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La terra popolata. Dieci ragioni per il Nobel a Bob Dylan
Nel 2016 a Bob Dylan è stato attribuito il Nobel per la letteratura per aver creato ""nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione della canzone americana"""". I versi dell'artista si contraddistinguono per la presenza di uno strabiliante numero di bizzarri personaggi che sembrano costituire un popolo che si trova nel """"vicolo della desolazione"""" (""""Desolation row""""), che sta assistendo alla crisi della promessa di felicità insita nella storia americana e che sta cercando di tornare a casa, ostinatamente, ma senza avere indicazioni precise. Se il rock è certamente l'ambito in cui la sua genialità si è espressa nel modo più puro. Dylan si è dimostrato un eccellente """"utilizzatore di parole"""" anche in altri settori: libri, interviste, discorsi, trasmissioni radiofoniche. Queste pagine offrono alcuni spunti per illuminare la multiforme opera di uno degli artisti più fecondi e influenti della nostra epoca, mostrando le ragioni dell'assegnazione del premio. Che probabilmente sono molte più di dieci!"" -
I mille volti del talento. Oltre Gardner. Per una pedagogia dell'eccellenza
Cosa hanno in comune i Beatles, Marc Chagall, Stanley Kubrick, Bill Gates, Jane Austen, Valentino Rossi e Roberto Bolle? Certamente il talento, non quello della genialità innata, ma quello della perseveranza e della dedizione. Sovvertita l'idea di talento come dote innata, questo volume propone una riconcettualizzazione sulle più recenti scoperte neuroscientifiche, del talento come pratica intenzionale, volta all'attivazione del potenziale personale. La prospettiva ontogenetica del talento qui proposta apre dunque le porte all'esplorazione di nuovi paradigmi per la formazione dei talenti. -
Lo sport nella scuola. Psicocinetica e apprendimento motorio
Lo sport è un grossissimo fenomeno di costume, con una potenza di attrazione e di coinvolgimento quasi incontenibile. Per questo sembra l'espressione più immediata di forze psichiche profonde. Eppure l'attività sportiva ha una componente educativa. È possibile identificare la dimensione pedagogica dello sport? È possibile collegare l'educazione all'impegno sportivo? A queste domande molti studiosi danno una risposta positiva e tra questi Jean Le Boulch. Questo saggio spiega il perché. -
100 idee per il catechismo. Ediz. illustrata. Vol. 2: La Bibbia e il tempo di Gesù.
Un ricco repertorio di attività, giochi ed elaborati per i tempi e le feste dell'anno liturgico. Schede fotocopiabili che il catechista può utilizzare adattandole liberamente al proprio percorso ogni volta che serve un'idea in più! -
La linea del 100. Metodo analogico per l'apprendimento della matematica. Con strumento
La linea del 100 è la nuova proposta per lo svolgimento del programma dirnmatematica per il secondo anno della scuola primaria. Rappresenta la naturalernprosecuzione del percorso iniziato in classe prima con ""La linea del 20"""", ma puòrnessere adottata anche in classi che non hanno mai utilizzato il metodornanalogico poiché esso rappresenta per ogni bambino il modo più naturale dirnconoscere. Lo strumento è un """"calcolatore analogico"""" paragonabile a un armadiorncon dieci ripiani. Facendo scorrere le asticelle lateralmente, l'alunno puòrneseguire da subito addizioni e sottrazioni e comprendere immediatamente il sensorndella moltiplicazione e della divisione. Il testo è un eserciziario completorncomprendente sia il calcolo mentale e scritto, sia i problemi. Molta attenzionernviene riservata agli apprendimenti strumentali come le tabelline. L'impostazionerngenerale è fedele alla proposta di una didattica leggera, essenziale, che nonrnsia essa stessa elemento di complicazione. Particolarmente indicata con alunnirnin difficoltà o con scarsa padronanza della lingua, """"La linea del 100"""" offre arntutti i bambini un modo divertente e stimolante per alleviare la fatica cherncomporta l'apprendimento della matematica."" -
Le più belle storie di Gesù. Raccontastickers. Con adesivi. Ediz. illustrata
Un album dal testo semplice e immediato e tanti stickers staccattacca per completare i grandi scenari. Età di lettura: da 4 anni. -
NATO: colpito e affondato. La tragedia insabbiata del Francesco Padre
Il 4 novembre del 1994 nell'Adriatico orientale cinque uomini e il loro cane pescano come sempre. Il ""Francesco Padre"""", la loro barca, ora è un rantolo contorto e i loro corpi giacciono in fondo al mare. La vicenda rientra tra quelle su cui vige il segreto di Stato. Quella notte, in quelle acque, era in corso l'operazione della Nato """"Sharp Guard""""."" -
Buongiorno con Nutella
Una raccolta di 20 ricette a base di Nutella per iniziare la giornata con il sorriso e il buonumore. Tante idee semplici da realizzare e pensate per la colazione classica, per i più piccoli per celebrare al risveglio un'occasione speciale. -
Valutare per gestire la scuola. Governance, leadership e qualità educativa
Una panoramica aggiornata del dibattito e delle ricerche sul funzionamento e sulla qualità dei sistemi educativi che presenta la scuola come un'organizzazione nella quale i diversi attori (dirigente scolastico, docenti, studenti, personale, famiglie) interagiscono tra loro e con l'ambiente esterno per perseguire una pluralità di obiettivi. Il libro fornisce un quadro di riferimento teorico-pratico in cui sono centrali il ruolo della valutazione e del feedback, meccanismi regolatori per migliorare l'efficacia, il clima generale, lo sviluppo e la crescita, l'organizzazione e la didattica. La direzione della scuola, l'autovalutazione di istituto e la governance complessiva del sistema educativo vengono illustrate, a partire dal modello concettuale elaborato nella prima parte, anche mediante gli esiti empirici dell'applicazione sul campo di due questionari originali, l'Inventario della cultura organizzativa della scuola e il Questionario sulla leadership del dirigente scolastico. Lo studio di un caso esemplificativo racconta inoltre alcune esperienze della rete di scuole AVIMES (Autovalutazione di istituto per il miglioramento dell'efficacia della scuola) e di progetti europei di ricerca-azione, nel cui ambito sono stati utilizzati gli strumenti discussi nel volume. -
Senz'anima. Italia 1980-2010
Un ritratto dell'Italia contemporanea, un paese privo di principi, di valori condivisi che non siano il Dio Quattrino, inguaribilmente volgare, senza dignità e onore, spietato senza essere virile, femmineo ma non femminile, corrotto, intimamente mafioso, devastato nel suo straordinario paesaggio, naturale, urbano, artistico, che lo ingentiliva insieme alla sua gente. Una parodia di democrazia sequestrata dai partiti e dai suoi mediocri esponenti che la violentano, la abusano, la stuprano a comodo loro. ""Senz'anima"""" fotografa uno spazio, mentale, antropologico, politico, quello dell'Italia degli ultimi trent'anni, seguendo l'avventura giornalistica di Massimo Fini, uomo senza appartenenze, dal mitico """"Europeo"""" all'""""Indipendente"""" fino al """"Fatto Quotidiano"""". Della penna dissacrante di Fini non potevano mancare le """"stroncature"""" e anche i ritratti (mai disgiunti, questi, da una dolente pietas) dei personaggi - da Craxi a Martelli, da Cossiga a Berlusconi, da Gardini a Scalfari, da Costanzo a Vespa - che hanno contribuito a conciare l'Italia così com'è."" -
Arthur Rimbaud e la sua Africa. Metamorfosi di un poeta maledetto
Il ribelle, il genio, lo sregolato, il vagabondo, l’anticonformista, l’inquieto e arrogante poeta maledetto: molti conoscono Rimbaud per questo. In pochi sanno che è stato anche altro: il giramondo, l’uomo d’affari, l’avido noncurante dell’arte, forse persino l’agente politico, il trafficante di armi e di schiavi. Dopo una giovinezza vissuta intensamente, l’artista rivoluzionario abbandona i tormenti parigini e plasma per sé una nuova esistenza tra Yemen ed Etiopia, alla costante ricerca di un luogo al quale appartenere. Tramite i carteggi del poeta con la madre e la sorella e alcuni documenti commerciali, viene tracciato il percorso storico-geografico dell’esperienza di Rimbaud in Africa, recuperandone l’aspetto più intimo e umano. Ne emerge una figura multiforme e contraddittoria, la metamorfosi di «un uomo cui manca il coraggio di confrontarsi con la vita in patria e che proietta i suoi progetti il più lontano possibile». -
L' uomo che non voleva piangere
Una prosa inedita del tormentato scrittore svedese, il cui titolo rimanda per contrasto a quello della sua famosa opera ""Il nostro bisogno di consolazione"""", e dove evidente è la confessione di una componente non secondaria del carattere e del malessere di vivere dell'autore stesso."" -
Il progetto del racconto. Intervista a Luca Molinari
Un articolo del NYT si chiedeva provocatoriamente nel 2020 “Everyone’s a Curator Now. When everything is “curated,” what does the word even mean?”. Questo dialogo, a partire dal termine “curare” attraverso tutte le sue possibili declinazioni contemporanee, prova ad indagare alcune tappe di un percorso di evoluzione del modo di rappresentare la cultura del progetto e non solo. La pratica di ricercare, comunicare, sperimentare collegamenti concettuali tra elementi di un racconto, si inquadra come una forma di pratica progettuale. Dalle mostre come strumento di indagine sul design e l’architettura, all’evoluzione di un ruolo quello dell’ “exhibition maker”, fino ai nuovi linguaggi, strumenti e metodi a servizio della narrazione. -
Mafia, una donna contro. Testimone di giustizia: una scelta difficile
Cosa accade quando rifiuti di pagare il pizzo alla mafia? Può essere che un giorno esci di casa per andare a prendere tuo figlio a scuola, e non fai più ritorno? Può essere che scappi per una meta sconosciuta a tutto il mondo, tranne a una manciata di agenti delle forze dell’ordine? La storia di Valeria Grasso, testimone di giustizia, ci invita a toccare con mano e a comprendere quali siano le conseguenze drammatiche di una resistenza civile e consapevole. Il volume offre una lente di ingrandimento per riflettere sul Paese in cui viviamo, aiutandoci a prendere coscienza sull’importanza che le nostre scelte quotidiane hanno sulla Storia. -
Filosofia in giardino. Le idee di 11 grandi autrici e autori elaborate tra parchi, giardini e piante
Jane Austen immaginava i dialoghi dei suoi romanzi passeggiando nel giardino di Chawton Cottage? E Marcel Proust pensava alla sua Recherche guardando il bonsai nella sua camera foderata di sughero? E i versi di Emily Dicklnson quanto devono al suo erbario? E Jean-Paul Sartre fumava e rifletteva passeggiando all'aperto? In questo libro Damon Young ragiona, con una profondità condita di humour e leggerezza, sulle idee elaborate da n grandi autori e autrici osservando parchi, giardini e piante da vaso. Per alcuni, stare all'aria aperta rappresentava una pausa dal lavoro, per altri la possibilità di ragionare nella calma e nella solitudine. Per tutti, il verde ha rappresentato un elemento di vivificazione del loro pensiero, un ""fare filosofia"""" a contatto con ciò che vive, cresce e muore."" -
Le vie della crescita per la piccola impresa. Dai valori familiari al valore aziendale
La piccola impresa ha un futuro? La dimensione ridotta è un limite o un punto di forza? Quali vie bisogna seguire per esprimere appieno le potenzialità di crescita e raggiungere fatturati e profitti soddisfacenti? Il libro prova a dare una risposta a questi interrogativi focalizzandosi su un campione di imprese familiari di successo, di cui illustra e analizza i principali percorsi strategici. Nella prima parte del volume sono prese in esame le caratteristiche della piccola impresa familiare: se ne descrivono i tratti distintivi soffermandosi in particolare sui rapporti tra famiglia e impresa, sulla governance, sui nodi del passaggio generazionale, sull'innovazione e i processi di cambiamento continuo necessari per competere efficacemente nel mercato nazionale e globale, sul brand e il controllo di gestione, sul rapporto banca-impresa, con specifico riferimento alle relazioni con le banche locali. -
Il re Torrismondo e altro
"Il Re Torrismondo"""" del Tasso ha avuto un curioso destino: atteso dal pubblico dei lettori del tempo, come dimostrano le dodici edizioni consecutive al suo apparire, fu nello stesso tempo un repentino successo e un fiasco plurisecolare quasi che i non pochi lettori delle prime stampe preferissero ritrarsi da quest'opera. Come mai non si ripetè, per il poeta indiscutibilmente maggiore del suo tempo, il successo della """"Liberata"""" e dell'""""Aminta""""? Perché il poeta della tragedia è precocemente invecchiato e stanco, come per lungo tempo si è detto o c'è qualcos'altro? Il Torrismondo e la tragedia patirono in Italia, sul valico dei due secoli, una sconfitta storica dalla tragicommedia e dal melodramma. Il mancato successo della tragedia di Tasso si trova tra questi crocevia, ma è indubbio che l'autore ci abbia messo del suo a rendere difficile la partita e non per precoce senescenze o fievole vena creativa, quanto per una scelta di tragico radicale, poco digeribile, incardinato com'è in un'ottica di lutto senza risoluzione. Il Torrismondo è l'ultima opera del Tasso, che mette in scena i moti degli affetti e delle vicende umane (a parte la riscrittura della """"Conquistata"""") e non si può non leggerla come un deliberato congedo da un mondo di passionalità che ben lo coinvolse. Ma la misura del congedo è più ampia e riguarda l'insieme della tradizione letteraria ereditata, come dimostra questo studio, un'opera profondamente antiumanistica e antirinascimentale." -
Frati e Umanisti del Quattrocento
Lungo tutto il Quattrocento i maestri di spirito e gli umanisti non si persero mai di vista, ed ebbero molte opportunità per deporre le reciproche diffidenze, cosa che non accadde ed essi presto si posizionarono su livelli prima di diffidenza, poi di conflitto. Remo L. Guidi, che da oltre quarant'anni studia il fenomeno, qui ne ridisegna il corso, dà la parola ai protagonisti e ne valuta le certezze, documentando dovunque la rotta seguita a ridosso di una consultazione di fonti ad ampio raggio, quasi a costringere gli uomini di quel tempo remoto a rivivere e dibattere, per meglio spiegarsi su problemi dalla cui soluzione potrebbe dipendere, ancora oggi, la stessa qualità della vita. -
Suona per te la musica della terra
L'anima di Ingrid è tormentata dalle vicissitudini che le hanno sconvolto la vita: la perdita del lavoro, la morte della madre, ma soprattutto la scomparsa del figlioletto. Nel tentativo di ricucire le sue ferite, Ingrid instaurerà un rapporto taumaturgico con la natura, realizzando un vero e proprio connubio terapeutico con la Terra Madre, una ""musica universale"""" in grado di guarire i mali dell'anima. A condurla fuori dall'immenso dolore si affiancheranno le parole della madre Veronica, attraverso lettere scritte prima che il destino la sottraesse alla vita. Un incontro del tutto casuale permetterà a Ingrid di conoscere l'affascinante Benjamin Backerman, e successivamente i suoi figli. Nulla sarà scontato, ancor meno facile. Riuscirà la protagonista ad amare ancora una volta la vita, nonostante i turbamenti e gli incidenti di percorso che via via incontrerà?"" -
Simboli e disincanti
Annunziata Bertolone mostra una poetica matura, che non trasborda mai nell’eccessività, riuscendo con delicatezza ad entrare nel nostro animo e a parlarci di lei e di noi. Ella riesce, con versi semplici ma non per questo meno potenti, a ricordarci la caducità dell’esistenza; allo stesso modo, non dimentica la meraviglia e lo stupore di essere vivi. E lo fa attraverso il simbolismo con la natura, i sentimenti, il suo paese, la nostalgia, la famiglia, i nipoti, le porte chiuse e quelle che forse un giorno si apriranno. Lo fa con una penna delicata, con la stessa eleganza e purezza d’animo che contraddistinguono il suo modo di entrare in relazione con gli altri.