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Che cos'e' la morfologia
Il volume si apre con un’introduzione alle nozioni di parola, lessema, forma flessa e shape, e un’illustrazione delle parti del discorso, delle categorie grammaticali e del sistema di glossatura di Lipsia. Il secondo capitolo presenta i diversi modelli di analisi morfologica sviluppati nel corso della storia della linguistica, e argomenta in favore di un modello che comprenda la nozione di paradigma; si evidenziano i limiti della nozione classica di morfema, e si illustrano i diversi modi utilizzabili per la segnalazione (exponence) dei valori di categorie grammaticali espressi da forme flesse. L’ultimo capitolo è dedicato alla presentazione di vari tipi di “irregolarità” all’interno dei paradigmi: allomorfia e suppletivismo, difettività, sovrabbondanza, sincretismo, iperdifferenziazione, eteroclisi, deponenza e altro. -
Gennaio
Ilenia e Luca vivono vite differenti. Hanno età, priorità e problemi completamente diversi, ma c'è qualcosa che li attrae irresistibilmente l'uno verso l'altra: la sensazione di aver incontrato qualcuno davvero in grado di guardarli negli occhi. La percezione che l'altro sappia rispondere a un profondo grido d'aiuto mai espresso diventa certezza di reciproco riconoscimento. Magia e paura si intrecciano in questo romanzo dalle tinte poetiche. Il lato più buio di noi come non l'avete mai letto e Bologna come sfondo. ""Nessuno vorrebbe soffrire, tutti sappiamo di farlo per lo più per sciocchezze, ma questo non rende il dolore più sopportabile. Imparare a chiedere aiuto è fidarsi e affidarsi, ma troppo spesso ci si trova davanti un muro di inviti a smettere di lamentarsi e tirarsi su. Ecco allora che Gennaio è sia un breve, onirico e magico manuale di istruzioni per chi vive accanto a una persona in crisi (nel senso greco del termine), sia una catarsi per chi a un certo punto si è trovato solo davanti ai suoi mostri e ha dovuto imparare a dar loro un nome."""""" -
Four fingers
Custer Phillips è uno scrittore americano che ha raggiunto il successo narrando le avventure della comunità di Four Fingers City e in particolare dello sceriffo Pat Gatter, in lotta contro il suo acerrimo nemico: Tayllarand Jackson Cooper, capo della banda degli ""Speroni d'Argento"""". La saga - Footsteps ambientata nelle Smoky Hills (Kansas) di inizio Novecento, ha una caratteristica distintiva: i suoi personaggi sono tutti gatti antropomorfi, che presentano caratteristiche e sentimenti umani. Dopo la presentazione del suo ultimo libro alla New Amsterdam Library di New York, Custer si allontana con la moglie Dony; la coppia prende il treno diretto a Kansas City e la stanchezza della lunga giornata cede il passo a un necessario sonno. Ma il risveglio dello scrittore viene scosso dai marcati sbuffi di una locomotiva e dalla vista di un edificio in legno che reca l'insegna: Four Fingers! Incredibile: lui e sua moglie Dony si sono trasformati in due gatti e hanno appena raggiunto la fantasiosa comunità descritta dalla penna di Custer. Questa li accoglie festosi, ma sottoporrà loro una stringente questione: i personaggi malvagi partoriti della mente dello scrittore vanno contrastati. Custer e Dony, sensibili al dolore di quelle meravigliose creature, si preparano ad affrontare Tayllarand e i suoi compari e si immergono a cuore aperto in questa avventura…"" -
Storie dal peso leggero
Una fioraia depressa, un regista geniale, un artigiano di maschere a Venezia, una protagonista d'eccezione per una storia di emigrazione… sono solo alcuni dei dodici personaggi di una sorprendente porta accanto che raccontano queste storie. Iperbolici e originali, sperimentano le fragilità, spesso rocambolesche, di un'umanità che nell'incontro con l'altro sa sempre riscoprirsi e reinventarsi. Nella continua dialettica tra il male di vivere e la vitale ironia che tenta di correggerlo, nasce un ""cinismo con il miele"""" che condisce questi 12 racconti per un caleidoscopio di emozioni."" -
Leo la superstar! Ediz. italiana e inglese
Leo il bagnino è una vera star sulla spiaggia dello Squalo Bianco: amato da tutti, soprattutto dalle ragazze per il suo fisico statuario. Essendo molto vanitoso, non sempre è attento sul lavoro. Un giorno, proprio perché impegnato a farsi bello, succede qualcosa che potrebbe farlo cambiare per sempre. Età di lettura: da 3 anni. -
La kenosi dello spirito santo. Un percorso nella teologia del Novecento
La genesi e gli sviluppi del dibattito teologico, sul tema, nella teologia del XX secolo. Il termine kenosi - svuotamento - viene generalmente associato in teologia alla Seconda Persona della Trinità, il Figlio, che nell'incarnazione ha ""svuotato se stesso"""" (Fil 2,7) della sua natura divina. Bulgakov è stato il primo ad aver applicato tale categoria allo Spirito Santo dando così inizio ad un riflessione originale e feconda per la comprensione dei rapporti intra-trinitari che attraversa tutta la teologia del XX secolo. Bua ripercorre la genesi e gli sviluppi di tale dibattito, cominciando dalla Russia ortodossa di Bulgakov per approdare all'America metodista di Dabney, attraverso la Francia della diaspora russa, dove dagli anni Venti ripara proprio Bulgakov, seguito da Lossky, la Svizzera tedesca di Balthasar, la Germania cattolica di Mühlen e quella riformata di Moltmann, cioè quella Mitteleuropa che e stata soprattutto nel """"secolo breve"""" il fecondo """"laboratorio"""" di una teologia """"nuova""""."" -
Fuori dalle mappe. Un viaggio fantastico in luoghi inesplorati
Città invisibili, luoghi perduti, stati senza territorio, isole artificiali, cimiteri viventi, aeroporti occupati, festival edenici, labirinti sotterranei e altri posti che non sembrano reali, ma lo sono.rnrnrn«L'isola affondata tra Sciacca e Pantelleria, contesa da italiani, inglesi e francesi è uno dei non luoghi raccontati dal geografo Alanstair Bonnett. In un atlante fantastico di città invisibili, labirinti sotterranei, terre perdute» - Gabriele Romagnoli, RobinsonCrogiolarti al sole su un'isola creata artificialmente con schiuma ghiacciata. Colonizzare una città vicino a Chernobyl che non è mai stata abitata. Passare la notte in un cimitero popolato (da gente viva) nel nord di Manila. Visitare un microstato situato su una piattaforma militare nel mezzo dell'oceano. Incontrare l'amore della tua vita nella campagna britannica, dove si trova la capitale del sesso open air. Alastair Bonnett racconta 48 luoghi che non si trovano sulle mappe. Un inno all'imprevisto su un pianeta ormai interamente mappato (e quindi spiegato) da Google. Un omaggio emozionante ai confini sfocati e alle fantasie vere, all'idea che l'uomo non conosce tutto, né tutto può essere scoperto e conquistato. E ancora, un'ode al territorio come fabbrica delle nostre vite, dove costruiamo la nostra identità e la nostra memoria. -
1982 Janine
«Nella matrioska narrativa di 1982 Janine Alasdair Gray si trova all'interno del suo protagonista, vive le sue debolezze di uomo, e il lettore a sua volta si cala all'interno dello scrittore Gray, in un capolavoro di quell'irrealismo scozzeze di cui parla Will Self nella prefazione a una delle edizioni inglese del romanzo» - Fabio Donalisio""1982 Janine"""" si svolge nel corso di una sola notte nella modesta camera d'albergo di una qualche cittadina scozzese, e interamente nella mente del protagonista Jock McLeish: è il 1982 e questo supervisore alla sicurezza divorziato, insonne e alcolizzato valuta se proseguire o meno il suo cammino terreno, cercando al contempo di inabissarsi nelle sue più familiari e sfrenate fantasie erotiche, di cui Janine è la regina incontrastata. Le fantasie subiscono tuttavia interruzioni costanti dall'alta marea dei ricordi che minaccia di riportarlo alla realtà, e da intromissioni divine che lo conducono a epifanie di struggente delicatezza e a vertici di inarrivabile umorismo, in un'opera che eccede qualsiasi genere letterario."" -
Ricky Albertosi. Romanzo popolare di un portiere
La carriera di Ricky Albertosi rivisitata in un saggio-romanzato realizzato da un gruppo di scrittori, omaggio sincero al maestro delle parate, leggenda del nostro calcio. Una biografia non convenzionale. Le prime partite a Pontremoli, il passaggio alla Fiorentina, passando da La Spezia, il confronto con Dino Zoff e la parentesi in Sardegna dove, nel 1970, Albertosi vinse lo scudetto con il Cagliari guidato dal filosofo Manlio Scopigno. E ancora, le stagioni nel Milan, la conquista del titolo della Stella, il buco nero del calcioscommesse e l'epilogo con l'Elpidiense. Tra le pagine del libro spunta anche Beppe Viola, - autore per Monicelli di ""Romanzo popolare"""" - tornato sulla terra per intervistare Ricky, cercando di far luce su tutto quello che c'è da scoprire nell'anima di un grande uomo che è stato un grande portiere. Prefazione di Emanuele Dotto."" -
Tutto premier league. Storia, aneddoti e numeri del campionato più sfarzoso del mondo
Il 1992 è lo spartiacque tra l'èra del glorioso e romantico vecchio football d'Albione e l'attualità sfarzosa del soccer moderno globalizzato. La nascita della Premier League avvenne quando le 22 squadre della First Division, allora affiliate alla Football League, decisero di seguire il fruscio dei pounds e creare una lega autonoma irrorata da sponsor e diritti televisivi. Quest'opera ripercorre le intricate vicende che hanno portato all'accordo con BSkyB di Rupert Murdoch che con abili investitori ha inaugurato un modello di governance del calcio, diventato egemone a livello mondiale. Gli stadi sembrano sempre più teatri con posti a sedere e la confusione delle terraces è rimpiazzata dalla consuetudine della membership card. Ci sono ancora sacche di resistenza sugli spalti d'Oltremanica, ma è giunto il momento di fare un primo bilancio storico e statistico. Nel volume troverete, tutti i risultati, informazioni storiche e statistiche, i record, i top e flop players, le classifiche, le rose complete, le presenze e le reti di tutti i giocatori che hanno fatto parte delle squadre della ""Super Lega""""."" -
DDR, la guerra fredda del football
Lo sport nella DDR costituiva un parametro imprescindibile per stabilire la superiorità del socialismo reale nei confronti del capitalismo. I successi riportati in campo sportivo erano tra i maggiori motivi di vanto del credo politico della Germania Est ed anche il calcio occupò un posto peculiare in quelle priorità prestabilite. Trionfare ai danni delle squadre dell'ovest era un risultato a cui le istituzioni tenevano moltissimo, e che anzi lavoravano ai fini del raggiungimento di quei successi stessi. Vincere poi contro le formazioni della Germania Ovest aveva un significato politico e sociale ancora maggiore. Era la guerra fredda del football, che avrebbe occupato un ruolo di non poco conto nella delicata fase storica delle due Germanie. -
Alla riscoperta dell'Est
Il calcio è un gioco, anche se di mezzo c'è un muro, cementato dall'odio ideologico e reso ben saldo da decenni di 'guerra fredda'. Nonostante questo resta un gioco anche ad Est di quel muro, dove fioriscono e sfioriscono storie di calciatori e squadre che hanno popolato (e magari popolano ancora) i sogni di chi non crede ciecamente nel football tecnologico e ha nostalgia di quell'epoca che, per quanto segnata dalla mostruosa cicatrice che ha diviso in due Berlino e la Germania tutta, conserva, intatto, il suo fascino. Indelebile perché alimentato dall'innocenza di credere che oltre all'Armata rossa, alla Stasi ed al Kgb c'era tanto altro. E l'Est non poteva ridursi solo a questo. -
De Generaal. La nascita del grande Ajax di Rinus Michels
"Giocate insieme, per la squadra!"""" Nel calcio di Rinus Michels il collettivo conta più di ogni cosa. Introducendo principi di gioco e concetti mai visti prima su un campo di calcio, l'olandese ha creato una squadra formidabile, rivoluzionando la storia del calcio e diventando fonte di ispirazione per un'intera classe di allenatori. A quasi cinquant'anni dalla conquista della prima leggendaria Coppa dei Campioni, De Generaal racconta, con episodi inediti in Italia e aneddoti gustosissimi, la storia di Rinus Michels e del suo Ajax: dagli esordi in panchina al rapporto con Cruijff, dalla famosa """"Partita della nebbia"""" contro il Liverpool di Bill Shankly, fino alla famosa cavalcata che ha condotto gli olandesi sul tetto d'Europa. Prefazione Alec Cordolcini." -
La legge del colonnello. Sulle tracce di Valerij Lobanovskij
Valerij Lobanovskij è stato uno degli allenatori che ha influenzato maggiormente il calcio durante il secolo scorso. Danilo Crepaldi, dopo la biografia di Vujadin Boskov, ci racconta la storia di un altro grandissimo allenatore, ma soprattutto di un grandissimo uomo. Un uomo che sapeva guardare avanti anche quando il futuro sembrava una chimera. Un tecnico che seppe plasmarsi alla politica sovietica senza, tuttavia mai piegarsi ad essa, lavorando per migliorare il calcio sovietico in ogni istante della sua carriera. Un fine psicologo che ha saputo rinascere dalle sue ceneri, un uomo che, dopo essere stato in ambito calcistico uno dei più grandi rappresentanti del socialismo reale sovietico, ha saputo imporsi anche nel calcio capitalista riportando la Dinamo Kiev ai fasti dell'era comunista. Il libro ripercorre tutta la vita di Valerij Lobanovskij avvalendosi di testimonianze importanti e mettendo in luce, oltre che il tecnico, soprattutto l'uomo Lobanovskij. -
Derry City F.C. Calcio, repressione e rivolta
Derry non è una città comune e questa, non è una storia ordinaria. Emblema del conflitto nordirlandese, Derry è il simbolo del dualismo che la storia coloniale di questo angolo d'Irlanda ha impresso su persone e territorio. Derry o Londonderry, tricolore o Union Jack, Verde o Arancio, Gaelica o scoto-ulsteriana, repubblicana o lealista. Derry è una città dalle due anime ed è un luogo dal quale, volenti o nolenti, non vi si prescinde. Plasma, modifica e influenza. La sua tormentata storia travolge e segna la vita di chi vi nasce, vive e cresce. Come per la sua gente anche il suo club calcistico non si è potuto sottrarre all'universale regola della bivalenza che regolamenta il mondo nordirlandese. Il Derry City F.C., ha dovuto fare i conti con la situazione sociale e politica nordirlandese ed in quanto anche se non dichiarata espressione della comunità repubblicana di Derry ha dovuto lottare contro il segregazionismo nordirlandese. Questa, per il luogo in cui si svolge, non potrà mai essere solo una storia di calcio. È la storia di una città con due nomi, due anime, due comunità. È la storia di una squadra scomoda di una comunità scomoda. Una storia straordinaria fatta da gent -
Il genio dimenticato del calcio italiano
Quando una squadra merita davvero di entrare nella storia? Il dibattito è quanto mai acceso ed attuale. Se per alcuni l'accesso all'Olimpo dei grandi è una diretta conseguenza delle vittorie ottenute sul campo, per altri l'appartenenza a questo ristrettissimo ed esclusivo circolo dipende dal contribuito dato - attraverso le idee del proprio allenatore - all'evoluzione del gioco più popolare al mondo. Ebbene, da qualunque prospettiva la si voglia vedere, la Juventus di Carlo Carcano rientra a pieno titolo in questa elite: ha intrapreso un ciclo di vittorie della durata di quasi cinque anni e, attingendo sapientemente sia dai dettami della filosofia calcistica italiana che da quelli del calcio danubiano, ha sviluppato un modo di stare in campo del quale anche la nazionale italiana avrebbe enormemente beneficiato nel 1934. Nonostante ciò, il nome di Carlo Carcano è stato a lungo ingiustamente dimenticato. Per meglio comprendere la sua storia e le ragioni del suo repentino addio dalla Juventus, è necessario volgere lo sguardo al passato calcistico e non del nostro Paese. -
Expected goals. L'applicazione nel calcio dilettantisco
"Abbiamo perso per colpa del portiere"""", """"quel rigore sbagliato ha deciso la partita"""", """"oggi gli avversari hanno superato la metà campo una volta sola e abbiamo perso"""": quante volte abbiamo sentito, o sentiamo, queste frasi dopo una partita? L'utilizzo degli expected goals, e della match analysis più in generale, prova a dare una risposta a queste domande cercando nei dati un punto di vista oggettivo che possa essere da supporto per le scelte dell'allenatore. La tecnologia sta diventando preponderante nel calcio moderno di oggi e non adeguarsi significa soffrire uno svantaggio rispetto alla concorrenza. Questo libro si prefigge l'obiettivo di rendere alla portata di tutti l'utilizzo degli expected goals, tramite la costruzione di un proprio modello. L'autore infatti, coadiuvato dal match analyst della Nazionale Albanese, Alarico Rossi, ha imposto il proprio modello di expected goals alla squadra del proprio paese, militante nel campionato di 1° categoria, nella provincia di Pesaro-Urbino (Marche)." -
Ho visto un re. Gabriel Batistuta
A Firenze ancora non si capacitano come possa esser finito un amore così grande. A Milano lo rimpiangono. A Roma l'hanno osannato e insultato nel giro di un paio d'anni, il destino riservato a tutti i Re. A Doha ha vissuto il tramonto dorato. È tornato a Reconquista, dove ha cercato e forse trovato sollievo per le caviglie rovinate dal tempo. Per Trapattoni è il ""centravanti più forte che abbia mai allenato"""". Diego Armando Maradona lo ha definito """"il centravanti più forte che abbia mai visto giocare"""". Quando un fax nella notte del 9 agosto 1991 annuncia l'arrivo di Gabriel Omar Batistuta alla Fiorentina, in molti esprimeranno i propri dubbi. Si ricrederanno. Nove capitoli sul più forte numero nove degli anni novanta."" -
I ragazzacci del subbuteo
Athos, livornese di scoglio e tifosissimo della maglia amaranto, grazie alla sua voglia di libertà, decide di riprendere nuovamente la via degli studi. Strada che lo porterà lontano da casa, all'isola d'Elba dove insieme ad un compagno di classe, labronico come lui e alla bella Elena, scopre il gioco del Subbuteo. Tornato a casa vedrà con sorpresa che anche il fratello e i suoi più fidati amici della curva Nord, si sono appassionati al gioco. Ma le sorprese non sono finite; l'amore per Elena neanche e solo il tempo gli darà ragione... -
Splendori del calcio socialista
Si giocava a calcio, e per giunta anche bene, nei paesi che aderivano al Patto di Varsavia. Anzi il calcio dell'est divenne una questione di culto per gli appassionati e per chi ne seguiva con attenzione le vicende. Non peraltro, ma sia le squadre nazionali che quelle di club rivendicavano una certa competitività sul palcoscenico internazionale, sebbene non si affidassero al professionismo, ma facessero tesoro al meglio dell'idea di collettivo e di socialismo anche nel mondo del calcio. Del resto, le affermazioni del calcio socialista furono tante, forse al pari di quanto furono anche i rimpianti. Il confronto con i paesi al di là della cortina di ferro spesso lo vinsero ed in più di un'occasione lamentarono qualche cocente sconfitta, ma complessivamente il calcio di stampo socialista divenne un modello a cui in tanti guardavano con curiosità, malgrado le sue enormi contraddizioni. Storie di campioni che potevano giocare ad ovest e di altri che invece dall'est non se ne vollero mai andare. ""Splendori del calcio socialista"""" è un viaggio nel tempo e in un mondo che soltanto in parte appare tramontato.""