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Caso, probabilità e complessità
Nonostante il ruolo fondamentale che occupa in molte scienze, la probabilità rimane una delle branche della matematica quasi sconosciuta in ambito non specialistico. I testi divulgativi la liquidano in poche pagine, discutendo spesso soltanto esempi un po' banali, evitando gli sviluppi più recenti, lasciando il lettore con la sensazione che la probabilità sia una scienza misteriosa, vaga e piena di paradossi. Prendendo per spunto una serie di dialoghi su questioni di tutti i giorni (dal gioco del lotto all'omeopatia, dalle diagnosi mediche alla ""lettura del pensiero""""), il testo conduce il lettore alla scoperta dei principali aspetti della teoria della probabilità, di alcune sue applicazioni fino a quelle più avanzate che hanno permesso l'introduzione dei concetti di caos deterministico, frattale e complessità algoritmica, nonché di alcuni protagonisti del suo sviluppo."" -
Il manuale dei diritti sociali. Il patronato del terzo millennio
Il volume, frutto della collaborazione tra FINCA nazionale e l'Associazione Bruno Trentin - ABT, costituisce un riferimento informativo sistematico di natura analitica, fondato su un quadro interpretativo di vasto respiro delle evoluzioni, degli assetti e delle prospettive dei sistemi istituzionali e delle tutele relative alla protezione sociale del lavoro e a quella sociale complessivamente intesa e arricchito da una documentazione ragionata di riferimento. Il volume si articola in tre parti. I saggi della prima sezione hanno lo scopo di ""leggere"""" lo stato del welfare europeo alla luce delle principali trasformazioni intervenute negli ultimi anni ed evidenziano i tipi di evoluzione, gli stalli e i confronti intorno al modello sociale europeo. La seconda parte è dedicata all'analisi dei diritti sociali in Italia e in particolare alla ricostruzione delle configurazioni attuali e delle principali tappe dei processi di riforma per i tre ambiti di policy coincidenti con l'azione di tutela propria del Patronato: la previdenza, l'assistenza, la salute e la sicurezza sul lavoro. Infine la terza sezione contiene delle schede analitiche che illustrano l'istituzione e l'evoluzione delle principali prestazioni di assistenza e tutela proprie del Patronato da attuarsi a sostegno dei cittadini che ne facciano richiesta, considerata la loro non sempre immediata accessibilità e piena fruibilità."" -
Monza e Brianza, nata sotto una cattiva stella. Vita, morte e miracoli di una provincia durata cinque anni
Maurizio Laini: ""La CGIL di Monza e Brianza ritiene che con o senza interfaccia istituzionale la dimensione del sistema socio-economico territoriale andrà presidiata e rafforzata. Di sicuro un tratto identificativo del territorio che ha contribuito a fare la storia di Monza e Brianza è la cultura della sua gente, la gerarchia dei suoi valori, detti e praticati, il costume"""". Luigi Losa: """"È calato il sipario sulle Province, anzi sulla Provincia di Monza e Brianza. In maniera ineluttabile, senza alcun sussulto, quasi si trattasse di un soggetto con encefalogramma piatto, ormai senza speranze, al quale si aspettava solo di staccare la spina, non si sa nemmeno quanto dolorosamente, posto che ormai tutti se n'erano fatti una ragione"""". Domenico Guerriero: """"Cosa resterà di questa esperienza amministrativa? Cosa ha fatto la Provincia in questi cinque anni in termini di investimenti, opere pubbliche, strategie di lungo termine?"""". Dario Allevi: """"Anche grazie alla Provincia la Brianza delle imprese ha dimostrato di saper resistere ed innovare, la Brianza dei lavoratori di reinventarsi il futuro, la Brianza della scuola di riprogrammare l'offerta formativa in base alle necessità del mercato, la Brianza della cultura di crescere vivace nonostante i tanti tagli, la Brianza della mobilità di lavorare insieme sul tema delicato delle infrastrutture, la Brianza della solidarietà di confermarsi campionessa del volontariato e tanto, tanto altro ancora""""."" -
Invisibili? Donne latinoamericane contro il neoliberismo
Cosa hanno in comune sei donne latinoamericane approdate a Roma in cerca di un futuro migliore con le guerriere dell'acqua di Cochabamba, le indigene zapatiste o le Madres de Plaza de Mayo? Cosa lega la migrazione ai grandi movimenti sociali sviluppatisi in America Latina nel nuovo secolo? Entrambi sono una reazione al neoliberismo spietato che a partire dagli anni '80 ha stravolto le società e le economie di un intero continente, entrambi sono fenomeni caratterizzati da un forte protagonismo femminile. Le testimonianze delle migranti e i saggi su quattro eventi emblematici della lotta al neoliberismo in America Latina, contenuti in questo libro, sono accomunati dal fatto che le protagoniste sono spesso donne ordinarie e invisibili, impegnate in modi diversi in una lotta quotidiana contro un sistema economico che le sfrutta in patria e all'estero, ma anche contro il maschilismo e il patriarcato, l'esclusione e la marginalità. Questo libro è un percorso di esplorazione nell'universo femminile dell'America Latina, nelle identità create dai processi migratori, di ribellione e di emancipazione, e nelle rappresentazioni o (non) rappresentazioni che la società crea di queste donne protagoniste del cambiamento sociale. Il quadro che ne emerge è quello di un continente in fermento e di donne cariche di risorse immense, coraggio e dedizione, ma anche di solitudine e mancanza di riconoscimento. Prefazione di Alessandra Riccio. Postfazione di Gustavo Esteva. -
Le nuove generazioni nei nuovi spazi e nuovi tempi delle migrazioni
Nel volume sono raccolti i principali risultati emersi dall'esperienza del progetto EBASCO, che ha avuto tra le sue finalità lo studio delle attuali tendenze migratorie. Per raggiungere tale obiettivo sono stati individuati testimoni privilegiati ed esperti della materia, oltre a diversi protagonisti del mondo giovanile. Il confronto con questi soggetti ha consentito di registrare il salto di qualità verificatosi negli ultimi anni nelle esperienze migratorie internazionali e in particolare in quelle riguardanti l'Italia. Allo studio delle nostre storiche comunità all'estero e al nuovo peso assunto dalle ricerche sulle immigrazioni straniere in Europa e in Italia si sono aggiunte riflessioni più approfondite sulle nuove migrazioni verso l'estero rappresentate da giovani istruiti, spesso laureati e comunque già consapevoli di vivere in nuove società tutte da scoprire. Il volume analizza i termini della questione migratoria nelle sue diverse forme: oltre al contributo di studiosi della materia che delineano gli aspetti emergenti e più generali della questione, sono presenti alcuni saggi di questi giovani e sono riportate esperienze militanti più direttamente collegabili ai territori nazionali. In questo modo i confini degli obiettivi iniziali sono stati ampliati e dilatati. Infatti i vari contributi sono stati raccolti tenendo conto della complessità dei nuovi spazi e tempi delle migrazioni attuali. -
Contrattare è facile (se sei capace)
La contrattazione collettiva o negoziazione sindacale può essere definita come un processo molto complesso che si propone di produrre degli accordi per migliorare le condizioni di lavoro, ridistribuire le risorse a disposizione e anche ridurre i conflitti nei luoghi di lavoro. Partendo dalla constatazione empirica che il conflitto è un aspetto ricorrente nelle relazioni tra le persone e che le dinamiche conflittuali sono proporzionalmente crescenti in rapporto alla complessità delle organizzazioni economiche e sociali, la negoziazione è un metodo razionale ed efficiente per comporre i conflitti esistenti, inoltre può suscitare un consenso diffuso sulle complesse scelte e decisioni che le organizzazioni aziendali devono assumere per sopravvivere. Tuttavia l'efficienza e la razionalità del processo negoziale non sono scontate e sono molti i rischi che si corrono senza una adeguata esperienza e un metodo consolidato di gestione del negoziato. Ad esempio, l'immagine riportata in copertina sembra raffigurare una spirale, ma in realtà rappresenta una serie di cerchi concentrici. Questa illusione dimostra che la percezione della realtà non è sempre oggettiva, che può essere distorta dai nostri stessi processi mentali. A maggior ragione lo stesso può accadere nelle relazioni sociali, come la contrattazione. -
Critica del monetarismo e dei derivati di credito
Dalla ""bolla dei tulipani olandesi"""" del Seicento alla """"bolla della Compagnia dei Mari del Sud"""", fino alla """"grande bolla"""" del 1929, alla """"bolla di Internet"""", e quindi alla """"bolla dei mutui sub-prime"""": il termine """"bolla"""" viene utilizzato per spiegare le vicende economiche più diverse. Tuttavia la """"bolla"""" tecnologica è scoppiata con il tradizionale crollo dei listini azionari, mentre la """"bolla"""" dei mutui è avvenuta sul terreno delle emissioni obbligazionarie. La prima si è sviluppata sul piano del capitale di rischio, la seconda sul piano del capitale di debito. L'appiattimento interpretativo in cui è incorsa tanta parte dell'analisi economica mette in ombra le cause di fondo e impedisce di trovare una via d'uscita dalla crisi. La soluzione viene cercata nello spostamento di risorse dal settore pubblico al settore privato, ovvero dalla spesa pubblica ai mercati finanziari, ma dobbiamo riconoscere che dopo sette anni dall'inizio della crisi tutto ciò non ha portato i benefici attesi. L'analisi dei nuovi strumenti di finanza derivata, indagati alla luce delle teorie che hanno portato alla crisi, costituisce la trama di questo volume."" -
E la borsa e la vita. Distribuire e ridurre il tempo di lavoro: orizzonte di giustizia e benessere
Sofferenza sociale, minacce ambientali, crisi economiche ricorrenti... la necessità di profondi cambiamenti del ""modello di sviluppo"""" è ormai consapevolezza diffusa, ma in quale direzione? La risposta ortodossa è da decenni la stessa: più lavoro. I sindacati lo invocano per aumentare l'occupazione, le imprese lo impongono allungando e intensificando le prestazioni dei dipendenti. Però il lavoro è sempre di meno: la riduzione dell'orario """"medio"""" è già in atto da decenni in tutti i paesi avanzati, tuttavia si traduce in una crescente polarizzazione tra sottoccupati e sovraoccupati, con effetti drammatici per entrambi. Se dunque l'uovo di Colombo sotto gli occhi di tutti consistesse nella risposta opposta: meno lavoro? Meglio: nella distribuzione equa di un lavoro in diminuzione, ma più efficiente, dignitoso e utile alla collettività. Il testo esplora questa possibilità, alla ricerca di una possibile quadratura del cerchio tra punti di vista solo in apparenza inconciliabili: un sindacato capace di rinnovarsi, movimenti sociali che coniugano idealismo e pragmatismo, attori economici innovativi e responsabili. Chiamando la politica al suo ruolo dimenticato di indirizzo dell'economia. Prefazione di Stefano Fassina."" -
Il progetto costituzionale dell'uguaglianza
È la forza delle cose che ha riportato al centro dell'attenzione, non solo italiana, il tema dell'uguaglianza: anzi delle disuguaglianze, perché questo è il dato ormai registrato impietosamente fino al suo punto estremo, il rapido aumento della povertà in gran parte del mondo. La domanda, allora, è se sia possibile ricostruire una società degli eguali. Nel nostro ordinamento costituzionale esistono appigli formidabili volti in questa direzione e in grado di contrastare l'impressionante crescita delle disuguaglianze sociali. L'articolo 3 in particolare mantiene una forza in grado di incidere profondamente sulla realtà odierna. Centro di nuovi conflitti e motore di lotte democratiche che rivendicano un ripensamento degli assetti economici e sociali, il tema dell'uguaglianza esige un serio confronto intellettuale. A questo sono rivolti i saggi pubblicati nel volume per iniziativa della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco. Prefazione di Stefano Rodotà. -
Cuore di zingara
Rosanna, una bimba di tre anni, è il filo conduttore della storia di un clan familiare rom, fatto di personaggi straordinari, in prevalenza donne intrepide e appassionate segnate dall'esclusione e dalla presenza di un capo clan tragicamente dominante. Rosanna ci conduce tra i campi rom di Firenze, Roma e Torino. Scopriamo mondi altri, dove passato e futuro si annullano nel presente. Mondi fatti di suggestioni, di magia, di disperazione e... amore sublime. Per non dimenticare, la sezione del libro posta a premessa della peregrinazione di Rosanna, racconta la storia del Porrajmos, il genocidio del popolo rom nei campi di sterminio della Germania nazista e non solo. Postfazione di Maja Bova. -
Il lavoro che uccide. Storie di diritti traditi
Gianni era innamorato del suo lavoro. All'acciaieria era entrato da ragazzino, come saldatore, e poi aveva fatto una bella carriera. Carlo era un tipografo appassionato e creativo, il suo atteggiamento positivo era contagioso sia quando si maneggiava il piombo sia quando si operava al computer. Fiorenzo credeva di aver raggiunto la felicità definitiva il giorno in cui era stato assunto alla vetreria lungo il Naviglio: era sicuro che quello sarebbe stato il lavoro ""per la vita"""". Pietro è stato un dipendente capace e infaticabile che ha contribuito alle fortune mondiali dell'azienda per cui lavorava. Salvatore era un vigile del fuoco coraggioso, che ha sempre messo il bene altrui dinanzi al proprio. Daniele sentiva di aver """"svoltato"""" con l'assunzione nella fabbrica più ambita della sua valle... Tutti quanti amavano tanto le proprie famiglie. Tutti quanti hanno perso la vita per malattie provocate proprio dal loro lavoro. Qui si raccontano le loro storie """"da vivi"""". Prefazione di Morena Piccinini."" -
Cent'anni di Camera del Lavoro a Crotone. Itinerari storici del movimento sindacale crotonese (1914-2014)
"Leggendo le pagine di questi 100 anni di storia sindacale, si legge la trasformazione della società crotonese e della rappresentanza, attraverso un percorso di ricostruzione storica dei cambiamenti recenti e passati della CGIL di Crotone, avvenuti nelle diverse condizioni determinate di volta in volta dai tanti eventi che hanno caratterizzato la storia del Sud del nostro Paese, della Calabria e della nostra provincia: percorsi di trasformazione radicale della nostra società, legati anche alle innovazioni contrattuali e organizzative del lavoro agricolo e industriale, settori di più particolare rilievo per la nostra provincia. Oggi, nel mutato contesto economico e sociale che il paese vive e nella crisi che attraversa, anche la CGIL è al guado tra passato e futuro. E tutti, nel nostro piccolo, possiamo contribuire al salto. Nei 100 anni della CGIL che questo lavoro riassume, nella sua storia e nella sua memoria, stanno per noi le radici e la forza per saltare al meglio al di là del guado, nella CGIL crotonese che immaginiamo, che vogliamo e che, ne siamo certi, sarà. [...] Nei principi alla base delle lotte, negli orientamenti e nelle scelte, nelle ragioni delle vittorie e delle sconfitte di questi nostri 100 anni, stanno per noi i principi fondanti del modo di essere della CGIL Di tutto ciò questo libro racconta, e per quello che riguarda il futuro aiuta a riflettere"""". (dalla presentazione di Raffaele Falbo, segretario generale della CdL di Crotone)" -
Le risorse umane
La nozione di risorsa umana è diventata centrale per definire la ""forma-impresa"""" che caratterizza il capitalismo di stampo neoliberale. Di che cosa è sintomo l'inflazione di questa nozione all'interno dei luoghi di lavoro e non solo? In che modo l'""""umano"""" è diventato oggi la """"risorsa"""" principale dell'economia capitalistica? In questo libro - attraverso una digressione che parte dalla disciplina di fabbrica novecentesca, si sofferma sull'invenzione del management moderno e arriva fino a oggi - si sostiene che la """"risorsa umana"""", lungi dal segnalare l'avvento del lavoro infine umanizzato, è piuttosto il correlato di una tecnologia di potere che si situa all'incrocio fra il governo politico degli individui e l'organizzazione del lavoro. Ciò che sembra una nozione tecnica o neutrale proviene in realtà da un campo di conflitti e di lotte, e rappresenta l'esito attuale di una lunga storia di tentativi di addomesticare quella che Marx chiamava la """"mano ribelle del lavoro""""."" -
Manuale per il corretto uso degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa
L'utilità di questo manuale sta nell'aver predisposto una raccolta ragionata degli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa per cui vige l'obbligo della segnalazione. Uno strumento che vuole rendere più facile il compito dei delegati sindacali e degli operatori del patronato, nell'individuazione delle patologie di probabile origine lavorativa che potrebbero essere riconosciute. Gli elenchi delle malattie di probabile origine lavorativa sono tre e con Decreto del Ministero del Lavoro del 10 giugno 2014, sono stati aggiornati: Lista 1. Malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità; Lista 2. Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità; Lista 3. Malattie la cui origine lavorativa è possibile. Considerato che le malattie contenute negli elenchi sono centinaia, nel manuale le tre liste, mantenendo sempre la distinzione tra di loro attraverso tre diverse colorazioni, sono state però unificate in un'unica lista in cui tutte le malattie sono riportate in ordine alfabetico, segnalando per ognuna gli agenti e il codice identificativo. Ogni patologia può quindi essere immediatamente identificata e ricondotta alla lista di appartenenza e il manuale, così organizzato, si presenta come strumento di utile e facile consultazione per chiunque anche non esperto della materia. -
Il cammino della dignità. Peripezie, fascino, manipolazioni di una parola
Come davanti ad una famosa pizzeria napoletana, c'è sempre ressa alla porta della parola dignità. Si tratti di magnificare la gustosità del ""fritto misto"""" o la prelibatezza della """"bottarga"""" o l'eleganza dell'""""abito ladino"""" o il decoro del """"mercato rionale"""" di Messina o la rispettabilità di piante e di animali, la parola chiamata a illustrare tutto questo bene è sempre la stessa: dignità. È polvere magica, per la cronaca cittadina, quella che emana dal suono e dal segno di questa parola, buona a trascinare nel prestigio e nell'eccellenza qualunque oggetto di pensiero si voglia abbinare ad essa. E in questa manipolazione la parola rischia di smarrire il suo proprio, più autentico significato; rischia di assumere una funzione tutta ed esclusivamente cosmetica, tipograficamente non dissimile da quella del carattere in grassetto o del punto esclamativo. Di fronte ad un tale scempio semantico e culturale non resta che mettersi a ripercorrere la storia di questa parola, la storia di un lungo cammino per vie, viottoli e sentieri sulle terre della filosofia, della politica, della letteratura, della religione, del diritto. Dignità ieri, dignità oggi. Ieri, a cingere di alloro gli eroi e i sapienti delle polis greche. Oggi, dote inviolabile, ma anche mandato etico imperativo, assegnati ad ogni essere umano... Prefazione di Gianfranco Bettin."" -
La famiglia omonogenitoriale in Europa. Diritti di cittadinanza e libera circolazione
I tempi ci hanno abituati a valutazioni politiche, sociali e giuridiche sul riconoscimento della coppia di persone dello stesso sesso, sul matrimonio egualitario, sulle unioni registrate, sui PACS, sulle civil partnership, ecc., ma non abbastanza si sa e si discute sulla condizione di figli e figlie delle rainbow family. Il volume, che può essere considerato un testo pilota per giuristi, analizza la dimensione giuridica delle famiglie omoparentali all'interno della UE e le difficoltà che queste incontrano nello spostarsi da uno Stato all'altro, dato che il riconoscimento di status familiare, l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita, l'adozione e la tutela giuridica di figli e figlie variano in maniera rilevante all'interno dell'Unione. Esso propone quindi un'analisi delle fonti del diritto discriminatorio nella UE e degli strumenti di soft law, dei principi di Yogyakarta, della sicurezza sociale e della tutela del lavoro nei vari Stati, delle nuove policy aziendali, soffermandosi sul ruolo delle organizzazioni sindacali nazionali ed europee con i diversi livelli di contrattazione. Alla stesura del libro, che si apre con le testimonianze delle più importanti associazioni di interesse nel nostro Paese e in Europa, hanno collaborato, tutti senza compenso, giuristi del lavoro, accademici, esperti di previdenza e responsabili di importanti settori della CGIL, che ringraziamo. -
La prospettiva liberalsocialista. Uno sguardo sul futuro della sinistra
Tutto è in movimento. È in corso un cambiamento epocale negli assetti produttivi e sociali del mondo. Con effetti asimmetrici tra Oriente ed Occidente. È questo il risultato di un processo di globalizzazione dominato dalle grandi corporations in associazione con il comunismo schiavista cinese; il tutto aggravato nell'eurozona dalla politica di austerità imposta dalla Germania. La sinistra italiana ed europea ne è uscita fortemente indebolita, perdendo la capacità di guidare il cambiamento, perché bloccata nella difesa doverosa ma impotente dell'esistente. La via d'uscita è il passaggio all'economia della conoscenza, promuovendo un nuovo rapporto tra impresa, lavoro e sapere: passaggio obbligato per dare un futuro al Paese e in esso a quello dei giovani. Di una sinistra combattiva c'è un disperato bisogno di fronte ai grandi drammi sociali esistenti. Ma è anche necessario ammettere che deve essere una sinistra moderna, consapevole che, oggi, non bastano le sue sole forze, né è più sufficiente il conflitto di classe, che certo non scompare ma non è più in grado di far fronte al declino del paese. Bisogna oggi promuovere un clima di patriottismo repubblicano in cui le forze democratiche del lavoro e del capitale, della cultura e della scienza, danno vita a coalizioni per l'innovazione, lo sviluppo e la democrazia partecipata. Oggi nel PD convivono pensiero liberale, pensiero socialista e pensiero dei cattolici democratici... -
Neoliberismi e azione pubblica. Il caso italiano
L'attuale crisi economica e finanziaria globale ha stimolato un intenso dibattito scientifico, oltre che politico, sulle cause della crisi stessa e sulle possibili risposte. In questo quadro si è aperto un confronto sulle politiche orientate al mercato e alla competitività, con particolare riferimento alle caratteristiche e al destino del paradigma di azione pubblica di tipo neoliberista, che si è imposto nel mondo a partire dalla metà degli anni settanta del secolo scorso e che dura fino ad oggi. Ma quali tipi di politiche neoliberiste si sono affermate in Italia in questo stesso arco temporale? Con quali differenze e similitudini nei diversi settori di intervento? E cosa spiega la perdurante egemonia degli interessi e delle idee del neoliberismo in Italia? Al fine di rispondere a queste domande, il libro ricostruisce sistematicamente, con un'impostazione critica e di tipo comparativo, le forme assunte dal neoliberismo italiano in differenti ambiti e scale di azione pubblica: bilancio e finanza pubblica, mercato del lavoro, welfare state, istruzione, programmi per le smart city, uso dello spazio urbano, sicurezza nelle città. -
Sviluppo del turismo sostenibile. Cambiamenti sociali e acquisizione di competenze
La scarsa attenzione che in passato è stata dedicata al turismo non ha permesso di individuare e delimitare l'oggetto della disciplina normativa e, dunque, di giungere ad una tempestiva ed efficace regolamentazione del comparto. A lungo ritenuto una materia di scarsa consistenza giuridica, solo negli ultimi decenni la considerazione dell'alto rilievo economico e sociale del fenomeno ha portato ai primi tentativi di identificazione del suo ambito concettuale; tentativi che, il più delle volte, si sono risolti in elementi di confusione e frammentazione piuttosto che nella predisposizione di reali strumenti utili ad un'organizzazione fruttuosa. Il volume prende spunto dalla complessità legata ai problemi ambientali e allo sviluppo sostenibile con l'obiettivo di aprire un percorso culturale sempre più centrato sulla sostenibilità, e perciò in grado di assumere politiche efficaci volte a superare quei problemi. Viene così in evidenza come la strada maestra da percorrere debba condurre, più che a generiche politiche basate sull'imposizione di vincoli e norme generali, pure necessari, a un effettivo e consapevole coinvolgimento degli attori sociali rivolto alla condivisione di concetti e linguaggi relativi all'ambiente e all'assunzione di specifici sistemi di indicatori ambientali e di sostenibilità. Prefazione di Fulvio Fammoni. Introduzione di Franco Martini. -
Coniugare al presente. L'ottantanove e la fine del PCI. Scritti (1989-1993)
"Io non vivo e non vedo quella identità, quel sentirmi comunista, come una fuga nel sogno (per quanto anche il sogno aiuta a sapere e a combattere; aiuta persino gli scienziati a scoprire). Io lo vedo piuttosto come una angolazione, un punto di vista (orizzonte, lo ha chiamato Cesare Luporini) che mi aiuta a leggere il presente, e comprendere politicamente, socialmente quel che debbo fare oggi, e il domani per cui lavorare. [...] Tenere aperto l'orizzonte verso beni che non sono misurabili con il metro del mercato, e nemmeno con quello della parità e della giustizia sociale, mi ha permesso di comprendere l'incommensurabilità del bene 'natura'[...] Pensare, e verificare in concreto, che la giustizia quando dà, o vorrebbe dare, a ciascuno secondo il suo lavoro, contiene un limite, perché il diritto astratto non comprende l'intero arco delle differenze tra individui. L'orizzonte del comunismo mi ha aiutato a comprendere la rivoluzione politica del movimento femminista, lo svelamento della differenza sessuale. E questo ha prodotto uno spostamento pratico, un mio agire politico diverso, [...] qui e ora [...]."""" (Pietro Ingrao)"