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1914-1945: giovani nella tempesta. Guerra, filosofia e mistica politica
1914-1945 sono gli anni di un conflitto trentennale e distruttivo. In questo arco di tempo generazioni di giovani e giovanissimi si sono messe alla prova del sangue e del fuoco, non sempre per costrizione della leva obbligatoria, ma animate dalla convinzione che partecipare fosse doveroso per il proprio onore e per la propria visione del mondo incentrata sul Volk e sul Vaterland, cioè sull'appartenenza alla Comunità popolare, mistico-naturalistica, ed al Paese dei Padri. Molti di questi giovani non erano alieni da interessi letterari e filosofici, da idee e immagini poetiche che, facendone degli intellettuali precoci, li distinguevano dagli altri combattenti, ne facevano cioè soldati ""politici"""", portati a cercare la bella morte combattendo. Le pagine qui di seguito raccolte individuano immagini e tematiche e emblematizzano stati d'animo presenti in tre giovani tratti dalla lunghissima schiera di coetanei in divisa - Ernst Jünger, Ernst von Salomon e il meno noto Giuseppe Vassalli - e in generale tra coloro che erano stati inquadrati nelle Waffen SS."" -
Usurocrazia
Dall'invenzione dei titoli sostitutivi dell'oro e dell'argento alla legislazione mosaica passando per i banchi di pegno dell'Età di Mezzo, fino alla nascita del moderno capitalismo bancario e finanziario, si delinea e articola nel corso dei secoli la prassi di sfruttamento usurocratico. Attraverso le diverse epoche l'Oligarchia del danaro ha edificato il suo impero invisibile, cosmopolita e multinazionale. Un potere segreto - nelle mani di poche, note, ricchissime famiglie - ha saputo modellare nei secoli un moderno sistema di sviluppo capitalistico. Un sistema di sfruttamento che ha progressivamente usurpato delle proprie prerogative e funzioni il potere politico dei governi: la politica al servizio dell'economia, dell'Alta Finanza internazionale. -
Europa nostra. La rivolta dei popoli europei contro il mondialismo
Romanzo distopico e fantapolitico, è ambientato in un futuro non troppo lontano, in un'Europa che, a seguito di una catastrofe generata dall'uso smodato di combustibili fossili, ha generato una serie di eventi naturali a catena riducendo drasticamente la popolazione, ritornata ad uno stile di vita pre-industriale. Solo Cartagine si è salvata dalla catastrofe, ma è una società capitalista in cui gli uomini vivono alienati a causa della tecnologia e credono in una sola cosa: il mito del progresso. Divenuta la nuova capitale europea governa in modo oligarchico e tirannico sulle diverse tribù formatesi... Unica consolazione per gli abitanti: l'estrazione annuale di due coloni destinati all'Isola, l'oasi felice dove i sogni diventano realtà. Proprio da qui si accenderà il fuoco della grande rivoluzione degli europei contro il mondialismo. -
Ather Capelli. La vita e gli scritti
Se non fosse stato perché la prima Brigata Nera d'Italia, quella di Torino, prese il nome di Ather Capelli, forse il suo nome e la sua figura sarebbero stati sepolti dalla storiografia dei vincitori e dall'omertà sui crimini dei vincitori. Il 31 marzo 1944 il gappista Giovanni Pesce lo uccide mentre scende dall'auto. Omicidio che ha una valenza particolarmente significativa dato il ruolo e l'importanza del personaggio, il cui atteggiamento particolarmente moderato lo rese, agli occhi dei partigiani gappisti, un obiettivo privilegiato al fine di innescare nel capoluogo piemontese la guerra civile. Questo saggio ha la meritoria opera di restituire verità storica sulla vita e la morte di Ather Capelli, che è stato l'esatto opposto del prototipo che viene propinato dalla stampa di regime: il fascista fanatico e violento. -
Per l'onore. La decima flottiglia Mas e la sua propaganda 1943-1945
Questo libro non vuole riscrivere la storia della Decima Flottiglia Mas, ma vuole raccontare, attraverso il materiale di propaganda, quello che è stato fatto tra il 1943 e il 1945. Una ricerca durata alcuni anni negli archivi di biblioteche, Archivi Comunali, Centri Resistenza e così via, che ha permesso di raccogliere molti documenti, alcuni dei quali inediti. Un viaggio attraverso cartoline, volantini, manifesti, giornali, in una delle pagine più controverse della Storia d'Italia. -
L' idealismo pratico di Richard N. Coudenhove-Kalergi. I fondamenti ideologici del suo piano
Molti sentono parlare del Piano Kalergi e lo riferiscono confusamente all'ambito dell'immigrazione, ma fanno fatica a focalizzare le notizie. Questo testo si propone di colmare la lacuna - non semplicemente sul versante dei fatti, ma soprattutto su quello dell'origine culturale di un ""progetto"""" per molti versi fantapolitico. L'ideatore di un rimescolamento razziale in Europa e nel mondo, così da ottenere una massa di meticci dominabili con facilità, è il conte Richard Coudenhove-Kalergi (1894-1972), suddito austriaco, poi cittadino cecoslovacco, in seguito naturalizzato francese, esule negli U.S.A. durante la seconda guerra mondiale e deciso assertore degli Stati Uniti d'Europa fino agli anni Venti. Kalergi aveva le carte in regola per essere legato non ad una nazionalità specifica, ma ad un intero continente, l'Europa, e, in considerazione della madre giapponese, all'Eurasia, con buoni rapporti con l'alta finanza ebraica, quella che, durante la grande guerra, aveva stretto un patto di contro-assicurazione per il tramite della famiglia Warburg, quella che finanziava i rivoluzionari russi per far crollare un sistema e sostituirlo con un altro. A lui dobbiamo l'attuale Europa."" -
Oltre il capitali$mo. Verso l'alternativa della green economy
Stiamo vivendo all'interno di un sistema che ha alla base del suo sistema di valori il profitto sulle persone e sul pianeta. Il capitalismo deriva dalla stessa logica secondo la quale è giusto vendere le persone come schiavi attraverso l'Atlantico; una logica che ci ha portato fabbriche e conflitti minerari, suicidi di contadini e perdite di petrolio. L'ineguaglianza continua a crescere, portando al collasso sociale e a vaste ondate di immigrazione. Se l'immaginazione e il potenziale umano sono illimitati, perché dobbiamo credere che questo sia l'unico modello economico possibile e che non vi siano alternative? Dalla nascita alla transizione fino a un mondo post-capitalistico, siamo qui per collegare i punti fra le varie lotte locali. Lo status quo è il risultato delle storie che ci hanno raccontato per decenni. Per sfidarlo dobbiamo raccontare storie sulle alternative e diffondere quelle raccontate da altri, per cambiare il corso della storia, cambiare le culture, cambiare le regole. -
Comunità germanica-Germanische Gemeinschaft
Dopo l'inizio della guerra, la Germania divenne riferimento per una nuova idea europea e il difensore politico e militare della sua civiltà, pertanto anche laboratorio di studio per un progetto di unificazione continentale. La battaglia ideologica si sarebbe giocata con la propaganda, gli approfondimenti politici e culturali con i seminari e i convegni; mentre la rivoluzione europea sarebbe esplosa sui campi di battaglia, combattendo nei ranghi del primo esercito politico a vocazione europea: la Waffen SS. ""Germanische Gemeinschaft"""" descrive la profondità culturale e spirituale di questa nuova costruzione politica continentale, riallacciandosi alle sue radici nordiche e germaniche. Mentore di questa pubblicazione di propaganda, apparsa in due fascicoli tra il 1941 e il 1942, fu Franz Riedweg, SS-Obersturmbannführer, veterano delle campagne di Polonia, Francia e fronte orientale."" -
Lettere a Cazzullo. Contro la guerra insensata alla memoria dell'Italia che fu
Quale fu la vera essenza del fascismo? Perché gli italiani diedero a Mussolini un consenso di massa? Chi ha massacrato l'Italia con i bombardamenti terroristici a tappeto, gli stupri e le sevizie sulle popolazioni italiane? Chi ha consegnato la Comunità Israelitica italiana alla Gestapo nazista (fino ad allora impedita a toccare un solo ebreo sotto il Tricolore nonostante le nostre leggi razziali) scappando a rifugiarsi sotto la protezione dei conquistatori? -
Reinhard Heydrich. Vita pensiero azione
Reinhard Heydrich aveva azzurri occhi di ghiaccio, era alto, biondo e atletico. Voleva fare il marinaio, ma il destino lo condusse al cospetto di Himmler. Su di lui è stato scritto di tutto e a lui è stato imputato di tutto. Figura tra le più demonizzate della storia, è stato presentato a tutto il mondo come ""la belva bionda"""", """"il boia di Praga"""", """"il giovane dio malvagio della morte"""" e quant'altro. Il Fuhrer lo definì """"un uomo dal cuore di ferro"""" ed è di quest'uomo, del nazionalsocialista perfetto, che viene raccontato in questo lavoro, senza nulla togliere e nulla aggiungere al suo operato nella storia, facendo parlare i fatti e lasciando da parte le interpretazioni postume."" -
23 Marzo 1919 Piazza San Sepolcro. Centenario della fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento
A Milano in piazza San Sepolcro, il 23 marzo 1919 venivano fondati i Fasci Italiani di Combattimento da Benito Mussolini e una ristretta cerchia di collaboratori, alla presenza di 147 delegati provenienti da ogni regione d'Italia: Arditi nazionalisti, interventisti, futuristi, sindacalisti rivoluzionari e tutti coloro che nel travagliato dopoguerra avevano a cuore i destini d'Italia. La data, celebrata in tutto il Ventennio come ""Diciannovismo"""", viene ricordata come data d'inizio del movimento fascista in Italia, sebbene in realtà le sue origini vadano ricercate qualche anno prima. Il testo storiografico - corredato da un'ampia selezione di immagini d'epoca, documenti e memorabilia - inizia pertanto dai movimenti precursori, si sofferma sulla storica adunata di San Sepolcro e, dopo una sintesi cronologica dei fatti principali del 1920/1921, si conclude nel novembre 1921 quando il Congresso sancisce la trasformazione da movimento in partito, con la nascita del PNF."" -
L' ultimo grido dell'aquila. La Repubblica Sociale Italiana nelle lettere dei suoi condannati a morte
"Riedizione aggiornata di un testo già pubblicato nel 1995 dall'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della Repubblica Sociale Italiana. Gli Uomini e le Donne della Repubblica Sociale, nel dare con i loro scritti testimonianza delle loro storie, non hanno soltanto voluto raccontare esperienze personali, ma hanno anche inteso tramandare gli ideali in cui credevano, per i quali si sono battuti insieme ai loro Camerati. Molti dei quali caduti in guerra. Questo libro intende conferire dignità storica a questi sconosciuti che hanno servito la Repubblica Sociale Italiana e chiedono che il loro sacrificio non venga dimenticato. Ogni lettera, o più lettere, è accompagnata da una fotografia, ove possibile, e una breve biografia""""." -
La spada dei samurai
La spada dei samurai occupa sicuramente una posizione di primo piano nell'universo delle armi dell'antichità e certo la sua lama ne rappresenta l'indiscussa meraviglia. Questo libro si propone di colmare almeno in parte molte delle lacune inerenti le particolarità e le problematiche (in particolare quelle che gli antichi forgiatori dovevano affrontare). L'evoluzione dell'arma viene esposta in stretto rapporto con la storia del Giappone spiegando i motivi che di volta in volta portarono a modificazioni formali o tecniche. L'argomento lama viene trattato spiegandone la forgiatura stratificata, la struttura composita, la tempra differenziata, ecc. E infine gli stili formali e tecnici che hanno caratterizzato le varie scuole nei secoli. Un particolare rilievo è stato dato agli ideogrammi relativi alle firme e alla datazione delle lame, con la presentazione di più di 270 caratteri tracciati nei diversi modi possibili. La montatura è trattata con adeguate spiegazioni e molte illustrazioni, ma il lavoro si concentra essenzialmente sulla lama. -
Azzate proprietà privata
"Queste pagine dell'album fotografico di Vincenzo Podda sono attraversate tutte insieme dall'emergere della dimensione del silenzio... È il filo conduttore di questa raccolta, che molto assomiglia ad un diario estivo le cui parole sarebbero state intrusive e ne avrebbero spezzato l'incanto."""" (Duccio Demetrio)" -
Mito polare e polarità di un mito nella Germania nazionalsocialista
"La postura eretta ha mostrato il cielo agli uomini. Il Polo li ha attratti, introducendoli con naturalezza alla sua simbologia. La rotazione attorno ad un asse ha svelato una svastica brillante, disegnata dalla costellazione dell'Orsa Minore attorno a Thuban. A poco a poco l'inconscio è divenuto patrimonio collettivo, il Mito si è impossessato di quegli esseri implumi, poi si è stinto nel disincanto del quotidiano. Ma nel XX secolo ha fatto una nuova irruzione fra gli umani. Il Mito Polare è divenuto immagine macrocosmica di un'Anima che ha spinto il popolo di Arminio a riconquistare la patria antica e perduta, a un tempo terrena e superna""""." -
Il mito europeo. Le culture che ci hanno preceduto
Il mito europeo è il potente sussurro di una cultura stabile, poliedrica e versatile. L'essere umano si è mosso nel tempo, al di là del proprio luogo di nascita, molto più di quello che noi si possa immaginare guardandolo dall'alto in basso a cavallo dei motori a scoppio. In questo ""quaderno degli appunti"""" si esprime un pensiero sull'irradiamento delle genti europee negli altri continenti, fin dagli albori della storia. Il popolo europeo deve ritrovare la consapevolezza della propria divinità spirituale, innanzitutto riconoscendo il percorso culturale attraverso il tempo terrestre. Il triplice triangolo, qui rappresentato, è il cosiddetto Cuore di Odino. Indica una direzione, o meglio il triplice intento nella medesima direzione. È un simbolo di stabilità, di potenza e di vittoria, nonché uno scudo a difesa delle energie negative. Potrebbe anche essere inteso come la tripartizione delle potenze divine ed umane e i continenti europeo, asiatico e africano, identificando la cosiddetta """"età di mezzo"""". Età che deve concludersi con la vittoria delle energie positive, passando attraverso la conoscenza di chi noi siamo stati."" -
Androide J-234 (Asha)
Il ""romanzo Androide J-234 Asha"""" è una sintesi anticipatoria dell'interazione che si potrà stabilire (o si stabilirà necessariamente) tra due forme di intelligenza: quella biologica evolutasi nel corso di milioni di anni e quella artificiale, che si evolve invece rapidamente con un curva di tipo asintotico. L'intelligenza biologica aspira ad avere un corpo androide (substrato mobile androide) per sostituire quello biologico, quando questo non sarà più riparabile dalla pur evoluta tecnologia dell'epoca. L'intelligenza artificiale, invece, aspira, una volta giunta al termine del contratto che la lega alla fabbrica con l'estinzione del """"debito di esistenza"""", ad avere un substrato simile a quello biologico che concede maggiori percezioni dell'ambiente e a qualcosa d'altro che non ha e che invidia all'Intelligenza biologica..."" -
Aponia
Aponia descrive l'incontro di alcune menti, due terrestri e due aliene di chissà-dove, che per le potenzialità non note di un ""neurocasco"""", vengono a trovarsi interconnesse. I luoghi sono """"futuristici, ma famigliari"""", come nel ''pomeriggio di un giorno qualunque, in un anno uguale a tanti altri. Una pioggia, fine e noiosa, scivolava giù dal cielo opaco, lenta, lenta come in un videochip al rallentatore, bagnando i pensieri delle persone che affrettavano i loro passi umidi sotto di essa...'' Si tratta di un'articolata descrizione immaginaria di fantasie e sogni, ricche di emozioni, scaturite in una serie di sedute di cyberanalisi, futuristica e, forse, non improbabile evoluzione della nota psicoanalisi: qui la realtà scientifica di questa si mescola con l'ardita tecnologia possibilistica di un futuro avanzato (che, in verità, non pare molto distante dal nostro), commista con il tema fantasioso di una pacifica intrusione aliena nella mente del simpatico personaggio che sta affrontando la cyberanalisi, per risolvere i suoi problemi interni o quelli che tali egli crede siano."" -
Ar'geddon. Kendar's battle. Ediz. italiana
Ar' Geddon può essere letto come romanzo di evasione in veste di fantascienza avventurosa con caratterizzazioni semplici di personaggi: alla fine i buoni vincono e i cattivi perdono e vengono puniti, ma non è solo questo. I personaggi vengono descritti con la stessa minuziosità che tratteggia i paesaggi e gli scenari della storia, ma per ognuno le tinte usate sono quelle dell'arcobaleno. Nessuno di questi è di un solo colore: il messaggio tra le righe dice che tra il bianco e il nero esiste una serie infinita di tonalità e che nessuno è completamente buono o completamente cattivo. Questo concetto viene ripetuto man mano ci si addentra nella lettura: il personaggio ""cattivo"""" rappresentato da Sua Eccellenza Magnifica, insensibile e stolido, incurante della vita altrui, tronfio e stupidamente arrogante, acquista tinte umane quando ricorda i compagni della sua infanzia e rivela la sofferenza che prova per la loro perdita, rivelandosi patetico alla fine del romanzo quando, da cinico Signore Assoluto, è braccato e cerca di sfuggire alla fine imminente e ineluttabile per un lieto (per altri) fine."" -
Chime
Sul pianeta Gehart è giunta la Nave InterStella Promet, una fra le tante missioni di colonizzazione di Terrestri e altre Specie Intelligenti che, insieme, sondano l'Universo alla ricerca di altre forme di vita. Fra questi colonizzatori, tecnologicamente avanzati e pacifici ""invasori"""" di pianeti, spicca il delicato lavoro di Aberdeen, Primo Esolinguista della missione, il quale ha il compito di realizzare un linguaggio interprete tra la loro lingua e quella locale. Su questo PN è, però, necessario fare un lavoro diverso da quello consolidato nei protocolli di decodifica delle lingue aliene sino ad allora adottati, per cui Aberdeen decide di sfruttare le ricche immagini notturne che compaiono nella mente di un individuo speciale, Chime, nel quale il lettore non farà fatica a identificarsi, poiché di lui (cioè, di noi), invero, si tratta.""