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La dichiarazione. Testo francese a fronte
Un attempato seduttore e una giovane donna che non crede più all'amore si incontrano. Lui vuole, lei no. Lui le propone di scrivere un testo: ""La dichiarazione"""". A lei piace mettersi in gioco, così accetta. Ma si può scrivere a due senza amarsi?"" -
Margine e meraviglia. La scena corporea di Marcello Sambati
Marcello Sambati è un raffinatissimo poeta e l'importanza del suo teatro risiede negli accadimenti che ripropongono, in scena, la condizione esperienziale e iconica dell'arte. In questo volume si pubblicano nove suoi testi poetici (scritti tra il 1987 e il 2009), accompagnati da un'intervista che ripercorre cronologicamente l'esplorazione artistica del regista e da preziosi contributi: Lorenzo Mango ci offre un dettagliato e illuminante excursus, dal teatro di poesia fino al corpo poetico dell'artista; Marco Palladini propone una ballata metacritica in versi, che tanto ci dice dell'autore di Dark Camera; Dario Evola ci conduce nel mondo di Sambati dove la drammaturgia dell'immagine non è illustrazione ma costruzione di un immaginario; Raimondo Guarino, con la sua analisi, indica la necessità, oggi come ieri, o forse più di ieri, che l'opera di Sambati vada rivissuta e inseguita come peripezia del fare artistico che si racconta nell'ostinazione delle pratiche. -
Teatro. Vol. 1: Non una di meno-Sangue di terra dura-Il mare a cavallo-Una pietra sopra.
I testi presenti in questo volume sono percorsi da un identico filo rosso, drammaturgie dedicate a temi contemporanei e tuttavia esenti da possibili influenze derivanti da vicende di cronaca o da una visione minimalista della realtà. Attraverso il confronto con il paradigma della tragedia classica (""Le Troiane"""", """"Medea"""", """"Edipo re"""", """"Fedra"""", """"Cassandra""""), essi superano i limiti del teatro documento, per ambire al respiro universale. Nel costruire questa bizzarra mitologia, le quattro pièces qui raccolte inducono al confronto con i fantasmi della nostra storia recente: il destino dei migranti, la mafia, la fine dell'utopia politica, gli aspetti irrisolti della questione femminile. Un intendere il teatro politico come arena in cui, le esistenze poste in campo, giocano la partita della scena."" -
Essere artista. Eleonora Duse e Yvette Guilbert: storia di un'amicizia
Al centro di questo studio vi è la lunga relazione di amicizia che dalla fine dell'Ottocento agli anni Venti del Novecento ha legato due grandi donne di teatro, la ""divina"""" Eleonora Duse e la """"chanteuse fin de siècle"""" Yvette Guilbert, entrambe proiettate in una dimensione internazionale che trovò negli Stati Uniti una significativa, seppur diversa, attestazione. A partire dal loro carteggio, il saggio affronta questioni centrali della cultura teatrale novecentesca: dalla nuova configurazione del corpo femminile nelle pratiche performative alla pedagogia teatrale, all'identità dell'artista scenico, passando per lo spettacolo, le arti visive e la moda tra Otto e Novecento. In particolare si è voluto far emergere il movimento transnazionale nel quale, agli inizi del secolo scorso, andava elaborandosi l'immagine dell'attrice moderna che, nella consapevolezza di queste due protagoniste, si connotava come l'""""attrice del domani""""."" -
Drammaturgia europea contemporanea. Eurodram 2017. «Voglio un Paese» di Andreas Flourakis. «Se questo fosse uno spettacolo...» di Almir Imsirevic. «Every Brilliant Thing» di Duncan Macmillan
"Drammaturgia Europea Contemporanea. Eurodram 2017"""" raccoglie i tre testi selezionati dal Comitato italiano di Eurodram nel 2017: """"Voglio un Paese"""" di Andreas Flourakis; """"Se questo fosse uno spettacolo..."""" di Almir Imsirevic; """"Every Brilliant Thing"""" di Duncan Macmillan. Eurodram è una rete europea di traduzione teatrale. Lavora con le lingue d'Europa, dell'Asia centrale e del Mediterraneo. Il suo principale obiettivo è diffondere ai professionisti e al pubblico di teatro opere perlopiù inedite, ponendo particolare attenzione alla diversità linguistica. La rete è organizzata in una quarantina di comitati di lettura divisi per lingua, con circa 300 membri corrispondenti, che realizzano una selezione ogni anno." -
Marco Martinelli. Un drammaturgo corsaro
Marco Martinelli è il drammaturgo del Teatro delle Albe dal 1983, anno di fondazione del gruppo nato a Ravenna con il nome di Albe di Verhaeren, per volontà di Ermanna Montanari, Luigi Dadina, Marcella Nonni e dello stesso Martinelli. Il suo lavoro di scrittura, caratterizzato dalla personale capacità di sintesi e di lettura degli aspetti individuali, anche profondi, di ciascuno dei componenti del gruppo, è stato sempre considerato elemento indispensabile per la guida della compagnia e per l'affermazione della sua attività di drammaturgo e regista. Il libro è un percorso di analisi delle scritture di un drammaturgo ""corsaro"""" e rappresenta uno studio anatomico di ensemble, che risponda al desiderio dei lettori di addentrarsi nel profondo di ciò che potremmo considerare un vero e proprio organismo teatrale, finalizzato a comprendere, attraverso un percorso di lettura differente, l'intensità di quella energia che, con la sua straordinaria forza di attrazione, da sempre costituisce, attraverso le sue suggestioni e gli innumerevoli contributi artistici, testimonianza della ricchezza e dell'essenza della nostra più autentica tradizione teatrale."" -
Sottotraccia
"Sottotraccia"""", quarto volume di drammaturgie di Tino Caspanello, raccoglie, insieme a """"Don't cry Joe"""", suo primo lavoro, scritto nel 1989, i testi composti tra il 2014 e il 2017: """"Niño"""", """"Sottotraccia"""", """"Orli"""" e """"Blues"""". È ancora un percorso, uno dei tanti, che intercetta, lungo la strada, segnali che corrono proprio sottotraccia, indistinti a volte, altre volte più chiari. Ed è uno sguardo che cerca di mettere a fuoco, oltre la parola, il senso di un presente ineffabile." -
Le farfalle di Hispaniola. La storia delle sorelle MIrabal
Il 25 novembre 1960, in Repubblica Dominicana, vengono brutalmente torturate e uccise tre sorelle, Patria, Minerva e María Teresa Mirabal - Le farfalle di Hispaniola - per ordine di Rafael Trujillo, uno dei più sanguinari dittatori di tutta la storia americana. Il loro brutale assassinio risveglia l'indignazione popolare che porterà, nel 1961, all'uccisione di Trujillo e alla fine del regime. Il 17 dicembre 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 54/134, dichiarerà il 25 novembre Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, in loro memoria. Di questo parla questo libro. Una storia che ci appartiene. La cronaca di una aberrazione che non accenna a diminuire, che si trascina indenne, fino a lambire le soglie dei nostri giorni. La guerra più cruenta, oggi in atto: quella contro le donne, in qualsiasi parte del pianeta. -
Un' immagine per dirlo
Questo libro raccoglie sessantatré testi di poeti e scrittori argentini, nati intorno alla stessa immagine. Si tratta della foto dell'interno di uno Skyvan: uno degli aerei adoperati per i voli della morte, durante l'ultima dittatura civico-militare-ecclesiastica argentina. La fotografia fu scattata da Giancarlo Ceraudo - fotografo italiano - il quale, congiuntamente con la giornalista e sopravvissuta Miriam Lewis, dopo anni di ricerche, riuscì a individuare alcuni di quegli aerei e a ricostruire le loro storie. All'interno di uno di essi, a Fort Lauderdale, in Florida, trovarono della documentazione che arrivò successivamente ai tribunali e risultò essenziale per la condanna all'ergastolo di due dei piloti coinvolti (ESMA III, Magacausa ESMA, novembre 2017). Un'immagine per dirlo scommette su una costruzione collettiva e polifonica che si propone di trovare, cercare, esplorare le (im)possibilità di dare voce a quei voli: un fatto della nostra storia del quale, per diverse ragioni, e circostanze, risulta così difficile parlarne. (Mònica Rosenblum) -
Racconti
"Andrada non ha bisogno di nient'altro che un amico, e ce l'ha: è il bosco, dove, come una pianta qualsiasi, assimila in silenzio sole e tempo e morte. Un giorno lo tirano su, ormai definitivamente solo. Sul suo sonno erano calati albe e tramonti, dove giaceva il suo corpo l'erba appariva come sbiadita, e nell'ampio pascolo luccicava una farfalla gialla, tatuata nel verde accesso delle gramigne. Questo lasciava Andrada nella vita, andandosene via con la morte. Nient'altro che un'impronta, non più estesa del volo di una farfalla nello spazio infinito... """" J. J. Morosoli - La solitudine e la creazione letteraria (1953). Figlio di un muratore di Cagiallo, Svizzera, Juan José Morosoli è uno dei narratori più amati dell'Uruguay. Nacque a Minas, una città a 120 chilometri da Montevideo, nel 1899, dedicando a questa località, ai suoi """"paesaggi umani"""" e naturali, l'intera sua opera. Esordì nel 1925 con Balbuceos, una raccolta di poesie, ma fu con i racconti che Morosoli conquistò il cuore dei lettori sudamericani. Morì nel 1957 lasciando due opere fondamentali, che saranno pubblicate postume: Tierra y tiempo (1959) e El viaje hacia el mar (1962)." -
Il miracolo della luce. Antologia. Ediz. bilingue
Il rimpianto per l'amore perduto serpeggia nella poesia di carattere amoroso, tanto predominante nella sua produzione. Nella maggior parte delle liriche egli, infatti, si rivolge a un tu che è chiaramente una donna, che dà vigore e vitalità al mondo del poeta, avvolgendolo nella magia del meraviglioso. -
Brevissima relazione della distruzione delle Indie
Pubblicato a Siviglia nel 1522, il memoriale del domenicano Bartolomé de Las Casas, vescovo spagnolo, è indirizzato all'imperatore Filippo II per impedire che i conquistatori continuino a perpetrare nel Nuovo Mondo le violenze seguite all'arrivo di Colombo. Attraverso il minuzioso resoconto di eccidi e devastazioni, il religioso denuncia la tragica negazione del messaggio evangelico e smentisce i principi che giustificano la dominazione europea nel Nuovo Mondo, accompagnando l'apologia dei popoli indigeni alla denuncia delle conseguenze drammatiche dell'invasione spagnola. Un'opera militante che ebbe una straordinaria diffusione in tutta Europa e che ora si ripropone in una nuova veste e traduzione. -
Elémentaire
«… una voce femminile, che questa volta sembra identificarsi con l’acqua, racconta il suo fluire verso il grembo materno del Mediterraneo, dove, sfinita dal viaggio, si abbandona e si lascia cullare, quasi a ricordarci che è essa stessa costretta a seguire il suo ciclo vitale, come l’uomo. A sua volta, l’aquila impassibile, che non si inqueta al passaggio delle imbarcazioni, ha il becco che sanguina, nuovamente vittima e carnefice, mentre gli alberi, apparentemente eterni nella loro staticità, sono consumati dal tempo e dal vento. Ognuno ha un viaggio da portare a termine, ma la libertà risiede nella possibilità di percorrere il tragitto, come ci rivela la voce femminile, e di abitare lungo di esso “un mondo / Elementare”, non paradisiaco, non facile, ma del quale è possibile appropriarci…» (Dalla Prefazione di Marina Bianchi) -
Essere al mondo
Il diario dell’inquietudine di un’adolescente alle prese con un'ombra chiamata anoressia, mal di vivere... «Una volta qualcuno mi disse: sorridi alla vita e ne capirai il senso. Io ancora adesso non capisco quella frase, perché potrebbe avere mille significati che hanno un senso, ed altri senza alcun perché. Ma tutti insieme formano un mucchio di emozioni. Non so se ridere o piangere, però una cosa è certa: non voglio aver paura delle mie emozioni.» -
Nóstos
Nostalgia è quel viaggio alle radici che non ci è dato di fare. Non c’è più il posto da dove sono partito (nel frattempo è cambiato), non c’è più il corpo, lo sguardo, quell’alito che continua a incendiare i miei ricordi. E non ci sono io, che ho mutato pelle mille volte, spesso senza accorgermi. Di questo parla questo libro. O vorrebbe farlo. Si tratta di una raccolta di testi scritti, la maggior parte, sui treni o aeroporti o sale d’attesa (non mi riesce di scrivere seduto a una scrivania), e che girano – me ne accorgo mentre lo sfoglio – tutti intorno a questo tema. -
Lo zoo arcobaleno
Uno zoo arcobaleno, dove la gamma dei colori di tutta la tavolozza rispecchia la varietà delle specie animali (e in parte anche vegetali) che prendono voce in questa raccolta. Le vicende di uccelli, pesci, abitanti della savana e dei boschi intrecciano narrazioni destinate alla prima età scolare che mettono in scena i migliori insegnamenti della natura. Partendo dalla tradizione classica della favola (Fedro, Esopo e La Fontaine), e abbracciando i migliori esiti della contemporaneità del genere (come le favole di Richard Bach e Luis Sepùlveda), i protagonisti del mondo animale e vegetale diventano i portavoce di piccole parabole di vita. Sono storie variegate, ora a sfondo avventuroso ora poetico, che con accenni mitologici e qualche sfumatura magica hanno come fine l'insegnamento pedagogico di valori intramontabili. I piccoli protagonisti del mondo della natura portano in primo piano temi come l'amicizia e la collaborazione, il coraggio di superare la timidezza e le proprie paure e quello di andare oltre ai pregiudizi, l'inutilità dei sentimenti negativi della gelosia e dell'invidia, la pericolosità della discriminazione e dell'odio razziale, e, non ultimo, la forza di realizzare i propri sogni. Fil rouge di tali narrazioni è un nuovo linguaggio simbolico, fatto di molteplici chiavi di lettura, che può costituire un continuo stimolo alla capacità di guardare la realtà come un'infinita fonte d'ispirazione per nuovi orizzonti da scoprire. L'importanza della magia delle piccole cose assume allora una nuova luce. Alle favole il compito di coltivare i germogli dell'infanzia, custodendo la spontaneità dei bambini come piccoli preziosi tesori. -
Il calcolo dei dadi. Azzardo e vita quotidiana
Le forme del gioco, del caso e dell'azzardo sono così varie che risulta difficile pensare, in un mondo iperconnesso, che in qualche modo non influenzino i nostri comportamenti, le nostre parole, i nostri pensieri. ""All the world's a game"""", il mondo intero è un gioco, ha titolato l'""""Economist"""". E gli strateghi del marketing hanno coniato il termine """"Gamification"""" per indicare la trasformazione del consumo, del lavoro, del tempo libero, della politica e perfino della frustrazione in """"gioco"""", in un simulacro del vissuto che paradossalmente afferma l'""""assenza del caso"""". Il libro riconduce la decaduta idea di gioco all'originale dimensione di """"azzardo"""" in tutte le sue accezioni, rileggendo alcuni snodi capitali di questo orizzonte storico-concettuale. Un percorso tra sacro e profano che dalla vicenda dei soldati che si giocano ai dadi la tunica di Cristo giunge """"al coup de dés"""" di Mallarmé, alla scommessa di Pascal, alla roulette russa - passando per Huizinga, Baudelaire, Bataille, Duchamp, Cartarescu, Altman - e mostra come l'essenza dell'""""homo ludens"""" risieda nell'abbandono di ogni calcolo interessato e nella totale messa in gioco di se stesso."" -
Ricordi futuri 4.0. Cosa c'è in fondo al binario. Catalogo della mostra (Milano, 14 novembre 2018, febbraio 2019). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra allestita presso il Memoriale della Shoah di Milano dal 14 novembre 2018 a febbraio 2019. La Memoria in mostra attraverso vari stadi di elaborazione: dalla indispensabile conoscenza storica, alle testimonianze verbali o scritte, ai dibattiti di approfondimento, agli stimoli forniti dagli artisti di diverse discipline. Un viaggio attraverso l'attualità delle emozioni suscitate dai ricordi, con opere di 38 artisti, installazioni e documenti, oltre alla presentazione di una raccolta di giocattoli d'epoca. -
Il labirinto di carta. Ediz. ampliata
Viaggio della memoria attraverso le lettere di una famiglia scomparsa ad Auschwitz. Edizione arricchita con documenti, materiali inediti e un nuovo capitolo di questa avvincente storia. -
Scuola di vita. Dudal Nguunrdam
"Questo libro dovrebbe essere letto da tutti coloro che vogliono conoscere ciò che avviene in altre terre del mondo, dove la vita è una continua sfida e i diritti - che noi europei diamo per scontati - non esistono, o sono calpestati. Scuola di vita illumina il ritratto di un giovane uomo che ha lottato con dignità ogni giorno per migliorare se stesso, spesso nella sofferenza e nell'indifferenza, mettendo al centro della sua esistenza il concetto di bene comune e di una ritrovata umanità, basata sull'etica della convivenza."""""