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Oralità e scrittura: i due volti delle parole
In un noto saggio del 1982, W. J. Ong riscontra come la scrittura avesse «trasformato la mente umana più di qualsiasi altra invenzione». Il passaggio da una società orale a una di tipo chirografico ha in effetti determinato gli sviluppi più significativi del pensiero e delle civiltà. Radicalizzando gli estremi di tale riflessione, si è altresì giunti a considerare la parola come un fatto prettamente orale, rispetto al quale la scrittura, in tutte le sue forme, si sviluppa come ""tecnologia"""" autonoma. All'opposto di tali prospettive distintive, una visione d'insieme permette di evidenziare la fondamentale dipendenza e il contatto costante tra i due """"volti delle parole"""". Valutando differenti implicazioni prospettiche e metodologiche, l'insieme dei saggi raccolti in questo volume indaga le direzioni e i margini entro cui tale rapporto si rivela."" -
Vocazione e identità gesuitica in Giovanni Antonio Valtrino (1556-1601)
Come molti confratelli le cui vicende sono tutt'oggi avvolte nell'ombra rispetto ai casi più insigni e studiati dei grandi protagonisti dell'antica storia della Compagnia di Gesù, così Giovanni Antonio Valtrino (1556-1601) è rimasto un personaggio poco noto, citato per lo più come compilatore di agiografie, principalmente sulla scorta dei suoi precoci ritratti dedicati ai primi santi gesuiti Stanislao Kostka e Luigi Gonzaga. Avvalendosi di notizie e materiali d'archivio, il presente volume affronta una più puntuale ricostruzione della figura di Valtrino e della sua molteplice produzione letteraria attraverso uno dei periodi più convulsi della storia dell'ordine ignaziano, quando sotto il generalato di Claudio Acquaviva aspri conflitti e diffuse contestazioni ne misero a rischio la specificità nonché la stessa sopravvivenza. In tale temperie, Valtrino visse e operò come professore di humanae litterae, alternando la docenza alla composizione di diversi scritti, dalle biografie alle ricostruzioni storiche a testi di carattere esegetico, rimasti per la maggior parte inediti come nel caso del manoscritto Vocazioni meravigliose alla Compagnia riportato qui in appendice. -
Testi, tradizioni, attraversamenti: prospettive comparatistiche sulla drammaturgia europea tra Cinque e Settecento. Atti del seminario per il dottorato in Scienze Linguistiche, Filologiche e Lett...
Il presente volume si avventura nella drammaturgia fra Cinque e Settecento, osservando come la letteratura e pratica drammatica abbiano riprodotto la forte problematicità di questi secoli decisivi nel passaggio all'era moderna. Oggetto di studio sono gli attraversamenti in termini di generi, fenomeni teatrali e letterari, fonti e rapporti intertestuali, oltre che di lingue, nazioni, e ancora di mestieri, saperi, arti. Di fronte a questo labirinto la critica assume un taglio altrettanto poliedrico, a cavallo tra diverse discipline - fra cui comparatistica, filologia teatrale, teologia, sociologia politica, interdisciplinarietà e intertestualità. -
Il grande oltre. Il cammino di pensiero aperto da Yajñavalkya e da Naciketas nelle Upanisad
La parola che riassume lo spirito più profondo dello hinduismo è yajña, sacrificio. Quell'antichissima civiltà ha collocato all'origine di tutto non un principio 'roccioso' e stabile, ma la suprema contingenza di un principio che non avanza diritti a essere, che è perciò oblazione, offerta totale di sé per far essere i mondi possibili. Dalle più antiche testimonianze vediche fino alle Upanisad accade una progressiva interiorizzazione della prassi sacrificale, per la cui comprensione è stato scelto qui, come guida, l'insegnamento di due grandi figure upanisadiche, Yajñavalkya e Naciketas. Ciò che domina in esse è la meraviglia per la potenza del pensiero e conseguentemente la sperimentazione di tutte le possibili forme di manifestazione del pensare. Emblematico è il celebre primo verso dell'inno vedico X, 129, dove si afferma che ""in principio"""", """"allora"""", «non c'era né ciò che non è, né ciò che è». Con un colpo d'ala inimmaginabile nel pensiero greco, ci si porta alle spalle dei generi sommi che sembrerebbero delimitare i confini della pensabilità."" -
Un castello per la signoria, un castello per la città. Arte di corte in un monumento in trasformazione. Ediz. illustrata
Una nuova campagna fotografica e un'attenta scelta delle molte immagini conservate negli archivi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso permettono di addentrarci tra le mura medievali del castello di Padova, di scoprire le fasi dell'antica struttura fortificata sorta nell'angolo del perimetro urbano. La torre del dongione realizzato da Ezzelino fu inglobata nel castello costruito per volontà di Francesco il Vecchio su progetto dell'ingegnere veronese Nicolò della Bellanda. L'architettura simbolo del potere della signoria carrarese ebbe breve durata: nel 1405 fu consegnata a Venezia. Prima sede di magistrature, dopo magazzino divenne poi un carcere. Il castello carrarese era dipinto sia all'esterno sia all'interno. Lo studio degli affreschi ritrovati, di straordinaria qualità, aiuta a ritessere i fili perduti della memoria, a comprendere meglio quel fenomeno internazionale denominato Arte di Corte. -
Medici rivoluzionari. La scienza medica a Padova dal Duecento alla grande guerra
La medicina moderna non nasce in un tempo, ma in un luogo: la città di Padova. Tra le mura del suo teatro anatomico, tra le aule della sua università, in mezzo alle piante officinali del suo Orto botanico e, chiaramente, nei suoi ospedali, è lì che prendono forma quei saperi sui quali ancora oggi si imperniano la teoria e la pratica medica. -
Il teatro delle emozioni: la gioia
Questo volume raccoglie gli interventi presentati al 2° Convegno internazionale ""Il teatro delle emozioni - La gioia"""" (Università degli Studi di Padova, palazzo del Bo', aula I. Nievo, 20-21 maggio 2019). I diversi contributi mostrano la """"teatralità"""" della gioia, ovvero la possibilità di rappresentare questa emozione sulla scena, negli spettacoli sia tragici che comici, e sono stati organizzati in quattro sezioni per affinità tematica (""""La gioia fra tragedia e commedia"""", """"La gioia e l'amore"""", """"Realtà, illusione, apparenza, finzione"""", """"Teatro e società"""") e secondo un ordine cronologico all'interno di ciascuna di esse: si è inteso cercare così un equilibrio fra l'approccio che intende le emozioni come il prodotto particolare di una società, legato ad un tempo e un luogo ben precisi, e quello che le intende come l'espressione universale di qualcosa di innato, di intrinsecamente umano, indipendente da qualsiasi condizionamento esterno all'individuo."" -
Il recupero del patrimonio edilizio esistente. Progetti per il riuso della stazione impresenziata di Abano Terme
Il tema del recupero delle ""Stazioni impresenziate"""", proposto in questo testo, esamina la problematica del riuso di uno stock immobiliare di edifici che hanno perso la destinazione d'uso originaria a seguito di una evoluzione tecnologica. Il tema del recupero della """"Stazione impresenziata di Abano Terme"""", affrontato dagli studenti del Corso di Recupero e Conservazione degli Edifici del Corso di Laurea di Edile-Architettura dell'Università di Padova, è stato sviluppato ponendo particolare attenzione all'individuazione di una nuova destinazione d'uso in grado di consentire alla stazione una seconda vita, a partire dalle istanze provenienti dalla collettività locale. Lo studio orienta così l'attuale tema del riuso nella prospettiva da un lato, di dare una risposta utile alle esigenze degli abitanti, dall'altro di innescare un meccanismo virtuoso in grado di generare una gestione economicamente sostenibile a scala edilizia e nuove opportunità di sviluppo a scala territoriale. Presupposti questi ritenuti essenziali, dagli autori, per assicurare un riuso duraturo del patrimonio costruito."" -
Antropologia pragmatista. Padova lectures
Cosa significa essere una persona? E in che modo questa caratteristica è legata alla nostra finitezza, cioè all'aspetto propriamente umano della nostra esistenza? Analizzando alcuni degli elementi centrali che connotano la nostra forma di vita (identità personale, autocoscienza, libertà, autonomia, responsabilità), Michael Quante risponde a queste domande sostenendo che è possibile essere delle persone e condurre una vita autenticamente umana solo all'interno di relazioni sociali di riconoscimento: solo in queste relazioni, infatti, è possibile conoscere sé stessi e agire in maniera autonoma e responsabile. Attraverso un serrato confronto con la filosofia di Fichte e di Hegel, da un lato, e con i più recenti dibattiti dell'etica analitica, dall'altro, Quante pone così le basi per una antropologia pragmatista, cioè per una riflessione incentrata sul carattere attivo dell'esistenza umana. -
Il paesaggio veneto: dalla foresta preistorica alla fabbrica
Da questi strappi violenti, da questi tagli bruschi e irriverenti con la tradizione, il paesaggio avrà in città e in campagna sconvolti l'ordine e le fattezze di un aggiustamento faticosamente raggiunto con millenni di lavoro ingegnoso e amorevole -
Shakespeare in Italia «au tournant des Lumières». Le traduzioni di Le Tourneur in Alfieri, Monti e Foscolo
Il complesso periodo tra la fine dell'età dei Lumi e l'inizio di una nuova epoca ancora legata al passato ma già entrata in una fase cruciale di rinnovamento è qui letto attraverso il filtro dell'opera di Pierre Le Tourneur, primo traduttore francese dell'intera produzione teatrale shakespeariana (1776-1783). L'impresa, che si configura come una vera enciclopedia sul tema, in senso pienamente illuministico, ha un'ampia risonanza europea e rappresenta un punto di riferimento per il mondo culturale dell'epoca, così come lo è il suo autore, già conosciuto per la traduzione delle Notti di Young, delle Meditazioni di Hervey e delle Poesie di Ossian: esperienze letterarie importanti, che marcano un sensibile cambiamento delle categorie estetiche del gusto. Su questo retroterra si innesta la ricezione della produzione drammaturgica di Shakespeare. -
L' oggetto nell'immagine. Forme di comunicazione della tragedia greca
Questo saggio si propone una riflessione sul ruolo che gli oggetti giocano all'interno di alcune rappresentazioni vascolari che raffigurano racconti mitici in opere teatrali. Se lo straordinario patrimonio mitico dell'antica Grecia raccontato nelle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide ha costituito un grande serbatoio di elaborazione delle immagini, che tipo di relazione si instaura tra la parola e l'immagine? La rappresentazione figurata permette di dar vita ad un immaginario, in cui i valori messi in campo dalla tragedia vengono ripresi, rielaborati ed organizzati secondo i mezzi propri dell'immagine, come sostengono gli ""iconocentrici"""", oppure la parola ha il primato sull'immagine, come affermano i """"logocentrici""""?"" -
Wikipedia in academia
Da icona di un'informazione semplificata e inaffidabile a raffinato e importante strumento di critica e costruzione collettiva di conoscenza: nel suo ventennale, Wikipedia entra nelle aule e negli studi universitari, offrendo occasione di dibattito, di negoziazione tra pari, di ridefinizione della gerarchia dei saperi, di accertamento delle fonti e scrittura collaborativa. Il volume presenta un ampio insieme di esperienze sulla didattica universitaria con Wikipedia, mettendo a confronto molteplici pratiche disciplinari in Italia e all'estero. -
Percorsi di ricerca del dottorato in diritto internazionale, diritto privato e del lavoro dell'Università di Padova. Vol. 1
Il volume intende dare spazio e giusto riconoscimento al lavoro di alcuni giovani studiosi che hanno recentemente conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso il Dottorato in diritto internazionale, diritto privato e del lavoro dell'Università di Padova e che hanno inteso aderire all'invito a pubblicare un saggio teso a mettere in luce i punti fondamentali del percorso di ricerca seguito nella redazione della tesi di dottorato. I temi affrontati spaziano dal ruolo dell'autonomia nel diritto successorio (Davide Lapis) e nel diritto dei contratti (Emanuela Morotti), al diritto del commercio e degli investimenti internazionali (Silvia Marchiante), per giungere a questioni centrali nell'ambito del diritto del lavoro, quali sono quelle relative al trattamento dei dati personali del lavoratore (Stefano Iacobucci), al rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione (Giovanna Pistore), al contratto collettivo decentrato (Angela Rampazzo) e alla retribuzione ""sufficiente"""" (Davide Tardivo)."" -
Fare giustizia. Un'indagine morale sul male, la pena e la riparazione
La domanda di giustizia sorge dall'esperienza del torto subìto e chiede una risposta fattiva, che replichi - questo è il presupposto in prospettiva teorica - alla violazione del principio bonum faciendum, malum vitandum. Nel fare giustizia si ritrovano fin dall'antichità una pluralità di percorsi, che rispondono ad alcune figure concettuali classiche già teorizzate da Aristotele, come il ""giusto distributivo"""" e il """"giusto correttivo"""" e il """"taglione"""" o """"contrappasso"""". Quest'ultimo si configura tuttavia come un fare del male a chi ha fatto del male in una logica di specularità, generando così un curioso paradosso, ovvero l'idea di poter riaffermare il principio bonum faciendum, malum vitandum attraverso una sua deliberata violazione. È possibile, e se sì a quali condizioni, risolvere questa contraddizione morale? L'indagine esplora la questione ricorrendo alle principali concettualità implicate nel lessico della giustizia, riesaminandole alla ricerca di intuizioni e significati coerenti dal punto di vista sistematico e in grado di dialogare con i più recenti sviluppi nel campo delle pratiche riferibili al paradigma della Restorative Justice."" -
Museo Collezione Percorso Racconto. Proposte di riallestimento nella Pinacoteca degli Eremitani
L'esercitazione ha visto gli specializzandi cimentarsi con progetti e ipotesi di riallestimento della Pinacoteca (secoli XIV-XVIII) e della Sezione lapidea (secolo XIV), basati su una severa conoscenza filologica delle collezioni e sulla nuova coscienza museologica contemporanea, con il ribaltamento concettuale che vede il cittadino e il visitatore attori primari del museo. Come per altri musei del Veneto, la raccolta civica patavina nacque dalle soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi con opere provenienti dal territorio; le collezioni quindi assunsero - ed assumono - un forte valore identitario per la comunità locale, che non sempre è valorizzato negli allestimenti. Nelle proposte, l'assetto espositivo attuale è stato idealmente rivalutato perseguendo istanze di accessibilità, fisica e concettuale, con percorsi più puntuali all'interno delle collezioni e investimento di risorse sugli apparati informativi (multimedia ausiliari in presenza o in remoto), finalizzati ad un coinvolgimento attivo e ampliato del pubblico. -
Annuario italiano dei diritti umani 2020
L'Annuario italiano dei diritti umani 2020, decima edizione, offre dati aggiornati su come l'Italia opera nell'adattare la propria legislazione e le proprie politiche agli obblighi derivanti dal diritto internazionale dei diritti umani. Sono censiti i più significativi atti realizzati dalle istituzioni nazionali e locali, a livello interno e internazionale, le iniziative delle organizzazioni di società civile, i corsi universitari, la giurisprudenza italiana e internazionale. Ampio spazio è dedicato alle raccomandazioni che gli organismi sui diritti umani di Nazioni Unite, Consiglio d'Europa, Unione Europea, OSCE hanno indirizzato all'Italia nel 2019. -
L' analogia dell'essere. Testi antichi e medievali
L'analogia dell'essere attribuita ad Aristotele costituisce un tema filosofico tra i più discussi, sul quale è tornata recentemente a concentrarsi l'attenzione degli studiosi. Comprendendo un arco temporale che va dall'antichità all'età contemporanea, il tema permette di essere trattato da molteplici prospettive, aprendo il campo alla collaborazione fra esperti di epoche e discipline diverse. Il volume contiene i testi più significativi relativamente alla nascita e allo sviluppo della dottrina dell'analogia dell'essere. I passi sono riportati a fronte con traduzioni originali annotate e sono raccolti in due sezioni: quella di filosofia antica e tardoantica e quella di filosofia medievale araba e latina. -
Dottrine politiche, concetti, comunità di discorso. In dialogo con Merio Scattola
Il volume raccoglie la rielaborazione dei materiali di due convegni dedicati a tematiche della ricerca di Merio Scattola, svoltisi presso l'Università degli Studi di Padova con il supporto del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità, del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e il patrocinio della Scuola Galileiana di Studi Superiori. Vengono qui pubblicati i contributi di José Luis Villacañas, Giuseppe Duso, Michele Basso, Adone Brandalise, Angela De Benedictis, Maurizio Merlo, Luise Schorn-Schütte, Paolo Slongo, Alfredo Viggiano. Il volume si chiude con un breve ma significativo ricordo di Merio da parte di Michael Stolleis. Lo scopo è quello di continuare il dialogo con Merio su alcune questioni interdisciplinari che a lungo sono state oggetto di comune ricerca. La nota introduttiva a cura di Michele Basso e Mario Piccinini enuncia le ragioni di fondo dei temi e dell'approccio prescelti. -
Sketchbook: le studentesse, gli studenti e la storia dell'architettura. Ediz. illustrata
Il volume presenta una selezione di sketchbook, quaderni di esercizi grafici, creati da studentesse e studenti frequentanti i corsi di Storia dell'Architettura tenuti negli ultimi anni presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università degli studi di Padova. Esposti nella mostra inaugurata nel novembre 2019, e poi interrotta a causa dell'emergenza sanitaria, vengono qui proposti in una campionatura che ne dimostra la varietà, l'originalità e la validità come strumento di lettura di opere architettoniche. Esercizi di mente, occhi e mani che traducono efficacemente nella pratica il percorso di apprendimento attivo della Storia dell'Architettura.