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Le considerazioni di una portinaia e altri racconti
Roma e i suoi quartieri. L'ispirazione per questi racconti è arrivata quasi per caso. Camminando per le sue strade, mi sono lasciato coinvolgere dai colori, i suoni, gli odori che mi faceva respirare. Mi sono addentrato incuriosito, facendomi prendere per mano, seguendo quello che di volta in volta mi indicavano. Piuttosto che un monumento, ho osservato un portone, il volto di una tabaccaia o prestato attenzione ad una distratta conversazione alla fermata dell'autobus. Ho capito che riuscivano a suggerirmi più storie questi elementi che altro. Apparentemente questi sei racconti appaiono slegati. Sono piccole storie di quartiere, diverse una dall'altra. Ma le ho legate volutamente con un sottile ""fil rouge"""", ossia il protagonista del primo racconto, """"I giri di Peppe"""", vittima di un abbandono. Ho proseguito con """"Le considerazioni di una portinaia"""", figura storica dei condomini romani, la quale riesce con il suo intuito a smascherare un'ingegnosa truffa architettata da una giovane coppia. Nel terzo, """"I ragazzi di buona famiglia"""", ho raccontato grottescamente le vicissitudini tragicomiche di un gruppo di arzille vecchiette alle prese con la scoperta della marijuana. """"Il Colosseo dei poveri"""" è invece un racconto più intimo, disperato, come lo possono essere certi amori. Due ragazzi vivono un rapporto clandestino e contrastato che avrà un epilogo drammatico. Ne """"La scelta di Giuliana"""", invece, ho esplorato l'incomunicabilità dei nostri giorni, la volontà di estraniarsi e fuggire da certe logiche, rinunciando a sistemi di vita che apparentemente appaiano """"vincenti"""". Nell'ultimo racconto, """"Le probabilità del caso"""", ho riunito tutti i protagonisti dei racconti precedenti. La stazione simboleggia per certi versi un passaggio momentaneo, una terra di nessuno, un luogo di arrivo e di partenza. I protagonisti inconsapevolmente si incroceranno, intrecciando destini e sensazioni che solo un posto simile può racchiudere. Nessuno di loro, ironia della sorte, riuscirà a partire, perché il loro vero viaggio sarà più dentro se stessi. Soltanto Peppe, l'unico a non premeditare un allontanamento, riuscirà a compierlo. Questi sei racconti vogliono essere anche un piccolo omaggio alla città in cui vivo da quasi vent'anni e alla sua anima che, nonostante i tempi, forse conserva, fortunatamente, ancora un volto genuino."" -
Canto è (r)esistenza
Attraverso le voci di dissenso della nostra epoca, Magliacano compone, canto dopo canto, il manifesto di una nuova Resistenza, che si è ""rifatta carne"""", carne del mondo, cui i neopartigiani, con le loro gesta, hanno dato gambe e fiato; hanno dato un volto e un'anima. Pagina dopo pagina, si delinea l'immagine di una Resistenza che è rivoluzione costante; è lotta indefessa, senza tregua e senza indugio; è sopravvivenza; è il sacrificio di un'intera esistenza, consacrata alla libertà, alla giustizia e alla verità. È memoria e coscienza. L'opera passa in rassegna una schiera di vite, di (r)esistenze esemplari: dai """"Vivi"""" - canti dedicati ad attivisti combattenti, che ancora lottano per difendere una terra, un'ideologia, un'etnia, un principio - ai """"Morti"""" - biografie in versi di eroi e martiri della contemporaneità, tra i meno celebrati -, passando per le grandi incognite della vita - idee per cui lottare, per cui morire -, fino ai partigiani in quarantena. Il testo, un insieme d'instant book, si apre con l'eroica provocazione di """"Ammazzateci tutti"""" e si chiude con un congedo sussurrato ad libitum. Inoltre, l'autore, dalle pagine del libro, scaglia le sue filippiche contro mafiosi e imprenditori collusi che hanno ridotto il Bel Paese in """"poderi"""", in appezzamenti di terre dei fuochi; accusa, denuncia i mali pandemici del nostro tempo, mentre ha già definito figure salvifiche, ha già testato l'antidoto, l'antivirale. Il titolo dell'opera è ispirato a un verso de I sonetti a Orfeo di R. M. Rilke, «Gesang ist Dasein», canto è esistenza, canto è """"esser-ci"""", l'essere-noi-qui-ora, una corale polifonica, senza voci soliste o fuori dal coro, intonate e in accordo, a cantare la nostra R-Esistenza, d'individui e di popoli. Prefazione di Ciro Corona."" -
Lavoro: una storia di esperienze-Work: a story of experience
Louisa May Alcott (1832-1888), universalmente conosciuta come autrice di Piccole donne (1868), pubblicò nel 1873 un romanzo in parte autobiografico, Work: A Story of Experience, ancora inedito in Italia. È la storia di Christie Devon, una giovane donna che lotta per affermare la sua indipendenza attraverso il lavoro. Nel suo romanzo più apertamente femminista, la Alcott ha affrontato, in maniera brillante e anticonformista, le tematiche della famiglia, dell’educazione, del lavoro e delle riforme morali e sociali che emergevano in modo nuovo nella società americana della seconda metà dell’Ottocento, prima e dopo la guerra di secessione. Con saggio introduttivo ""Lastoria"""" di Christie Devon di Marco Catucci."" -
Tre racconti: Un felice errore-Servitori d'altri tempi-Il mese di maggio a Pietroburgo
Con i Tre racconti qui raccolti si intende esprimere l'idea, propria dell'autore, di una letteratura strumento di vita sociale più che creazione d'arte. Un felice errore (1839) è un racconto giovanile, in cui alcuni elementi romantici si fondono con il realismo a cui l'autore voterà la propria scrittura. Servitori d'altri tempi (1889) raccoglie ritratti di quattro domestici che hanno prestato servizio presso Goncarov stesso e si rivela di grande importanza per capire le abitudini di lavoro dello scrittore e la sua opinione riguardo alla situazione della servitù nella Russia a lui contemporanea. Il mese di maggio a Pietroburgo (1891) è un racconto, vicino al genere del disegno fisiologico, che descrive la vita di un grande condominio di San Pietroburgo, presumibilmente lo stesso in cui Goncarov visse fino alla sua morte. Come ha osservato Ettore Lo Gatto nella sua Storia della Letteratura Russa, Goncarov ammalia il lettore grazie a ""una lingua e uno stile classici, attraverso il suo temperamento romantico, temprato dalla sua volontà realistica""""."" -
I viaggi a teatro: Il giro del mondo in 80 giorni-I figli del capitano Grant-Michel Strogoff
Può essere una sorpresa, per il lettore, scoprire che Jules Verne, noto come romanziere, abbia scritto una quarantina di testi teatrali, alcuni inediti e mai rappresentati. In realtà, la vocazione teatrale di Verne è stata precoce, tanto da precedere e influenzare le sue prime prove narrative; drammaturgo tutt'altro che occasionale, si è cimentato in diversi generi, spesso collaborando, come prassi dell'epoca, con altri autori. Ne Les Voyages au théâtre (1881) Verne, insieme al drammaturgo Adolphe d'Ennery, ha riscritto tre suoi romanzi di successo per i palcoscenici di Parigi. I lettori de Il giro del mondo in 80 giorni, I figli del capitano Grant e Michel Strogoff potranno ritrovare in questo volume i personaggi verosimilmente incredibili e gli scenari esotici dei testi originali. Ma questi Viaggi saranno anche l'occasione per scoprire come i due scrittori siano riusciti a concentrare, in meccanismi scenici implacabili e dialoghi irresistibilmente comici, le avventure e l'ironia che abitano le pagine del miglior Verne. -
Incompiuta narrazione di un viaggio in Inghilterra, Portogallo e Spagna. (Lettere familiari). Ediz. illustrata
Giuseppe Baretti (1719-1789), critico letterario e lessicografo italiano, frequentatore della casa del dottor Johnson e assidua presenza sulla scena culturale londinese di metà '700, intraprende, in piena guerra dei sette anni, il tradizionale Grand Tour in compagnia di un giovane inglese. Nelle Lettere familiari a’ suoi tre fratelli descrive un viaggio movimentato ed eccentrico, osserva puntiglioso la società iberica e giudica con crudezza e piglio polemico un paese che proprio non gli aggrada: il Portogallo. Ne nasceranno mille disavventure. Questa nuova edizione illustrata delle Lettere familiari, preceduta dal saggio introduttivo Breve cronaca di una censura, comprende una silloge di A Journey from London to Genova, through England, Portugal, Spain, and France e la postilla Baretti e i portoghesi. -
L' improbabile
Il mondo rotola vorticosamente, in balia di imprevedibili correnti d'aria: si mescolano esseri umani, culture, etnie, religioni, arti, mestieri, leggende, credenze e superstizioni. Una normalissima famigliola è lontana da queste considerazioni globali e per lei convivenza con i diversi significa solo una cosa: intricati rapporti quotidiani. Storie di amicizia, di avversione, di odio, di amore, di soldi, di ideali, di cibo e di letto. Il vento attraversa indifferentemente povertà e ricchezza, tirannie e rivoluzioni, siccità e climi temperati, zone di vita e territori di morte. Così, nel vagabondante rotolare, la famigliola ingloba personaggi vicini e apparentemente lontani: un operatore canadese, un musicante brianzolo, un cognato jihadista, un volontario napoletano, una giovane punk irlandese, un giudice svizzero, una bambina orfana, un cugino rivoluzionario... trovandosi in prossimità del nulla desertico, poi, non mancano i sagaci e indiscreti commenti dei Djinn, gli antichi e misteriosi spiriti del Sahara. -
Storia di farfalle e altre metamorfosi
C'è una vecchia scatola in soffitta. Contiene un pacco di lettere scritte da una ragazza. Sono indirizzate a se stessa, alla donna che sarà. Quella donna le trova e risponde, ripescando dal proprio passato gli episodi che le vengono proposti dalla se stessa che è stata, e illuminandoli con la consapevolezza e l'esperienza della propria maturità. Inizia così un dialogo tutto interno, tra la donna di oggi e la ragazza di ieri, che permette alla prima di comprendere meglio avvenimenti accaduti e mettere a fuoco errori, punti di forza, sensibilità, dolori. Un dialogo intenso, che diventa aggancio per l'osservazione di se stesse e del mondo, contemplato nel brusìo febbrile che accompagna lo schiudersi della primavera e la sua maturazione fino alle soglie dell'estate. -
L' Italia s'è mesta
Succede che quando uno scrittore non ha più cosa dire, quando l'ispirazione ha esalato l'ultimo respiro, precipita inesorabilmente in un abisso di vacuità. Neppure il whisky, una volta scusa e rifugio, serve più a nulla. Anzi annoia. I problemi di ogni giorno sono troppi e tutti indistintamente insormontabili. La sensazione dominante è di sentirsi puntualmente fuori luogo, inappropriato, mai all'altezza della situazione. I dubbi di aver sprecato una vita, di aver fondato un'esistenza su aspirazioni velleitarie, di aver eluso le aspettative di una vita normale, lasciando tutto nell'indeterminatezza, nel vago, nell'incompiuto anche il progetto di una famiglia. Sullo sfondo poi c'è lei, una Sicilia senza poesia, svampita, spenta di una bellezza ingannevole, sfuggente, infedele. -
Affioramenti
"Affioramenti"""" è una silloge poetica che dall'esperienza sviluppa valori ed ideali secondo un movimento generativo morale. Il titolo si riferisce all'esistenza frammentata dell'Uomo che riemerge nell'analisi interiore attraverso sia i dispositivi sia due sezioni in cui è articolata l'opera: Velature, in cui si esamina la realtà ricoperta dall'inconoscibilità delle esperienze che ne deformano la comprensione e l'interpretazione, lasciandone tuttavia intuire la natura, ed Assoluzione, che si incentra sul solvimento della ricerca, sulla consapevolezza rimandata della realtà che si rivela come una colpa esistenziale, inizio di un percorso assimilabile ad una espiazione al termine della quale, elaborata una critica di sé, si raggiunge temporaneamente una metaforica liberazione. Rivelate dietro la superficie implicazioni sostanziali, il cui approfondimento assume valore gnoseologico, dal velo che confonde la comprensione della realtà, attraverso la dolorosa rivelazione della propria cecità, quasi quale un sacrale assolvimento dall'errore dell'ottusità e della paura, l'Uomo tenta un'interpretazione del Vero e di Sé nel Vero stesso attraverso la lettura a più livelli dell'esistenza. Le isotopie più significative della prima parte si innestano sulla ricerca del Senso dell'esistere e sul dolore che nasce dalla sua incomprensione. Nonostante ciò, è possibile una riconciliazione temporanea con la coscienza della limitatezza umana fino all'estrema conseguenza per cui vivere è sparire, in una condizione di solitudine, lenita dalla bellezza nascosta nel dolore dell'irripetibile, nel rimpianto, nell'incompiuto. Questa condizione esercita sull'Uomo una pressione urgente che sforza la superficie della sua personalità che mai si frange né si allevia, imponendole una tensione costante. Nella seconda parte si ammette che l'Uomo possa raggiungere una pausa nella ricerca incessante, da cui deve derivare il coraggio per comprendere la propria condizione esistenziale, a cui tuttavia è preclusa una piena compassione e quindi una pacificazione con sé. La coscienza di questo decentramento dell'Uomo si compie nella marginalità universale e casuale di un fatto o di un pensiero che sembra aver ricoperto un Senso soggettivo fondamentale, risultando invece solo uno dei tanti avvenimenti anonimi all'interno di un mondo non univoco. Attraverso le connessioni anforiche tra componimenti in cui spiccano le metafore della trama e della filigrana, l'Uomo, quasi annullatosi, intravvede in controluce sprazzi di Vero, la cui sottovalutazione è superabile solo recuperando la propria natura fuori dal peso insopportabile del Non-vivere, sublimazione che tuttavia realizza solo raramente la piena Umanità. L'osservazione della tensione dell'interiorità umana, che da un piano esperienziale si traspone su uno morale, alla ricerca costante di una pur momentanea liberazione spirituale, pur conservando la specificità di ogni poesia, si espande in tutto il libro, sia dialogando con i numerosi modelli letterari sia informando di sé ad un livello superiore tutta l'opera." -
Vite immaginarie di pittori straordinari
Con un piccolo libro, Biographical Memoirs of Extraordinary Painters, il ventenne William Beckford inventa un nuovo genere letterario, la biografia immaginaria, che sarà ripreso, tra Ottocento e Novecento, da scrittori eccentrici e geniali, come Walter Pater, Marcel Schwob e Alberto Savinio. Parodiando irriverentemente le vite d'artista compilate da eruditi e connoisseurs settecenteschi, Beckford propone con una verve ironica e indiavolata le gesta assai improbabili di sei pittori dai nomi improponibili. Ma le vite (e le morti) dei suoi artisti non sono un divertimento fine a se stesso: la scanzonata e godibilissima favola settecentesca è un elegante apologo sull'arte neoclassica e romantica narrato con maestria da un finissimo critico. Con il saggio introduttivo ""Miti pittorici di un giovane inglese""""."" -
Il ciclo del mago di Oz: Le avventure finali tredici e quattordici-La magia di Oz-Glinda di Oz e inoltre i magici racconti di Oz. Vol. 4
Questo volume de ""Il ciclo del Mago di Oz"""" costituisce l'ultimo dei quattro destinati a ospitare l'intera serie di libri che lo scrittore L. Frank Baum ha dedicato alla saga di Oz. Si tratta di 15 opere - 14 romanzi e una raccolta di racconti - che vengono ripresentati al pubblico in una edizione senza i connotati tipici dell'editoria per ragazzi. Numerosi critici si sono lanciati alla ricerca dei significati allegorici sottesi al testo, individuandone in quantità: di natura politica, economica, sociale, religiosa. A ognuno resta la libertà di immergersi a un diverso livello di lettura, quello che preferisce, e fantasticare in solitaria oppure chiedendo una mano alla critica letteraria """"alta"""": la meta è sempre e comunque nello stesso luogo, per adulti e bambini: alla fine della strada di mattoni gialli. Età di lettura: da 8 anni."" -
Il figlio ultimo
«Con una scrittura matura e dal passo veloce, Imperiali, cinquantacinque anni, riesce nel racconto di un'Italia inquieta attraverso gli occhi di chi, inseguendo il presente, si sente sempre fuori luogo» - Alessandro Beretta, La LetturaDue storie che si congiungono in un'unica storia ambientata tra gli anni Settanta e gli anni Zero. A Napoli, il curioso e ribelle Tommaso si sente più a casa nella giungla della città che nel giardino della sua nobile famiglia. A Milano, il solitario e tenace Renato lavora in pubblicità come creativo. ""Il figlio ultimo"""" intreccia i travagliati percorsi interiori dei protagonisti con il destino collettivo di tanti giovani che, nati troppo tardi per le grandi contestazioni del secolo scorso, hanno inseguito trasgressioni e carriere per poi ritrovarsi invecchiati senza aver fatto sentire la loro voce."" -
Prova di coscienza
François Henry è un uomo ordinario: ha una moglie, due figli e un lavoro che ama in un cantiere navale. Le barche sono la sua passione. Proprio grazie al restauro di una vecchia imbarcazione, il Delphin Gold, la sua vita prende una piega inaspettata. Con l'appoggio della moglie e di un amico giornalista si immerge in vecchi documenti alla ricerca del passato della barca e del suo primo proprietario, un colonnello tedesco dei tempi della Seconda guerra mondiale. Molto presto le sue ricerche invadono la sua quotidianità rivelando una vicenda che non ha nulla di ordinario. -
Canti di vita
"Questo nuovo lavoro vuole essere la realizzazione di un'opera che possa definirsi sul pezzo di un'esistenza fin qui a volte vissuta al limite di una realtà che poco ha a che fare con i sogni. Spero il mio scrivere possa essere un incastonare delle immagini con le parole con la tecnica della poesia visiva che non cerca a tutti i costi la rima come si ritrova generalmente nella poesia classica italiana.""""" -
Tentazione
«La quarantena è stata per tutti una vera tortura. La famiglia, i figli, le difficoltà economiche, il futuro incerto. Mi sono ritrovata dunque a dover sopravvivere, almeno con la fantasia. E mi sono messa a raccontar storie ed immaginare situazioni. È stato un modo come un altro per ""evadere"""" dai domiciliari. Spero che gradirete queste mie tentazioni. Nella vita dobbiamo lasciarci andare, è un modo per essere vive. Da donna a donna.» (l'autrice)"" -
Ciò che nasconde il paradiso
Pietro Garau esercita la sua professione in quello che appare un paradiso terrestre. Poco importa che il posto e gli affari siano spartiti tra mafia calabrese e russa, da tempo ha imparato a mantenere l'equilibrio tra le due come fosse un trapezista. Ci pensa una festa in spiaggia a innescare un effetto domino che finisce per turbare la quiete tra le due organizzazioni criminali. I Russi chiedono il fio e ai Calabresi spetta pagare, ma l'affare si dimostra più complicato del previsto e tocca proprio a Garau il peso di sistemare le cose. L'uomo si troverà costretto a camminare sul filo del rasoio e basterà un passo falso per farsi molto male. -
La ferita del tempo
Un delitto efferato di tanti anni prima. Tutto comincia così: da una storia che si riteneva chiara in ogni dettaglio, ma non lo era. Un episodio che ha scavato in silenzio nel profondo e ora riemerge con violenza, sconvolgendo ogni certezza. Tocca ai commissari Matarazzo e Melillo, che aveva curato la prima indagine, tessere i fili che collegano il passato al presente, dentro un vortice inquinato che lascia sul terreno il cadavere di un potente consigliere comunale. Una furia che attraversa anche le vite delle persone più care: Licia, l'amore perduto di Matarazzo; Bianca, la bella e fragile ispettrice che lavora al suo fianco; Albarosa, una giovanile passione di Melillo. Qual è il legame tra storie così lontane? Tra la pioggia e la neve che tormentano un inquieto dicembre avellinese i nostri commissari, mettendo se stessi in gioco, scioglieranno tutti i nodi, ma i segni delle ferite resteranno a lungo nell'anima dei personaggi. -
Remain
Ci sono un italiano, uno spagnolo, un tedesco, un francese e un'inglese, ma non è una barzelletta. Sono un gruppo di ex-Erasmus, ormai quarantenni, che decidono di attraversare il Regno Unito per fare campagna contro la Brexit, per salvare l'Europa unita: un sogno, il loro, sempre meno gradito agli europei di oggi. Riusciranno nella loro impresa? Evidentemente no. Usciranno cambiati da questo viaggio? A voi la risposta. -
Edipo robot
In un futuro non così diverso dal nostro presente, le persone vivono connesse a robot indistinguibili dall'essere umano. Da sei mesi, Milano è sconvolta da un serial killer che si pensa vada a caccia delle sue vittime in remoto, con un droide che muove durante la notte per i locali del centro. La polizia indaga in una città assediata dalla tecnologia e dove l'umanità è sempre più schiava delle macchine a cui ha ormai delegato ogni aspetto dell'esistenza.