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Luce che i cieli svela
Dopo ""Il giorno che non sai"""" e """"Il silenzioso nostro andar a piedi"""", questo terzo momento poetico - che ne chiude la trilogia - attraverso sonetti veementi tra lingua e dialetto, riveste il ruolo del monito e della denuncia, volti a stimolare in ognuno un esame, un'accusa, un risveglio, un ravvedimento, un urgente cambio di rotta."" -
Lo spettro del visibile
La raccolta si apre con una straordinaria triangolazione tra luce, senso, voce, ricostruzione e rievocazione al tempo passato remoto. Fin dalla prima poesia si palesa una prospettiva fondamentale: i nuclei tematici che si sviluppano intorno alla natura della luce, alla capacità e alla possibilità di percezione, alla formazione dell'immagine, all'emissione, concetti che giungono dalla fisica, sono qui presenti, vivi, perfino incalzanti. -
Neve sul pruno in fiore
Motivo conduttore dei sonetti di Claudio Porena - ispirati (d)agli insegnamenti cristici e cosmici - sono le continue difficoltà che rendono arduo il cammino nel divenire Uomini Nuovi. Ma possiamo comunque - con l'azione veritiera e rispettosa delle leggi universali - realizzare la stabilità di un bene e il coraggio di un altruismo pratico. Ci vuole disciplina del corpo, dell'anima, dello spirito e soprattutto dell'azione che consegue alla realizzazione delle varie dimensioni dell'Essere. A quel punto è possibile fiorire tanto di spalle al muro, quanto sul baratro. -
""Memento"" dalle Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana
"Ricorda!"""" è l'esortazione che si fa incontro a chi legge i componimenti in versi di M. G. Canfarelli che sono nati e si sono sviluppati dalla frequentazione - meditazione, discesa in profondità, testimonianza - con le 'Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana'. Ricordare, ricondurre al cuore vicende, destini, scelte e sorti di donne e uomini attraverso una poesia, """"parola che fa accadere"""", che riprende, condensa, illumina il dettato di quelle ultime missive, congedo e lascito, commiato e impegno." -
Sìmina ri mmernu. Semina d'inverno
Le tre sezioni di cui è formata questa raccolta in dialetto siciliano (""Moarda. In agosto, una notte""""; """"Lungo inverno""""; """"d'altre invernate"""") propongono, nello scorrere delle stagioni, di perdita in perdita, di veglia in veglia, di semina in semina, gli ossimori permanenti della presenza umana in una natura che da quella presenza è minacciata, deturpata, arsa, violata. La lingua, """"litica"""" e tuttavia incandescente, porge il crepitare del fuoco che divampa, il gelo che immobilizza, il pensiero che resiste alla paralisi della parola e va incontro al fare insieme."" -
Ce fu nu monne. Poesie in abruzzese
Già dal titolo la consumazione di una tragedia: ""Ce fu nu monne""""! In un altro tempo la parola era tenace come la pietra su cui la si scolpiva. Ma a poco a poco, e poi all'improvviso, uno stordire di sensi e di colori: lo scombussolamento di un tempo che frana... E che vogliono dire quei segni di radici estirpate, e poi l'apparenza, il falso, la boria che dilagano? Lontano, nello spazio buio di un naufragio, un grido strozzato invoca la salvezza primigenia... la madre! Non era mai successo prima d'ora che la poesia dialettale abruzzese dovesse confrontarsi con lo stravolgimento di una realtà che ha spodestato un lungo ordine di secoli; la realtà di un mondo dove tutto è fluido, simulato, un mondo senza passato e senza futuro, dove persino il presente si disfa incomprensibile sotto i nostri occhi. Ma non si creda che in """"Ce fu nu monne"""" sia esclusivo il tono dell'amarezza per il tempo stravolto in cui ci tocca vivere perché, invece, ricchissima è la tastiera su cui Mario D'Arcangelo modula emozioni e sentimenti: lo stupore, la pietà (per la terra e le umili creature), la fratellanza, l'amore, la speranza."" -
Eh, l'amore, l'amore. Sonetti romaneschi
Questa quarta raccolta di sonetti in romanesco di Anna Ubaldi, a distanza di dieci anni da ""Dovesse capità"""", conferma, e non finisce di stupire, l'abilità della poetessa di scrivere versi spesso anticonvenzionali e inusitati e di rappresentare con ironia, tutta romana, le scene di odierna vita quotidiana con uno sguardo al mondo femminile e alla sua evoluzione."" -
Poesia e plurilinguismo. Ricerca-azione e cittadinanza nelle lingue, nei linguaggi e nelle letterature
Il libro propone i contributi di sei docenti del gruppo LED (Lingua e nuova Didattica) di Roma: Cristina Polli (La poesia e i bambini: incontrare l'Altro, conoscere sé stessi e crescere plurilingui), Maria Grazia Vaccaro (Poesia, immagini sonore, plurilinguismo: spunti per un laboratorio nella scuola primaria), Federica Dori (Dare corpo alla poesia: un'esperienza pratica nella formazione dei docenti), Anna Maria Curci (Lingua e poesia come dimora e come ricerca), Fabrizia Dondini (Uno sguardo sulla poetica di William Carlos Williams), Patrizia Sardisco (Veneziano e Cervantes: echi mediterranei nella lingua del latte). -
Sence presse. Senza fretta. Poesie in lingua friulana
In ciascuna delle tre sezioni che compongono la raccolta (Tal cûr de tiare / Nel cuore della terra; Vôs tal timp / Voci nel tempo; Sence... / Senza...) in lingua friulana e in una auto-traduzione in italiano che affascina e convince, ogni momento, ogni testo, ogni incontro - nei luoghi familiari così come in regioni del mondo molto lontane - diventa asse portante di un'opera poetica animata da sollecitudine, da sensibilità, da palpitante plurilinguismo come ponte con l'altro da sé, anche alle latitudini più distanti, attenzione operosa al bene comune. -
A novel spacetime map of the universe
Nel libro viene proposto un nuovo modello cosmologico, basato su due importanti intuizioni di Albert Einstein. Il modello è stato costruito usando i valori oggi considerati corretti per quanto riguarda la distribuzione della massa, la costante di Hubble e l'età dell'universo; su questa base sono state calcolate le dimensioni dell'universo, la sua velocità di espansione e la sua massa totale. L'ipotesi inflazionaria, molto dibattuta e contestata, è stata abbandonata, e lo sbilanciamento fra materia e antimateria è stato fortemente ridotto. Di conseguenza, il lato oscuro del cosmo è stato fortemente ridimensionato. La prima parte del libro riassume brevemente la situazione odierna della cosmologia. Nella seconda parte il nuovo modello viene discusso e valutato da un punto di vista quantitativo. La terza parte discute la nuova mappa spazio-temporale, la derivazione delle distanze di luminosità dai valori misurati di redshift, e il problema dell'orizzonte. Tre appendici forniscono alcune tabelle di dati relativi alla cinematica dell'universo, alla mappa spazio-temporale, e all'attraversamento della linea di braek-even da parte delle geodetiche di luce. -
La teoria del transatlantico
La raccolta si articola in sette libri di sette componimenti poetici ciascuno. -
Salvatore Pagliuca. La pietra e la lingua. Invito alla lettura del poeta di Muro Lucano
Il libro raccoglie undici testi occasionali, più una nota introduttiva. Si tratta della prima recensione alla raccolta ""Cor' scantat'"""", parte della nota introduttiva a """"Nummunat'"""", le motivazioni per alcuni premi di poesia conseguiti da Pagliuca, un testo scritto per il volume sulle 'scale d'arte', un paio di interventi o profili ampi sul suo lavoro già apparsi in volume o rivista."" -
Poeti di paesi e di città
Vincenzo Luciani prende in esame raccolte poetiche, in italiano e nei dialetti d'Italia, di autori noti ed affermati, di altri meno conosciuti, ma anche di alcune voci giovani e promettenti, tutti, per vari motivi, meritevoli di essere letti. Del resto, precisa Luciani: «Non ho mai scritto recensioni di opere di cui non fossi convinto, oppure su pressione di questo o quel poeta». I testi sono pubblicati in ordine cronologico e sono stati scritti (e già apparsi in rivista o on-line) in periodi diversi dal 1998 al 2022. -
La mia Roma a piedi
Un ""diario di viaggio"""" in città, in una città che ne ingloba altre cento, che non finisce mai, è la cronaca di due anni di camminate fatte dall'autore. «È un diario di viaggi nella mia Roma, fatti a piedi, - scrive Luciani nella nota introduttiva - perché chi cammina vede meglio, perché camminare favorisce la circolazione sanguigna rigenerando il cervello, perché camminando si ha il tempo di pensare e riflettere. (...) Il mio è un racconto fatto con i piedi, quindi umile, sincero, appassionato attraverso questa città che tante ne ha viste e tante ancora ne vedrà»."" -
La ruota di Duchamp
Tra due storie di vita apparentemente scontate, come lo possono essere gli oggetti usati da Marcel Duchamp per comporre la sua celebre opera (da cui il romanzo trae il titolo) si innesta il gomitolo narrativo che si svolge fino a collegare le vite dei protagonisti. A poco a poco, la parola intraprenderà un cammino sotterraneo verso la luce e il dolore inizierà a scavare un passaggio per fluire e trovare lenimento. Ma le cicatrici che ha lasciato potranno mai arrivare a guarigione? -
Quando osservo una foglia che cade da un albero
Delicati fiori di spinalba che si aprono tra pruni di nebbia sono i versi cortesi di Fabiola Colombo. Sono versi alati, gentili, illuminati da quell'amore ""coniato in una lingua universale"""", che sgocciano la malinconia del cuore e rivelano la temperanza dell'agire; scritture che non vogliono innalzare """"palazzi altissimi di vanità"""", ma elevarsi al di sopra dei deserti del vivere e, attraverso l'esperienza spirituale e la catarsi del dolore, dar vita a speranze diverse per un vivere nuovo."" -
Orizzonte in frantumi
"Sono i poeti i cantori della Vita, chiamati ad essere aperti alla vita per lasciarsi da essa attraversare e fecondare& per poi lasciarne trasparire una traccia. E Veronica, così giovane e così intensamente sensibile al magma che ribolle nelle profondità, sta sbocciando come cantora della vita... lei che, prima attraverso la danza e il movimento aggraziato del corpo, ha per anni tessuto trame di bellezza e di anelito a quel Mistero che ora ha iniziato a cantare nei suoi versi. Attraverso il gioco delle parole e il silenzio da cui scaturiscono Veronica racconta la vita in tutta la sua paradossale complessità, nelle sue contraddizioni e nei suoi misteriosi intrecci di luci e ombre, di gioie e dolori, di incontri e di solitudini, di sogni e di delusioni. Qui c'è tutto un mondo, il mondo di una adolescente che si apre disincantata ma vibrante di speranza alla Vita e alla sua casualità. Intuendo che spetta a lei, ai poeti, disegnare quel senso che non c'è, ma senza il quale la Bellezza non può incarnarsi e manifestarsi."""" (Massimo Diana)" -
Brividi d'amore
"Poesie che sgorgano dal profondo dell'anima. Descrivo sentimenti, inquietudini che solo animi sensibili sanno cogliere. Il mio poetare limpido e malinconico mai contrasta con artifici, offrendo al lettore una cascata di emozioni in fughe e ricordi vicini e lontani partecipando emotivamente come uno spettatore davanti al proscenio con tumulti nel cuore e vibrazioni pulsanti.""""" -
Ci sono giorni...
"Questa raccolta nasce dall'esigenza di trasmutare in poesia la realtà così come viene percepita nella sua immediatezza, nella sua infinta varietà di interpretazioni: è così che ogni componimento rappresenta il frutto dell'acuirsi dei cinque sensi, è così che ogni poesia è figlia della schietta intuizione di gesti, sapori, profumi o rumori che nel loro istantaneo proporsi alla coscienza rimandano conseguentemente a qualcos'""""Altro"""" che alla mera realtà stereotipata. Dal punto di vista tecnico raramente presente la punteggiatura, se non in casi strettamente necessari, quasi a lasciar fluire il pensiero senza porre dei limiti al suo manifestarsi e svilupparsi e l'uso frequente dell'anafora come a voler saldare il pensiero su di un """"foglio eterno""""." -
I colori dei miei anni
Carmela Di Rosa prima di approdare alla poesia in lingua italiana, ha un percorso di sperimentazione poetica dialettale dove mette in luce atti e sfumature locali con venature di ricordi intrisi di delicata nostalgia. Nelle poesie dialettali, infatti, l'efficacia espressiva, cromatica e memoriale, si fondono con la tradizione familiare nel suo processo formativo, umano, culturale e con l'amore per la propria terra. Un amore il suo che è anche volontà di riscattare una terra a volte intrisa di sfumature non sempre lineari, un amore che è immutabile dolcezza inebriata di profumi. È una poesia che coinvolge il lettore in una dimensione di appartenenza ed in una precisa determinazione di crescita e di evoluzione socio culturale ed umana.