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Miracolo a Ortì
"Scrivere l'amore diviene facile e scorrevole, poiché il cervello è ben disposto ad elaborare le sensazioni che il cuore gli invia in tutte le sue forme. Perciò, la stesura di questo romanzo non mi è stata gravosa né difficoltosa, anzi, scrivere su Ortì, assistito dai ricordi d'infanzia e fanciullezza che mi hanno accompagnato e spesso guidato nella vita, mi è stato piacevole. Ricordi di un mondo sereno e spensierato, in cui i valori più grandi, come l'educazione e il rispetto per gli altri, occupavano i primi posti di una legge non scritta. Giorni vissuti fra i vicoli e le campagne di Ortì, fra gente semplice che, quando t'incontrava, ti carezzava il capo in segno di affetto, ed era tanta. Da qualche decennio ormai, il paese è agonizzante, l'agonia è lenta ma inesorabile e questo mi ferisce l'anima. Ormai il declino è certo, anche se sono convinto che un simile paese non potrà mai scomparire, se non altro per la posizione in cui si trova. Un giorno, sono certo, si ripopolerà nuovamente, e ritorneranno i chiassi e i piaceri di un tempo, ma in quella comunità mancherà per certo l'Orticiano doc, la sua ombra vagherà per i vicoli e i campi di Ortì, come eterno custode.""""" -
Risplenderanno come le stelle per sempre. La storia di cinque semi caduti sulla terra buona di Calabria
Il volume di Padre Pasquale Triulcio colma un vuoto culturale, raggruppando cinque esempi di santità fioriti in Calabria: Concetta Lombardo, Fortunata (Natuzza) Evolo, Don Francesco Mottola, Giovanni Ferro e Salvatore De Lorenzo. I cinque testimoni della Fede sono tutti vissuti in tempi vicini a noi, a significare che anche in Calabria c'è spazio per i segni di Dio: due donne e tre uomini, diversi nelle esperienze di vita, ma accomunati dalla comune scelta di servire Dio nella loro vita. Cinque biografie, rigorosamente curate dal punto di vista storico, ma che lasciano aperta una finestra sulla riflessione sulle scelte, religiose o meno, che ognuno di noi deve fare. -
Ortì. Storia e storie. Dalle origini ai nostri giorni
«Avendo accumulato nel corso dei decenni un bel numero di fogli manoscritti con appunti di aneddoti, storie, personaggi che hanno caratterizzato, arricchendola, la vita di Ortì, un bel giorno mi sono chiesto: perché tenere queste notizie solo per me e non condividerle con quei pochi a cui ancora interessa sapere di Ortì e degli Orticiani del passato?» -
Trilogia di letteratura russa: La povera Lisa di Nikolaj Karamzin-La provinciale di Ivan Turgenev-Le avventure di una scimmia di Mihail Zoscenko. Testo russo a fronte
Tre secoli, tre autori, tre diverse eredità letterarie: Nikolaj Karamzin, il cesellatore della novella sentimentale; Ivan Turgenev, il precursore dello stile teatrale di fine '800; Mihail Zoscenko, il maestro della satira di epoca sovietica. Cosa lega questi tre autori appartenenti a tre secoli diversi? Come nella maggior parte dei rappresentanti della letteratura russa essi legarono le loro opere alla realtà della società russa. Karamzin mise il dito sull'eterna contrapposizione tra nobiltà e mondo contadino. Turgenev volle rappresentare delusioni e speranze dell'emergente classe dei raznocincy (intellettuali di estrazione non nobiliare), spesso priva di mezzi finanziari e tagliata fuori dai circuiti principali del potere. Zoscenko dipinse con sferzante ironia le caratteristiche dei vari settori della popolazione che formavano il nuovo tessuto sociale creatosi dopo la rivoluzione. La lettura delle opere di questi tre autori permette di aprire una finestra sull'universo sociale russo in momenti che sono stati determinanti per la storia del Paese. -
Guida ai siti archeologici del Parco Nazionale dell'Aspromonte. Dove la natura incontra l'archeologia
La Guida curata da Lino Licari apre un nuovo scenario nella conoscenza del nostro Aspromonte. L'Autore, infatti, ha nel corso degli anni osservato e registrato le emergenze storico archeologiche che sono ancora custodite dalla Grande Montagna calabrese. Le sue segnalazioni aprono un nuovo approccio alla considerazione che si ha dello stesso: non più la montagna selvaggia e aspra, come tante volte si deduce interpretando il suo nome, ma un luogo da sempre popolato dall'uomo, che ne ha lasciato numerose e preziose testimonianze. La Guida è pertanto uno strumento utile non solo per il visitatore, ma anche per chiunque voglia approfondire la Storia della nostra Calabria. -
ArtBites. Movimenti, correnti e tendenze dell'arte del nuovo millennio. Ediz. illustrata
Col piacere di nutrirsi di saperi, di conoscere e approfondire la realtà culturale variegata degli attuali anni, obiettivo principale è vincere perplessità individuando (forse) delle risposte, inviare messaggi chiari su epifanie spesso complesse, raffrontare verità e interpretare la quotidianità e la cronaca nello sviluppo storico, memore della ""lezione"""" che proviene dalla scoperta dell'antico. Si è allora compiuta e si presenta la disamina dell'attività di alcuni tra i principali movimenti, correnti e tendenze espressive dell'arte contemporanea sviluppatisi nel nuovo millennio che hanno trovato emersione raccogliendo il riconoscimento critico ad assurgere a fatto storico."" -
Tu sei...! Tu non sei...! L'ultimo pastore di Pietra Cappa
Romanzo in cui una umanità arcaica viene descritta con la lingua ingenua di un bambino che si trova, suo malgrado, ad affrontare una realtà sociale alla quale il protagonista si ribella e, alla fine, riesce a sottrarsi, per fuggire ad un destino che sembra segnato da rituali atavici. Domenico Maria racconta una realtà cruda, alla cui spietatezza non si sottrae, ma anzi descrive con una precisione che rende inevitabile l'immedesimazione. Un libro che si snoda con una trama che non mancherà di suscitare interesse, repulsione, consapevolezza di ciò che è stata la dura vita dei pastori di Aspromonte. -
La lingua mozzata. I grecanici nella vallata dell'Amendolea
Fino al XIII secolo tutta la Calabria meridionale parlava greco, oggi sono appena due i paesi calabresi in cui il grecanico sopravvive accanto al dialetto e alla lingua italiana: Roghudi e Gallicianò. Questo libro racconta per intero la storia dei grecanici della Vallata dell'Amendolea e di tappa in tappa mostra come una cultura, quella egemone, abbia compresso, eroso e messo in ginocchio un'altra cultura, cultura di minoranze, fino a farla scomparire quasi del tutto. Il volume vuole segnalare questo allarme per riscoprire, riprendere e conservare una lingua tanto antica quanto affascinante: la lingua dei Greci di Calabria. -
La stampa periodica di Reggio Calabria e della sua provincia. Due secoli di storia. Vol. 1: Periodici di Reggio Calabria 1817-1908.
La stampa Periodica di Reggio Calabria e della sua Provincia è un'opera che si caratterizza per completezza e scientificità. Rispetto ad altre opere analoghe, questa ha il pregio della totale completezza, garantita dalla ampia ricerca svolta dall'Autore in tutte le Biblioteche nazionali. In questo primo Volume, Alberto De Stefano ha passato in rassegna tutte le testate che hanno animato il dibattito politico-culturale della città di Reggio e della sua provincia, dal Periodo francese fino al 1908. L'Autore ha ricercato minuziosamente tutte le pubblicazioni, accompagnandone la presentazione con un commento sulle diverse vicende che ne hanno accompagnato la vita, dalla nascita fino alla chiusura: in alcuni casi vite brevi, di pochi numeri; in altri una vita più lunga che seguiva le diverse vicende che hanno visto Reggio passare dai Francesi, ai Borbone, al concitato periodo preunitario fino alle vicende del nuovo Regno d'Italia. Attraverso questo excursus il lettore, oltre ad avere una completa panoramica della stampa periodica reggina, ha anche contezza del grande dibattito che inserisce la città di Reggio nella vita culturale prima del Sud Italia e poi dell'intera Nazione. -
Storia fantastica del bergamotto di Reggio Calabria. Fra re in esilio, poeti, giardinieri, speziali e pasticcieri. La lunga storia dell'agrume più amato al mondo
Quando è nato il Bergamotto? Dove è stata la sua prima diffusione? Che uso se ne faceva? Perché ebbe un così grande successo? Una cavalcata fra il XVII e il XVIII secolo, fra re, letterati, cuochi, botanici e scienziati. Attraverso decine di testimonianze contenute in testi dell'epoca si ricostruisce un viaggio meraviglioso e inaspettato, che ci restituisce un quadro socio economico di amplissima portata, del quale il Bergamotto è il protagonista indiscusso. Per la prima volta i documenti ritrovati vengono raccolti e armonizzati a costituire un racconto che non mancherà di interessare ed affascinare il lettore. L'opera è frutto di una ricerca pluriennale nelle biblioteche di tutto il mondo: nel saggio l'autore ha voluto ricreare l'emozione e la meraviglia che hanno suscitato in lui le sempre più interessanti scoperte. -
I dannati in Paradiso. La Calabria nel melodramma
Nel complesso e variegato mondo del Melodramma italiano la Calabria ha (avuto?) una sua valenza e un suo modo di essere presente sia nei melodrammi, sia nelle figure dei compositori. Le tre parti, che compongono il presente volume, vogliono sottoporre all’attenzione del lettore alcuni aspetti della storia della musica e del melodramma in Calabria con precisi riferimenti storici e sociali spesso poco conosciuti quando non completamente ignorati: la presenza delle maschere calabresi della Commedia dell’Arte nelle opere buffe del Settecento; la presenza indiretta della produzione serica calabrese nella permanenza napoletana dei Mozart, padre e figlio; le antiche piazze calabresi deputate alla rappresentazione del melodramma. -
Ida nel sogno della ragione. Storia di una deportazione
Ida è una ragazza di 17 anni che il tradimento dell'amico, la guerra, il delirio di onnipotenza di una disumana ideologia hanno strappato a una dura quotidianità e annientato ad Auschwitz, a Ravensbrück, a Neuengamme. È una storia vera, raccontata da altre ragazze deportate con Ida, e ancora viventi, e dai documenti degli archivi dei lager. «Che fine hanno fatto i miei figli? La mia famiglia è stata quasi tutta distrutta. Penso che la gente non abbia imparato molto». Sono le terribili parole pronunciate, dopo tanti anni, dalla mamma di Ida, che nei campi di concentramento nazisti, dove anche lei e il marito erano stati deportati, ha perso due figli. -
La colpa di essere nati. Marta Minerbi e Alessandro Ottolenghi: ebrei cristiani trevigiani
Marta Minerbi e Alessandro Ottolenghi sono ebrei trevigiani, fascisti convinti e lavorano nella scuola, come direttrice didattica lei, come docente di chimica lui. Saranno travolti dalle leggi razziali: Alessandro morirà ad Auschwitz il 26 febbraio 1944; Marta riuscirà a salvarsi fuggendo da Venezia a Cannobio sul Lago Maggiore. -
Nino Dore. Catalogo della mostra
"Gli elementi della sua pittura (ma Dore direbbe della pittura) sono quelli, però le diverse combinazioni rivelano di volta in volta aspetti sottovalutati. Il fatto è che la sua ricerca è un continuo rimestare di segni e registri linguistici e sforna soluzioni diverse quasi di getto. E poi c'è la persistenza di memoria degli stilemi formali, la capacità dei segni e dei colori di legare momenti e significati diversi in un'unica emozione visiva. Così certe materie sofferte, certe atmosfere cromatiche incombenti, esprimono stati d'animo non necessariamente connessi ad esperienze estetiche, ma anche suggestioni ineliminabili di quadri e di artisti; la pittura è lì e produce i suoi effetti di senso, persino al di là delle intenzioni dell'autore.""""" -
Generazioni glocal. Itinerari artistici dali anni ottanta al duemiladieci in Sardegna
Le pagine del catalogo raccolgono un'ipotesi di mappatura del fermento artistico nell'Isola dagli anni .80 fino alla produzione più attuale, un itinerario che pone l'acconto sull'ibridazione che ha coinvolto i vari generi artistici - pittura, fumetto, cinema, fotografia - accomunandoli e integrandoli. Il catalogo si presenta come una sorta di diario di viaggio: ogni decennio è corredato da una cronologica con gli avvenimenti più significativi del periodo che, oltre a ricreare il clima di quegli anni, giustifica l'operare degli artisti. Come scrive Sonia Borsato nell'introduzione ""Generazioni Glocal vorrebbe essere il primo sasso lanciato nello stagno che genera ondate di discussioni, considerazioni, meditazioni e nuove partenze. Smuovere, insomma, quel placido specchio d'acqua che sembra essere il panorama artistico sardo, attivo, certo, dinamico, ovvio, ma """"composto"""" ed """"educato"""", in un certo senso. Quello che si è tentato di fare è stato mettere in evidenza trasformazioni artistiche e sociali, insieme ad alcune più specificamente fotografiche, che potessero dar vita a considerazioni che, riflettendo sul passato, potessero illuminare il presente e costruire ponti verso il futuro""""."" -
Sette vite come i gatti. Generazioni, pensieri e storie di donne nel contemporaneo
Il volume si propone di offrire al lettore un quadro delle vite differenti delle donne italiane nell'ambito della contemporaneità: vite differenti rispetto a un passato non molto lontano, vite differenti anche nel presente, dove si intrecciano non solo diverse generazioni, ma culture, orientamenti, vincoli e scelte, in spazi di libertà che sono conquista recente e possono anche creare timori, disorientamenti, fatiche nuove. Si parla, in questo libro, delle inedite relazioni tra donne di età diverse; si parla di amore e di sessualità e, necessariamente, anche di violenza; di maternità e famiglie, scelte e vissuti in cui persistono elementi tradizionali e forme innovative ormai accettate; del lavoro e dei lavori di cura; dei corpi delle donne e non solo di quelli in esposizione quotidiana; delle altre, che sono nostre vicine o abitano nelle nostre stesse case, di cui si prendono cura... -
Scrivere altrimenti. Luoghi e spazi della creatività narrativa
La scrittura si presenta come un momento ideale e necessario per la messa a fuoco delle diverse possibili creatività della nostra vita. Essa è tentativo di fermare quei momenti che vale la pena non disperdere; questo è già scrivere altrimenti: per sollecitare altre figure e possibilità del pensiero, per sviluppare vie di ragionamento inedite. Muovendosi in tale direzione, il volume raccoglie i contributi di pedagogisti, scienziati, filosofi e scrittori che si confrontano sul rapporto fra creatività e scrittura, alla ricerca delle loro molteplici connessioni. Con i contributi di: Elisabetta Biffi, Angela Chiantera, Emanuela Cocever, Mariagrazia Contini, Dario Corno, Marco Dallari, Duccio Demetrio, Graziella Favaro, Franco Frabboni, Fabrizio Frasnedi, Manuela Gallerani, Kossi Komla-Ebri, Cosimo Laneve, Roberto Maragliano, Maurizio Matrone, Maria Cristina Mecenero, Cesare Moreno, Martino Negri, Telmo Pievani, Anna Maria Piussi, Anna Rezzara, Maura Striano, Annamaria Testa.Con il coordinamento scientifico di Graphein, Società di Pedagogia e Didattica della scrittura. -
Molti modi di essere uniche. Percorsi di scrittura di sé per re-inventare l'età matura
I laboratori della ricerca ""Re-inventare l'età matura"""" sono luoghi di donne, dove ognuna e tutte hanno (ri)trovato le parole per significare la propria vita nel momento di un transito di età così cruciale. I gruppi della ricerca non solo hanno rispettato, ma in qualche modo hanno esaltato il ruolo forte che il metodo autobiografico assegna al gruppo o, con altre parole, al testimone di una narrazione. Hanno eletto a testimone-mondo l'altra, un'altra donna. L'apprendimento da sé, per ognuna, è avvenuto in un gruppo-testimone-mondo di genere. È questo lo sguardo che abbiamo voluto ricevere in risposta alle storie individuali, e su cui abbiamo puntato; questo il testimone che rendesse le storie narrate vive, leggibili, significative."" -
Donne e nonne. I volti di un ruolo sociale
Una nuova generazione di nonne è entrata ormai nella realtà del nostro quotidiano. Sono nonne che si occupano dei loro nipoti, come facevano le nonne di una volta; ma si tratta di una generazione particolare di donne. Una generazione che, con il pensiero femminista, a partire dagli anni Settanta del Novecento, ha mantenuto un legame che non si è mai spezzato. Sono le prime donne ad affacciarsi all'esperienza di una relazione con i figli dei propri figli portandosi appresso il bagaglio della lotta contro gli stereotipi che hanno sancito il ruolo femminile; e sono le prime donne che si dibattono tra affetto e solidarietà da una parte e difesa degli spazi di libertà e autonomia dall'altra, come hanno fatto rispetto alla maternità e ora fanno rispetto all'essere nonne. Questo libro, attraverso interviste e racconti, raccoglie, incrocia ed esplora testimonianze vive, riflessioni forti e sentimenti intensi, presentandoli a lettrici e lettori. Ne emerge come questa generazione al femminile, dopo aver fatto i conti con il proprio essere donne, ora si trovi misurarsi con l'essere nonne. -
Pedagogika. Rivista di educazione, formazione e cultura (2023). Vol. 1: Una direzione (etica)... per educare
Come tutti i percorsi umani, anche il percorso pedagogico è un cammino, una strada in cui, passo dopo passo, ci si approssima ad una meta. A maggior ragione per educare occorre scegliere una direzione: un obiettivo, un punto di arrivo in base al quale decidere una strada, piuttosto che un’altra. La scelta della meta è una decisione morale, che attiene cioè all’identificazione dei valori fondamentali per la vita. La scelta della strada è una decisione etica, che attiene cioè all’identificazione dei comportamenti che permettono l’affermazione dei valori condivisi. Nel contesto sociale e culturale in cui viviamo emerge sempre di più un disaccordo a riguardo di quali siano i valori fondamentali dell’esistenza e, inevitabilmente, una discordanza sulle regole di comportamento. E da tale constatazione le domande si pongono a cascata…: cosa significa educare a comportamenti etici? Cosa implica per una famiglia, o per gli insegnanti, o per le altre figure di educatori professionali? Perché si è trasformato il concetto di etica? Si tratta di evoluzione, o di degenerazione? Come la pedagogia ha seguito queste trasformazioni? È ancora possibile educare a ciò che non deve essere fatto?