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Alma-Tadema e i pittori dell'800 inglese. La collezione Pérez Simón
Sul clima di riscoperta da parte di musei e collezionisti della pittura vittoriana, il volume presenta un'ampia rassegna dedicata ai grandi artisti di questa stagione, che si apre con il regno della regina Vittoria (1837-1901) e si conclude con quello di suo figlio Edoardo VII (1901-1910): fra i pittori spiccano i nomi di Lawrence Alma-Tadema (1836-1912), Frederic Leighton (1830-1896), Edward Coley Burne-Jones (1833-1898), Albert Joseph Moore (1841-1893) e John William Waterhouse (1849-1917). Celebrazione della bellezza femminile e adesione alla cultura classica costituiscono il fil rouge che unisce le opere di questi artisti, che pure attingono a diverse fonti di ispirazione, muovendosi tra antichità reinventata, leggende medievali e atmosfere di romantico languore e raffinata indolenza. La donna, sotto la parvenza di un'eroina medievale o di un personaggio shakespeariano, assume i tratti di una vera e propria musa, di un'ammaliatrice o di un'amante melanconica, incarnando così tutti i sogni dell'età vittoriana. Le opere provengono dalla collezione Pérez Simón, una delle più ricche raccolte private di opere vittoriane, che Juan Antonio Pérez Simón sta riunendo a Città del Messico da una trentina d'anni a questa parte. -
Piero Della Francesca. Indagine su un mito
Il volume ripercorre il mito che si è affermato, nel corso di cinque secoli, intorno alla figura di Piero della Francesca, tra arte, critica e ricerca storiografica. Partendo dalla produzione artistica di Piero e dalle opere dei più grandi artisti del Rinascimento, il volume traccia i termini della fortuna del pittore, dall'oblio alla grande riscoperta in età moderna. Definito da Luca Pacioli ""il monarca della pittura"""", Piero della Francesca viene studiato nell'Ottocento e il fascino della sua pittura assimilato da artisti sperimentali, da Degas ai macchiaioli, dai postimpressionisti a Cézanne. Ma è nel Novecento che si costruisce il suo mito, anche attraverso gli scritti dei suoi principali interpreti, da Bernard Berenson a Roberto Longhi. La costante attenzione portata allo studio della sua opera, - affascinante quanto misteriosa - e la centralità che gli viene riconosciuta nel panorama del Rinascimento italiano, lo portano a essere preso a modello da pittori che ne apprezzano di volta in volta l'astratto rigore formale, la norma geometrica, e l'incanto di una pittura rarefatta e sospesa. La fortuna novecentesca dell'artista è raccontata attraverso il confronto di artisti italiani quali Guidi, Carrà, Donghi, De Chirico, Casorati, Morandi, Funi, Campigli, Ferrazzi, Sironi con stranieri del calibro di Balthus e Hopper, che hanno consegnato l'eredità di Piero alla piena e universale modernità."" -
Valery Koshlyakov. Catalogo della mostra (Mosca, settembre-novembre 2016). Ediz. illustrata
Valery Koshlyakov is one of the most authoritative and interesting voices of contemporary Russian art and this volume traces his complex artistic development from his debut at the Rostov Academy and his participation in the avant-garde group “Art or Death”, to his work for the Biennials in Venice and Saõ Paulo. A development characterised by great experimentations and works that matured in parallel with the great political, social and economic changes that have so radically transformed Russia since the 1980s. A fascinating intersection of history, culture, politics and art that saw Valery Koshlyakov’s work gather up the stimuli and emotions of this great historical change, placing his own language into the most radical expressions of contemporaneity. Today Koshlyakov lives and works between Moscow and Paris, his works have been exhibited in the most prestigious international arts events and are part of the permanent collections of some of the most important museums in the world. This book brings together, along with several critical and philosophical essays on Koshlyakov’s work, a very rich iconographic documentation of his entire oeuvre: from the grand installations to the little Iconus, from the paintings to the “cardboard” works, from the drawings to the sculptures, it forms an essential point of reference to know and study one of the greatest Russian artists alive today. -
Federico Seneca (1891-1976). Sgno e forma nella pubblicità
Federico Seneca (1891-1976) è uno dei maestri indiscussi della grafica pubblicitaria del Novecento. Dai manifesti liberty per la stazione balneare di Fano, sua città d'origine, approda a una visione futurista e all'Art déco, per giungere poi, con l'inizio degli anni cinquanta, a una moderna sintesi delle forme. Durante la sua carriera collabora con le più innovative aziende del tempo: Perugina, Buitoni, Rayon, Cinzano, Talmone, Stipel, Panettoni Sala, Salchi, Lane BBB, Agip e Ramazzotti. Viene qui presentata un'ampia selezione dei suoi lavori: manifesti, grafiche, insegne, loghi e le sculture in gesso utilizzate come bozzetti per le figure che animavano le sue pubblicità. -
Franco Mazzucchelli. Azioni/Actions 1964-1979. Catalogo della mostra (Milano, 8 marzo-10 giugno 2018). Ediz. italiana e inglese
Dalla metà degli anni sessanta Franco Mazzucchelli realizza i celebri Abbandoni: grandi sculture gonfiabili lasciate in spazi pubblici naturali o urbani alla mercé dei passanti, che diventano non solo spettatori, bensì inconsapevoli performer. Contestualmente alle azioni, dal 1964 al 1979 l'artista concepisce e produce una serie di opere documentative accostando le fotografie degli interventi pubblici a scritte, elementi grafici e ritagli di materiale plastico. La traccia dell'intervento performativo diviene così opera d'arte. -
Antonino Leto. Tra l'epopea dei Florio e la luce di Capri. Catalogo della mostra (Palermo, 13 ottobre 2018-10 febbraio 2019). Ediz. a colori
«Antonino Leto venne a Capri verso il 1890, quando già la sua fama si era affermata con le grandi composizioni che lo collocarono fra i migliori coloristi del suo tempo; con ""I Funari di Torre Annunziata"""", """"La sciavica"""", """"La passeggiata alle Cascine"""" e """"La pesca del tonno"""". Venne a noi ancora giovane minato già dai mali che ne travagliarono lo spirito e ne martoriarono il corpo per vent'anni, sino alla fine, dolorosissima e triste. La sua sofferenza fisica fu quasi continua e fu essa che gli conferì un abito austero, solitario, di vita, nel quale i gelosi non seppero che vedere l'asprezza di un carattere temprato alle più dure necessità. Solo chi lo conobbe da vicino poté arrivare a sondare la profondità del suo animo mite e buono ed a scoprirvi quel fondo di bonaria ironia che ne rendeva la compagnia piacevole e cara. Io fui tra quei fortunati e mi è grato ricordare oggi, scrivendo di Antonino Leto, nell'istesso studio che egli occupò per lungo tempo nella nostra casa, le ore piacevolissime che il """"maestro"""" non disdegnava passare in intima comunione col giovane amico di quei tempi» (Edwin Cerio, 1923)"" -
Dal nulla al sogno. Dada e surrealismo. Dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen. Catalogo della mostra (Alba, 27 ottobre 2018-25 febbraio 2019). Ediz. illustrata
Le opere rare e preziose della Collezione surrealista del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam raccontano, insieme a riviste, documenti, fotografie, film e volantini, come la rivoluzione del Surrealismo sia fiorita accanto all'eversione Dada, nel cuore dell'Europa, in un momento nero e insensato della sua storia. Il movimento surrealista, nato ufficialmente nel 1924 e guidato perentoriamente dal ""pontefice"""" André Breton, ha esplorato temi e ambiti - come la psicanalisi e l'erotismo - del tutto nuovi alla ricerca artistica, rovesciando, attraverso un 'gioco serissimo', modelli e aspettative borghesi, influenzando così in maniera bruciante tutte le avanguardie del XX secolo e inaugurando un rapporto spregiudicato con la nascente cultura di massa, in particolare grazie alla figura di Dalí. Il volume, promosso dalla Fondazione Ferrero di Alba con la cura di Marco Vallora, è una ricognizione a più voci sugli aspetti della storia e dell'azione di Dada e Surrealismo, con indagini letterarie, filosofiche e scientifiche, richiami a figure di progenitori più o meno illustri, saggi e testimonianze di prima mano, improvvise aperture su fatti e vicende biografiche dei protagonisti. Tra questi, l'eccentrico gentiluomo inglese Edward James, collezionista e mecenate di Magritte e Dalí. Il suo volto (non) ci guarda dal celebre ritratto di Magritte in copertina e ci accompagna """"dal Nulla al Sogno"""", """"dalle spiagge brulle e nichiliste del Dadaismo alla ricarica dell'energia surrealista"""". Saggi e interventi di: Giorgio Agamben, Giovanni Amelino-Camelia, Marcello Barison, Pietro Bellasi, Alessandro Botta, Maurizio Cecchetti, Andrea Cortellessa, Hanneke de Man, Paolo Fabbri, Marco Enrico Giacomelli, Sergio Givone, Valerio Magrelli, David Pigeret, Luigi Sansone, Antonella Sbrilli, Marco Vallora, Saskia Van Kampen-Prein, Andrea Zucchinali."" -
Gli animali nell'arte dal Rinascimento a Ceruti. Catalogo della mostra (Brescia, 19 gennaio-9 giugno 2019). Ediz. a colori
Una prestigiosa selezione di dipinti di maestri del Rinascimento e del Barocco italiano, da Bachiacca a Campi, da Guercino a Giordano, da Recco a Zuccarelli fino a Ceruti, dimostra come gli animali abbiano da sempre avuto un ruolo fondamentale nella storia dell'arte. Gli artisti, infatti, li hanno spesso raffigurati sia in rappresentazioni autonome, sia in compagnia dell'uomo, soprattutto nell'ambito della ritrattistica. Inoltre, traendo spunto dai testi biblici, hanno licenziato tele nelle quali l'animale è l'assoluto protagonista, come nell'episodio dell'arca di Noè, oppure comprimario, quale attributo iconografico dei santi più venerati: Girolamo con il leone, Giorgio con il drago, Giovanni Battista con l'agnello. Senza dimenticare i soggetti ispirati dalla letteratura classica, quali Prometeo e l'aquila, Leda e il cigno, Diana cacciatrice e il Ratto di Europa, e gli affascinanti personaggi della maga Circe - che aveva il potere di trasformare i suoi nemici in animali - e di Orfeo che, suonando la lira con impareggiabile maestria, incantò le fiere e la natura. Un rapporto unico e millenario quello che lega uomini e animali, eternato in dipinti di incantevole bellezza, che questo volume vuole riscoprire e portare ancor di più all'attenzione della società contemporanea. -
Attilio Prevost (1890-1954). Una vita in prima linea. Ritratto dell'inventore della moviola. Ediz. illustrata
"Una vita in prima linea"""" dà finalmente un nome all'autore di tante foto della Grande Guerra entrate nell'immaginario collettivo e all'inventore della moviola orizzontale. La biografia dell'ingegnere Attilio Prevost (1890-1954) si sfoglia come un album di ricordi raccontati dalla nipote e figlia adottiva Annamaria Lari Prevost. Croce di guerra al valor militare, il tenente Prevost combatté al servizio della Sezione cinematografica del Comando supremo del regio esercito, scattò migliaia di immagini e documentò con la sua cinepresa Prevost 35mm la prima linea del fronte. Geniale pioniere della cinematografia, fondò con la moglie Elena Lanzoni le Officine Prevost, azienda tra le più conosciute del cinema italiano. Sulle sue moviole montarono i loro film registi del calibro di De Sica, Fellini e Orson Welles." -
Andrea Chiesi. Eschatos. Ediz. italiana e inglese
Il volume raccoglie le serie pittoriche realizzate da Andrea Chiesi, dal 2000 al 2018. Il titolo Eschatos - 'Ultimo' - rimanda all'attitudine propria dell'uomo, che da sempre si è interrogato sul destino ultimo, sulla fine delle cose, sul senso dell'esistenza anche attraverso l'arte. Con una pittura realista, intrisa di malinconia, Andrea Chiesi indaga strutture architettoniche di una modernità velocemente obsoleta, dipingendo il tempo dell'abbandono. Ogni serie è introdotta da un testo dell'artista. Il volume accoglie inoltre una lettera introduttiva di Giovanni Lindo Ferretti, un intervento di Maria Grazia Calandrone e un'intervista raccolta da Franco Fanelli, ed è completato da apparati biografici. ""Considero questo libro, selezione e raccolta di tuoi dipinti, olio su tela, del terzo millennio, un po' riflessione teologica un po' testo devozionale: il libro dell'abbandono."""" (Giovanni Lindo Ferretti)"" -
Il polittico Griffoni rinasce a Bologna. La riscoperta di un capolavoro. Ediz. a colori
Il polittico Griffoni di Francesco del Cossa e Ercole de' Roberti è uno dei massimi capolavori del Rinascimento italiano. Risplendente di colori pregiati e di oro, racchiuso in una monumentale carpenteria lavorata dall'intagliatore cremasco Agostino de' Marchi, il superbo manufatto artistico decorava in origine l'altare della cappella posseduta da Floriano Griffoni nella basilica di San Petronio a Bologna. Nei primi decenni del Settecento, l'ancona viene smembrata per lasciare posto a nuovi arredi e le sue porzioni figurate, ridotte in quadri da stanza, nel corso dell'Ottocento sono disperse lungo le rotte del mercato antiquario e del collezionismo. Il volume indaga quest'opera complessa attraverso un riesame della pluriennale vicenda, storica e filologica, che ha consentito di assegnare una corretta paternità e una plausibile collocazione ai dipinti, oggi divisi in nove prestigiose sedi museali: National Gallery di Londra, National Gallery of Art di Washington, Louvre di Parigi, Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Pinacoteca di Brera, Musei Vaticani, Fondazione Cini di Venezia, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e Villa Cagnola di Gazzada. -
Marcello Dudovich al tempo della committenza aeronautica 1920-1940. Ediz. illustrata
Il volume prende spunto dalla rinnovata fruibilità di alcuni dipinti murali realizzati da Marcello Dudovich (Trieste, 1878 - Milano, 1962) negli ambienti di Palazzo Aeronautica a Roma, per indagare un capitolo poco conosciuto della biografia del grande cartellonista pubblicitario. Dudovich fu chiamato da Italo Balbo a decorare gli spazi accessori del Palazzo destinato a ospitare il nuovo Ministero dell'Aeronautica, realizzando tra il 1931 e il 1933 nove eccezionali murales per celebrare, con sorprendente freschezza non priva di humour, le prodezze dei conquistatori dell'aria della sua epoca. Le opere, realizzate insieme al collaboratore Walter Resentera, furono a lungo neglette e trascurate, e solo oggi un sapiente restauro ha riconsegnato al pubblico ciò che di esse è sopravvissuto. A partire da queste sorprendenti opere, accompagnate da documenti, fotografie e cimeli, sono presentate oltre 200 opere che ripercorrono lo stile e l'attività dell'artista non solo nel campo della réclame pubblicitaria ma anche nei settori dell'illustrazione, della pittura e della decorazione, restituendo al contempo - attraverso numerose testimonianze - l'atmosfera di un'epoca irrequieta e creativa, ammaliata dalla modernità e cruciale per la storia del nostro paese. -
Fondamenti di termodinamica dell'ingegneria chimica
Questo testo è la seconda edizione, riveduta ed ampliata, del volume pubblicato nel 2004 con lo stesso titolo per gli studenti del corso di studio in ingegneria chimica del Politecnico di Milano. Il primo capitolo di questo libro riporta alcuni brevi richiami sui sistemi termodinamici, le trasformazioni spontanee e le condizioni di equilibrio. Questo rende il testo fruibile anche da studenti di corsi di studio che non prevedono la frequenza propedeutica degli insegnamenti di fisica generale e fisica tecnica. I principali strumenti matematici necessari alla comprensione del materiale esposto nel testo sono invece riassunti in Appendice A. Questo volume premette la trattazione della termodinamica dei composti puri alla trattazione della termodinamica delle miscele in quanto lo studio delle miscele poggia su metodologie sviluppate per fluidi puri. L'obiettivo di questo testo è quello di insegnare allo studente come utilizzare gli strumenti della termodinamica dell'ingegneria chimica per risolvere problemi concreti che l'ingegnere deve affrontare nella sua vita professionale. Si è quindi cercato di presentare la materia secondo un approccio sperimentale (piuttosto che assiomatico) e si è corredato il testo di numerose applicazioni completamente risolte e di alcuni esercizi in cui invece si fornisce solo il risultato. Il testo riporta anche i listati di programmi in un linguaggio di programmazione evoluto (Matlab) per la risoluzione delle applicazioni proposte. -
In comunione e in libertà. Don Giussani nella memoria dei suoi amici
«E come potrebbero non ricordarlo con gratitudine commossa quelli che sono stati i suoi amici, i suoi figli e discepoli? Grazie alla sua paternità sacerdotale appassionata nel comunicare Cristo, essi sono cresciuti nella fede come dono che dà senso, ampiezza umana e speranza alla vita. Don Giussani è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria. La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’“utilità comune”» (Papa Francesco, 15-10-2022). Il presente volume vuole ampliare la conoscenza di una personalità straordinaria, nel panorama ecclesiale e civile, grazie alle testimonianze di coloro che ne hanno avuto una conoscenza diretta, che lo ricordano nella sua umanità generosa, nella sua fede limpida, nella sua passione cristiana. -
La macchina da scrivere
«Il giorno seguente avvolsi con cura il mio manoscritto con la carta da pacchi, lo legai, lo riposi nel mio baule e mi diressi a Park Row per sentire se ci fosse da trovare un impiego. Agli uffici dell' ""Observer"""", mossi a pietà, mi dettero dei libri da recensire...»."" -
Il truglio. Infami, delatori e pentiti nel Regno di Napoli
Un'indagine sulla pratica napoletana del patteggiamento di una pena in cambio della delazione del reo (truglio). -
La casa nel vicolo
"Tre racconti pubblicati lo scorso anno in questa collana (Casa paterna) hanno richiamato su Maria Messina, scrittrice di cui nel giro di un cinquantennio si era del tutto perso il ricordo, l'attenzione dei lettori e dei critici. Apprezzata da Verga, con cui intrattenne una devota corrispondenza; recensita come """"scolara del Verga"""" da Borgese, la Messina è da accostare, piuttosto, al Pirandello dell'Esclusa e di tante novelle che oggi si possono approssimativamente definire """"femministe"""": quelle cioè attente, vibranti di commossa partecipazione pur nella registrazione realistica, alla condizione femminile in Sicilia qual era fino agli anni della seconda guerra mondiale. La ripubblicazione di questo romanzo (edito da Treves nel 1921), darà, crediamo, una piena conferma della qualità della scrittrice e darà misura dell'ingiustizia di averla - critici e storici della letteratura italiana dimenticata"""". Leonardo Sciascia (1982)" -
Le parole di commiato di Gesù (Gv. 13-17)
Le parole con cui Gesù nel Vangelo di Giovanni, si rivolse ai discepoli poco prima della morte, sono uno dei punti più alti dei racconti pasquali evangelici. Nel suo volumetto, Schnackenburg rilegge le pagine di Giovanni illustrando il significato delle parole di Gesù ai discepoli e mostrandone il valore che esse conservano anche per noi oggi. Nel lungo discorso di Gesù la figura del Figlio si rivela decisiva per la fede e la vita cristiana e la ""fede in Dio"""" si mostra possibile soltanto come fede in Gesù Cristo, guida dell'esistenza cristiana. Questo discorso è quindi un'illustrazione teologica del significato del Gesù storico; in esso Gesù annuncia la sua morte come traguardo del suo cammino d'amore, in redenzione e liberazione dell'uomo."" -
Anticipare la morte o attenderla. La lettera 70 a Lucilio
In anni in cui la repressione neroniana infieriva e in cui molti si davano il suicidio o per ordine di Nerone o per timore della sua violenza, Seneca affronta il problema della liceità della morte procurata nella prospettiva che gli è propria: quella dello stoico il cui anelito antitirannico è animato dalla convinzione che la vita deve essere vissuta nell'assoluta libertà di cui chiunque deve poter disporre perché questo è il fine della vita umana. Servendosi delle grandi e paradigmatiche figure di Socrate esempio di obbedienza alle leggi e di Catone esempio di forza morale ma ancor più di esempi umilissimi quali quelli forniti da schiavi o gladiatori, Seneca argomenta come possa accadere che l'iter mortis sia anche libertatis via. La traduzione e il commento di Giuseppe Scarpat mirano a mettere in luce il contesto culturale e la temperie in cui la lettera 70 fu scritta, così come le sue peculiarità lessicali e letterarie. -
Tesori vecchi e nuovi. Saggi sulla teologia del Pentateuco
Questo volume di Joseph Blenkinsopp non intende essere una teologia del Pentateuco né tanto meno dell'Antico Testamento, prospettive che non potrebbero rendere giustizia alle idee non di rado conflittuali e talvolta reciprocamente esclusive dei testi biblici. Il metodo storico critico di cui l'autore si serve consente al contrario di lasciar parlare i testi in modi che possono apparire rassicuranti o al contrario inquietanti, ma sempre fecondi. I temi affrontati negli studi qui raccolti sono quanto mai interessanti, dalla memoria e la costruzione del passato nell'Israele antico alla creazione e il corpo, al sacrificio e il mantenimento dell'ordine sociale, alla funzione di Jhwh nella religione d'Israele.