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Testo unico degli enti locali
Il Minibook 1 ""Testo Unico degli Enti Locali"""" è una raccolta di norme essenziali per tutti coloro che lavorano all'interno degli enti locali o che, a diverso titolo, vi collaborano. Ogni ufficio del Comune, per poter agire in modo corretto, deve conoscere le norme che regolamentano l'ordinamento degli enti locali e deve essere presente il Tuel su ogni scrivania. La nuova edizione, per oltre 400 pagine, è aggiornata alla Legge di bilancio n. 160/2019 e contiene anche la sentenza del 28 gennaio 2020, n. 4 della Corte Costituzionale e la deliberazione delle Sezioni riunite di controllo della Corte dei conti 17 dicembre 2019, n. 20/SSRRCO/QMIG/2019."" -
I principi contabili per gli enti locali. Principi generali ed applicati
Il Minibook, aggiornato al Decreto 1° agosto 2019, risponde all'esigenza di avere sempre a disposizione la raccolta unitaria e coordinata delle regole contabili degli enti locali. Il pratico volume contiene i principi generali o postulali ed i principi contabili applicati della programmazione di bilancio, della contabilità-finanziaria, della contabilità-economico patrimoniale e del bilancio consolidato. -
Talamimamma
Età di lettura: da 7 anni. -
Oltre le parole
Età di lettura: da 6 anni. -
Mizar. La fortezza del sapere
Età di lettura: da 10 anni. -
La carne dell'anima. Catalogo della mostra
Personale di disegno del poeta Andrea Bassani. -
Storie per quattro stagioni
Età di lettura: da 10 anni. -
Gli schiavi
Ambientato in Sicilia durante la seconda guerra servile nel 120 A.C., narra la storia di Elio, uomo nobile e libero divenuto schiavo contro la sua volontà. Narra della sua lotta contro i romani, dei suoi amori, delle sue ricerche, del suo peregrinare. -
Il paggio della regina bianca
Nel palazzo Steri di Palermo che fu l'antica sede dei Chiaramonte, la più ricca e potente nobiltà siciliana del 1300, c'è l'affresco di un San Giorgio a cavallo che uccide il drago. Nulla di più comune, ma gli occhi attenti del visitatore noteranno che nello scudo del santo c'è lo stemma Chiaramontano come a voler a avvalorare con forza, la gloria della nobile casata. La vendetta. L'onore. L'amore. Tre donne. Un solo eroe. Giovannello Chiaramonte. Fra storia e leggenda un lavoro di Luigi Natoli ambientato nella Sicilia del 1400. -
Fioravante e Rizzeri
"Non è un romanzo ricostruito ed edito postumo così come si è sempre creduto. È stato pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia dal mese di dicembre 1936. L'odierna ristampa raccoglie tutte queste puntate in un opera organica che non esitiamo a definire capolavoro per stile letterario e grandezza di pensiero, e presenta notevoli differenze con quella conosciuta dichiarata postuma e pubblicata dalla Casa Editrice La Madonnina. Differenze tutte a favore di Luigi Natoli scrittore vivo, allora come adesso, ed oggi ancora più grande di prima. Siamo tutti pupi, dirà Pirandello, contemporaneo del Natoli, nel suo Berretto a sonagli, ed ogni pupo vuole difendere la sua onorabilità, la sua immagine; e don Calcedonio nella vita è pupo come tutti gli altri e vuole mantenere una rispettabilità nel sociale. Le trame antiche del suo teatro gli suggeriscono l'azione, la voce forte, il farsi giustizia con un bastone; e più di una volta il puparo si comporta come uno dei suoi pupi in scena. Ma questo romanzo-tragedia di Natoli va oltre la maschera sociale ed umana; è il conflitto esistenziale del padre, del grande puparo, dello stesso Creatore."""" (dalla prefazione di F. Zaffuto)" -
Ferrazzano
Questa è la fedele riproduzione del romanzo ""Ferrazzano"""" pubblicato da Luigi Natoli in appendice al """"Giornale di Sicilia"""" a partire dal 30 ottobre 1932 con lo pseudonimo di William Galt. In quest'opera lo scrittore narra di Ferrazzano, comico del 700, quale maschera del teatro siciliano. Di lui si sa poco. Forse è realmente esistito, e alcune sue storie tramandate dal popolo, Natoli le riporta nel romanzo imbrigliando il personaggio fra realtà e fantasia."" -
Squarcialupo
Apparso in appendice al Giornale di Sicilia a partire dal 2 febbraio 1924, è oggi per la prima volta pubblicato in libro e restituito alla collettività, ed ai lettori amanti delle opere di Luigi Natoli che hanno atteso 91 anni prima di poterlo avere nelle proprie librerie accanto agli altri immortali capolavori usciti dalla feconda creatività di Luigi Natoli. Giovan Luca Squarcialupo fu il primo siciliano ad impugnare le armi per cacciare dall'isola l'invasore spagnolo e sognò una repubblica democratica. Di lui e della sua opera, non è rimasto più nulla che lo ricordi ad eccezione di una lapide e una via nel centro storico di Palermo che porta il suo nome. Fra storia e leggenda Luigi Natoli con pseudonimo di William Galt, ricostruisce la figura di Squarcialupo e di una Palermo dei primi del 1500, martoriata dall'inquisizione, dal giogo dei dominatori spagnoli e lacerata dalle rivalità interne fra le baronie siciliane. -
Latini e catalani. Vol. 1: Mastro Bertuchello.
"Mastro Bertuchello"""" e """"Il tesoro dei Ventimiglia"""" sono rispettivamente il primo e il secondo volume del grande romanzo storico siciliano """"Latini e Catalani"""" che Luigi Natoli, ambientò nel medioevo siciliano, con specifica attenzione ai fatti storici e alle guerre fratricide volute dalle più importanti baronie siciliane dei Chiaramonte, Ventimiglia e Palizzi, volte alla conquista del potere supremo detenuto dalla corona aragonese oramai debole e pronta a spegnersi. Nei due volumi, che possono leggersi separatamente senza che il secondo renda necessaria la lettura del primo, Mastro Bertuchello muoverà le sue gesta avventurose e temerarie in una Palermo ancora splendida nelle sue vestigia arabo-normanne, ricca di etnie, tradizioni, e cultura ma dove regna anche una grande miseria materiale e morale afflitta da pregiudizi e da una confusa identità politico/popolare; però in questo mondo così complesso e variegato, pieno di intrighi e cattiveria, convivono ancora intatti i sentimenti di lealtà e amicizia che fanno di questo romanzo uno fra i più apprezzati di Luigi Natoli in arte William Galt." -
I cavalieri della stella o La caduta di Messina
La Sicilia sopportò sempre il dominatore spagnolo con l'animo di rivolta e quasi tutte le città dell'isola si opposero fieramente alle barbarie di quest'oppressore. Anche Messina, dopo Palermo e Trapani, non fu da meno delle altre città, e dal 1672 s'impegnò in una fiera resistenza che per le proporzioni e le ripercussioni che ebbe nella politica europea fu di maggiore importanza delle altre. Il 7 gennaio del 1679, il viceré conte di Santo Stefano, soppresse la Repubblica di Messina con l'Accademia della Stella, che era una scuola militare di giovani e valenti cavalieri, abolì tutti i privilegi della città, confiscò i suoi beni dichiarandola civilmente morta, fece togliere il capannone, dove si riunivano i cittadini e demolire il Palazzo di città, arando il terreno e cospargendolo di sale affinché non crescesse più nulla. Così finiva la rivoluzione di Messina che avrebbe potuto conseguire anche l'indipendenza della Sicilia dalla Corona di Spagna. In questi anni di fiera ribellione Luigi Natoli intreccia le vite di personaggi magnifici e immaginari nel rigore di un'attenta ricostruzione storica creando gesta ed eroi che s'imprimono indelebili nella memoria del lettore. -
L' aceddi (gli uccelli)
Tutte le poesie siciliane che Giovanni Meli scrisse sugli uccelli con traduzione in italiano a cura di Francesco Zaffuto. -
Persistenti tracce di antichi dolori
Sanniti, Gaelici, Maya. Tre popoli distanti tra loro nell'arco del tempo, con usi e costumi incomparabili, uniti dalla particolarità di un oggetto prezioso, giunto fino ai nostri giorni per raccontarci della loro scomparsa. Una fine tragica, che però non è riuscita a cancellare né le gesta di quelle Genti né la loro cultura. L'Asse romano Minerva-Toro, il Reliquiario di Monymusk e il Codice di Dresda giacciono nelle teche dei musei che li ospitano per ricordare a tutti noi quale è stato il nostro cammino di uomini. Alla Rossa che scrive gialli l'onore di tessere le trame dei delitti legati a quei reperti, considerandoli alla stregua di persistenti tracce delle dolorose vicende che hanno attraversato i secoli. -
L' abate Meli
Per la prima volta in un solo volume il romanzo di Luigi Natoli ""L'abate Meli"""" il suo studio critico sulla poesia del Meli, e tutte le poesie che il grande scrittore palermitano scelse e inserì nel trattato Musa siciliana, a dimostrazione della grandezza umana e culturale di questi due grandi letterati di Sicilia. Luigi Natoli scrisse il romanzo """"L'abate Meli"""" pubblicato a puntate dal Giornale di Sicilia a partire dal 16 settembre 1929 che non è un romanzo biografico, ma un particolare intreccio narrativo per evidenziare quanto il Meli fosse maestro di vita e impareggiabile artista, inoltre, per sostenere la grandezza poetica e la filosofia del Meli davanti l'ottusa classe letteraria dell'epoca che lo considerava come un semplice poeta popolare rappresentante dell'Arcadia, Natoli scrisse nel 1883 l'eccellente studio critico che ancor oggi rende la dovuta giustizia al poeta siciliano. Il volume è, inoltre, impreziosito da tante poesie siciliane di Giovanni Meli con testo italiano a fronte a cura di Francesco Zaffuto."" -
Rivendicazioni. La rivoluzione siciliana del 1860 e altri scritti sul Risorgimento italiano
La storia del risorgimento siciliano dei siciliani in una perfetta ricostruzione storiografica di Luigi Natoli come non l'avete mai letta, con introduzione storica dello stesso autore. In particolare si narra dei rivolgimenti siciliani del 1860 e segnatamente di Palermo, correggendo secondo verità tutte quelle ingiustizie e ingratitudini che vessarono l'opera dei siciliani che prepararono prima, spianarono e resero possibile e vittoriosa la spedizione garibaldina dei Mille e l'unità nazionale, il tutto ricostruito da testimonianza dell'epoca, alcune raccolte in viva voce dallo stesso Natoli, da manoscritti inediti, lettere e documenti rarissimi anche di fonte borbonica. Il volume contiene: La rivoluzione siciliana nel 1860 - Di un volume di documenti sulla rivoluzione siciliana del 1860 e sulla spedizione dei Mille I più piccoli garibaldini del 1860 - Rivendicazioni attraverso le rivoluzioni siciliane del 1848-1860. -
L' orefice zoppo
Palermo 1974. È una domenica soleggiata, ma non una come tante altre. C'è l'austerity. Per contenere il consumo energetico del petrolio il governo ha emanato notevoli misure di risparmio. Fra queste c'è il divieto di circolazione delle autovetture. Anche Palermo non si sottrae a questa imposizione pertanto molti abitanti del capoluogo iniziano a rivivere le domeniche godendosi la propria città. E il caso di Giovanni che dopo una lunga passeggiata in Viale della Libertà adesso sta sorseggiando un caffè nel centralissimo bar Roney. La sua è una vita serena. Un lavoro che lo soddisfa, nessun problema economico, un amico fraterno, Piero, col quale è cresciuto e una mamma fantastica. Gli manca una donna, però da un po' di tempo nella sua bottega di orafo c'è una cliente speciale: Lucrezia ed è bellissima. All'improvviso alcuni colpi di pistola squarciano il silenzio domenicale. Nella traversa accanto si è consumato un omicidio. Giovanni non da peso a quello che vede perché il suo cuore è pieno di Lucrezia, ma poi inevitabilmente il corso degli eventi insieme a delle scoperte inaspettate, lo porterà a indagare in un vortice di emozioni e colpi di scena narrati con delicatezza e suspense. -
Pasquale Bruno. Romanzo storico siciliano
"Quando ancora la città di Palermo conservava la sua cinta muraria, sulla porta di San Giorgio biancheggiavano dentro una gabbia alcuni teschi di banditi esposti per terrore della gente. E c'era una differenza fra banditi e scorridori: questi erano ladroni, quelli erano fuori bando per qualche vendetta ed erano d'ordinario generosi e cavallereschi. La condizione di perseguitati dalla giustizia li faceva malfattori; ma il coraggio di cui davano prova, li circondava di poesia (Luigi Natoli)"""". Inizia così un lungo articolo del grande romanziere e storiografo palermitano pubblicato sul Giornale di Sicilia nel 1930 e sono le giuste parole per introdurre il romanzo storico siciliano che Alexandre Dumas dedicò alla figura del """"brigante"""" Pasquale Bruno. Fuorilegge per vendetta. Fuorilegge per amore. Il libro contiene anche una introduzione su """"Storie di banditi"""" in Sicilia di Luigi Natoli."