitano a interrogare i paradigmi consolidati. In primo luogo proponendo un ampliamento filmografico che, attraverso la riscoperta di pellicole custodite negli archivi di Parigi, travalica i confini del canone e del novero di autori consacrati. Poi, tramite l'integrazione delle prospettive estetiche con gli approcci socio-culturali che hanno rinnovato la tradizione di studi sulla Nouvelle Vague agli inizi del millennio. Infine, volgendo l'attenzione ai segni di inquietudine che minano l'immagine di una Parigi amata, familiare, misurata a partire da corpi in movimento. Segni riconducibili sia al clima culturale che individua nella città il punto di osservazione privilegiato per analizzare le dinamiche della società dei consumi, sia agli interventi urbanistici che negli anni cinquanta e sessanta mutano drasticamente il volto della capitale, non inferiori per estensione a quelli attuati dal barone Haussmann. -
Congetture politiche. Scritti in onore di Maurizio Merlo
I saggi qui raccolti sono stati scritti in onore di Maurizio Merlo, docente di filosofia politica presso l'Università di Padova e studioso del pensiero di Marsilio da Padova, Niccolò Cusano, Francisco Suárez e John Locke, così come di Karl Marx: oltre che su grandi classici, Merlo si è sempre concentrato su autori di soglia, di passaggio, di crocevia e, quindi, di frizione, che servono per mantenere aperto l'orizzonte della ricerca, complicando, con attenzione certosina al dettaglio (che è un imprevisto, anche nel senso del non-pensato), qualsiasi scenario. I lavori che presentiamo, pur nella loro eterogeneità, sono accomunati dal debito per questa lezione. -
Le parole, le cose, l'infinito. Scritti sul saggio di Emanuele Severino «Il linguaggio e il destino»
Il libro di Emanuele Severino Oltre il linguaggio costituisce una fondamentale chiarificazione del rapporto fra il linguaggio e la verità. Da qui l'idea di assumere l'ultimo capitolo di tale libro, Il linguaggio e il destino, come punto di riferimento per nuove riflessioni. Hanno accettato di impegnarsi in tale prospettiva studiosi di diversa formazione, diverso orientamento, diversa esperienza ed età. Ciò è scaturito soprattutto dal carattere universalmente stimolante del testo di Severino, irrinunciabile per chiunque voglia volgersi verso le regioni essenziali del pensiero filosofico. -
«Trouver une langue». Forme e stili della traduzione di Rimbaud in Italia
A partire dagli ultimi anni dell'Ottocento, quando le poesie di Rimbaud cominciano a circolare anche in Italia, e soprattutto in seguito all'uscita, nel 1911, della fortunata monografia di Ardengo Soffici dedicata al poeta francese, l'interesse dei lettori italiani per Rimbaud non ha fatto che crescere. Poeti, scrittori e critici del nostro paese, di epoca e formazione differente, dai vociani agli ermetici, fino ad arrivare alle generazioni più recenti del secondo Novecento, hanno inoltre sentito la necessità di confrontarsi, anche attraverso lo strumento della traduzione, con uno dei grandi padri della poesia moderna. Il presente volume ripercorre la storia delle traduzioni di Rimbaud in Italia, con una prospettiva 'ibrida' che integra la ricostruzione storico-bibliografica con l'analisi metrico-formale delle versioni. -
Tra Oriente e Occidente. Dotti bizantini e studenti greci nel Rinascimento padovano
L'incontro tra Oriente e Occidente nell'età dell'umanesimo segna l'inizio di una delle stagioni più feconde della cultura europea. Gli umanisti occidentali si accostano per la prima volta a molti testi greci - letterari, filosofici, medici, scientifici - grazie alla mediazione dei dotti bizantini che nel corso del Quattrocento lasciarono Bisanzio e la sua capitale, Costantinopoli, per divenire maestri e professori, copisti, stampatori in molte città della penisola italiana. Questo fruttuoso scambio culturale ebbe uno dei suoi momenti di più alta realizzazione proprio fra Padova e Venezia, dove la vivace comunità greca accoglieva anche studenti venuti dal Levante a frequentare i corsi dello Studio. Testimoni privilegiati di questa vicenda sono i libri: manoscritti, incunaboli e cinquecentine, qui raccolti per la prima volta dalle collezioni padovane. -
Una, nessuna, centomila... Tracce di centuriazione romana nella Venetia centrale. Sguardi oltre le linee
C'è un tema che ha da sempre caratterizzato gli studi di Topografia antica dedicati alla Venetia romana: la centuriazione. In quel comprensorio, infatti, l'impronta lasciata sul terreno da questo intervento gromatico, che di fatto va inteso come una efficiente pianificazione territoriale su vasta, se non vastissima, scala finalizzata a una corretta gestione delle acque superficiali per una buona resa dei campi, è evidentissima ancora oggi. Tuttavia, le letture che di questo fenomeno sono state presentate nel corso degli anni non sembrano aver sempre tenuto nella giusta considerazione la funzione 'pianificatrice' che è connaturata alla centuriazione, tanto da giungere a proporre delle ricostruzioni di un paesaggio antico a tratti persino fantasiose. -
Fiumi e città. Un amore a distanza. Vol. 2: Corsi d'acqua di Italia centrale e Liguria
Fiumi e città, secondo atto della ricerca. Questo volume riguarda città capoluogo di provincia della Liguria e del centro Italia. I casi sono 17, un buon campione delle cittadinanze nei loro svariati rapporti con i corsi d’acqua. La metodologia è la stessa: mettere a fuoco le formazioni socio-fluviali, i giochi di potere e ricreativi, la progettazione ossia il ‘gettare avanti’ idee e pratiche d’uso di fiumi e sponde. L’ipotesi di partenza – che esista una distanza fisica, emotiva e culturale fra corsi d’acqua e cittadini – viene grosso modo confermata anche per le città del centro Italia. È una distanza relativa riguardo a intensità, forma e localizzazione; una distanza però percepita diffusamente come ferita da sanare. -
Storie interrotte. Riconoscere e valorizzare il patrimonio dimenticato
Il presente volume accoglie i contributi di dottorande e dottorandi europei che hanno affrontato un tema di indiscussa centralità e diffusamente presente nella ricerca per la valorizzazione dei beni culturali: il vuoto documentario, la discontinuità della narrazione di “storie interrotte”. I venticinque casi di studio qui presentati declinano tale aspetto dalla prospettiva di diverse aree disciplinari: archeologia, musica e storia dell’arte. Con l’obiettivo di portare all’attenzione problemi teorici e metodologie di ricerca, questa miscellanea è l’esito di un’iniziativa organizzata dal Corso di Dottorato in Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova. -
ExtraTerritorial Literatures
Il volume è dedicato all'esplorazione dell'extraterritorialità letteraria della Science Fiction, di quello «straniamento cognitivo» (D.Suvin) grazie al quale la scrittura fantascientifica consente ricostruzioni alternative della modernità, che si tratti di ucronia, di storia alternativa, di counter-history, oppure di riuso e variazione di figure della mitologia popolare. In dialogo critico con il modernismo, mediante una violazione programmatica del divide tra cultura alta e cultura di massa, tra scienza e letteratura, la variegata tradizione della SF offre uno sguardo poliedrico sulla complessità del moderno, a cui i saggi di questo volume sono dedicati. -
Toccando l’oltre. Lo sguardo e la cura al limite del corpo
Lo studio culturale del corpo umano è connesso con la percezione che deriva di esso nelle diverse appartenenze culturali. La ricerca antropologica, sin dalle origini, ha considerato il corpo come un oggetto di analisi, in quanto gli usi, i costumi, i valori e le rappresentazioni che in esso trovano traduzione costituiscono un elemento centrale della cultura di un gruppo. Il saggio si propone di indagare, in particolare, il suo rapporto con la mente (comunicazione e psicosomatica), con i cambiamenti sociali (rappresentazione del sé e nella vecchiaia), nella malattia (cura e rapporto medico-paziente) e nella morte. A quest’ultimo ambito si dedica un ampio spazio di riflessione che conduce il lettore ad esplorare il trattamento del corpo a partire dal decesso (momento di passaggio ad altra dimensione), alla cura della salma (manipolazione dei resti umani e tanatostetica), alla cerimonia di congedo (funeral planner). -
Annuario italiano dei diritti umani 2022
L’Annuario italiano dei diritti umani 2022 offre dati aggiornati su come l’Italia opera nell’adattare la propria legislazione e le proprie politiche agli obblighi derivanti dal diritto internazionale dei diritti umani. Sono censiti i più significativi atti realizzati dalle istituzioni nazionali e locali, a livello interno e internazionale, le iniziative delle organizzazioni di società civile, i corsi universitari, la giurisprudenza italiana e internazionale. Ampio spazio è dedicato alle raccomandazioni che gli organismi sui diritti umani di Nazioni Unite, Consiglio d’Europa, Unione Europea, OSCE hanno indirizzato all’Italia nel 2021. -
Metafisica dell’esistenza. La rivelazione della reatà in F.H. Jacobi
Questo volume indaga le possibilità teoriche introdotte dal pensiero di F.H. Jacobi circa il modo di pensare e conoscere la realtà: a partire dalla radicale immediatezza del nostro rapporto con il reale, Jacobi costruisce una proposta filosofica che rifiuta ogni possibile giustificazione dell’esistenza. Le radici del suo discorso metafisico sull’esistenza, pur affondando nelle prime opere, vengono qui riesaminate alla luce del suo ultimo libro, Von den göttlichen Dingen und ihrer Offenbarung (1811). L’esito della lunga e articolata riflessione di Jacobi realizza così un progetto filosofico in cui la stessa nozione di rivelazione (Offenbarung) trova una collocazione puramente epistemologica. -
Storia e Storie del DEI. Trentacinque anni del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova
Storia e Storie del DEI si colloca nell’ambito delle celebrazioni per l’ottavo centenario dell’Università di Padova, e ha preso spunto dalla creazione del Museo Diffuso di Scienza e Tecnica, che ha come sottotitolo: “Storia e Storie dell’Ateneo Patavino”. Il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione è di formazione recentissima se confrontato con gli 800 anni di Storia dell’Ateneo: è stata forse la difficoltà nel raccontarne la storia attraverso gli oggetti a innescare il meccanismo di voler sapere di più, identificare passaggi e cambiamenti, ricostruire lo sviluppo dei gruppi di ricerca e infine interrogarsi sulla visione del futuro. Niente avviene senza passione e desiderio, quindi i racconti delle esperienze personali – sottoforma di autointervista o di ricordo – si alternano qui agli interventi più istituzionali. Una iniziale eccessiva fiducia nella permanenza della memoria di Internet ha fatto sì che l’Ateneo mettesse fine alla pubblicazione degli Annuari, e ora è paradossalmente più agevole trovare informazioni sul passato remoto che non sui fatti degli ultimi 25 anni.