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Oronzo Pugliese. Quando nel calcio esistevano i maghi. Nuova ediz.
La vita di Oronzo Pugliese come non è stata mai raccontata, svelando i suoi trucchi da ""mago"""" e i segreti della sua determinazione. La nuova edizione del libro è arricchita da numerose foto inedite fornite da sportivi e amanti del calcio in bianco e nero. Accanto alle prestigiose testimonianze, fra gli altri, di Capello, Banfi, Savoldi, Losi, De Sisti, Nocera, Gambino, Bettoni e Chiarugi compaiono una serie di aggiornamenti, curiosità, aneddoti ed episodi divertenti. Rivelazioni e confidenze dei protagonisti degli ultimi decenni della scena calcistica che s'intrecciano con i sentimenti più segreti del mondo del calcio, per scoprire la faccia nascosta di una passione che commuove e smuove cuori e interessi economici. Un viaggio in uno sport che uomini come Oronzo Pugliese da Turi hanno lanciato ai massimi livelli, contando sulla propria lealtà e suggellando ingaggi favolosi con una stretta di mano. Il rilievo e l'attualità della figura del """"Mago di Turi"""" è stata confermata, a 27 anni dalla sua scomparsa, con il prestigioso riconoscimento dell'inserimento di una voce a lui dedicata nel Dizionario biografico degli italiani, edito Treccani."" -
Il grande cuore di Micio e Bunny. Ediz. illustrata
Questa favola è la storia di due amici inseparabili, un gatto cieco e un coniglio dagli occhi blu, e di una bambina di nome Gioia. I due animaletti muoiono misteriosamente e la piccola amica non sa darsi pace. Ma la sorpresa è proprio dietro l'angolo... Età di lettura: da 5 anni. -
Una goccia d'acqua in un oceano infinito. Nuova ediz.
Luca è un ragazzo di diciassette anni, morto prematuramente, che racconta la sua storia da un aldilà bianco e sterile. La sua vita all'apparenza banale, identica alla vita di miliardi di uomini vissuti nell'anonimato, come ""una goccia d'acqua in un oceano infinito"""", si riempie di colore e significato quando ci mostra i pensieri, le emozioni, i sentimenti che sono all'origine delle sue azioni. E in questo apparente conflitto si racchiude l'essenza della nostra storia. Siamo quello che facciamo o siamo quello che pensiamo o quello che proviamo? Una sola di queste cose o tutte e tre? Cosa ci rende uomini? Solo un pensiero che non appartiene più alle cose umane, che non ha più vergogna né pudore, o paura, o angoscia può rispondere a queste domande. O forse no? Luca è un ragazzo che non sa dare risposte, ma si pone tante domande. Ecco, questo è sicuro, troverete domande in questo libro. Perché senza domande non esistono risposte."" -
L' eros vien mangiando. Ediz. illustrata
Marilena è...Come un capo senza tempo. Estrema, determinata, audace, magnetica.Una voce fuori dal coro. Straordinaria... normalissima. Non c'è magia senza il suo sorriso.Una donna che si vuole bene, fiera della sua vita, dei suoi ""anta"""" freschi di rugiada. La Felicità ha il suo nome, la sua voglia di vivere. Parole d'ordine: arte, bellezza classica, eleganza e anche etica."" -
Tra i gradoni e il cielo
La passione che lega Foggia ai colori rossoneri della propria squadra di calcio è profonda e radicata. La storia del Foggia e della città degli anni '60 e '70 si intrecciano in questo racconto autobiografico al rapporto di affetto e complicità tra zio e nipote. -
Lando Frandella e l'eredità di Federico Secondo. Nuova ediz.
Nel non lontano duemila e dispari lo Stato Italiano dismette la città di Foggia per improduttività fiscale e la dichiara terra di nessuno. I nativi e gli oriundi abbandonano la nave che affonda lasciando la città i mano a una variopinta comunità multi etnica che appare molto poco propensa a pagare le tasse, ma molto compatta e organizzata nel pretendere aiuti e benefici da chiunque detenga il potere in città. In un clima di totale anarchia e ribellio, il sindaco pro tempore Lando Frandella e Federico Silvio di Svevia, ultimo discendente dell'Imperatore Federico II, si affronteranno in una esilarante guerra senza esclusione di colpi rendendosi protagonisti di gesta epiche, attentati dinamitardi, misteriose sparizioni, colpi bassi, spese folli e improbabili amori in un turbinio di eventi disastrosi... -
Il disertore dalmata
Remo Calbian è nato a Zara, capitale della Dalmazia austriaca. Veste la giubba di militare austriaco. Nel luglio 1859, dopo la battaglia di Solferino, qualcosa s'incrina nella sua coscienza. Diserta e passa dalla parte piemontese. Diventa garibaldino, poi ufficiale dei bersaglieri; partecipa alla repressione del brigantaggio e alla terza guerra d'indipendenza; viene eletto deputato alla Camera. Dopo molti anni visita la sua Zara per poi rientrare in Italia, la sua patria: ''a lui non restava che servirla''. Il racconto della scoperta del sentimento nazionale degli italiani di Dalmazia nei cruciali anni Sessanta-Ottanta dell'Ottocento e dell'amor di patria del protagonista e dell'autore. Un romanzo a volte amaro, appassionato e lucido, capace di rievocare sentimenti intimi e universali. -
Il linguaggio mafioso. Scritto, parlato, non detto
In che modo un'associazione che ha fatto del silenzio, e di tutto ciò che apparentemente è l'antitesi della comunicazione, il suo carattere distintivo ha dato luogo a un sistema di comunicazione riconoscibile come tale? L'obiettivo è quello di analizzare il linguaggio usato dalla mafia in maniera organica, cercando di offrire una prima panoramica dei capisaldi del suo apparato comunicativo. Pizzini, lettere di scrocco, intercettazioni, testimonianze e silenzi sono gli elementi che ne costituiscono l'impianto comunicativo, in costante oscillazione fra una comunicazione interna e una comunicazione esterna, due facce distinte ma complementari. -
Il maestro di Gaza
"Il maestro di Gaza"""" ripercorre le vicende del popolo palestinese attraverso i racconti di Ramy Balawi, dando al lettore la possibilità di calarsi in una storia di """"ordinaria"""" vita palestinese. Dalle parole del maestro gazawi, raccolte da Alessandra Ravizza, apprendiamo cosa vuol dire vivere in un Paese in guerra e da anni, e su come ciò influenzi ogni aspetto della vita dei gazawi, anche quelli più quotidiani come andare a scuola." -
Dalla guerra. Cronache di ordinaria oppressione
Dieci reportage. Dieci storie di sopravvivenza, prevaricazioni, violenza, speranza. Sono storie vissute, viste, ascoltate in prima persona nei viaggi di Luca Salvatore Pistone al centro delle zone calde del mondo. Dall'Africa al Sud est Asiatico, passando per il Medio Oriente: un viaggio all'interno della cronaca raccontata con uno stile asciutto, a volte obbligatoriamente duro. Storie che non fanno notizia: necessaria testimonianza di ordinarie oppressioni. -
Bullismo e disabilità. Riconoscere le differenze. Attraversare il conflitto. Annullare il potere
Il bullismo, che sia reale o virtuale, è sempre più presente nelle relazioni dei più giovani. Nel suo saggio, Dario Davì, affronta un aspetto del bullismo spesso sottovalutato, quello subìto da persone con diverse disabilità, sia fisiche che mentali. Attraverso un intenso excursus di testimonianze, l'autore affronta i vari aspetti del bullismo, ne rintraccia le caratteristiche, i soggetti protagonisti, proponendo, infine, una possibile risoluzione dei conflitti che ne stanno alla base. -
In punta di piedi... prosa e poesia
Un libro autentico, coraggioso, vero, vibrante di calore e di emozione, sorgente a tanti altri che cercano conforto e parole a ciò che hanno patito e non riescono a tirar fuori. Un libro da leggere, da rileggere, un dono ricco d'amore, un testamento e una via che altri possono percorrere. I suoi versi sono stille di rugiada che si offrono con pudore al primo sole della vita e generano luce in quelli che avranno la fortuna di leggerli e di farsi da loro attraversare. -
Dalla tempesta al cielo
Una poesia meditata e dai toni interiori misurati e ricchi di introspezione appare la raccolta di Cecilia Minisci, ""Dalla tempesta al cielo"""". È una silloge che, con Oscar Wilde, sembra dirci: """"Ogni istante della nostra vita siamo ciò che saremo, non meno di ciò che siamo stati"""" e che con Eraclito sembra invitarci ad affermare: """"Io stesso muto nell'istante in cui dico che le cose mutano""""."" -
I mondi di Almerigo
Ha sempre la penna in mano. Disegna e scrive da bambino, ragazzo, uomo. E poi c’è quella piccola macchina fotografica a tracolla, che diventerà sempre più grande e professionale, abbinata a una cinepresa super8. Foto, video, disegno e scrittura in un colpo solo. Lo scatto seguito da uno schizzo della stessa immagine prima della stampa, la ripresa abbinata a un testo prima di riversare la pellicola… Una capacità di cogliere l’attimo e raccontarlo in diversi modi. Non sono cose automatiche, eppure Almerigo Grilz ci riusciva con incredibile semplicità. Lo raccontano i suoi album, i suoi diari da studente e poi da giornalista, le immagini che lo ritraggono. La sua Trieste e un contesto familiare dalle tradizioni marinare gli avevano trasmesso il mito del viaggio, insito in questa città di mare sferzata dalla Bora, portandolo a compiere un percorso troppo breve ma così intenso in quegli anni dove il mondo era diviso in due blocchi che “imprigionavano” gli uomini nei loro Paesi e nelle ideologie. Già, le ideologie, i conflitti e la politica. Una parte della vita di Almerigo Grilz, forse quella più conosciuta e, a torto, considerata caratterizzante, che lo vide schierato a destra negli anni Settanta alla guida del Fronte della gioventù, e per questo amato, odiato, temuto. Anni pieni di idee e di violenza, a cui per altro non si sottrasse, che lo videro segnare un’epoca. Non solo a Trieste. Ecco perché la sua storia, senza nascondere nulla o privilegiarne un aspetto, diventa un modo per raccontare non solo un uomo ma una stagione irripetibile, prima di vederla irrimediabilmente massificata in internet, dove troppo spesso la miriade di dati, a volte ripetitivi e inesatti, non arrivano a cogliere il particolare. Serve qualcosa di più, capace di andare oltre all’omologazione di base. È una sfida difficile ma non impossibile: raccontare Almerigo Grilz – morto a soli 34 anni, primo free lance italiano ucciso in uno scenario di guerra dopo il secondo conflitto mondiale – fra sogni giovanili, l’amore del viaggio, la politica iniziata da ragazzo e lasciata per un’altra passione, quella del giornalismo, con i suoi reportage richiesti dalle maggiori emittenti televisive e testate del mondo. Un percorso dall’11 aprile 1953 al 19 maggio 1987 ricostruito in un volume curato da Pietro Comelli e Andrea Vezzà – che segue il successo della mostra allestita a Trieste – utilizzando esclusivamente il materiale conservato e archiviato in maniera quasi maniacale dallo stesso protagonista, che fa emergere un protagonista forse “sconosciuto” ma per questo motivo più interessante nella sua completezza. -
Leggete Tolkien, stolti! Campo Hobbit 1977. Quando i giovani di destra fecero il '68
Quella del ’77 in Italia è stata forse l’ultima grande stagione di partecipazione giovanile. In mezzo al piombo e alle molotov un’intera generazione, senza distinzioni di colore politico, chiedeva un forte cambiamento e lo faceva su basi culturali diverse rispetto al ‘68. Quello che i giovani di destra, dopo un inizio in prima fila, non erano poi riusciti a fare. Nell’estate del 1977, però, arriva il Campo Hobbit pronto a mostrare uno spaccato diverso dai luoghi comuni di una destra tutta “legge e ordine”, dipinta per la violenza dei “picchiatori fascisti” e la nostalgia di un Ventennio mussoliniano dove i treni arrivavano in orario. Gli esclusi e autoesclusi raggiunsero Montesarchio, un paese della provincia di Benevento, occupando con le loro tende un campo da calcio dove in mezzo c’era un palco dedicato alla “musica alternativa” e ai lati i banchetti pieni di riviste e libri underground. Il fenomeno delle radio libere, la grafica, la metapolitica con temi da sviluppare quali l’ecologia, la dimensione femminile, la poesia svelarono così una voglia di vivere nel presente. E la creatura letteraria di Tolkien diventò lo strumento per uscire dall’angolo in cui quell’ambiente era stato cacciato o si era infilato. Accanto all’inquadramento del ‘77 di Luciano Lanna e un approfondimento sulla “musica alternativa” di Giovanni Tarantino, ecco che il libro “… leggete Tolkien, stolti!” Campo Hobbit 1977. Quando i giovani di destra fecero il ‘68, curato da Pietro Comelli, racconta e analizza un ambiente giovanile eterogeneo, durante quell’estate calda, attraverso una serie di testimonianze, decine di documenti curiosi, oltre cinquanta fotografie inedite e la cronologia dei fatti accaduti in quella stagione irripetibile a distanza di quarant’anni. -
Cercando una parola che ascolti
"Questa storia è per te che stai dipingendo il buio sulle note della passione della vita. Per te che senti il bisogno di ritrovarne i colori"""": questa la porta d'ingresso di """"Cercando una parola che ascolti"""", un romanzo che nasce dall'ascolto profondo di tante storie di vita. Una storia che vuole far """"viaggiare dentro"""" chi si pone in ascolto, """"come si ascolta chi ti apre il proprio cuore"""". L'autore, un sacerdote trentaseienne della Comunità Mariana """"Oasi della Pace"""", vive da anni a contatto con giovani e famiglie." -
Solo amore
"Ho sempre parlato d'amore, ogni qual volta l'ho mostrato come antidoto alla sofferenza, a un indicibile dolore, a quegli abusi che per tutta la mia vita intensa ho fieramente combattuto col mio lavoro. Stavolta però è diverso. Stavolta è puro amore. Solo amore. In varie forme. Dodici piccoli brevi racconti, tra realtà, sogno e fantasia, che accarezzano il cuore, stupiscono, ridanno luce alla speranza, insegnano che dopo qualsiasi temporale, fosse pure il peggiore, spunta il più bello quanto inatteso degli arcobaleni""""." -
Solo amore tra noi
Solo amore tra di noi è una raccolta di lettere, pensieri e ricordi dedicati a Gianluca Montalbano, un giovane di Agrigento scomparso a causa di una brutta malattia. Questo libro è stato voluto dalla mamma, Maria D'Alessandro, e dalla sorella, Clara Montalbano, affinché il ricordo di Gianluca e la sua gioia di vivere possano continuare a restare nella mente e nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato. -
Ali di gigante
Per Andrea è arrivato il momento di lasciare il piccolo borgo siciliano di Sommalunga e aprirsi al mondo. Un viaggio diventa l'occasione per lasciarsi alle spalle tanti momenti della sua vita passata che ricorderà solo con l'aiuto di un vecchio professore durante lunghi e piacevoli pomeriggi di studio prima degli esami di maturità. I versi di una poesia lo aiuteranno a fare i conti con un dolore da cui non vorrà più fuggire. Grazie a quel professore Andrea riuscirà a spiegare le sue ali di gigante e a riprendere il volo. -
Benvenuta Mamma. Storie e consigli per vivere al meglio il meraviglioso viaggio della maternità
Benvenuta Mamma è un emozionante viaggio nella maternità, attraverso i racconti di dodici mamme che ripercorrono alcune delle prime e più importanti tappe di un'avventura unica e irripetibile che durerà tutta la vita. Con i consigli di tre professioniste scopriremo come vivere la gravidanza e il parto, avviare l'allattamento al seno e affrontare consapevolmente il periodo del post partum anche nei rapporti con il partner.