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Una pesca animosa. Poesie 1964-1960
Il volume, con prefazione di Manuel Cohen, è la seconda edizione del libro d'esordio di Achille Serrao (Roma 1936-2012), poeta in lingua e tra le voci più rappresentative della poesia neodialettale a cavallo tra i due millenni, critico e saggista raffinato. La raccolta, pubblicata la prima volta nel 1966, contiene 29 testi scritti nella prima metà degli anni Sessanta da cui, rileggendoli oggi, emergono evidenti alcune costanti mai abbandonate: un serbatoio essenziale e fondamentale dei motivi, dei temi, a volte anche degli stilemi, cari Poeta. -
Centocelle, l'evoluzione dell'imprenditoria locale. Uno sguardo socio-economico negli ultimi 30 anni
Il volume offre spunti di riflessione e fa sorgere domande su questioni che riguardano il quartiere romano di Centocelle, sul ruolo delle attività economiche e dei consumatori, sulle possibili tendenze del futuro e gli eccessi del presente. Gli autori hanno usato le informazioni in loro possesso, riconsultato gli archivi, si sono basati sugli studi precedenti, hanno conferito con i titolari di negozi, bar, ristoranti, botteghe. L'obiettivo alla base del libro è la documentazione di un frammento importante di storia locale attraverso le testimonianze di numerosi attori, per loro assai rilevanti. L'ambizione è di essere stati utili a conservare viva la memoria di luoghi, persone, avvenimenti. -
Rasulanne. Testo abruzzese
Raccolta poetica in dialetto abruzzese nella varietà frentana. -
Il paese che abbiamo abbandonato
Nelle poesie di Alessandro Santarelli il dramma dei paesi colpiti dal terremoto 2016 nell'Italia Centrale, la gioia vissuta nei viaggi in Marocco, i ricordi dell'infanzia. -
Sulla scia degli inseparabili
Roberto Soldà trasporta nelle poesie (sia quelle in italiano che in dialetto veneto) la sua esperienza di docente di chimica, di appassionato di fisica e di pittore, trattando però i termini e i concetti che da queste derivano, non come mere esperienze di nominabilità, ma come intima necessità del dire: i sentimenti, i ricordi, i sogni e le ""cose"""", di sempre, del quotidiano, del mondo, dell'anima, osservate come portatrici di valore, degne perciò di rispetto, anche e soprattutto nel momento in cui si studiano, s'indagano, si scoprono, si dicono."" -
Pezzecatìdde. Briciole
Raccolta poetica nel dialetto di Ruvo di Puglia (BA) vincitrice del Premio nazionale ""Città di Ischitella- Pietro Giannone"""" 2019. Nelle poesie di Mastropirro gli oggetti, la natura, i frutti e gli scorci pescati dal ricordo, legati al paesaggio delle Murge, si fanno rappresentazione viva e concreta di quella creativa convivenza di amore, intelligenza emotiva e continuamente sollecitata, di indignazione e dimensione esistenziale musicata e ritmata in tempi, pause ritmiche e controtempi."" -
Préime che ve' le schìure (Prima che venga il buio). Versi in dialetto abruzzese
La raccolta comprende testi poetici composti tra il 2013 e il 2018 ed altri di anni precedenti, ma mai pubblicati in volume. Il dialetto usato da Civitareale è quello di Vittorito (AQ) - come dice lui stesso - ""così come la memoria ogni volta me lo restituisce""""."" -
Quelli del ferro. Ferrovie e ferrovieri
Un mondo di sentimenti, di dolorose tragedie, di gioiosi viaggi, con sullo sfondo meccanismi, attrezzi, segnali, carri, carrozze, treni, stazioni. Vi operavano ""quelli del ferro"""", in un insieme complesso quello delle """"ferrovie"""" e i suoi protagonisti umani che diventano i personaggi della raccolta di versi del dialetto romano, svelto e solenne."" -
Stornellata de Pinocchio. Poema in ottave d'un burattino de noantri
"A differenza di quello collodiano, questo è un Pinocchio romano di nascita e di lingua: non chiama il buon Geppetto """"babbo"""", ma """"tata"""" e parlando tira qualche """"serciata"""". È una stornellata burlesca e leggerona per """"cantare"""" le epiche avventure del nostro burattino nazionale, in ambientazioni romane e con riferimenti all'attualità. Un ripercorrere in versi le tappe, ma meglio sarebbe dire le stanze, attraverso le quali Pinocchio si è fatto uomo""""." -
Poesia in ligure tra Novecento e Duemila
Come avverte l'Autore, la scelta delle poesie e dei 30 autori antologizzati in questo volume ""è ovviamente del tutto personale e opinabile; essa si informa all'unica esigenza di soddisfare il senso estetico del compilatore, oltre che a quello di documentare a sufficienza lo sviluppo della letteratura ligure nei diversi momenti storici""""."" -
Gí e ní
"Gí e ní"""", in dialetto perugino e presente in tutte le poesie, è una locuzione formata da una coppia di infiniti sostantivati usata come complemento diretto o indiretto. La traduzione letterale, 'andare e venire', non dà ragione del valore che l'espressione può assumere nel parlato: fò 'n gí e ní significa, ad esempio, 'faccio in un attimo'. Ma gí e ní, che in lingua corrisponde a 'viavai' o 'andirivieni', può divenire allegoria dell'esistere nonché del fare e disfare e dell'affanno che accompagna la vita, o riferirsi al succedersi delle stagioni, al movimento degli astri, al moto delle onde." -
Il giorno che non sai
"La Parusia è vicina: lo attestano le Sacre Scritture, i profeti, i veggenti e la scienza sacra ed esoterica, non quella deviata, ma quella plurisecolare ispirata ai principi evangelici e cristici puri, ermetica e giovannea nello specifico. 'Il giorno che non sai', seguendo ritmi e strategie che sembrano (e non sono!) abbandonati al caos, vaglia e ricuce, esamina e dissemina nel testo in versi epiloghi di un transito terreno, intriso di dottrina e di lirismo, in un tessuto metrico continuo.""""" -
Na giungla de cartó. (Una giungla di cartone)
Raccolta vincitrice del Premio nazionale Città di Ischitella - Pietro Giannone 2020. Tre i fili conduttori delle tre sezioni in cui la silloge è suddivisa. Nella prima, ""Dó"""", l'andamento binario: due punti di vista, due colori, due visioni; i """"tableaux"""" nella seconda, dal titolo eponimo; infine, la rievocazione per interrogarsi sul perché delle cose in """"Drent'a n oblò"""" culminante con """"La poesia onesta"""", perché solo in virtù di essa si può 'dire' l'esperienza del mondo. Poesie nel dialetto di Ancona."" -
Vanzature/avanzi
La silloge, composta di due parti (una in lingua e una in dialetto garganico di Ischitella) è la sintesi di un percorso cominciato da tempo, incentrato sul concreto, su ciò che non abbandonerà più la mente, su ciò che rimane e che è pura sostanza, senza additivi di sorta. -
Vincenzo Luciani, poeta editore
Il libro traccia, attraverso le raccolte poetiche (Il paese e Torino; Frutte cirve; Frutte cirve e immature; Tor Tre Teste e altre poesie; La cruedda; Straloche/Traslochi; Vanzature/Avanzi), il profilo di Vincenzo Luciani, poeta e direttore di Edizioni Cofine. Vi confluiscono testi critici, scritti in occasioni e anni diversi, di Loretta Peticca, Maurizio Rossi, Ombretta Ciurnelli, Rosangela Zoppi e Anna Maria Curci, corredati da una scelta di poesie. -
Dies in tundu-Girogiorni
Poesie in sardo nuorese (con traduzione in italiano) e poesie in lingua italiana. Scrive l'autrice: ""questo piccolo libro dei giorni (e delle notti) ha avuto la sua genesi in un'esclusiva 'fedeltà all'ascolto'. Ho accolto il balbettio delle parole il loro venire alla luce nella lingua che via via manifestavano e lasciando ai versi scaturiti in lingua italiana la libertà della loro 'origine'""""."" -
Oasi nel deserto
"Oasi nel deserto"""" è un viaggio nella vita, nel mondo, nella storia e all'interno di se stessi. Viaggio che svela la vita in ogni granello di sabbia: """"Sono sabbia anch'io, volo nelle oasi perdute dell'anima / incanta l'armonia della vita / nel suo scorrere, nel suo divenire"""". Viaggio che si conclude con una certezza: """"Afferra il Vero e fallo diventare sogno""""." -
Il piacere dei testi
Nel volume sono pubblicati articoli e brevi saggi scritti in periodi diversi. Si tratta di recensioni di libri che - scrive l'autore - «hanno suscitato, oltre al mio vivo interesse, anche quel ""piacere del testo"""" che, apparso molto presto nella mia carriera di vorace e instancabile lettore, non mi ha mai abbandonato». Il libro, prefatto da Roberto Gramiccia, riporta anche articoli dedicati a concerti, a rappresentazioni teatrali, a viaggi."" -
Quegli anni dall'alto
"Quegli anni dall'alto"""" è un viaggio negli ultimi 50 anni di storia socio-politica italiana, non un saggio quanto, invece, una rilettura della progressiva liberazione dell'Autore da semplice e """"appagata"""" forza lavoro, a protagonista sempre propositivo e mai soddisfatto dell'obbiettivo raggiunto. L'Autore """"viaggia"""" dagli anni della sua formazione umana e lavorativa - comprensiva della """"educazione sentimentale"""" - nel rigido sistema produttivo industriale e poi nelle schermaglie, non sempre diplomatiche, del Consiglio Municipale. Parallelamente fa scoprire al lettore, la nascita e l'evoluzione dell'industria alimentare italiana, la maturazione del movimento sindacale, la politica locale negli anni della Seconda Repubblica. Sullo sfondo gli anni delle stragi, del piombo, della scomparsa di figure politiche carismatiche e spesso rimpiante." -
Il silenzioso nostro andar a piedi
L'autore affronta in sonetti, versi e prosimetri in lingua italiana alcuni contenuti e ammonimenti di una scienza spirituale cristiana millenaria, urgentemente attuali in questi ultimi tempi che ci interrogano sulla nostra identità cosmica. «Noi dovevamo da tempo [...] creare dei nuovi orizzonti, fondare una nuova più autentica Umanità, ripartendo dall'intimo delle coscienze.»