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Ateb
Terra II. Dal Grande Esodo sono trascorsi ormai molti anni. Un misterioso attentato sconvolge la tranquillità di un pianeta che non conosce conflitti da quando i Gulam, enormi esseri dall'istinto omicida, sono stati debellati dai Colonizzatori in una guerra all'ultimo sangue. Quali sono i legami tra questo nuovo inspiegabile evento e quei giorni lontani che qualcuno è ancora in grado di ricordare? Cosa si agita nel passato di Elis, metropoli dalle mille luci e dai grandi grattacieli di vetro che sfidano il cielo? Quando la nostra unica certezza si rivela la più grande delle menzogne... cosa ci resta? -
Goffredo Parise e il cinema
Goffredo Parise (Vicenza 1929 – Treviso 1986) è stato un intellettuale del secolo scorso: autore di un vastissimo corpus letterario (Premio Strega 1982 per l’opera Sillabari 2), critico cinematografico e sceneggiatore; ha collaborato con numerose riviste e giornali nazionali. Il saggio focalizza l’attenzione sul rapporto tra l’autore e il cinema: partendo dal Parise spettatore, quindi analizzando i romanzi e i film che ad essi si ispirarono (L’ape regina di Marco Ferreri, 1963; L’assoluto naturale di Mauro Bolognini, 1969; Il fidanzamento di Giovanni Grimaldi, 1975; L’odore del sangue di Mario Martone, 2004), mettendo in evidenza peculiarità e differenze. Un’opera che, accompagnata da un certosino apparato biblio-sito-filmografico, si propone di restituire, almeno in parte, il giusto posto ad una delle maggiori figure di intellettuale e letterato italiano della seconda metà del secolo scorso. -
Venezia nella bolla
Venezia non c'è più. Protetta da una immensa cupola emisferica trasparente, è stata ""rapita"""" da una razza di alieni illuminati, amanti dell'arte, che intendono proteggerla dal suo nemico principale: l'uomo. Mentre la città viaggia nello spazio con tutti i suoi abitanti che tentano di abituarsi a quella nuova e incredibile esistenza, nel liquido vuoto immenso rimasto in laguna va prendendo forma una nuova città, identica alla prima, sin nei minimi particolari. Il mondo non può a fare a meno di Venezia. Ma, l'originale, magnificente Venezia riuscirà a fare a meno del mondo?"" -
I narcisi non sono fiori
Il romanzo è la storia di Lavinia, ragazza che fugge dalla sua casa e dai suoi affetti alla ricerca di un altrove. Lungo il suo cammino, dagli incontri e dalle delusioni, capirà come la ricerca di se stessi e dei propri desideri sia intrecciata in modo inscindibile alla conoscenza delle radici, all'analisi del proprio dolore e alla triste scoperta di essere circondata da un mondo egotico, poco incline all'ascolto e al riconoscimento dell'altro nella sua complessità. Il ritmo dei pensieri della protagonista è rappresentato da piccole cantilene, ritornelli, assonanze, associazioni libere che trapuntano il testo e scandiscono gli episodi. -
L' insolita primavera di Nunzio Arcadi, commissario a riposo
Un pregiudicato sulla via del riscatto personale e tre mediocri delinquenti, ignari di intralciare i piani di un'organizzazione criminale, costringono il pensionato Nunzio Arcadi ad accantonare la tranquillità della vita familiare e a rivestire i panni del Commissario. Alle prese con un brutale omicidio e con dei rapimenti apparentemente inspiegabili, la squadra mobile, guidata dal suo vecchio capitano, riuscirà a rintracciare le orme degli assassini? -
I codici neri di Alfred Hitchcock
Quali enigmi nasconde la filmografia del regista inglese divenuto il ""dominatore incontrastato di Hollywood"""" grazie alla sua enciclopedia illustrata di incubi per famiglie aggiornata di anno in anno per più di cinquant'anni? Questo saggio vuole riannodare con un fil rouge unitario i due poli opposti della filosofia esistenziale che traspare dalle opere del cineasta: tensione verso un ideale di bellezza assoluto in compresenza del rischio di scivolare nella vertigine dell'omicidio. In quegli anni la cronaca nera dei più diffusi tabloid sfornava di continuo efferati dettagli sugli ultimi omicidi e raggiungeva i picchi di vendita quando portava in scena la figura dell'omicida seriale."" -
Claire. Da Minneapolis a Seattle in decappottabile
Pubblicato a puntate nella primavera del 1919 su “The Saturday Evening Post”, poi in volume nell’inverno dello stesso anno, Claire. Da Minneapolis a Seattle in decappottabile (Free Air) è un romanzo on the road al femminile che precorre di quasi trent’anni il capolavoro di Jack Kerouac. Claire, una ricca e sportiva ragazza di New York, guida la sua roadster in un avventuroso viaggio di duemila miglia da Minneapolis a Seattle in compagnia del padre, un manager dai nervi scossi. Il giovane Milt s’innamora di lei, e la segue a discreta distanza con la sua auto (e la gatta Vere de Vere), traendola d’impaccio nei più svariati incidenti di percorso. Il vecchio corteggiatore di Claire, Jeff Saxton, s’insospettisce e cerca di correre ai ripari. -
Poesia e parodia dalla Ville Lumière. Testo francese a fronte
Questo libro è un ritratto di Parigi, forse la città più cantata, decantata e declamata, dai suoi abitanti e dai turisti occasionali, fino agli innamorati di passaggio. Dieci poeti ci guidano dentro e fuori la Ville Lumière, tra ricordi, scoperte e curiosità, in due opere qui messe a confronto: Promenades et Intérieurs (1872) di François Coppée e la sua parodia a diciotto mani, Dixains réalistes (1876). Dieci sono anche i versi che compongono ognuna di queste istantanee poetiche, capaci di esplorare, tra le pietre e le vetrine, ogni angolo di esistenza: i poveri e i ricchi, la moda e la natura, l'amore e la fame. Piccola Bibbia di modernità, Parigi in dieci righe, come una venditrice ambulante di primizie e chincaglierie, ci guida, zoppicante o spedita, in questa città di artisti e mercanti, un po' più lontano e dentro noi stessi. -
Cuore doppio. Ediz. integrale
Marcel Schwob (1867-1905) fu nella sua breve esistenza un protagonista della scena letteraria parigina, tra i martedì di Mallarmé e gli inizi del «Mercure de France», che frequentò assiduamente, stringendo relazioni con molti scrittori, con Jarry e Valéry che gli dedicarono le loro prime opere, con Gide, Renard, Colette, Oscar Wilde. Erudito, filologo, è autore di studi sull'argot, su François Villon nella banda criminale dei Coquillards, sulla leggenda di Amleto. Nell'arco di otto anni, tra il 1891 e il 1897, scrisse tutti i suoi racconti - leggende, favole, fantasie - ispirati al meraviglioso nei più diversi registri: dall'avventura all'orrore, al sogno, all'immaginazione surreale, al comico e alla follia, dove porta in scena emarginati, mendicanti, banditi, prostitute, eretici, sempre guidato dall'idea che l'uomo è diviso in due e che il suo ""cuore doppio"""" deve percorrere un lungo cammino per approdare dal terrore alla pietà. La sua prima raccolta, Coeur double, qui ripresentata in versione integrale e con le illustrazioni di Fernand Siméon, portò subito Schwob al centro dell'attenzione letteraria della Parigi fin de siècle."" -
Giocasta e il gatto magro
«Un libro secco e corto», come lo definisce l'autore: è con una coppia di racconti, in modo anomalo e per nulla trionfale, che Anatole France esordisce nel mondo della prosa nel 1879. La protagonista di Giocasta combatte contro un marito noioso e un padre trafficone, sfiorando l'amore senza gustarlo, oppressa da sensi di colpa e visioni di morte fino al tragico epilogo. Celebrazione sgangherata di una Bohème che non crede più in se stessa, Il Gatto Magro è un racconto corale, popolato da una miriade di personaggi scelti per la loro stranezza ed eccentricità, spinti da visioni inafferrabili, lunatici e picari della Belle Époque. Completa il volume la prefazione all'edizione del 1879, espunta da quelle successive, dove troviamo il nucleo originario di un terzo racconto, André, poi rielaborato nella raccolta Il libro del mio amico. France trova nella forma breve lo strumento migliore per ispezionare, guidato da una dotta curiosità, il mondo attorno a sé. In una sorta di Gymnopédie a braccetto con la Storia, l'autore annota, per sé e per il lettore, quanto lo attrae delle vetrine e dei passanti, prima di ripartire per nuove mete: ancora curioso, sempre sereno. -
Farse e moralità
Con ritmo trascinante e cattiveria intellettuale, Mirbeau smonta le convenzioni del linguaggio teatrale del suo tempo, smaschera gli eterni meccanismi del potere e dell'imbecillità, usa e reinventa forme teatrali antiche con esemplare consapevolezza. Farse e moralità comprende sei atti unici: Vecchio matrimonio; L'epidemia; Gli amanti; Il portafogli; Scrupoli e Intervista. Correda il volume il saggio di Pierre Michel Les ""Farces et Moralités"""". Con il saggio Les """"Farces et moralités"""" di Pierre Michel."" -
St. Ives o Le avventure di un prigioniero francese in Inghilterra
Il cavalleresco e impetuoso visconte Anne de Keroual de St. Ives, catturato dagli Inglesi durante le guerre napoleoniche, evade dal castello di Edimburgo. Fughe, inseguimenti, trappole e duelli attendono il giovane ufficiale francese che vuole riconquistare la libertà perduta e ritrovare la donna bionda e gentile di cui si è innamorato durante la prigionia. L'ultimo grande romance di Robert Louis Stevenson. Introduzione di Marco Catucci. -
Chris, lo spaniel nero (Memories). Testo inglese a fronte
Memories, apparso per la prima volta nel 1912, rievoca in tono divertito e commosso, con profondità e humor, le gesta e il carattere del più amato e, forse, più longevo, dei cani posseduti da John e Ada Galsworthy, il cocker spaniel nero Chris. Questo incantevole animale, che l'autore della Saga dei Forsyte prese a modello per lo spaniel nero John, indimenticabile personaggio del romanzo The Country House, sarebbe diventato, in dodici anni, il genio familiare dello scrittore. Prima traduzione italiana, con le illustrazioni originali di Maud Earl dell'edizione di New York, Charles Scribner's Sons, 1914. Con l'album ""I cani di Galsworthy"""" di Marco Cacucci."" -
A colazione da Carla
Maia è una copywriter freelance con una vita che definirebbe perfetta fino a quando Carla, sua nonna, muore lasciandole in eredità una villa in provincia di Torino. L'anziana donna, piemontese di origini, trasferitasi in Lombardia nel primo dopoguerra, aveva sempre parlato poco della sua giovinezza e di quella casa, facendo intendere che fosse stata venduta in tempi remoti. Svuotata e persa dopo la morte della nonna, la protagonista decide di esaudire le sue ultime volontà: far rivivere la casa per qualche giorno e abitarla anche solo per qualche ora. Partita da sola e mentendo alla propria famiglia scoprirà un'abitazione viva e carica di ricordi, custode di un passato che non immaginava. Conoscerà Delia, Alice, Andrea e le tante età di sua nonna attraverso il periodo storico della Seconda guerra mondiale. -
Il giglio spezzato
New York, 1938. “Per te, Rebecca Lee”. Così, con una scritta di sangue sul muro accanto al cadavere della sua ultima vittima, l'assassino dell'alta società ha lanciato la sua sfida. Rebecca Lee, criminologa e unica erede di una delle famiglie più ricche d'America, non si tira indietro e, nel corso delle indagini, comprenderà che non è in gioco soltanto la cattura di un criminale ma qualcosa di molto più grande e perverso, un oscuro male tentacolare che avvinghia le radici della Good America. -
La vita semplice
Alberto ha undici anni, non parla e guarda il mondo con occhi diversi. Vede tazzine come tartarughe e coltelli come martelli. Una sera di settembre scambia un graffio alla caviglia per un mare di sangue. Da quel momento, la sua famiglia dovrà fronteggiare una spirale di avvenimenti tanto bizzarri quanto pericolosi, ricostruiti a partire dai pensieri di questo ragazzino speciale. Mentre Alberto si riempie di aspettative per una novità che sta per irrompere nella sua vita, i genitori, intorno a lui, cercano di raggiungere un seppur fragile equilibrio. -
A muso duro
Le pulsioni e le passioni, le tragedie e i segreti di una generazione che sognava la rivolta generale trovano la loro rappresentazione in ""A muso duro"""". In questo intreccio, oscuro e reticente, si muove Martino Ribaud, un poliziotto che ama indossare il suo eskimo, retaggio dei trascorsi tra le barricate degli anni '70. È lui che, a trent'anni di distanza, decide di rincorrere i fantasmi del passato, dubitando di quello che troppo a lungo non era sembrato altro che un suicidio."" -
Conversazioni sulla riva del mare. Ricerca dell'intelletto
Un vecchio pittore e un ingegnere amante della filosofia conversano con l'autore sulla riva dell'Atlantico, a Le Pouldu, in Bretagna. Sollecitati dalla costante presenza dell'oceano e dall'esercizio della pittura, i tre si applicano a una ""riflessione sperimentale"""" sull'entendement, l'intelligenza. La forma dialogata, la pittura, il mare, e gli intermezzi lirici che scandiscono il ritmo delle nove conversazioni non sono dei semplici ornamenti o artifici retorici, ma la sorgente stessa dell'analisi filosofica. Con le sue """"Conversazioni sulla riva del mare"""", libro di analisi rigorosa ma pieno di grazia leggera, Alain, prosatore poeta, porta a compimento il poema lucreziano della filosofia contemporanea. Con la nota """"Alain e Le Pouldu"""" di Marco Catucci."" -
Giochi d'amore. Otto novelle (1902-1912)
Se è indubbio e duraturo il successo di Heinrich Mann come romanziere, la sua produzione come novellista è stata spesso sottovalutata e considerata una mera fase preparatoria, propedeutica alla stesura delle opere di maggior respiro. Questa funzione di ""laboratorio"""", di """"palestra"""" non può essere negata, ma è altrettanto vero che è proprio nelle novelle che il lucido sperimentalismo manniano produce alcuni tra i suoi risultati migliori. Lo stile è asciutto e la struttura dei racconti è sostanzialmente teatrale, se non addirittura cinematografica; tanto che lo stesso Autore, in una lettera a René Schickele del 24 ottobre 1908, ammette esplicitamente di non essere capace di scrivere trecento pagine senza suddividerne duecento in scene e dialoghi. Qui presentiamo otto novelle scritte in un decennio (1902-1912) antecedente lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. In esse si riconosce un filo conduttore che le accomuna, quello dell'amore inteso come gioco, osservatorio privilegiato per analizzare i comportamenti umani. Tale gioco, agito teatralmente o autenticamente sofferto oppure ancora interpretato con un amaro, grottesco sense of humor, svela la sostanza delle relazioni tra le persone e del loro sempre difficile rapporto con la società, con gli ideali, con la vita in senso lato."" -
Choro. Le radici della musica del Brasile
Lo choro è il principale genere di musica popolare strumentale brasiliana, nato nella seconda metà dell’Ottocento a Rio de Janeiro attraverso un processo di brasilianizzazione delle danze di origine europea, come la polka, e vivo ancora oggi, non solo in Brasile, in un rapporto di interscambio con altri generi come il samba, il jazz e la musica classica. In questo testo Raffaele Bella ne traccia un percorso storico che, partendo dalle origini e passando per il Novecento (dove emerge su tutti la figura di Pixinguinha), arriva all’epoca attuale, una fase in cui lo choro si sta sviluppando in tutto il mondo, anche in Europa e in Italia, attraverso la diffusione di alcuni strumenti e delle relative tecniche: cavaquinho, chitarra a sette corde e pandeiro, oltre ovviamente ai più “tradizionali” chitarra a sei corde, mandolino, flauto e altri strumenti della tradizione. A partire dal lavoro di alcuni dei maggiori studiosi e divulgatori brasiliani dell’argomento, quali Ary Vasconcelos, Henrique Cazes, André Diniz e altri, l’autore presenta una narrazione che fa tesoro della sua decennale esperienza sul campo, fatta di ascolti, incontri e raccolte di documenti vari quali dischi, spartiti, libri, testimonianze.