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Nordfoodovestest. La scienza dell'ospitalità tra le saghe islandesi e gli home restaurant
Il concetto di ospitalità affonda le sue più profonde radici, culturali ed etimologiche, in un mondo in cui la figura dell'ospite poteva essere tanto ostile quanto benevola. Il termine ospite contiene questa duplice valenza: l'ospite, quindi, è nemico o amico? ""Nordfoodovestest. La scienza dell'ospitalità tra le saghe islandesi e gli home restaurant"""" parte proprio da questo e, attraverso un excursus che dal mondo germanico antico giunge fino ai giorni nostri, esamina le bizzarre quanto straordinarie somiglianze tra le saghe islandesi medievali e l'odierna cultura degli home restaurant, toccando anche valori antropologici spesso caduti in disuso ma appartenenti al nostro background culturale. Il valore del dono come offerta e del cibo come condivisione costituiscono il corollario necessario di questa analisi tanto suggestiva quanto appassionante, volta a farci rispolverare radici, usi e costumi, riscoprendo così i valori più autentici della consapevolezza umana. La parte finale del lavoro è dedicata al foodblog Nordfoodovestest, nato alla fine del 2015 con l'idea di scoprire e promuovere i piccoli produttori, viticoltori e artigiani del cibo. Sono presenti anche alcune ricette selezionate, realizzate dall'autrice proprio adoperando e valorizzando i prodotti scoperti grazie al blog."" -
I Promessi sposi tra romanzo e spettacolo. L'opera moderna di Guardì/Flora
Il libro analizza I Promessi Sposi nell'Opera moderna di Michele Guardì da un punto di vista semiotico, con l'intento di superare il luogo comune che vede la riscrittura come un remake o una parodia. L'autrice, attenendosi alla linea metodologica di A. J. Greimas, dimostra come il lavoro compiuto dal regista non sia un semplice rifacimento, come molti ce ne sono stati di questa materia narrativa, bensì una riscrittura che, pur mantenendo inalterata la storia del romanzo manzoniano, origina una fusione di più codici. Nell'Opera moderna si ha infatti un'unione armonica di testo, musica e danza che rimanda a diversi generi sia letterari sia teatrali, come in un musical: per questo Guardì si è reso ""autore secondo"""" di un testo di cui """"autore primario"""" è Manzoni, dal momento che riscrivere significa riconoscere, dare compimento e reincarnazione a determinati valori. L'autrice individua meccanismi testuali e configurazioni discorsive, a partire da un'analisi del rapporto che intercorre tra la cultura linguistica e la televisione, finalizzata a comprendere il circuito autore-testo-lettore in cui è inserita quest'Opera; ciò si realizza attraverso l'analisi semiotica di alcune scene del testo di Guardì, messo in musica da Pippo Flora e nato dopo più di dieci anni di gestazione come ha dichiarato il regista nell'intervista rilasciata. Con la Prefazione di Marcello La Matina."" -
Lo sguardo della critica. I conoscitori d'arte in Italia tra XIX e XX secolo
L'arte dell'attribuzione in Italia tra XIX e XX secolo: Giovanni Morelli, Bernard Berenson, Roberto Longhi, Federico Zeri sono i grandi conoscitori dei quali vengono rivelati i metodi di lavoro, la personalità, le intuizioni geniali. Il libro si presenta come un piccolo archivio biografico, critico e storico nel quale gli studiosi, gli studenti e gli appassionati d'arte possano trovare notizie, documenti e concetti utili alla comprensione e all'approfondimento della disciplina e dei suoi maestri. L'autore conduce il lettore alla scoperta di una storia dell'arte raccontata, oltre che con rigore scientifico, attraverso il ritmo del romanzo biografico e le suggestioni della poesia. Ne emerge una figura di conoscitore quasi archetipica, come si trattasse della proiezione contemporanea di personaggi a guardia secolare dell'immaginario europeo alla stregua di Ulisse, Socrate, Dedalo, Teseo, Asterione, Tiresia e Faust. Con la Prefazione di Francesco Federico Mancini. -
Manuale di lingua Italiana per stranieri
L'idea di questo libro nasce dall'esigenza didattica generata dalla presenza di un elevato numero di studenti stranieri iscritti nelle Scuole Superiori. Partendo dall'esperienza diretta su una classe pilota, si è reso evidente lo scopo principale di questo progetto: quello di insegnare la lingua italiana in breve tempo non limitandosi all'esclusivo apprendimento della grammatica, ma anche mirando alla semplificazione di concetti altrimenti incomprensibili per uno straniero non italofono. Il manuale è suddiviso in unità, ognuna delle quali descrive gli argomenti che si andranno a trattare, gli obiettivi che si intendono raggiungere e un breve dialogo esemplificativo cui seguono domande di comprensione con esercizi. Le linee forza di questo lavoro, di natura sperimentale, sono basate su un'esperienza in farsi. -
L' arte di meravigliarsi. Fantasia e stupore in un percorso didattico
Questo saggio scorre veloce ritmato dall'incedere cadenzato di uno stile unico e surreale, quello di Emmanuel Gallot-Lavallée. Il libro si rivolge a chi, genitore, didatta, lettore-sognatore, si sente chiamato in qualche modo a seminare luce. È proprio questo il compito dell'insegnare, secondo l'Autore: distillare gocce di conoscenza in modo spontaneo, informale, senza preconcetti, consapevoli dell'importanza dell'essere liberi nell'apprendere le meraviglie della vita, in uno speciale orizzonte didattico. -
Scrivere come sognare. Cronache dell'immaginario
C'è sicuramente una linea di continuità tra l'osservare, l'immaginare, il sognare e quindi tra la scrittura di commento alla realtà, la narrazione anche autobiografica e la poesia. Scrivere può essere come sognare, se gli orizzonti di riferimento sono attraversati dallo sguardo ma anche dalla memoria, dalla razionalità e dall'intuito, dalla cronaca e dalla fantasia. Il libro propone un modello espressivo ibrido che, seguendo fatti e creando storie, alterna diverse forme letterarie, dimostrando quanto la scrittura possa essere un principio unificante capace di far dialogare aspetti, mondi e soggetti, perché ogni giorno si presenti all'insegna delle energie del pensiero e dell'esperienza. In questa prospettiva ""Scrivere come sognare"""" suggerisce uno strumento utile nella didattica, applicabile laddove si presenti l'esigenza di un percorso innovativo che stimoli dialogo, creatività, empatia."" -
Il vangelo di un clown e altre sessantatré e mezzo storie zen
Cosa succede quando cerchiamo la luce nella nostra vita, quando impariamo che trovare una soluzione fa nascere subito un problema? Cosa significa voler conoscere se non mangiare con il cucchiaio della saggezza una ciotola di raggi di sole ogni mattino? Che cos'è invece il sapere se non mangiare la ciotola stessa? Sembrano queste piccole grandi verità, intrise qua e là di ironia e sarcasmo, di capovolgimenti di prospettive e inattese dissonanze, di risposte zen a domande da clown, il filo conduttore di questo libro così lieve eppure a tratti così profondo e tanto saggio. Una lettura che si pone come occasione di un nuovo sorridere alla vita. -
La voce silenziosa dell'Istituto dei Sordi di Torino. Vol. 40: Parlo e leggo con HF-Font.
La Voce Silenziosa n. 40 dell'Istituto dei Sordi di Torino presenta un innovativo font, progettato dal logopedista Simone Becucci, ideato, realizzato e pensato per bambini con difficoltà di linguaggio e di letto-scrittura. ""Parlo e leggo con HF-Font"""" ne mostra obiettivi e modalità di utilizzo. Per ricevere il download del font HF-Font è sufficiente inserire il codice stampato all'interno della rivista nell'apposita pagina di download: cartmanedizioni.it/download/hf-font/"" -
Poesie a tavola. Esperienze di scrittura poetica conviviale
Le parole sanno legarsi ad altre parole, ad altre forme-pensiero, si intrecciano, si annidano nelle anse dei silenzi o nei suoni di altre voci, si prestano a trasformare il quotidiano in poesia, a concretizzare istanti, a cristallizzare momenti di felicità mentale e a farsi traccia visibile di legami profondi. Questo libro dimostra come scrivere poesie a tavola possa presentarsi un'operazione naturale come se, su quel foglio passato di mano in mano, si trovasse la chiave per manifestare le espressioni più intense, sincere e intime, e in modo del tutto semplice e condiviso si potesse attingere acqua pura dal pozzo. Ecco, poesia come la carrucola che nel suo fare, trasforma. Questi, che gli autori presentano nel libro, sono testi creati intorno a un tavolo e nel loro insieme propongono un metodo del tutto spontaneo per trovare armonia nel gruppo attraverso impressioni e piccole vertigini che si provano nello scambio della conversazione. Questo libro vuole porsi dunque come un progetto-manifesto: fare Poesie a tavola, ovvero vestire la poesia del suo abito etimologico che proprio nel fare rappresenta la sua essenza. A tavola si pensa, si elabora, si produce, si consuma, si progetta, si condivide, si inventa e si racconta. E una poesia scritta può diventarne memoria. -
Pane, burro e hygge. Impressioni di spirito nordico
"È una sensazione intima, profonda, a tratti struggente. Quando ho gli occhi lucidi a quel pensiero capisco che in me sta succedendo qualcosa. Se penso al Nord, i suoi paesaggi fanno capolinea nella mia testa, tra ricordi e cuore, facendosi sentire con prepotenza. Perché il Nord lo sa di essere Nord: sa di essere potente, invadente ma con poesia, sa che è capace di lasciarti a bocca aperta, sa che ti ha tolto tutte le parole per descriverlo, sa che una volta provato ti mancherà e sarà come se non potessi più farne a meno. Sono impressioni di spirito nordico quelle che punteggiano queste pagine, in un mosaico di evanescenze e gusti, di colori e sfumature, di esperienze, sapori e incontri tra Danimarca, Svezia e Norvegia, con passaggi in Svizzera e Germania""""." -
Gli angeli scaduti. Storie di un teatro di strada
Insegnare è una sfida. E tanto più ora che ci troviamo a relazionarci con differenti etnie, diverse culture, tanta povertà e talvolta disperazione. In questo libro l'autore ha cercato di portare la testimonianza, attraverso la sua attività di artista di strada, di quanto il teatro possa essere un formidabile strumento di coesione e di recupero sociale, in un'ottica di integrazione e scambio, di crescita e formazione oltre che di consapevolezza e di fiducia nella collettività. Gli Angeli Scaduti è una compagnia di teatro attivata in situazioni difficili, a volte estreme: tenendo come modello l'essenzialità e la prospettiva spirituale che guida il pensiero tibetano, Emmanuel Gallot-Lavallée ci riporta alle esperienze teatrali realizzate nei campi rom e ai confini di un mondo ai margini. Insegnare può essere quindi produttivo soltanto se si scambiano i ruoli e se ci si mette in gioco a cuore aperto. -
Mostrami il cuore. Coscienza poetica e sentimento dell'arte
Ci sono libri che fanno stare bene. Ci sono letture che, nel passaggio da una pagina all'altra, diventano metafore di cambiamento e crescita. Se è vero che un libro si lascia trovare nel momento in cui ne abbiamo più bisogno, allora forse più che di parole, racconti, saggi parliamo di alimento, nutrimento, 'sostanza sentimentale'. È intorno a questo approccio, orientato in un'ottica che spazia dal pensare in modo artistico per aggiungere estetica e rintracciare poesia nella realtà, che si sviluppa questo libro. Attraverso la lente dell'arte e in un percorso suggestivo e dall'incedere appassionato, l'autrice si addentra nei meandri di paesaggi interiori, sviscera storie di oggetti antichi, scardina le linee temporali che collegano nei millenni eventi storici, aneddoti fantastici, racconti mitologici, suggestioni poetiche, fatti leggendari, sogni e misteri: pagina dopo pagina, artista dopo scienziato, tra pellegrini e guerrieri, santi e miracoli, capolavori e suggestioni, ecco che ""Mostrami il cuore"""" diventa occasione, invito e medicamento per chi sente il bisogno di tornare ad attingere a quel principio di creatività, a quel nucleo di sentimento e poesia che altro non è che origine e meta di qualsiasi percorso di rinascita."" -
Tempo di conchiglie. Ottantasei poesie
L'autore con questa seconda raccolta di poesie mette a fuoco quel mare, inteso come universo simbolico, ma anche luogo fisico, dove transitano desideri ed emozioni tipici delle sue tematiche. -
Il circo d'Abruzzo. Educare allo sguardo, all'ascolto, al silenzio
Il Circo d'Abruzzo è un teatro dell'essenziale, dove ogni rappresentazione è frutto spontaneo di un essere in farsi e metafora di un percorso di ricerca verso la saggezza. Senza quinte e senza costumi, né pareti e scenografie, niente copioni prestabiliti e didascalie: soltanto una mise en scène dell'immediato nella cornice della natura, dove gli attori sono sé stessi e possono esprimersi anche con il silenzio, con gli sguardi e con l'ascolto. Con questo libro Emmanuel Gallot-Lavallée ci conferma ancora una volta di essere un grande autore controcorrente, un artista lontano dagli stereotipi, un maestro di paradossi che reinventa un teatro reinventa un teatro dell'anticonvenzionale e dell'ingenuità insegnandoci a ritornare all'infanzia. -
L' inquilina dell'attico. Una storia di coraggio
Ogni vita merita di essere raccontata. Alcune storie, poi, più di altre, sono destinate a imprimersi nell'immaginario narrativo con una forza rara e concedono a chi legge e a chi ascolta di partecipare agli eventi, componendo pagina dopo pagina il mosaico di una narrazione tangibile e realistica. La vita di Giovanni scorre ritmata da un incedere di giorni che si susseguono semplici, vitali, giovani e spensierati. C'è qualcosa nel ritratto del protagonista e dei suoi amici, attori principali di questo racconto fresco e dinamico, che molto rimanda alla scenografia di un film: l'autore, con uno spiccato stile da cronista, dà vita alla trama attraverso la voce dei personaggi. Il lettore, in questo modo, può immergersi in una storia semplice che, lentamente, prende la forma di un esempio di coraggio. E così, con una naturalezza narrativa che incanta, perché costruita sulla spontaneità e sulla freschezza di una penna autobiografica, l'autore, candidamente, si svela e lasciandosi intravedere, commuove. C'è sempre un cielo stellato sopra le storie che emozionano, anche le più tristi. Basta saperlo vedere e cogliere l'essenza di ciò che vuole comunicarci. È quello che emerge leggendo pagina dopo pagina la storia narrata in questo libro, affascinante e difficoltosa sotto certi aspetti, una storia che come in un climax ascendente coinvolge e stravolge, fino a farci scorgere quel cielo stellato che illumina lo sguardo di Giovanni sulla vita. Una storia di dolore e vittoria insieme, di tristezza e speranza, di grande determinazione che consegna al lettore il senso di un inno alla vita: Giovanni, come un mago, attinge al suo cappello magico per scoprire nuove risorse e rintracciare così uno spiccato talento sportivo, compiendo con grande onore la sua missione di coraggio sulla terra. -
Bellezza e verità. Archetipi del pensiero e nostalgia delle origini
Questo libro si offre al lettore come un susseguirsi di esercizi di bellezza, partendo da un tacito invito a salire sulla giostra della vita cavalcando il piacere di pensare, per nutrire creatività e senso estetico, elementi eletti dall'autrice come potenti antiossidanti per lo spirito. In un viaggio tra le pagine, emozionante e travolgente, a tratti ipnotico grazie a una scrittura appassionata dall'incedere incalzante, il lettore viene catapultato in un vortice di riflessioni sull'arte, meditazioni sulla natura, interrogativi aperti sul senso del tempo che sembrano disegnare una traccia materica, pagina dopo pagina, facendo della lettura un'occasione interiore per rinascere, un vero percorso di trasformazione dove è lo sguardo, prima di altro, a farsi nuovo nel modo di osservare per arrivare a trattenere, alla fine della lettura, un nuovo significato di bellezza. Secondo l'Autrice, esercitando la percezione a farsi più intensa e, insieme, il pensiero a diventare più lieve, è possibile rinascere ogni giorno grazie alla bellezza, nutrimento per l'anima e per l'intelletto, risorsa a cui attingere per ritrovare una nuova spinta alla vita. Un libro da respirare, quasi fosse una camminata in un bosco immaginario alla ricerca della verità. -
Introduzione alla fonopedia. La disciplina del suono della voce nella comunicazione quotidiana
Il gatto miagola, il cane abbaia. E l'uomo? Parla. Ma ne siamo proprio sicuri? Come si esprime il neonato nel primo anno di vita? Come hanno comunicato tra loro, per milioni di anni, gli ominidi preistorici, senza parole? E, ancora, qual è l'elemento più attendibile: la parola o il suono della voce? Perché quasi tutti coloro che non hanno accesso al linguaggio verbale, conservano l'orecchio assoluto? Il suono della voce può rappresentare un'alternativa per chi non vuole, non sa, non può parlare? A queste e ad altre domande Introduzione alla fonopedia cerca di dare una risposta presentando la disciplina che indaga specificatamente il suono della voce (phoné) e la sua educazione (paideia) nella comunicazione quotidiana. La fonopedia, che potremmo definire disciplina che studia come si esprime vocalmente qualcosa, ha lo scopo di creare test, percorsi educativi e formativi dedicati alla percezione, l'interpretazione e l'emissione dei suoni para-verbali e a-verbali, per migliorare la qualità delle relazioni e della vita soprattutto in presenza di disagi, disturbi, patologie. La scientificità della fonopedia è garantita da unità di misura specifiche, da una forma di scrittura dedicata, da strumenti retorico-musicali per l'interpretazione semantica del suono. La sua originalità risiede forse proprio nella sua spiccata matrice musicale: l'autore, in questo volume, ci accompagna in un affascinante percorso che ci consente di scoprire quanto la musicalità sia una competenza umana che ha garantito la sopravvivenza e lo sviluppo della specie fin dai tempi preistorici e quanto, ancora oggi, le relazioni quotidiane siano intimamente fondate sul suono della voce più che sulla parola. -
Come un cavallo in una teiera. Pensieri di libertà
Un libro che sprigiona dalle pagine un cortocircuito di energia impensabile, una successione di fulmini di pensieri profondi intervallati da oasi di sorprendente fantasia. È proprio questo respiro di energia in un immaginario senza freni che rende gli scritti di Emmanuel Gallot-Lavallée straordinari, vivificanti, unici. È un senso della vita che l'autore ci guida a cercare nelle piccole cose, in un fare quotidiano intriso di poetica gentilezza e di un umile, estatico atteggiamento di osservazione dentro se stessi. Là, nell'interiorità che abbiamo dimenticato, si aprono finestre sull'immenso dove, osservando gli umori del cielo, incontrare una nuova immagine di se stessi e una rinnovata prospettiva sul mondo. -
I diritti del bambino. La figura di Janusz Korczak
Lettura per pediatri, educatori, genitori e chiunque si prenda cura dei bambini, dedicata al pensiero e all'opera di Janusz Korczak, medico, figura simbolo della storia del nostro secolo. Janusz Korczak, estensore della carta dei diritti del bambino, applicò la sua filosofia sull'educazione dei bambini anche nell'orfanotrofio che istituì nel ghetto di Varsavia, lasciando che i bambini vivessero senza scoraggiarli, né strapazzarli, né facendo loro fretta. Senza scoraggiarli, né strapazzarli, poiché credeva fermamente che ogni singolo minuto della loro vita andasse rispettato come unico e irrepetibile e che nessun gioco, nessuna forma di espressione del bambino potesse rischiare di essere liquidata come banale ""perdita di tempo"""". Fino all'ultimo lavorò con i suoi bambini per far loro comprendere e accettare con dignità ogni aspetto della vita, compresa la morte. Fu così che nell'agosto del 1942 riuscì a farli salire sul treno che li avrebbe portati a morire nelle camere a gas di Treblinka, a testa alta, vincitori colmi di dignità. Il libro è illustrato con i disegni dei bambini del ghetto di Terezin, periti nella Shoah."" -
I ricordi di Inge e dei suoi figli Rolf e Nico Kamp
Le memorie di Inge, deportata ad Auschwitz insieme ad Anne Frank, e dei suoi figli vissuti clandestinamente nell'Olanda occupata dai nazisti. Completano i ricordi ricche note storiche sui campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau e Gross-Rosen. Inge Meyer Kamp, ebrea tedesca, nata a Colonia 95 anni fa, ricorda in queste pagine, la sua odissea iniziata all'indomani della Notte dei Cristalli, il 10 novembre 1938. Fu allora che lei, il marito, i suoceri e i suoi due bambini decisero di rifugiarsi in Olanda. Qui, i Kamp vissero abbastanza serenamente fino all'occupazione tedesca e alla conseguente introduzione delle leggi antiebraiche, che finirono per costringerli a separarsi e a nascondersi: i bambini da una parte, Inge e il marito da un'altra, gli anziani Kamp da un'altra ancora. Inge e il marito furono i primi a essere scoperti e a finire a Westerbork, anticamera di Auschwitz. Ed è proprio per Auschwitz che Inge e il marito partirono il 3 settembre 1944 chiusi in un carro bestiame insieme ad Anne Frank e famiglia. Inge vivrà nella medesima baracca di Anne. Inge riuscirà a sopravvivere e a tornare per riabbracciare i suoi bambini. Diverso fu il destino di suo marito e di Anne Frank, quella magnifica ragazzina che seppe comunicare a tutto il mondo la sua gioia di vivere prima che le si spegnesse fra i reticolati di Birkenau.