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Traduzione come doppia comunicazione. Un modello Senso-Testo per una teoria linguistica della traduzione
Il modello traduttivo presentato all'interno del volume si fonda sui risultati di alcune delle discipline che maggiormente hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di teorie della traduzione, la linguistica generale, la linguistica testuale, la semantica, linguistica e formale. Si tratta, più nello specifico, di un modello Senso.Testo, fondato sull'ipotesi che il processo traduttivo sia definibile come un duplice atto comunicativo, e applicato ad esempi tratti dalle lingue classiche. -
Medici e nuove tecnologie. La medicina generale di fronte al cambiamento tecnico e organizzativo della sanità
Il ruolo del medico nel contesto di una innovazione generale del Sistema Sanitario Nazionale è cruciale, e l'introduzione della carta sanitaria elettronica rappresenta un passaggio importante nei processi di razionalizzazione economica e nei mutamenti in corso nell'ambito della sanità. Il volume analizza l'impatto dello sviluppo delle tecnologie nella medicina di base italiana, a partire dalla posta elettronica e da Internet, fino ad arrivare alle smart card sanitarie e all'uso della cartella clinica elettronica. L'accoglienza da parte della medicina non ospedaliera è prudente, essendo questa centrata sul rapporto di fiducia tra medico e paziente. Eppure, il medico di medicina generale ha oggi potenti strumenti gestionali e diagnostici a propria disposizione che solo parzialmente utilizza nei tempi e nei modi appropriati. Le conclusioni cui giungono gli autori confermano l'importanza dello sviluppo delle nuove tecnologie non solo per la medicina ospedaliera, ma anche per quella generale, in un modello integrato territoriale di reti di servizio che alcune regioni italiane stanno già realizzando con grande efficacia per la prevenzione e la cura. -
Scegliere il «bene». Indagine sul consumo responsabile
In gran parte delle società industrializzate si sono diffusi di recente nuovi stili di vita che prendono le distanze dal consumismo, denunciando anche le iniquità del capitalismo globale. Queste forme di ""consumo responsabile"""" sono peraltro poliedriche: i boicottaggi organizzati contro quelle multinazionali che sfruttano il lavoro minorile nei paesi poveri; l'acquisto da parte di singoli cittadini dei prodotti del commercio equo e solidale; la limitazione e la razionalizzazione dei consumi da parte di gruppi e famiglie, che fanno acquisti in comune o che compilano i bilanci di giustizia. Il volume analizza queste ed altre pratiche innovative di consumo, esaminando le loro implicazioni sociali, politiche e culturali. Il libro è frutto di un prolungato lavoro di ricerca condotto nell'ambito dell'Iref: un'indagine campionaria sui comportamenti e le opinioni che i cittadini italiani manifestano nella sfera dei consumi; un'indagine qualitativa su un panel composito di circa trenta consumatori responsabili. Dalla ricerca emerge che il consumo responsabile si è ormai radicato nella società italiana, visto che una quota consistente di cittadini si cimenta con convinzione nella """"spesa consapevole""""; ma, forse, la novità principale va ricercata in quello zoccolo duro di """"consumatori etici"""" che si sono già mobilitati per innescare un cambiamento profondo nella società globale."" -
Creare contesti per innovare. La dimensione fisica dell'innovazione
Non è cosa semplice per le organizzazioni gestire e attuare con successo l'innovazione. L'innovazione è un processo complesso, che coinvolge tutti gli ambiti di un'organizzazione, e non solo. Infatti, quando si parla di innovazione, sia che si tratti di prodotto, processo, servizio, ciò che ci troviamo di fronte è solo la punta di un iceberg - ovvero la parte visibile del complesso processo innovativo. Non si tratta di imparare a prevedere quello che potrebbero fare i singoli individui, ma comprendere le dinamiche di interazione tra le dimensioni, quindi il ""dinamismo del contesto"""" ed il modo in cui le persone lo agiscono. Questo è ciò che noi definiamo il """"contesto dell'innovazione"""": un mix-equilibrio. Mix-equilibrio specifico di ogni azienda, tra organizzazione-spazio-sistemicognitivi-tempo. Comprendere il bilanciamento """"vincente"""" di questo mix-equilibrio è sicuramente più legato alle capacità tattili dell'organizzazione, cha ad una pianificazione razionale, ma lo studio di un contesto """"ideale"""" può essere un'unità di misura di riferimento. Questo volume focalizza in particolare l'attenzione sulla dimensione spaziale (lo spazio fisico) e le sue possibili configurazioni per generare """"contesti ad alta propensione innovativa""""."" -
I nuovi dandies
La figura del dandy tradizionale non è tramontata o sparita: ha solo cambiato pelle, anzi abiti. L'accuratezza vestimentaria di un Lord Brummell ostentata fino all'esasperazione dei particolari e al dispendio economico, per lussi forse considerati inutili ma essenziali per un dandy, non è meno ricercata e puntigliosa del ricercato abbigliamento di un neo-punk, di un metallaro doc, di un appassionato portatore di tatuaggi o piercing. La ricerca di una perfezione estetica e corporea, che certo si è mutata in nuovi canoni, è la premessa che ha dato luogo al convegno ""I nuovi dandies"""", tenutosi a Roma e di cui questo volume vuole dare conto, riportando forse non tutte le relazioni ma certamente le più significative, che cercano di rileggere quella che è sempre stata considerata una figura tipicamente letteraria, un archetipo incarnatosi in alcuni personaggi mitici, una forma di paradosso simbolico che ha rappresentato e rappresenta a tutt'oggi una visione esclusiva e personale del vivere in società, la rappresentazione di un sé che deve essere gradito dagli altri ma prima di tutto dal soggetto stesso. Una sorta di """"interazionismo simbolico"""" fra nuovi e vecchi dandies che ancora vivono e sopravvivono e che anzi si nutrono della linfa vitale della post-modernità."" -
Preferenze o argomentazioni congelate. Esperienze di democrazia discorsiva
Nell'ambito di quel paradigma solitamente definito come ""democrazia deliberativa"""" - un paradigma che ha l'ambizione di contrapporsi come terza soluzione ai due modelli """"liberale"""" e """"repubblicano"""" - possono essere fatte rientrare esperienze di decisione collettiva affidate a gruppi di discussione/decisione. I quesiti che gli autori si sono posti sono di ordine sostantivo e procedurale e possono essere così sintetizzati: se queste esperienze hanno alla loro base l'esigenza e l'ambizione di far emergere una """"razionalità cognitiva"""" contrapposta tanto alla razionalità degli esperti che a quella politica, quali sono le procedure attraverso le quali si è cercato di realizzare questo obiettivo? Quali sono, sempre sotto l'aspetto procedurale, gli elementi innovativi? Quali forme si sono dimostrate più produttive e in quali contesti? In termini sostantivi: quali tematiche si sono dimostrate più idonee ad essere affrontate con queste procedure? Quali sono i successi e gli insuccessi? Dopo aver delineato una riflessione di carattere teorico che pone le basi analitiche e metodologiche della democrazia deliberativa, il volume propone una ricognizione critica su alcuni dei principali modelli deliberativi tra cui citizen jury, planning cell, deliberative polling, bilancio partecipativo, focus group, consensus conference, senza tralasciare altre forme di decisione pubblica connesse alle tecniche di e-democracy."" -
Teorie del valore e della distribuzione. La teoria del sovrappiù e la teoria del margine
In questo volume l'autore si basa su una sua precedente ricerca sul valore, e da un lato estende l'oggetto dal valore alla distribuzione, dall'altro fornisce qui un'esposizione più sintetica e sistematica dei risultati conseguiti dai grandi economisti in questo campo. Esso si propone di servire da guida a coloro che vogliono formarsi delle basi di teoria generale mediante una scelta meditata e consapevole, fondata sullo studio comparativo delle principali teorie del valore e della distribuzione. Ciò sul presupposto che la teoria generale dipende in larga misura dalla particolare concezione del valore che si decide di mettere alla base. Questa dipende a sua volta da altre cause che sono oggetto di analisi, specialmente le radici storiche e le basi metodologiche delle due principali teorie formate dalla scissione della concezione di Smith: la teoria del costo di produzione di Ricardo e Marx, e la teoria della domanda e offerta di Say, Malthus e Stuart Mill, perfezionata poi nella teoria marginale dell'equilibrio di Walras, Pareto, Marshall e Wicksell. Queste teorie sono analizzate nei loro fondamentali caratteri di distinzione, infine sono esposte, discusse e vagliate le critiche degli economisti marginalisti contro la teoria del costo di produzione di Ricardo e Marx, e le contrapposte critiche alla teoria dell'equilibrio che costituiscono la parte distruttiva del contributo fornito da Sraffa alla correzione della teoria del sovrappiù. -
Le organizzazioni di volontariato nella provincia di Varese. Stato dell'arte e profili evolutivi
Questo rapporto offre un'analisi della situazione delle Organizzazioni di Volontariato operanti nella provincia di Varese negli anni dal 2002 al 2004. Esso è basato sulla rielaborazione dei dati rivenienti dal questionario di raccolta della relazione sull'attività e del rendiconto annuale per le organizzazioni iscritte nella sezione provinciale del registro generale regionale del volontariato istituito dalla Legge Regionale 22/93. I dati sono raccolti dalla Provincia di Varese, Assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con il Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Varese (CESVOV). Si tratta, a fine 2004, di 246 organizzazioni che rappresentano poco meno del 90% delle OdV iscritte al registro regionale. La struttura del rapporto ripercorre le diverse aree tematiche presenti nel questionario impiegato per la raccolta dei dati. Dopo una premessa normativa vengono affrontate le caratteristiche strutturali, dimensionali e di specializzazione delle OdV, nonché le principali scelte in tema di utilizzo della forza lavoro e di meccanismi di governo. Una parte del lavoro è dedicata all'esame dei profili patrimoniali ed economici delle OdV suddivise in base alla dimensione (economica e come numero di volontari). Ne emerge un quadro di una realtà dinamica all'interno della quale si evidenziano segnali di crescita e di consolidamento organizzativo, elemento quest'ultimo in prospettiva assolutamente cruciale per lo sviluppo e il rafforzamento del settore. -
Manuale di autodifesa ambientale del cittadino
Questo non è un testo di diritto e nemmeno una rassegna di leggi o di teorie. È invece uno strumento, un piccolo ausilio per il semplice cittadino che intende difendere il proprio diritto a vivere in un ambiente salubre. Attraverso un'esposizione semplice e diretta, l'autore spiega come si possa agire di fronte a situazioni di pericolo per l'ambiente, come si possa essere utili a chi deve effettuare i controlli e come sollecitarne l'intervento attraverso esposti, denunce, semplici segnalazioni, azioni in sede giudiziaria civile e amministrativa. Diversi gli ambiti affrontati: dall'urbanistica alla difesa del paesaggio e delle aree protette; dalla tutela delle acque alla gestione dei rifiuti e allo smaltimento di sostanze pericolose; dall'inquinamento atmosferico all'elettrosmog; dalla valutazione di impatto ambientale (v.i.a.) ai rischi da incidente rilevante; dall'inquinamento da rumore alla caccia e tutela degli animali. Un'attenzione particolare viene inoltre dedicata a quelle attività ""collaterali"""" che consentono al cittadino di informarsi e di informare, aggiungendo così efficacia alla propria azione di attenta autodifesa ambientale: l'esercizio del diritto di accesso alle informazioni sulla normativa relativa all'ambiente; la redazione di comunicati stampa; l'utilizzazione di Internet; l'organizzazione di manifestazioni intese a sensibilizzare l'opinione pubblica."" -
Un abito da leggere
"Un vivaio di appassionanti ricordi umani e professionali, riflessioni e irritazioni riconducibili al mondo della moda e dell'abbigliamento: questo troverà il lettore nel diario autobiografico di Paolo Boggi. Uno stile diretto e scorrevole intriso di immagini talora folgoranti e dissacratorie che hanno dato vita a una serie di ricordi e episodi che sono veri e propri racconti"""". (Gianni Fossati)" -
Richiedere e pregare. Introduzione a una teoria generale della richiesta e della preghiera
L'autore in questo saggio sostiene che le relazioni umane siano sostanzialmente relazioni petitive, cioè basate sulla richiesta e sulla preghiera. In tal senso, le relazioni umane sono costituite da un continuo e reciproco scambio di richieste. Nella prima parte viene presentata una teoria generale della richiesta fondata biologicamente in riferimento a uno stato di mancanza tipico degli esseri viventi, uomo incluso, relativo alla loro sopravvivenza. La modalità di richiesta viene poi analizzata nella sua dinamica relazionale e nelle sue diverse articolazioni. Particolare attenzione è assegnata ai rapporti tra teoria della richiesta, retorica e teoria dell'argomentazione che sono considerate entro la teoria generale della richiesta. Nella seconda parte è esaminato un tipo particolare di richiesta, la preghiera, sia in ambito profano sia in quello religioso. La preghiera è un tipo particolare di richiesta in cui svolgono un ruolo rilevante la credenza e quella che sarà chiamata parapersuasione. -
Formazione di valore. Come sviluppare valori per la società della conoscenza
Qual è il valore prodotto dall'azione formativa? Valore per chi? Siamo solo dei ""passa pensiero"""" o siamo produttori autonomi d'idee? Questo libro esplora l'ampio territorio in cui la formazione può creare un effettivo valore aggiunto, affrontando il tema del rapporto fra formazione e valori. In questo percorso vengono approfonditi i tre processi principali di creazione di valore attraverso la formazione (generare pensiero multipolare, etico, libero), tenendo in considerazione i metamessaggi lanciati e il fatto che: la formazione ha raggiunto ormai lo sviluppo e lo status di tecnologia consolidata anche in Italia; è in corso una fase di industrializzazione (e spesso globalizzazione) dei suoi processi produttivi; può essere interessante esplorare percorsi alternativi alla sua industrializzazione che salvaguardino la sua essenza artistico-artigianale; il metodo formativo racchiude in sé una forte potenzialità d'apprendimento operando a tre livelli del processo formativo (allargamento dei canali comunicativi, ancoraggio emozionale, radicamento valoriale); il metodo, """"il come"""" (la formazione viene realizzata), risulta determinante per orientare i metamessaggi formativi che si vogliono produrre; la metafora organizzativa della funzione formazione (cioè la situazione relazionale esistente in un'organizzazione fra: formazione, potere gerarchico e linea) influenza l'interpretazione dei metamessaggi formativi e la percezione che rimane del valore effettivo della formazione."" -
Quinto rapporto sulla comunicazione in Italia. 2001-2005. Cinque anni di evoluzione e rivoluzione nell'uso dei media
La quinta edizione del Rapporto sulla comunicazione è incentrata sul bilancio dei cinque anni di analisi sull'uso dei media in Italia. Per ciascun mezzo studiato in questi anni (televisione, radio, libri, quotidiani, settimanali, mensili, internet e cellulari) è stato possibile tracciare la dinamica evolutiva nel quinquennio 2001-2005. Viene registrata la grande ondata digitale che ha investito sia i media, intesi come tecnologie, sia le persone orientate a farli entrare nella gestione della vita personale e nel proprio panorama mentale. I media cartacei (giornali, periodici e libri) non vengono travolti da tale ondata, né scompaiono né si contraggono più di tanto, semmai proseguono la propria deriva di cambiamento, colorandosi, rimpicciolendosi ed altro ancora, rispondendo agli stimoli evolutivi dirompenti dettati dalla digitalizzazione. Un'ondata digitale che ha investito anche la stratificazione degli italiani in base alla capacità di accesso ai diversi media, producendo in questi ultimi cinque anni delle modificazioni molto interessanti. Si è contratta infatti la quota della popolazione mono-mediale (utenti quasi unicamente di televisione) a favore della popolazione multi-mediale (utenti di più media). Anche se, rispetto al mondo digitale, è ancora la maggioranza degli italiani a restarne fuori, nonostante il considerevole sviluppo degli ultimi anni. -
La dinamica dei capitali. Saggio di economia monetaria
L'autore, che muove da posizioni post-keynesiane, è stato portato a giudicare necessario il superamento della scuola post-keynesiana, caduta nel tranello di una disputa che la vede contraria alla visione monetaria degli economisti neoclassici ma che adotta i loro stessi concetti e linguaggio con i quali non è possibile realizzare una rottura attraverso la concezione dell'economia monetaria della produzione. Lo scenario dell'economia dei beni culturali amplia il campo delle indagini; sia Marx che Keynes hanno capito che la moneta è il segno del valore ma per motivi diversi non ne hanno tratto le dovute conseguenze, sicchè la dimensione semiotico-ermeneutica continua a restare fuori campo, anche per l'influenza dell'utilitarismo neoclassico che assegna valore economico ai beni utili e trascura il valore economico dei beni belli. Bisogna aprire la scienza economica allo splendore della bellezza e alla fondamentale istanza etica. Per quanto le esperienze cognitive si siano alternate e succedute, rinverdire questa ricerca fondamentale nell'archeologia del sapere economico-valutativo è un'operazione allettante, affascinante e utile per capire ed operare nel campo delle valutazioni. -
Impresa e responsabilità sociale
Questa raccolta di saggi rilancia con illuminati contributi alcuni dei temi affrontati nel precedente volume ""Etica d'impresa"""", con cui si pone in linea di continuità, e al contempo indaga nuovi aspetti meritevoli di innovativi approfondimenti teorici. In coerenza con la filosofia di approcciare interdisciplinariamente il tema della business ethics e della corporate social responsibility che ha contraddistinto il progetto editoriale, i due curatori, Gianfranco Rusconi e Michele Dorigatti, arricchiscono il sesto volume della collana """"Persona, Imprese e Società"""" con apporti di apprezzati studiosi, italiani e stranieri e di giovani ricercatori. Teologi, filosofi, economisti, aziendalisti, giuristi e studiosi di management accompagnano il lettore in un viaggio dentro l'impresa, le sue strategie, le sue regole di funzionamento, i suoi indicatori e le sue precipue responsabilità nella doppia dimensione, interna ed esterna. Il lessico d'impresa, grazie alle stimolanti riflessioni degli autori, si amplia e si avvalora di concetti quali l'antropologia economica, la strategia d'impresa, la democrazia economica, l'economia di comunione, il diritto del lavoro, il profitto, la dimensione del potere, l'accountability, la sostenibilità, la leadership, gli stakeholder."" -
Del non profit sociosanitario
Negli ultimi anni, il settore non profit è diventato un importante attore delle politiche di welfare. Anche nel settore della sanità e della salute, il ruolo delle organizzazioni non profit è diventato progressivamente più significativo pur all'interno di un quadro normativo e culturale solo parzialmente propenso a valorizzarne il ruolo e sostenerne lo sviluppo. Il testo si pone l'obiettivo di fornire una descrizione delle dimensioni e delle caratteristiche del settore non profit in tale ambito di intervento, approfondendo in una prospettiva multidisciplinare il tema dei vantaggi competitivi che le organizzazioni non profit possono porre in campo nella realizzazione delle politiche per la salute. Viene analizzata nello specifico una serie di argomenti quali il rapporto tra organizzazioni non profit e capitale sociale, i fattori che spiegano l'efficacia, l'efficienza e la produttività di tali organizzazioni e la loro funzione di advocacy e innovazione sociale. Questo sguardo in profondità sul settore non profit, indica l'opportunità e la necessità di riformulare alcuni dei tratti attuali dell'evoluzione delle politiche sanitarie e per la salute, attribuendo un diverso e più articolato ruolo alle organizzazioni non profit e modificando alcune delle concezioni di fondo e dei luoghi comuni che stanno attualmente alla base di tali politiche. -
Buone pratiche e servizi innovativi per la famiglia. Con CD-ROM
L'Osservatorio Nazionale sulla Famiglia ha intrapreso nel 2004 un programma di ricerche alquanto innovativo a riguardo delle politiche sociali a favore della famiglia. Si tratta degli ""studi di caso su buone pratiche"""". L'intento è stato quello di svolgere un'analisi, insieme teorica e metodologica, di casi """"esemplari"""" nei servizi alle famiglie, al fine di poter sostenere una loro intelligente diffusione, con gli opportuni adattamenti ai contesti locali. Il volume presenta una messe quanto mai interessante di informazioni su pratiche che possono essere considerate """"buone"""" in termini di politiche di sostegno della famiglia. Oltre alla ricca documentazione, viene proposta una griglia di lettura finalizzata a evidenziare le modalità di svolgimento e di riuscita delle buone pratiche. Essa ha come risultato anche quello di mostrare dove e in che modo oggi si stia sviluppando un welfare particolarmente attento alle nuove problematiche familiari, alla luce dei tre grandi modelli che caratterizzano il sistema di welfare italiano: cioè i modelli dell'offerta istituzionale, del mercato sociale regolato e del welfare societario plurale. Le analisi qui presentate sono di grande interesse e novità, soprattutto per quanto riguarda quelle misure di welfare che mirano a fare """"rete"""" fra i soggetti """"co-interessati"""" alle buone pratiche. Vengono delineati due scenari dentro i quali collocare le buone prassi in Italia nel quadro del contesto europeo."" -
Toscana e Europa. Nuova scienza e filosofia tra '600 e '700
Nella recente storiografia della scienza si è affermato un approccio che guarda in maniera ravvicinata alle dinamiche tra centro e periferia, e mira quindi alla ricostruzione degli scambi scientifici tra i grandi centri dell'Europa e le zone periferiche dell'Europa mediterranea, nordica e dell'Est. Si tratta di un indirizzo di ricerca che ha già prodotto considerevoli risultati perché ha consentito di illustrare le tradizioni scientifiche nel mondo scandinavo, nella penisola iberica, in Grecia, in Russia e nell'Impero Ottomano. Nel presentare le origini della scienza moderna lo sguardo dello storico si è fatto decisamente più ampio, alcune zone dell'Europa sono state portate all'attenzione della consapevolezza storica, e il privilegiamento di luoghi periferici come punti specifici di osservazione ha consentito l'elaborazione di prospettive molteplici sulla prima rivoluzione scientifica e sulla scienza nell'Età illuministica. Il fitto scambio di idee che si realizzò tra Toscana e Europa tra '600 e '700 è al centro dei saggi raccolti nel volume. Parigi, Londra, Praga, ma anche il mondo scandinavo, tedesco e olandese, assumono la veste di protagonisti nel dialogo culturale che Firenze e la Toscana mantennero sempre vivo per tutto il corso dell'età moderna. E con loro a venire alla luce e a intrecciarsi sono di volta in volta temi e vicende che attengono la fisica e la matematica, le scienze della vita, la chimica, la botanica, l'astronomia. -
Il progetto totalitario. Politica e religione nella cultura moderna
Regime di questo tempo per una serie di nodi storici e di elementi socio-politici ""cristallizzatisi"""" in una sorta di mosaico, il totalitarismo va necessariamente posto in relazione con l'epoca moderna. Per quanto la modernità non conduca deterministicamente al totalitarismo, ponendosi come condizione necessaria ma non sufficiente per la sua affermazione, il fenomeno costituisce la drammatica concretizzazione storica di uno dei suoi possibili significati. Seguendo diverse linee teoriche sul tema, il libro inquadra il fenomeno totalitario nella società contemporanea. In primo luogo, ripercorrendo il fecondo dibattito intorno a un concetto che, nel corso di un lungo itinerario intellettuale, si fa al contempo strumento analitico e arma di lotta politica. Quindi, illustrandone l'originalità rispetto ad altre forme non democratiche di regime e il suo connotarsi, seguendo Arendt, come la manifestazione più estrema della scomparsa della politica nel suo senso più autentico, piuttosto che di una politica portata all'eccesso. Infine, giungendo a esplorare i """"dintorni"""" del totalitarismo, come modalità altre di intersezione tra sfera politica e sfera religiosa nella società contemporanea: la politicizzazione fondamentalista della religione, la natura sempre più pervasiva, finanche biologica del potere, il populismo come """"cura"""" della crisi della democrazia."" -
Dinamiche innovative, conoscenza, performance. Un'indagine sulle imprese della provincia di Ferrara
È ormai divenuta convinzione generale che al fine di accrescere la competitività del sistema produttivo sui mercati nazionali ed internazionali, centrali siano i cambiamenti organizzativi e tecnologici che le imprese sono in grado di realizzare in contesti fortemente dinamici. Al contempo, l'attenzione sia degli studiosi che degli operatori istituzionali si è concentrata sempre più sul ruolo assunto nelle imprese dallo sviluppo e dalla trasmissione delle conoscenze e sul ruolo che può essere svolto dalle istituzioni pubbliche per indurre e sostenere i processi innovativi, la generazione ed il trasferimento delle conoscenze tra le imprese. Motivo ispiratore della ricerca qui presentata è costituito dalla esigenza di cogliere il grado e l'intensità innovativa delle imprese private localizzate nella provincia di Ferrara, e fornire all'istituzione pubblica un set informativo sul posizionamento innovativo delle aziende che insistono sul territorio. Si è inteso cogliere i tratti distintivi dell'attività innovativa delle imprese, distinta in cambiamenti di natura organizzativa, innovazioni in campo tecnologico, adozione ed utilizzo delle tecnologie di informazione e comunicazione, politiche di formazione. L'obiettivo è stato quello di individuare i drivers principali alla base della competitività e delle performance economiche delle imprese.