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A me gli occhi. Come catturare e mantenere l'attenzione e la partecipazione a km di distanza... o a 20 cm di vicinanza!
Lo spazio digitale è diventato uno spazio di relazione e contatto. ""A me gli occhi"""" mette nero su bianco pratiche e metodologie utili nella formazione a distanza, (ma anche in presenza) per facilitare e nutrire l'apprendimento attraverso lo schermo, mantenendo una mente sempre aperta e curiosa. Il terzo capitolo è stato scritto da Barbara Quadernucci, le immagini nascono dalla penna digitale di Mariausilia Zoccarato."" -
Pettirosso, raccontami una storia
C'era una volta... ed è subito magia. Pettirosso, raccontami una storia è un regalo al nostro bambino interiore. Una raccolta di fiabe narrate da un inedito Cantastorie capace di parlare sottovoce a quella piccola dolce anima che vive dentro di noi e aspetta solo di essere risvegliata. -
Cronache dalle tenebre
"Mi chiamo Alberto, Alberto Lampredi. Nato a Firenze nel lontano febbraio 1831 e deceduto, sempre a Firenze, nell'altrettanto lontano dicembre 1865, in una serata umida e fredda, in cui, complice il vento pungente, il gelo riusciva a penetrare nelle ossa, incurante degli strati di indumenti che ci si metteva addosso in cerca di ristoro dal rigore invernale."""" Alberto, a seguito della morte dell'amata madre, inizia a condurre una vita ormai priva di stimoli, giungendo a sopravvivere, anziché vivere. Il tutto fin quando lo assale un essere dalle sembianze umane, ma che umano non è. Affascinante e passionale, il suo nome è Rodrigo e la sua natura è quella di vampiro! Alberto si unisce a lui, in un'unione che non è soltanto carnale ma mentale, di possesso interiore. Insieme, i due vampiri gireranno per il neo-formatosi Regno d'Italia, vivendo tutta una serie di avventure, nelle quali non mancano insidie, pericoli e altre creature fantastiche, oltre ai vampiri..." -
Perché andate facendo tutto questo? La famiglia Campoli-Fattorini e il rastrellamento degli ebrei a Sezze nell'autunno del 1943. Storia e memoria della Shoah: dall'antigiudaismo teologico all'ant...
La ricerca, muovendosi tra storia e memoria, percorre un itinerario nell'ebraismo e nella Shoah che interseca molteplici piani di analisi. È, in primo luogo, la storia della presenza ebraica a Sezze (persone, famiglie, luoghi, avvenimenti) a partire dal tardo medioevo. È, soprattutto, una ricostruzione delle vicende degli ebrei setini negli anni delle leggi razziali e della persecuzione nazifascista basata su fonti documentali e testimonianze orali. È, nel contempo, il racconto inedito, basato sulle memorie familiari, del ruolo avuto da uomini e donne della famiglia Fattorini-Campoli nella salvezza di alcuni ebrei setini appartenenti alla famiglia Di Veroli. È, infine, una profonda riflessione storico-critica sull'antigiudaismo, sull'antisemitismo, sulle leggi razziali del 1938 e sulla Shoah. -
Sezze alla fine dello Stato pontificio (1855-1871). La costruzione dell'acquedotto, il brigantaggio postunitario, la Relazione sul censimento 1871
Il volume raccoglie in modo organico le ricerche d'archivio condotte su alcuni aspetti della storia setina negli anni di passaggio dallo Stato pontificio al Regno d'Italia. In particolare sono state ricostruite le vicende relative alla realizzazione del primo acquedotto pubblico che ha condotto l'acqua della fonte Sant'Angelo (Monti Lepini, Bassiano) all'interno dell'abitato di Sezze (fontana monumentale di Piazza De Magistris) e al fenomeno del brigantaggio cosiddetto postunitario. Il lavoro è stato arricchito dalla trascrizione integrale, comprensiva di note esplicative, della Relazione sul censimento 1871 eseguito in Sezze. -
E vissero... sconfitti e vincenti. Racconti, fantasie e storie di sport
Un progetto unico nel suo genere, creato dalla penna degli amici di Overtime Festival. Un libro fatto di storie, aneddoti, racconti e fantasie. Un libro che ha coinvolto il giornalismo sportivo italiano. Per la prima volta insieme. Tutti in nome della solidarietà e dell'etica sportiva. -
A piedi nudi. Vita eroica di Filippo Corridoni
"No, Agnese... Io odio la guerra con tutte le forze dell'anima mia... ma combatto perché credo che questa guerra, se condurrà alla sconfitta del nemico come non dubito, avrà lo stesso valore di una grandiosa rivoluzione. Questa è l'idea che ho amato più della vita."""" (Filippo Corridoni). Prefazione di Filippo Tommaso Marinetti" -
La danza sulle corde. Ediz. per la scuola
Gaetano Amoruso parte da una storia di sacrificio e coraggio nepalese per distillare un appassionante pamphlet che abbraccia la visione dell'uomo e della cultura con l'obiettivo di ritornare alle origini dando così nuova linfa a valori ormai desueti. L'autore scrive per ciascuno di noi, in maniera diretta, riferendosi al lettore come un compagno di viaggio. Cos'è la dignità, la coscienza o l'ideale? E perché abbiamo il dovere di insorgere e spezzare le catene? Un messaggio ben preciso per chi legge che deve in tal modo mettersi in gioco, parola dopo parola, e cercare di comprendere il proprio futuro. -
Ius et veritas
Una serie di riflessioni, mirate a un processo d'interiorizzazione, sulla logica della verità nella giustizia attraverso alcuni spunti sulle differenze, ma spesso sulle similitudini, della riconciliazione e del perdono all'interno di un processo affascinante qual è la relazione tra Vangelo e Diritto. ""Ius et Veritas"""" è un itinerario che si conclude con la figura di Cristo artefice e portatore tra i popoli della giustizia irreprensibile perché solo Dio, giustizia e misericordia coincidono assolutamente e perfettamente."" -
Quelli della D. Gli anni delle elementari visti dai bambini di Catania
La fine di un ciclo, l'inizio di un altro, il primo rito di passaggio consapevole. Nei saluti, nei disegni e nelle letterine i bambini manifestano il loro stato d'animo aprendo il proprio cuore mentre quello delle maestre diventa più ""piccolo"""" e le lacrime sono pronte per sgorgare copiose. Salutano quelli che vanno e quelli che vengono e se comprendere tutto questo sarà impossibile, aprire le porte alla conoscenza è necessario. Età di lettura: da 12 anni."" -
Rifugiati europei e migrazioni internazionali
L'Occidente sembra aver dimenticato irrimediabilmente i doveri dell'ospitalità. Doveri che non sono degli obblighi ma la radice di ogni vera civilizzazione. Il sintomo, laddove essi sono presenti, della persistenza di una Cultura. «Noi stessi saremo condannati se manteniamo la stessa attitudine verso i profughi di oggi» grida dai tetti Louis Massignon. Tale è la testimonianza ch'egli ci porta. Un monito. Prima che sia troppo tardi e quel resto di umanità che è ancora in noi scompaia per sempre. -
Antonio del romanzo e Antonio della tradizione. Ediz. critica
Quelli che paiono lacerti sono elementi, volti prismatici di un lavoro compiuto e immenso che non ha eguali nel Novecento russo e nella storia del pensiero. L'opera di Pavel Aleksandrovi? Florenskij appare, ogni giorno di più, come un continente vastissimo e inesplorato, che bisogna riportare alla luce, non solo con l'acribìa del filologo e dell'archeologo del sapere, ma con la passione del logofilo. Dandole spazio e lasciandola risplendere mirabilmente, come essa merita. Affinché ci salvi. Nella riflessione letteraria dedicata all'opera di Gustave Flaubert, e in particolare a La Tentation, quasi nessuno sospettava dell'esistenza di questa luminosa perla, rimasta sepolta per oltre un secolo nel cuore della Russia. -
Diario di un manovale. Testo francese a fronte. Ediz. bilingue
Questo ""Diario di un manovale"""", di Thierry Metz, racconta le giornate di un muratore, di un manovale. La poesia di Thierry Metz, nell'apparente annotazione di quello che resta, approda a un territorio, dove le parole che descrivono i gesti vissuti sono le sole che possano esprimerli. Come se quei gesti senza parole non esistessero. Come se il giorno per esistere avesse bisogno di quelle poche righe vergate la sera su un quadernetto. Il libro presenta il testo francese a fronte. Perché le annotazioni in prosa del Diario sconfinano continuamente nella poesia."" -
Natura e follia
Paul Shepard, filosofo, biologo, antropologo, in questo suo libro Natura e follia, fortemente teorico e originalissimo, ripercorre le tappe della storia dell'umanità, nella sua progressiva alienazione, tramite l'analisi di figure irradianti, snodi di senso: gli addomesticatori, i padri del deserto, i puritani, i meccanicisti. Che sono volti e raffigurazioni dell'umano nei suoi rapporti con ciò che non è umano, ma che lo definisce: il mondo naturale, la terra. I cacciatori-raccoglitori ancestrali sono all'origine della sua riflessione, senza essere 'edenizzati'. «La domanda che mi pongo è: perché gli uomini si ostinano a distruggere il loro habitat»? Shepard rintraccia le cause dei mali che affliggono il nostro essere nel mondo, incrociando varie discipline. La sua anamnesi è un atto pedagogico assoluto, rivolto a una società feroce e immatura. -
Cahier de monstres
Ecco il primo Cahier de Monstres, quaderno di segni, i mostri sono prodigi, ammonimenti. Dedicato all'opera di un'artista originale, Teresa Iaria. Un racconto nel tempo, che è insieme autobiografia, riflessione, dichiarazione di poetica, laboratorio in atto. Ogni immagine è già stata detta, ma siccome nessuno ascolta bisogna sempre ricominciare. Come nelle caverne di Lascaux, l'artista percorre a ritroso la figurazione cancellando, con il suo operare, la mendace divisione di astratto e figurativo. Bisogna dipingere nel buio che precede la distinzione di luce e tenebra, là dove l'origine sta per accadere. Teresa Iaria nel suo lavoro di artista, nel suo tenace corrispondere a una vocazione, getta ogni figura nel caos primordiale che l'ha concepita. Come se l'immagine fosse inscindibile dal suo movimento, sempre sul punto di divenire altro: una metamorfosi che è un eterno fiorire, una fioritura successiva. In questi giardini immaginali, abitati da una strana, misteriosa grazia. -
Il mare della terra
«La Natura è un tempio», «l'uomo vi passa attraverso foreste di simboli», patire queste corrispondenze significa lasciarle accadere. Bisogna scrivere come se si dipingesse en plein air, immersi nel verde assediato dal cemento delle nostre città disincarnate. Il mare della terra è questo canto simbolico, lontano dalla rappresentazione del reale, da una narrazione idolatrica.La natura simbolica del reale fiorisce in questo libro che è uno specchio, un sogno e una preghiera. Esso riflette il mondo come lo sogniamo e lo sogna com'è realmente. E la preghiera, sono le margherite di un prato di periferia, vicino a un canale malinconico dove passa un rivolo d'acqua. Wangarr è il racconto di una città totale, una città mondo (e dei mondi dentro al mondo), e del desiderio della Natura di essere libera di fiorire in questa città prigione. I camaleonti siamo noi e l'alterità rimossa (la tribù Marayana), l'onda d'aria è quello che ci sta accadendo, «Chi ha orecchi per intendere, intenda!». Arcipelago è un altro modo di raccontare le nostre origini, la storia di Ulisse e del suo non ritorno. La foresta di simboli parla attraverso di noi, dice: Il mare della terra. -
La mia strada
La mia strada di Enrica Bosio è la storia di una donna caparbia e coraggiosa, divenuta non vedente in età adulta. In questa breve autobiografia, Enrica racconta con estrema disinvoltura, come ha affrontato ciò che per chiunque altro sarebbe stata una tragedia, mentre lei ne fa il punto di forza e di partenza per una vita 'nuova'. La cecità la rende una guerriera che deve affrontare problemi e situazioni che per ciascuno di noi sarebbero banali, ma, per un non vedente, sono insormontabili. Enrica non si ferma mai e riesce ad accettare e a far accettare il suo handicap fino ad ottenere riconoscimenti e posizioni di riguardo in molte associazioni della sua città. -
Kalendarivm MMDCCLXXII ab V. c. Anno 2019 e.v. Con Addendvm
Il Kalendarivm MMDCCLXXII ab V. c. (2019 e.v.) è un calendario che segue le festività, la divisione del mese ed i riti di Roma antica. Riporta anche i giorni della settimana del calendario contemporaneo nonché le lunazioni. Sono inseriti in ogni mese gli approfondimenti storici e cultuali della romanità. Al Kalendarivm è allegato un Addendvm che riporta uno studio sulla città romana di Luni. -
La Spezia nella Grande Guerra
Il libro, ricco di immagini inedite, riguarda il ruolo della città della Spezia nella Grande Guerra basato su uno studio approfondito degli archivi pubblici e privati che evidenzia come l'apparato industriale e militare spezzino abbia fornito un contributo determinante per le sorti del conflitto. -
Agenda dea Spèza doimiladezanève. Agenda 2019 della Spezia
Dedicata alla Spezia ed alle sue tradizioni, la storia, il dialetto egli aneddoti, ricca di immagini ed informazioni, l'Agenda offre per ogni giorno dell'anno un riscontro storico di avvenimenti del passato della città.