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Per Achille Serrao
A un anno dalla sua scomparsa, il volume raccoglie alcune interviste ad Achille Serrao, un suo racconto inedito per bambini. E ancora: poesie, documenti e testimonianze sulla sua persona e sulla sua opera di poeti, di scrittori, di critici, allo scopo di evitarne la dispersione, porre in luce i molteplici aspetti della sua personalità e farne rivivere la memoria. Nel libro testi di: Domenico Alvino, Leopoldo Attolico, Remigio Bertolino, Luigi Bonaffini, Franco Brevini, Annalisa Buonocore, Rino Caputo, Pietro Civitareale, Vincenzo Coratella, Lia Cucconi, Mario D'Arcangelo, Carlo De Paolis, Salvatore Di Marco, Nelvia Di Monte, Anna Maria Farabbi, Nicola Fiorentino, Luigi Fontanella, Marco Fregni, Franco Fresi, Paula Gallardo, Roberto Giannoni, Francesco Granatiero, Fernando Grignola, Franco Loi, Vincenzo Luciani, Mario Lunetta, Stefano Marino, Giuseppe Massara, Mario Mastrangelo, Enrico Meloni, Angelo Mundula, Maurizio Noris, Roberto Pagan, Franco Pinto, Augusto Pivanti, Antonio Carlo Ponti, Claudio Porena, Laura Rainieri, Cosma Siani, Joseph Tusiani. -
Pallonaro. Poesie 2011-2013 (Er)
Poesie in dialetto romanesco di Leone Antenone e altri poeti. -
Dialetto e poesia nei 33 comuni della provincia di Latina
Il libro contiene i risultati di una ricerca condotta da Anna Corsi, Valentina Cardinale e Vincenzo Luciani sui testi pubblicati, sia in Internet che a stampa, che riguardano i termini, la grammatica, i soprannomi, i modi di dire, i toponimi, il teatro, la prosa e la poesia nei dialetti dei 33 comuni della provincia di Latina. Nota e tavola dialettologica di Fabio Aprea. -
L' arte della traduzione poetica. Due saggi e un'antologia. Ediz. multilingue
Il volume presenta una scelta dalla copiosissima opera di traduzione dei classici della poesia italiana in versi inglesi compiuta da Joseph Tusiani nell'ultimo cinquantennio, opera che gli assegna uno status riconosciuto e reputato nell'italianistica d'oltreoceano. Passando per esempi lampanti (le liriche di Dante, i Canti di Leopardi, la Liberata del Tasso), per altri inaspettati (i versi del Machiavelli, L'America libera dell'Alfieri), e per opere ancora inesistenti in traduzione inglese (Il mondo creato del Tasso, il Morgante del Pulci), Tusiani ha spaziato nella letteratura italiana, con l'ambizione, ampiamente realizzata, di restituire per quanto possibile le qualità poetiche degli originali, e non solo una guida e un aiuto alla comprensione letterale dei testi. La selezione fatta dal curatore offre alcuni fra i testi più noti con i quali Tusiani si è cimentato, dal dantesco Conte Ugolino al Pianto antico del Carducci, unitamente ad assaggi dai dialettali canonici, e a presenze femminili antiche e moderne che lo stesso traduttore ha voluto riscattare dalla dimenticanza. -
L' ombra del sogno. Viaggio nella poesia di Giuseppe Rosato
In questo libro l'itinerario poetico di Giuseppe Rosato verso l'indicibile e l'invisibile, un cammino solitario e doloroso, fatto di atmosfere che non si possono definire, di certezze del cuore, di sensazioni che lo sfiorano appena, di ombre che diventano ""cosa salda"""" e di una nostalgia bruciante della donna amata. Un percorso non facile quello di chi si è proposto di analizzare una condizione esistenziale, nel tentativo di entrare, rimanendo sulla soglia, nella dimensione filosofica della sua poesia. Ne emerge il ritratto di un poeta che usa in modo armonico l'italiano e il dialetto, governandoli con il rigore e la genialità di un grande direttore d'orchestra, quasi fossero una cosa sola con lui, dotato com'è """"di un'eccellente conoscenza e capacità d'uso della strumentazione retorica, di una singolare compattezza espressiva, di scelte lessicali, infine, profondamente motivate"""" (A. Serrao). Nella sua lingua frentana, una variante pedemontana dell'abruzzese, Rosato riversa la propria visione dell'esistenza, inquieta e problematica."" -
Un mare d'inchiostro. Pagine su pagine e altri cabotaggi
Di Roberto Pagan il volume raccoglie la produzione critica degli ultimi quindici anni. Il tema del riso in poesia riempie tutta la prima sezione: nove piccoli saggi sotto il segno di Talìa, la musa del ""comico"""", pubblicati su 'pagine'. Ancora su 'pagine' furono in gran parte pubblicate le note critiche della seconda sezione: scritti di tono più divertito e leggero assieme ad altre riflessioni di maggior respiro, fino ai saggi dedicati alla memoria di Armando Patti e Achille Serrao. La terza sezione vira sul quadrante nord-est: Trieste e dintorni. Le origini, la formazione umana e letteraria dell'autore. I suoi maestri ideali (Saba soprattutto) e i suoi conterranei in genere: tutta quell'atmosfera tipica di una terra di confine e mitteleuropea. Infine la quarta sezione, """"Il Parnaso degli amici"""", allinea cinquanta recensioni di opere in verso e in prosa di autori, spesso assai diversi tra loro, con cui Pagan ha conservato negli anni legami di affettuosa consuetudine."" -
Vicinu agliu cammino
Sonetti nel dialetto di Marano Equo (Roma). -
Vizzje a morte-Il vizio della morte. Poesie 1997-2009 (U)
Questo libro di poesie di Assunta Finiguerra, in dialetto sanfelese, articolato in due sezioni, riunisce parte degli inediti dal 1997 al 2003 e parte di quelli dal 2004, anno della scoperta della malattia, al 2009, anno della morte. Le poesie sono raggruppate in raccolte come le aveva suddivise l'autrice. La scelta dei testi da pubblicare si è basata essenzialmente su un criterio estetico: quello di privilegiare - nell'ambito della visione e dello stile inimitabile e personalissimo della poetessa - i caratteri di coerenza e di omogeneità nell'ideazione e nella scrittura. -
Centro culturale Fidia, la storia
I 25 anni del Centro culturale Fidia (Associazione scultori, ingegneri e architetti) raccontati attraverso centinaia di immagini. Il premio, le iniziative culturali (concerti, conferenze, libri), il museo Nena e le principali opere di scultura del M° Alfiero Nena. -
Fent, caval e re-Fanti, cavalli e re
Poesie in dialetto romagnolo di Lugo di Ravenna. La raccolta è un diario di guerra fatto di piccoli frammenti, in cui l'io narrante, i compagni, le giovani reclute e i nemici vivono la loro partita a carte in compagnia della morte, senza il conforto della speranza, riscaldati a volte da qualche ricordo. Si affida alla forza, talora potenza, della situazione generale che evoca (atmosfera di guerra, truci episodi di trincea), e delle singole immagini che crea all'interno di essa e che si imprimono con sicuro effetto nel lettore. -
Scoppio di sole. Vento di libeccio. La poesia di Carlo De Paolis
Poesie in italiano e dialetto civitavecchiese di Carlo De Paolis. Introduzione di Cosma Siani. Nota dialettologica di Claudio Porena. De Paolis si rivela autore pienamente consapevole sia dei mezzi usati per la propria scrittura, sia del proprio inevitabile, irrinunciabile radicamento nel mondo locale. Su questo suo humus egli riflette, in esso scava, e poi riesce ad astrarsene e generalizzarlo, rendendolo accessibile e convincente per chi a quel mondo non appartiene. -
Tutto quello che resta
Anche per chi non ha vissuto l'esperienza dell'autore (il dolore per la malattia, l'Alzheimer, e poi la morte del padre) può trovare in ""Tutto quello che resta"""" una intensità emotiva che rende questi scritti certamente originali. Per questo una sola lettura non basta, ci si deve tornare sopra per scoprire angoli esperienziali, scorci di vita, geografie emozionali che l'autore colloca in un momento storico ed in un luogo, la Roma di oggi, che diviene anch'esso protagonista."" -
43 poeti per Ischitella
Nel volume i testi e le poesie dedicate a Ischitella (FG). La maggior parte sono di vincitori e finalisti del premio di poesia dialettale ""Città di Ischitella-Pietro Giannone"""", ma non mancano quelli di poeti avvinti dal fascino della cittadina Garganica. Introduzione di Rino Caputo"" -
Issne. Andarsene
Poesie in dialetto perugino. Composizioni a volte brevissime, ordinate in sequenza, quasi a scandire la vicenda luttuosa, il diario privato della pena del vivere, in una tensione monologante dal rintocco sommesso che va a stanare quel che la poesia salva o recupera nel mare della perdita. -
Sfisse. Fessure spiragli
Questa raccolta di poesie in dialetto dignanese - o meglio in idioma istroromanzo di Dignano d'Istria - è un arco spalancato che poggia, agli estremi, sul programma esibito, chiarissimo, del gesto di apertura (""adisso i vuravi fà ta?i la favela / cumo se dèi e fà fusso fineidi"""", adesso vorrei zittire la parola / come se dire e fare fossero finiti) e la parola """"gnente"""" che lo chiude e sigilla - come a dire: tra il silenzio e il nulla. Continuamente ribaditi lungo tutto il percorso, messi in unione e in opposizione alla parola (""""la favela"""" che """"me fà ancura ?magna"""", la parola mi tormenta ancora, pur nella piena consapevolezza che """"dèi ?i cumo issi"""" , [sembra che] dire sia come essere), silenzio e nulla sostanziano il discorso poetico di Loredana Bogliun - silenzio e nulla sostenuti (sopportati, e infine trasfigurati) nell'immobilità attiva dell'ascolto, il terzo polo nevralgico del libro."" -
Là dove si chiude il perilo. Poesie 1983-2016
Il volume contiene le poesie in italiano di Roberto Pagan, scritte tra il 1986 e il 2016 e già pubblicate. -
Vittorio Clemente. Una vita per la poesia
Vittorio Clemente è stato per alcune generazioni un punto di riferimento, quasi mitico, della esperienza poetica dialettale dell'Abruzzo. Questo saggio tende a ricostruire, nella prima parte, la cultura, gli statuti linguistici e letterari, i miti e i simboli, le strutture portanti della poesia di Clemente, attraverso un percorso critico che guarda sia al testo che alle sue coordinate ideologiche e sentimentali, e, nella seconda parte, a tracciare un identikit dell'uomo, costantemente impegnato a mantenere vivo e attivo il suo legame con la terra d'origine, attraverso la rivisitazione di un passato, inteso come deposito e, nello stesso tempo, messaggio di una verità umana e spirituale. -
Poeti nei dialetti dell'Umbria fra Novecento e Duemila
Il libro esplora la poesia in dialetto umbro: dal primo Novecento, in gran parte ancorata ai canoni ottocenteschi, al quale (fino agli anni '50) segue un periodo in cui la lirica in dialetto scompare quasi del tutto per riprendere negli anni '60 e '70; numerose sono le voci che testimoniano le nuove sperimentazioni negli anni '80 e le ulteriori riflessioni; nell'ultimo decennio del '900 il dialetto diventa un linguaggio personale, di invenzione, usato in un contesto di alta cultura. Nel Duemila, l'accentuato disagio per un'attualità in continuo degrado rende ancor più intenso l'amore per le città e i paesaggi umbri dalle antiche vestigia, dagli aspetti indefiniti e di mistero. -
L' eco di un popolo. Canti salandresi
Margherita Pilieri si è confrontata con i canti popolari e le tradizioni di Salandra (in provincia di Matera) nella sua attività di insegnante. L'incontro è stato rivelatore. Ne è nato un amore per il dialetto nel quale si trova condensata l'esperienza del passato come una memoria collettiva. Rivivere il passato riandando alle proprie radici diventa così, al di là dell'occasione didattica, un'esigenza spirituale e intellettuale. L'autrice si fa necessariamente dialettologa e ricercatrice sul campo, consapevole di compiere il salvataggio di una ricca trama di valori e di esperienze, ancora, ma non per molto, depositati nella coscienza dei vecchi. L'intento programmatico di ""capire e codificare"""" i valori di una civiltà contadina hanno consigliato una partizione del libro in quattro """"aree tematiche"""": l'amore, cantato in tutte le sue infinite sfaccettature, l'ilarità, risorsa dei poveri per fronteggiare le avversità della vita, la religiosità popolare, rifugio e sostegno, orizzonte esistenziale semplice ma profondo, e la vita quotidiana, con le sue infinite variegate esperienze."" -
Seràie
Raccolta vincitrice del premio nazionale di poesia ""Città di Ischitella-Pietro Giannone"""" 2018. L'incontro del dialetto veneto (""""bisiàc"""", zona di Monfalcone) e le storie drammatiche e di fatti reali, pescate dall'occhio attento del poeta, con le reti - """"Seriàe"""", appunto - dà voce a chi non ne ha o non ne ha più.""