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Nietzsche. Psicologia di un enigma
Il pensiero di Nietzsche è stato spesso frainteso e arbitrariamente ""separato"""" dalla sua vita. Poco studiata è stata la sua personalità quale emerge dalle lettere, spesso mai spedite, dai taccuini d'appunti e da Ecce homo, specialmente nelle sue varianti. Essendo la sua vita poco ricca di eventi esteriori, si è molto fantasticato sulla sua fine, che resta in parte avvolta dal mistero. Tutti però ripetono la leggenda del filosofo impazzito improvvisamente a causa della neurosifilide da cui sarebbe stato affetto. Dalla lettura dei testi e dei documenti (quelli clinici), l'autrice suggerisce un'altra ipotesi: forse Nietzsche non è uscito di senno all'improvviso, forse i suoi disturbi mentali sopraggiunsero dopo - anche in conseguenza dell'internamento in manicomio -, forse la follia diagnosticata dai neurologi di Basilea e di Jena fu una follia simulata, connessa a una volontà di autoannullamento, manifestata già in molte lettere, e anche una mossa per riuscire a raggiungere, destando scalpore, quell'ampio pubblico cui aspirava con tutte le sue forze."" -
La lettura spiegata a chi non legge
Spiegare la lettura a chi non legge sembra una missione impossibile. Accogliendo la sfida, questo libro tenta la strada di una dimostrazione per assurdo, che a tratti abbandona la retta via e si perde tra variazioni e fughe. Le strane modalità di nascita e di trasmissione della lettura, la sua predilezione per l'impervio, la passione per i paradossi, la naturalità di un atto che viene considerato il più artificiale che esista: questi e altri sono gli argomenti esplorati nel libro. Sicuri che la lettura ha cambiato il mondo. E lo farà per molto tempo ancora. -
Atlante di anatomia umana. Ediz. illustrata
Lo studio dell'anatomia umana, nel fornire la conoscenza morfologica dei connotati strutturali del corpo umano, è elemento basilare ed essenziale nella formazione del medico e diventa momento indispensabile alla comprensione sia degli aspetti dinamici, che costituiscono la realtà funzionale della fisiologia, sia delle alterazioni patologiche. L'idea guida dell'opera è quella di presentare e illustrare i diversi ambiti dell'anatomia umana, dalla splancnologia, all'angiologia, alle complesse strutture scheletriche nelle loro componenti osteo-articolari e muscolari, al sistema nervoso, agli organi endocrini, agli organi di senso, in modo così chiaro e dettagliato da soddisfare completamente non soltanto le necessità di apprendimento degli studenti e dei medici e chirurghi in generale, ma anche dell'ampio e vario settore specialistico. L'opera, con le sue 14 parti, illustra, con alta definizione iconografica, in modo completo e sistematico i diversi apparati e sistemi nei loro aspetti sia descrittivi sia topografici, attraverso la sovrapposizione dei piani che offre un efficace risultato tridimensionale e panoramico dei rapporti fra le componenti strutturali. L'accuratezza dell'opera si evidenzia anche nella chiarezza degli aspetti di morfologia microscopica, laddove questi diventano componente irrinunciabile alla comprensione completa della conformazione delle strutture. -
Le fratture di polso
Il trattamento delle fratture dell'epifisi distale del radio rappresenta ancora oggi un argomento di notevole interesse scientifico. La monografia, accanto alla classica anatomia funzionale ed alla classificazione delle fratture del radio distale, propone i sistemi di trattamento delle frattura extra ed intra articolari. Le nuove placche di polso hanno permesso un trattamento chirurgico del polso traumatizzato in maniera meno ""traumatica"""" rispetto agli anni precedenti, con risultati sicuramente migliori in termine di stabilità della frattura, dei suoi frammenti articolari e di riduzione delle complicanze. L'avvento poi dell'artroscopia ha certamente migliorato i risultati. Le conoscenze attuali permettono di riconoscere immediatamente e trattare le lesioni associate sia scheletriche che delle parti molli. Un capitolo è dedicato al trattamento in urgenza dei disastri di polso, frequenti nei giovani adulti come conseguenza di traumi ad alta energia. Un ampio capitolo viene dedicato agli esiti, con il trattamento dei vizi di consolidazione extra ed intra articolari, dei difetti del compartimento ulnare, della pseudoartrosi di radio distale e dell'artrosi radio carpica e radio ulnare distale. Al termine viene presentato il trattamento riabilitativo del polso traumatizzato, sia a seguito di procedura chirurgica della frattura che delle complicanze."" -
Medicina clinica e d'urgenza. Antibiotici e infezioni Guida diagnostica e terapeutica
"Una guida alla gestione delle malattie infettive, secondo le più aggiornate conoscenze scientifiche e le indicazioni di miglior pratica desunte dalla letteratura internazionale e dall'esperienza clinica degli autori e dei curatori. Il testo nasce dalla collaborazione tra Medici d'urgenza, lnfettivologi, Internisti, Chirurghi, Medici di laboratorio, Microbiologi e altri Specialisti, che si sono integrati con le rispettive competenze nella stesura dei capitoli, come di fatto avviene quotidianamente nella realtà clinica per la gestione multidisciplinare dei Pazienti. Abbiamo inteso aggiornare le conoscenze di base relative ai patogeni, alle modalità di trasmissione e alle misure preventive, alla profilassi delle infezioni e ai moderni mezzi diagnostici di Laboratorio. In evidenza inoltre i chemio-antibiotici. Vengono trattati temi quali i meccanismi d'azione, i principi essenziali di farmacocinetica e farmacodinamica, le resistenze dei patogeni, i dosaggi e gli intervalli di somministrazione ottimali per singole affezioni, il migliore utilizzo in popolazioni particolari e le indicazioni in-label e off-label. 79 sono le schede di pratico utilizzo relative a farmaci antibiotici, antivirali e antifungini. Ampio risalto è dedicato alla clinica: in 41 capitoli si fornisce un inquadramento sintetico, ma esaustivo, delle malattie infettive e dei sintomi che spesso le accompagnano (febbre, rash, ittero, diarrea, ecc.) relativamente agli aspetti clinici e diagnostici, approfondendo i protocolli di gestione e di trattamento (in particolare chemio-antibiotico) e si affronta il tema delle malattie infettive in contesti particolari (es. viaggi) e nei pazienti a rischio (es. immunodepressi, neutropenici, in shock, copatologici).""""" -
Anatomia dell'arto superiore
Nell'ambito dell'Anatomia, l'arto superiore è sempre stato considerato un distretto di grande rilievo: si faccia riferimento al quadro ""anatomico"""" più conosciuto, la """"Lezione di Anatomia del dottor Tulp"""" - dipinta da Rembrandt nel 1632 - non a caso utilizzato per realizzare il logo del programma E.C.M. (Educazione Continua in Medicina). L'opera rappresenta il professor Nicolaes Tulp mentre esegue la dissezione del corpo di un giustiziato, esponendo ai discenti i tendini dei muscoli flessori del braccio sinistro e al contempo mimando con la mano sinistra la loro funzione. D'altra parte, la mano rappresenta lo strumento caratterizzante l'essere umano quale organismo senziente dotato di capacità creativa: basti pensare alla vasta rappresentazione corticale della mano a livello delle aree motrici del cervello umano, indice di una raffinatezza che sottende ben più di una semplice esecuzione di movimenti. Secondo Wilder Penfield, infatti, l'uomo """"utilizza la mano per accedere ai pensieri"""". L'Anatomia dell'Arto Superiore rappresenta pertanto uno degli aspetti della morfologia del corpo umano di fondamentale rilievo non solo per la preparazione dello studente di medicina e delle classi sanitarie, ma anche per le sue ricadute applicative nell'ambito delle discipline chirurgiche. Nonostante l'apparente semplicità topografica del distretto, l'arto superiore presenta una complessa organizzazione morfo-funzionale che permette l'esecuzione di movimenti accurati e precisi, fondamentali per la qualità di vita del paziente e considerabili mezzi di espressione e comunicazione artistica. La presente monografia, curata dal Professor Franco Bassetto e dal Professor Alessandro Caroli, permette un approccio diretto all'organizzazione morfologica dell'arto superiore mediante una trattazione agile e scorrevole, arricchita da schemi e figure originali che si presentano di immediata comprensione, pur non mancando di una profondità contenutistica derivante dalla vasta esperienza clinica degli autori. È un libro destinato sia ai medici in formazione che ai medici specialisti, che si giova degli originali disegni a colori di Alessandro Caroli, modernizzati da Marisa Mancini. Il volume presenta, in maniera precisa, completa e allo stesso tempo snella, i diversi distretti, partendo da una visione topografica nei primi due capitoli, passando poi a un approccio sistematico nei capitoli successivi dedicati a ossa, muscoli, vasi, nervi ed embriologia, morfogenesi, istologia e anatomia microscopica. I disegni e gli schemi contribuiscono a consentire un approccio rapido e semplice, senza essere banale, alla complessità del distretto. Il testo rappresenta pertanto un'importante risorsa rivolta non solo a chi si approccia per la prima volta alla disciplina, ma soprattutto per il professionista nella sua pratica clinica e chirurgica."" -
Alfred Hitchcock. Notorious
"La figlia di una spia nazista (Ingrid Bergman) viene coinvolta da un agente segreto americano (Cary Grant) a farsi sposare da uno dei capi dello spionaggio tedesco in Brasile (Claude Rains), per poterlo controllare. Hitchcock al suo meglio, in uno dei suoi film di spionaggio più riusciti."""" (Meneghetti). Un condensato di desiderio e sadismo, di amore e di suspence: questo il film qui presentato." -
Movimento cattolico in Italia
Il Movimento Cattolico è l'insieme di idee, programmi e iniziative che caratterizzano l'impegno dei cattolici nella vita civile, politica e sociale della nazione. L'opera abbraccia due secoli di vita, a partire dall'Unità d'Italia fino ai giorni nostri, comprendendo il dibattito corrente tra unità dei valori e quella politica dei laici impegnati. Nel volume la Chiesa non appare legata a nessun partito o gruppo politico, ma richiede una tensione unitaria dei cattolici. Le vicende del laicato cattolico si sviluppano dall'Opera dei Congressi al Partito Popolare di Luigi Sturzo; dalla Democrazia Cristiana di De Gasperi e Moro, alla nascita del Partito Popolare Italiano di Martinazzoli, a Tangentopoli. -
Canzoni dei mari del sud
Il libro è stato concepito come un pellegrinaggio di “resurrezione” letteraria. Rolando Andrade ha scelto il viaggio in solitaria che gli avrebbe permesso di compiere questo percorso mentale ed emotivo. I testi potevano forse essere cronache o racconti in prosa, ma sono inspiegabilmente diventati «Canzoni». Un viaggio poetico, un ritorno alle fonti. Il poeta argentino, sebbene continui la tradizione del cosmopolitismo tornando alle letterature europee, compie il gesto dirompente di non cedere alla tentazione di ritornare agli scritti dei viaggiatori in Patagonia. I suoi versi sfidano questa consuetudine errando attraverso mari, isole e arcipelaghi remoti, aprendosi ad altri spazi, altre lingue, altre culture che fanno parte di un immaginario più ampio: quello del Sud globale. -
L'allodola cantava...
... qui ciò che domina è quella semplicità espressiva che i poeti raggiungono solo dopo anni di pensamenti, di meditazioni, di rielaborazioni di dati e suggestioni. Sta qui la grandezza del poeta: saper spiattellare su un vassoio d’argento un’anima zeppa di ogni conflittualità interiore; nel saperla proporre con spontaneità, e con un linguismo accessibile e conturbante, diretto e arrivante. La cosa più difficile per uno scrittore è quella di saper tradurre l’intimità culturale e intellettiva in semplicità verbale. È quella la continuità, la monotonia che un poeta deve raggiungere perché ne divenga il marchio di fabbrica, il suo copyright; a ché nel tempo si faccia originalità e compattezza del suo poetare. Vita, sì! Qui c’è tutta con il potere del sogno, dell’amore, del memoriale, dell’inquietudine, della saudade, e della coscienza del ""tempus fugit""""."" -
Diario del transito
In questi ""Diari del transito"""" Guida non può fare altro che scrivere. Non sa, oggi, quello che scriverà domani. La sua forza intransigente è la rinuncia a parole già lette e già morte: è la dolorosa volontà di resuscitarle, straziate e nuove, affilate dai soprassalti di un discorso ininterrotto. «Io sono uno che scrive e non ho mai capito cos’è la poesia. Per cui non so se ne ho composta o se ne compongo. Non lo saprò mai». Solo un autentico poeta non sa mai quello che fa. Questi """"Diari del transito"""", dal monologo al microracconto, dalla prosa lirica all’ appunto teorico, sono pagine di un journal interiore dove riflessioni, ricordi, sogni, invenzioni, appaiono i mattoni comuni della stessa casa, frammenti portanti di un edificio sghembo e minaccioso, complesso e felice. L’ io, volatile e trasversale, si trasfonde da una prosa all’ altra, intonando i suoi temi ossessivi. Non si può che citare le parole di Bohumil Hrabàl: «Qualsiasi cosa abbia scritto è come se l’ avesse scritta qualcun altro»."" -
Linguaggio e follia
In questo libro, l’approccio al tema «linguaggio e follia» avviene più sul piano della critica letteraria che su quello psicologico o psichiatrico, per quanto venga presa in considerazione anche la storia clinica degli scrittori studiati. In effetti, ciò che davvero li accomuna è il nesso che, nelle loro opere, si instaura tra la follia e la materialità del linguaggio. Basti pensare alle strane invenzioni narrative di Roussel, ai microgrammi di Walser, alle glossolalie di Artaud, ai testi anagrammatici di Zürn, al passaggio dalle parole inglesi a quelle straniere in Wolfson. Un caso a parte è costituito da Queneau, considerato qui in quanto autore di un’importante antologia dei «pazzi letterari» ottocenteschi: individui palesemente affetti da turbe mentali, che sono però riusciti a pubblicare libri in cui espongono le loro bizzarre teorie. Anche se non si tratta certo di equiparare o confondere creatività artistica e follia, la lettura dei vari scrittori presi in esame ci aiuta a riflettere sul fatto che il disagio esistenziale non ha impedito ad essi di raggiungere notevoli risultati sul piano letterario. -
La pima sël Pò. Testo piemontese
Un vecchio, una barca. Ci sono tutti gli ingredienti di una grande storia, di quelle che scorrono con il ritmo lento ma potente del fiume. È insieme un percorso iniziatico, di riscoperta dei riferimenti perduti e dei luoghi dimenticati, lungo le sponde del Po, che dalla pianura agricola cuneese si spingono verso la città lontana, irraggiungibile e, in verità, del tutto assente. -
Ufficiali e capitani marittimi. Norme giuridiche per gli esami di conseguimento dei titoli professionali secondo il programma ministeriale
Il manuale di riferimento per coloro che intendono conseguire le abilitazioni previste dal Decreto 5 ottobre 2000 del Ministero dei Trasporti e Navigazione ""Requisiti, Limiti delle Abilitazioni e Certificazioni della Gente di Mare"""". Gli autori hanno posto l'attenzione sui programmi concernenti gli esami per il conseguimento delle abilitazioni relative alla sezione di Coperta. Poiché i programmi di Navigazione, Meteorologia, Oceanografia, Manovra e Governo della Nave, Costruzione e Stabilità della Nave, Maneggio e Stivaggio fanno già parte del bagaglio culturale che gli aspiranti alle abilitazioni di cui si tratta hanno acquisito nel corso dei loro studi, gli autori non hanno sviluppato i suddetti argomenti."" -
Genovesi e catalani: guerra sul mare. Relazione di Antonio Gallo (1466)
Nel 1466 la flotta navale genovese, capitanata da Lazzaro Doria, salpava dal porto di Noli alla volta di Barcellona, sua storica nemica. La battaglia navale che ne conseguì, e che vide antagoniste le due flotte, viene raccontata nei minimi dettagli dal notaio Antonio Gallo, una delle personalità più eminenti della Genova del Quattrocento. Egli, testimone oculare degli eventi nelle acque del Mediterraneo, scrisse il proprio resoconto affinché l'annalista della Repubblica genovese Gottifredo d'Albaro, lo inserisse nei suoi Annali. Tuttavia gli Annali di Gottifredo andarono perduti ed è anche per questo fatto che il testo di Gallo assume un valore importante, perché rappresenta l'unica fonte diretta della spedizione genovese. -
Gli «eroi» sono finiti
La Spezia, domenica 5 novembre 1972. Il segretario DC Arnaldo Forlani denuncia, durante un comizio al Teatro Civico della Spezia, che il tentativo reazionario messo in atto da forze di estrema destra è ancora in atto. Il giornalista Romeo Bertani comincia a scavare. L'anno seguente scoppia il caso del tentato golpe denominato ""La Rosa dei Venti"""", con epicentri a La Spezia e a Padova. Romeo Bertani sparisce. Trent'anni dopo, il figlio Alvise, commissario di polizia, si trova a che fare con alcune sparizioni inspiegabili. Comincia una vicenda che gli cambierà la vita e gli svelerà verità sepolte."" -
La zona franca. Così è fallita la trattativa segreta che doveva salvare Aldo Moro
La versione ufficiale racconta che Aldo Moro viene rapito il 16 marzo 1978 dalle Brigate rosse e che lo Stato rifiuta ogni tipo di trattativa con i rapitori. La conseguenza: l'ostaggio viene ucciso il 9 maggio. Nel corso degli anni però si sono rincorse le voci su un'altra trattativa politica e segreta, fallita in extremis. Più volte si è ipotizzato anche che il prigioniero possa essere stato ucciso non nella periferia di Roma, come dicono le Br, ma al centro della capitale, in quella via Caetani dove fu ritrovato il corpo. Per la prima volta attraverso queste pagine alcuni testimoni diretti, molto vicini alla vicenda, raccontano che il 9 maggio del 1978 lo statista democristiano doveva essere liberato, a seguito di un accordo. La Santa Sede, infatti, stava per consegnare ai brigatisti un riscatto di 25 miliardi di vecchie lire. Contestualmente, la Dc stava per esprimersi a favore di una trattativa umanitaria mentre il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, si apprestava a firmare un provvedimento di clemenza nei confronti di un terrorista in carcere. Ma, soprattutto, ci sarebbe stato il riconoscimento delle Br come soggetto politico da parte del governo della Jugoslavia del maresciallo Tito, leader dei Paesi non allineati. Via Caetani doveva essere dunque il luogo dello scambio ma divenne quello del delitto. Perché quell'accordo saltò? -
La pazienza dell'inquietudine. Quattro interviste con Norbert Elias
Un uomo lungo un secolo, ecco chi è Norbert Elias. Ebreo laico, sociologo senza fissa dimora, mai corretto, mai scontato, Elias ha coltivato per decenni un indefettibile slancio vitale, senza concedersi alle mode apocalittiche della contestazione o a quelle furbette del riflusso. Un uomo capace di parlare di sport, di guerra, di poesia, di religione, di civiltà e barbarie, di serietà e facezie conservando sempre il medesimo piglio, sempre la stessa fiducia in sé e nella propria umile tracotanza di scienziato delle cose umane. Un uomo che ci parla dalle periferie dell'Europa, dal disfacimento dell' establishment, dal crollo del Muro di calcestruzzo e ideologie che ha forgiato il Novecento: è da qui che Elias, come una di sonda lanciata nel tempo, osserva le dinamiche del suo mondo (i ""processi""""), come dalla nostra prospettiva, come se fossimo noi a guardare, ex post, la fine delle sicurezze, la liquefazione dei rapporti, la moltiplicazione esponenziale delle occasioni di incontro. A Elias non sfuggono i segni dei tempi, li coglie con vorace ostinazione e li interpreta con onestà e tenacia, sfidando le bandiere ideologiche dei suoi contemporanei (il disfattismo ecologista, il pessimismo esistenzialista) e mirando sempre e soltanto a """"tentare, cercare, inventare e sopportare""""."" -
Margherita Hack
Nessuno ci ha mal raccontato il cielo stellato come lei, nessuno prima di lei aveva mai aperto le porte della scienza per farla entrare nelle case di tutti. Ma chi era Margherita Hack? Quali porte di se stessa ha sempre lasciato chiuse la scienziata più Pop del Novecento? Attraverso le voci di amici e colleghi il libro ricostruisce la sua personalità, dal grande amore per il marito Aldo, con cui ha vissuto in simbiosi fino all'ultimo giorno, alla passione per gli animali, fossero questi gatti, formiche o pipistrelli; dalle 'bizze' accademiche all'assoluta noncuranza di ciò che appare, vestiti o denaro. Per la prima volta dalla sua morte si raccontano - anche attraverso un apparato fotografico in parte inedito - aspetti poco conosciuti, pubblici e privati, di una delle protagoniste che ha percorso i momenti più gravi e inquieti del secolo passato, insieme a quelli dell'ottimismo più intenso. Non una biografia, né un romanzo, ma la storia vera di una vita che è stata più bella e appassionante di un bel film. -
I segni dell'abitare. Verucchio e il popolamento della Valle del Marecchia
Il volume accoglie numerosi contributi sul popolamento antico di Verucchio e della Val Marecchia. Durante due seminari organizzati dall'Università di Pavia, dalle Soprintendenze emiliano-romagnole e dal Museo di Verucchio, dei quali questa pubblicazione rappresenta l'esito, sono stati resi noti i principali risultati di scoperte, scavi e analisi di materiali che forniscono una nuova base di dati per comprendere il ruolo di Verucchio e del suo territorio su scala sovra-regionale. Vengono qui offerte sintesi territoriali e diacroniche di ampio respiro, analisi di progetti di ricognizione e strumenti di tutela, e studi dettagliati su contesti di scavo di abitato a San Leo, Rimini-Covignano e, soprattutto, sull'insediamento di Verucchio in località Pian del Monte, dove si susseguono fin dall'Ottocento scoperte e ricerche che, edite qui nel loro insieme per la prima volta, permettono di ricostruire la fisionomia dell'antico abitato dell'età del Ferro.