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Maleta. Real casa dei matti
Quella di Maleta è una storia come quella di tante, troppe donne, a cui è stata negata la possibilità di essere donna, il timore maschio della ricchezza e unicità femminile veniva confortato da quel luogo che reca ""mattanza all'anima"""", dove potere contenere la fragilità umana e la libertà di essere se stesse: il manicomio. Questo libro è l'ennesimo tentativo perché non si dimentichi l'olocausto subito dai presunti matti, chiusi nella scatola bianca del lager psichiatrico, realtà ancora esistente, aperta nella sua sembianza carceraria, in troppi Paesi europei. Ma è pur vero che «i pazzi non hanno filtri e tolgono ogni censura ai sani che stanno dentro». Più che un racconto in prosa questo testo si rivela essere una gravidanza lirica. Il mare di marmo delle primissime pagine ritrae scene degne di un racconto cinematografico ma plurisensoriale, da assaporare non solo mediante una visione e un ascolto, ma con un evidente e imponente supporto olfattivo, tattile e gustativo."" -
Le stanze delle meraviglie. Aspetti del collezionismo in Sicilia e in Europa
Provo con sorpresa - in una società come la nostra che sembra ormai adusa a ogni genere di raccolte - lo stesso shock che in genere provoca in noi il confronto con evenienze suggestive, e che inducono per esempio Picasso a imitare, nelle sue ceramiche, l'arte africana e, ancor di più, iranica che sino ad allora gli era del tutto sconosciuta; o Giacometti a rielaborare, nelle sue sculture, le statuine nuragiche, da sempre considerate delle semplici stranezze, non tali comunque da influenzare le più eccelse creazioni. Allo stesso modo, Alba ha esordito al collezionismo surrettiziamente, raccogliendo a sua volta francobolli, donati insieme ai grissini Kim con i quali da bambino faceva colazione; si è conseguentemente interessato, in modo più strutturato, alla filatelia, alla storia postale, per occuparsi di grafica liberty e trascorrere, in ultimo, alle figurine pubblicitarie, che la Liebig, dalla fine dell'Ottocento ai nostri giorni, insieme ad altri paesi, ha voluto dedicare alla Sicilia. Qui, il rango del collezionista si coniuga al fine gusto letterario, affidando al nostro godimento pagine di bella scrittura poetica. -
La trasparenza del miraggio
A volte aveva nostalgia dei profumi della Sicilia e del clima dolce e mite tipico del Mediterraneo, che, come sa chiunque ci sia stato, sprigiona profumi e colori unici al mondo che rimangono impressi nella memoria di chi li vive almeno una volta nella vita. -
A occhi aperti
"A occhi aperti"""" è un omaggio alla diversità, sia fisica che mentale, un applauso a chi ha il coraggio di andare controcorrente e di non assecondare il comune buonsenso, per il quieto vivere. Proprio come Eva che trasforma il suo corpo """"difettoso"""" in un'opera d'arte, tanto bizzarra quanto affascinante e lo usa per ottenere quello che desidera suscitando imbarazzo e collera, ma anche ammirazione e desiderio. Eva rompe tutti gli schemi e crea scompiglio, dà scandalo e se ne compiace, si diverte anche a destabilizzare un sistema ritenuto perfetto. Che perfetto invece non è, proprio come lei." -
Tempo dorato. Raccontare è raccontarsi
"Racconta un'epopea domestica con un'inevitabile punta di nostalgia; un amarcord con una galleria di personaggi simili a quelli che ognuno di noi (mi riferisco ai non più giovanissimi) ha conosciuto e che difficilmente dimentica. Parla della sua educazione alla vita, Tommaso Romano, e si guarda bene dal farsi guidare dall'atteggiamento intellettuale così tanto oggi diffuso: il conformistico, e si potrebbe dirlo anche perbenistico, politically correct. Ha del coraggio il nostro autore, visti i tempi, a dire che tra le sue letture preferite c'erano quelle di Julius Evola o dei saggisti che riscrivevano la storia del Risorgimento con particolare attenzione alla Sicilia."""" (Matteo Collura)" -
Donne+donne. Prima. Libertà e diritti oltre il pride
Donne+Donne è la prima proposta della collana Femminileoltre. Nell'indagine che ci proponiamo di fare, vogliamo partire da donne che hanno assunto una visione femminista e da donne che hanno adottato come filtro privilegiato il loro orientamento sessuale. Scelte non conformi a modelli femminili considerati nella norma, scelte che generano spesso sgomento e fastidio; ci chiediamo in questa analisi se il superamento del pregiudizio e l'acquisizione dei diritti necessiti di un nuovo dialogo tra le donne. -
Quelli che non ti insegnano ad amare
Le logiche giudiziali spesso portano i minori a essere oggetto di violenza psicologica, in quanto ""purché capaci di discernimento"""", vengono coinvolti in prima persona quali testimoni di battaglie legali, ma già la premessa appare fragile, infatti, come può essere capace di discernimento chi ama profondamente i due genitori, e per paura e conflitti di lealtà si deve sentire costretto a mettere in dubbio uno dei legami? In maniera completa, nell'excursus dell'autore sono portati diversi casi che aiutano chi legge a calarsi nei vissuti di chi subisce. Interessante anche i riferimenti normativi definiti con grande cura da elementi di forza e di fragilità."" -
Senza sangue
"Senza sangue"""" è un monito e una occasione terapeutica per tutti coloro che si sentono coinvolti da esperienze simili a quelle trattate nel libro. Descrivere, come fa l'autore, sentimenti talmente intimi che possono spingere l'amante a oltrepassare anche i limiti di lealtà e rispetto nei confronti dell'amato, è un riconoscere che certe condizioni dell'amore hanno poco di razionale. Scrivere di questi argomenti o leggerli soltanto hanno infatti un esito liberatorio, perché si oggettiva ciò che è estremamente soggettivo." -
Romanzo cubista. Una pietra, una croce e mezzo pollo
Una fredda e uggiosa mattina di fine dicembre, alle prime luci dell'alba, mentre nel paese di Sabbiegialle tutti erano ancora rannicchiati sotto le pesanti coperte di lana a godersi il tepore del letto, totalmente immersi nel mondo dei sogni, altrove qualcosa di straordinario stava accadendo. Qualcosa che misteriosamente si ripete, ogni giorno, mille volte al giorno, in ogni angolo del mondo, che ancora nessuno, né scienziati né pittori né poeti, è riuscito a svelare: il mistero della vita. La grande e unica trionfatrice dell'universo infinito. -
Il cielo sopra Palermo è sempre più grigio
Fermiamoci per respirare a pieni polmoni i luoghi della memoria che urlano ancora il loro diritto ad esistere in una terra che fagocita ingorda le sue storie più amare e struggenti. Ascoltiamo in silenzio le vite e le storie che la Palermo popolare ci regala in maniera inattesa tra i profumi del cibo di strada, lo smog, le buttane, la povertà. Passeggiamo i suoi angoli più belli che non hanno paura di mostrare tutta la loro decadenza tra voglia di riscatto e arte di arrangiarsi. C'è Palermo, ma ci sono soprattutto i suoi attori invisibili, quelli che ogni mattina alzano il sipario rendendo viva questa città, permettendo al suo cuore di battere ancora e ancora. -
Il ritorno dei favolosi Lucky Losers
Negli anni Ottanta a Palermo c'era una cittadella sotterranea della musica. Erano gli anni delle cantine e delle sigarette incastrate nella paletta della chitarra, gli anni in cui per vivere un qualsiasi evento bisognava esserci davvero e non si giocava di rimessa con le emozioni altrui postate su Facebook. Si suonava per il gusto onanistico di provare e riprovare, non tanto per prepararsi a un concerto. Molte delle band di quegli anni non si sono mai esibite davanti a un pubblico superiore alle cinque persone (i box erano piccoli sia per ragioni economiche, sia di acustica) e ancora oggi i sopravvissuti a quell'epopea fantasticano sull'Esibizione Mancata, inventandosi delle sliding doors che, chissà, magari avrebbero portato ad altri destini. Perché, come cantava la PFM, ""...qui per sognare mi tocca dormire: o come sempre, suonare suonare"""". (Dalla prefazione di Gery Palazzotto)"" -
Storia di una famiglia di origine ebrea a Palermo
Il racconto parla della Famiglia Hoffmann e in particolare di Alessandro e della sua liberazione; si snoda da Norderney, in Bassa Sassonia, a Palermo, in Sicilia, e passa da Campagna, in provincia di Salerno. Si svolge dal 1880 ai giorni nostri e si conclude con una storia a lieto fine. Il testo è arricchito da un quaderno fotografico che ne segna il percorso e ne fissa i volti della storia. -
Paolino della Vucciria
"Sono entrata nella casa di Paolino quasi per caso, e per caso ho scoperto un mondo, un piccolo universo che galleggia nel tempo. Ho imparato a muovermi in punta di piedi tra i suoi pochi ricordi: fotografie, oggetti, immagini sacre di quel Dio che lui spera ancora lo faccia """"resistere"""" in questa vita. Una vita umile, semplice, pochissimi beni di prima necessità e un disperato bisogno d'amore. Paolino, ex fruttivendolo del mercato storico della Vucciria, vive ormai i suoi giorni tra le quattro mura della sua piccola casa fatiscente a piazza Caracciolo, con i suoi pochi amici, il nipote; la vita scandita da piccoli gesti quotidiani: il bicchiere di vino alla taverna azzurra, la barba ogni quattro cinque giorni presso un barbiere del luogo. Paolino è un personaggio forte, silenzioso, affettuoso, lucidissimo nonostante i suoi 95 anni, egli è la memoria storica di un luogo; un uomo capace di guardarsi dentro come in uno specchio per poi rimandarti attraverso i suoi occhi e il suo sorriso, la sua umanità, la sua solitudine, la sua voglia di vivere"""". (Elena Cordone)" -
Verso il sole
Il sole che come ogni giorno sarebbe dovuto sorgere, quella notte, inspiegabilmente, tardava il suo ciclo, un freddo intenso, gelido, stava prendendo il posto del clima più mite che la corrente del golfo garantiva alle popolazioni del posto, un sottile strato di ghiaccio, cominciava a coprire, inesorabile, ogni cosa... Era cominciata una nuova era. -
Isolde Gruber. Il tempo dell'essere
Isolde Gruber non è mai esistita, ma vuole essere una metafora del mistero del tempo. Tutta la storia è alla ricerca del senso del vivere attraverso interpreti che sembrano galleggiare in un passato abbozzato e nel presente incerto ed angosciante che sembra non intravedere un possibile futuro. Il mistero del tempo coinvolge intimamente il senso stesso della vita umana, chiama in causa il significato della nostra esistenza sulla terra. Il tempo non invecchia mai, è il giovane compagno di tutte le cose. Eppure l'uomo sente il bisogno di misurare il tempo e le cose, segno che in lui qualcosa sfugge ad ogni misura. In realtà la nostra vita terrena è assetata di vita eterna ed il valore del tempo sta nel suo peso di eternità. Abbiamo gli orologi ma abbiamo perduto il senso del tempo e forse smarrito il senso della vita. Ma l'uomo non può arrendersi al vuoto interiore e si riaccende la speranza, così la tradizione, la vita della borgata, i vecchi ed anche le cose - i colori, il mare, la salsedine, gli odori, le vecchie barche -, non sono solo nostalgia senza significato ma sembrano fermare la corsa delle lancette dell'orologio verso il nulla per ridare significato alla vita. -
Il pianista di Salina
Queste persone di cui vi sto raccontando questa storia mi hanno turbato il cuore perché li ho trovati colmi di poesia. È una carica che io ho percepito da sempre e ancora oggi che ne descrivo la vita, se pur semplice, come quella di tante famiglie, faccio in modo da non disperderla tra queste righe che percepisco come tante piccole fessure da cui possono sfiatare oppure se mai potrà accadere, che queste tagli o piccoli geroglifici, ne regalino l'immortalità poetica. Forse questo è una mia assurda egoistica presunzione. Ma non posso farci nulla, non posso fuggire da me stesso. -
Paradiso in terra. Sorvegliato dalle Madonie
"È la Sicilia della solitudine, della violenza come riflesso delle forze della natura che in essa si muovono, una Sicilia che andrebbe indagata anche letterariamente perché le risposte che la sua gente si aspetta non possono prescindere dalla conoscenza del suo passato."""" (dall'introduzione di Pasquale Hamel)" -
Albino è il mio nome
"Albino è il mio nome. L'ho dovuto precisare per tutta la vita, perché da queste parti è un nome insolito, tanto che i paesani pensavano fosse una 'nciuria o il cognome, che invece è Giuliano. Questi sono i ricordi di un vivace vecchio uomo, che, nell'emozione della scrittura, ha rivissuto la sua giovinezza condizionata ora dai dolori della guerra, ora da un cognome scomodo, perché legato accidentalmente alla storia del banditismo. Storia ormai archiviata ma non risolta."""" (L'autore)" -
Alida d'A. Palermitanima
"Una storia di giovani tutta attuale questo singolare romanzo proiettato in un'ottica femminile, nel cono di luce di Alida, una giovane studentessa universitaria, palermitana d'adozione, che intraprende un viaggio nell'Europa contemporanea. La vera protagonista del romanzo però non è Alida, ragazza moderna e spigliata, colta e un po' spregiudicata. Protagonista è la Sicilia (e segnatamente la sua capitale, Palermo), la Sicilia multiforme, orgogliosa e contraddittoria, arcaica e moderna, barbara e raffinata, museo transepocale a cielo aperto, presentata come eletto e ideale crocevia di molteplici destini individuali provenienti da mondi lontani e diversi. Fra una descrizione storico-architettonica, una citazione artistica, una digressione letteraria, un dialogare diretto e irriverente, tagliente e disinibito e la cronaca di un viaggio nel Continente, si dipana questa vicenda, insieme diario sentimentale e Odissea minore, tutta giocata sulle antinomie fuga-ritorno, distacco-nostalgia, libertà-radici, nel dispiegarsi libero e casuale di una giovanile vitalità."""" (Luciano Domenighini)" -
Figli del mare. Storie di uomini, storie di mare
Questo libro è dedicato alle nuove generazioni di sub desiderose di conoscere le storie e le avventure di chi li ha preceduti nell'esplorazione del sesto continente. Le testimonianze e il ricordo di uomini che hanno amato il mare forse più di se stessi sono innumerevoli, ma l'alleanza tra questo immenso e ancora sconosciuto continente e l'uomo non finirà mai di sbalordirci anche attraverso i racconti e le esperienze che ogni subacqueo, vecchio o giovane, alla fine di un'immersione, ha il piacere di condividere con chi nutre la stessa passione.