Sfoglia il Catalogo feltrinelli041
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2881-2900 di 10000 Articoli:
-
Dell'indicibile essenza noi sostanza e pienezza
Opera selezionata nella quinta edizione del Concorso ""Libri di-versi in diversi libri""""."" -
... Tenta ancora la mia penna a tatuare la mia anima
"Attraverso la trascrizione privata ed emozionale in versi di spaccati di vita, Lorena trascina il lettore in un vortice di sensazioni sapientemente descritte, con parole a tratti limpide a tratti velate. Prendendo possesso del suo sentire interiore, nel rimescolamento tra passato e presente, emergono magmatiche le emozioni più nascoste; la poesia allora si fa pianto ma anche sforzo di rintracciare uno spazio di vita, un sorriso infantile rivissuto dalla poetessa attraverso le parole di chi ha riempito il suo tempo, riflettendo sui cicli di questa vita che ci propina gioie e dolori. I versi nuovi riflettono spesso su una società superficiale e crudele che sembra dominare i tempi: tematica non eccessivamente nuova per la poetessa, ma sicuramente qui più profonda e incalzante."""" (Manuela Trimarchi)" -
Oltre la vetrara
"Quarantacinque 'acquerelli' in cui l'amore per la natura, per i genitori, i nipotini ma anche per gli amici scomparsi è protagonista indiscusso. L'amore diventa così il collante di tutto il lavoro. I colori del cuore sono proposti in una scala di valori dove il sentimento per la natura si amalgama con quello nei confronti dei cari in genere. Per il padre viene utilizzato un pennello dalle sfumature speciali. I ricordi costituiscono vessillo speciale e premono sul presente nella speranza, ahimè vana, di rallentare il più possibile il tempo per godere più a lungo possibile dei frutti della vita. Il lettore è destinato ad essere rapito dai versi riservati ai tre nipotini destinatari di diverse poesie. Carlo in quel contesto diventa piccolo come loro per lasciarsi trasportare in un girotondo giocoso, fantastico e fantasioso. La natura, in ultimo, svolge un ruolo particolare quasi intimistico ed è spesso presente: la scoperta di un'alba particolare, la pioggia scrosciante.""""" -
Ti do una pagina del mio tempo. So che saprai leggerla
"C'è qualcosa che mi ferma, a volte, in un momento qualunque, qualcosa che è quasi qualcuno che mi chiama, una esigenza della mente e dell'anima di dare ascolto. Devo assecondare quel richiamo: il ritmo e la musicalità incalzano, il contenuto è lì: un insieme di sensazioni, ricordi, tristezza, gioia qualche volta, perfino rabbia... Questa è per me la poesia, e questa raccolta è una sintesi di emozioni che si estrinsecano a volte in chiaro, altre mediante metafore, altre ancora con qualche ermetismo dietro al quale, però, si nasconde sempre il messaggio dell'anima che vuole dire, pregare, affidarsi, gridare, liberarsi di tante cose che devono diventare una cosa sola, una sola musica, un solo quadro: una poesia.""""" -
È la luna che bussa alla porta
Sono spennellate di serenità e tenera luce quelle con cui, complici i propri versi, l'autrice ci accompagna in questa sua silloge. Sono messaggi, di speranza e pace, consegnati attraverso i sentieri della sua terra, dei suoi Colli, dei suoi intrapresi viaggi. Viaggi fisici; viaggi nel ricordo e nel tempo; viaggi attraverso le svolte e i fatti del quotidiano giorno; ma sempre e comunque, viaggi interiori, spirituali, introspettivi. Filosofici. Viaggi, dove talvolta la realtà non coincide con le aspirazioni del poeta, che desidera allora proiettarsi in dimensioni ""altre"""". Viaggi, che possono anche partire dalle tendenze contrapposte dell'animo moderno, ma in cui valori e natura - una natura che risolleva e medica - vengono sempre ricordati come ancore di salvezza e vita. Un viaggio in cui amare ed esser amati ripaga di tutto. In cui gli animali hanno un posto d'onore. In cui i bambini sono preziosi artefici e dispensatori di doni e magie. In cui un figlio è spesso il sigillo in cui si riassume il senso profondo dell'umano cammino. Un viaggio dove """"il vero poeta - come scrisse Goethe - è colui che ha la vocazione di accogliere in sé lo splendore del mondo""""."" -
Incanto
"Alla scrittura sono giunta in tarda età quasi per caso. Chiamata dalla scuola primaria del mio quartiere per un progetto che prevedeva di raccontare favole, vicende e stile di vita vissuta da giovani in casa e nelle scuole delle nostre città, il contatto con i bambini mi ha suggerito la voglia di scrivere qualcosa. Dopo la pensione il tempo del mio vivere non più frenetico mi ha permesso di soffermarmi sulla grandiosità del minuscolo, sulla lucentezza del nascosto, sulla preziosità del non appariscente. Sono nati così i miei versi che raccolgono i sentimenti come l'amore nelle molteplici sue forme e l'emozione per speciali momenti di vita o avvenimenti particolarmente toccanti.""""" -
La cripta degli scheletri
Due archeologi vengono uccisi misteriosamente al ritorno da un viaggio in Marocco. I due figli ventenni della coppia, indagheranno sul perché della loro morte, scopriranno così un misterioso quaderno che li condurrà con l'aiuto di Jack fino a Midelt. Jack è uno scassinatore assoldato da un terribile assassino, che vuole ad ogni costo il quaderno con gli appunti dei due archeologi. Amore, potere, vendetta e un pizzico di magia, fanno da contorno ad uno scenario etnico e lontano, in un libro da leggere tutto d'un fiato. -
Piena di grazie. Quell'indimenticabile 10 luglio 1943
In un racconto della memoria Maria Suma ci parla di sua nonna, del pellegrinaggio ad Avola Antica del 2 luglio per la Madonna delle Grazie, dello sbarco degli Alleati nella notte tra il 9 e 10 luglio del 1943 e dei valori di quella figura femminile impegnata in tanta attività sociale fino agli ultimi anni della sua vita. -
Miglior metodo per risolvere la crisi
Sono finiti i tempi in cui il protagonista pensava a divertirsi e a voler trovare una donna vogliosa di far sesso molto presto. La sua rinascita intellettuale, dopo mesi di sofferenza è realistica quanto il progetto di trasformare il nostro continente in un unico stato imperiale. Si è sentito in obbligo di trattare l'argomento lussuria nella sceneggiatura, presente assieme al ""Business plan"""". Le sue richieste verranno appagate. Quando? Non deve avere fretta... Post scriptum: C'è una giustizia interna nelle carceri che gli renderà possibile la trasformazione delle case di reclusione!"" -
Ricordi e pensieri a nuovo
Questa raccolta poetica è una passeggiata tra le emozioni dell'autrice. Emozioni ispirate dall'amore che lei nutre per la natura e la bellezza del creato. Come sottofondo c'è, quasi sempre, il vento come colonna sonora; la sua musica che cambia a seconda se è arrabbiato o se cinge in un delicato abbraccio. Altri protagonisti sono il mare, che l'autrice considera amico, la sua voce e il suo brontolio; i fiori dei prati, gli uccelli in volo nell'azzurro cielo e i loro gioiosi canti. Possiamo notare, anche, momenti di tristezza e sconforto in ""Triste son oggi"""" e """"Anima mesta""""; il pensiero alla morte in """"Ultimo viaggio""""; il timore della notte e dei suoi misteriosi rumori e del buio e le sue ombre come pure la gioia di un nuovo giorno che si affaccia sulla vita delle genti. A volte si nota una stanchezza del vivere e il non ritrovarsi nell'attuale mondo che si è allontanato dal suo creatore e che non rispetta più madre natura. Ma nell'animo dell'autrice regna sempre quel filo di speranza affinché tutto possa cambiare e tramutarsi in meglio."" -
Poesie del cuore. Poesie senza tempo
... Linguisticamente i versi di La Sala presentano ampia aggettivazione, generale, dislocata e a volte nominale, in cui prevale l'ipotassi; invece i termini dialettali e le intere poesie in dialetto, più compatte di quelle in lingua, esprimono più forte il radicamento, il ""luogo"""" ombelicale, il perimetro sacro dell'esperienza entro in cui si è svolta o si svolge la vita, percorsa con un occhio minuziosamente amoroso. Spesso infatti, sono gli occhi della mente, del cuore, del ricordo a riempirsi d'emozione, velati però di malinconia in questi continui flashback (non è causale che i verbi siano spesso al passato). Perché nei suoi versi c'è la gratitudine, che può diventare preghiera, verso la vita, cantata con musicale delicatezza, con inafferrabile nitidezza e semplicità del linguaggio, ma c'è anche la nostalgia per quella """"aurora"""" ormai persa e la """"notte"""" che incombe (""""la vita è/una zattera galleggiante/che va alla deriva""""). (Prof. Francesco Martillotto)"" -
L' arte della sopravvivenza
In questa raccolta poetica non s'intravede un filo conduttore o meglio il motore propulsore è un pensiero di libertà, la necessità di ubbidire a un ordine precostituito che impone di fantasticare al di là della ragione; un canto primordiale che ha visto nel lontano 2006 il mio debutto in poesia, d'altronde se la poesia è vita, come scriveva Leonard Cohen, e la tua vita arde, la poesia è la cenere. Ad un'ipotetica intervista sulla mia poetica, mi piacerebbe rispondere con una composizione del 23 ottobre 2010 di Bob Dylan al quale quest'anno è stato assegnato il premio Nobel per la letteratura: ""Se mi sento un poeta? Qualche volta. È parte di me. È parte di me il convincere me stesso che sono un poeta. Ma ci vuole molta dedizione. Molta dedizione. I poeti non guidano. I poeti non vanno al supermercato. I poeti non svuotano la pattumiera. I poeti non fanno parte dell'Associazione dei genitori e insegnanti. I poeti non vanno nemmeno a fare picchetti davanti all'ufficio delle Case popolari, o qualunque altra cosa. I poeti non parlano nemmeno al telefono. I poeti non parlano con nessuno. I poeti ascoltano molto e... di solito sanno perché sono poeti! (L'autrice)"" -
Non chiamatele poesie
La prima cosa che salta all'occhio di queste «poesie», se così le vogliamo chiamare (e l'autore stesso, come vedrete se deciderete di proseguire nella lettura di questo libercolo, nutre più di un dubbio in proposito), è che non sono per niente poetiche. C'è sì, qua e là, il gusto dell'aggettivazione inusitata (pur senza giungere all'ossimoro), qualche maldestro tentativo di metafora e l'uso di un linguaggio talvolta ricercato. C'è, soprattutto, la pretesa di fare in modo che la lettura, come si dice nell'esoterico gergo degli insegnanti di letteratura dozzinale, «suoni bene». E poco altro. L'autore non nasconde che il suo principale scopo era avere un libro col suo nome in copertina, e già sta rallegrandosi del successo ottenuto. Egli non dispera, comunque sia, di trovare chi apprezzi i suoi modesti tentativi di fare, se non poesia, almeno una buona prosa in versi, e si augura che certe sue riflessioni (alcune delle quali decisamente datate: si tratta di una produzione che spazia dalla fine degli anni 80 del secolo scorso ai giorni nostri) possano costituire materia di interesse per un numero di lettori che non intende quantificare. -
Voglia di libertà
"Fin da fanciullo e fino alla mia tarda età, ho messo in versi, anziché in un diario, le mie emozioni vissute personalmente o per mezzo di altri. Immagini terribili proiettate dalle tv all'epoca della guerra civile in Libano, mi hanno ispirato: """"Barbarie di guerra"""" e """"Un sogno pericoloso"""". """"Guerrigliero"""", è dell'epoca della guerra di Cecenia. Le ho scritte in rima libera perché è quella che mi si confà. Da questa raccolta sono rimaste fuori le satire e le favole, tranne due eccezioni: """"La solita volpe"""", che svela la vera essenza di chi si nasconda facilmente sotto un ideologismo che va di moda, mortificandolo; """"La corazza"""": sfido ognuno di voialtri a non trovare un invidioso a voi """"molto vicino"""". Perché queste poesie escono dal cassetto proprio ora? La principale causa è il mio invecchiamento che, portando a una riduzione del numero dei miei neuroni, ha determinato un abbassamento della soglia del pudore che ha messo in mostra la mia vanità, via via gonfiata dall'incoraggiamento di moglie, figlie e amici. Le mie scuse ai poeti veri."""" (L'autore)" -
Argento
"Un amore grande, un amore lungo una vita, un amore per l'eternità. I versi profondamente lirici di Alessandra Nateri Sangiovanni cantano quest'amore. Alessandra ha un cuore immenso e un amore infinito e denso da donare all'uomo che ama e che abita nel suo cuore. 'Sei tu che mi risvegli il cuore/ ogni momento'. Nel lungo cammino dei venticinque anni di matrimonio che hanno seguito i dodici di fidanzamento, l'amore è stata la certezza assoluta che ha riempito di sicurezza anche i momenti più bui, più tristi, illuminandoli e facendoli emergere in una nuova e migliore realtà. Questi vibranti versi sono la testimonianza di tutto questo, sono il sigillo definitivamente posto sul cuore di due persone che conoscono veramente l'amore, la gioia, la complicità di vivere insieme. La lontananza che da qualche tempo ha portato altrove il marito per lavoro, tinge di nostalgia alcuni versi, velandoli di malinconia, come cristalli di neve che offuschino gli occhi, come veli di nebbia che nascondano il sole."""" (Ornella Ferrari Gigante)" -
Lussureggia il silenzio
"Le parole di Mimma Raspanti si fanno strada per forza di natura, con la solennità di un grande fiume che scorre sempre e sempre resta. Questa lettura ci racconta il flusso ma anche l'eternità oltre l'impermanenza. Sono dettate dal cuore ma non hanno niente di sentimentalismo. Piuttosto sgorgano dal cuore come il fiume dalla sorgente. Leggerle è stare seduti a guardare l'acqua che passa. Non è una poesia di sfogo, uno sfiatatoio di ansie dell'esistenza. È una poesia che viene ospitata come una grazia trascendente. Le parole, a questo livello, non sono più nostre, semplicemente chi scrive le """"sente"""", le accoglie, le vede scorrere, appunto. Ma per """"sentire"""" bisogna sedersi là dove """"lussureggia il silenzio"""", distruggere tutto ciò che si può distruggere, arrivare al vuoto e dentro quel vuoto ecco l'Indistruttibile. Una specie di energia divina, di primavera. Sentire la poesia come messaggio da una realtà trascendente, una grazia segreta. Il linguaggio è classico, una cassa armonica in cui risuonano ancora gli echi della poesia greca, ma è semplice, puro, non ha nessuna superfetazione. Segue il senso del Mediterraneo, del vivere, del morire."""" (Baldassare Carollo)" -
Sensazioni
"Un 'mélange' di versi, in questa nuova raccolta, in cui si mescolano le realtà attuali a quelle di ieri, in un poetare svariato e variegato. È sempre lei, nella sua abituale duttilità, a spaziare senza timore nell'ambito del quotidiano oppure nelle problematiche di una poetica colta o di rottura. Non ha torto se ama specchiarsi nelle parole della sua lirica 'Sensazioni', in cui si definisce 'cuor d'aquilone, di carta d'arance che brucia nei bordi e vola improvvisa', ponendo così l'accento sulla sua spontaneità in grado di convivere con la severa formazione di insegnante. Per lei la poesia è un gioco espressivo essenziale ed armonico, ma soprattutto un'occasione di sfogo sincero, onde poter - ogni volta - ricominciare."""" (Eugenio Modesto)" -
Nella competizione globale
Dopo aver scritto e pubblicato sette sillogi poetiche, mi corre l'obbligo precisare questa nuova, l'ottava, che nasce con un titolo che mi piace: ""Nella competizione globale"""". In effetti, la competitività è materia di tutti i giorni, in un mondo che cambia con regole veloci, o meglio, con precise leggi: di mercato, di cultura, di cose che si muovono con estremo dinamismo, rinnovandosi con una rapidità davvero sorprendente. Ho pensato questo. Le vie di comunicazione, nella moderna società odierna, peraltro, sono così tanto sofisticate e intelligenti che si sono ampliate e ammodernate, permettendo altresì a persone di relazionarsi, tra loro, mediante specifiche professionalità nel campo del lavoro. Tutto ciò grazie anche al digitale, ovvero, il web, uno strumento assai efficace, molto indispensabile, introdotto con lo scopo di accorciare le distanze, in relazione tra persone che lavorano, studiano, oppure si dedicano a ricerche mediche o scientifiche, o che si danno appuntamento per eventi culturali. (L'autrice)"" -
La quinta stagione che mi governa
Il poeta è uno speleologo che scava nella caverna delle proprie immagini, osserva la vita e i suoi inganni imbattendosi, infine, nel tesoro più prezioso, la libertà. Questa ""sporca libertà"""" che ci disorienta ogni volta che ci ribelliamo al geometrico disegno della vita per raggiungerla. Una vera e propria sfida all'esistenza materiale a cui, a volte per consapevole rassegnazione, altre per cieca fedeltà ad una vaga idea di dovere, ci abbandoniamo senza gloria. Nessun atto eroico, solo imparare ad affrancarci dal piano che viene cucito come seconda pelle sul nostro volto impendendone le espressioni più spontanee e riuscire, finalmente, a sorridere con sprezzante ironia alla dittatura delle abitudini """"Il Mattino ha l'oro in bocca ma anche una faccia di bronzo a presentarsi così presto..."""". Liberarci e liberare il tempo dalle pressioni del futuro per restituirlo al passato dimenticato troppo in fretta, un passato da cui ripartire per riscoprirci consapevoli. (Giusy Monforte)"" -
Ad altezze segrete. Poesie sparse 2002-2016
"Nell'opera di Serino si nota una pedissequa attenzione nei confronti di isotopie, immagini costruite nelle loro archetipiche forme, che ricorrono, si susseguono, si presentano spesso perché necessarie; esse non sono solamente immagini che identificano o denotano qualcosa, ma simboli, metafore, mondi interpretativi altri: il sogno, la luce, il cielo, il sole, tanto che permettono di considerare la poetica di Serino come celestiale proprio per il suo continuo rovello sull'aldilà, onirica perché fondata sull'elemento del sogno del quale si alimenta tanto da non poter dire spesso con certezza quale sia la linea di demarcazione tra realtà e finzione. Il concetto di tempo è ristrutturato da Serino in chiave esistenziale."""" (Lorenzo Spurio)"