Sfoglia il Catalogo feltrinelli042
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9781-9800 di 10000 Articoli:
-
Il canto l'incanto il grido. Tre poetesse dell'Europa centro-orientale: K. Illakowiczówna, K. Nekrasova, M. Petreu. Con testo russo, polacco e rumeno a fronte
Questo volume presenta tre identità femminili estremamente diverse, la polacca Kazimiera IllakowiczoÅLwna (1888-1983), la russa Ksenija Nekrasova (1912-1958) e la romena Marta Petreu (n. 1955), tre autrici dell'Europa centro-orientale che, nel loro insieme, hanno percorso un lungo e tortuoso cammino, incominciato negli ultimi decenni del XIX secolo e giunto fino ai primi anni del XXI, che racchiude e amplia quindi le contraddizioni del 'secolo breve', con le sue guerre, le sue dittature e le sue illusioni tradite. Temi quali il dolore, la solitudine, la morte, ma anche l'estasi e il miraggio della redenzione vengono soppesati, meditati, sofferti da prospettive e con atteggiamenti molto diversi - mi(s)tico nel caso di Nekrasova, furioso-misoteista nel caso di Petreu, evangelico e 'francescano' nel caso di Illakowiczówna - per ritrovarsi nella dimensione inattesa di una ricerca sempre personalistica, genericamente ascrivibile alla sfera dello 'spirituale'. -
Accerchiamento
Tre voci per ricomporre un'identità: quella di David, che non ricorda più chi sia. Nelle tre lettere/monologhi che gli rivolgono due amici dell'adolescenza e il patrigno, i ricordi che lo coinvolgono si intrecciano con le storie personali di chi scrive, in una fitta tessitura di vicende dolenti, disperate e sentimenti che rompono gli argini del quieto vivere familiare, mostrando le numerose crepe nei rapporti interpersonali. L'autore trascina nell'occhio del ciclone una storia personale che è anche generazionale, indagando sui ruoli famigliari, di genere e su quello che accade quando l'identità di qualcuno viene ricostruita attraverso il filtro delle vite degli altri. -
Voci nel vento
I fantasmi della guerra non riposano mai. E ti cercano ovunque, anche oltreoceano. È ciò che accade a Danilo Aracki, uno degli ultimi eredi di una famiglia serba che, generazione dopo generazione, ha attraversato tutti i conflitti del Novecento. Gli spettri del passato non lo lasciano mai solo: quelli del nonno Luka, del padre Stevan, della sorella Veta, tutti protagonisti di drammatiche storie in tempo di guerra. Poi ci sono i vivi: i bambini dell'orfanotrofio di Jasenak, i ricoverati degli ospedali psichiatrici dove Danilo ha lavorato, in Serbia, in Germania e negli Stati Uniti. In fuga dalla sua madrepatria, perseguitato dai ricordi, Danilo cerca rifugio in una comunità di nativi americani nel Midwest; ma la diaspora della sua famiglia non lo abbandonerà neppure lì. 'Voci nel vento' di Grozdana Olujic è un avvincente romanzo corale, in cui le radici e i destini di un'intera famiglia si intrecciano a quelli di una terra tormentata, senza pace. -
La città nella neve
I cinque racconti della 'Città nella neve' mostrano la realtà di una nazione 'di periferia' alla ricerca di un contatto ravvicinato con l'Europa. La guerra tra georgiani e abcasi ('Assassino'), il legame d'amore tra due ragazzi sullo sfondo della crisi energetica degli anni Novanta ('La città nella neve'), la quotidianità di un uomo non vedente in bilico tra nostalgia e rabbia ('In sogno vidi'), i ricordi di giovinezza in una Tbilisi multietnica dei tempi sovietici ('Una sera'): è un mosaico composto tanto da storie private quanto da vicende che hanno segnato la storia della Georgia. Chiude la raccolta 'Musakala', in cui l'autore ha ricostruito, romanzandolo, il punto di vista dei combattenti mujaheddin durante la guerra in Afghanistan. -
Le parole di Carlo Levi. Guida e dizionario tematico
L'interesse per l'opera di Carlo Levi è cresciuto costantemente negli ultimi anni: pubblicazioni, mostre, convegni, edizioni complete hanno approfondito gli aspetti più significativi di un autore dai molteplici interessi. Questo agile volumetto inquadra sinteticamente ma globalmente la vita e l'opera di Levi: scrittore, saggista, pittore, intellettuale impegnato, attivista politico. Molte pagine dedicate al 'Piccolo dizionario leviano' vengono individuate con rigore e raggruppate per temi le coordinate geografiche nonché umane della vita e dell'opera del grande scrittore. Emerge con grande forza la ricchezza dell'esperienza complessiva di Levi: un mare aperto di interessi, di proposte, di narrazioni, di curiosità inesausta, qui attentamente vagliata in ogni suo aspetto. -
Rumore. Appunti di guerra dalla Bosnia ed Erzegovina
In Bosnia ed Erzegovina le strade di montagna sono aspre, tortuose, costellate da pietre e alberi spezzati. Allo stesso modo ""Rumore"""" è un romanzo disseminato di pensieri, di considerazioni lasciate a mo' di traccia lungo il cammino, pesanti impronte di inchiostro che hanno accompagnato lo scrittore durante gli anni del conflitto balcanico, tenendolo ancorato a una scintilla di speranza. Attraverso il susseguirsi dei frammenti narrativi che raccolgono il coro di voci di un popolo ammutolito, Ranko Risojevi afferma l'importanza della scrittura come compagna di vita, del sogno come rimedio al male. Questa seconda edizione del romanzo è arricchita dal contributo di Ljljana Banjanin, docente di Lingua e letteratura serba-croata all'Università di Torino."" -
Le stagioni dell'amore
Michail Kuzmin fu una figura di grande spicco negli ambienti simbolisti pietroburghesi: eccentrico, eclettico, dandy, egli incarnava il prototipo dell'artista e dell'intellettuale fin de siècle. Noto soprattutto come poeta, fu anche prolifico prosatore e fine saggista, distinguendosi inoltre per le sue capacità di compositore, sebbene solo a livello di alto dilettantismo. Questi tratti, uniti a uno spiccato interesse per le arti figurative e per il teatro, concorrono a farne uno dei più interessanti realizzatori della concezione estetica della 'sintesi delle arti' wagneriana, diffusasi in Russia tra il XIX e il XX secolo. Il suo contributo maggiore, in questo senso, è Le stagioni dell'amore (1910), ciclo poetico pensato per la trasposizione teatrale, nel quale Kuzmin si cimenta nelle molteplici vesti di autore dei testi, delle musiche, di attore e di collaboratore alla regia. Corredata nella pubblicazione dalle litografie di due dei più rinomati grafici dell'epoca, Sergej Sudejkin e Nikolaj Feofilaktov, l'opera rappresenta un piccolo gioiello del wagnerismo russo. -
Traumaturgie. Tre voci dell'Europa centro-orientale: Marija Malinovskaja, Beata Oberty?ska, Matei Vi?niec. Ediz. multilingue
Questo volume presenta una scelta rappresentativa dell'opera di tre originali voci poetiche dell'Europa centro-orientale: la polacca Beata Oberty?ska (1898-1980), il romeno Matei Vi?niec (n. 1956) e la bielorussa Marija Malinovskaja (n. 1994). Due autrici e un autore che hanno saputo elaborare la violenza e la sofferenza di traumi collettivi - come la seconda guerra mondiale o il totalitarismo est-europeo degli anni della Guerra Fredda - e individuali - come la violenza domestica e la malattia mentale - traendo dolorosamente linfa e alimento per la propria poesia dall'esperienza dell'indicibile. -
Pensiero e responsabilità in Pantaleo Carabellese. Una filosofia del concreto
Occuparsi dell'opera di Pantaleo Carabellese a cento anni dalla prima edizione della sua opera fondamentale, ""Critica del concreto"""" (1921), non significa soltanto ridiscutere un momento della filosofia italiana della prima metà del Novecento, riflettendo su una prospettiva teoretica che osò sfidare l'egemonia culturale del neoidealismo storicistico e della metafisica neoscolastica, ma significa soprattutto cogliere, come sottolineato da Giuseppe Semerari, il lato italiano di quella rifondazione dell'ontologia rappresentata a livello europeo da pensatori come Husserl, Heidegger e Sartre. A questo Carabellese pensatore europeo, nell'ottobre del 2018, fu dedicata una giornata di studi che vide dialogare a Molfetta, città natale del filosofo, studiosi legati al magistero di alcuni dei suoi più importanti interpreti: Giuseppe Semerari, Teodorico Moretti-Costanzi ed Edoardo Mirri. La pubblicazione degli Atti di quel convegno mira a mettere in risalto la vitalità del pensiero carabellesiano."" -
Ostinate e ribelli. Porzia, Lucia e Lella: voci dell'antimafia sociale a Bari vecchia
Porzia, Lucia e Lella sono tre donne nate e cresciute nel cuore di Bari vecchia, vivendo giorno dopo giorno le contraddizioni, lo spirito di comunità e il potere esercitato dalla malavita nel borgo antico. Erano destinate a una vita come quella di tante donne del quartiere, da dedicare esclusivamente alla casa e alla famiglia. Ma all'improvviso si ritrovano a piangere un figlio o un fratello; e nel segno del dolore ricostruiscono la loro vita, rendendosi voci e volti di un'antimafia sociale e religiosa. Senza abbandonare mai i vicoli di Bari vecchia, anzi camminando a testa alta e diventando figure di riferimento per un'intera parte della città che non si rassegna alla violenza e alla criminalità. -
L' altra Puglia. In viaggio tra monti, fiumi, laghi e foreste-The other Apulia. A journey through mountains, rivers, lakes and forests. Ediz. multilingue
La Puglia, territorio apprezzato prevalentemente per le coste, i beni culturali e i borghi, ha anche un grande patrimonio di fiumi, monti, laghi, boschi e foreste. L'altra Puglia propone racconti di viaggio, box naturalistici e immagini che attirano l'attenzione su luoghi di grande bellezza. L'opera è suddivisa in tre sezioni: Capitanata, Terra di Bari, Terra d'Otranto. Per ognuna di esse è stato redatto un racconto in cui i lettori possono facilmente immedesimarsi. I tre racconti sono corredati da 81 schede di approfondimento, che permettono di conoscere le caratteristiche naturalistiche dei luoghi. Arricchiscono il testo 80 immagini provenienti dalla tradizione pittorica pugliese e dalle sperimentazioni di giovani artisti contemporanei; in alcuni casi si è fatto ricorso a rielaborazioni grafiche di foto d'autore. La traduzione in lingua inglese rende questo volume di facile lettura anche ai cittadini stranieri che, sempre più numerosi, accorrono nel territorio pugliese. -
Lenin. Verso la Rivoluzione d'Ottobre (1905-1917). Vol. 2
Se nel primo periodo di attività politica Lenin si era dedicato a plasmare una figura di militante di tipo nuovo e a dotarla dei necessari strumenti analitici e organizzativi, la rivoluzione russa del 1905 costituisce il banco di prova per le sue capacità di orientamento strategico e di duttilità tattica: prima con l'obiettivo di cavalcare e indirizzare la marea rivoluzionaria, poi per mettere in salvo le strutture portanti del bolscevismo di fronte al trionfo della reazione zarista. Nel 1907 inizia il nuovo decennio di esilio, in un clima tanto asfittico e conflittuale all'apparenza quanto ricchissimo di nuovi spunti analitici 'sommersi': nel 1917 ci congediamo infatti da un leader dall'enorme esperienza, impegnato in una ridefinizione globale dei destini del mondo e in procinto di fare ritorno nella Madrepatria dilaniata dalla guerra, con le conseguenze che tutti conoscono. Il presente volume documenta il lavorio occulto e molecolare che - fra rivoluzione, riflusso, guerra mondiale e nuova rivoluzione - avrebbe generato l'onda d'urto politica più devastante del Ventesimo secolo. -
Alcibiade. La coscienza di sé. Testo greco a fronte. Ediz. bilingue
L'Alcibiade è nella letteratura greca il dialogo che ha per protagonisti il giovane figlio di Clinia e Socrate, dove si mette a fuoco la necessità della cura di sé, strettamente legata all'imperativo di matrice delfica che invita a conoscere sé stesso: non si può, difatti, «avere cura dell'uomo» se non se ne conosce l'identità. Per conoscere davvero noi stessi dobbiamo guardare nella parte migliore della nostra anima. Per Socrate in ogni anima umana c'è un fondo di divino, che la rende migliore; solo vedendo questa parte divina ci si può conoscere e solo chi conosce sé stesso è in grado di governare la città. -
Le utopie di Tommaso Fiore. Un itinerario politico e letterario
Tommaso Fiore (1884-1973) è stato uno dei protagonisti del meridionalismo liberale del XX secolo impegnato in modo particolare nella difesa dei diritti dei contadini, e insieme a Salvemini si impegnò contro le eredità del periodo fascista. Ebbe un’intensa attività intellettuale, che spaziò da Virgilio a Erasmo da Rotterdam, da Tommaso Moro a Spinoza, con particolare attenzione, soprattutto nella seconda parte della sua vita, anche alla cultura russa. Il saggio, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte, ricostruisce il suo impegno culturale, politico e sociale partendo dall’importanza del concetto di utopia, base della sua formazione giovanile. Ciò che oggi più vive della sua lezione è il coraggio di sottoporre alla verifica dell’esperienza il suo pensiero politico, qualunque ne fosse il prezzo. La testimonianza più alta di questo approccio è consegnata ai suoi reportage: i taccuini scritti durante la Grande Guerra, le inchieste sulla società contadina pugliese e i diari di viaggio nell’Europa dell’Est. Ma pur nella prassi della militanza e delle responsabilità politiche non si spense mai il respiro lungo dell’utopia. -
Puglia di carta. Scrittori stranieri dell'età moderna e contemporanea in viaggio tra parole e immagini
Puglia di carta presenta brani tratti dalle pagine di letteratura di viaggio di scrittori stranieri dell'età moderna e contemporanea - russi, inglesi, francesi e tedeschi - che hanno visitato il territorio pugliese e lo hanno raccontato. I viaggiatori vengono presentati con trentaquattro brevi biografie. Le località raccontate sono ventiquattro, divise per zone, dalla Capitanata alla Terra d'Otranto passando per la Terra di Bari. Le narrazioni - tratte dai testi in lingua originale e proposte con la trascrizione in lingua moderna e la traduzione italiana - sono accompagnate da illustrazioni, opera di autori stranieri o di pittori pugliesi. Attraverso gli occhi dei viaggiatori assistiamo all'evoluzione e ai cambiamenti sociali e culturali della Puglia, con uno sguardo esterno, pieno di interesse e curiosità che aiuta a entrare in questa terra caratterizzata dalla bellezza di una misteriosa armonia trinitaria tra terra, cielo e mare. -
Schiava e libera. Storia di Sojourner Truth, pioniera dei diritti civili
Sojourner Truth nasce schiava intorno al 1797 nello Stato di New York. Viene venduta a quattro padroni diversi, prima di fuggire nel 1826 e raggiungere la libertà. Da allora viaggia in diversi Stati, entra in contatto con alcuni noti abolizionisti e tiene i primi discorsi pubblici. Nel 1851, in Ohio, pronuncia quello che resta il suo discorso più famoso, conosciuto con il titolo 'Ain't I a Woman?'. Mentre è a Washington sale sui trasporti riservati ai bianchi, quasi un secolo prima di Rosa Parks. Dopo la guerra civile, lotta per i diritti delle donne afroamericane e riesce anche a riscattare il giovane figlio, segnando così il primo caso in cui una donna nera vince una causa contro un uomo bianco. Muore a Battle Creek, in Michigan, nel 1883. La biografia di Sojourner Truth racconta con un linguaggio diretto la sua giovinezza in condizione di schiavitù. La narrazione descrive gli episodi di crudeltà di cui è vittima e i suoi atti di resistenza individuale. Proseguendo con la conquista della definitiva libertà, il racconto rivela al lettore la figura della protagonista, che rivendica le sue idee come abolizionista e femminista. Prefazione di Thomas Casadei. -
Oslo Blocco Boyz
Oslo, inizio anni Duemila. Due ragazzi, Mo e Jamal, abitano in Tante Ulrikkes vei, (T.U.V), una via del quartiere di Stovner, caratterizzato dalla massiccia presenza di famiglie di origine straniera. I due accettano di partecipare a un progetto di ricerca che ha lo scopo di indagare sulle condizioni di vita dei giovani che risiedono nella periferia nord-orientale di Oslo. Partendo da personalità e situazioni familiari molto diverse, i ragazzi si raccontano descrivendo le loro giornate, scandite da lunghe ore di studio o lavori saltuari, feste con altri studenti o canne con gli amici, genitori esigenti o assenti. Entrambi si troveranno ad affrontare eventi storici di carattere nazionale e internazionale che influenzeranno pesantemente le loro aspirazioni, costringendoli al confronto tra desiderio di integrazione, senso di emarginazione e fedeltà alle proprie radici. Un romanzo-manifesto dei conflitti sociali, culturali e generazionali che attraversano le banlieue della capitale norvegese e di tutta Europa. -
Generazione Putin. Pagine dal 24 febbraio
Questo volume collettaneo raccoglie i pensieri di una generazione di russisti, ospiti del Festival letterario Pagine di Russia, che si sono formati professionalmente negli ultimi trenta anni vivendo la Russia post-sovietica e putiniana. Non saggi accademici ma riflessioni spontanee nate a partire dal 24 febbraio 2022; non interventi di politica o di geopolitica né indagini sulle cause della guerra ma personali considerazioni, in una corsa a ritroso nel tempo che inevitabilmente, a volte, abbraccia anche una visione politica e culturale, senza però mai farne la meta su cui piantare la bandiera della propria ideologica ragione. Ne emerge l'istantanea di una generazione di studiosi ferita in cui ciascuno - con il suo stile e il suo sentire - prova a riscoprire le ragioni di una passione che la storia sembra aver improvvisamente messo in discussione. Il festival 'Pagine di Russia', nato nel 2013, è un esperimento di esplorazione del territorio culturale russo che mira ad approfondire i grandi temi della letteratura e dell'arte russi rivedendoli alla luce del presente, in una prospettiva di confronto continuo e attraverso la forma del festival letterario. Nella cornice di tale festival si propongono eventi che spaziano dal campo della letteratura e della musica a quello del teatro e del cinema e che coinvolgono non solo l'accademia ma anche il territorio e la cittadinanza. La direzione scientifica del Festival è affidata a Marco Caratozzolo e Simone Guagnelli (Università degli Studi di Bari). -
Osservatorio sulle migrazioni a Roma e nel Lazio. 17° rapporto
L'immigrazione nel Lazio e nelle sue province torna ad essere oggetto di analisi e riflessione in questa nuova edizione dell'Osservatorio sulle migrazioni a Roma e nel Lazio, avviato per la prima volta nel 2005 e da allora mai interrotto, esattamente come l'evolversi e il rinnovarsi della presenza immigrata. A partire dalle statistiche ufficiali - disaggregate per singole province, loro comuni, nonché municipi e zone urbanistiche della città di Roma - il Rapporto, curato dal Centro Studi e Ricerche IDOS con il supporto dell'Istituto di Studi Politici ""S. Pio V"""", rende conto delle dimensioni e caratteristiche assunte dall'immigrazione, tanto quella stabile e radicata, che ormai è parte integrante della popolazione del Lazio, quanto quella di più recente arrivo, perlopiù composta da richiedenti asilo, rifugiati e stranieri transitanti verso altri Stati europei."" -
La sindrome di Munchausen per procura
Il volume di Pierpaolo De Pasquale, attraverso una scrupolosa rassegna di studi e ricerche in materia, analizza sotto l'aspetto criminologico il profilo di un particolare cluster di madre abusante, difficilmente inquadrabile dal punto di vista diagnostico ma, non per questo, non meritevole di attenzione da parte degli addetti ai lavori, considerato il sottile confine che può separare la Sindrome di Munchausen per procura dal vero e proprio instaurarsi del comportamento criminale. Nella Sindrome di Munchausen per procura il bambino abusato arriva a perdere la capacità di percepire correttamente le sensazioni che gli provengono dal corpo, fino a non essere più in grado di distinguere se i suoi sintomi sono reali, immaginati da lui o indotti dagli altri; tutto ciò avrà come conseguenza, lo strutturarsi di un Sé fragile e poco differenziato. Le conseguenze più gravi di questo tipo di abuso emergono nel momento in cui il bambino cresce e diventa adolescente, entrando in una fase della vita che per definizione porta con sé una serie di problematiche legate al corpo. Il rischio che corre il ragazzo vittima della Sindrome di Munchausen per procura è quello di continuare a percepire il proprio corpo come malato ed evolvere verso strutture psicotiche. Di fondamentale importanza, quindi, è l'assunzione, da parte degli operatori sanitari, del compito etico e legale di smascherare le comunicazioni false o alterate del genitore sulla condizione clinica del giovane paziente. Anche il nuovo Codice di Deontologia Medica, sulla scia di quanto contenuto nel Codice del 1998 (art. 28), contiene la specifica menzione sui ""Doveri del medico nei confronti dei soggetti fragili"""" (art. 32), in relazione non soltanto alle carenze da parte dei familiari nella cura della salute dei minori, ma anche in caso di maltrattamenti e violenze.""