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Ventotene 24 luglio '43. L'affondamento del Santa Lucia
24 luglio 1943, alle dieci del mattino il mare è calmo, la giornata splendida e nel porto di Ventotene sta per attraccare il Santa Lucia, un traghetto passeggeri di appena 430 tonnellate. All'improvviso quattro Hurricane inglesi, provenienti da Capo dell'Arco, in picchiata puntano l'indifeso piroscafo e cominciano a mitragliarlo, poi un siluro centra la caldaia e in breve la nave cola a picco trascinando sul fondo, confusi tra le lamiere, i corpi di un centinaio di persone. Il giorno successivo Mussolini, messo in minoranza dal Gran consiglio del fascismo, viene arrestato per ordine del re: ciò basta per far passare in secondo piano la gratuita strage di Ventotene. In questo libro Nunzio Albanelli figlio di una delle molte vittime, il carbonaio Ettore facente parte dell'equipaggio s'interroga sulle ""ragioni"""" dell'affondamento e ricostruisce il tragico evento basandosi sulle scarse notizie esistenti e sui ricordi dei testimoni e dei familiari degli scomparsi."" -
Il museo ferroviario di Trieste Campo Marzio
La ferrovia è stata, probabilmente, la più grande rivoluzione tecnica dell'uomo. Per interi millenni infatti, dalla preistoria e fino alla prima metà del XIX secolo prima cioè dell'invenzione della ""locomotiva"""" e quindi del """"treno"""", all'uomo sulla terra è stato concesso di muoversi solo a piedi o affidandosi alla trazione animale, tanto da costringerlo a sviluppare in forma privilegiata le vie d'acqua. Solo l'irruzione della ferrovia, abbattendo radicalmente i tempi di percorrenza in modo inconcepibile fino ad allora, seppe rompere l'isolamento di interi territori, avvicinare popolazioni, sviluppare nuovi traffici ed economie e diffondere la rivoluzione industriale e sociale. Legata strettamente alle vicende umane e dei territori, la storia della ferrovia non è quindi solo evoluzione tecnica ma anche una piccola e curiosa chiave di lettura della grande storia. Ciò è particolarmente interessante in un comprensorio come quello del confine orientale italiano, legato alle vicissitudini politiche che hanno avuto come teatro il Friuli-Venezia Giulia e che hanno pesantemente condizionato anche il mondo delle ferrovie. Ecco perché un manipolo di studiosi, collezionisti e cultori della materia, ha cercato e cerca di raccogliere le testimonianze storiche di questo mondo in un piccolo Museo, allocato in una storica stazione ed in una città di confine come Trieste che è stata al centro di tante vicende politiche e sociali negli ultimi due secoli."" -
Toscana. La nave dei sue esodi
Non era una nave grande, non era una nave veloce, non era una nave lussuosa, non è stata famosa per le sue caratteristiche, e in definitiva non era neanche una bella nave. Eppure è parso opportuno dedicare un libro a questa nave che sarebbe rimasta del tutto ""anonima"""" se non fosse stata coinvolta in eventi che hanno segnato la nostra storia e sui quali ancora oggi poco è stato scritto. Il piroscafo Toscana fu costruito in Germania nel 1923 col nome Saarbrùcken ma per noi la sua storia comincia nel 1935, come trasporto truppe per l'avventura africana, continua con la guerra civile spagnola, l'occupazione dell'Albania e poi, come nave ospedale, con la tragica seconda guerra mondiale. Fra i pochi sopravvissuti alla guerra fu quindi coinvolto nei primi collegamenti con le Isole maggiori, con il rimpatrio di nostri prigionieri dal Nord Africa e con il drammatico esodo di Pola come conseguenza di un iniquo trattato di pace. Finalmente ripristinato al servizio civile e posto in linea regolare dal Lloyd Triestino fra Trieste e l'Australia il Toscana contribuì in modo determinante all'esodo di circa 22.000 Triestini e Giuliani verso quel grande e lontano paese."" -
Guida descrittiva di Trieste e l'Istria
Riproduzione anastatica del volume di Giulio Italico pubblicato a Trieste nel 1923. Ristampa in tiratura limitata di un testo ormai introvabile ora alla portata di tutti. -
Borderwine. I pionieri del vino in Friuli Venezia Giulia
Che cos'hanno in comune il Conte Asquini di Fagagna, inventore del Picolit e la Doxa? E Italo Svevo e Luigi Veronelli? O Yoko Ono e l'enologo ottocentesco Alberto Levi? Apparentemente nulla, eppure tutti hanno trattato in maniera più o meno diretta l'argomento vino affrontando aspetti quanto mai differenti: dalla tecnologia all'arte, dal marketing alla degustazione, il vino ha sempre appassionato addetti ai lavori e profani senza distinzione. Questo breve saggio vuole rendere omaggio a quei pionieri del vino che dal Settecento in poi hanno operato nelle aree oggi italiane della Serenissima Repubblica di Venezia e nei territori dell'Impero Austro-ungarico allo scopo di rendere grande un prodotto di uso quotidiano. -
Gli atleti delle terre perdute. Istriani, fiumani e dalmati con le loro imprese hanno onorato la terra d'origine
Le terre istriane, fiumane, dalmate sono state una autentica forza generatrice di campioni, del cui apporto anche Trieste, soprattutto Trieste, ha beneficiato. Se guardiamo la composizione di tante squadre che nel passato hanno conquistato allori importanti, titoli nazionali, europei, mondiali, o se ricordiamo i tanti atleti che individualmente hanno recato lustro a Trieste, città madre per adozione avvenuta, non madre naturale, si rimane stupiti. Ma allo stupore si unisce il rimpianto, intimo ma affiorante, di non avere espresso a suo tempo in misura adeguata gratitudine a tanti atleti che generosamente hanno militato nelle società triestine, di tutte le specialità. Lo sport triestino deve molto agli atleti istriani, fiumani e dalmati, che in tanti anni di attività ne hanno difeso i colori, senza sbandierare le proprie origini, lieti consapevolmente di offrire le loro doti atletiche nella nuova patria, che per essi si identificava soprattutto nella città di Trieste. -
Rorschach e metodi proiettivi. Studi e ricerche cliniche
Il volume presenta una miscellanea di studi e ricerche in psicodiagnostica proiettiva. In particolare, il reattivo di Rorschach, così come altre prove proiettive ad esempio quelle di proiettivi tematici, analizzati rispetto alla loro applicazione in area clinica e forense. La raccolta illustra dati clinici e di ricerca effettuati in laboratori di psicologia clinica e forense nazionali ed internazionali, conservando l'originalità dei contributi di colleghi italiani e stranieri nella lingua d'origine. Il testo è particolarmente indicato a studiosi dell'area psicodiagnostica proiettiva e a professionisti dell'area psicologica e psichiatrica. -
Joham Vaasquiz de Talaveyra. Poesie e tenzoni
Venti cantigas inedite, ripartite nei tre generi canonici della lirica galegoportoghese (cantigas d'amor, cantigas d'amigo, cantigas d'escarnho e maldizer), si propongono in questo studio in una veste critica che cerca di sanare, per quanto possibile, le penalizzanti corruzioni di una tradizione testuale quanto mai travagliata. La ricerca filologica ha inteso inoltre fare chiarezza sulla discussa questione dell'identificazione storica di Joham Vaasquiz de Talaveyra, riconoscibile, secondo l'A., in un cavaliere della seconda metà del XIII secolo, legato alla corte di Alfonso X e del di lui figlio Sancho IV. -
Mi sei venuto a trovare
Sei ore di sei giorni diversi, di sei esseri umani in carcere. Sei ore immaginate, la cui lentezza o brevità non conosceremo poiché unica è la vita e il tempo di ciascun ristretto, indicibile. La parola ritrovata è di sei prigionieri, tutti storici e riconoscibili: Onesimo di Bisanzio, Gesù di Nazareth, Francesco d'Assisi, Giovanna d'Arco, Antonio Gramsci, Pavel Florenskij; altrettanti i loro interlocutori o compagni: Paolo di Tarso, Maria di Magdala, frate Leone, le voci, un passero, Anna Achmatova. -
Ciampate del diavolo. Le impronte dei primi uomini sul vulcano Roccamonfina
"Siamo nella Campania settentrionale, sulle pendici del vulcano di Roccamonfina... Qui una radicata tradizione indicava appunto come 'ciampate del diavolo' una serie di antiche impronte presenti sul terreno vulcanico che i più anziani con fantasia popolare attribuivano ad una passeggiata del diavolo, l'unico a poter camminare su quelle che un tempo erano ritenute colate laviche consolidate. È merito di Adolfo Panarello e Marco de Angelis aver compreso, poco più di dieci anni fa, la reale natura delle impronte che si sono rivelate le più antiche impronte fossili umane note in Europa e tra le più antiche a livello mondiale. Si tratta di una scoperta frutto della determinazione e della profonda conoscenza di un territorio, confermata da autorevoli paleontologi come Paolo Mietto, che hanno avviato un'intensa attività di documentazione e di studio del sito che non si è ancora conclusa."""" (Dall'Introduzione di G. Mesolella)" -
Vers sensa preteise
Il volume è una raccolta di poesie e racconti in lingua piemontese. -
Fantasmi
Entrare nel mondo affascinante dei fantasmi, significa affrontare fenomeni non ancora completamente esplorati. Si tratta di percezioni distorte dalla scarsità di luce, di allucinazioni, oppure di sensazioni ed immagini subliminali create dall'inconscio in stato di veglia rilassata? Gli studiosi del fenomeno ne stanno ancora discutendo. Forse i fantasmi rappresentano immagini mentali, create da una fantasia fervida, per affrontare i bisogni dell'inconscio... Nel libro ""I fantasmi"""" Guido Bava presenta una serie di racconti piacevoli allo scopo di """"regalare"""" al lettore momenti di gradevole suspence."" -
San Valentino
14 febbraio, San Valentino, in tutto il mondo è la giornata dedicata agli innamorati. L'origine della ricorrenza si perde nella notte dei tempi ma è bello mantenere una tradizione dedicata alle persone che si amano. Questo libro è stato realizzato grazie alla passione dei poeti che hanno aderito all'iniziativa proposta dall'Associazione Carta e Penna. Parte dei proventi sarà destinata al fondo per l'adozione a distanza di un bambino della Tanzania. -
Nel mare dei miei sogni
Come un'improvvisazione prende forma la silloge poetica di Giuseppina Iannello Siccardo, tra l'astrattismo e la delicatezza di affetti veri e per questo indimenticabili. Più volte il mare è stato evocato dall'autrice come una necessità interiore di rivederlo e con esso le persone più care, tra cui il padre che gradiva tanto praticare la pesca. È inopportuno, credo, collocare la Iannello in una dimensione poetica fatta soltanto di sogni e di figure dei propri cari che, comunque siano andate le cose, sono e le saranno sempre vicino: il padre, la madre, la nonna, la zia, la figlia mai nata, la nipotina, l'amica... -
Briciole di storia ponentina
Piccoli appunti di ""come eravamo"""" lasciano il posto a capitoli dedicati alla storia delle località liguri di Ponente. Ecco allora il ricordo della caccia alle streghe che vide Triora primeggiare tristemente nella persecuzione di donne innocenti, l'industriosità di Altare con l'arte della lavorazione del vetro che la rese famosa in Europa, il ricordo di Alfred Nobel che visse a Sanremo... tanti frammenti di storia messi insieme dall'autore con la precisione di uno storico e l'affetto di un innamorato."" -
Racconti brevi
In questa raccolta di racconti l'autore passa dal noir al filo dei ricordi, all'osservazione dei comportamenti, alla costruzione di situazioni che mettono a nudo i vizi e le virtù delle persone. Una narrazione nitida, senza fronzoli ma dettagliata. Silvano Fecchio ha vinto, col racconto ""1901 - Solo cinque giorni"""", il primo premio della sezione narrativa della prima edizione del Premio Letterario Internazionale Prader Willi - Anno 2004 - e questo libro è il premio che l'Associazione Carta e Penna, promotrice del concorso, ha messo in palio."" -
Foglie di pensieri
L'autrice, in quegli istanti che sono a volte folgorazioni, coglie anche gli aspetti di un vivere quotidiano che appartiene a persone incontrate per strada o conosciute attraverso la cronaca di un mondo impazzito lasciando larga parte alle proprie radici, agli affetti che appaiono e poi scompaiono, agli strappi dell'infanzia, ai padri e alle madri che se ne vanno. -
Polvere di stelle
L'opera raccoglie le prime poesie scritte da Selene Favuzzi dai tredici ai quindici anni. Frequenta il liceo classico, è una ragazza semplice ed innamorata della vita pur nella consapevolezza, forse amara ma sicuramente fiera, di essere ""diversa"""" in un mondo di simili."" -
Ottimesia
Dalla prefazione: ""L'Ottimesia è un neologismo che nasce dall'intreccio di due parole: OTTIMISMO+POESIA e mi piacerebbe diventasse un nuovo movimento poetico di questo inizio secolo. Dico mi piacerebbe, perché mi rendo conto che in questo particolare momento della nostra storia, l'ottimismo non trova grande spazio nel cuore degli uomini, e l'Ottimesia potrebbe rivelarsi un'utopia e fermarsi a questo libro. Ma ciò dipenderà da tutti noi. L'idea dell'Ottimesia è nata pensando che la scrittura in genere e la poesia in particolare, sono un efficace metodo terapeutico, uno strumento che aiuta l'uomo a liberarsi di pesanti fardelli e a condividerli con gli altri permettendogli di prenderne coscienza""""."" -
Canto d'inverno
Prologo ""Era buio pesto quando lei aprì gli occhi. Ci mise un po' a capire di non essere nel suo letto, anzi di non aver dormito affatto. Stesa su un pavimento umido e ruvido - puzza di muffa e silenzio da brividi - tentò di muoversi. Ma aveva le ossa bloccate e un forte dolore alla nuca. Hai preso una botta in testa, disse a se stessa. Ché il buio era anche nel suo cervello: vuoto totale, nessuna memoria. Dove diavolo si trovava? Come? Perché? Istintivamente si portò le mani al volto, ma non c'era sangue, non sembrava almeno. Poi, lentamente, l'oscurità si fece un po' meno nera: solo un lieve bagliore latteo - punto indefinito sopra la testa - ma le bastò per tentare di orientarsi. Una botola, forse un pozzo. O una prigione? Dove?""""""