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Mostrati 2021-2040 di 10000 Articoli:
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Identità e alterità. Tredici esercizi di comprensione
La trasformazione delle attuali società multiculturali in società interculturali è un compito difficile che non spetta solo alla politica, ma chiama in causa gli attori più diversi, tra cui in primis scuola e formazione. Il volume presenta al lettore interessato (formatori, operatori sociali, mediatori culturali, studenti universitari) una serie di esercizi di comprensione per mettere a fuoco l'intreccio di problemi, di contraddizioni e di interessi che ostacolano, incrinano o addirittura minano la fecondità dell'incontro con l'altro (individuo, Stato, cultura). -
Pari opportunità... ed «effetti perversi»
Il principio di ""pari opportunità"""", sorto in ambito liberale e rivolto al riconoscimento delle disparità esistenti e alla promozione di interventi equitativi rispetto a categorie """"svantaggiate"""" in campo economico-sociale, si presenta oggi come un concetto pass partout, semanticamente indeterminato, applicabile a contesti multivariabili e, di conseguenza, politicamente difficile da gestire. Attraverso l'indagine sugli effetti perversi delle pari opportunità, intesi, nella tradizione di Boudon e Merton, come conseguenze non volute dagli attori e indesiderabili per il sistema di riferimento, il volume intende contribuire al dibattito verso la rifondazione concettuale e operativa di un principio cardine delle politiche sociali nazionali ed europee."" -
Multiculturalità e sport. Atti del XV congresso del Panathlon International (Parma, 2-4 giugno 2005)
150 milioni sono gli immigrati che oggi, secondo le definizioni dell'Onu e i calcoli degli esperti, si muovono tra i diversi paesi del mondo. Per questo il problema occupa uno dei primi posti nelle agende politiche dei governi e delle istituzioni internazionali, più di tutti in Europa e in Italia, dove i flussi migratori da effetto divengono, a loro volta, motore dei processi di globalizzazione. Lo sport è stato uno dei più potenti fattori di internazionalizzazione quando, dalla fine dell'Ottocento, il mondo era ancora 'locale'. Gli anglosassoni che si recavano nelle più lontane aree della terra divulgavano, come soldati, colonizzatori e imprenditori, il loro costume sportivo. Eppure mai, come in epoca moderna, i due fenomeni si sono tanto ignorati tra loro. Le politiche dei migranti adottate dai vari governi difficilmente prevedono il ricorso allo sport come strumento di inclusione sociale, per quanto esso venga riconosciuto da tutti come una lingua franca capace più di ogni altra di favorire il dialogo e l'incontro tra le persone. Questa ricerca del Panathlon International, un'organizzazione non governativa riconosciuta dal Cio (Comitato olimpico internazionale) che ha come finalità la promozione dell'etica e del fair play nello sport mondiale, si ripropone appunto di colmare questa lacuna. -
Metodi e strumenti per la modellizzazione aziendale. Come gestire il problem solving e il decision making
L'evoluzione della potenza di calcolo dei moderni elaboratori e la quantità di dati disponibili hanno radicalmente cambiato il modo di gestire le organizzazioni, semplificando i processi operativi e i collegamenti con i mercati di riferimento. Ma la vera sfida riguarda il modo di prendere le decisioni, sia tattiche che strategiche. L'autore espone i metodi risolutivi e i modelli scientifici sviluppati dalla ricerca operativa per guidare con razionalità ed efficienza il processo decisionale: ogni metodo viene illustrato attraverso esempi scelti per essere riconoscibili in tutti i tipi di aziende. Il volume si rivolge agli imprenditori che vogliono ottenere una visione razionale dell'azienda, a chi si occupa della gestione aziendale, ai programmatori e agli esperti di tecnologia informatica. -
Giochi di partecipazione. Forme territoriali di azione collettiva
Molte tra le esperienze attuali di governo del territorio fanno appello alla necessità di praticare l'ascolto e di saper costruire consenso attorno alle decisioni. Piani strategici, progetti urbani, programmi di riqualificazione fisica e di rigenerazione sociale, piani regolatori, progetti infrastrutturali sono frequentemente accompagnati da riferimenti ai metodi della partecipazione. La tesi di fondo di questa ricerca è che la sperimentazione di forme più avanzate di razionalità collettiva e l'esperienza della condivisione siano un esito tanto interessante quanto eventuale dei processi di partecipazione e che gli effetti di tali processi siano generalmente contraddittori e comunque degni di osservazioni e valutazioni più accurate. Attese e giudizi non sono sempre fondate su verifiche e bilanci adeguati. Il libro cerca di rispondere a queste domande, esplorando esperienze passate e recenti alla ricerca sia dei caratteri più contingenti e strumentali, sia della potenziale generatività di questa vasta famiglia di pratiche. Entrambi (non solo gli elementi apparentemente più virtuosi) possono diventare utili fonti di riflessione e di apprendimento. -
Scienza dell'educazione: il nodo della didattica
Questo volume raccoglie i contributi che hanno avuto origine dal primo incontro dei due gruppi di Scienza dell'educazione coordinati rispettivamente da Lanfranco Rosati, ordinario di Didattica generale alla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Perugia, e da Giovanni Genovesi, ordinario di Pedagogia generale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Ferrara. Questo primo incontro è dedicato alla didattica, cercando di coglierne alcune problematiche quali, per esempio: l'identità scientifica della didattica o del modello teorico che intendiamo come didattica; il rapporto tra didattica e scienza dell'educazione; il rapporto della didattica con le eventuali e sempre nuove attività che intendono essere scientifiche, ma che mancano ancora di una argomentata epistemologia; il rapporto della didattica come scienza con i vari aspetti tecnologici. -
Ideologia e comunicazione. Costruzione di senso e nuove tecnologie
All'interno delle scienze sociali e politiche contemporanee una delle questioni più dibattute riguarda il progressivo declino delle ideologie politiche e la parallela, quasi sostitutiva, affermazione della comunicazione di massa. I testi su questo tema sono stati numerosi negli ultimi anni: è il caso, tuttavia, di ricordare il volume di Fukuyama sulla fine delle ideologie e la trilogia di Castells sulla società dell'informazione. Il presente volume vuole porre in relazione la questione del declino delle tradizionali ideologie e il tema dell'emergere della comunicazione mediante le nuove tecnologie, proponendosi di svolgere un'analisi sugli aspetti e sui fattori peculiari di queste due grandezze costitutive della società politica. Nella prima parte del volume si pongono tre questioni inerenti gli aspetti ideologici del nostro mondo, con i saggi dedicati al linguaggio politico, ai regimi totalitari, al tempo. Nella seconda parte, vengono prese in considerazione quattro tematiche concernenti la comunicazione, con i testi dedicati alla costruzione del noi, alle Information and Communication Technologies, alla guerra e al ripensamento della teoria critica. -
I ragazzi di via Monte Napoleone. Il linguaggio giovanile degli anni Cinquanta nei reportages e nei romanzi di Renzo Barbieri
"Mi spiace una cisterna, Fuccia, ma la curva (madre) non mi lascia in fuga"""". Quando ha avuto inizio il linguaggio giovanile in Italia? Il ritrovamento di alcuni resoconti giovanili di Renzo Barbieri, usciti negli anni Cinquanta da piccolissimi editori, porta alla luce un linguaggio di cui qualche studioso sospettava l'esistenza, ma che, fino a oggi, non era stato possibile documentare. Quello che si presenta al lettore è un glossario, che vuole essere nello stesso tempo una raccolta, di piacevole lettura, di espressioni giovanili dell'epoca. Il linguaggio giovanile degli anni Cinquanta non riguarda ancora tutti i ragazzi italiani; è parlato soprattutto dai Montenapy, cioè da quei giovani ricchi milanesi che frequentavano all'epoca via Monte Napoleone, piazza San Babila, il bar Cova. Lo slang dei Montenapy, cui alcuni linguisti, già negli anni Cinquanta, accennano come a un linguaggio degradato, è stato invece registrato con pazienza da Barbieri e oggi rappresenta la prima testimonianza di linguaggio giovanile in Italia; un linguaggio che, peraltro, fatti i dovuti rapporti storici, appare straordinariamente somigliante a quello dei giovani d'oggi e che sposta alla metà del secolo molte parole ed espressioni che si credevano nate negli ultimi vent'anni. Il glossario è preceduto da uno studio che aiuta il lettore anche non specialista a dare il giusto inquadramento storico a questo materiale, che è una raccolta di frasi spiritose, ma che ha un valore documentario notevole." -
Dal lavoro al pensionamento. Vissuti, progetti
Cosa avviene quando, al termine di una vita di lavoro e avendo di fronte prospettive di ulteriori anni di vita, ci si trova a interrogarsi sul proprio futuro? La transizione dal lavoro al pensionamento viene qui esaminata e analizzata con i metodi della ricerca sociologica e psicosociale, interrogando donne e uomini pensionati e pensionandi sui loro vissuti e sui loro progetti, con particolare attenzione per la possibile attività di volontariato. Ne emerge un quadro di grande interesse per la generazione dei pensionandi e pensionati, per gli studiosi, per i responsabili delle politiche sociali. Da un lato occorre infatti ridurre le possibili cause di disagio individuale e collettivo, dall'altro è interesse di tutti valorizzare il grande potenziale di risorse che i pensionati, con la loro esperienza e disponibilità, possono offrire alle generazioni che si susseguono, ai giovani, a tutta la società. -
Incontri di discipline per la didattica. Raccolta di studi dedicati a Pierluigi Rigo
Questa raccolta - dedicata a Pierluigi Rigo, ordinario di Chimica dell'Università degli Studi di Udine - riunisce contributi appartenenti a diversi settori didattico-disciplinari umanistici, scientifici e psico-pedagogici. La pubblicazione vuol rappresentare una tappa della collaborazione fra docenti dell'Università di Udine e supervisori della Ssis, che in questi anni hanno sperimentato l'effettiva ricaduta didattica delle discipline in campo operativo. Alcuni argomenti trattano tematiche strettamente legate al territorio, nello spirito dello Statuto dell'Università di Udine, assai sensibile a questa finalità. La prima sezione affianca contributi di docenti dell'area umanistica e di supervisori della Ssis; la seconda include lavori di docenti di aree specifiche, mentre la terza comprende ricerche di carattere scientifico, applicate alla realtà scolastica. -
Elezioni senza precedenti. Dalla Primarie dell'Unione alle Politiche e al Referendum costituzionale del 2006: voto, sistemi elettorali e comunicazione
Alle primarie dell'Unione del 2005 gli elettori del centrosinistra indicano in Romano Prodi il candidato alla carica di Presidente del Consiglio. Aprile 2006: alle elezioni politiche, regolate da una nuova legge elettorale, il centrosinistra prevale per poche migliaia di voti. Giugno 2006: con il referendum costituzionale la maggioranza degli elettori respinge la modifica della Costituzione voluta dal centrodestra. Per ragioni diverse, si tratta di elezioni senza precedenti nella storia politico-elettorale dell'Italia repubblicana, dunque in qualche modo uniche, anomale e straordinarie. Il fenomeno è analizzato attraverso diversi approcci disciplinari, da quello storico a quella politologico, da quello sociologico e della comunicazione a quella giuridico. Risultato fondamentale di questa analisi è proprio quello della necessità e dell'urgenza delle riforme. Nella nuova legislatura, ancora una volta, si dovranno affrontare tre riforme tra loro diverse ma certamente interconnesse: quella elettorale, quella del sistema dei partiti e quella dell'assetto costituzionale. ""Questi risultati, perfino sorprendenti, e a tal fine le analisi di questo libro sono quanto mai utili, dovranno far riflettere ancora per molto tempo la classe politica nazionale al fine di non disperdere la spinta ad una innovazione equilibrata e condivisa che nasce dal basso e diffusamente"""" (Dalla Prefazione di Vannino Chiti)."" -
Karaoke capitalism. Distinguersi per vincere la sfida della competitività
Dopo il successo di ""Funky Business"""", """"Karaoke Capitalism"""" lancia un nuovo manifesto su come vincere la sfida della competitività. Due dei più importanti guru del business in Europa disegnano uno scenario in cui la società globale, come un locale di karaoke, è dominata dalla tendenza all'imitazione e dove individui e organizzazioni possono agire da veri protagonisti solo se attraverso le proprie scelte riescono a portare innovazione. Per valorizzare la qualità e le potenzialità del nostro capitalismo bisogna accettare la libertà da vincoli e la responsabilità individuale. Sono le scelte a determinare il successo nella vita di un singolo e nel destino di un'azienda. Competenza e denaro sono le chiavi di accesso, ma non bastano per mantenersi al top. Una volta entrati bisogna decidere se accettare un modello di comportamento adottato da altri, oppure forzare le regole e proporre soluzioni innovative, spinti dall'immaginazione e dalla fedeltà a se stessi. Le business school, il benchmarking e le best practice hanno trasformato l'intero mondo del commercio in un supergruppo di aziende karaoke che si copiano a vicenda, proponendo un modello che rischia di non reggere alle sfide di un mondo dominato dal darwinismo economico, dove la sopravvivenza dipende dalla capacità di usare le imperfezioni del mercato a proprio vantaggio, dall'essere in grado di percepire le imperfezioni dell'uomo, seducendo o tranquillizzando il consumatore."" -
L' onda della convergenza. Percorsi e cambiamenti della voce su internet, telefonia mobile, televisione in rete e larga banda
Quello che sta accadendo nel mondo delle telecomunicazioni è una vera e propria rivoluzione. La vecchia Europa si sta avvicinando sempre di più all'evento che contribuirà a modificare la vita delle persone, i bilanci delle aziende e i modelli di business delle media company e degli operatori di telecomunicazioni. Si parla di triple/quadruple play. È l'onda della convergenza: una ""nuova era"""" in cui tutto si mescola. Tutti i diversi mezzi di comunicazione (tv, telefono, telefonino, computer) convergono in un unico canale: la grande rete. Tomassini non intende offrire qui la solita descrizione di taglio più o meno accademico, o peggio una ricetta quick fix per affrontare """"la nuova era"""", ma una visione del fenomeno in chiave evolutiva. Tomassini è un imprenditore, che attraverso le proprie aziende promuove innovazione, tecnologia e sviluppo del mondo delle telecomunicazioni, internet e televisione, individuando e anticipando i misteri del nuovo modo di lavorare, di produrre e di vendere. Se non tralascia considerazioni di ampio respiro, il suo sforzo è soprattutto pragmatico: cogliere i vari aspetti di una sfida complessa che il nostro Paese deve affrontare, non solo perché non può essere evitata ma anche perché offre nuove grandi opportunità."" -
Terrorismo: impatti economici e politiche di prevenzione
Il terrorismo transnazionale di matrice islamica ha rilevanti impatti economici sia diretti, per i danni provocati, sia indiretti. I secondi sono molto maggiori dei primi, da un lato per gli effetti che sull'economia globalizzata hanno le regolamentazioni e i controlli conseguenti alle misure di sicurezza anti-terroristica, e, dall'altro lato, per i riflessi sul comportamento che hanno gli attentati e l'incertezza sugli operatori sia pubblici che privati. Essi modificano la propensione al risparmio, all'investimento e ai consumi. La ricerca approfondisce in particolare i problemi che solleva la difficoltà di trasformare in valutazione del rischio l'incertezza propria del terrorismo e l'economia della paura che fa prevalere comportamenti irrazionali ed emotivi su quelli più razionali. Essa si estende ad un'analisi delle analogie e differenze che sull'economia ha il terrorismo rispetto alla criminalità e alle catastrofi naturali e antropiche, nonché al dibattuto problema dell'assicurazione contro il rischio terrorismo. -
Arte o spettacolo? Fruitori, utenti, attori
In un mondo che pone enfaticamente al centro della propria natura la comunicazione, sostenere che l'arte abbia poco a che fare con essa può sembrare sovvertire un ordine e ciò costa fatica intellettuale. È per questo che la presenza dei critici, dei curatori e di altri attori accanto agli artisti è data per scontata, spesso invocata, proprio per la loro presunta capacità di restituire una semantica condivisibile che le forme in sé non necessariamente hanno. Ecco allora che la poetica dell'artista incontra e si confonde con sensibilità diverse, che 'sveleranno', nei casi migliori, non tanto il difficile equilibrio fra il reale e l'ideale che il vero artista persegue, bensì la visione di chi interpreta. Se assumiamo che per l'artista comunicare non sia un obiettivo primario, per chi lo è? È proprio in tal senso che si aprono mille interrogativi e si possono proporre mille risposte. Non è certamente un caso che, pur partendo da livelli di osservazione differenti, gli autori concentrino la loro attenzione sul ruolo che nel contesto artistico hanno assunto la divulgazione e l'informazione pubblicitaria, avvertano l'importanza di proporre uno schema teorico sui modelli di fruizione correnti, si interroghino sul ruolo creativo delle nuove tecnologie, o, ancora, analizzino i sottili intrecci fra sistema dell'arte ed economia. -
Public art. Arte, interazione e progetto urbano
Con l'espressione public art ci si riferisce ad attività di commissione, a pratiche artistiche e a un campo di ricerca che hanno fatto dello spazio pubblico il luogo privilegiato di intervento. Qui l'arte punta a stabilire una comunicazione diretta tra artista e fruitore al di là di ogni mediazione colta in una prospettiva che allarga insieme scena e pubblico dell'arte. A partire dagli anni '70 commissioni di arte pubblica, largamente presenti in Europa e su tutto il territorio degli Stati Uniti, hanno diffusamente portato opere d'arte negli spazi urbani di grandi, medie e piccole città. La public art è divenuta quindi un campo molto vasto che arriva a definire una possibile zona di co-progettazione fra l'arte, l'architettura, l'urban design, il landscape e l'interaction design. Analizzando testi teorici, esperienze d'artisti e committenze, l'autrice ripercorre l'arte pubblica nelle sue tappe storiche e critiche fondamentali: il monumento come opera astratta collocata nello spazio urbano; il site-specific degli anni '60,che ritrova il nesso mancante con il luogo; le pratiche artistiche che dagli anni '80 ad oggi hanno messo al centro il rapporto con il pubblico. Queste si scindono fra ruolo militante dell'artista sul territorio conflittuale delle trasformazioni sociali e utilizzo dell'arte pubblica come motore d'intrattenimento e attrazione economica in grandi progetti di riqualificazione urbana. -
I costruttori di trappole del vento. Formazione, pensiero, cura in psichiatria transculturale
I costruttori di trappole del vento - metafora presa in prestito dalla medicina tradizionale cinese - sono gli operatori della salute mentale che cercano di imbrigliare il vento - la sofferenza psichica - pur riconoscendone le enormi difficoltà. Il volume offre un percorso didattico e di aggiornamento, con illustrazione di casi clinici, a tutti coloro che, lavorando nei servizi psichiatrici territoriali e ospedalieri, si trovano a contatto con fenomeni psicopatologici nei quali l'inferenza culturale è sempre più pregnante e presente. Un testo utile per una società complessa che si avvicina a diventare multiculturale e multietnica e che può mettere alle corde un operatore chiamato spesso a rispondere al nuovo che avanza, ponendo in forse l'adeguatezza della cornice istituzionale in cui si inquadra l'attività terapeutica. La presenza sempre più numerosa di migranti, rifugiati, vittime di tortura e di tratta, costringe a interrogarsi non solo sulle tecniche ma soprattutto sull'atteggiamento mentale del nostro operare: lo ""straniero"""" sembra così irrompere nei nostri pensieri prima che nei nostri ambulatori e ospedali. È quindi essenziale il contributo della psichiatria transculturale che cerca di costruire una direzione di cambiamento nel processo di osservazione, passando attraverso (e non sopra) i vari modi di pensare e le loro manifestazioni culturali."" -
La finanza di progetto: profili tecnici e normativi. I modelli, i contratti, i rischi, la valutazione degli investimenti e le possibili applicazioni
La finanza di progetto - ""Project Finance"""" (o """"Financing"""") nella locuzione originaria - rappresenta ormai anche nel nostro Paese uno strumento consolidato per il finanziamento delle opere di media e grande dimensione, ma soprattutto un eminente esempio di """"multi-risk-management"""", cioè di gestione coniugata di più classi di rischio: rischi simmetrici e finanziari, di mercato; rischi puri d'impresa, operativi e di funzionamento; ma anche rischi tecnologici, ambientali; rischi che derivano da inadempimento e responsabilità extra-contrattuali; e ancora: rischi legale e normativo. In sostanza un sistema complesso per la gestione dei rischi legati a un progetto imprenditoriale, e contemporaneamente per il finanziamento dello stesso. Il presente volume è suddiviso in due parti. La prima, monografica, tratta le caratteristiche dell'operazione, le differenze fra il project di ispirazione anglosassone e quello di diritto italiano, gli elementi di originalità e vantaggio della tecnica in questione rispetto allo schema classico di concessione, il dettaglio dei profili tecnici e giuridici. La seconda parte, intitolata """"Esperienze e applicazioni"""", contempla tre capitoli, dedicati ad altrettante prospettive di utilizzo del """"Project Financing""""."" -
Libere di scegliere. I percorsi di autonomia delle donne per contrastare la violenza di genere
L'argomento centrale di questo libro sono i percorsi di autonomia delle donne per uscire dalle situazioni di violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica, con riferimento particolare alle relazioni all'interno della famiglia. Tali percorsi vengono raccontati attraverso l'esperienza di un Centro Antiviolenza: la sua storia e i presupposti teorici, metodologici e politici che stanno alla base del lavoro di un'impresa al femminile. I dati rilevati mostrano uno spaccato della violenza domestica in una grande città come Milano e la descrizione degli interventi specialistici offerti sottolinea la complessità del problema. Un'approfondita riflessione è dedicata alla pericolosa contraddizione che le donne sono costrette a vivere tra la loro separazione dal maltrattatore e l'affido condiviso dei figli. Sostegno psicologico, psicoterapia e gruppi di auto-aiuto sono gli interventi fondamentali attraverso i quali, per le donne, è possibile l'elaborazione e la riparazione del trauma provocato dalla violenza, la ricostruzione dell'autostima e la capacità di riprogettare il proprio futuro. -
Sul filo della frontiera. Politiche urbane in un quartiere multietnico di Londra
Il rapporto tra le politiche urbane e l'immigrazione è un tema per molti versi ancora inesplorato nel nostro paese. Il volume analizza i programmi di rigenerazione urbana che hanno interessato nell'ultimo decennio il quartiere londinese di Spitalfields e offre numerosi spunti di riflessione che possono inserirsi in questo dibattito più generale. La letteratura sociologica e antropologica ha ormai esplicitato quanto quella degli immigrati sia una vita ibrida, giocata sul filo di frontiere identitarie, reali e immaginate, che risultano permeabili soprattutto laddove le disparità economiche e sociali sono meno rilevanti. Assumendo questa prospettiva, il testo si propone di esplorare e problematizzare alcuni temi ricorrenti nelle politiche per la città in contesti multietnici: gli aspetti contraddittori degli interventi etnicamente connotati, la necessità di rivedere le più diffuse categorie di strutturazione e trattamento del problema, gli intrecci tra la dimensione etnica e quella del welfare. Si delinea un orizzonte di ricerca ancora aperto, che però conferma, anche nel campo delle politiche urbane, la necessità di non separare la riflessione sulle società multietniche dal dibattito più ampio sui temi dell'esclusione sociale.