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Mater. La committenza mariana a Siracusa
Il volume ospita una breve introduzione di mons. Salvatore Marino, che invita ad una riflessione su ""Maria e la pietà popolare"""", una visione antropologica e comunitaria sulla fede mariana nella Diocesi aretusea. I due autori del testo storico-artistico affrontano due aspetti paralleli della tematica mariana a Siracusa. Michele Romano analizza il valore della committenza nobiliare e illuminata che ha collezionato nei luoghi di culto aretusei opere di alto livello artistico, pale d'altare e corredi liturgici, contrassegnati da stemmi araldici di cui si descrivono i segni iconografici e simbolici. Dario Bottaro conduce il lettore ad una attenta sull'iconografia mistica e cultuale mariana presente nelle chiese mariane dell'isola di Ortigia, centro storico di Siracusa e patrimonio dell'Unesco. Il testo, inoltre, presenta un catalogo fotografico e 17 schede di catalogazione che documentazione il valore etico e culturale del patrimonio artistico presente in alcune chiese mariane della città di Siracusa. Il volume conclude il suo precorso con una attenta bibliografia specifica e una ristampa anastatica del testo di Nunzio Agnello (1891)."" -
Pars. Vishka, Amir, Rasta
La parola ""PARS"""" deriva dall'antico nome del clan principale di Ciro il Grande """"Pars"""", o """"Parsa"""", dal quale deriva il nome greco Persis, che sta all'origine del nome Persia. Il nome allude, etimologicamente, all'antica tradizione persiana, assunta come bagaglio memoriale dai tre giovani artisti iraniani Vishka, Amir, Rasta, che espongono le loro opere per la prima volta a Noto, capitale del Barocco. Questo nome rinvia anche, metonimicamente, al termine latino """"pars"""", cioè, """"parte"""", """"territorio"""", """"confine"""", formatosi dal verbo latino """"parere"""", che significa """"partorire"""", """"lasciare"""", """"creare"""". Nel percorso artistico di Vishka, Amir e Rasta - espressione del clima culturale che si respira oggi in Iran divengono centrali una preziosa eredità culturale, quella della terra di origine, filtrata attraverso la contaminazione di pratiche riconducibili alla loro formazione europea. Testi in catalogo di Ornella Fazzina e Salvo Sequenzia."" -
Atlante degli addii
Le poesie qui raccolte sono state scritte fra la metà degli anni Novanta e i primi anni del nuovo millennio, tranne una sezione che risale alla fine degli anni Ottanta e la sezione finale, in cui confluiscono anche poesie più recenti. Non sono pubblicate, pertanto, attenendosi a un ordine cronologico o a uno scherma argomentativo o narrativo, assemblandole secondo ragioni documentarie o di unità strutturale. La selezione e la collocazione delle singole poesie all'interno di serie distinte ha privilegiato, affinità di contenuto coerenza o compatibilità, se non omogeneità, di stile e di linguaggio, coesione di carattere tonale. Un criterio complessivo, passando dalla sezione iniziale alle successive, ma intersecandosi tutte, è dato dal passaggio da una poesia impersonale, surrealista, 'ermetica', poco disposta a venire a patti con intenzioni emozionali dell'autore, alle sezioni in cui a prevalere è una dinamica più personale, benché non autobiografica, metaforicamente risolta anche quando centrata su sollecitazioni imposte dalla storia, scaturite dal presente o derivate dalla cultura. L'ultima parte assume un tono quasi colloquiale, trovando una frammentaria dimensione narrativa. -
Andrea Cefaly. Riflessive frenesie
La pubblicazione raccoglie la documentazione dell'evento espositivo realizzato in omaggio alla ricerca dell'artista calabrese Andrea Cefaly (Cortale 1901 - 1986). Il catalogo, con un testo di Gianluca Collica, presenta ventotto opere del maestro di Catanzaro attraverso le quali percorrere alcuni felici episodi del suo fare pittorico tanto meditato e riflessivo quanto apparentemente ""lesto"""". Pertanto sarà possibile visionare le riproduzioni di alcuni suoi intensi cartoni con i soggetti a lui più cari: paesaggi, nature morte e soprattutto le sue amate figure e i loro volti: i ritratti."" -
Figures. Calusca in Camemi's contemporary art collection. Ediz. italiana e inglese
Il Castello Camemi Resort presenta il suo primo progetto d'arte contemporanea, promosso e organizzato in collaborazione con Newl'ink, coordinato dalla LSC edition e appositamente ideato e progettato dall'artista, dal titolo: “FIGURES. Calusca in Camemi's Contemporary Art Collection”. La pubblicazione cercherà di raccontare e documentare l’evento espositivo monografico curato da Rocco Giudice e che presenta al pubblico 81 opere che tracciano un percorso incentrato sulla produzione pittorica di Calusca. Una selezione di dipinti e disegni che vanno dal 1998 a oggi (2023), incluse, quindi, alcune opere inedite realizzate negli ultimi anni, che accostate a quelle già custodite e appartenenti alla Collezione Camemi creano un suggestivo percorso itinerante all'interno del Castello, capace di emozionare il fruitore attraverso i vigorosi e suggestionanti rimandi iconografici dei loro soggetti, oltre che dalla forza espressiva e dalla potenza dei suoi ritratti. -
Agrodolce. Traslitterazioni contemporanee. Ediz. illustrata
La pubblicazione documenta l'allestimento della mostra d'arte contemporanea ""Agrodolce. Traslitterazione contemporanee"""" realizzata all'interno degli spazi museali di Salemi e le opere presentate dagli artisti invitati. Dal testo in catalogo: La storia dell'arte è piena di esempi dove il cibo è protagonista di scene importanti: dai mosaici romani alle tavole medievali, dai banchetti rinascimentali alle tavole rappresentate nel tardo seicento sino al consumismo estremo espresso nell'arte contemporanea. Il cibo, dolce o salato, ha assunto e assume così differenti simbologie e intriganti interpretazioni. L'arte del diciassettesimo secolo ci tramanda le Nature morte in cui sono presenti diverse varietà di cibo perché richiesti dalla committenza che voleva ostentare e mostrare la propria ricchezza e agiatezza. Non poteva non mancare nelle tavole imbandite la rappresentazione del dolce. La mostra Agrodolce. Traslitterazioni contemporanee, partendo da queste premesse, si prefigge di raccontare alcune esperienze artistiche di autori contemporanei - Arrigo, Baragli, Calderone, Ferreri, Scalisi e Catania Zingali - che hanno come oggetto di riflessione la tradizione del dolce e la Sicilia."" -
Tre versioni della Natività. Botticelli, Baldung Grien, Caravaggio
I tre saggi qui raccolti rientrano nella sezione, Natività, di in un più ampio capitolo, dal titolo I quattro punti cardinali della storia sacra nell'arte; che, con altri saggi sviluppati per temi, Rocco Giudice, in un lavoro svolto parallelamente all'attività di critico militante d'arte e letteratura, oltre all'impegno creativo assolto in proprio, dedica a argomenti e figure dell'arte del passato. Senza alcuna pretesa sistematica né documentaria, dunque, che aspiri a valenza 'scientifica', l'autore conduce una disamina che postilla di scorcio i sommi indici oggi agli atti. Ne scaturisce una lettura appassionante e insolita di soggetti e artisti che, al di fuori di gerarchie e assetti classificatori, attraverso accostamenti imprevedibili, ma senza forzare né verificare in ipotesi a contrario dati acquisti, termini e regole del discorso, costituisce l'occasione per ritornare su momenti e figure della storia dell'arte da un punto di vista particolare e per molti aspetti, originale. -
Parole e strumenti per la didattica museale. Ediz. per la scuola
Negli ultimi due anni i dati italiani sulla fruizione dei musei, secondo il rapporto ISTAT 2021, hanno delineato un calo di visitatori rispetto al 2020, ovvero -72% di visitatori che frequentano i musei, le aree archeologiche, i monumenti e i complessi monumentali. Questa situazione di incertezza ha dato modo di sperimentare e immaginare nuovi scenari per la fruizione dell'arte, dell'archeologia e dei luoghi della bellezza, in generale. Ha messo in discussione le professionalità all'interno dei musei e le capacità di organizzarsi e di risalire, costringendo i responsabili dei musei e dei servizi educativi a reinventare le opportunità di fruizione e di educazione per una nuova scoperta dei tesori nascosti all'interno di questi importanti contenitori. In questo saggio l'autore condivide con il lettore parole, metodi e consigli per indirizzarlo verso la costruzione di un percorso di fruizione museale. Conduce gli operatori e mediatori culturali, attraverso esempi e buone pratiche, verso il processo di costruzione di una esperienza museale confrontandosi con gli obiettivi dell'Agenda2030 e fornisce, altresì, un nuovo modello di canvas (Museum Educational Canva). -
Sicilia / miti ed eroi
Nel mondo antico il mito spiegava l'origine, conferendo un'aura sacrale che legittimava eventi legati al cosmo, all'uomo, alla storia. Una forma letteraria e filosofica volta a dimostrare ciò che non era razionale al fine di trarne anche insegnamento morale. Non esiste mito senza eroe, colui che investito di poteri o del suo stesso valore, sfida il soprannaturale e le avversità per rinascere e dare vita a nuovi mondi. La Sicilia è una terra dalla storia millenaria fatta di conquiste, di colonizzatori, di tiranni e imperatori, di migrazioni, pertanto è intrisa di miti, tanto da essere essa stessa mito. Gli artisti invitati in occasione di questa mostra, tutti siciliani per nascita e appartenenti a diverse generazioni, offrono la loro visione attorno ad un tema fortemente identitario, che diventa occasione per ispirare ed evocare temi attuali, quali la perdita dei valori della tradizione stessa, la solitudine e l'isolamento, l'accoglienza, la figura della donna, la doverosa riflessione sul tema dell'ambiente. Ognuno col suo linguaggio e il proprio medium espressivo che va dalla pittura, al collage, alla scultura, si fa portatore di un'eredità personale allo stesso tempo collettiva. -
Il nostro inviato speciale
Chi pensa che il titolo di questo romanzo ci racconti solo di un giallo intorno alla storia di un giornalista a caccia di notizie si stupirà, e molto, durante la lettura. Florin Lazarescu è una voce nuova nella letteratura romena contemporanea che con una grande verve comica e parodistica ci racconta il mondo romeno post comunista e con ironia intelligente dissacra il sensazionalismo della stampa, la politica e il terrorismo. Antonie, il distratto inviato speciale di un giornale locale e il terrorista Mohammad, che si vuole vendicare ""dei porci occidentali"""" responsabili della morte del padre, si incontrano per caso al funerale di un noto giornalista. Entrambi sono a caccia del Presidente della Romania, il primo per estorcergli un'intervista, il secondo per ucciderlo. È per un fraintendimento che Antonie viene sospettato di essere un attentatore, viene pestato e finisce in ospedale. Antonie affronta un viaggio in cui ripercorre la propria peculiare esistenza, incontra personaggi biblici, ma è costretto a tornare nella sua realtà per affrontare fino in fondo la sua vita. E così Antonie si racconta a un singolare compagno di ospedale, compagno che diventerà la sua ragione per calarsi di nuovo nel mondo e confrontarsi con crudeltà, grettezza e mancanza di scrupoli."" -
La camicia
Un uomo, una grande città, un giorno qualunque. La sua camicia, indossata la mattina e tolta la sera. Una camicia di un bianco candido che Alexander, architetto di successo, in una Mosca gelida, entusiasmante e caotica, indossa con la speranza dell'amore, del successo e della felicità. Una giornata frenetica piena di impegni di lavoro, ma anche di innumerevoli incidenti, spesso assurdi. Il candore della camicia svanisce man mano che il tempo passa e Alexander si trova sempre più invischiato nel pensiero di Lei, la Dama che lo tormenta ma che mai viene nominata. E poi ce l'amico Max, tornato dalla provincia con ricordi di un passato comune che, con tanta birra, cognac e vodka, i due cercano di riportare in vita. Amore, amicizia, malinconia romantica consumano la camicia di Alexander. Una fiaba russa dal sapore contemporaneo. -
L' altro
Leonid Odincov sale sul treno che da Mosca va a Ulan Bator, e subito si accorge di quanto siano strani i suoi compagni di viaggio. E soprattutto si chiede se quel treno va davvero in Mongolia. Poi l'ospedale, la moglie, la madre, il suo gatto Murmur. Lenja è di nuovo a Mosca, circondato da amici artisti e intellettuali. Con loro cerca una spiegazione a quel viaggio e si chiede chi sia il misterioso Akim Ivanyc, il personaggio che gli ha cambiato la vita. Jurij Mamleev, il padre del realismo metafisico, non può accontentarsi di narrare una storia, ma ci trascina negli abissi dell'animo umano e di quel che ce al di qua o al di là della realtà apparente. Figure inquietanti, singolari, meschine, perverse, che Mamleev con lucido distacco mette in scena come marionette che sbucano dal fondale di una Russia amara, corrotta, violenta, ma anche tenera, ingenua e sempre pronta a credere in qualcosa. -
Viali dell'indipendenza
Krystian Apostata e Jakub Fidelis, un'amicizia lunga venticinque anni. Krystian è un artista, un pittore chiuso in una nevrosi alcolica, la sua arte non trova successo e il suo mondo piano piano si disgrega, spariscono gli amici, tra cui Jakub, e la sua donna, Kasia, che poi diventerà la compagna di Jakub. Lui è l'alter ego di Krystian, famoso ballerino dalla vita glamour, decisamente uno tra i Very Important People. Al crollo del mondo di Krystian, all'allontanamento da Jakub e al suo isolamento fa da sfondo il crollo del blocco sovietico. Varga ci racconta la storia di un Paese, la Polonia, e della sua libertà con uno stile brillante e una prosa fluida in cui si intrecciano malinconia e ironia. Ne viene fuori un romanzo cinico, divertente, spietato. -
L' espulsione di Gerta Schnirch
Alla fine della seconda guerra mondiale, dalla Repubblica Ceca vengono espulsi tutti i cittadini tedeschi. Nella notte tra il 30 e il 31 Maggio 1945 migliaia di tedeschi sono deportati da Brno verso il confine austriaco, una marcia estenuante, alla quale partecipano vecchi, donne e bambini. Tra loro Gerta Schnirch con la sua bambina di sei mesi, che miracolosamente sopravvive alla deportazione. Dopo alcuni mesi di lavori forzati Gerta ottiene il permesso di tornare a Brno, dove vive isolata per il resto della vita, straniera nella sua terra. Un libro dirompente e profondo, che solleva la dolorosa questione del conflitto tra cechi e tedeschi, denso di colpe, vendette e perdono. -
Predator
Nichil Mussa Baksi, detto ""Predator"""", viene imprigionato e torturato ancora bambino poiché figlio di un dissidente politico curdo. È l'unico sopravvissuto alla strage di Halabja, e diventa guerrigliero peshmerga, poi rifugiato politico e infine signor-nessuno dagli inconfessabili segreti a Philadelphia. Oahu Jim, una stella tramontata della tv americana che dalla vita ha avuto tutto, ha un unico desiderio: quello di essere mangiato. Nichil Mussa Baksi sa come si prepara la carne umana. Da un campo profughi in Kurdistan agli Stati Uniti il trait d'union di un intricato mosaico di personaggi e storie è il contatto diretto o indiretto con """"Predator"""". Un punk kosovaro, un junkie bosniaco, una poetessa serba, anarchici berlinesi. Tutti loro fanno parte della storia che sovverte le categorie di vittima e carnefice, totalmente realista, forse troppo per chi preferisce il buonsenso alla realtà. Vite di un mondo che impazzisce dopo aver affrontato l'assurdità del male."" -
A quel tempo
"A quel tempo"""" è una delle ultime opere di Rabindranath Tagore. È datata 1940, un anno prima della morte dell'ormai anziano autore. Il libro nasce come racconto orale. Tagore, infatti, ritiratosi nella fresca cittadina di montagna di Kalimpong, andava raccontando le vicende della sua vita agli amici attorno a lui. E i suoi ascoltatori, attenti, trascrivevano. Da qui deriva la freschezza del testo, composto da frammenti, sogni, squarci. Tagore percorre un viaggio a ritroso tra i suoi ricordi d'infanzia e di adolescenza. Un viaggio che ha i colori vivaci della sua terra natale, il Bengala, e le suggestioni senza tempo di una fiaba." -
Una telefonata
Robert Grimshaw è un gentiluomo inglese, ha trentacinque anni ed è fidanzato con sua cugina Katia Lascarides. Alla morte dei genitori di lei, la ragazza scopre che i due non si erano mai sposati. Per questo il fidanzamento con Robert viene sciolto: Katia vorrebbe vivere con lui senza alcun vincolo matrimoniale, cosa inaccettabile per Robert. Dopo alcuni anni Robert si innamora di Pauline Lucas, ma continua a pensare a Katia, sperando che lei cambi idea e accetti di sposarlo. Per questo decide di spingere Pauline a sposare Dudley Leicester, suo migliore amico. Dudley, partecipando a una cena, incontra una sua vecchia fiamma, Etta Stackpole. La riaccompagna a casa e mentre si trova lì, squilla il telefono. È Dudley a rispondere, fingendosi il domestico: l'uomo all'altro capo del telefono però riconosce la sua voce. La telefonata getta Dudley nel panico più completo. Il pericolo di uno scandalo che comprometta il suo rapporto con Pauline è vicinissimo. Cercando di scoprire l'autore della telefonata, Dudley si logora fino a scivolare in uno stato catatonico. E mentre Robert e Pauline si scoprono sempre più vicini e legati, Katia riappare e spezza questo idillio. -
Weir di Hermiston
Nobel presenta, nella nuova traduzione di Luisa Pecchi, l'ultimo romanzo di Robert Louis Stevenson. Rimasto incompiuto a causa dell'improvvisa morte del grande romanziere, è da molti considerato il suo lavoro migliore: e la versione che ci è arrivata era soltanto una 'prima' stesura. Una tragica storia d'amore e cruente lotte familiari trovano ambientazione in Scozia, precisamente nei dintorni di Cauldstaneslap e delle Paludi del Diavolo: luoghi che nel Seicento furono teatro di sanguinose battaglie a sfondo religioso e che erano già state raccontate da uno Stevenson diciassettenne nella sua prima pubblicazione, un saggio intitolato 'Pentland Rising'. Una trama aspra come la brughiera; inquietante come le Paludi; tormentata come la stessa Scozia. Il carattere di ogni singolo personaggio è cesellato con cura estrema, tanto da restare spesso sorpresi da quanto accade nel libro: il destino intreccia sempre inaspettatamente i suoi fili, con una certa compiaciuta crudeltà; mentre ogni individuo rimane, semplicemente e ineluttabilmente, quello che è. -
L'uomo che corruppe Hadleyburg
La comunità della cittadina americana di Hadleyburg è ritenuta assolutamente incorruttibile, il che suscita l'invidia da parte della popolazione dei borghi circostanti. Di tale integrità sono simbolo diciannove notabili che abitano nella cittadina. Edward Richards, uno di loro, e la moglie Mary, ricevono un sacco contenente monete d'oro per un valore di quarantamila dollari e una lettera che contiene un messaggio ben preciso: al suo interno sono contenute le istruzioni su come scoprire a quale abitante di Hadleyburg, che tempo addietro si era mostrato caritatevole verso un poveraccio al quale aveva regalato venti dollari, dovranno consegnare il denaro. Per riconoscere il benefattore che riceverà quell'insolito premio, nel sacco è contenuta una seconda lettera che contiene la frase esatta pronunciata dal benefattore al momento di consegnare i venti dollari al bisognoso. Il divertente e intricato preambolo costituisce l'innesco a una serie di fatti, misfatti ed equivoci che incrineranno l'incorruttibilità dei Diciannove e dell'intera comunità di Hadleyburg. -
Il figlio del cielo
Un'orda di barbari minaccia i confini del Regno di Wa, ma a fianco di Shonto, governatore del nord, cavalca Shuyun, un monaco dai poteri straordinari. Shonto si trova ai confini del regno, contrapposto all'Orda d'Oro, la minacciosa armata di guerrieri nomadi agli ordini del grande Khan, che nel frattempo ha cominciato a invadere la regione più a nord del regno. A sud, invece, preme l'esercito imperiale ai diretti ordini del nuovo imperatore, Akantsu, l'uomo che ha inviato Shonto a fare il Governatore Militare delle terre nordiche nella speranza che venisse ucciso dai barbari.