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Nei rintocchi della sera
"In questa sua terza raccolta, la poetessa esprime ancora una volta il suo mondo interiore, intessuto, come fosse una fitta trama di amori, amicizie, """"maschere"""", dolori, denuncia sociale, speranze e malinconia. Il suo spaccato quotidiano appare manifesto ai nostri occhi tramite fotogrammi di vita che si figurano nella nostra mente, che immaginiamo se chiudiamo gli occhi, grazie allo stile lineare e incisivamente descrittivo dei suoi versi. In varie poesie si ostenta la vulnerabilità dell'uomo nutrita di incertezze ed errori che costellano la vita di ciascuno di noi, ma anche di realizzazioni ottenute lottando contro il nostro tempo, troppe volte crudele. Ogni poesia richiama persone, eventi, situazioni particolari che le hanno lasciato un segno indelebile e la poetessa vuole ricordare, emozioni particolari suscitate anche da chi non c'è più ma continua a vagare nel suo animo poetico."""" (Lucia Settineri)" -
Quello che vorrei
Questa breve raccolta di poesie nasce così, nei temi e nelle intenzioni, è il salvagente di chi scrive, come una personalissima richiesta d'aiuto, ed indaga quindi i sentimenti più semplici, ed i più intimi. Canta il dolore, perché la lirica possa esorcizzarlo e forse lenirlo in qualche modo, nelle composizioni ""Canto triste - Dolore"""", si pone l'accento sul dolore per una scomparsa; nelle poesie """"Manchi"""" - """"Piango"""", il dolore nasce dalla consapevolezza della malattia, inesorabile ed incurabile, che porta al """"deliquio dell'anima"""". E lo stesso dolore porta inevitabilmente la mente ai ricordi, a rimpiangere il passato, che racchiude la spensieratezza, che ricorda la presenza dei cari scomparsi, come ripete il verso """"Vorrei sentire la voce... e fermarmi ad ascoltare,/questa volta,"""" nella lirica """"Quello che vorrei""""."" -
Ritorno. Ai colli Euganei e un po' più in là
Viaggiatrice nel corpo e nell'anima. Esploratrice per eccellenza. Occhio vigile e attento. Puntiglioso orecchio e verbo. Animo generoso e buono. Edile nelle origini, ma soprattutto nel cuore. Artefice di una nuova silloge, che si apre inevitabilmente con un viaggio - lei ""nata con la valigia in mano"""" come suole dire mamma Bruna. Un viaggio a ritroso. Punto di partenza: un ritorno. Ritorno fisico: alla natura e ai propri Colli. Ma soprattutto un ritorno - grazie a quella natura e a quei Colli, potenti suoi artefici e validi strumenti - a un che di decisamente meno materico; a un quid più introspettivo, spirituale, interiore; al sapienziale; al non tangibile; a quel """"un po' più in là"""" talvolta così vicino, eppure così spesso inafferrabile e lontano; ma sempre e comunque potentissimo in ogni dove. La natura e il cuore, strumenti e navigatori indefessi nel tracciare gli itinerari e le vie del Viaggio e suo relativo, e più profondo, interiore divenire."" -
Continuo presente
Il Tempo è la misura propria dell'essere umano, tende a ridurre tutto alla sua dimensione ed è vissuto dalla società come chimera della propria esistenza, Tempo ""uno e trino"""" cantato nei respiri del presente ma non con rammarico/dolore. Sono versi limpidi, ricchi di metafore ed immagini che non scadono mai nel prosaico e ornati da un lessico di rara forza incisiva da cui traspare la consapevolezza di una donna che ha saputo cogliere i nodi profondi della sua fragilità ed insieme della sua forza; è un canto pervaso da una serena armonia, è gioia della parola ritrovata, è coscienza di non essere vissuti invano, è accettazione della Vita nella sua continuità nonostante vi sia un presente """"ramingo orfano d'amore"""" e malgrado """"i pesanti mattoni e le perdite che gravano sul cuore"""" e dalla memoria, """"quell'archivio arruffato del tempo"""", la poetessa sa estirpare la radice che nutre la bellissima sensazione di abbandonarsi alla paura di essere umani... (Nina Esposito)"" -
Teocrito Di Giorgio. Poeta, scrittore, traduttore
"Mi sento in dovere di manifestare un sincero rincrescimento per il fatto che un valido scrittore locale e la sua produzione letteraria sono stati ignorati per troppi anni; e il dispiacere è più amaro se penso che Di Giorgio continua tuttora ad essere ignorato persino da tanti operatori culturali della nostra città. Certo, l'aver lo scrittore trascorso gran parte della sua non breve vita lontano dal paese natio ha fatto sì che da parecchio tempo ormai si sia disperso, ad Avola, il ricordo di lui; ma gli oltre venti anni che sono trascorsi dalla pubblicazione del suo romanzo """"Un pugno di case"""", che è un'autentica testimonianza d'amore verso il proprio paese, senza che nulla si sia fatto per divulgarlo e farne apprezzare il valore artistico, rappresentano la prova troppo evidente di una nostra mancanza nei riguardi di uno degli artisti cui la nostra città ha dato i natali."""" (Salvatore Salemi)" -
Lo strano caso dell'abbazia e altri racconti
"[...] V. Fiaschitello approda al racconto breve, dopo un'intensa produzione nel campo della poesia lirica. La stessa passione per la vita e per i fatti del mondo, espressa in versi, lo spinge a questa nuova scrittura. La parola, detta o scritta, è per l'autore il mezzo più specificamente umano per ricomporre un ordine e un senso nel rapporto col mondo, per fare del Caos dell'Esistenza un Cosmo accettabile e vivibile. Il filo rosso che unisce i venti racconti di quest'opera è dato dall'accezione che la vita dell'uomo è situata nel mondo, in una condizione ambigua e precaria, esposta al conflitto, ma anche alla necessità di unirsi nella vita sociale, per darsi aiuto reciproco, per soddisfare i bisogni naturali di procacciarsi il cibo per vivere, di proteggersi dalle calamità naturali ed altri... Fiaschitello scrive i racconti, perché è innamorato della vita. Per questo motivo, oltre alle situazioni compassionevoli, mette in scena necessariamente anche personaggi buffi, esilaranti, che rappresentano il lato comico o tragi-comico della realtà, per trarne piacere dalla parola scritta e trasmettere buon umore al lettore..."""" (Domenico Gilio)" -
Compagni di viaggio
"... Sembravano pensieri buttati così, ma avevano una propria logica a ben vedere e neanche senza cercarne troppo il senso. Tutto era trasparente, focalizzato in un'ottica ridente e malinconica, a volte ironica anche, il modo mio d'intendere la vita e le sue cose, quei desideri, quelle nostalgie che ci colgono e che incalzano sempre i nostri giorni..."""". (Corrado Carbè)" -
Storie in cammino. Esperienze e testimonianze di pellegrini e viandanti
Con le tredici testimonianze di questo volume si è riusciti sicuramente solo in minima parte a percepire e mettere nero su bianco quanto di magico accade in cammino. Questa volta, a differenza di alcuni casi di anonimato in qualche scritto della precedente esperienza che si concluse con il libro ""Quando il cammino trascende"""", in cui furono messi insieme episodi di sincronicità, tutte le testimonianze di quest'altro volume hanno, invece, il nome e cognome autentico di ciascuno dei narratori. La loro collocazione nel territorio è la più diversa, con rappresentanti di diverse regioni italiane, con in più una testimonianza che ci viene da una pellegrina tedesca, che ha inviato il suo testo in tedesco e in italiano."" -
Racconti attorno al Mediterraneo e anche oltre
«Con ""Racconti attorno al Mediterraneo e anche oltre"""", Vincenzo Fiaschitello è alla sua seconda opera letteraria in prosa. Il suo cuore pulsa con il ritmo del Mare, i cui Popoli hanno dato vita alla Civiltà Occidentale. Esperto pedagogista, irrompe nella realtà per viverla e indagarla dagli aspetti positivi a quelli più negativi e drammatici. I racconti e le tavole tematiche sulle espressioni tipiche del dialetto siciliano, ben costruiti nella trama, nello sviluppo delle azioni e dei dialoghi, richiamano l'attenzione sulle dinamiche e sulle circostanze in cui scattano conflitti sociali a vari livelli; indagano le radici profonde, insondabili della vita, dove bene e male, religione e violenza, realtà e illusione, formano un tutt'uno inestricabile... La parola scritta si pone come strumento di mediazione per acquisire consapevolezza delle tensioni e affrontarle, nell'impellente bisogno di rassicurazione nel rapporto con il mondo...» (Domenico Gilio)"" -
Che la bellezza ti nutra il cuore
Come una stella vera e fulgida Imma Aldi fa brillare la sua luce attraverso i suoi versi densi e appassionanti catturando l'attenzione di chi la legge in maniera quasi immediata! I suoi lettori restano presi nella lettura delle sue liriche e la poetessa che, è sempre presente colla sua anima sensibile e reattiva (vedi ""Agua""""), ci dona sempre più come (in """"Donne di pioggia"""") l'immagine della sublimazione della figura della donna in quanto tale. (Ettore Marino)"" -
Scrivere poesie
La poesia di Stefano Artuso è narrazione di un vuoto e ricerca di un pieno. Le sue parole sono sassi gettati in un pozzo. Dal fondo proviene un rumore, materia solida contro liquido: e questa è la poesia che pratica Artuso, fatta d'echi giunti e già scomparsi. Echi che parlano di una realtà quotidiana, ma anche di una mitologia personale e famigliare in cui entrano nomi altisonanti: ed ecco apparirci davanti Aquileia o Camelot, prosecuzione sonora (e vivente) di un momento che già appartiene al passato. C'è immediatezza, nelle sue poesie, e una certa vena di rabbia, quella di chi ancora non ha trovato ciò che cerca. -
Oltre ogni confine
Pensieri spaiati, messi qua e là, alla rinfusa, sono questi versi, scritti così come sgorgano dal suo cuore per dare sfogo a ogni ardore, a ogni distacco passionale e a ogni ricordo bello o brutto che sia, di sé. Essi, infatti, rappresentano un'immaginaria traccia indelebile rubricata al fine di non perdere la memoria di quegli attimi suggestivi vissuti, attimo per attimo, a volte con gioia, a volte con grande dispiacere. Essi mostrano un versificare gentile, leggiadro e composito al tempo stesso, che mette in evidenza, a tratti, il profondo travaglio interiore e con i quali ella dipinge i suoi diversi stati d'animo, gioiosi o malinconici, ma sempre veraci e sinceri. -
In questo deserto di apatia
Nelle mie poesie cerco di trasmettere quelle che sono le emozioni mie e dei miei coetanei che proviamo in diversi contesti, che variano da una delusione amorosa, ad esempio, fino ad un contesto sociale più ampio. Questi scritti vogliono portare allo scoperto le sensazioni più profonde e maggiormente nascoste, mettendole a nudo. Vogliono anche trasmettere quello che è il disagio adolescenziale, dove si provano diverse emozioni negative ma non si ha il coraggio di raccontarle perché etichettate superficiali o irrilevanti, che parlano anche di ambiti strettamente legati alla società ed all'ambiente scolastico. E questo disagio, se trascurato, porta a sensazioni molto spiacevoli, fino ad un raggiungimento di uno stato di tristezza cronica difficile da superare, che viene raccontata molto in queste poesie. (L'Autore) -
Nel caleidoscopio della mia esistenza
L'opera è una raccolta di poesie dell'autore che attraverso i suoi versi cerca di esternare in modo semplice e comprensibile quel che è il suo sentire interiore, del modo in cui percepisce e si pone nei confronti dei propri sentimenti, degli altri uomini, della natura e degli eventi più o meno gioiosi o tragici in cui si imbatte. Spesso alla fine delle sue poesie cerca sempre di dare una speranza, una via di fuga dalle avversità della vita, che deve essere vissuta, anche nelle difficoltà, con grande gioia e speranza di giungere alla propria meta. -
Donne di maestrale
"Donne di maestrale"""", poesia dal tema poetico intenso e profondo, espresso con una raffinata delicatezza e che ci accompagna simbolicamente per mano, verso l'intima confessione della poetessa, che apre la sua coscienza verso i grandi spazi di una natura imponente e solitaria. Simona Carboni compie il suo viaggio metaforico-poetico attraverso una riflessione atemporale, utilizzando un lessico mediato e ossimorico, che si intreccia tra i fili del suo pensiero. Si tratta di un filo intimo immaginistico, teso e sottile, e che, inevitabilmente, conduce al riverbero del senso impellente di caducità dello scorrere del tempo. (Angelo Cherchi)" -
Adesso dove sei adesso dove vai
Personalmente scopro in questi versi moderni di Alexandru Cazacu, certe volte tensionati, certe volte sereni, ma sempre scritti con l'eleganza (che tradisce una cultura umanistica ben assimilata, una sorpresa piacevolissima per un autore con doppia formazione universitaria in campo tecnico ed economico), un modo di essere presente con la sua riflessione, di alto livello, nei problemi più stringenti della società contemporanea in cui viviamo... (Tudor Opris) -
Finché ci sarò
Raccontarvi il mio libro è un po' come raccontarvi la storia della mia vita. Non sono nato poeta. Lo sono diventato. Col tempo, l'impegno, la dedizione ed il sacrificio. Non so dirvi se sono stato io a scegliere la poesia o è stata la poesia a scegliere me. È capitato per caso e per caso me ne sono innamorato. Incontrare la poesia è stato come conoscere la persona amata. Abbracciare la poesia equivale ad innamorarsi. Della poesia ci si può fidare ciecamente. Alla poesia si può confessare qualsiasi cosa. Nulla di quello che gli dirai verrà mai usato contro di te. La poesia condividerai gioie e dolori. Tutte le emozioni ed i sentimenti che la vita ha in serbo per te. Per la poesia si potrà vivere e morire. Sulla poesia potrai sempre contare. (Paolo Cillo) -
Ho creduto che il tempo
I temi principali di quest'opera sono la morte e il confronto con essa. In questa nuova silloge di Paola Ciurcina si passa da sentimenti di sconforto e disperazione a sentimenti di rivincita e speranza. Sono le prime poesie scritte dall'autrice quattordicenne che cerca le giuste risposte ad una grave perdita e pone alla vita domande difficili. Come spesso accade agli adolescenti, l'autrice fa di ciò che le è accaduto una vera e propria ossessione, lasciando da parte qualunque altro episodio positivo o negativo. Sarà con la giusta maturità che si allontanerà dalla sua ossessione e guarderà alle altre sfaccettature della vita, riuscendo a dare un nuovo senso ad un tempo, che da statico diviene dinamico. -
Nummuru unu
Sono già trascorsi quattro anni, e sembra ieri, dalla mia prima esperienza di pubblicista con la Libreria Editrice Urso - Avola (È vero il detto che recita: ""I minuti non passano mai, mentre gli anni volano!""""), dalla quale ho ricevuto piacere anche durante l'attesa dell'esito dello snodarsi negli anni delle varie fasi del Concorso """"Libri di-versi in diversi libri"""" (Infatti: """"Che, forse, l'attesa del piacere non è essa stessa piacere?""""). In questa fase ho l'obbligo (Il riferimento è rivolto a tutti quelli che, letterati e non, parenti, amici, conoscenti o semplici curiosi che sono venuti, vengono o verranno a contatto con i miei libri) di evidenziare come le mie poesie in dialetto avolese riportano non le parole così come vuole la regola della lingua scritta, bensì """"le non regole"""" della parlata quotidiana. (L'autore)"" -
Alla riscossa!
"Dove sei poeta? Cosa fai?"""" La domanda rimane sospesa nel vento, che è ora impetuoso come freddo e gelido inverno, ora dolce come brezza primaverile. Il Vento, ma anche il Sole, il Cielo, la Luna e le Stelle sono elementi cari al Poeta, ai quali egli dedica versi struggenti, permeati di dolorosa malinconia. Il Poeta non si risparmia nel cercare e nel donare Amore, conscio dei rischi che si corrono mettendo a nudo cuore ed anima. Si dona interamente senza Se, Ma, Forse e Però... allocuzioni profondamente odiate da lui. Nessun compromesso, nessun timore."