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Linfe. Romanzo vegetale
La vita sa essere ordinaria e stravagante, lieta e sconvolgente. Lo sanno bene i protagonisti di questo romanzo, prigionieri di una tenue monotonia di provincia fatta di piccoli piaceri e malcelate frustrazioni, di misteri e segreti inconfessabili. I punti di vista si accavallano e i destini si incrociano, mentre il racconto procede a ritroso verso una serie di folgoranti rivelazioni e un piccolo mondo sembra pulsare all'unisono, accomunato dallo stesso sangue, dalla stessa ""linfa"""". L'universo vegetale non è soltanto una metafora: con i suoi infiniti cicli e i suoi silenzi, racchiude una promessa di eternità di fronte alla morte e uno spazio di ascolto per questi personaggi così vicini eppure così soli."" -
Il grande orecchio
Dichiaratamente autobiografico, il romanzo vive di piccoli racconti e vicende apparentemente ordinarie, dall'infanzia alla maturità dell'autore. Ma c'è di più: quella di Cortellucci è un'epica del quotidiano, in cui ogni evento, dal più divertente al più drammatico, viene pervaso da una spiritualità tutta personale, indagata e perfino teorizzata in una continua oscillazione tra ironia e sacralità. E in questa ricerca si insinua un'entità curiosa, indefinibile, a tratti dispettosa e vendicativa come un dio del mito eppure chiamata a convivere - o coincidere? - con la fede cristiana. Cos'è dunque questo ""Grande Orecchio"""" eternamente vigile e giudicante? Il fato, il destino, una forza divina? O qualcosa che risale dagli abissi più profondi della nostra umanità?"" -
Appunti dal parco
La Matteoni alterna prosa e poesia in uno slittamento fluido, garantito da uno stile sempre vibrante e altamente poetico e dalla comune cornice del parco londinese che è sorgente e sfondo di versi e parole. Un emozionante dialogo con la natura permea queste pagine e in maniera particolare risaltano i colori e gli umori della natura inglese, selvaggia, tumida, carnale, a tratti gotica. Quella che si compie è un'esplorazione che diventa compenetrazione, esperienza panica: osservare il volo di un airone o la frenesia di uno scoiattolo, ammirare uno stagno inghiottire i riflessi delle tante vite che lo attraversano, vuol dire per la Matteoni riflettere sull'esistenza stessa e sulla morte. C'è in tutto questo un accento doloroso che però continuamente si stempera in un tono fiabesco, in un incanto sacrale al cospetto della natura. Questo senso di equilibrio, di quiete nasce proprio dalla consapevolezza di essere parte di un grande ciclo, assieme a quell'albero che la poetessa sente ""fratello"""", alle """"anatre smeraldine"""", alle stagioni."" -
Le nuove terre
Mistico, magico e con una sottile linea esoterica che lo pervade, ""Le nuove terre"""" è un romanzo fantasy che racconta il viaggio di uno strano eroe, portatore di un segreto che in tanti vorrebbero ghermire."" -
Pastorali
"La poesia di John Taggart ha il respiro meditato e profondo, l'estensione quieta e maestosa degli spazi della sua Pennsylvania: una vastità generosa di scenari in larga parte rurali, dove i giorni si fanno di rassicurante routine, di abitudini e tradizioni secolari. È la terra della cultura Amish (la cui lingua è detta non a caso Pennsylvania Dutch), chiusa nelle sue granitiche consuetudini, nel suo ricercato, intestardito isolamento. Ma la versificazione di Taggart, solo all'apparenza semplificata, colloquiale - e invece fortemente influenzata dalla poetica oggettivista di Louis Zukofsky e George Oppen possiede anche, tra le pieghe di un rapporto serrato tra senso e suono, il ritmo scandito, le sincopate, ragionate ripetizioni del rhythm and blues. Le sue 'Pastorali' sono canzoni intense e brevi, delicate e incise di sottile ironia, che restituiscono un mondo quotidiano, dove gli oggetti vivono la vita dei ricordi a cui sono allacciati, l'ambiente quella segnata dall'evidenza persistente dell'intervento umano."""" (Cristina Babino)" -
S'agli occhi credi. Le Marche dell'arte nello sguardo dei poeti
Capolavori dell'arte nelle Marche interpretati da alcune tra le più significative e interessanti voci poetiche marchigiane. Testi in cui l'immediatezza e la profondità della poesia si accordano all'estensione indagatrice e affabulatoria della prosa d'arte. -
Femminile plurale. Le donne scrivono le Marche
Il volume raccoglie testi di: Cristina Babino, Maria Angela Bedini, Allì Caracciolo, Alessandra Carnaroli, Elena Frontaloni, Maria Lenti, Enrica Loggi, Maria Grazia Maiorino, Franca Mancinelli, Caterina Morgantini, Renata Morresi, Natalia Paci, Anuska Pambianchi, Daniela Simoni, Eleonora Tamburrini, Lucia Tancredi, Luana Trapè. -
Le ali di Angela
Introduzione di Marco Di Pasquale. -
Sespersa
Introduzione di Helena Janeczek. -
Caratteri
Prefazione di Gian Mario Villalta. -
Alter
Siamo stati un uomo deserto di sé, siamo stati un'esplosione. Prefazione di Giancarlo Alfano. -
Chi brucia. Nel Mediterraneo sulle tracce degli harraga. Nuova ediz.
Introduzione di Angelo Ferracuti. Postfazione di Paolo Lambruschi. -
Prometto che ritorno. Con Emergency in Africa e in Afghanistan. Nuova ediz.
Prefazione di Rossella Miccio, Presidente di Emergency. Con una nota di Nico Piro, Inviato Speciale Rai. Menzione di merito Premio per la Pace e la Giustizia Sociale 2019. -
Soluzioni fisiologiche
Prefazione di Simone Giorgino. -
Five Saviours of the Sea. Ediz. illustrata
Un progetto di We Are Drops. Una storia scritta e disegnata dagli studenti dell'Istituto Paritario San Giuseppe di Macerata nell'anno scolastico 2018/2019. Età di lettura: da 7 anni. -
Areputzu Asfodelo
Prefazione di Azzurra D'Agostino -
Le attese
Prefazione di Paolo Giovannetti -
Erba e aria. Ediz. ampliata
Prefazione di Fabio Pusterla. -
L' avversario
Con uno scritto di Raffaello Palumbo Mosca. -
La casa è nera
Prefazione di Giovanna Frene