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Kalendarivm MMDCCLXXIV ab V. c. Anno 2021 e.v.
Il Kalendarivm scandisce l'anno secondo i modi dell'antica romanità attraverso la scansione di Calende, None e Idi. Corredato da note filologiche e richiami all'antica tradizione italica, le feste e i riti dell'antica Roma, vere e proprie «porte» fra il mondo degli uomini e quello degli dèi. -
Uno sguardo sulla città. Immagini e parole
Sessantotto scatti fotografici della Spezia realizzati da Felice Ferrara, ognuno accompagnato dalle poesie inedite di Noemi Bruzzi, dedicate alle immagini, in una pubblicazione che ha come scopo non solo un modo inedito di vedere la città con occhi nuovi ma soprattutto la beneficienza. Tutti i proventi derivati dalla pubblicazione saranno interamente devolute alla Fondazione del Lions Club International e alla Banca degli Occhi Melvin Jones. -
Prōtogónos. Il mistero del dipinto
Il ritrovamento di un dipinto, scomparso per secoli, e un errore di datazione di un pigmento segnano l’inizio di una ricerca ermetica sulle orme di Dioniso e sul Bacco commissionato a Caravaggio dal Cardinale Francesco Maria Del Monte. Francesca Beconcini, nata a La Spezia, ha esercitato la professione forense. Ha collaborato con ambientalisti ed associazioni ambientaliste. Da molti anni si dedica allo studio dell’Alchimia. Il ritrovamento del Bacco, attribuito a Caravaggio, ha acceso in lei un vivo interesse per la lettura della simbologia ermetica espressa nelle opere d’arte. -
Il mio regno per un cavallo
Un libro che racconta la vera storia di una adolescente vittima di abusi sessuali in un maneggio, il cui amore per i cavalli è stato sfruttato da persone spregevoli. Kiara è innamorata di West, ma non è in grado di comprarlo e teme per la sua sopravvivenza, per questo cade nella trappola del proprietario della scuderia, che le strappa l'anima in cambio del poter continuare a frequentare il cavallo del cuore. Contemporaneamente, il libro descrive puntualmente gli abusi che subiscono i cavalli ""campioni"""" di morfologia in certe scuderie di monta americana. Un viaggio straordinario di caduta e rinascita di uno spirito selvatico che evoca la simbiosi ancestrale donna/cavallo e il sacrificio totale di sé per la salvezza dell'altro."" -
Vento alto. Ediz. illustrata
Giardini improbabili o inaspettati e fiori di montagna, e poi rapaci, lupi e il vasto mondo della natura non addomesticata: nel libro di Maurizio Zarpellon si intrecciano la professione di giardiniere e vivaista e l'interesse per la fotografia naturalistica. Incontri, esperienze e ritratti si susseguono sotto uno sguardo sempre appassionato e competente, sullo sfondo suggestivo delle Alpi Marittime e del cuneese occitano. -
Frutti dell'amicizia
A sette anni dalla prima edizione, ""Frutti dell'amicizia"""" esce arricchito di nove capitoli. Un libro che segue le avventure di Bartolomeo Gottero all'incessante caccia di frutti perduti, in cui tuttavia l'autrice, sua compagna e sodale, si sofferma maggiormente sugli ambienti, sulle prassi e sugli antefatti, integrando la narrazione con alcuni brani corali che superano la singola relazione o la singola ricerca. Pur nell'intento letterario e non manualistico dell'opera, rimane e si completa la rassegna di personaggi e di istituzioni che hanno animato l'esperienza di Mariangela Bonavero e Bartolomeo Gottero, più insolita e irripetibile nella sostanza dei frutti scampati all'oblio."" -
Se l'Italia è il mio giardino
Dopo i viaggi botanici in Sicilia e Sardegna raccontati nel precedente volume ""Nei giardini di nessuno"""", Giancarlo Marconi conduce il lettore nel resto della penisola alla ricerca di altre piante minacciate di estinzione. Trenta episodi, dalle Alpi Marittime al lungomare di Reggio Calabria, nella consueta abbondanza di personalità storiche o contemporanee, tra paesaggi insoliti o riscoperti. In apertura di ciascun capitolo, il disegno dal tratto essenziale e iconico della pianta protagonista, realizzato da Lara Sappa in occasione di questa pubblicazione."" -
Niente di naturale
Composito negli argomenti e nella stesura, ""Niente di naturale"""" affronta il tema del giardino e di quanto gli si riconosce come affine nell'ambiente e nella società. I brevi saggi e le """"cartoline"""" di cui il libro si compone sono distribuiti su quattro sezioni: le prime due sono riservate ai testi originali, le seconde raccolgono alcuni contributi ospitati in precedenza sul periodico Rosanova e sul blog Greenregards. A stabilire la continuità nel testo è soprattutto l'interesse dell'autore nella ricostruzione di un quadro generale organico dei fenomeni, sia che scriva di Ippolito Pizzetti o di Pia Pera e del loro ruolo nella cultura italiana del giardino, sia che si occupi dei meccanismi di una mostra mercato o di un pollaio cuneese."" -
Ho un giardino
Una stagione e mezza, fra l'autunno e l'inverno, è l'unità di tempo che Anna Porrati concede al riepilogo della sua vita in giardino. Una ricca esperienza e un copioso contributo di incontri con persone e luoghi - mitici e non - che si intrecciano nel racconto e nel chiaro intento di tradurre quest'ultimo in scrittura. Antipersonaggio per antonomasia, l'autrice condivide con il marito la creazione di uno dei giardini privati italiani più apprezzati, pubblicato in varie occasioni dalle riviste di settore. Il loro giardino di Frugarolo, nella campagna alessandrina, appare tuttavia con discrezione nel libro, sempre posto in rapporto con le fonti di ispirazione e con i contenuti affettivi da esso conservati, apparendo da subito partecipe degli ampi panorami del territorio e del pensiero che l'hanno generato. -
Malerbario
In cinquantuno brevi capitoli l'autore ritrae altrettante erbe spontanee, la cui presenza e vitalità, spesso indesiderate, le riclassificano comunemente come ""malerbe"""". Apparso in origine sulla rivista Fernandel, il primo nucleo di ritratti viene arricchito dai testi inediti composti per questa pubblicazione. L'altezza e la precisione, anche botanica, della scrittura, esaltano il carattere di ciascuna specie: una narrazione assai più che una descrizione, dove l'autore oscilla fra l'empatia e la simpatia, fra la benevolenza e l'adesione, mettendo il linguaggio al servizio di uno sguardo che auspica meno superficiale sulla natura """"minore""""."" -
1907-2017. Società di mutuo soccorso tra carabinieri reali in congedo. «Pro patria» della provincia di Reggio Emilia
Prefazione di Alfonso Manzo. -
Bullismo e aggressività. Interventi educativi di prevenzione e contrasto in ambiente scolastico
In un'epoca caratterizzata dalla crescente valenza delle relazioni interpersonali, un gruppo di educatori, professionisti, pedagogisti, avvocati, decidono di affermare ""Io non ci sto!"""" e danno vita a una riflessione sul tema del bullismo a scuola. """"Non ci sto!"""" diventa il motto di un progetto e di una speranza, di una comune convinzione che l'educazione dei giovani sia la risposta fondamentale per costruire una società migliore e combattere i fenomeni di violenza. In queste pagine troviamo un contributo alla lotta al bullismo ma soprattutto l'impegno comune per un mondo migliore, un mondo in cui l'educazione possa sempre precedere e sostituire la repressione."" -
Merende per gioco. Ricette, idee, creatività insieme ai bambini. Con tagliabiscotto e kit per lavoretti
"Merende per gioco"""" è una raccolta di 16 ricette per tutta la famiglia sia per gli adulti in cerca di idee per la merenda, sia per i bambini che amano pasticciare, ma anche per coloro che preferiscono colori, forbici e colla. Le proposte di merende, dolci o salate, sono pensate per essere preparate insieme ai bambini. Semplici illustrazioni aiutano i più piccoli a seguire la ricetta, a conoscere gli ingredienti e il procedimento. Il libro raccoglie anche storielle, riflessioni e suggerimenti per inventare giochi e attività, che rendono il momento dello spuntino ancora più allegro e speciale. Il libro è inoltre corredato da alcuni accessori necessari a realizzare le proposte creative." -
Scrivere un colloquio. La trascrizione clinica sintetica
La difficoltà di trascrivere un colloquio clinico rappresenta da sempre una delle problematiche centrali del lavoro psicoterapeutico, alimentando un dibattito che parte da Freud. La necessità di una trascrizione fedele del testo si trova a fare i conti con la soggettività del terapeuta e con la particolarità dei mezzi di trascrizione, analitici e sintetici, di cui si dispone in letteratura. Il libro propone una mappa concettualizzata, la Trascrizione Clinica Sintetica (TCS), uno strumento per riassumere il colloquio clinico attraverso una sintesi ragionata. La TCS può risultare utile, in termini sintattici e semantici, per sintetizzare i nuclei narrativi e i significati terapeutici delle informazioni, in termini pragmatici, per rintracciare nuove possibili direzioni nella viabilità terapeutica. -
Il sé e le emozioni del terapeuta
Se l'efficacia terapeutica si realizza a partire dalla relazione, nel qui e ora dello spazio clinico, diviene essenziale il riconoscimento da parte del terapeuta delle emozioni, sia positive sia negative, suscitate dall'incontro con l'altro. La loro corretta gestione costituisce un fattore rilevante che contraddistingue la qualità terapeutica. Infatti, il setting clinico, per la sua specifica intensità, provoca inevitabilmente anche al terapeuta reazioni emotive profonde da utilizzare per rendere trasformativa l'esperienza terapeutica. È ormai superata la convinzione secondo cui esse rappresentino esclusivamente una fonte d'interferenze da evitare. Tuttavia, tali reazioni vanno riconosciute, accettate ed elaborate secondo un progetto terapeutico consapevole, le cui finalità e procedure il terapeuta deve padroneggiare pienamente. L'argomento scelto è anche un omaggio e un riconoscimento al modello formativo della Scuola Romana di Psicoterapia Familiare, diretta da Carmine Saccu, che ha posto da sempre grande attenzione al tema del vissuto del terapeuta. In tale modello, il lavoro sulle proprie risonanze è indispensabile per attingere metafore, creatività, ironia. -
La cura. Undici racconti tra letteratura e neuroscienze
Questo libro è un viaggio all'interno dell'animo umano. La Cura Undici racconti nei quali le vicende dei protagonisti incrociano, da un lato, le vite dei personaggi dei romanzi della letteratura dell'800 e dell'900 e, dall'altro, i principi delle neuroscienze.Al centro di questa originale costruzione narrativa si muove il terapeuta, che ci guida alla scoperta del mondo interno dei suoi pazienti, impegnati nella difficile rielaborazione ed accettazione della sofferenza. I percorsi terapeutici intrapresi consentiranno a ciascuno di loro, grazie alla procedura di volta in volta adeguata al caso, dal tradizionale approccio cognitivo-comportamentale alla mindfulness fino alla EMDR, di accogliere il proprio dolore, attraverso la pratica della consapevolezza - comprensione - accettazione, e di averne cura. -
Psicologo del lavoro e gestione del cambiamento. Innovazione aziendale reale nei contesti organizzativi. Ediz. integrale
In ambito organizzativo dove coesistono persone, gruppi, culture ed interessi diversi, qualsiasi cambiamento porta inevitabilmente ad una rivoluzione dello status organizzativo esistente. Una minaccia all'equilibrio conquistato in precedenza può generare emozioni spesso in contrasto con lo spirito che dovrebbe guidare il cambiamento. Emozioni come la paura possono innescare meccanismi di difesa che non favoriscono la creazione di un clima organizzativo armonioso. Di tale realtà l'imprenditore deve necessariamente prenderne consapevolezza affinché le innovazioni, volute o necessarie per la sopravvivenza dell'azienda, non si rivelino in pratica un fallimento. Coinvolgere uno psicologo del lavoro nei progetti di innovazione è un atto necessario per aiutare gli attori del cambiamento a traghettare da una situazione iniziale messa in crisi dall'innovazione a quella risultante dal cambiamento e, soprattutto, a comprendere che qualsiasi cambiamento non è un momento qualsiasi. -
Lo schermo che cura. Psicoterapia online tra clinica e formazione. Ediz. integrale
La recente emergenza del Covid19 ha rilanciato nel mondo clinico il dibattito sulla psicoterapia online. Inscritto nel tessuto identitario digitale contemporaneo, il tema avanza proposte di cambiamento e di innovazione, alimentando un confronto che investe le stesse fondamenta della disciplina. La dogmatica contrarietà cementata in parte dei tecnofobi e l'acritico entusiasmo che alberga in parte dei tecnofili rischiano di proporsi, al riguardo, come cartine di tornasole di posizioni semplicistiche, soprattutto inutili, di fronte a un processo complesso. Il testo affronta l'argomento analizzando in termini complessi gli aspetti pragmatici, sintattici e semantici richiamati dall'ipotesi di un trasferimento, totale o parziale, del lavoro terapeutico sullo schermo. L'analisi è rivolta ai due ambiti interessati dal cambiamento, quello clinico e quello formativo. -
L' appartenenza virtuale ai legami
Il testo, nel proporre alcune declinazioni operative del modello sistemico-relazionale nell'ambito del setting familiare e della formazione, si sofferma sulle correlazioni tra funzionamento delle relazioni interpersonali, pensiero clinico e interventi psicoterapici alla luce della definizione della virtualità, intesa, prim'ancora che digitale e tecnologica, come funzione del mentale e dello psichico. Il virtuale a cui fanno riferimento i terapeuti è, nell'opinione dell'autrice, parte integrante dei processi di conoscenza, costituendo una funzione rappresentativa, per eccellenza, evocativa, descrittiva, creativa, estetica, letteraria, artistica, che, come tale, si arricchisce nella relazione terapeutica di una pluralità di senso che trova nella narrazione e nel racconto biografico la sua primaria ed evidente rappresentazione. Psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, consulenti sono mediatori di processi culturali ma, soprattutto, esperti negli ambiti clinico-scientifici dell'area della salute mentale: maneggiano i dispositivi di cura, provando a sfrondare il disagio psichico e le origini della sofferenza psicologica di quegli aspetti potenzialmente distruttivi. -
In-Quadro le parole. Storia di una resilienza dislessica
"Perché in-quadro? Perché un artista mette in-quadro il suo mondo interiore, mostrando in esso la propria intimità, allo stesso modo in cui uno psicoterapeuta mette in-quadro la personalità di chi ha di fronte, cercando di farne emergere la parte più profonda. In questo, arte e psicologia si somigliano. Entrambi hanno l'inconscio come luogo da ricercare. Le persone vivono nei loro gesti e nei ricordi delle persone che le hanno conosciute. Tutto questo non sarebbe mai stato possibile senza il dottor Viparelli. E grazie a lui ho capito una cosa importante: che è attraverso le crepe che passa la luce. Io ora so che la dislessia è stata la mia fortuna. Ho scambiato le lettere, le parole e le frasi per la linea, il tratto, il colore: ho imparato a scrivere con il disegno e la mia anima ha avuto come insegnante l'arte."""""