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Oltre la nazione. Conflitti postcoloniali e pratiche interculturali. Il caso della diaspora tamil
Perché il nazionalismo sembra ancora, forse più che in passato, diffuso in un mondo globalizzato? Come interagisce il nazionalismo con le politiche di genere? Come funziona l'identità ""nazionale"""" in un contesto di migrazioni transnazionali? Possiamo ancora chiamare """"migrazioni"""" i fenomeni diasporici che stanno trasformando le nostre società? Come possiamo discutere di intercultura in presenza del terrorismo internazionale? Il volume si occupa di tali questioni concentrandosi su un ambito specifico: i Tamil dello Sri Lanka, le pratiche (politiche, economiche, culturali) transnazionali che agiscono (terrorismo compreso) e le forme plurali di oppressione che soffrono (in Sri Lanka come nelle comunità diasporiche in Occidente). Il volume collettaneo, nato dalla collaborazione interdisciplinare tra studiosi italiani e tamil, analizza le complesse relazioni tra identità nazionale e nazionalismo (anche quello detto """"a lunga distanza""""), tra soggettività diasporica e dialogo interculturale, in un contesto planetario ormai compiutamente postcoloniale, multiculturale e meticcio. I vari contributi - mentre analizzano in profondità il case study rappresentato dai Tamil - si concentrano in generale sul complesso rapporto tra termini che sembrano antitetici (identità, nazionalismo, differenze, intercultura) rendendo il volume uno strumento utile a quanti vogliano approfondire il tema delle differenze etnico-culturali."" -
La sinistra di Bruno Trentin. Elementi per una biografia
La vita di Bruno Trentin, dalla nascita in Francia dove la sua famiglia era in esilio a causa della dittatura fascista, alla guerra partigiana nelle file di ""Giustizia e Libertà"""" (il partigiano Leone), alla CGIL e all'iscrizione al PCI provenendo dal Partito d'Azione, attraversa larga parte del Novecento. Segretario della FIOM e della FLM e principale protagonista dei Consigli di fabbrica durante l'autunno caldo, segretario generale della CGIL nei primi anni Novanta, ha lasciato un segno profondo nella cultura sindacale e politica. Ariemma mette in luce il carattere originale e innovativo del suo pensiero: la sua ricerca permanente non dogmatica e non ideologica della realtà, a partire dal capitalismo e dal fordismo; la sua visione eretica della democrazia e del socialismo, non statale e critico verso il modello sovietico fin dal 1956, una democrazia e un socialismo come processo, come rivoluzione dal basso, a partire dai luoghi produttivi. La politica per Trentin deve avere al centro il lavoro e il lavoro deve avere al centro la libertà e l'autorealizzazione della persona umana. Non esita a definire il suo messaggio utopia, un'utopia però non massimalista, ma concreta, sperimentale, tesa alla trasformazione della vita quotidiana a partire da chi il lavoro non ce l'ha o è precario, e quindi non è libero, oppure ha un lavoro alienante, opprimente, reificato. Nell'ultimo periodo della sua vita si è battuto, anche come parlamentare europeo, per gli Stati Uniti d'Europa..."" -
Un paese in bilico. L'Italia tra crisi del lavoro e vincoli dell'euro
Dagli anni ottanta ad oggi l'Italia ha visto crollare il ritmo di crescita del Pil, della produttività del lavoro, degli investimenti e del progresso tecnologico. Si è ridotta la sua capacità produttiva in settori industriali nei quali era stata fra i primi al mondo. E assente in quelli nuovi tecnologicamente avanzati. Le sperequazioni nella distribuzione del reddito e della ricchezza nazionale si sono ampliate. All'origine della complessa crisi italiana sta il mutamento del suo ""modello di sviluppo"""", con, da una parte, le riforme del lavoro, dall'altra quelle del sistema dell'euro. Il volume riflette sulle cause e le conseguenze di questa grande trasformazione; una trasformazione, però, in negativo, che alimenta da almeno vent'anni il perdurante riflusso dell'economia italiana e che fa oggi temere per un ripiegamento definitivo delle sue capacità di crescita. I tre saggi che compongono il volume forniscono un quadro organico che invita ad una riconsiderazione critica delle politiche economiche e del lavoro che sono sullo sfondo di questo epocale mutamento, indicando alcune vie d'uscita."" -
Rappresentare il lavoro. Sindacati, sindacalizzazione e politica in Puglia
Una rappresentanza solida, anche se minacciata. Questo il risultato principale dell'indagine campionaria condotta sui lavoratori in Puglia che qui presentiamo. Dagli orientamenti e dalle domande dei lavoratori pugliesi troviamo la conferma dell'insediamento ampio ed articolato dei sindacati in quella realtà sociale, in una misura equivalente a quella dell'insieme del nostro paese. I sindacati in base a questi dati costituiscono una ossatura robusta e dotata di una indubbia legittimità sociale, nonostante circoli in molti ambienti un crescente fastidio nei loro confronti alimentato da alcune correnti d'opinione. Le loro basi organizzative restano solide pur dentro lo scenario di preoccupante deficit dell'occupazione e di restringimento dei posti di lavoro che la ricerca documenta: in particolare questa tenuta vede al centro il sindacalismo confederale, e al suo interno la CGIL. Nello stesso tempo l'indagine non trascura i segnali in aumento di difficile rappresentanza dell'intero universo dei lavori dentro le economie post-fordiste. Dai dati emerge anche un ritratto chiaroscurale della società pugliese: in essa convivono spinte alla partecipazione e al cambiamento ma anche comportamenti passivi e pessimisti. Dunque un quadro aperto ad esiti diversi, al cui interno un ruolo importante possono giocare i grandi soggetti di rappresentanza sociale. Presentazione di Francesco Pasanisi. Prefazione di Giovanni Forte. -
Unione sindacale italiana. I cento anni dell'USI
Il libro contiene gli atti del convegno ""I cento anni dell'USI, Unione Sindacale Italiana"""" che si è tenuto a Parma il 6 dicembre 2012. Il convegno ha ripercorso la storia di una importante Confederazione sindacale che, nata nel 1912, ha scritto pagine di grande interesse per la storia del Paese, in particolar modo in relazione alla prima guerra mondiale e al suo tormentato dopoguerra. È una storia che, sebbene non abbia riscosso il dovuto riconoscimento nella letteratura di genere, è in realtà imprescindibile per chi voglia ritrovare le radici di tante correnti di pensiero che hanno esercitato la loro influenza nell'Italia del Novecento. Il sindacalismo rivoluzionario ha infatti introdotto nelle tradizionali concezioni sindacali e politiche del movimento operaio elaborazioni teoriche fortemente innovative, che ne hanno fatto, grazie anche a figure come Giuseppe Di Vittorio, che fu tra i fondatori dell'USI, uno degli attori più rilevanti della complessa dialettica del mondo del lavoro con le istituzioni dell'Italia liberale, capace di interagire con l'intera vicenda politica nazionale tra la crisi del giolittismo e l'affermazione del nazionalismo. Il volume ricostruisce la vicenda dell'Unione Sindacale Italiana attraverso gli interventi di Maurizio Antonioli, Andrea Dilemmi, Giorgio Sacchetti, Jorge Torre Santos, Adolfo Pepe. Prefazione di Paolo Bertoletti, introduzione di Carlo Ghezzi."" -
La difesa di Sisifo. Il contratto provinciale di lavoro degli alimentaristi di Parma dagli anni Sessanta ad oggi
Nel volume vengono ricostruite le vicende che hanno caratterizzato la realizzazione dell'istituto della contrattazione provinciale nel settore degli alimentaristi di Parma, prendendo in esame un arco temporale che va dagli anni sessanta del XX secolo al primo decennio del secolo successivo. A emergere da questa analisi è il protagonismo della Filziat-Cgil e la sua capacità di trasformare le relazioni industriali, anche grazie al nuovo istituto, a vantaggio dei lavoratori del settore; una lunga stagione di conquiste progressive e inesorabili, concernenti i diritti sociali, le condizioni di lavoro, i livelli retributivi complessivi e la redistribuzione dei premi e dei salari a vantaggio dei dipendenti con minori tutele e qualifiche; dal 1975 (anno apicale delle vittorie sindacali) a oggi, sostanzialmente tali conquiste non hanno subito arretramenti, ed è questo ciò che rende lecito considerare Parma, ancora una volta, un'anomalia o, forse meglio, un modello. -
Con Carla Lonzi. La mia opera è la mia vita
"Questo non è un libro su Carla Lonzi. È stato pensato e scritto con Carla Lonzi. È sufficiente sfogliare le pagine, scorrerle velocemente con lo sguardo, per accorgersi di quanto siano presenti le sue parole. Ben più che citazioni, sono la tessitura del mio discorso. In un contesto profondamente mutato Carla Lonzi è tornata. Un ritorno che ha il segno di un ricominciamento, volto a trovare nuove vie, nuove soluzioni, nella consapevolezza di muoversi in una realtà radicalmente modificata. Dove si conferma attuale la ricerca di un proprio senso dell'esistenza. E questo spazio di libertà, aperto negli anni Settanta, che non si è richiuso. È uno spazio politico, non privato, né culturale. Vorrei che questo libro fosse un tramite per il riconoscimento tra pratiche di donne differenti. Io almeno l'ho pensato e scritto così, con lo sguardo rivolto a Lonzi e alle donne che nel presente vivono la sua stessa sfida."""" (dall'introduzione dell'autrice)" -
Poveri salari. Difesa dei contratti, peso del fisco e produttività ferma
Il salario è certo uno strumento di riconoscimento del lavoro, ma ha anche un valore equitativo e redistributivo, per cui una diseguale distribuzione dei redditi e della ricchezza costituisce, oltre che una inaccettabile ingiustizia, anche un freno per lo sviluppo. Per questi motivi nel libro si analizza, a partire dai primi anni duemila fino ad oggi, la dinamica delle retribuzioni lorde e nette in rapporto all'inflazione, alla produttività e più in generale ai principali aggregati economici che caratterizzano il sistema economico-produttivo italiano. Tale arco temporale evidenzia le debolezze strutturali del sistema Italia, a causa delle quali la crisi globale ha esercitato effetti pesantemente negativi sulla crescita, l'occupazione, la produttività, i salari e l'avanzo primario accumulati negli anni precedenti. Le radici della crisi globale affondano infatti nelle scelte compiute negli anni passati dai paesi più industrializzati e nell'impostazione teorica alla base di quelle scelte. E da li dunque che occorre ripartire per riequilibrare e riformare il modello di sviluppo. Ma benché le cause siano chiare, le contromisure strutturali volte a regolare la finanza, sanare gli squilibri globali e favorire l'uguaglianza attraverso il salario per rilanciare una solida ripresa e un nuovo sviluppo non sono ancora state intraprese. -
Immigrazione e sindacato. Lavoro, cittadinanza e rappresentanza. 7° rapporto IRES
Il fenomeno dell'immigrazione viene qui affrontato attraverso un'analisi specifica dedicata a tre concetti chiave: il lavoro, la cittadinanza e la rappresentanza. Da sempre quello delle migrazioni è un tema complesso in cui una molteplicità di attori e fattori è all'origine di importanti cambiamenti nelle società ospitanti, in quelle di transito e in quelle di origine. Non si può più continuare a valutare l'immigrazione come un evento casuale da gestire in modo ""emergenziale""""; si tratta di un fenomeno strutturale e, soprattutto, di un'importante risorsa per il nostro paese. Parlare di migrazioni, oggi, vuol dire parlare della nostra società, della nostra democrazia e del nostro futuro. In questo contesto il sindacato rappresenta uno dei principali punti di riferimento sulla tutela del lavoro e sui diritti di cittadinanza. L'azione sindacale, sia a livello nazionale sia a livello europeo, è posta al centro della maggior parte dei saggi contenuti nel volume, giunto ormai alla sua settima edizione. Prefazione di Fulvio Fammoni. Introduzione di Vera Lamonica."" -
Ludovico Ariosto
La figura di Ludovico Ariosto è caratterizzata dalla delusione, vissuta con distacco ma anche all'insegna di una malinconia ""storica"""". Il tramonto dei valori e la registrazione dello spregiudicato presente fa del poeta un testimone in prima linea alla pari di Machiavelli e Guicciardini, benché con diverse motivazioni di fondo. Questo soprattutto nel Furioso, ma anche nelle opere minori là dove felici spunti di critica della società, risolti in modi di stile e vivacemente rappresentati in prospettiva letteraria, contribuiscono a configurare l'intera opera di Ariosto lungo questa linea. Alla materia cavalleresca, Ariosto attinge come in un fondo comune in cui tanti poeti del suo tempo o a lui precedenti hanno trovato le tematiche centrali del loro poetare. Le continuazioni e imitazioni danno luogo ad un fenomeno che si potrebbe dire di """"multiautorialità"""": una categoria non teorizzata ma realizzata di fatto in un intrecciarsi di voci contemporanee e precedenti o seguenti quella di Ludovico."" -
Nuovi modelli di abitare e di produrre. La trasformazione del lavoro, del cantiere e della contrattazione nell'edilizia sostenibile
L'edilizia sostenibile è una delle leve più importanti per affermare un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare l'attività economica con la tutela dell'ambiente e la qualità della vita collettiva. La ricerca ""Nuovi modelli di abitare e di produrre"""" analizza gli impatti socio-economici della trasformazione in chiave sostenibile del settore delle costruzioni, considerando gli effetti sulla produttività, l'occupazione, la qualità del lavoro e la contrattazione. Nella prima parte dello studio si descrivono le tipicità e criticità del comparto delle costruzioni, si delinea il quadro delle politiche a sostegno dell'edilizia verde, si identificano i profili professionali in evoluzione sia in termini di nuove figure e competenze sia analizzando il rapporto tra green building e condizioni di lavoro. Nella seconda parte si presentano gli studi di caso su imprese fortemente innovative sul piano tecnologico e organizzativo. L'analisi mostra lo stretto legame esistente tra innovazione e industrializzazione del ciclo produttivo, che comporta un diverso rapporto tra fabbrica e cantiere, con rilevanti conseguenze su tutte le fasi della progettazione, realizzazione e manutenzione di un edificio fino al modo stesso di abitare. Lo studio fornisce indicazioni e suggerimenti per la costruzione di una nuova politica di sviluppo del settore. Prefazione di Moulay El Akkioui. Conclusioni di Walter Schiavella."" -
Fausto Vigevani. Il sindacato, la politica
A dieci anni dal primo volume a lui dedicato, ""Fausto Vigevani. La passione, il coraggio di un socialista scomodo"""" (di Pasquale Cascella, Giorgio Lauzi, Sergio Negri, Ediesse 2004), e a undici dalla sua scomparsa, gli amici dell'associazione Labour Riccardo Lombardi hanno voluto impegnarsi in una nuova pubblicazione che ricordando Vigevani vuole offrire un'occasione utile per riflettere sui complessi e drammatici problemi di oggi. Ciò è infatti possibile per l'attualità del suo pensiero e delle sue intuizioni; per le anticipazioni che seppe proporre in campo sindacale e politico, sostenute da un'intelligenza acuta e lungimirante; per l'intransigenza etica delle sue scelte e la sua passione fortissima per un ruolo alto e nobile della politica: tutti valori, questi, a cui deve riferirsi con sicurezza il nostro paese per uscire finalmente dal declino. È illuminante a questo proposito un frammento del suo pensiero, tratto da """"Riflessioni sulla situazione politica"""" del giugno 2000: """"Il riformismo è debole, perché debole e incostante è il suo collegarsi ai valori. Ma ciò indebolisce la politica, la rende estranea, lontana, autoreferenziale. Da questa idea della politica, da questa sua crescente lontananza e autoreferenzialità, traggono origine il disinteresse se non l'ostilità da parte dei cittadini e l'astensionismo crescente degli elettori..."""" Introduzione diell'Associazione Labour Riccardo Lombardi."" -
Le dita tagliate
"Un pensiero vivo può nascere dalle relazioni tra donne e uomini di ogni origine, quando pratiche, conoscenze e arti li fanno mutualmente riconoscere nella diversità, per ricreare, ogni volta, la cultura. E questa possibilità che abbiamo ritrovato auspicata nel campo delle scienze umane - che ci ha spinto a indagare su quei fatti antropologici e storici che l'hanno violentemente avversata e resa impraticabile. E questa possibilità che ci ha spinto a curare con passione femminista una collana dal titolo significativo sessismoerazzismo, indirizzandoci a ricercare una collaborazione con il mondo sindacale della casa editrice Ediesse Cgil e con il mondo intellettuale, giuridico e politico dell'Associazione Crs, che ospitano la collana stessa. L'invenzione delle razze per stabilire gerarchie sociali e di potere, imponendole e/o insinuandole come se fossero gerarchie naturali, è andata di pari passo con il dominio maschile sulle donne, con il sessismo che del razzismo è la matrice. L'attribuzione di identità stereotipate ha imprigionato donne e 'culture altre' nel ruolo loro assegnato, a baluardo delle identità nazionali e al centro dello scontro tra Occidente e Oriente, escludendo soggettività individuali, relazioni, conflitti, mutamenti. Ma queste soggettività sono vive, si esprimono intorno a noi e lontano da noi; con loro faremo questa collana."""" (Lea Melandri, Isabella Peretti, Ambra Pirri, Stefania Vulterini)" -
Da Moro a Berlinguer. Il Pdup dal 1978 al 1984
Il sequestro del presidente della Dc Aldo Moro durò cinquantacinque giorni; il 9 maggio 1978 fu ucciso dalle Brigate rosse, lasciando il principale partito italiano senza l'unico dirigente che aveva una strategia nella fase dell'unità nazionale. L'agonia di Enrico Berlinguer avvenne durante la campagna per le elezioni europee, durò quattro giorni, dal 7 all'11 giugno 1984, privando il principale partito comunista dell'Occidente del segretario che lo stava portando alla percentuale più alta mai raggiunta, con la nuova strategia dell'alternativa democratica. In quegli anni fu parte della vita politica italiana ed europea un piccolo partito della sinistra, il Partito di unità proletaria per il comunismo che, fondato nel 1974, confluì poi nel Pci alla fine del 1984. Ne era segretario Lucio Magri. La prima parte del volume ripercorre le origini del partito negli anni sessanta e settanta, il Sessantotto e il gruppo del Manifesto, la strategia della tensione e il terrorismo rosso. La seconda parte prende in esame la vita politica e il contributo del Pdup dal 1978 al 1983, il pacifismo, gli albori dell'ecologismo contro il nucleare, l'affermazione dei diritti civili, la vertenza Fiat e il terremoto dell'Irpinia, lo scontro sull'aborto e la lotta contro i missili. La terza parte si concentra sul 1984, su quanto avvenne trent'anni fa a partire dallo scontro sulla scala mobile e dall'improvvisa scomparsa di Berlinguer, fino alla confluenza. Prefazione di Luciana Castellina. -
Crisi e riforma del Parlamento. Con un Dialogo epistolare sulle istituzioni con Norberto Bobbio e un saggio di Luigi Ferrajoli
L'aspetto più impressionante dei saggi di Pietro Ingrao qui pubblicati, risalenti tutti al biennio 1985-1986, è la distanza abissale che essi consentono di misurare tra l'Italia di allora e l'Italia di oggi e, al tempo stesso, la loro straordinaria attualità. Distanza dall'Italia odierna e attualità di questi scritti dipendono dal fatto che i fattori di crisi delle istituzioni rappresentative in essi analizzati erano infinitamente meno gravi di quelli che stanno oggi svuotando e demolendo la nostra democrazia. E tuttavia essi sono tutti, in questi scritti di trenta anni fa, lucidamente avvertiti e denunciati, con incredibile lungimiranza. Nel passaggio da un corpo legislativo all'altro gli interessi corporativi hanno infiniti modi di far sentire la loro pressione. Domando: ma perché tutto questo? Perché non andare a una delle riforme ""più decisioniste"""" che si possono dare oggi e cioè a una camera unica? Ecco l'attualità della riforma."" -
L' edilizia scolastica. Un'emergenza abitativa. Con CD-ROM
L'edilizia costituisce oggi un drammatico problema di sicurezza nelle scuole. Assumerla come priorità, per i passati governi ed in particolare per l'ultimo governo Berlusconi, avrebbe comportato la realizzazione di interventi importanti anche per la crescita del Paese. Oggi, con il governo Renzi, questo tema viene ricollocato al centro dell'iniziativa politica e parlamentare. Il Presidente del Consiglio ha indicato un concreto metodo di lavoro. ""Il 2014 ha affermato - deve segnare l'investimento più significativo mai fatto da un governo centrale sull'edilizia scolastica"""". La richiesta di scegliere all'interno di ogni Comune """"un edificio scolastico e di inviare l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità del finanziamento previsto e la tempistica di realizzazione"""" viene così ad aggiungersi al fatto che in realtà il recupero e la cantierizzazione rapida delle risorse e dei progetti già esistenti rappresenti il terreno prioritario di intervento. Alla luce della nuova situazione, il libro documenta e analizza la vicenda dell'edilizia scolastica negli ultimi venti anni servendosi anche del recente importante lavoro di indagine realizzato dalla Camera dei Deputati. Il testo viene completato da un CD-ROM in cui si raccoglie tutta la normativa di legge e regolamentare, nazionale e delle Regioni, insieme ai resoconti delle audizioni parlamentari e ad altro qualificato materiale di documentazione."" -
Rapporto sui diritti globali 2014. Dopo la crisi, la crisi. Con CD-ROM
Il Rapporto sui diritti globali, che da 12 anni propone analisi e documentazione sulla globalizzazione in una chiave di lettura dell'interdipendenza dei diritti, è un volume con ampi contenuti e molti temi trattati. La struttura del Rapporto è articolata in macro-capitoli tematici in cui viene documentata la situazione relativamente all'anno in corso e vengono delineate le prospettive. L'analisi e la ricerca sono corredate da cronologie dei fatti, da schede tematiche, da quadri statistici, da un glossario, da una bibliografia e silografia, dalle sintesi dei capitoli e dall'indice dei nomi e delle organizzazioni citate. È uno strumento d'informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media e nell'informazione, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle professioni sociali, nelle associazioni. Ideato e realizzato dall'Associazione Società INformazione ONLUS, è promosso dalla CGIL nazionale, con la partecipazione di ActionAid, Antigone, ARCI, Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), Fondazione Basso-Sezione Internazionale, Forum Ambientalista, Gruppo Abele, Legambiente. Il libro con la sintesi dei capitoli e le introduzioni è accompagnato da un CD contenente l'intero Rapporto composto da 1095 pagine. -
Pagine scomode. La rivista «Astrolabio» (1963-1984)
I cinquant'anni dalla nascita de ""L'Astrolabio"""", la rivista fondata da Ernesto Rossi e diretta da Ferruccio Parri, offrono l'occasione per ripercorrere un tratto significativo della storia recente del nostro Paese attraverso la lettura e l'interpretazione degli avvenimenti politici, sociali, culturali (nazionali e internazionali) che la rivista ha fornito. Negli oltre vent'anni della sua vita, dal 1963 al 1984, """"L'Astrolabio"""" ha rappresentato un punto di riferimento per un'area dell'opinione pubblica riformista e del mondo politico in generale; le sue pagine sono state veicolo di battaglie importanti, testimonianza di un impegno civile e politico erede della cultura azionista da cui sia Rossi che Parri provenivano. Se oggi è di qualche interesse ricordare quegli anni è anche perché essi presentano delle analogie con il passaggio politico che l'Italia sta attraversando. Allora, all'inizio degli anni Sessanta, il nascente centro-sinistra aveva suscitato grandi aspettative perché segnava una cesura con quasi un ventennio di politica centrista dominata dalla Democrazia Cristiana; oggi l'attenzione e le aspettative sono per un'altra cesura, quella con il ventennio berlusconiano, occasione da non perdere per restituire alla politica e alle istituzioni democratiche la dignità smarrita. Il presente volume e la connessa digitalizzazione della rivista costituiscono un progetto complessivo che nell'intenzione del curatore è volto a salvaguardare un frammento significativo della nostra memoria."" -
L' articolo 3. Primo rapporto sullo stato dei diritti in Italia
"La tutela e l'effettività dei diritti umani non è affare esotico che riguarda lande e continenti lontani. Al contrario, è bene partire da noi, prima di andare in giro per il mondo a predicarne il valore e l'urgenza. L'articolo 3 è un resoconto e un progetto politico. Il progetto politico della Costituzione repubblicana e del principio d'uguaglianza scritto in nome della dignità e dei diritti di ogni essere umano."""" (dalla prefazione di Luigi Manconi) I temi: Disabilità e persona. Omosessualità e diritti. Il pluralismo religioso. Rom, sinti, caminanti. Dallo ius migrandi all'integrazione. Fuggiaschi, profughi e richiedenti asilo. L'accesso alla giustizia. Habeas corpus e garanzie. Prigionieri. Libertà di espressione e di informazione. Dati sensibili, riservatezza e oblio. La tutela dei minori. Istruzione e mobilità sociale. Libertà femminile e autodeterminazione. Diritto alla salute e libertà terapeutica. Garanzie del lavoro e garanzie del reddito. Protezione dell'ambiente e vita buona." -
Asili nido e qualità del servizio. Tra vincoli e nuove possibilità valutative
L'investimento formativo nei primissimi mesi dell'infanzia è stato da tempo riconosciuto dalla letteratura scientifica come i un elemento fondamentale per lo sviluppo del capitale umano, e - insieme - come fattore che condiziona la capacità di rottura delle catene di riproduzione della disuguaglianza sociale. I bambini che fin da piccoli frequentano strutture di ""childcare"""" dimostrano maggiore capacità di ascolto, di concentrazione nello studio, maggiori abilità nello stabilire relazioni amicali e di cooperazione con i pari e nello sviluppare creatività nel gioco e nella didattica. Nello stesso tempo, è provato che un vasto e diffuso tessuto di offerta di servizi alla prima infanzia previene l'esclusione sociale, incide sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, sui loro tassi di fecondità, sulla conciliazione tra l'assunzione delle responsabilità private familiari e l'adempimento delle obbligazioni associate al lavoro remunerato. A questo portato di """"positività"""" delle strutture di servizio per la prima infanzia non sembra aver corrisposto una relativa ridefinizione dell'agenda politica nel senso dell'investimento sull'estensione e l'innovazione dei servizi: i dati confermano quanto ancora il paese sia distante dalla soglia minima di partecipazione del 33% decisa a Lisbona nel lontano 2002. Nello stesso tempo, il dibattito sulla valutazione della qualità nei servizi alla prima infanzia è molto ricco ma, spesso, non si dimostra capace di cogliere la molteplicità dei livelli coinvolti...""