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Conversando con Luca Comodo e Nando Pagnoncelli. L'Italia dei sondaggi: tra realtà e percezione
Perché vince Salvini? Perché Salvini propone identità e comunità. È un modello difensivo, portato all'ennesima potenza, con lo slogan non nuovo ma efficacissimo di 'prima gli italiani'. Modello sul quale in fondo la Lega Nord è vissuta anche nel momento in cui era Lega Padana, proprio perché già allora, mentre la sinistra si globalizzava, continuava a proporre protezione sociale. Questo spiega i flussi di voto dalla sinistra alla Lega, che vedevamo già alla fine degli anni Novanta. Perché? Perché appunto gli operai, i ceti deboli, hanno cercato difese, hanno cercato protezione, e non l'hanno più trovata nella sinistra. -
Le leggi delle donne che hanno cambiato l'Italia. Ediz. ampliata
Se non ci fossero state le donne, in questa nostra Repubblica, se non ci fossero state le loro tenaci battaglie di emancipazione e liberazione condotte attraverso un intreccio fecondo di iniziative delle associazioni, dei movimenti, dei partiti, delle istituzioni -, l'Italia sarebbe oggi un Paese molto più arretrato e molti articoli della Costituzione non sarebbero stati applicati. Questo debito che l'Italia ha nei confronti delle donne lo racconta in modo inedito questo libro scritto e curato dalle volontarie della Fondazione Nilde Iotti. Lo fa illustrando in modo rigoroso e semplice le tappe ed i contenuti delle conquiste legislative dall'inizio della Repubblica alla conclusione dell'ultima legislatura, che hanno cambiato la vita delle donne e l'assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese. Il libro rammenta la battaglia per il diritto di voto e le ""madri della nostra Repubblica"""", le donne elette nell'Assemblea Costituente, che diedero un contributo rilevante alla stesura della Costituzione. Sono citati gli articoli che più hanno favorito il cambiamento nella vita delle donne. Segue poi il racconto delle leggi con uno schema che ne indica la scansione in ordine cronologico dal 1950 al 2018, a cui si connettono le schede che ne illustrano i contenuti. Lo sguardo della battaglia delle donne è oggi e sempre più sarà quello europeo. Per questo il libro si conclude con una rassegna delle tappe e dei provvedimenti più significativi adottati dall'Unione Europea."" -
Dai nostri corpi sotto attacco. Aborto e politica
In un contesto politico profondamente mutato, la questione dell'aborto continua ad essere - come fu negli anni Settanta del Novecento - questione cruciale per la libertà, soggettività e convivenza civile di tutte e tutti. In un panorama che sembra segnato dalla rottura di vecchi schemi gerarchici e dal trionfo neoliberale dei diritti individuali emergono con grande forza, in Italia e in molti paesi, forme di nostalgia per un passato governato dalle certezze patriarcali e sovraniste che incidono ancora una volta sui corpi delle donne. In molti paesi del mondo l'aborto torna ad essere oggetto di politiche criminalizzanti. Le donne però reagiscono, in forme politiche forti e interessanti. In questo volume, che pensiamo come strumento di riflessione e di attivismo, si racconta il protagonismo politico femminista in Spagna, Polonia, Irlanda, Brasile, Argentina e Cile, dove, attraverso forme di resistenza e sperimentazione inedite, è stato posto un freno a riforme reazionarie e sono state aperte brecce nell'ordinamento per la regolamentazione dell'aborto. Le esperienze maturate in Italia e nei diversi contesti sono narrate nella cornice del dibattito politico, giuridico e filosofico più articolato che si interroga sui modi di rappresentare la questione dell'aborto, la soggettività e l'autodeterminazione femminile, e non solo. -
Separate in casa. Lavoratrici domestiche, femministe e sindacaliste: una mancata alleanza
Nel contesto italiano del lavoro di riproduzione, quali sono state le definizioni e le rappresentazioni del lavoro e delle lavoratrici domestiche dal secondo dopoguerra a oggi? Ma soprattutto, quali sono state le cause o le contingenze delle mancate o solo potenziali alleanze tra organizzazioni delle lavoratrici domestiche e movimenti femministi? Il volume approfondisce questi interrogativi attraverso un focus sugli anni Sessanta e Settanta: la stagione che in Italia ha rappresentato sia l'apice del percorso di riconoscimento del lavoro domestico e di cura come ""vero"""" lavoro, rimasto tuttora incompleto, sia un laboratorio particolarmente vivace per le analisi femministe sull'occultamento della centralità della riproduzione nell'economia capitalistica. Si tratta quindi di un volume sul lavoro domestico e di cura, ma anche sulle prospettive del movimento femminista italiano generalmente trascurate nella storiografia (come il femminismo sindacale, la campagna internazionale per il salario contro il lavoro domestico o il ruolo delle donne nelle associazioni cattoliche) e sui fenomeni sociali trascurati dallo stesso movimento femminista italiano (come la femminilizzazione delle migrazioni internazionali). Ragionare sulle mancate alleanze del passato, le criticità e i punti di forza sia delle forme di organizzazione delle lavoratrici domestiche salariate sia dei discorsi e delle pratiche femministe sul rapporto tra produzione e riproduzione, può aiutarci a comprendere come riconnettere nel presente la questione politica del lavoro domestico."" -
Lo spazio pubblico
I mutamenti sociali degli ultimi anni hanno mostrato l'esigenza di rimettere in discussione il tema dello spazio pubblico, portando all'apertura di forti dibattiti circa la sua natura e le sue definizioni. Una delle cause principali delle ambiguità che segnano tali discussioni deriva dal continuo oscillare tra l'idea di spazio pubblico come spazio fisico e materiale e l'idea di spazio pubblico nel suo senso metaforico, come arena politica. L'intento del volume è mostrare come lo spazio pubblico, in quanto spazio politico, sia sempre legato alla sua dimensione materiale. Procedendo attraverso la ricostruzione genealogica e l'analisi critica delle recenti dinamiche sociali e politiche secondo la prospettiva del conflitto e della differenza, queste pagine cercano di evidenziare gli slittamenti, i ritorni, le reinvenzioni dietro i diversi usi del concetto, articolandone e problematizzandone gli assunti, mostrandone le implicite visioni ed esigenze politiche. -
Nazione e Mezzogiorno
Il volume ricostruisce la storia dei principali momenti di crisi che hanno percorso l'Italia meridionale lungo tutto l'Ottocento, il secolo degli Stati-nazione. Procedendo dall'analisi dello spazio politico tra élites e gruppi sociali subalterni, l'obiettivo è di inserirsi in nuovi sentieri di ricerca riguardanti le idee politiche e i sistemi di potere nel sud d'Italia, prima e dopo l'Unità. Le vicende della formazione dello Stato unitario si intrecciano con una rilettura dei Quaderni del carcere di Antonio Gramsci, messa in tensione con le ridefinizioni dei concetti di nazione e identità elaborate dagli studi postcoloniali. Con questi strumenti di indagine è possibile rintracciare il ruolo chiave assunto da quei soggetti troppo spesso rimasti ai margini di letture storiche parziali e incentrate sull'egemonia dei gruppi dominanti. A emergere nelle vicende del Mezzogiorno sono allora le tracce della storia degli esclusi dalle grandi narrazioni, nelle quali si ritrovano gli echi non più sopiti di una nuova coscienza politica. -
Critica marxista (2019). Vol. 1
La storica rivista di cultura politica italiana, nata nel 1963, presenta indagini e commenti sull'attualità politica, sociale, economica, e riflessioni teoriche e storiografiche. -
Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale (2019). Vol. 1: Gennaio-marzo
Parte I. Dottrina. Saggi: G. De Simone Lavoro digitale e subordinazione. Prime riflessioni; A. Levi Il lavoro agile, nel contesto del processo di destrutturazione della subordinazione; M. Militello Il work-life blending nell'era della on demand economy; E. Raimondi Potere di controllo, tutela della riservatezza e «lavoro agile»; M. Faioli Misurazione della rappresentatività sindacale, privacy e collettaggio. Note e commenti: P. Alleva Reddito di cittadinanza e crescita occupazionale; A. Allamprese, S. Borelli, G. Orlandini La nuova direttiva sul distacco transnazionale. Problemi di diritto sociale europeo e internazionale: C. Kilpatrick L'Europa della crisi si rivoLge all'Oil. Parte II. Giurisprudenza: Il caso 1 V. Speziale La sentenza della Corte costituzionale sul contratto a tutele crescenti; Il caso 2 M. Lozito Cessazione di una banca, cessione di attività/passività o trasferimento d'azienda?; Note O. Genovesi Licenziamenti disciplinari tardivi / D. Calderara Retribuzione in peius per crisi / L. Giasanti Discriminazione per età / C. Spinelli, U. Carabelli Sui riders / D. Marino Sulla convocazione delle assembLee / S. Laforgia Diritto al lavoro versus diritto alla salute / M. D'Aponte Il danno da mobbing. Osservatori online. Corte costituzionale a cura di Lorenzo Fassina e Massimo Pallini; Contrattazione collettiva a cura di Ginevra Galli e Stefano Cairoli. -
Cittadinanza opaca
Il libro intende indagare il carattere opaco della cittadinanza femminile, inteso come persistenza di dispositivi socio-simbolici che riconducono costantemente la soggettività delle donne a funzione sociale. Questa dinamica proietta nel presente le sue ombre, producendo nuove forme di assoggettamento. L'opacità che ancora oggi circonda il lavoro di cura - non considerato lavoro, ma attività naturale delle donne, connessa alla maternità e al contesto familiare - è emblematica del funzionalismo del corpo delle donne. Le più svariate forme di disparità che le donne vivono non sono dovute all'incompiutezza delle leggi o ad un deficit dei diritti, bensì alla permanenza della divisione sessuale del lavoro e di una condizione strutturale dei rapporti di potere tra i sessi. Il volume si sviluppa lungo cinque nuclei argomentativi, volti a tracciare un bilancio sulla cittadinanza femminile: cittadinanza, lavoro, welfare, saperi, migrazione. In tali ambiti è possibile rinvenire una rinnovata forma dei processi di addomesticamento del femminile. Il filo conduttore di ogni capitolo è rappresentato dal lavoro. Inteso, nel senso più ampio, come riproduzione della vita (funzione sociale, cura, socializzazione) costituisce l'aspetto su cui si è più esercitato il disciplinamento del corpo femminile. Corpo naturalizzato, a servizio prima della modernizzazione capitalistica e poi sussunto nelle performance della nuova razionalità neoliberale. -
La meritocrazia
I1 volume ricostruisce la storia del concetto di meritocrazia dal momento in cui fu coniata la parola (la seconda metà degli anni cinquanta del Novecento) ai giorni nostri, guardando sia alle elaborazioni teoriche della filosofia e del pensiero sociale (da Young a Della Volpe, Hayek, Arendt, Rawls, Bell, Bourdieu, Walzer, Sen, La-sch, Sennet, Giddens) sia al linguaggio politico (da Martelli a Blair e Renzi) e al senso comune diffuso. Il percorso proposto mostra come il termine nasca con un significato negativo, a identificare una prefigurazione distopica, che continuerà a caratterizzare il suo utilizzo nel vecchio continente per alcuni decenni; e come negli Stati Uniti il lemma assuma invece da subito un significato anche positivo, all'interno di un'ideologia tecnocratica proiettata nella nuova civiltà postindustriale. È solo all'inizio del nuovo millennio che con la Terza Via l'ideologia meritocratica diventa parte dei valori della cultura politica progressista europea, sempre più sussunta dalla governance postfordista. La meritocrazia diventa perciò una parola-chiave del neoliberalismo, giustificando le crescenti diseguaglianze dovute ai processi di finanziarizzazione, delocalizzazione e privatizzazione. -
Sociologia storica e spiegazione causale
In questo testo ci si chiede se sia possibile perseguire, anche nel campo delle scienze sociali, non soltanto una «comprensione intuitiva» o «interpretativa», ma - come accade per le scienze fisiche o naturali - una «spiegazione causale» dei processi storico-sociali osservati. Per questo riteniamo che questo testo possa essere utile nell'insegnamento delle scienze umane e sociali nel nostro paese. Nel primo capitolo si discute dell'impianto metodologico di vari autori come Elias, Bendix e Wallerstein, nessuno dei quali tuttavia mostra di utilizzare metodi in grado di raggiungere una spiegazione causale. È solo nel secondo capitolo, dedicato a Max Weber, che si vede come questo autore, tramite l'analisi storica comparata e la tecnica narrativa e «iterativa» cui egli ricorre, sia invece in grado di raggiungere una spiegazione causale, con riferimento, in particolare, alle origini del capitalismo in Occidente. Weber dimostra infatti il ruolo autonomo e innovativo rilevante che possono svolgere determinati soggetti dotati di forti convinzioni etiche (come i profeti giudaici o gli imprenditori protestanti), nell'indurre mutamenti importanti nei canoni sociali e morali dominanti. Il terzo e ultimo capitolo offre poi un riepilogo delle caratteristiche dell'analisi storica comparata, mentre nell'appendice si mostra come la concezione del «capo carismatico» di Weber muti negli ultimi anni della sua vita e come questo mutamento si comprenda meglio «storicizzando» Weber, cioè situandolo nella temperie della crisi politica e sociale della Germania di Weimar. -
Critica marxista (2019). Vol. 2
La storica rivista di cultura politica italiana, nata nel 1963, presenta indagini e commenti sull'attualità politica, sociale, economica, e riflessioni teoriche e storiografiche. -
Cortissima storia del popolo italiano. Migrazioni e mescolanze da un milione di anni
Dopo ""Storiaditalia cortissima. 1860-2010: 150 anni"""", realizzato in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, lo stesso autore presenta una nuova proposta comunicativa-informativa-didattica dedicata questa volta alla storia del popolo italiano. Una nuova pubblicazione simile alla precedente per le sue caratteristiche (una breve sintesi storica con decine di piccole illustrazioni in ogni capitolo, un linguaggio non specialistico semplice e chiaro), rivolta nuovamente ad un pubblico misto e vario per età e formazione, cittadini italiani e stranieri. Un libro pensato per condividere una memoria specifica relativa alle origini preistoriche e storiche del «popolo italiano», per vivere e affrontare la realtà delle nuove immigrazioni con una conoscenza-coscienza alternativa al rifiuto, al razzismo, alla xenofobia, che vada anche oltre la tolleranza, l'accoglienza, l'integrazione per una convivenza civile più matura. Un libro per ricordare e forse riscoprire che noi, italiane e italiani di oggi, siamo il risultato genetico e storico di iniziali e continue mescolanze fra decine di popolazioni con culture diverse, grazie alle progressive immigrazioni da quasi tutto il mondo verso la nostra penisola. Dieci capitoli di storia sintetica illustrata e un'Appendice con altri quattro capitoli brevi: uno sull'origine del nome Italia, uno sulle origini miste di alcune personalità della storia e del presente d'Italia, una scheda sulla popolazione italiana di oggi e infine una piccola biblio-sitografia."" -
Il mio territorio finisce qui. Vite di minori tra il reato e la pena
Una umanità sconosciuta: ridotta a fatti di cronaca, dove spesso vince la curiosità del dettaglio più crudo, il richiamo all'allarme sociale, la reazione delle vittime e dei loro parenti, le sentenze più o meno condivise dei giudici. In queste pagine quella umanità assume il volto di persone, storie individuali, percorsi di vita che si intrecciano con la vita di chi le racconta: una giudice del Tribunale dei minorenni di Roma, Maria Teresa Spagnoletti, che per decenni ha incontrato nelle aule di giustizia e nelle carceri minorili centinaia di questi ragazzi invisibili ai nostri occhi. Ce li racconta con un linguaggio asciutto, talvolta duro come le loro vite, profondo ma mai con un cedimento alla retorica o alle banalità del senso comune. È un magistrato che giudica i fatti commessi, non le persone, ed anzi non si rassegna, data la loro giovane età, alla ineluttabilità di un destino che per molti di loro appare a prima vista già segnato ed immodificabile. Per questo, nel suo lavoro, ascolta, scommette sulla fiducia, su quanto una buona esperienza scolastica, un impegno nel volontariato e il lavoro solidale di tanti operatori possano accendere nuovi interessi e visioni della vita. Crede in loro anche quando chiunque al suo posto avrebbe molti dubbi; ma non si arrende neanche di fronte agli insuccessi, che ci racconta con realismo, passione, mai rassegnazione. Un libro che è testimonianza di un impegno e di una cultura che non cede al pregiudizio sociale e alla deriva autoritaria che affiora nelle pieghe della società. Prefazione di Don Gino Rigoldi e Luigi Berlinguer. -
Lavorare tutti? Crisi, diseguaglianze e lo Stato come datore di lavoro di ultima istanza
Lo Stato come datore di lavoro di ultima istanza torna come ipotesi nel dibattito politico e accademico. Negli Stati Uniti le proposte di Lavoro garantito pubblico e il Green New Deal, che prevede lavoro garantito pubblico, hanno suscitato grande interesse. Di cosa parliamo? Della possibilità e necessità di intervenire, creando lavoro, in ambiti quali l'adattamento e la lotta al cambiamento climatico e il lavoro di cura in società avanzate e complesse come quelle occidentali. Si tratta di ipotesi sensate? Ce ne sarebbe bisogno negli Stati Uniti? E nell'Italia del «Reddito di cittadinanza»? Forse, se è vero che in tutto l'Occidente aumentano le diseguaglianze e il lavoro viene pagato sempre meno. ""Lavorare tutti?"""" ricostruisce le proposte americane di lavoro garantito e il dibattito accademico e politico che hanno suscitato, ricorda le esperienze precedenti dal New Deal in poi, offre una fotografia della società americana, delle sue diseguaglianze, dei suoi ritardi, dei milioni rimasti indietro. Divisioni e diseguaglianze spiegano tanto la vittoria di Trump quanto la popolarità di figure come Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez. Spostando poi il fuoco sulla situazione italiana, il volume, arricchito da una introduzione teorica di Laura Pennacchi, prova a fare alcune ipotesi su un'idea di lavoro garantito a partire da un quadro del mercato del lavoro e dei bisogni insoddisfatti del nostro paese. Prefazione di Gianna Fracassi. Introduzione di Laura Pennacchi. Postfazione di Riccardo Sanna."" -
Conversando con Nerina Dirindin. Cosa difendere e cosa cambiare del Sistema Sanitario Nazionale
Il libro affronta il tema complesso ma avvincente che riguarda la salute delle persone e il loro benessere, e come la programmazione pubblica possa concorrere a determinare questa condizione. A questo riguardo non vi è dubbio che l’Italia si collochi tra i Paesi più avanzati del globo per quanto concerne lo stato di salute e la durata della vita ma oggi, dopo 40 anni dall’istituzione del Sistema Sanitario Nazionale, cosa sta realmente avvenendo all’interno delle regioni? Gli stessi principi costituzionali della promozione della salute con quelli della salvaguardia dell’ambiente richiedono il raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile del l’Agenda 2030 dell’ONU. Ma, come sostiene anche l’ASviS, aumentano le difficoltà e le disuguaglianze negli accessi ai servizi sanitari, si assiste al drastico ridimensionamento degli operatori e alla crescita della spesa sostenuta direttamente dalle famiglie e dai cittadini. Nerina Dirindin, di fronte a questo scenario, ci invita a considerare come la programmazione degli interventi in sanità debba partire necessariamente dai bisogni dei cittadini e non dal desiderio di avviare l’ennesima «riforma organizzativa» di aziende sanitarie e ospedali, o il rilancio – molto di moda in questo periodo – di preoccupanti forme di autonomia regionale che mettono a rischio l’applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza in tutto il Paese. Prefazione di Giovanni Bissoni. -
Critica marxista (2019). Vol. 4-5
La storica rivista di cultura politica italiana, nata nel 1963, presenta indagini e commenti sull'attualità politica, sociale, economica, e riflessioni teoriche e storiografiche. -
Rapporto sui diritti globali 2019. Cambiare il sistema
Il Rapporto sui diritti globali è uno studio annuale, unico a livello internazionale, che analizza i processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e ambientali, osservati in un'ottica che considera i diritti come interdipendenti. La struttura del Rapporto, giunto alla sua 17ª edizione, è articolata in capitoli tematici, suddivisi in una panoramica generale e in Focus di approfondimento su alcune delle problematiche più rilevanti e attuali dell'anno. L'analisi e la ricerca sono corredate da cronologie dei fatti, dati statistici, riferimenti bibliografici e web. Il Rapporto sui diritti globali, contenente le analisi più approfondite, le cifre più aggiornate, il quadro più ampio, si è confermato come uno strumento fondamentale di informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media e nell'informazione, nella politica, nelle amministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle professioni sociali, nelle associazioni. Ideato e realizzato dall'Associazione Società INformazione ONLUS, è promosso dalla CGIL nazionale, con l'adesione delle maggiori associazioni impegnate a vario titolo sui grandi temi trattati nel Rapporto. Prefazione di Maurizio Landini. Introduzione di Sergio Segio. -
Parole per piazza Fontana. Biennio rosso, strage nera
L'idea di questo libro è nata per raccontare quello che ha voluto dire per i lavoratori del Monte dei Paschi di Siena confrontarsi con un evento fondamentale nella storia del Paese; nel 2009 infatti era entrata a far parte di Montepaschi la Banca Nazionale dell'Agricoltura nella cui sede di Piazza Fontana fu consumata la strage, dunque in seguito alla fusione i lavoratori e i sindacalisti della banca si sono sentiti, se possibile, ancora più coinvolti. Viene così raccontato tutto ciò che, negli anni, il coordinamento Fisac Cgil del Monte dei Paschi ha realizzato per ricordare quei tragici avvenimenti, dando con tinuità al lavoro compiuto precedentemente dal sindacato della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Sono stati inoltre coinvolti giornalisti, storici, militanti politici e sindacali, scrittori, artisti, familiari delle vittime, per acquisire la loro conoscenza e memoria sulla strage e per dare voce anche ai sentimenti evocati dal ricordo. Vengono inoltre ospitati nel libro gli interventi di una scrittrice e di un gruppo di cartoonists che, pur non avendo vissuto direttamente gli anni di cui si parla nel libro, hanno fornito contributi preziosi utilizzando le loro specifiche for me d'arte. Si è così composto nel libro un concerto di voci, un tributo, un coro, un corteo di parole, «Parole per Piazza Fontana». Con il contributo di Carlo Arnoldi, Alessio Atrei, Simona Baldanzi, Marco Cattaneo, Lido Contemori, Francesco Del Casino, Saverio Ferrari, Paolo Lombardi, Paolo Morando, Antonio Pizzinato, Saro Pizzuto, Tiziano Riverso, Vanessa Roghi, Guido Scalvinelli, Fortunato Zinni. Prefazione di Luciana Castellina. -
Bilateralità. Welfare e contrattazione: esperienze europee a confronto
Nel presente testo sono riuniti gli atti del seminario Bilateralità, welfare e contrattazione: esperienze europee a confronto che si è svolto a Roma il 2 luglio 2019. Si tratta del più recente del ciclo di eventi che la Cgil nazionale, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, ha voluto dedicare all'approfondimento dei diversi aspetti che caratterizzano la bilateralità, con lo scopo di evidenziarne la pluralità di sfaccettature e di punti di osservazione e cercare di leggerne, prospetticamente, lo sviluppo. Il volume completa così una serie di iniziative sul tema della ""bilateralità"""" che la Cgil nazionale ha realizzato nell'arco di alcuni anni (2015-2019). Iniziative che hanno formato le tappe del percorso di costruzione di un autonomo pensiero declinato nei suoi vari segmenti. Il viaggio si è sviluppato attraverso occasioni di confronto con le maggiori categorie industriali della Cgil, allargandosi successivamente al coinvolgimento delle più importanti controparti storicamente sensibili a questa tematica, per arrivare alle stesse organizzazioni di Cisl e Uil e ai rappresentanti delle maggiori Federazioni sindacali europee.""