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Lo spirito dell'Excelsior. Delitto al Grand Hotel di Varese
Misteriose scomparse e macabri rinvenimenti nelle acque del lago di Varese sono al centro di questo romanzo giallo - liberamente ispirato a un fatto di cronaca - ambientato in uno degli alberghi più prestigiosi d'Europa di inizi Novecento, luogo d'incontro di nobili, aristocratici, cavalieri d'industria, artisti, letterati, politici e ricchi perdigiorno, sempre a caccia di svaghi e divertimenti alla moda. Spetterà di nuovo al giudice Gagliardi, fine investigatore e appassionato indagatore dell'animo umano, fare luce sull'intricata vicenda, che vede coinvolta anche una troupe di illusionisti e spiritisti in incognito, ingaggiata per intrattenere gli ospiti dell'hotel. Abbagliato dalle luci del bel mondo dove nulla è ciò che sembra, dovrà affrontare una dura battaglia tra piste fasulle, astuti inganni e ignobili bugie prima di arrivare alla cruda verità. -
L' uomo superfluo. Saggio sulla dignità dell'uomo nell'età del capitalismo avanzato
La popolazione mondiale aumenta a ritmo costante, le risorse scarseggiano, la crisi spinge molti paesi verso un baratro imminente. A questa emergenza le élite economiche e politiche - i cosiddetti potenti della terra - rispondono con un appello comune: bisogna affrontare il problema della sovrappopolazione del pianeta. Ma se siamo troppi, chi tra noi è di troppo? La legge suprema del neoliberismo parla chiaro: è superfluo chi non consuma e non produce. Questo significa sacrificare i contadini del terzo mondo che praticano un'agricoltura di sussistenza, abbandonare i poveri che vegetano ai margini delle grandi metropoli, trascurare il sempre più nutrito esercito di disoccupati e precari che popolano i paesi occidentali. Considerare di troppo chi non vuole o non può prendere parte al grande gioco del consumo. Del resto, non è così che si garantisce la comoda sopravvivenza di quella ristretta minoranza che da sola detiene e controlla gran parte dei beni del pianeta? In questo saggio breve e provocatorio, Ilija Trojanow analizza la crisi del sistema capitalistico e lancia un grido d'allarme sul futuro dell'umanità: non ci sarà pace né benessere senza un cambio di rotta, senza una più equa distribuzione delle risorse, senza un cambiamento radicale del nostro modello di sviluppo. -
Escursioni sul Monte Grappa. 19 itinerari adatti a tutti
Lungo il massiccio del Monte Grappa alla scoperta di una montagna che porta ancora su di sé i drammatici segni delle vicende legate alla Grande Guerra, fra trincee e memoriali. 19 percorsi adatti a tutti in un grande museo all'aria aperta, tra storia, pascoli e splendidi boschi. -
La critica letteraria nel Settecento
"Parlare della critica letteraria del primo Settecento significa parlare di un oggetto che propriamente ancora non esiste: non perché nel periodo in esame non si trovino spunti critici degni di nota (è vero anzi il contrario), ma per la completa assenza dell'idea di critica letteraria come istituzione – cioè come """"scienza"""" e insieme come tradizione epistemologicamente consapevole di se stessa. È vero che rispetto ai secoli precedenti, nei quali non si dava embrione di critica letteraria che non fosse interamente dissolto nell'economia della “poetica"""" o dell'erudizione, il primo Settecento fornisce numerosi esempi di progressiva emancipazione del pensiero criti-co, ma è anche vero che non si esce comunque dall'asservimento alla riflessione estetica, o alla ratio delle compilazioni erudite (a loro volta indecise fra impostazione storico-catalogica e intenzione retoricamente esemplare), delle “enciclopedie”, della storiografia filosofica”. (dal testo)" -
Valutare senza invalsi si può. Muri a secco e colate di cemento
Da oltre dieci anni l'Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Scolastico, INVALSI, grazie a innumerevoli provvedimenti legislativi e al conferimento statutario come Istituto di ricerca di rango pubblico, somministra-prove standardizzate censuarie a tutta la platea scolastica, oggi, con un interesse particolare per la prima infanzia, nell'ottica della precoce validazione delle competenze. Questo attivismo sta schiacciando qualsiasi pratica di valutazione operata dai docenti nell'ambito della relazione educativa, nei contesti di lavoro, nelle classi. Si consolida anche nella opinione comune la convinzione che non esiste di fatto nella scuola italiana una cultura della valutazione che non sia autoreferenziale e dunque, inaffidabile. Inaffidabile soprattutto per le richieste del mercato del lavoro. Il ""missmatch"""", il disallineamento, fra domanda e offerta di opportunità di lavoro viene considerato una responsabilità della scuola, causata dal vecchio impianto disciplinare e dalla sua debolezza nelle pratiche di valutazione. La riflessione proposta in questo testo intende sottolineare il forte legame fra questa impostazione e gli interessi del mondo economico-finanziario rivolti alla formazione dei soggetti, nel mantenimento di un ruolo egemonico nella attuale società della conoscenza. Una ripresa di protagonismo da parte degli insegnanti è ancora possibile. Occorre esplorare i retroterra ideologici alla base della valutazione cosiddetta oggettiva, standardizzata, orientata alla rilevazione delle """"skills"""" funzionali al mercato, occorre ridare valore alle pratiche che quotidianamente gli insegnanti utilizzano come """"feedback"""" del loro lavoro con gli alunni."" -
In hora mortis. Testo tedesco a fronte
Pubblicato per la prima volta nel 1958, In hora mortis è un breve poema, diviso in quattro parti, in cui una voce lirica si rivolge a un Dio - forse inesistente - lamentando il dolore del mondo e l'ineluttabilità della morte. In un linguaggio simbolico e visionario, che ricorda la poesia di Trakl, Bernhard si presenta, all'inizio della sua esperienza di scrittore, con la forza espressiva, radicale e sconvolgente, che renderà celebre la sua prosa matura. I versi di In hora mortis scavano intorno alle parole lunghi silenzi e utilizzano una tecnica di iterazione musicale che evoca tonalità bachiane. La forma della composizione è quella di un salmo, in un mondo in cui l'unica preghiera possibile è quella del dubbio e della disperazione. Nel suo ricercato lirismo questo libro ci rivela la matrice più profonda dell'opera di Bernhard e ci presenta una dimensione della sua arte ancora poco nota in Italia. -
Dai pochi ai molti. Studi in onore di Roberto Antonelli
I moltissimi allievi, gli amici e i colleghi che in modo diverso hanno accompagnato Roberto Antonelli nella sua lunga carriera di studioso, di professore e di intellettuale hanno partecipato a questa grande miscellanea di studi con contributi che vertono sui grandi temi che lo hanno appassionato e su cui continua a lavorare, con temi che spaziano dalle letterature romanze delle origini alla filologia materiale, dalla critica del testo alla letteratura europea, dal canone letterario alla metrica, dal ruolo degli intellettuali al ruolo delle emozioni e dell'affettività nella letteratura e nelle arti. -
L' inno buddhista alla vita. 27 domande tra zen e psicologia per rinnovare il tuo rapporto con il mondo
Tutti passiamo la vita cercando di ingannare noi stessi, pensando che non moriremo mai. Invece di fuggire da questa realtà, perché non abbracciare tale ineluttabilità e rendere davvero proficuo il nostro tempo sulla terra? In questo libro il giapponese Kotaro Hisui ci invita a immaginare l'ultimo giorno della nostra vita, come sprone per realizzare finalmente quello che amiamo. Noi siamo vivi. Non c'è niente di più bello. Impariamo con Kotaro a fare in modo che neanche un secondo della nostra vita vada sprecato. -
Multipotenziali. Chi sono e come cambieranno il mondo
Chi è un multipotenziale? Se da bambino non hai mai saputo dare un’unica risposta alla fatidica domanda “cosa vuoi fare da grande?”, e oggi non sai che cosa scrivere sul tuo biglietto da visita, molto probabilmente sei tu. E come te - basta guardarsi intorno per rendersene conto - ci sono milioni di persone che vivono perennemente in bilico fra l’ansia di non avere ancora trovato la propria strada e il piacere di imboccarne sempre diverse con facilità, interesse e profitto. Ispirato dalla celebre Ted Conference ""Perché alcuni di noi non hanno un’unica vera vocazione"""" di Emilie Wapnick, Fabio Mercanti ha approfondito il tema della multipotenzialità riconoscendo come persone con molti interessi e occupazioni creative quelle che con ogni probabilità imprimeranno la spinta più forte all’innovazione nei prossimi decenni. Il libro affronta questo argomento attualissimo, che sintetizza questioni cruciali del mondo del lavoro e getta una nuova luce sul concetto di identità professionale. Con uno stile diretto e colloquiale e partendo da concrete esperienze di vita e di lavoro, Fabio Mercanti - egli stesso un multipotenziale cronico - ci mostra l’importanza delle qualità fondamentali di chi ha più di una carriera, individuando nella multipotenzialità una delle risorse più promettenti della società contemporanea."" -
Echi invisibili
Quando i dolori della vita ti costringono a fuggire dai tuoi ricordi più belli, certi viaggi possono risvegliare demoni a lungo sopiti... -
I Sikh. Leggende e storia dei mistici guerrieri
Con l'esotica complicità di Emilio Salgari, i Sikh - lunghe barbe e minacciosi coltelli - popolano da sempre la nostra immaginazione. Il mito fa parte della loro storia, almeno per noi occidentali. Sono devoti del Guru Granth Sahib, le sacre scritture dei 10 guru che si sono succeduti dal 1469 al 1708 e di altri amanti del Creatore. Vivono principalmente nel Punjab (Nord-India). Pregano il Creatore onnipresente e onnipotente, che si manifesta attraverso il Creato e che è raggiungibile grazie alla preghiera e all'aiuto di una guida, il guru, cioè colui che dà la luce (saggezza) al buio (l'ignoranza). Per lo più dediti all'agricoltura e alla ricerca spirituale, si sono anche trasformati in terribili, leggendari guerrieri in risposta alle persecuzioni di cui sono stati vittime per almeno due secoli. L'opera di Lajwanti Rama Khrishna offre una ricostruzione approfondita dell'epopea sikh; un quadro completo dal punto di vista storico, perché ricostruisce gli eventi decisivi di questo popolo, ma anche da un punto di vista più culturale, perché ne approfondisce la specificità religiosa. -
Cercando Yolanda. Vita in controluce di Dalida «la Calabrese di Parigi»
Leggenda per almeno una generazione, Yolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalida, dall'Egitto conquistò la Francia e il mondo. Artista bella e talentuosa, di un perfezionismo al limite dell'assurdo, è stata una donna sensibile e fragile, che ha in continuazione ricostruito il puzzle della sua vita, alla ricerca della felicità. Rompendo gli schemi, Yolanda, di origine calabrese, emigra giovanissima a Parigi, e sfonda con Bambino, diventando Dalida. Molti i suoi compagni, cocenti le delusioni, e l'ombra del suicidio sempre in agguato. Il grande amore distruttivo e travolgente, che segnò la sua vita, fu quello con Luigi Tenco. Guardando la discografia, spaventa la mole di lavoro per una donna talmente immersa in un mondo falsamente dorato da non avere tempo e pazienza per crearsi una famiglia, perché tutto ruota intorno allo stesso centro: la carriera. Proviamo commozione per una cantante che ha toccato l'anima, tessendo una rete di emozioni e sentimenti veri e dandosi in pasto al suo pubblico, senza risparmio. Dalida incarna la difficoltà di conciliare l'apparire e l'essere, ma rappresenta un modello femminile fatto di caparbietà e determinazione, studio e ricerca, nonostante i demoni che accompagnarono la sua esistenza, in bilico tra tragedia e glamour. Dalida muore nella notte tra il 2 ed il 3 maggio 1987 per un cocktail di barbiturici e whisky, a 54 anni. Secondo il fratello Bruno, Yolanda si è suicidata per uccidere Dalida: ""Il conflitto tra la donna e l'artista era ormai insaziabile. Dalida aveva tutto, il successo, la ricchezza. Yolanda invece era rimasta sola, senza un uomo e senza figli""""."" -
Le macchine di Leonardo da Vinci. La catapulta e la balestra. Scienziati e inventori. Con 2 gadget
Conosci Leonardo da Vinci, il famoso genio del Rinascimento? Sapevi che, oltre a essere il pittore della celebre Gioconda, era anche un fenomenale inventore? Assembla e gioca con due delle macchine da lui progettate, la catapulta e la balestra: ogni dettaglio di ciascun modellino riproduce fedelmente i disegni del grande Leonardo! Leggi l'interessante libro e impara di più sulla vita e sulle idee del genio italiano, scopri come funzionavano le sue invenzioni e come alcune delle sue intuizioni vengano utilizzate ancora oggi! Contiene due modellini da costruire: la catapulta e la balestra, fedeli riproduzioni in scala delle macchine originali di Leonardo da Vinci. Età di lettura: da 8 anni. -
Le invenzioni di Leonardo da Vinci. Le macchine volanti. Scienziati e inventori. Con gadget
Per noi, oggi, è del tutto naturale salire su di un aereo e attraversare grandi distanze... ma questa è una possibilità che abbiamo avuto solo di recente! In passato l'uomo ha sempre coltivato il sogno di volare, e anche il grande Leonardo da Vinci, genio del Rinascimento, ha tentato di concretizzare quest'aspirazione. Osservando il volo degli uccelli, Leonardo ha studiato i movimenti delle ali e ha progettato straordinarie macchine volanti incredibilmente simili a deltaplani, elicotteri e persino ai moderni aerei... Costruisci i modellini dell'ornitottero e della vite aerea, poi leggi il libro e scopri tutti i segreti del volo! Le macchine volanti di Leonardo da Vinci riprodotte in due originali modellini e spiegate, in tutti i loro segreti, da un libro ricco di curiosità! Età di lettura: da 8 anni. -
L'Africa non uccide più. Il percorso di un intero continente per l’abolizione della pena di morte
L’Africa non è solo sinonimo di miseria e arretratezza. Oggi il continente è cambiato, è diventato la terra delle mille opportunità, e sta dando un contributo notevole al percorso abolizionista della pena di morte, configurandosi come il secondo continente, dopo l’Europa, sulla strada dell’eliminazione della pena capitale. È convinzione comune che l’Africa sarà decisiva in questa battaglia di civiltà e di umanità, per i contenuti dell’umanesimo africano espressi lungo tutta la sua storia. In Africa l’abolizione della pena capitale è associata alla ricerca di una vera giustizia, non vendicativa ma riabilitativa. La maggior parte degli Stati ritiene la pena di morte una violazione irrimediabile della sacralità della vita e della dignità umana, che impoverisce e non difende le società che la applicano. Le recenti positive evoluzioni in questa battaglia, mostrano qual è l’apporto che l’Africa può dare in termini di civiltà al nostro tempo. Presentazione di Mario Giro. Introduzione di Luciano Eusebi -
L' anno della svolta
L'anno della svolta è il 1999. L'autore ha ormai toccato i settantatré anni. Non è in verità una svolta drammatica. È semplicemente una scadenza burocratica, l'andata fuori ruolo di un professore ordinario, la pensione per limiti di età. «Non ho vissuto in termini angosciosi questa mia situazione come invece è accaduto a illustri colleghi. È vero però che, cessate le lezioni tre volte la settimana in giorni non consecutivi, ho spesso continuato a sognare, la notte, che dibattevo con studenti e colleghi, con Leo Strauss e Nicola Abbagnano, addirittura con Socrate e il suo acerrimo critico Friedrich Nietzsche. Ma di vere e proprie svolte esistenziali, neppure l'ombra. Curiosità, sì. E anche curiosità pericolose, dalla Resistenza alla foresta pluviale dell'Amazzonia. Attrazione, gusto per il non ancora conosciuto e le nuove inedite esperienze. Se si vuole, più che la svolta, la quotidiana conferma di una antica diffidenza verso l'impersonale, astratta, ripetitiva razionalità delle strutture burocratiche: attraverso lo ""spostamento dei fini"""", servono se stesse, inattaccabili e sostanzialmente parassitarie, invece che i cittadini»."" -
Storia, arte e città. Le collezioni della Fondazione «Circolo Artistico Politecnico» di Napoli. Da Giuseppe Caravita principe di Sirignano. Ediz. a colori
Dal dicembre del 1888 il Circolo Artistico Politecnico continua la sua tradizionale attività di promozione dell'arte e della cultura, mostrandosi come una delle istituzioni tra le più rilevanti della città di Napoli, forse una delle più antiche che ancora mantiene la sua vitalità nonostante il lungo cammino fatto. Unico nel suo genere - pochissime sono, infatti, le realtà simili in Italia - il Circolo ha sempre rappresentato per il Paese un luogo dove discutere d'arte, di musica, di letteratura e di scienze, dove promuovere e presentare il progresso delle arti e dell'attività intellettuale. Oggi, grazie all'impegno e alla determinazione del presidente Adriano Gaito, il Circolo si è trasformato in Fondazione gettando nuove basi per una sua proiezione nel futuro, duratura e stabile. I due volumi, interamente dedicati alla Fondazione ""Circolo Artistico Politecnico"""", raccolgono dunque una storia lunga ben 130 anni, presentandosi al lettore in due corpi distinti: il primo con una raccolta di saggi e approfondimenti curati da importanti studiosi napoletani, che trattano dell'arte e della storia di Napoli, delle vicende e dei luoghi del Circolo, e comprendono interessanti apparati con raccolte di fotografie e di documenti, includendo anche gli inventari storici della raccolta di opere, oltre al loro recente aggiornamento. II secondo volume presenta il catalogo generale delle opere con schede scientifiche - organizzate in ordine alfabetico degli autori - dedicate ai 250 artisti, di cui sono ricostruiti i percorsi biografici e le maggiori tappe della carriera, e alle circa 600 opere, fra dipinti, sculture e grafiche, conservati ed esposti nella sede della Fondazione. In questa nuova veste, la Fondazione """"Circolo Artistico Politecnico"""" si offre alla Città e alla Nazione come un organismo dinamico e vitale, polifunzionale e smart, centro di cultura, d'arte e di ogni cosa che voglia promuovere il benessere intellettuale e sociale della collettività. Il progetto """"L'Artistico - Casa Museo"""", presentato assieme ai due volumi il 14 maggio 2018, vuole preservare la memoria storica della città e del Paese, ma al tempo stesso essere sempre in crescita, mostrandosi al passo con i tempi, in linea con la dimensione tecnologica oggi insostituibile per la divulgazione e la fruizione oltre ogni confine del suo patrimonio, della sua innovazione e della vita artistica, culturale e intellettuale, da sempre fulcro della sua stessa identità."" -
Chi erano e come vivevano i dinosauri. Ediz. illustrata
Chi erano e come vivevano i dinosauri? Splendidi libri su tanti argomenti importanti che suscitano l'interesse e la curiosità dei bambini. Età di lettura: da 5 anni. -
Riviera noire
Daniel Diaz, insegnante di lettere affetto da acromatopsia, è convinto di poter salvare il proprio matrimonio in crisi. Basterebbe ""semplicemente"""" completare la stesura di un libro iniziato tanti anni prima... eppure si ritrova in fuga, braccato da forze dell'ordine e sconosciuti criminali per un omicidio che non ha mai commesso. Riuscirà a scagionarsi prima che una “bomba a orologeria” di cui non può disfarsi lo uccida? Riviera Noire è un thriller investigativo ambientato nella Liguria squassata dalle alluvioni del 2011, che segue la discesa di Daniel nella notte delle proprie emozioni, un percorso durante il quale dovrà affrontare paure del passato e minacce molto reali, armato solo della sua abilità di narratore, utilizzata per dipanare la matassa del caso e salvarsi la vita."" -
La legge del baccalà. Loano, una nuova indagine per la Berta
Il quieto settembre loanese viene spezzato da un evento drammatico e teatrale: il cadavere della proprietaria di un negozio per animali viene ritrovato su un balcone di Palazzo Doria, sede del comune. Il maresciallo Marmotta non ha un compito facile: deve scoprire, oltre al movente, anche come la vittima possa essere finita in un posto apparentemente così inaccessibile. Per sua (s)fortuna, collaboreranno alle indagini la cocciuta settantenne Berta Riccardi, il suo fascinoso ma sfigato figlio Davide Traverso e l'amico giornalista e palloniforme Marco Castello. Attorno a loro, una variegata umanità che parte da una ex fiamma olandese di Davide, passando da un cugino scroccone ed anticonvenzionale, per approdare ad un mondo caleidoscopico di metallari di provincia. E - sullo sfondo - il gerbillino Roddy li osserva tutti, sorridendone con la sua bonaria arguzia da roditore. La Loano post-vacanziera, archiviata la leggerezza del periodo balneare, si trova alle prese con inspiegabili delitti cui volge la propria attenzione, mai dimenticando la semplicità dei gesti, la familiarità dei luoghi e la genuinità dei piatti della tradizione, siano essi più elaborati oppure cibo da strada, come i cartocci pieni di deliziose frittelle di baccalà.