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Lettere a Kurt
Il destinatario di queste lettere è Kurt Cobain, il leader dei Nirvana morto suicida nel 1994 e assurto col tempo a icona transgenerazionale di una gioventù disillusa, apatica, disperatamente introversa e incapace di trovare il proprio posto nel mondo. Eric Erlandson, uno dei musicisti chiave della scena grunge di Seattle, ha conosciuto da vicino Cobain, è stato testimone diretto del suo tormentato rapporto con Courtney Love e ha sofferto della sua violenta dipartita elaborando il lutto attraverso la catarsi della scrittura. ""Lettere a Kurt"""" è una dolente, rabbiosa e delicata meditazione sulle azioni e le emozioni più estreme del rock'n'roll: sesso, droga, suicidio, fama, collera. È parte Dream Songs di John Berryman, parte Bukowski, Ferlinghetti e Ginsberg, e parte Clash. Invettive, riflessioni e colpi d'arma da fuoco riempiono le pagine di questi 52 poemi in prosa. Sono scritti crudi, intensi, tristi e inquisitori, e tutto ciò li rende belli per chiunque ami i Nirvana e gli Hole e i tempi e i luoghi in cui la loro musica ha prodotto un cambiamento. In definitiva, queste lettere sono un'elegia a Kurt e agli """"idoli suicidi"""" che non sono riusciti a trovare la salvezza nelle loro meravigliose canzoni."" -
Champions of the world. Le canzoni che hanno fatto la storia dei Queen
Com'è nata Bohemian Rhapsody? A chi è venuta l'idea del video di I Want To Break Free e come mai venne censurato negli USA? Qual è l'origine di successi mondiali come Another One Bites The Dust e Innuendo? Chi sono gli artefici del sound inconfondibile dei Queen, oltre a loro stessi? A questi e altri interrogativi risponde ""Champions of the world"""", un compendio di fatti e analisi critica delle più belle canzoni dei Queen, immortali come l'icona di Freddie Mercury, scomparso ormai vent'anni fa, ma più che mai vivo nel cuore dei fan della Regina e degli appassionati di tutto il mondo."" -
Antonello Venditti. Ciao uomo. Quarant'anni oltre il sipario
Il ventiquattrenne con i Ray-Ban e il montgomery compie quarant'anni di musica: tanti ne sono trascorsi dall'uscita del primo album a suo nome, L'orso bruno. Quarant'anni nei quali Antonello Venditti, per dirla con le sue parole, è rinato in ogni disco, senza mai perdere le caratteristiche che hanno fatto di lui uno dei cantautori più artisticamente longevi del panorama italiano: una voce unica, canzoni orecchiabili, testi mai banali e però sempre accessibili (sia pure con qualche eccezione che peraltro ha fatto epoca, come il brano-fiume Lo stambecco ferito, contraltare della molto più diretta, ma altrettanto controversa Lilly, nell'omonimo album del 1975). Quarant'anni di musica celebrati da Venditti con un triplo album uscito in realtà nel 2012 che ha ripercorso una carriera dai moltissimi alti e dai pochi bassi: alti e bassi come del resto capita di incontrare nelle ""cose della vita"""" che Venditti ha cantato e sempre continuerà a cantare. Da Ciao uomo, prima traccia di Theorius Campus, a L'amore insegna agli uomini, l'ultima di Tutto Venditti, questo libro analizza, o forse meglio racconta, la carriera di Antonio in arte Antonello, l'evoluzione dei suoi testi, del suo linguaggio e delle sue tematiche attraverso una chiave di lettura trasversale, l'unica davvero in grado di tracciare un quadro complessivo della sua """"letterarietà"""": da Roma (e """"la"""" Roma) all'impegno civile, dal disimpegno alla critica sociale, dall'adolescenza all'età adulta."" -
Autostrade per l'inferno. Le canzoni che hanno fatto la storia degli AC/DC
Gli AC/DC sono la materia fondamentale di qualsiasi school of rock che si rispetti. Nei riff propedeuticamente chitarrosi delle loro canzoni c'è tutta l'essenza di mezzo secolo di musica. Il piacere liberatorio di pezzi come ""Thunderstruck"""", """"Highway To Hell"""" e """"Back In Black"""" è il centro vitale di questo """"Autostrade per l'inferno"""", un viaggio a folle velocità che parte dall'Australia e tocca ogni angolo di mondo lasciando sul terreno """"sangue, sudore e lacrime"""", gli ingredienti base del rock'n'roll."" -
Vdb23/storie di un suonatore indipendente
Gianni Maroccolo è il musicista e produttore artistico più sgargiante e versatile della new wave italiana. Nato a Manciano nel 1960, studia Fonologia e Musica elettronica al Conservatorio di Firenze. Esordisce ventenne fondando i Litfiba con Aiazzi, Pelù e Renzulli, e condivide la carriera della band fino al 1989, lasciando il suo marchio di autore e di arrangiatore su dischi importanti tra cui 17 RE. Da quel momento l'attività di Gianni Maroccolo si espande e si estende, collaborando e spesso essendo lui stesso l'artefice e il promotore di tutte le iniziative più caratterizzanti della new wave italiana e della musica indipendente. Musicista e fondatore, con Canali, Magnelli, Ferretti, Zamboni, dei CSI e dei PGR, produttore artistico in alcuni dischi dei CCCP Fedeli alla linea, Marlene Kuntz, Timoria, Diaframma, Statuto, Yo Yo Mundi, Bandabardò, Ivana Gatti. Attivissimo sul fronte della produzione, è fondatore del Consorzio Produttori Indipendenti, Sonicafactory, al-kemi-lab, Beautiful, Beau Geste. Si occupa anche di musica per il teatro, sonorizzazioni, e di colonne sonore per il cinema. Con Vittorio Cosma, Max Casacci e Riccardo Sinigallia, crea il progetto DeProducers. Ha collaborato con artisti quali: Franco Battiato, Claudio Rocchi, Cristina Donà, Carmen Consoli, Lorenzo Cherubini, Samuele Bersani, Federico Fiumani, Emidio Clementi, Manuel Agnelli, Robert Wyatt, Tuxedomoon, Raiss, Bertrand Cantat, Hector Zazou. -
Groupie
La storia di Katie, diciannove anni, e della sua incrollabile devozione al sesso, alla droga e al rock'n'roll in quello che fu un romanzo cult degli anni Sessanta. È del 1969 la prima edizione del libro. A scriverlo, insieme a Johnny Byrne, Jenny Fabian, all'epoca diciannovenne freak a seguito delle più grandi star della musica: da Syd Barrett dei Pink Floyd ad Andy Summers dei Police, passando per Animals, Soft Machine e Jimi Hendrix Experience. L'uscita di ""Groupie"""" scatenò un terremoto: della Fabian si innamorarono intellettuali e giornalisti e il libro ottenne ottime recensioni. L'Oxford English Dictionary le dedicò ben ventidue citazioni, trasformando il romanzo in un vero lessico anni Sessanta."" -
One too many mornings
Quarant'anni dopo lo scandaloso ""Groupie"""", Jenny Fabian torna sulle sue memorie di """"pupa della band"""", """"consolatrice di artisti"""" o """"starfucker"""" che dir si voglia. Oggi, costumata sessantenne, la scrittrice inglese con un turbolento passato da autentica groupie concepisce un nuovo """"romanzo a chiave"""" raffinato e maturo, certamente più meditato e profondo del suo scabroso predecessore. Come in """"Groupie"""", anche in """"One Too Many Mornings"""" (espressione idiomatica per """"un altro giorno è passato"""", ma soprattutto titolo di una celebre canzone di Bob Dylan) i personaggi reali si celano sotto nomi fittizi, in un gioco di ambiguità e chiaroscuri che intriga e coinvolge dalla prima all'ultima pagina. Se Ben è Syd Barrett, come ormai noto, chi sarà Theo? E Gisela? E Pentron? Ma non c'è altro modo per scoprire le vere identità di Maxwell McKewen, Shultz e Billy che arrivare in fondo alla storia, quando si sarà consumato un altro di quei baccanali di sesso, droga e rock'n'roll che solo negli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta si potevano sperimentare. """"One Too Many Mornings"""" lambisce i bordi di quell'epoca estrema e irripetibile, quando l'amore libero si avviava al crepuscolo e non restavano che macerie, rimpianti e oblio."" -
Queen. La musica e lo stile. Guida illustrata alla discografia completa
Album-per-album, pezzo-per-pezzo, ""La musica e lo stile"""" è un vorticoso viaggio all'interno di una delle discografie più ricche e variegate della storia del rock. Dagli hit glam dei Settanta a quelli da stadio degli Ottanta, senza tralasciare pezzi apparentemente minori ma ugualmente amati dai seguaci di tutto il mondo, qui ci sono i Queen in tutta la loro esplosiva bellezza. Il libro-base per ogni fan del gruppo, denso di fatti, dettagli e immagini."" -
Giorni memorabili. Conversazioni con John Lennon e Yoko Ono
La storia di Jonathan Cott inizia un giorno del 1968 quando va a intervistare John Lennon e Yoko Ono nel loro appartamento di Londra. Più tardi, quella stessa sera, Lennon invita Cott - all'epoca corrispondente londinese per la neonata rivista musicale ""Rolling Stone"""" - ad assistere a una seduta di registrazione agli Abbey Road Studios. Da questo primo incontro professionale nasce un'amicizia, una bella amicizia che perdura anche dopo che Lennon e Ono si trasferiscono a New York e i Beatles si sciolgono definitivamente. È proprio Cott a intervistare la coppia il 5 dicembre 1980 nel loro appartamento al Dakota Building per l'uscita dell'album """"Double Fantasy"""". È l'ultima intervista importante rilasciata da Lennon, che viene ucciso tre giorni dopo. """"Giorni memorabili"""" è un nuovo capitolo nella bibliografia dei Beatles, perché getta uno sguardo sulle figure di Lennon e Ono in quanto individui, artisti e amanti. Celebrazione di due vite straordinarie che hanno toccato lo stesso Cott in molti modi, è anche il memoir di un'epoca di grandi tumulti politici, culturali, musicali. L'autore e Yoko Ono sono rimasti molto amici anche dopo la morte di Lennon: mentre lei si riaffermava come artista, lui è stato tra i pochi a riconoscerle di aver esercitato su Lennon un'influenza positiva."" -
Bob Marley. La musica e lo spirito. Guida illustrata alla discografia completa
Dalle registrazioni semiclandestine degli anni Sessanta alle leggendarie session londinesi dei Settanta, ""La musica e lo spirito"""" è un'approfondita analisi album per album, pezzo per pezzo, di tutte le canzoni incise da Bob Marley a partire dalle prime session giamaicane fino agli storici dischi per la Island e alle compilation pubblicate dopo la sua scomparsa. Il libro base per ogni fan del grande artista reggae, denso di fatti, dettagli e immagini. una sezione speciale dedicata alle ristampe e alle compilation, un'appendice con i dischi dal vivo e le pubblicazioni postume, tutte le copertine dei dischi, un'ampia selezione di fotografie."" -
Sogni ad alta voce. Le canzoni che hanno fatto la storia degli U2
Oltre trent'anni di carriera discografica e ""solo"""" una dozzina di album di studio, ma gli U2 vantano un songbook tanto alto e forte da far impallidire qualsiasi altra band del firmamento rock. Ogni canzone di Bono e soci è un'epifania, è una valvola aperta, è un messaggio scritto nell'anima. La musica degli eterni ragazzi di Dublino si fa di volta in volta slancio giovanile (""""I Will Follow"""") e commentario sociale (""""Sunday Bloody Sunday""""), filtra con le avanguardie (""""Zoo Station"""") e con il cinema (""""Until The End Of The World""""), aspira alla ricerca dell'amore (""""Pride"""") e dell'unità (""""One"""") senza mai perdere aderenza con la realtà e le passioni terrene, """"Sogni ad alta voce"""" racconta tutto questo in 30 canzoni che sono un fuoco indimenticabile."" -
King Crimson. Islands. Testi commentati
Le beibe beibe a gambe spalancate care ai Led Zeppelin, i pruriti e gli sberleffi di casa Zappa, i diavolacci su di giri a zonzo con i Black Sabbath, i mattoni in caduta sui Pink Floyd, le strade di tuono per raggiungere Springsteen: i King Crimson sono davvero lontani. Uomini schizoidi, divinità marine, risvegli di principi e isole lontane, lingue di allodola, grandi ingannatori e incubi rossi, chiacchiere da elefante, nevrotiche e uomini modello, dinosauri, luci in costruzione e curve pericolose. Altro che musica leggera. Qui ci sono anomalie dentro altre anomalie, una matrioska rock tutta da smontare. Se il progressive rappresenta una grande ""deviazione"""" nella storia popular, i King Crimson che del prog sono stati gli artefici e tuttora la massima incarnazione - sono una cellula impazzita a dir: poco sorprendente. Hanno inventato un genere, se ne sono distaccati senza abbracciare i suoi opposti, hanno un padre-padrone-fondatore-demiurgo senza il quale non esisterebbero, ma i testi delle varie incarnazioni del Re Cremisi sono opera di personalità esterne come Peter Sinfield e Richard Palmer-James, o di un alter ego conflittuale e pacifico come Adrian Belew. Un gruppo/progetto che cammina tra esoterismo e humour, letterature e surrealtà, razionalismo e follia, allegorie e 'clare loqui'. Un'isola nel mare magno del rock, una piccola unità collettiva dove si parla con il vento e si attende il ritorno di Me, Neal e Jack."" -
Michael Jackson. La musica e l'anima. Guida illustrata alla discografia completa
Una guida per orientarsi nel ricco e variegato panorama discografico della famiglia Jackson. Album per album, pezzo per pezzo, il libro passa in rassegna tutte le canzoni incise dai Jackson 5, intesi sia come gruppo e sia singolarmente, con particolare attenzione al songbook di Michael. -
Uno! Dos! Tré!... Cuatro! Green Day in Italia. Ediz. illustrata
Attesissimi dopo il doppio forfait dell'Heineken Jammin' Festival del 2010 e dell'I-Day Festival del 2012, a fine maggio e inizio giugno 2013 i Green Day hanno letteralmente invaso l'Italia con tutta la loro energia rock'n'roll, facendo deflagrare quell'inconfondibile spirito punk che li ha resi uno dei gruppi più amati e seguiti del panorama rock internazionale. ""Uno, Dos e Tré"""" si intitolavano gli album del trio californiano pubblicati alla fine del 2012; Uno, Due, Tre e Quattro sono stati i concerti che hanno infiammato gli animi di decine di migliaia di giovani accorsi sotto i palchi dell'Arena Fiera di Rho a Milano, di Piazza Unità d'Italia a Trieste, dell'Ippodromo delle Capannelle a Roma e dell'Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Con le immagini catturate da Henry Ruggeri e le parole di tanti fan coordinati da Emanuele Binelli Mantelli, """"uno! Dos! Tré!... Cuatro!"""" racconta e celebra una tournée che ha lasciato un segno."" -
Our love is real. Bruce Springsteen in Italia. Ediz. illustrata
Chi pensava che Bruce Springsteen avesse esaurito la sua spinta propulsiva con la prima parte del Wrecking Ball Tour che toccò l'Italia per tre date nel 2012 si sbagliava di grosso. La seconda leg della tournée è stata ancora più entusiasmante, la E Street Band ancora più rodata e su di giri, il pubblico ancora più partecipe e numeroso: dall'ironica e gioiosa 'O sole mio, omaggio a Napoli nella splendida cornice di Piazza del Plebiscito, al pienone dello Stadio Euganeo di Padova, dove il Boss ha suonato per intero uno dei suoi album più celebri, Born to run; dall'amato San Siro, dove ad essere eseguito per intero è stato Born in the USA, a una Roma di luglio assolata e festosa come non mai, radunata negli ampi spazi dell'Ippodromo delle Capannelle. Dovunque passi Bruce, in Italia, è un trionfo: della musica, dell'energia, della passione. E dell'amore condiviso: il suo nei confronti dell'Italia è ormai acclarato; quello del pubblico italiano verso il Boss è ""autentico"""", come si leggeva nella spettacolare coreografia allestita sulla tribuna di San Siro. Con le fotografie di Henry Ruggeri e i testi di Vittorio Pio, arricchiti da vari contributi dei fan, ripercorriamo le emozioni di quattro concerti che rimarranno nella storia. Our love is real, Bruce, II nostro amore è reale."" -
Vasco Rossi. La rinascita. 7 concerti indimenticabili
Chi pensava che il Signor Rossi avesse chiuso con gli stadi e con la sua lunga carriera da rocker si sbagliava di grosso. La dimostrazione sono queste sette date (tutte sold out) e un soundcheck per pochi intimi tesserati del fanclub, che resteranno indelebilmente nella memoria della musica italiana. Due città: Torino e Bologna. Il live KOM 013 è stato il tour delle domande: Vasco come sta? Vasco ce la farà? Le risposte le ha fornite lo stesso Kom con sette concerti in cui si è impossessato del palco come solo lui sa fare: ballando, saltando, correndo e urlando, ""sembrava la fine del mondo, ma sono ancora qua""""."" -
Welcome to our world. Depeche Mode in Italia 2013-14
"I Depeche Mode torneranno in concerto in Italia anche nel 2014!"""". La notizia si è diffusa poche settimane dopo gli spettacolari bagni di folla registrati a Milano e Roma lo scorso mese di luglio. La leggendaria band britannica pioniera della musica elettronica - era arrivata in Italia per le prime due tappe del tour di presentazione del nuovo album """"Delta machine"""", fissate per il 18 luglio allo Stadio San Siro di Milano e il 20 allo Stadio Olimpico di Roma. È stato un successo senza precedenti: sold-out, stadi pieni, entusiasmo irrefrenabile di fan vecchi e nuovi, in un vorticoso ricambio generazionale che riconferma i ragazzi di Basildon come uno dei gruppi più amati della storia del pop. Dave Gahan, Martin Gore e Andy Fletcher hanno poi annunciato le date della seconda tranche del loro """"Delta Machine World Tour"""", che li ha riportati in Italia il successivo febbraio: il 18 al PalaOlimpico di Torino, il 20 al Mediolanum Forum di Assago e il 22 all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO). Le magiche fotografie di Henry Ruggeri e i testi raccolti dallo staff del sito depechemodeitalia.com, mandate in archivio le emozioni delle due date estive, sono pronti a documentare queste nuove tappe invernali, non più negli stadi ma nelle più grandi arene della Penisola. """"Welcome To Our World è un nuovo volume della collana """"Live!"""", e un'altra occasione per i fan di rivivere i momenti indelebili della musica del nostro tempo." -
Il martello degli dei. La saga dei Led Zeppelin
Mostri sacri del rock che non tramonta, i Led Zeppelin hanno fatto la loro ""scalata al paradiso"""" attraverso una storia di grandi e piccole rivoluzioni musicali, di eccessi e dissolutezza, di pirotecniche esibizioni dal vivo e di canzoni indimenticabili, che hanno incendiato il corpo e l'anima di intere generazioni con un'inimitabile miscela sonora di blues, hard rock, heavy metal, folk celtico, psichedelia e miti medievali. """"Il martello degli dei"""" analizza l'universo Zeppelin, soffermandosi tanto sugli aspetti più oscuri e scioccanti della band quanto sulla loro musica e sui loro concerti, che hanno restituito al rock la sua dimensione più selvaggia e genuina. Dai tempi degli esordi, Led Zeppelin I, e del suo potente blues psichedelico all'incredibile successo di massa, raggiunto nonostante l'esclusione dalle hit parade radiofoniche, Davis ripercorre una vicenda lunga più di trent'anni, che ha alternato i trionfi discografici alle tragedie umane, la fama mondiale alle accuse di pratiche esoteriche e sataniste, fino allo scioglimento del 1980, in seguito alla morte di John Bonham, il leggendario batterista della band, e alle carriere solistiche, arrivate fino ai nostri giorni."" -
Io sono Ozzy
La gente mi chiede com'è che sono ancora vivo, e io non so cosa rispondere. Se da ragazzino mi avessero messo contro una parete coi miei coetanei del quartiere e mi avessero domandato chi di noi ce l'avrebbe fatta ad arrivare ai sessant'anni, chi di noi si sarebbe ritrovato con cinque figli e quattro nipoti e due case in California e nel Buckinghamshire, col cazzo che avrei scommesso su di me. Invece eccomi qua: pronto a raccontare la mia storia, a parole mie, per la prima volta. Ogni singolo giorno della mia vita è stato un evento. Ho assunto miscele letali di alcol e droghe per trent'anni. Sono sopravvissuto a un tamponamento aereo, ai tentativi di suicidio per overdose, alle MST. Sono stato accusato di tentato omicidio. E ho pure rischiato di morire andando a sbattere con un quad a due all'ora. Non tutto è stato piacevole. Ho fatto delle brutte cose in vita mia. Sono sempre stato attratto dal lato oscuro, io. Ma non sono il demonio. Sono solo John Osbourne: un ragazzino della classe operaia di Aston che ha lasciato il lavoro in fabbrica e ha cercato di spassarsela. -
Springsteen. Spare parts. Testi commentati. 1973-2012
Cos'è questa terra chiamata America? Ci prenderemo cura l'uno dell'altro perché hanno distrutto le nostre fabbriche e seminato morte nella mia città. Questo mondo complicato scioglie lentamente i sogni: badiamo solo a noi stessi. È la mia confessione, ho bisogno del tuo cuore, tutte le mie preghiere sono state vane. Ho affrontato questi viali fino a che le mie gambe si sono fatte pietra, sdraiato sul letto non prendo sonno. Allora andiamo in città in cerca di soldi facili. Sono l'uomo di ghiaccio, combatto per il diritto di vivere, ho una Smith & Wesson calibro 38, fatevi avanti con la vostra palla da demolizione. Cresci i tuoi figli e insegni loro a camminare fieri e sicuri, preghi che i tempi difficili non tornino più. Siamo stati ingoiati, siamo scomparsi dal mondo, ma stanotte tutti i morti sono qui, e se posassimo l'orecchio sulle lapidi sentiremmo cantare questa canzone. Così, amico, trovatene una e cantala fino alla fine, perché questo è l'ultimo ballo, l'ultima possibilità concessa ai cuori di pietra. Salite sul treno, preparatevi: è un viaggio lungo, senza soste né riparo. Un altro bacio, fratello, e poi avanti. Ho cercato la mappa che mi riporti a casa. Siamo vivi.